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Missione C - Il ladro fuggito

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Missione di Livello C

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con Azrael, Harumi, Raoku

La missione di oggi riguarda un avvenimento che ha segnato Konoha oramai da un po’ di tempo. Un attacco alle prigioni civili ha fatto scappare una seriie di fuggiaschi che si sono dispersi nelle zone circostanti alla Foglia. In particolare il latitante è un ladro esperto in quel che è l’arte del furto, della manualità e di tutto ciò che essa concerne. Non dovrebbe essere un compito particolarmente arduo per i nostri due genin incaricati di acciuffarlo, ma potrebbe allo stesso modo dar problemi in quanto abile escapista. La zona in cui sembra essersi rifugiato è nei pressi della foresta della morte, alla ricerca della sua più grande refurtiva. Non se ne conosce la natura, essendo l’insieme di più furti avvenuti nella vita dell’uomo, ma si sa che è di valore inestimabile. L’iterno della Foresta della Morte è totalmente inaccessibile, essa è recintata da una coltre di reti metalliche che quasi ne impediscono la vista, ma l’esterno è formato da una radura ampissima con sporadici alberi a segnare il circondario. Non s’ode una mosca volare e, arrivando frontalmente, non si riesce a vedere l’ombra dell’obiettivo che Raoku e Harumi dovranno raggiungere, il che potrebbe richiedere loro del tempo prezioso che, in caso di mancata prontezza nell’agire, potrebbe portare alla fuga del prigioiero evaso. [ Turni iberi – No tempo limite – Per qualunque cosa contattatemi in privato su discordo o missiva NON per sussurri ]

17:36 Raoku:
 Una missione di cattura: ecco cosa passa al convento della Foglia quest'oggi per Raoku. Una missione di cattura, esattamente come quella con cui ha iniziato la sua carriera nel mondo degli shinobi. Non nel migliore dei modi, in realtà: allora il suo compagno di squadra, un Nara come lui, impazzì e tentò di uccidere l'obiettivo, costringendo il neo-genin ad immolarsi e a salvare in modo a dir poco rocambolesco (ai limiti del fortunoso) la situazione. I ricordi di quella missione popolano ancora gli incubi dell'Anbu, ma ne hanno anche segnato in maniera evidente il percorso fino all'ingresso nelle forze speciali. Lo sguardo di Raoku si sposta per un istante su Harumi: la bambina al suo fianco si è guadagnata tutta la sua stima e la sua fiducia, ha maturato con lei l'opportunità concreta di fare squadra. Non pensava di poter tornare a fidarsi di qualcuno a quel modo dopo quanto accaduto con Reykas, il fantomatico Mr. Strange.
I lunghi capelli corvini, estremamente ribelli tanto che alcune ciocche finiscono per incorniciargli in maniera un po' disordinata il volto, sono raccolti per quanto possibile in un'alta coda morbida sulla nuca: appena sotto il legaccio della coda, la fascia del coprifronte di Konoha si confondo per colore tra quei capelli così neri finché non spunta sulla fronte, dove capeggia il simbolo del Villaggio sulla piastra metallica. Il busto è rivestito da una canotta di rete indossata a pelle a maniche lunghe, tali da raggiungere la metà degli avambracci; a sua volta la canotta è sormontata da una tunica realizzata con tessuto leggero di colore verde scuro a mezze maniche che arrivano a rivestire gli arti fino all'altezza del gomito. L'indumento è ben stretto in vita da una fascia di colore nero che cinge il ventre e la parte bassa del busto fino all'inguine. Gli avambracci sono rivestiti invece da due vambracci di cuoio ben allacciati: nella parte inferiore dell'avambraccio destro è posizionato un Fuuda in cui Raoku ha precedentemente sigillato un pugnale kunai con la lama intinta di un veleno composto speciale, mentre nella parte inferiore dell'avambraccio sinistro un secondo Fuuda è posizionato con all'interno sigillato un ulteriore kunai dalla lama intinta, stavolta, di un veleno inibente. Guanti da shinobi senza dita con una piccola placca protettiva sul dorso rivestono le mani, mentre altri 4 Fuuda sono posizionati sul torace (due ai lati del costato, due all'altezza del ventre), a livello della canotta a rete: tutti e quattro contengono sigillati al loro interno altrettanti tronchetti utili per effettuare la tecnica della sostituzione, qualora si ritenesse necessaria, e rimangono celati dal tessuto della tunica. Sul retro della fascia lombare invece, dal lato del fianco sinistro, è posizionata una sacca porta-oggetti: al suo interno, oltre al filo di nylon arrotolato, sono immagazzinate due semplici carte bomba arrotolate in due piccoli rotolini e infilate in un medesimo vano, mentre negli altri due vani rimanenti sono contenute una confezione medica contenente un tonico speicale per rivitalizzare e potenziare il flusso di chakra e un altro involucro contenente un tonico coagulante speciale. Una seconda sacca porta-oggetti è invece portata sul lato destro della fascia: non tutti i suoi vani sono pieni, bensì soltanto tre di essi contenenti ciascuno un fumogeno. Pantaloncini piuttosto affusolati color grigio scuro fasciano le cosce di Raoku arrivando fin sotto il ginocchio, a livello degli stinchi: sulla coscia destra è posizionato, ben allacciato, un porta-kunai che al suo interno presenta nel primo vano 3 semplici pugnali kunai, nel secondo 2 kunai-bomba (realizzati unendo con un lembo di filo di nylon una carta bomba all'elsa di ciascun kunai) e nel terzo 3 shuriken. Dalla zona appena sotto il ginocchio (in corrispondenza dell'ultima parte, cioè, dei pantaloncini indossati da Raoku) fino alle caviglie di ciascuna gamba il genin indossa anche un ulteriore protezione, due schinieri di cuoio ben stretti intorno ai polpacci. Sandali da ninja neri ben allacciati alle caviglie completano infine il suo outfit.
<Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, questa dovrebbe essere la zona...> mormora all'indirizzo di Harumi, tenendosi pronto a qualsivoglia evenienza ma consapevole che, in questa prima fase della missione perlomeno, ha bisogno di affidarsi a lei <dobbiamo stare attenti, questo Tsuto ha già dato non poche grane> si preannuncia una gran rogna insomma <non deve sfuggirci> un sorrisetto va a comparirgli sulle labbra, prima di spostare in tralice il proprio sguardo sul volto della compagna <...e dobbiamo riportarlo indietro vivo...intesi, Harumi-chan?> piccola bestia di Satana sarebbe il forse nomignolo più indicato per la Principessa della Luna <i tuoi occhi riescono a vedere niente?> le chiede quindi, tornando serio e ricordandosi la loro utilità nell'ultima missione svolta. Nel frattempo, andrebbe a svolgere la procedura per risvegliare il proprio chakra e poter essere pronto all'evenienza al massimo delle proprie forze.
Per prima cosa andrebbe a comporre nel modo più preciso e rapido possibile il sigillo della Capra all'altezza del petto. Composto tale sigillo andrebbe quindi a focalizzarsi sulle proprie energie interiori. Per prima cosa andrebbe ad agglomerare, visualizzandosela mentalmente, l'energia spirituale in una sfera di colore rosso all'altezza della fronte, quindi passerebbe contestualmente a quella fisica che tenterebbe di raccogliere in prossimità del ventre in una sfera dal colore blu acceso. Proverebbe quindi, fatto eventualmente ciò, ad imprimere ad entrambe un moto rotatorio e circolare cercando di spingerle una verso l'altra in un movimento vorticoso intorno all'asse centrale del proprio corpo: l'obiettivo, nelle intenzioni di Raoku, sarebbe quello di farle incontrare e amalgamare armoniosamente all'altezza del petto, proprio in corrispondenza del sigillo precedentemente formato con le mani giunte. Mischiandosi, queste due fonti energetiche dovrebbero dare origine al chakra del giovane Nara il quale andrebbe eventualmente a spandersi attraverso il suo proprio sistema circolatorio in ogni anfratto del suo corpo, rivitalizzando carne e spirito.
[Tentativo impasto chakra 4/4][Chk se on: 30/30][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Schinieri x2 | Fuuda x 6: 4 tronchetti, 1 kunai veleno composto spec., 1 kunai veleno inibente | Porta-kunai: 3/3 kunai, 2/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti 1: 2 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, 1 tonico coagulante speciale | Portaoggetti 2: 1 fumogeno, 1 fumogeno, 1 fumogeno, vuoto]

17:41 Harumi:
 Quando stamattina la Principessa della Luna si è svegliata non si è sentita di ottimo umore, così come accade ogni mattina dopo l’ultima missione; non ne ha parlato con nessuno e non sente il bisogno di dar voce ai di lei pensieri su qualcosa che nemmeno lei stessa non riesce a comprendere appieno. Emozioni quali rabbia e frustrazione vivono in lei più di qualsiasi altro sentimento e senza che lei riesca a venire a capo di una ragione. Si sente ferita in un qualche tipo di orgoglio e nei suoi sogni si rivede incidere il volto di quel ragazzo come se fosse una piccola lavagnetta e il suo kunai un gessetto colorato di rosso sangue scarlatto. Ne sovviene ancora l’odore metallico al di lei naso e quel volto si sovrappone a l’unico ricordo visivo che ha recepito durante i suoi sogni, non le importa se sia stato un reale ricordo o solo un’elaborazione del subconscio. Si è preparata questa mattina in ogni caso vestendosi con abiti comodi e pronti per la missione: un paio di pantaloncini neri e corti, troppo corti, così tanto che vengono coperti dalla maglietta a mezze maniche di un colorito azzurro e bianco mischiati insieme. A questo punto è difficile dire se siano corti i pantaloncini o troppo lunga la maglietta che comunque le ricade morbida, e sotto di essa le piccole gambette nude e esili che culmina in degli stivaletti neri. Indosso ha anche una leggera felpa con le maniche a tre quarti, tenuta aperta e col cappuccio adagiato sulle di lei spalle, anch’essa è lunga, come la maglietta. Il copri fronte del villaggio è legato al braccio destro e il porta armi ben fissato alla coscia destra -sopra a delle fasciature bianche- e il porta oggetti assicurato in vita, dentro di essi vi sono i suoi strumenti e le sue armi, mentre dentro di sé l’unica arma che dovrebbe avere è il chakra che si appresterebbe ad impastare. Allora ben lesta andrebbe a ricercare nei cassetti della sua memoria il sigillo della capra e le manine e le dita libere della bambina andrebbero a comporsi cercando di produrlo in maniera ottimale e fedele. Dovrebbe ritrovarsi nel buio della di lei mente e del suo mondo perduto nel quale galleggia priva di ogni legge di gravità, figurerebbe il suo corpo in quel nero pece e proverebbe tranquillità e pace tornando allo stato che per lei rappresenta l’utero della madre. Nero intorno a lei se non fosse per quei due colori che sono rimasti all’interno del suo corpo dalla prima volta che ci ha provato, ovvero il colore blu e il colore bianco che ora andrebbero a raffigurare le due energie che sono presenti nel di lei corpo. La scia blu percorrerebbe la creaturina dall’interno andando a riversarsi nella sua testa in una danza elegante che vedrebbe il colore aggrovigliarsi su se stesso formando una mezza luna di colore blu scuro, espressione dei suoi pensieri e della sua energia psichica. Invece la scia di colore bianco pervaderebbe tutto il suo corpo essendo espressione dell’energia fisica del suo essere ma si concentrerebbe all’addome in linee di bianco che danzerebbero e si attorciglierebbero in tale punto formando una seconda mezza luna. Le due mezze lune se ben ricorda ora dovrebbe essere sospinte entrambe verso il plesso solare dove permanerebbe il sigillo effettuato con le mani, in due movimenti speculari che vedrebbero le due mezze lune vorticare verso il punto prestabilito. Lì la bambina cercherebbe di portarle ad unirsi e miscelarsi ruotando come se si volessero mangiare l’una con l’altra ma alla fine dovrebbero unirsi armoniosamente in un’unica luna piena azzurra, frutto di un blu slavato col bianco. Quella luna piena non dovrebbe essere altro che il chakra che dovrebbe essere quindi stato richiamato con questo processo appena effettuato, per poter brillare e divampare nel piccolo corpo e renderla capace di effettuare cose altrimenti impossibili. Il ladro ricercato sembrerebbe essersi insinuato nella Foresta della Morte di Konoha, recintata e di certo un posto pericoloso a giudicare dal nome, la piccola Principessa può solo costatarne tale fatto non essendoci mai entrata e non avendo -probabilmente- tutte le nozioni in merito. <Userò il Byakugan per facilitarci la ricerca.> unica cosa certa che andrebbe a verbiare in direzione di Raoku, suo ormai inseparabile compagno di missione. Un tono di voce basso e privo di emozioni così come il suo volto, nulla che faccia intendere a come realmente si sente nel profondo dell’animo. Sentimenti negativi che vengono scossi come foglie accarezzate dalla brezza autunnale nel sentire le parole che a lei Raoku indirizza. <Dovrei dirlo io a te. Non sono io che ha ucciso nell’ultima missione.> pronuncia. Però nonostante tutto in lei sia una maschera di apatia, non si potrà non notare quella leggera offesa che emerge dalle di lei parole, più simili a una frecciatina. Pare una bimba capricciosa che tiene il muso perché non le è stato permesso di uccidere nessuno. <Comunque consentimi di concentrarmi prima di poterti affermare se vedo qualcosa oppure no.> e così dicendo andrebbe solamente a chiudere i propri bianchi e perlacei occhi. [Tentativo per l’impasto del chakra | 4/4][se Chk: 25/25][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3]

Sostanzialmente i due non hanno granché da fare, se non attivare entrambi il loro chakra e ragguagliarsi riguardo quel che devono portare a termine quest’oggi. Entrambi impastano correttamente la loro energia, ma nulla accade nello specifico. Non un rumore, non una presenza specifica. Una leggera brezza smuove le foglie degli sporadici alberi che si alternano nei dintorni della recinzione che cinge i confini della foresta. Soffermandosi con una certa attenzione, però, un particolare si potrà notare sul terreno. Non sono propriamente una serie di impronte, ma qualcuno o qualcosa ha spianato la bassa erbetta che forma la radura, frantumando qualche ramoscello e piegando i cespuglietti che riempiono il lato sinistro della recinzione, quindi alla destra del nostro duo. Impossibile definire co precisione se sia stata una, due, o tre persone, ancora più impensabile sarebbe cerare di intuirne il sesso, l’età o il peso, ma anche solo questa piccola pista potrebbe indirizzare i due, anche prima che Harumi possa adeguatamente concentrarsi per l’attivazione della propria innata oculare. [ Turni invariati – No tempo limite ]

18:17 Raoku:
 L'abituale sensazione di pienezza e completezza data dal risveglio del charka è un balsamo particolarmente piacevole in una giornata caratterizzata dal dover compiere una missione potenzialmente rognosa come quella che lui ed Harumi si trovano ad intraprendere oggi. Intanto però sono le risposte della ragazzina a strappargli un sorrisetto un po' complice, un po' divertito: avere a che fare con una come Harumi, incapace di esprimere le proprie emozioni, porta a ritenere come delle piccole soddisfazioni quei rari momenti in cui ci si riesce. E nonostante l'espressione del suo viso non sia mutata, Raoku metterebbe la mano sul fuoco che in quella risposta ci fosse una specie di ripicca per quanto accaduto nell'ultimo incarico che hanno svolto. <Non pensavo te la fossi presa, Harumi...> ammette il Nara, il tono evidentemente scherzoso e con il chiaro intento di punzecchiarla amichevolmente <...ora capisco perché hai infierito su quel povero cadavere. Il prossimo comunque lo lascio a te, non sono un tipo granché sanguinario...> anche se avere quel ragazzo completamente in proprio potere tanto da spingere la sua stessa lama a perforargli la gola è stata una sensazione che Raoku stesso fatica a non definire inebriante. Un pensiero che lo turba, e che lo riporta a concentrarsi adesso sulla missione corrente, senza più divagare. <Ai, fai pure...> mormora all'indirizzo della compagna, lasciandola concentrare <io nel frattempo do un'occhiata in giro...> in mancanza di Byakugan, si cerca di ovviare con una vista da normo-dotato. Aguzzando vista e sensi, si muoverebbe quindi verso destra, cercando di spaziare con lo sguardo e di abbassare il proprio baricentro piegando le ginocchia e camminando quindi come leggermente accovacciato: in questo modo non solo tenterebbe di tenersi pronto a qualsiasi evenienza lo costringa a scattare improvvisamente, ma avrebbe la possibilità di focalizzare la propria attenzione sui dettagli relativi al terreno che li circonda. Tentando di avvicinarsi al lato sinistro della recinzione in questo modo, e cercando di fare attenzione ai dettagli, noterebbe qualcosa di anomalo: una piccolezza, ma sufficiente a farlo insospettire o comunque a suggerirgli una possibile ed eventuale pista da seguire. <Harumi-chan> chiamerebbe la compagna, non a voce alta ma con un tono vibrante e sferzante, in modo che con quel semplice nome pronunciato a mezza voce la compagna possa capire l'urgenza del Nara. Solo una volta che la Hyuga si sia eventualmente avvicinata - avendo il Nara percorso non molti metri verso destra e verso la recinzione rispetto alla loro posizione di partenza - andrebbe ad indicarle i particolari notati e a riferirglieli <Non ti sembra strano?> le suggerirebbe, a voce bassissima ora, in modo che solo lei, molto vicina, lo possa eventualmente sentire <qui sembra che qualcuno abbia spianato l'erba di proposito, e anche di fretta...potrebbe essere un nascondiglio...oppure una trappola...oppure semplicemente il passaggio di qualcosa di grosso e pesante...> non ha appigli materiali per giustificare la marea di ipotesi che gli vengono in mente <...noti nient'altro di strano?> ovviamente, si riferisce alla capacità oculare della compagna, più che al suo semplice sguardo. Per aiutarla in questa fase di ricerca e per approfondire quanto notato, lo stesso Raoku tenterebbe comunque di concentrarsi, focalizzando le proprie energie e i propri sensi non solo per captare qualche particolare ulteriore, ma anche per cercare di percepire la presenza di qualcun altro nei dintorni intorno a loro, cercando di espandere fino al limite massimo consentito dai suoi stessi sensi l'area di percezione, così da avere un'idea seppur grossolana di ciò che effettivamente lo circonda in un raggio di circa 10 metri dal punto in cui si trova attualmente. [Tentativo movimento fino a 12.5m 1/4 + tentativo percezione presenza 1/4][Chk on: 30/30][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Schinieri x2 | Fuuda x 6: 4 tronchetti, 1 kunai veleno composto spec., 1 kunai veleno inibente | Porta-kunai: 3/3 kunai, 2/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti 1: 2 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, 1 tonico coagulante speciale | Portaoggetti 2: 1 fumogeno, 1 fumogeno, 1 fumogeno, vuoto]

18:26 Harumi:
 Si sente così punta sul vivo che addirittura le sue gote assumono una colorazione rossastra e cerca di fare finta di niente dando l’illusione che la deduzione di Raoku sia scorretta. <Non me la sono presa. Non sono così infantile.> nasconde l’ovvio dietro a una bugia che persino un bambino smaschererebbe con quel rossore sul viso. Non risponde e non aggiunge altro sul perché ha infierito sul cadavere del ragazzo, anche perché la ragione completa è sconosciuta anche a lei ma sa che è formata da più fattori. <Povero cadavere? Era solo carne. Non mi sembra giusto dire ‘povero’. Anche perché non mi sembrava che tu l’abbia pensato quando era in vita.> cerca di cogliere il motivo di quella scelta di parole che va a cozzare con quello che è stato il suo agire, niente di più e niente di meno. In ogni caso non perderebbe altro tempo preferendo concentrarsi non appena possibile sul suo dono, ad occhi già chiusi e mente proiettata alla futura visuale, la piccola Principessa si prodigherebbe per fare quanto ha affermato poc’anzi. Per questo motivo per ovvie ragioni non potrebbe notare il terreno accanto a loro, lasciando a Raoku tutte le considerazioni del caso. Alla memoria richiamerebbe il sigillo della tigre e cercherebbe di effettuarlo con le mani nel miglior modo possibile pe riprodurlo fedelmente così che ogni dito della bambina dovrebbe essere al giusto posto. Tenterebbe di avvertire il chakra dentro di sé e visualizzarlo come un fiume che scorre nel di lei corpo, per poter tentare di muoverlo lungo il sistema circolatorio e gli farebbe raggiungere la zona della testa della piccola albina. Il chakra lì concentrato verrebbe fatto scorrere verso i nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi oculari. Ormai dopo gli allenamenti dovrebbe saper riconoscere e dosare la giusta quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto di esso basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume al di lei organo della vista, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sarebbero la linfa vitale che servirebbe a loro per risplendere in tutta la loro gloria. Cercherebbe dunque di irrorare i propri occhi col chakra per risvegliare ed attivare il Byakugan, operazione che se fosse stata svolta con successo dovrebbe andare a mettere in risalto le vene attorno ai di lei occhi, ingrossandole quasi a dismisura e donandole un’espressione che potrebbe apparire perennemente arrabbiata o minacciosa. La di lei vista inoltre dovrebbe modificarsi a dismisura consentendole un’ampia visuale alla quale ha cercato di abituarsi per tutti gli allenamenti fatti e alla quale si sta abituando sempre più. Dovrebbe ricevere il dono di una visuale frontale di circa 200 metri attraverso oggetti e persone, e una laterale di circa 30 metri con un angolo di visuale risalente ai 200°. Cercherebbe dunque di sfruttare tale vista per poter cogliere anche il minimo particolare che rientra in quella sua larga visuale e nel mentre -attirata dal compagno- lo raggiungerebbe camminando per portarsi al suo fianco. Sguardo che ora si abbassa, ma non dovrebbe aver alcun problema nel continuare a monitorare lo spazio intorno alla di lei persona, si potrebbe allora concentrare unicamente sul terreno. L’erba spianata e i rami spezzati, anzi cercherebbe di osservare meglio quella zona e quella circostante per capire se si tratti di qualche trappola piazzata o forse più semplicemente una pista. <Vediamo, non vorrei fosse una trappola. Ma spero più che altro che ci porti dal ladro. Se riuscissimo a trovarlo vuoi sfruttare le tue ombre?> domanda a fil di voce all’orecchio del compagno per iniziare a inquadrare bene la situazione prossima e futura. [Tentativo di attivazione dell’innata Byakugan | 2/4][Tentativo di movimento per raggiungere Raoku | 1/4][Chk: 24/25, meno 1 se l’attivazione riesce][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3]

Chiedo scusa, ma sono costretto a congelare per problemi di natua personale. Domani mattina è previsto lo sfreeze, buona serata.

La situazione non sembra prevedere guai, perlomeno finché il duo di genin non decide di agire. La pista viene notata in primis da Raoku il quale, per primo, muove dei passi in direzione della suddetta, ritrovandosi su una sorta di terreno che, man mano che egli avanza, sembra sempre di più stato spianato apposta per consentire il transito di qualche persona. Il terreno non è abbastanza soffice da lasciare delle impronte, ma si può chiaramente notare che lo spazio spianato sia largo all’incirca due metri, quiindi un metro alla sinistra e alla destra dell’Oshiba. Egli riesce nel suo primo gesto, ovvero quello di percorrere circa dodici metri in direzione del lato sinistro dell’inferriata che circonda tutto l’interno della foresta. Nel far ciò la più piccola dei due resta ferma, componendo dinanzi al petto il sigillo della tigre e richiamando orrettamente il proprio chakra. Prima, però, che ella possa notare qualunque cosa, Raoku scoprirà di avere ragione su almeno una delle proprie ipotesi. Non nota molto, non avendo il dono di poter vedere attraverso gli oggetti, noterà solo all’ultimo momento che, non appena il di lui piede destro prende posto per fermarsi e poter così iniziare la sua azione di percezione della presenza, una carta bomba mina detona, data la pressione del suo stesso corpo. Non avendo modo di prevedere tale piccola trappola il tempo che avrà per schivare la detonazione sarà assolutamente minimo. Harumi, essendo lontana, non risentirà assolutamente dell’esplosione, e potrà controllare tutta la zona circostante nell’arco di 200 metri. Non vi sono altre trappole, se non qualche altra carta bomba nascosta nei cespuglietti a circa sette metri, immerse nella bpscaglia e che non dovrebbero creare problemi a meno che non si avvicinino troppo. Per quanto riguarda presenze fisiche potrà vedere, a circa venti metri, proseguendo in avanti dalla loro attuale posizione, degli uomini, per la precisione tre, intenti a scavare una buca di cu lei può perfettamente notare il fondo. Vari metri sotto terra, infatti, v’è uno scrigno da cui stanno estraendo diversi gioielli e manufatti quali vasi, pietre preziose et similia. La strada èer raggiungerli è esattamente quella che stavano percorrendo, la cosa necessaria da fare è continuare a percorrere la recinzione, leggermente ricurva verso l’inerno, essendo di pianta circolare. Quel che potrà notare, inoltre, è che i tre non sembrano shinobi o che, comunque, non hanno il chakra impastato e portano con loro diversi strumenti da scavo, quali pale e picconi e hanno afrettato la loro operazione di estrazione dei tesori nel momento stesso in cui la carta bomba è detonata. [ ¼ schivata per Raoku – Turni invariati – No tempo limite – Distanza dal trio: 20 metri ]

12:25 Raoku:
 Gli basta una rapida occhiata al volto di Harumi per capire di aver colto nel segno: ormai ha imparato a conoscerla e, sebbene non sempre, riesce a scorgere talvolta qualche crepa nella muraglia di apatia che caratterizza la sua armatura. A sufficienza quantomeno per comprendere quando esprime nel profondo un sentimento o un'emozione. Non aggiunge nulla comunque sul momento, quel rossore sulle gote della Principessa della Luna gli basta come conferma. E d'altro canto, non vuole arrivare ad offenderla: la considera un'amica fidata, per cui una sorta di cameratesco punzecchiarsi è ammissibile. Tirare troppo la corda invece può risultare nocivo, specialmente con un tipo particolare e come Harumi e in una situazione comunque delicata come quella di una missione di livello C. Insomma, bando alle ciance: è tempo di fare sul serio e di concentrarsi. Si concede solo di risponderle quando lei mette ancora in mezzo la sua crudeltà verso il ragazzo. <Beh, da morto sarà stato solo carne ma per chi gli ha voluto bene era il ricordo di ciò che è stato...> ammette <da vivo invece era solo un pezzo di merda che si divertiva a torturare anziani e bambini. Il suo mi sembrava un giusto sacrificio per rendere il mondo un posto migliore> la parola sacrificio tende le labbra del Nara in un altro beffardo sorrisetto: d'altra parte non è forse quello il suo nome da Anbu, codice che Harumi conosce bene facendo ormai come lui parte de corpo speciale della Foglia? Raoku passa quindi a concentrarsi sulla missione in corso, notando quei particolari sul terreno e cercando di richiamare anche l'attenzione di Harumi per renderla partecipe della scoperta. Purtroppo, però, le cose - come spesso capita - non vanno affatto per il verso giusto. Nel senso che, muovendosi alla ricerca di indizi, ha finito per commettere un disastro: far scattare una trappola. <Porca di quella...>. Riesce ad avvedersene soltanto all'ultimo istante prima della detonazione, e il tempo per tentare di limitare i danni risulta essere veramente minimo. Al punto tale che è impensabile anche soltanto tentare una tecnica difensiva come la sostituzione o un qualche artificio particolare per evitare totalmente l'esplosione: è stato un idiota, e come tale non gli resta che correre. L'unico punto a suo favore potrebbe essere la posizione semi-accovacciata che aveva assunto in precedenza: cercando di sfruttare il proprio peso caricato in un primo momento sui polpacci, non appena si accorgerebbe di essere caduto nella trappola imprimerebbe in essi tutta la propria forza flettendo le leve inferiori in quello che nelle sue intenzioni vorrebbe essere un fulmineo scatto in avanti sbilanciando di conseguenza il proprio peso corporeo in quella direzione. Le braccia si fletterebbero all'indietro, la schiena si arcuerebbe in avanti cercando di mantenere comunque basso il baricentro decentrato in quello scatto: Raoku proverebbe ad assumere, a scapito del suo stesso equilibrio forse, la posizione più aerodinamica possibile per muoversi quanto più in fretta le sue stesse capacità gli permettano di fare. Lo scatto che tenterebbe di compiere per evitare - almeno in parte - la deflagrazione della mina sarebbe di almeno 6 metri in avanti, prima di frenare il proprio movimento: contemporaneamente, qualora riuscisse a percorrere 3 metri circa (e quindi uscendo idealmente dal raggio sferico della bomba) porterebbe le braccia a chiudersi verso il petto, incrociandosi di fronte ad esso, prevedendo un'eventuale onda d'urto e quindi preparandosi, eventualmente, in caso di caduta a terra a rotolare sul proprio fianco prima di rialzarsi eventualmente in piedi. Qualora tutto questo gli sia riuscito senza eccessive conseguenze sulla propria salute, Raoku cercherebbe in un primo momento di riprendere fiato, provando a ragionare sul da farsi: la deflagrazione della bomba significa aver fatto scattare una trappola, un ottimo metodo se si vuole restringere un perimetro di sicurezza. Il che, a sua volta, significa aver allertato chi ha stabilito il suddetto perimetro di sicurezza. In pratica, ha compromesso l'esito stesso della missione. Confidando che Harumi abbia maggiori informazioni di lui per quel che riguarda la posizione del fuggitivo, ma consapevole che non c'è più tempo da perdere per evitare di farlo fuggire, il giovane Nara si troverebbe a dover fare i conti ancora una volta con cosa la cautela gli suggerirebbe di fare e cosa l'istinto. Con il logico prevalere, purtroppo, ancora una volta di quest'ultimo. Sbuffando, Raoku cercherebbe quindi di proseguire, costeggiando la recinzione e muovendosi con quanta più cautela possibile, per almeno altri 9 metri: una distanza non eccessiva e che potrebbe permettere ad Harumi di raggiungerlo in fretta. Non sapendo dove si trovano i malviventi, né tantomeno il loro numero, cercherebbe di proseguire ma senza eccessiva fretta, tornando ad assumere una posizione semi-accovacciata e confidando che la stessa Harumi lo raggiunga quanto prima e che i suoi occhi così speciali siano riusciti a carpire maggiori informazioni. Dopo aver percorso tale distanza si fermerebbe dunque, attendendo la compagna qualora ella non l'abbia ancora raggiunto e cercando di scorgere con i propri occhi qualche dettaglio in più, confidando che la recinzione ricurva e la sua cautela nei movimenti siano sufficienti a tenerlo eventualmente nascosto: dovrebbe - pur non avendone la piena consapevolezza - aver percorso circa 15 dei 20 metri che lo separavano dai ladri (sempre che la schivata della bomba sia andata a buon fine e tutto sia filato liscio secondo i suoi piani). A quel punto, fermo nella propria posizione e cercando di rimanere quanto più nascosto possibile, tenterebbe di comporre con entrambe le mani il sigillo del Ratto di fronte al proprio petto e a convogliare il proprio chakra dal corpo principale dapprima alle piante dei piedi e poi, da esse, a spingerlo a fluire nell'Ombra sottostante, cercando di stabilire una connessione stabile e un flusso continuo di chakra tra sé e quel simbionte che ormai ha imparato ad apprezzare come parte del suo stesso essere. L'ombra, qualora tutto sia riuscito nel migliore dei modi, dovrebbe quindi trasformarsi in una macchia più scura sotto il suo corpo, quasi tangibile e densa, con una forma ovoidale vista la sua posizione accovacciata. [Tentativo schivata entro 12.5m 1/4 + tentativo movimento entro 12.5 m 1/4 + Tentativo Hijutsu Nara 2/4][Chk on: 29/30 (-1 Hijutsu Nara)][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Schinieri x2 | Fuuda x 6: 4 tronchetti, 1 kunai veleno composto spec., 1 kunai veleno inibente | Porta-kunai: 3/3 kunai, 2/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti 1: 2 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, 1 tonico coagulante speciale | Portaoggetti 2: 1 fumogeno, 1 fumogeno, 1 fumogeno, vuoto]

12:55 Harumi:
 <Per chi gli ha voluto bene conta solo che qualcuno lo ha ucciso. Il resto conta poco per un parente penso.> almeno è come la vede lei, ma non si vuole perdere in questo discorso anche perché non lo sta certo accusando di crudeltà dato che se avesse potuto lo avrebbe ucciso anche lei, sta solo questionando sul fatto che non trova corretto che sia peggiore deturpare un pezzo di carne rispetto all’omicidio. <Se lo avessi ucciso io non lo avrei nemmeno deturpato, vedila così se pensi che sia la cosa peggiore successa.> fa spallucce, ma è bene ricordare che il suo tono e modo di fare non hanno nulla a che fare con un atteggiamento bellicoso, è palese che stia solo affermando ciò che pensa e nulla più, l’altra cosa -e unica- evidente ormai anche al Nara è che si sia offesa solo per non averlo ucciso lei. La piccola Principessa in seguito riesce ad attivare il di lei dono che le procura un certo vantaggio che solo da poco sta iniziando veramente a comprendere, almeno per quanto riguarda il riuscire a vedere attraverso oggetti e persone in un raggio davvero ampio; una cosa perfetta se si vuole prima controllare e poi agire nella più totale sicurezza. Sicurezza che viene meno nel momento in cui alle di lei orecchie sopraggiunge il rumore di un’esplosione proprio nella direzione intrapresa da Raoku. Aperti gli occhi lei di certo potrà notare i tre uomini intenti a scavare proprio a circa una ventina di metri avanti a loro, nella direzione intrapresa. Carte bomba nei cespugli a sette metri da evitare, ma cosa ancor più curiosa è l’assenza di chakra impastato nei tre uomini, segno che non sono ninja perché solo una persona poco coscienziosa andrebbe a compiere un crimine senza chakra impastato se ne dispone. Inoltre si sono velocizzati con l’esplosione anziché impastare il chakra, dunque tutto le fa pensare che sono civili, anche se pur sempre criminali -almeno uno dei tre lo è di sicuro-. In ogni caso tutto questo le risalterebbe agli occhi non appena riesce ad attivare l’innata, ma cosa ancor più impellente sarebbe la sua reazione nei confronti di Raoku e l’esplosione. Il visino infatti si contrae involontariamente in un’espressione preoccupata, il cuore in gola e le mani che si stringono a pugno però non urla, non lo chiama anche se ormai i tre sono stati allarmati dall’esplosione ma non vuole dare loro modo di capire in quanti sono che danno loro la caccia. Grazie alla sua visuale vorrebbe dapprima cercare di focalizzarsi sul proprio compagno di squadra e amico, il quale -se tutto fosse andato per il meglio- dovrebbe essere riuscito ad evitare l’esplosione preferendo poi proseguire per altri metri verso quella stessa direzione intrapresa. Un grosso sospiro verrebbe esalato nel constatare -forse- che non si sarebbe fatto male e solo in seguito e con più rabbia dettata dalla preoccupazione, si avvicinerebbe al ragazzo. Percorrerebbe quei metri che lo separano da lui cercando di abbassare l’intero suo corpo piegando le ginocchia e proseguendo arcuando la schiena verso il basso nel tentativo di rimanere il più nascosta possibile, passo dopo passetto facendo ben attenzione a non creare altro tipo di rumore. La suola verrebbe adagiata al suolo assicurandosi che non spezzi alcun rametto o smuova qualche foglia secca, dunque proseguirebbe fino al fianco di Raoku con la massima attenzione e senza fretta. Se fosse riuscita a raggiungerlo e porsi al di lui fianco gli sussurrerebbe le sue parole. <La prossima volta aspetta di ascoltare cosa vedo, questi occhi servono per una ragione.> questa volta lo riprende con una leggera rabbia che non riesce a trattenere, quello che forse il ragazzo non potrà sapere è che si tratta di una rabbia nata dalla paura di quella probabilità di vederlo saltare in aria e morire. Continuerebbe a sussurrare: <Ci sono tre uomini avanti a noi, non hanno il chakra impastato, quindi o solo dei semplici criminali civili, o hanno deciso scioccamente di non impastarlo. In ogni caso abbiamo un grosso vantaggio.> una breve pausa nel mentre che cercherebbe di scrutare avanti a lei i movimenti del trio. <Li puoi prendere con la tua ombra?> breve e semplice domanda, quindi lascerebbe a lui l’onore di decidere come agire. [Tentativo per muoversi fino a raggiungere Raoku, circa 27m | 4/4][Chk: 23/25, meno 1 per innata attiva][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3]

Freeze per pausa pranzo, ci ritroviamo alle 15

Raoku si lancia in avanti per evitare l’esplosione. Ogni buon shinobi è a conoscenza del fatto che il raggio di una carta bomba è, di norma, di cinque metri ed è proprio per questo che lo scatto in avanti di ben sei metri risulta funzionale all’evitare danni irreparabili. Lo scoppio fa terra bruciata attorno la zona della carta bomba, ma non appicca alcun genere di fiamme, essendo l’area priva di erba particolarmente secca. I due si affiancano nuovamente, pronti ad avvicinarsi di nuovo. Raggiunta la decina di metri, circa, di distanza dal trio la curvatura della strada diventa quasi inesistente, consentendo anche a Raoku di scorgere i tre malfattori. Pieni di tatuaggi, vestiti con delle casacche nere e pantaloni dello stesso colore, quello al centro di loro, che sta estraendo l’ultima momenta del loro bottino è privo di capigliatura, mentre gli altri portano un corto taglio a spazzola. < Andiamo capo, qui abbiamo finito e ci stanno cercando! > Dice uno dei due al fianco del capogruppo che, tuttavia, imbraccia il proprio piccone, voltandosi verso l’area dell’esplosione < Aspetta… se c’è qualcuno di Konoha voglio piantargli questo in pieno cranio. > Pronuncia l’uomo più grosso che, al collo e alle braccia, porta intrecciati vari gioielli facenti parte del bottino da recuperare integro, il ché potrebbe risultare fastidioso poiché quei manufatti vanno resi intatti al Villaggio della Foglia. L’uomo prende fiato, volgendosi alla zona dove, sommariamente, si aspetta che arrivi qualcuno < EHI! GUARDATE CHE SO CHE C’E’ QUALCUO. FATEVI VEDERE E COMBATTIAMO DA UOMINI! > Urla e sbraita, mentre gli altri due, anche loro recanti indosso varie pietre preziose, imbracciano una pala a testa. Distano più o meno un metro l’uno dall’altro e stanno aspettando uno scontro aperto da parte del duo di genin. [Turni invariati – No tempo limite – Distanza: 10 metri]

16:58 Raoku:
 Il cuore batte a mille nel petto, nelle orecchie risuona ancora un po' quel fischio sordo della deflagrazione che per un soffio è riuscito ad evitare. Interiormente, non può che ringraziare i suoi insegnanti all'Accademia per i dettagli teorici sulle armi e sulla portata degli esplosivi. In un istante il ricordo di quella prova generale in vista dell'esame da genin, quando lui stesso aveva cercato di piazzare una bomba trappola contro l'insegnante, gli torna alla mente. Ma ha altro ora su cui concentrarsi. Lottando contro l'ottundimento dell'udito si avvicinerebbe al luogo dove si trova il ladro che devono catturare che, suo malgrado, scopre non essere da solo: se non fossero state le parole di Harumi a farglielo capire, i suoi stessi occhi ormai non possono che notare i tre malfattori, pieni di tatuaggi e intenti a finire di estrarre materiale da una buca, presumibilmente il bottino nascosto di Tsuto Takawa. Cercando di rimanere nascosto, e mantenendo il sigillo del ratto composto mentre l'abituale sensazione di strappo gli conferma che è stato in grado di risvegliare l'Innata propria del suo clan, ascolta le parole di rimprovero di Harumi. Fa bene la ragazza a bacchettarlo: Raoku è il primo a sapere di aver agito da stupido, cosa che non è affatto da lui e che poteva costare caro non tanto alla sua incolumità quanto - nella sua testa - all'obiettivo di portare a termine la missione. <Ai, non si ripeterà, Harumi> le assicura, a bassa voce in modo che lei sola possa sentirlo. Annuisce poi, quando lei gli chiede se vuole usare la Kagemane. <Abbiamo bisogno di un piano però...> borbotta, quasi tra sé, mentre il labbro inferiore diventa preda degli incisivi superiori in quel tentativo febbrile di pensare rapidamente ad una strategia. Una smorfia che si distende solo quando sente sbraitare proprio l'uomo di mezzo, quello cui gli altri due si rivolgono come il capo-banda: presumibilmente, proprio il loro obiettivo. <Senti senti...> mormora, quindi - mantenendo sempre composto il sigillo del Ratto per non perdere la connessione con la sua Ombra - si rivolge alla compagna <Harumi, ho un piano ma ho bisogno del tuo aiuto, e so che non ti piacerà...> già, perché conosce bene la fanciulla ed è ben conscio che questo costerà un discreto sacrificio alla ragazza <...io posso tentare di bloccarli con la mia tecnica anche da qui, ma ora si aspettano che noi li attacchiamo di sorpresa e potrebbero non cadere nel tranello. Dobbiamo dimostrarci meno abili di quel che siamo e indurre loro ad attaccarci sottovalutando l'ostacolo che hanno di fronte, meglio ancora se focalizziamo la loro attenzione> le suggerisce, tenendo d'occhio il trio e spostando ora lo sguardo su di lei, cercando sempre di non farsi scorgere dai malfattori rimanendo appena dietro la linea di curvatura della recinzione <ho bisogno che tu ti faccia avanti in campo aperto, che tu sia pronta ad affrontarli. Ma anche che tu appaia ai loro occhi come una genin alle prime armi, sola e anche un po' spaventata all'idea di affrontarli. Pensi di farcela?> le chiede, sapendo quanto le potrebbe costare fingere di provare quel tipo di emozioni <sanno che abbiamo fatto detonare una bomba, non sarebbe male se ti sporcassi anche la faccia con un po' di terra. Più si convincono che possono batterti e attaccarti con facilità, maggiori possibilità avrò di catturarli con la Kagemane: valuterò la tua posizione e cercherò di sfruttare l'ombra della recinzione, ma sta comunque attenta a non spezzare la linea d'Ombra, mi raccomando> puntualizza infine, spiegando quell'ultimo dettaglio di un piano tanto semplice quanto, potenzialmente, funzionale alla loro situazione. <Sta attenta...> le direbbe, qualora lei accettasse la sua idea <...non dobbiamo commettere noi l'errore di sottovalutarli, anche se si tratta di semplici civili. Dobbiamo recuperare la refurtiva, oltre che catturarli>. Attenderebbe dunque eventuali rimostranze da parte di Harumi e, qualora lei accetti il piano e lo metta in pratica, passerebbe a sua volta all'azione. Come nell'ultima missione che hanno compiuto, la coordinazione anche stavolta è tutto. Aspetterebbe dunque che Harumi si muova, valutandone la posizione che la ragazzina andrebbe eventualmente ad assumere. Una volta uscita Harumi allo scoperto, mantenendo intatto il sigillo del Ratto, andrebbe ad intensificare il proprio flusso di chakra che dal suo corpo principale si trasmette come un fiume liberato dai cancelli di una diga al simbionte d'Ombra. Cercando di plasmare la forma della propria Kagemane, andrebbe a dipanarla in un unico troncone frontale che proseguirebbe, lentamente, costeggiando la recinzione della Foresta della Morte. Sarebbe infatti questo un elemento essenziale del piano di Raoku: rimanendo il Nara nascosto al limite della curvatura della recinzione, prolungherebbe la propria Ombra come un'avanguardia d'assalto che, mischiandosi alle ombre proiettate dalla stessa recinzione ma soprattutto - presumibilmente - dagli alberi che all'interno di essa si trovano e che - illuminati dal sole - proietterebbero naturalmente la propria ombra sul terreno. Questo dovrebbe poter garantire una sorta di copertura alla Kagemane, spingendo (questa la speranza di Raoku) il trio di malviventi a non notarla evitando di allarmarsi e di concentrarsi principalmente su Harumi; inoltre, le ombre di recinzioni e alberi dovrebbero poter fare da carburante alla sua stessa Kagemane che, unendosi principalmente all'ombra continua della recinzione, andrebbe eventualmente ad aumentare il proprio potenziale prolungamento. Questa congiunzione tra ombre Raoku tenterebbe di concretizzarla a circa 5 metri dalla sua iniziale posizione, dunque a metà strada tra sé e l'iniziale posizione dei malviventi, così da garantirsi eventualmente ampia manovra nel diramare la kagemane. Solo a quel punto, attenderebbe sviluppi: alla prima mossa dei tre, che questi vogliano attaccare Harumi o che tentino di fuggire dalla bambina, mantenendo intatto il sigillo del Ratto implementerebbe nuovamente il flusso cercando di diramare dal punto di congiunzione dell'Ombra con quella proiettata dalla recinzione tre flessuose lingue ombrose, ognuna diretta quanto più rapidamente possibile a congiungersi (catturandolo nell'eventualità in cui ci riesca) all'ombra di ciascuno dei malviventi. Cercando di evitare opportunatamente, nel loro distendersi, ostacoli quali rocce, cespugli o la stessa Harumi. [Tentativo Kagemane No Jutsu 3/4][Chakra on: 23/30 (-1 Hijutsu Nara, -5 Kagemane)][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Schinieri x2 | Fuuda x 6: 4 tronchetti, 1 kunai veleno composto spec., 1 kunai veleno inibente | Porta-kunai: 3/3 kunai, 2/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti 1: 2 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, 1 tonico coagulante speciale | Portaoggetti 2: 1 fumogeno, 1 fumogeno, 1 fumogeno, vuoto]

17:06 Harumi:
 I tre uomini vogliono le botte, la piccola Principessa li osserva meglio ora per cercare di capire se abbiano effettivamente o meno impastato il chakra, teme che i suoi occhi possano essere difettosi e tradirla nel mostrarle o meno il terribile fiume azzurro che dovrebbe scorrere e donare maggior potenza ai corpi umani. Assottiglia anche gli occhi per cercare di non lasciarsi sfuggire nulla e nel frattempo tiene a mente che il ladro va riportato vivo e la refurtiva intatta. Le parole di Raoku arrivano alle di lei orecchie come una lama scintillante nello stomaco, perché egli sta riponendo in lei delle capacità che sa benissimo la bimba non possedere appieno. Mostrare delle emozioni. Lo fissa con quei suoi occhi perlacei e quello sguardo come se gli stesse dando del pazzo, però la piccola Principessa riconosce che non è un piano malvagio, soprattutto perché si trovano davanti a dei civili e quindi in ogni caso posseggono un certo vantaggio loro due come shinobi. <Non ti assicuro nulla, ma ci proverò per te.> Innanzitutto la sua innata verrebbe conclusa, arrestato il flusso di chakra che innerva i suoi bulbi oculari e quindi quella porzione di energia dovrebbe tornare a scorrere fluida lungo tutto il suo sistema circolatorio ponendo fine alla sua grandiosa vista, le vene si ritirerebbero e la bambina potrebbe di nuovo osservare il mondo con occhi normali. <Si.> le manine si appoggerebbero al suolo e si sporcherebbero di terriccio, così farebbe anche con le ginocchia e i vestiti, inoltre si sporcherebbe di terreno anche il viso e il crine albino screziato di argento proprio come se fosse appena scampata a quell’esplosione. La parte più difficile è quella di lavorare sulla propria espressione, nonostante nel suo animo sia capace di replicare simili emozioni. Terrore, paura ma anche testardaggine e coraggio, da sola ma con tanta voglia di farcela. L’animo e il cuore sono pronti, l’espressione del viso un po’ meno ma si intestardisce perché lo vuole fare per Raoku che ha riposto in lei così tanta fiducia, dunque prende un respiro profondo e obbliga se stessa e i di lei muscoli facciali a lavorare per plasmarsi a quanto sente dentro. Forzatamente solleverebbe le sopracciglia aggrottando leggermente la fronte e mimerebbe un respiro affannoso figlio della paura. I muscoli devono essere contratti e le manine chiuse a pugno atte a mimare una situazione di estremo disagio ma anche a dare l’impressione di essere pronta a tutto. Manca la bocca ma non sa come dovrebbe essere la bocca, contratta quindi serrata, no, scuote la testa… sta respirando affannosamente e ha paura, non si aspettava tre uomini ma uno solo, la bocca deve essere dischiusa per far entrare maggior aria possibile nei di lei polmoni. Le labbra dovrebbero tremare leggermente e l’espressione dovrebbe mostrare anche dello stupore. Qualcosa che dovrebbe essere normale per tutti, per lei invece è una vera e propria tortura, i muscoli estremamente in tensione fanno male e le sembra di avere il viso completamente indolenzito. Ultimo tocco sarebbe quello di scompigliarsi un po’ i capelli dunque preso un profondo respiro entrerebbe in gioco uscendo allo scoperto dalla vegetazione, cercherebbe di porsi davanti al trio nemico, ma senza distanziarsi dal Nara -solo quattro metri- in modo da cercare di attirare a sé i tre uomini e permettere a Raoku di riuscire ad intrappolarli diminuendo la distanza. Anche la postura deve essere perfetta, perché il corpo parla e non deve sembrare rilassata, dunque irrigidirebbe i muscoli, incurverebbe appena la schiena e le ginocchia verrebbero appena piegate così come i gomiti, i piccoli pugni sollevati ad altezza petto. Posa di una persona che pur sentendosi terrorizzata e sola, vuole dimostrare il suo coraggio accettando la sfida; dopo tutto loro tre non possono sapere con sicurezza che ci possa essere qualcun altro oltre a lei. Il tremore deve esserci, non troppo appena controllato, quindi cercherebbe di dare questa caratteristica ai di lei pugni e alle gambe. Un’altra parte forse la più difficile è il tono di voce e il modo di parlare. Lo osserverebbe tutti e tre, prima quello che dovrebbe essere il capo -presumibilmente Tsuto- e poi gli altri due, cercando di mimare quell’espressione sorpresa ed impaurita. <Io…> inizia ma si blocca perché il di lei tono di voce non le sembra convincente, ma quella pausa forse potrebbe anche andare a suo vantaggio perché potrebbe essere presa come incertezza, paura. Si convince che sia giusto e continuerebbe. <Io credevo… di trovare solo un uomo… Tsuto…!> l’inclinazione della voce deve essere quella giusta, per questo parlerebbe con un tono leggermente basso e tremolante, semplicemente sforzerebbe le corde vocali e i muscoli. Stringerebbe ancora di più i pugni perché ora dovrebbe essere il momento in cui mostrare quello sprizzo di coraggio. <Ma… ma fatevi pure sotto! Non mi fate paura!> i muscoli del corpo andrebbero a irrigidirsi, i pugni portati a difesa il destro del viso e il sinistro del petto, le gambette piegate e pronte, i piedi leggermente distanziati fra di loro. E’ pronta e spera di essere riuscita a recitare quella parte nel migliore dei modi, sicuramente il nervosismo provato non potrebbe solo che darle una mano in questo caso. [Tentativo avvicinamento al trio nemico, 4m | 1/4][Chk: 23/25][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3]

Il trio è costituito da civili, così come gli occhi di Harumi sono capaci di vedere dal momento in cui li ha attivati, ma non per questo devono essere presi come sprovveduti. Almno non tutti. Una volta che il piano è stato ordito, la piccola Harumi compie un ottimo lavoro di recitazione e si getta in piena vista, abbandonando gli inteti di silenzio e mimetizzazione che avevano avuto fino a quel momento. Raoku, invece, dal canto proprio, resta nascosto nel proprio elemento, ovverole ombre, per attuare un attacco a sorpresa. Nel vedere la bambina i due armati di pala, presumibilmente i gregari, stringono i loro attrezzi e serrano i denti, pronti ad attaccare, mentre il capobanda la squadra un po’ perplesso. Passano pochi attimi, prima che tutto possa effettivamente variare. L’uomo alla sinistra del pelato inizia una corsa verso Harumi imbracciando la propria pala, ma dopo neanche un metro viene bloccato, le altre due lingue d’ombra, invece, hanno un esito diverso. < He… he… he… > Ridacchia il pelato, che ha appena compiuto il gesto più intelligente che un civile potesse fare. Afferrando il colletto della canotta del compagno che non è partito all’attacco se lo è posizionato dinanzi, a difesa, rendendolo unica vittima del controllo dell’ombra di Raoku che vede solo due bersagli su tre intrappolati. < Ragazzina, io sono l’uomo che cerchi e sono un konohano. Conosco quelli che hanno gli occhi come te ed è impossibile che tu sia finita in una delle mie trappole. > Si gira attorno, sebbene le proprie capacità di percezione non siano assolutamente nulla nei riguardi della capacità di dissimulazione della propria presenza di Raoku. < Se i tuoi compagni non voglino farsi vedere, beh, allora li farò uscire con la forza! > E, così dicendo. Si lancia all’attacco di Harumi impugnando il proprio piccone con la diretta intenzione di piantarglielo nel cranio con un movimento discendente. [ 2/4 schivata per Harumi – Distanze Raoku-malviventi 5 metri | Harumi malviventi: 6 metri (uno in avvicinamento) – Turni invariati e no tempo limite ]

18:22 Raoku:
 <Che gran figlio di puttana...> mormora tra sé Raoku, un inaspettato sorrisetto che si pronuncia sul volto del Nara che pare quasi esaltato all'idea che quel tale, Tsuto, abbia evitato il realizzarsi del suo piano. Un vero peccato, certo, ma anche un inattesa e tutt'altro che spiacevole variabile. Qualcosa dentro di lui gli dice che dovrebbe dispiacersene, che il fatto che sia sopraggiunta un'altra difficoltà non è una cosa buona e giusta ma un danno per la missione; eppure una vocina tanto suadente quanto pigolante, nel profondo del Nara, sta letteralmente gioendo del fatto che non tutto sia filato liscio, che qualcuno sfidi la logica della sua tattica per rendergli la vita meno facile. D'altra parte, il concetto di catturare fa parte del suo stesso Dna: se tutto gli riuscisse semplice e lineare come se lo immagina nella propria testa, alla fine gli risulterebbe quasi noioso. Inspira, espira, la punta della lingua che deterge rapida le labbra in un movimento quasi guizzante mentre le mani rimarrebbero composte nel sigillo del Ratto. L'uomo, evidentemente, non ha ben capito come ragionano gli shinobi gettandosi all'attacco dell'unico bersaglio in vista quando invece avrebbe potuto tentare di fuggire: o pensa davvero che Harumi sia debole - e in quel caso ha scelto la via più rapida per l'altro mondo - oppure semplicemente non conosce i limiti e le potenzialità della tecnica di Raoku. Anche qualora fosse una nuova trappola, non avendo impastato chakra - almeno secondo quanto gli ha riferito Harumi - il Nara si ritrova in una posizione comunque di vantaggio logistico, rimanendo nascosto e sfruttando la propria Innata. L'urgenza, se possibile, è data proprio dal fatto che l'uomo sta affrontando la Principessa della Luna (di Satana): chiaramente, Tsuto non sa cosa lo aspetta. Magari potesse dirglielo quel tipo della Yakuza il cui corpo giace senza più la testa in qualche recesso di un villaggio di confine. Pur confidando nella capacità di autocontrollo di Harumi, Raoku preferirebbe non rischiare menomazioni gravi all'obiettivo che, in fin dei conti, devono riportare vivo in prigione. Vivo, non ferito, certo...ma meglio integro che a pezzetti. Raoku si concentrerebbe dunque nuovamente sulla propria Kagemane: mantenendo il sigillo del Ratto composto e contenendo in maniera stabile il flusso di chakra dal proprio corpo al simbionte d'Ombra, dapprima tenterebbe di unire le due lingue d'Ombra che avevano acciuffato il secondo malvivente (quello usato come scudo umano da Tsuto) in un solo troncone d'Ombra, quindi tenterebbe di consolidare quei due blocchi di Kagemane stabilendo un flusso costante tra sé e i due attuali prigionieri. Riporterebbe quindi alla mente gli allenamenti intensi avuti con Furaya, ricordandosi di aver utilizzato quel particolare sforzo di modellatura in una delle loro sessioni: allora era ingloriosamente svenuto dopo essere riuscito ad attuarla, ma adesso è cresciuto in quanto ad attitudine con il proprio simbionte perciò si sente anche maggiormente sicuro di potercela fare quantomeno nell'attuazione, se non nella realizzazione completa ed effettiva della cattura. Osserverebbe attentamente il movimento di Tsuto, il loro obiettivo, diretto all'assalto di Harumi, quindi si focalizzerebbe su un punto, a circa un metro dalla propria posizione, lungo il troncone d'Ombra che connette il contorno ombroso della recinzione (sfruttato in precedenza) con il malvivente usato come scudo umano. L'immagine mentale che andrebbe a crearsi è quella di un hotspot: in quel punto concentrerebbe un fulcro maggiore di chakra, cercando di creare come una specie di stazione di scambio a due binari. uno di questi sarebbe dedicato a mantenere costante il flusso di controllo sul prigioniero già intrappolato nella Kagemane, l'altro invece (quantomeno nelle sue intenzioni) dovrebbe diventare un punto di diramazione per una terza lingua d'Ombra che, idealmente, dal punto zero delimitato dalla congiunzione con l'ombra della recinzione (da cui quindi si diramano le lingue di cattura) avrebbe percorso i primi metri sovrapponendosi alla lingua precedente, e da essa - come un ramo da un tronco di un albero - si dipartirebbe. Il piano di Raoku sarebbe quello di cogliere alla sprovvista il malvivente lanciato all'attacco di Harumi: questi infatti si avvicinerebbe alla ragazza e al contempo anche al Nara, quindi dovrebbe rientrare entro il raggio di azione dell'Ombra di Raoku. D'altro canto se, come sembra, ignora il quantitativo di lingue che il ragazzo può creare forse non si aspetta un terzo flusso in grado di bloccarlo sul posto. Questo infatti sarebbe l'obiettivo finale, modellare la Kagemane affinché il nuovo ramo blocchi Tsuto sorprendendolo alle spalle prima che egli raggiunga la distanza di ingaggio su Harumi. [Tentativo Kagemane no Jutsu 3/4][Chk on: 15/30 (-5 nuova lingua Kagemane, -2 mantenimento precedente Kagemane, -1 Hijutsu Nara)][Equip.: Guanti shinobi | Vambracci x2 | Schinieri x2 | Fuuda x 6: 4 tronchetti, 1 kunai veleno composto spec., 1 kunai veleno inibente | Porta-kunai: 3/3 kunai, 2/3 kunai+carta bomba, 3/3 shuriken | Portaoggetti 1: 2 carta bomba, filo nylon, 1 tonico chk speciale, 1 tonico coagulante speciale | Portaoggetti 2: 1 fumogeno, 1 fumogeno, 1 fumogeno, vuoto]

18:27 Harumi:
 Due su tre sono stati presi ma il problema è il terzo ovvero il capo, ovvero Tsuto, avrebbe mille modi per rispondergli innanzitutto potrebbe benissimo non aver ancora sbloccato il suo dono oculare, dunque non possedere quella miracolosa vista ma non ha tempo ne voglia di continuare quella dolorosa recitazione. Non appena il piano non sembra essere riuscito nel migliore dei modi, il viso della bambina si tramuta all’istante tornando apatico e privo di anima come è sempre stato. I muscoli si rilassano donando a lei il senso di benessere che tanto le piace nel non doversi sforzare a mostrare nulla. Il capo banda l’attacca correndo velocemente verso di lei brandendo il suo piccone, la Principessa allora andrebbe a prelevare un fuuda contenente un tronchetto e lo stringerebbe nella mano destra. In esso farebbe convogliare parte del suo chakra facendolo scorrere lungo il braccio fino alla mano ed esso -a contatto col fuda- dovrebbe liberare attraverso una reazione di ninjutsu il tronchetto in esso sigillato. Dato che il colpo avverrebbe dall’alto verso il basso e non dai lati, non le resterebbe che lasciare il tronchetto al suo posto e cercare di schivare lateralmente. Le gambette sarebbero già piegate alle ginocchia e farebbe appello alla di lei energia per velocizzarne il movimento; le basterebbe poi darsi la spinta distendendole e nello stesso momento andrebbe a piegare il busto verso il lato sinistro per potersi dare lo slancio in quella medesima direzione. Scatterebbe lateralmente cercando di allontanarsi di un paio di metri e con un po’ di fortuna andrebbe a sperare anche che il piccone si incastri nel tronchetto. Ovviamente in tutto questo cercherebbe di fare attenzione a non calpestare le ombre di Raoku per evitare di interrompere la connessione o rischiare di rimanerne lei stessa invischiata. SE fosse riuscita in questo suo tentativo ovviamente non rimarrebbe ferma a fare nulla e si giocherebbe la carta della armi di vuoto. Si volterebbe in modo da avere di fronte a sé il nemico, che dovrebbe darle un fianco se fosse riuscita a schivarlo e comunque in ogni caso anche se il suo compare fosse riuscito a bloccarlo. Comporrebbe i sigilli del gallo e della tigre in maniera veloce con le proprie manine e cercherebbe di richiamare a sé il di lei elemento del vento, potente e tagliente. Farebbe scorrere una porzione del chakra lungo il braccio destro fino alla medesima mano e attraverso i di lei punti di fuga posti sul palmo cercherebbe di ricreare il vuoto su di essa. Plasmerebbe tale vuoto in modo da creare una lama, e essa non avrebbe consistenza essendo così invisibile ad occhio umano. La sua dimensione sarebbe di circa 4 cm, ma spera che possa servire allo scopo, nel secondo step successivo andrebbe a lanciare tale lama verso le gambe dell’uomo ma cercherebbe di mirare in un punto ben preciso ovvero al retro delle caviglie, tra il polpaccio e il calcagno dove dovrebbe essere presente un enorme tendine che, se tranciato, dovrebbe impedire persino di reggersi in piedi. Ovviamente cercherebbe di lanciarla in modo da direzionarle anche in un determinato modo, cercando di colpire il punto in modo da tranciare solo il tendine e non tutta la caviglia se possibile. Inoltre spera che lanciandola dritta per dritta, dopo aver tranciato il tendine della prima caviglia, essa possa andare oltre per colpire anche la seconda, ma di questo non può esserne sicura purtroppo. Precisione chirurgica ma non sa se effettivamente la possiede oppure no, nonostante tutta l’accortezza che ci metterebbe. [Tentativo utilizzo della sostituzione di primo tipo, velocità 200% agilità (25), spostamento laterale di 2m | 2/4][Tentativo utilizzo armi di vuoto, 1 lama | 2/4][Chk: 13/25, meno 3 per la sostituzione – meno 7 per la lama][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x4 | Filo di nylon x8 | Tonico Recupero Chakra Speciale x3]

La sostituzione di Harumi le permette di evitare il colpo di piccone che, per quanto proveniente da un civile, le avrebbe fatto piuttosto male. Ed è così che la nostra principessa della luna (DI SATANA) decide di mettere in atto una delle più pericolose tecniche fuuton. Invisibile e letale. Ma prima che la lama possa partire, la lingua d’ombra di Raoku lo raggiunge alle spalle, senza possibilità che egli possa sfuggirvi di nuovo e, così facedo, lo blocca sul posto. L’arma di vuoto della bambina gli trancia, così, il tendine della caviglia, costringendolo a cadere al suolo dopo uno straziante urlo. Accasciandosi a terra interrompe il controllo dell’ombra di Raoku in quanto l’uomo non ha più possibilità, fisicamente, di eseguire gli ordini impostigli dal Kagemane no Jutsu. Rantola e ringhia per il dolore, tentando di strisciare per recuperare il proprio piccone, ancora parzialmente ficcato nel tronchetto che Harumi ha utilizzato per sfuggire dal colpo che le stava per essere inferto. E così, essendo due criminali bloccati ed uno praticamente impossibilitato a muioversi, al duo di genin non resta che consegnare i crimiali alla giustizia e le ricchezze, beh, alla banca della Foglia. [ fate le vostre end, vvb. ]

18:58 Raoku:
 Per un momento l'urlo lancinante di dolore dell'uomo gli fa temere il peggio: ha tenuto sott'occhio quanto avvenuto, ma il terrore che Harumi gli abbia - involontariamente (?) - tranciato di netto i piedi menomandolo e probabilmente facendolo morire dissanguato sul posto non lo abbandona almeno fino a quando non nota, alzandosi in piedi il taglio chirurgico al tendine di Tsuto. Un taglio preciso, probabilmente frutto anche del fatto che è riuscito a raggiungere con la kagemane l'uomo un istante prima del taglio, tenendolo bloccato e negandogli ogni possibilità di fuga o di evitare il colpo (anche se probabilmente avrebbe finito con il peggiorare la situazione se si fosse mosso). <Bel colpo, Harumi-chan...perdonami se non sono riuscito a catturarlo subito, è stato...> lancia un'occhiata all'uomo che si contorce a terra, sconvolto dal dolore per i tendini recisi <...beh, no, non è stato granché furbo. Solo un gran figlio di troia con i suoi compagni> avrebbe potuto prevederlo, forse, ma non ci ha pensato al momento di elaborare il piano. Un errore su cui riflettere. <Bene...recuperiamo la refurtiva e consegniamo questi rifiuti alla giustizia...> asserisce, rivolto alla compagna. Passerebbe quindi a spogliare, attraverso il controllo dell'Ombra, i due che ha catturato e che ancora tiene sotto il suo controllo di tutta la refurtiva, in modo che Harumi possa raccoglierla e in seguito legare i due, quindi una volta impossibilitati i malviventi ancora in grado di reggersi sulle proprie gambe andrebbe ad aiutare Harumi a recuperare la refurtiva da Tsuto - allontanando prima da lui il piccone, nel caso l'abbia recuperato - e poi attendere l'arrivo delle forze di polizia cui consegnare i malviventi prima di riportare la refurtiva alla banca della Foglia. <Mai pensato di dedicarti alla professione di chirurgo? Mai visto spiccare teste o tagliare tendini in modo così preciso a nessuno...> direbbe, diretto alla compagna, mentre se ne tornerebbero più tardi al Villaggio. Concludendo con una battuta l'ennesima missione insieme. [End]

19:02 Harumi:
 Tutto a meraviglia per la Principessa della Luna, piccola, pura, dolcissima bambina ma per qualche inspiegabile motivo suscita differenti reazioni soprattutto in Raoku, anche se lei non può minimamente sapere cosa pensa lui di lei. Non figlia di Satana, lei si ritiene una graziosa Principessa e come tale ha un certo comportamento da tenere, e quando la sua lama riesce a tranciare il tendine della caviglia costringendo il ladro a striscia un sorriso non può che nascerle spontaneo sulle labbra. Piccolo, sottile e del tutto inaspettato sorriso che richiama alla memoria qualcosa di malevolo e sadico. Espressione che non può controllare perché non è conscia di quello che sta mostrando al prossimo, teatro di un’espressione che più si avvicina al sadismo e alla soddisfazione di aver arrecato dolore. Degli altri non se ne cura perché conscia esser immobilizzati da Raoku e quindi starebbe a lei avvicinarsi con tutta calma al piccone per cercare di allontanarlo ancora di più dall’uomo che striscia. <Oh, ti fa male?> insinua la di lei domanda osservando dall’alto l’uomo, avendo cura che tali inquietanti e divertite parole arrivino alle orecchie di lui. Lo starebbe a guardare un altro po’ rantolare sul terreno. <Tieni bene a mente cosa ti ha fatto la Principessa della Luna. E se ti azzardi ancora a uscire di prigione, ti farò di peggio.> commenta a fil di voce verso di lui, il tono severo fatto di ghiaccio, gli occhi bianchi fissi su di lui e l’espressione spenta se non fosse per quel sorrisino. In seguito si deciderebbe a prendere del filo di nylon per cercare di legargli le mani dietro la schiena, cosa che farebbe anche con gli altri due e infine non le resta che recuperare la refurtiva e portare tutto il pacchetto a chi di dovere. Calma, serafica e tranquilla, non ha fretta di concludere per bene quella missione ma soprattutto si sente soddisfatta -non completamente- ma almeno oggi ha fatto del male a qualcuno. Solo dopo si rivolgerebbe a Raoku donando però a lui un sorriso molto più dolce come se le avesse fatto il più grande dei complimenti. <Grazie.> angelica espressione che ancora una volta non riesce a controllare come se in quel frangente, in quell’unico frangente si ha potuto osservare uno stralcio del reale modo di essere della bambina, un modo di essere che ancora dovrà scoprire per bene. <Chirurgo… eh…> che sia una battuta purtroppo non si è sicuri che lei lo abbia capito e si avvierebbe con lui al suo fianco rimuginando su tali parole. [fine]

Missione di livello C il cui obiettivo era quello di recuperare (vivo) un evaso di prigione e riportare (intatti) i manufatti che aveva rubato durante la sua attività criminale. La missione è stata svolta correttamente e senza particolari intoppi, apprezzo il vostro lavoro di squadra.

See ya.