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con Azumi, Kurosaky

18:39 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] Quest’oggi le è stata affidata una missione di livello D dall’ufficio dell’Hokage e dopo aver preso tutto il materiale necessario, ovvero vari stracci ed un secchio di latta colmo d’acqua quasi fino all’orlo che trasporta lentamente per evitare che il liquido trasparente trasbordi, ha raggiunto le porte d’ingresso del villaggio e poi la zona che è stata adibita a cimitero, fuori dal villaggio. E’ la prima volta che mette il naso fuori da Konoha ma fortunatamente quando ha ricevuto le istruzioni per la missione le è stato indicato anche dove poter trovare la zona adibita a cimitero. Pochi passi la separano, ormai, dal luogo designato tanto che i grandi occhi celesti si soffermano per qualche attimo sulla torretta dove sono visibili due ninja a guardia che probabilmente sono stati avvisati del suo arrivo e di quello di un altro allievo che la giovane non conosce. La figura di Azumi è una figura piuttosto piccola di statura e dalla corporatura snella che lascia appena intravedere un filo nervoso di muscoli. I lunghi capelli rosa sono stati legati in una coda alta che oscilla ad ogni movimento della giovane mentre la frangia le copre completamente la fronte, accentuando maggiormente il pallore del viso illuminato solamente dalle iridi color ghiaccio. Indossa una semplice maglia rossa a maniche corte dallo scollo rotondo, stretta alla vita da una fascia bianca che finisce co un piccolo fiocco dietro la sua schiena, gli arti inferiori sono invece coperti da un paio di pantaloni neri piuttosto aderenti per favorire i movimenti ed infine calza un paio di scarpette di tela nere con suola di gomma del medesimo colore appena consunta al livello del tallone. Non ha armi con se ma porta, dietro la schiena, uno zainetto dal colore neutro che è stato riempito di tutto l’occorrente per questa missione. La giovane, sotto il caldo del sole pomeridiano che brilla alto in cielo non ostacolato da nuvole, si sofferma per qualche attimo per riprendere fiato visto la lunga camminata con secchio d’acqua e zaino annessi, prima di riprendere velocemente a camminare e bruciare gli ultimi metri che la separano dalla sua meta.

18:50 Kurosaky :
  [Zona Cimiteriale] Kurosaky oggi si trova ad affrontare la sua prima missione di livello D, essendo appunto un deishi,la quale consiste nel tirare a lucido tutta la zona cimiteriale e quindi svolgere determinati compiti. Il punto d'interesse di tale missione gli è stato indicato,anche se essendo un posto importante per il villaggio non ha avuto difficoltà a trovarlo.A compiere questa missione non è solo , ma può intravedere una ragazza dai capelli rosa li per lo stesso motivo. Il verstiario del giovane è davvero basilare e pratico, dovendo appunto pulire e quindi sporcarsi, infatti ha ai piedi delle scarpe da ginnastica di color grigio e ad avvolgere le gambe un paio di pantaloncini corti di color rosso scarlatto, stesso colore della maglia a maniche corte che copre il torace e della nuova bandana usata per raccogliere i capelli voluminosi. Questa volta il deishi ha con se diversi materiali per svolgere questa missione, infatti nello zaino che ha con se possiamo trovare diversi stracci e dei sacchi per buttare tutti i rimasugli , anche un piccolo pennello per togliere la polvere su eventuali punti delicati . Il ninja compie gli ultimi passi prima di arrivare nel posto designato, durante l'avvicinarsi riporta le iridi verso la ragazza notata prima e con fare propositivo esclama :< anche tu qui per pulire vero? Piacere Kurosaky >, usando un tono basso visto il posto in cui si trovano.

19:04 Azumi:
  [Zona cimiteriale] Poco dopo la sua sosta per riposare riprende a camminare, accorgendosi che anche qualcun altro si trova già nel luogo. Le palpebre vengono socchiuse per riuscire a mettere maggiormente a fuoco la figura di quel ragazzo che è fermo nel cimitero ma anche così non sembra riconoscere una figura familiare o conosciuta ed è per questo che si appresta ad allungare e affrettare il passo, dirigendosi verso di lui nonostante non sappia se lui sia o meno il suo compagno per questa missione. A solo un metro da lui la ragazza poggia lo sguardo su tutto l’armamentario che anche lui si è portato dietro e con un lento cenno del capo annuisce alla sua parola mentre un lieve sorriso le tira le labbra rosee. <Piacere di conoscerti, il mio nome è Azumi> Si presenta in quel modo senza tante cerimonie e piegandosi in avanti poggia il seggio a terra, sull’erba, liberandosi finalmente di quel peso che si è trascinata dietro dal villaggio ma, dopotutto, anche quella è una forma rudimentale di allenamento fisico. <Allora..> Esordisce ponendo entrambe le mani a contatto con i fianchi, voltando lentamente il viso a destra e a sinistra per scandagliare con lo sguardo, in modo del tutto serio e pensieroso, la zona che hanno davanti, e solo dopo una manciata di secondi riprenderebbe a parlare sempre rivolta al ragazzo. <..Se non ricordo male dobbiamo pulire la lapide della memoria, strappare le erbacce e controllare se i monumenti non sono rovinati o peggio ancora rotti.> Precisa, riprendendo fiato subito dopo <Tu che cosa preferisci fare? Credo che sia meglio dividerci i compiti in questo modo lavoreremo in minor temo e più efficacemente, che ne dici?> Domanda senza lasciar andare quel sorriso ed il tono con cui parla è gentile e pacato e la voce non è mai troppo alta. Intanto, quasi senza aspettare che l’altro risponda, si toglierebbe lo zaino dalle spalle, posandolo a terra, chinandosi a sua volta per aprirlo e tirare fuori un piccolo straccio di colore grigio che andrebbe ad immergere con entrambe le mani all’interno del secchio d’acqua, aspettando alcuni secondi che la stoffa si impregni completamente di liquido prima di tirarlo nuovamente fuori e afferrarlo per le estremità per torcerlo in maniera tale che l’acqua in eccesso ricada nel secchio e in questo modo non venga sprecata.

19:13 Kurosaky :
  [Zona Cimiteriale] Kurosaky vede avvicinarsi la ragazza, che si presenta e che conferma di far parte di questa missione, con un sorriso accoglie questa ultima che si è portata un secchio pieno d'acqua, quindi le iridi vanno ad esaminare il resto del suo materiale , mentre la ragazza chiede appunto come ci si vuol organizzare per svolgere i lavori. Lo sguardo viene portato verso l'alto con fare pensante, ma non troppo visto che tale fase dura un paio di secondi, poi con fare deciso esclama : <mi son segnato su un foglio cosa dover fare >, va ad estrarlo dalla tasca con la destrosa in maniera rapida :<dobbiamo pulire tutto , assicurarci che non ci siano danni e togliere gli esuberi>. Prima che Azumi possa parlare propone ciò:< possiamo dividerci i compiti in questo modo: iniziamo da un lato e io mi occupo di togliere i ceri , fiori e altra sporcizia e tu intanto pulisci con lo straccio e l'acqua le superfici da pulire, cosi una volta finito io prendo gli stracci e asciugo , che te ne pare?>, il tono è propositivo e sicuro, sperando che tale proposta venga accolta. In caso positivo toglierebbe lo zaino dalle spalle e prenderebbe il sacco per i rifiuti e i diversi stracci portati dietro con se.

19:30 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] Ascolta il dire dell’altro che rispecchia quello che lei stessa ha appena detto. <come ho detto io.> Afferma con un vago sorriso, abbassandosi per riprendere tutto il materiale dallo zaino ed immergere quello straccio all’interno del secchio prima di strizzarlo e controllare che non gocci troppa acqua visto che sarebbe scomodo pulire in quel modo, oltre che uno spreco d’acqua. Alza appena il capo per osservare il ragazzo che parla ed annuire al proprio dire. <Va bene.> Non aggiunge altro visto la natura del loro incontro, ovvero il dover svolgere una missione e dato che il luogo che li accoglie non è dei più allegri cosa che rende la rosa non molto felice e quindi loquace. Con lo straccio in mano si alza e si avvia verso la lapide della memoria non lontana, fermandosi davanti ad essa ed osservandola per qualche istante con lo sguardo che si posa sui vari nomi che si susseguono scolpiti nella pietra e che le strappano un profondo sospiro. In fin dei conti, però, non si trova lì per perdere tempo ed è per questo che inizia a strofinare la pietra con lo straccio bagnato, iniziando dalla sua sommità che strofina con movimenti circolari, imprimendo in essi una certa forza per essere sicura che tutto lo sporco accumulato si tolga, facendo torna i nomi in evidenza. E’ un movimento lento e circolare quello della ragazza che fa attenzione che nessun pezzo di pietra venga tralasciato. <Non è proprio una delle missioni più allegre quella che c’è stata affidata.> Afferma diretta verso il suo attuale compagno ma senza voltarsi ad osservarlo perché lo sguardo chiaro rimane puntato sulla lapide mentre la mano scende sulla zona laterale, soffermandosi su quella che sembra essere una macchia di fango piuttosto ostinata da togliere perché incrostata probabilmente da troppo tempo. Velocemente si volta con un lento movimento per raggiungere il secchio con l’acqua. Lo afferra con la mano destra e lo porta con se fino alla lapide in maniera tale da lasciarlo a portata di mano in caso di bisogno e velocemente immerge ancora una volta la pezza, strizzandola ma questa volta con meno forza in maniera tale che rimanga più acqua. Riprede, dunque, a strofinare quella macchia imprimendo in quel movimento maggiore forza e strofinando con entrambe le mani la pezza sul fango che dopo qualche attimo inizia a sciogliersi fino a scomparire del tutto ma quello sporco costringe la deshi ad usare nuovamente l’acqua del secchio per pulire, questa volta, lo strofinaccio in maniera tale da non macchiare il resto della lapide con il fango.

10:50 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Kurosaky dopo aver preso accordo con la ragazza prenderebbe l'occorente per le sue manzioni e inizierebbe a dirigersi verso la parte iniziale, ovvero dove Azumi ha intenzione di pulire, cosi da seguire lo schema prestabilito. Il passo è lento e leggermente ondulante, quasi come se quel posto lo stesse pian piano coinvolgendo, o sguardo per dei attimi è perso e brancola fra le lapidi circostanti per spulciare i nomi di chi purtroppo non c'è più. Il deishi non ritiene opportuno chiacchierare più di tanto, proprio perchè quello non è il posto adatto , perciò inizia a puntare ai primi residui di ceri e ai fiori appassiti che accompagnano queste sepolture. Inizia con il piegare leggermente le ginocchia, tanto quanto basta per far si che la sua mano, con la completa estensione del braccio, possa prendere i primi rimasugli. Il giovane sposta le iridi verso la ragazza sporadicamente , cosi da poter dirigersi verso le superfici che lei ha lavato e compiere la sua parte.

11:05 Azumi:
  [Praterie della memoria] Parla la giovane ma nessuna risposta le torna indietro ed è per questo che volta appena il capo per osservare Kurosaky che sembra averla sentita, dato la vicinanza, ma non sembra avere intenzione di rispondere. Alza le spalle quasi in risposta ai propri pensieri e torna a dedicarsi alla lapide della memoria che, ormai, ha quasi finito di pulire essendo arrivata alla parte bassa che pulisce con cura come se stesse, in quel modo, onorando tutti i caduti per il villaggio. Si inginocchia, perfino, per riuscire ad arrivare meglio agli ultimi centimetri mentre in silenzio passa ancora lo straccio più e più volte lungo alcuni nomi che appaiono poco visibili a causa della sporcizia e poi, una volta finito di lucidare la parte anteriorire, tornerebbe a rimettersi in piedi, muovendo qualche passo per raggiungere anche la parte posteriore della lapide, accingendosi a pulire anche quella allo stesso modo della gemella. La parte posteriore, però, sembra essere più semplice da pulire e la ragazza parte spedita, interrompendosi solamente per risciacquare la pezza all’interno del secchio, strizzarla, e tornare al proprio posto in rigoroso silenzio, riprendendo a lavorare e proprio come ha fatto in precedenza partirebbe dalla parte alta, passando dalla parte centrale della lapide per poi arrivare alla parte inferiore, controllando sempre in maniera attenta che il lavoro sia fatto bene ovvero che non ci siano macchie o aloni di qualche tipo a rovinare il proprio lavoro.

11:18 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Kurosaky continua ad afferrare con la destrosa i vari fiori appassiti e i tozzoli di ceri che ormai sono quasi inesistenti, per poi passarli nel sacco che si trova già aperto nella sua mano sinistra. Il giovane finisce di fantasticare e osservando di nuovo la ragazza esclama :< brava stai pulendo bene >, andando a scrutare le parti che sono state pulite con l'acqua. La bocca si richiude subito, infondo non è il caso di dilungarsi in lunghe chiacchiere, però qualche parola fra due compagni può sempre far bene. Intanto il sacco nero viene posto vicino a se e dallo spazio fra l'addome e i pantaloni va ad estrarre uno dei tanti stracci precedentemente preparati, cosi da iniziare ad asciugare . Il deishi non andrebbe ad asciugare strofinando ,bensiì userebbe l'ausilio di un secondo straccio cosi da legare uno straccio per mano e iniziare a tamponare a ripetizione ogni singolo centimetro . Il giovane partirebbe dal lato sinitro per poi andare a quello destro, cosi che il lavoro possa essere uniforme, per poi flettere le ginocchia e completare anche la parte inferiore, stessa procedura verrebbe compiuta per tutte le facce. Durante questa procedura l'occhio vigile controllerebbe se ci fossero dei danni alle scritte o alla superficie stessa, visto che quattro occhi sono meglio di due.

11:27 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] <E’ piuttosto semplice se si è abituati a pulire.> Risponde con un vago sorriso che, però, dura solo pochi istanti sul suo volto, decisa a concentrarsi sul lavoro che sta svolgendo. Impiega diversi minuti per finire di pulire anche la parte posteriore della lapide della memoria e con un gesto veloce della mancina, con il dorso si deterge la fronte leggermente sudata per lo sforzo di impiegare la forza per strofinare la pietra. <ecco fatto> Afferma a bassa voce, rivolgendosi più a se stessa che al suo compagno di missioni mentre gli occhi chiari scorrono sulla lapide per controllare ancora un volta che tutto sia pulito e quindi andrebbe a far cadere lo straccio all’interno del secchio la cui acqua all’interno, ormai, è diventata torbida per il troppo utilizzo e per lo sporco presente sulla lapide. <Ho finito di pulire la lapide, adesso passo agli altri monumenti funebri.> E lo dice sempre a bassa voce ma abbastanza forte da poter essere ascoltata senza problemi da Kurosaky. Intanto immerge entrambe le mani nel secchio per bagnare per bene la pezza e come al solito toglierebbe l’acqua in eccesso prima di rialzare lo sguardo sui vari monumenti di cui legge velocemente i nomi, alcuni dei quali richiamano nella propria memoria nozioni storiche lette nei libri ed è proprio ad una di queste lapidi che si avvicina, piuttosto grande di pietra bianca che recita solo un breve memoriale per il defunto. La giovane non indugia oltre e prende a pulire anche quella lapida con estrema perizia, indugiando sempre di più sulle parti sporche e riportando al colore originale il marmo bianco mentre gli occhi ne osservano la superficie per individuare eventuali crepe, rotture o danni di qualsiasi sorta ed entità ma fortunatamente sembra che il tempo non abbia scalfito la pietra così come il ricordo di chi è sepolto in quel luogo. Impiega poco tempo per finire di pulire quella lapide e poi passerebbe ad una seconda e l’ultima delle più grandi rimaste all’ interno del cimitero. <Hai controllato bene tutte le erbacce ed i ceri?> La sua voce rompe il silenzio creatosi nel luogo ovviamente è verso Kurosaky che si rivolge ancora una volta mentre si sposta per cambiare, appunto, lapide.

11:40 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Kurosaky continua a tamponare la lapide che risultano sempre più asciutte, a differenza degli stracci che iniziano a essere leggermente umidi, anche se ancora utilizzabili per un bel pò. Le parole della ragazza rompono un silenzio quasi surreale, dato l'entità del posto, perciò le iridi vengono spostate e portate verso il corpo sinuoso della ninja :< certo , sto ricontrollando anche le scritte, meglio quattro occhi che due > , sottolineando che la loro collaborazione sembri funzionare. Il giovane finisce di asciugare l'ultima faccia proprio in questo preciso istante, cosi che possa liberare la destrosa dallo straccio e afferrare con una presa limitata il sacco nero e dirigersi verso le nuove lapidi puntate da Azumi. Intanto l'occhio è sempre vigile per vedere possibili ceri nascosti o fiori appassiti buttati distanti dalle lapidi, sicuramente un luogo triste che può portare a dei momenti di esasperazione. Il viso non è molto allegro, non per motivi particolari ,probabilmente sono le circostanze in cui si trova, sta di fatto che rivolge subito la parola alla ragazza: <Azumi se sei stanca continuo io, non ti preoccupare>, tenendo in considerazione che ha portato quel secchio fino a li.

11:50 Azumi:
  [Zona cimiteriale] Ascolta la risposta del ragazzo e gli occhi sfarfallano ancora in giro fino a fermarsi su una tomba poco distante, sulla loro sinistra<attenzione perché quella è una pianta infestante.> Afferma allungando l’indice della mano destra per indicare una pianta di un verde piuttosto scuro con alcuni peletti sulle foglie. <Può non sembrare so per esperienza che può crescere a dismisura se non si eradica subito. Tranquillo, però, ci penso io.> e lo dice con il tono fermo e sicuro di chi davvero ha combattuto a lungo con quel genere di piante. <Perfetto.> Le labbra si atteggiano in un piccolo sorriso mentre inizia ancora una volta a dedicarsi alla lapide che ha scelto, l’ultima più grande rimasta nel cimitero. Inizia a pulirla ancora una volt dall’alto verso l’alto. <Non preoccuparti, ci vuole ben altro per stancarmi!>Afferma ancora una volta con un sorriso caloroso, voltandosi per osservare l’altro per qualche breve attimo prima di tornare al proprio lavoro. Trascorrono diversi minuti prima di finire il primo lato e dedicarsi, alla stessa maniera, al secondo che porta a termine ancora una volta in maniera veloce ed efficiente probabilmente perché si è abituata a quel lavoro di pulizia. Con un gesto noncurante, visto che lo straccio è comunque sporco, se lo getta sulla spalla destra e si avvicina alla pianta infestante, si china per adottare una posizione più comoda e la stringerebbe con entrambe le mani alla sua base, quasi a contatto con la terra e la tirerebbe verso l’alto con un gesto veloce, impiegando tutta la forza che possiede per strappare le sue radici che vengono tolte dalla terra con un turbinio di terra che si libera nell’aria per qualche attimo per poi ricadere a terra. Rimane a stringere quell’erba pelosa nella mano, avvicinandosi ancora di più al terreno e controllando che non ve ne sia altra vicino e con la mano libera andrebbe a ricompattare, ammucchiando sul buco creatosi un po’ di terra che compatterebbe spingendola all’interno del buco, la piccola zolla di terra che ha smosso, dandole un aspetto ordinato. <Anche questa è fatta.> Annuncia alzandosi e pulendo la mano sporca di terra contro i pantaloni mentre si avvicina al sacco portato dal ragazzo e butta all’ interno la pianta.

12:00 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Kurosaky rimane sorpreso dalle conoscenze riguardo alle piante e l'espressione lo denota chiaramente, infatti i muscoli facciali si contraggono e donano un senso di stupore al suo viso. Il deishi ,contento che Azumi sia in grado di continuare, inizia ad osservare verso terra per raccogliere altre erbacce e gli ultimi ceri rimasti. L'occhio vigile punta prima un paio di ceri, cosi andrebbe a flettere le gambe ed a iperestendere il braccio per poi afferrarli a mo di uncino con la destrosa, essendo ormai consumati da tempo e anche ben raffreddati. Una volta finito con i ceri passerebbe alle erbacce e ai fiori appassiti, presenti in gran quantità, perciò il ragazzo lascerebbe stracci e sacco accanto a lui e con la mancina sul gambo e la destrosa alla base dell'erbacce tirerebbe verso l'alto, per poi gettare nel sacco nero. Discorso diverso per i fiori appassiti, i quali non avendo radici al terreno sono semplicemente presi e adagiati nel sacco, il quale inizia a diventare bello pieno. Una volta finito il lavoro, decisamente più sbrigativo della sua compagna, riavvolge la mancina e la destrosa con dei nuovi stracci e inpungnando il sacco con la mano non dominante effettuerebbe diversi passi per dirigersi verso la compagna. Una volta giunto il sacco viene lasciato ai suoi piedi e con fare veloce andrebbe a tamponare in modo alternato, prima sinistra e poi destra, la parte già lavata per poi dire :< siamo quasi alla fine, ottimo lavoro>, annunciando appena un sorriso.

12:14 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] Sorride nell’osservare la faccia stupita del ragazzo. <Mi sono spesso occupata dei giardini di alcune signore di Konoha, per questo ho imparato diverse cose.> Spiega quasi come a voler giustificare quella conoscenza riguardo le piante che ha creato semplicemente lavorando nei giardini. Ancora una volta, però, riprende a lavorare e dopo aver estirpato quell’erbaccia controllerebbe ancora il luogo per decidere il da farsi e l’ultima cosa che le è rimasta da controllare è che le statue cerimoniali siano tutte integre. Armandosi ancora di buona pazienza si avvicinerebbe alla prima ovvero alla più distante da dove si trovano attualmente i due deshi e si fermerebbe solo una volta arrivata a pochi centimetri dalla statua. Le iridi chiare si soffermano sulla figura rappresentata ed in silenzio inizierebbe ad osservare la parte superiore, alzandosi perfino sulle punte per controllare la sommità che, a causa della sua scarsa altezza non riesce a vedere, controllando che tutto sia in ordine e che non ci siano segni di logoramento. Passerebbe poi alla zona mediana che controllerebbe con la stessa perizia, strusciando il palmo della propria mano su una parte di pietra per capire se quello che ha notato è sporco o è pietra danneggiata, fortunatamente si rivela essere solamente terra che con quel gesto la ragazza fa scivolare a terra ripulendo quella parte di statua e pulendosi, proprio come prima, la mano contro i pantaloni. Finisce di controllare anche la parte bassa per poi passare alla parte dietro che, fortunatamente è perfettamente intatta. <Si mancano solamente quelle due statue da controllare e poi credo che abbiamo finito!> Esclama donando un’ultima occhiata all’attuale statua prima di allontanarsi per raggiungere la seconda e penultima ma sempre controllando che tutta la zona sia stata pulita per bene.

12:30 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Kurosaky sorride alla risposta della ragazza, visto che lui non ha questi hobby cosi caratteristici e che in tal caso si son rivelati utili. Il giovane tampona in maniera alternata, portando il gomito e il braccio indietro di qualche centimentro ed estendendo cosi da far andare in contatto gli stracci con la superfice. Intanto l'occhio vigile controlla nuovamente vari danni alle superfici , con più attenzione quelle dove Azumi fa fatica a causa dell'altezza, cosi da compensare con il gioco di squadra. I capelli rossi rame tra un movimneto e l'altro fanno allentare la presa della benda, senza però falla sfilacciare, l sguardo viene portato su di essa con fare di disappunto. Solo due statua mancano alla fine di questa missione, tutto sommato nulla di eccezionale, però sempre qualcosa di diverso e sopratutto importante, visto che molte delle persone qui hanno dato la vita per il villaggio. Continuerebbe a seguire la ragazza con i capelli rosa, alternando la presa con gli stracci nei momenti di asciugatura alla presa del sacco con la mancina e degli esuberi con la destrosa. La fortuna del giovane è quella di aver messo i pantaloncini e cosi flettendo ripetutamente le ginocchia non ha nessun tipo di fastidio, a questo piccolo particolare bisbiglia fra se e se :< almeno sto comodo>, continuando le sue faccende.

12:33 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] Le altre due statue cerimoniali sono più piccole della prima e la ragazza non impiega troppo tempo a controllarle. Inizia quindi l’ispezione della prima statua che le è rimasta e anche questa la studia con calma e con attenzione per non farsi sfuggire nulla. Impiega meno tempo rispetto alla prima proprio per le dimensioni più piccole e , accertatasi che non ci sia nulla fuori posto, passere alla seconda. Inizia a controllare anche quest’ultima quando gli occhi si soffermano su quella che sembra essere una crepa. La giovane passa il pollice destro sulla linea assicurandosi, proprio come fatto in precedenza, che non sia sporco ma sebbene abbia impresso anche discreta forza la linea non accenna a scomparire. <Qui c’è una crepa di diversi centimetri, dobbiamo ricordarcelo quando faremo rapporto.> Si rivolge al ragazzo, indicandogli la crepa sulla statua affinchè anche lui possa memorizzare il punto in cui si trova ovvero perfettamente al centro di essa, per poi continuare con l’ispezione che, fortunatamente, non rivela altri danni alla pietra. Dunque finisce di passare in esame tutta la statua, annuendo poi in maniera soddisfatta. <Credo che abbiamo finito.> rivela osservando ancora una volta il luogo per cercare di richiamare alla memoria tutto ciò che dovevano fare. <Lapidi pulite, ceri e erbacce tolti e statue controllate.> Lo dice affinchè anche il ragazzo possa ricontrollare per assicurarsi che tutto sia stato fatto nel migliore dei modi. <Possiamo tornare al villaggio, che ne dici?> Il sorriso sembra tornarle sulle labbra ora che il loro dovere è stato svolto

12:45 Kurosaky :
  [Presso praterie della memoria] Ormai agli sgoccioli le due statue vengono esaminate in maniera più veloce, essendo appunto di dimensione minore, però l'attenzione ad eventuali danni rimane e le iridi sono ben fissate sulle statue.Intanto , osservando che le erbacce e i ceri sono finiti, va a chiudere il sacco dello sporco facendo il più classico dei classici, il nodo ad orecchie di coniglio. Azumi ,essendo più avanti di lui per i compiti da svolgere, nota una crepa e lo avverte immediatamente, perciò con passo lento si appresta ad avvicinarsi e ad osservare bene. Il sacco viene lasciato a terra per un attimo e con fare rapido va a prendere l'agendina tirata fuori in precedenza con accanto la penna, per poi segnare l'ubicazione della crepa e su quale strada essa è riposta. Una volta fatto ciò il materiale viene messo da parte e il sacco di nuovo preso con la mancina e con lo sguardo rivolto verso Azumi dice :< sisi possiamo anche torna al villaggio>, afferma con tono sicuro. Dunque si presterebbe a dirigersi verso il villaggioguardando prima verso le lapidi, il pensiero di dover diventare un grande ninja viene alimentato ancora di più, la strada è lunga ma la determinazione e la volontà non son da meno [end]

12:51 Azumi:
  [Zona Cimiteriale] Continua a controllare per bene che tutto sia in ordine e la conferma del ragazzo la fa annuire leggermente, segno che hanno fatto tutto quello che dovevano fare. Velocemente va a riprendere lo zaino che ha lasciato per terra e se lo getta sulle spalle, facendo entrare per il braccio destro e poi il sinistro, sistemandosi gli spallacci in maniera tale che non le diano fastidio. Solo ora torna dal secchio e si toglie lo straccetto dalla spalle gettandolo nel secchio che riprende in mano, ora notevolmente più leggero visto che metà dell’acqua contenuta è stata utilizzata per pulire. Attende dunque che anche il ragazzo riprenda tutta la roba che ha portato con se. <Perfetto allora sbrighiamoci a tornare così possiamo fare subito rapporto!> afferma con un sorriso mentre attende che l’altro le sia affianco prima di riprendere a camminare verso il villaggio. [End]

Missione di livello D "Memoria"
Azumi e Kurosaky si incontrano nella zona cimiteriale appena fuori Konoha per svolgere la missione che è stata affidata loro. I due si dividono i compiti per agire in maniera più efficiente, Azumi si occupa di ripulire la lapide della memoria e le altre lapidi nel cimitero mentre Kurosaky di eliminare erbacce, fiori secchi e cerini consumati ed infine i due controllano che le varie statue cerimoniali non siano state danneggiate, trovando che effettivamente una delle tre presenta una piccola crepa.