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Il vecchio uno due

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con Kazenoyoni, Azumi

10:51 Azumi:
  [Arena] Nonostante quest’oggi non abbia alcuna lezione in Accademia ed il sole splenda su un cielo limpido azzurro la giovane Azumi ha deciso di non sprecare la mattinata a fare qualcosa di poco produttivo ma si è recata, appunto, presso l’accademia per ripassare qualcosa in vista del suo esame. La ragazza, però, non ha scelto un luogo consono per studiare bensì si è posizionata ai bordi dell’arena, seduta sul tappeto erboso con le gambe incrociate sotto di se sulle quali regge un tomo piuttosto grande e pesante che è assorta a leggere con le iridi celesti che scorrono velocemente lungo le righe nere vergate con inchiostro e nonostante intorno ci sia qualche compagno che si sta allenando sembra non importarle ma riuscire ad isolarsi quasi completamente in una bolla di attenzione totale per quella lettura. La ragazza è una figura piccola, di scarsa altezza e dal fisico asciutto la cui naturale magrezza è stata mitigata dagli allenamenti che le stanno modellando la muscolatura che appare definita sotto i vestiti. Indossa una canotta nera con una scollatura a “v” che le lascia scoperte le spalle ed un paio di pantaloni del medesimo colore leggermente aderenti per lasciare che i suoi movimenti non vengano intralciati da stoffe troppe ampie e, ai piedi, calza anche un paio di scarpette sempre nere, oggi è un colore che l’accompagna interamente nel suo abbigliamento, di tela con la suola in plastica nera consumata soprattutto sulla zona del tallone. L’unica nota di colore che la ragazza possiede sono i lunghi capelli rosa, lasciati sciolti lungo le spalle, che le arrivano fino a metà schiena con tanto di frangia che le copre interamente la fronte e le incornicia un viso estremamente pallido dai lineamenti delicati illuminato solamente da due gradi occhi celesti e da labbra piene e rosee forse quanto la sua chioma. Dunque la giovane permane in quella posizione con la schiena curvata in avanti ed il volto immerso nella lettura del suo libro.

11:02 Kazenoyoni:
  [Arena] oggi è giornata libera, almeno la mattina, ma Kaze è intenzionata ad allenarsi comunque nello stile di combattimento ed è lì dietro un grosso albero nei pressi dell'arena a picchiare un giunco di bambù. Non cerca di colpirlo con forza e non sta veramente combattendo, ma si muove a destra, sinistra, sopra e sotto per portare colpi rapidi nei pressi del verde bersaglio, colpendolo quel tanto che basta per farlo dondolare ma cercando di non danneggiarlo. Inizialmente ha cercato di fare piano e mantenere un ritmo blando, ma via via sta diventando più serrato e rumoroso, tanto che potrebbe iniziare a disturbare chi rimane nei pressi dell'arena. Non ci ha prestato molta attenzione e gradualmente abbandona la pacatezza e compostezza lasciando piede all'irruenza ed al fragore. Indossa delle vesti nere con venature rosse, molto personalizzate così come l'acconciatura che è un intreccio di trecce, ciuffi d oro che si mischia al nero. Mentre si allena il corpo risponde tonico alle sollecitazioni richieste da Kaze, con i muscoli preparati e pronti a quel tipo di allenamento che in realtà non è nemmeno tutta questa difficoltà.

11:16 Azumi:
  [Arena] Afferra il lembo della pagina che sta leggendo con una delicatezza tale da far sembrare quel libro raro e di pregio o come se avesse una sorta di religioso rispetto per quel tomo o meglio per ciò che sta leggendo. Volta lentamente la pagina tornando a tuffarsi nella lettura visto che le pagine che le rimangono sono davvero molto poche e l’aver immagazzinato nuove informazioni e nozione che le possono essere utili in futuro la rende più determinata a finire più velocemente quel tomo ed iniziarne un altro. Eppure qualcosa blocca la sua lettura e la sua attenzione, non perché i rumori che le arrivano alle orecchie le diano fastidio, si è rifugiata in quel luogo e non in biblioteca o all’interno di un’aula proprio perché il silenzio le da fastidio e preferisce avere persone intorno ma è l’irruenza dei colpi e la curiosità di vedere a chi essi appartengono che le fanno alzare il naso dalla lettura. Ruota il collo a destra e a sinistra per osservare chi è che si sta allenando in quel modo e lo sguardo chiaro finisce sulla figura di una ragazza non troppo distante da dove si trova lei. Con un tonfo improvviso chiude il libro che tiene nella mano destra e sciogliendo le gambe da quell’intreccio andrebbe a posare il ginocchio destro a terra, facendo forza su di esso, e su tutte le leve inferiori, per alzarsi nuovamente in piedi. Con la mano libera dalla presa del libro si spazzola il fondoschiena lasciando cadere qualche filo di erba che le si è attaccato ai pantaloni e con passo lento si dirige verso Kazenoyoni che si sta allenando picchiando un giunco con irruenza. Azumi si ferma a qualche passo da lei ma discostata in maniera tale da non darle fastidio mentre si allena mentre gli occhi chiari seguono ogni sua mossa, ogni suo movimento e la maniera in cui il suo corpo porta ogni colpo a picchiare contro il bersaglio ma ancora non dice nulla ma rimane lì, con il libro stretto contro il petto, ad osservare la ragazza senza rendersi nemmeno troppo conto di poter risultare fastidiosa o magari poco opportuna.

11:24 Kazenoyoni:
  [Arena] normalmente avrebbe sentito l'avvicinarsi di qualcuno, ma ora che è nel pieno del suo fervore non bada a quello che ha attorno e continua a sfiorare il giunco con movimenti rapidi, precisi e sempre più articolati. Inizia con colpi di lato, con qualche passo tenendo una posa plastica che le garantisce stabilità ed equilibrio. Successivamente passa ad usare anche calci, in sequenza con altri colpi di pugno. Difatto è una sorta di articolata danza che compie sul posto, con il minimo dei movimenti necessari. Dopo poco articola ancora di più la cosa, iniziando a muovere passi laterali sia a destra che a sinistra, volendo alzare l'asticella della difficoltà con piroette, girotondi ed altre acrobazie più impegnative e complesse. Alla fine si trova a portare un colpo poggiando le mani dietro di se dopo un balzo a terra e facendo un ponte con un calcio dal basso verso l'alto in un uppercut e riatterrando coi piedi dopo l'acrobazia, ma nel movimento vede Azumi che la osserva e si gira, fermando l'allenamento <oh> trasale <ti ho disturbata?> domanda vedendo il libro in mano e cercando una giustificazione sul perché la stesse guardando <non volevo far casino, mi sono fatta prendere la mano> dice sorridendo con una linguetta tra i denti

11:35 Azumi:
  [Arena] Continua ad osservare i movimenti della ragazza, quasi studiandoli con quegli occhi celesti, ma si rende conto di essere inopportuna nel momento in cui la bionda si accorge della sua presenza e sono proprio le sue parole a destarla da quello stato di concentrazione in cui si trova. Alza appena lo sguardo per guardare in volto la ragazza e le labbra si sciolgono, finalmente, in un sorriso tranquillo e gentile. Scuote il capo al suo dire, facendo sfarfallare la chioma a destra e a manca intorno alla sua nuca.<Ma no figurati! Anzi scusami forse sono io che ho disturbato te.> E lo dice in maniera quasi imbarazzata visto che non è riuscita a controllare la sua curiosità <Perdonami stavo vedendo il modo in cui ti allenti ma forse mi sono avvicinata un po’ troppo!> Esclama allargando maggiormente il sorriso fino ad appiattire talmente le labbra da mettere in evidenza la dentatura candida al disotto. <Scusami ancora se ti ho disturbato!> E detto questo fa cenno di allontanarsi per lasciare l’altra ad allenarsi in santa pace senza la sua presenza inquietante ad osservarla e seguirla in ogni movimento.

11:42 Kazenoyoni:
  [Arena] alla negazione di Azumi si rilassa e sorride distesa <ma no!> esclama avvicinandosi alla ragazza con passo svelto in risposta al movimento di Azumi <non disturbi e non mi hai interrotto> dice volendo fermare l'uscita della nuova conoscenza <mi piace incontrare gente nuova: sei anche tu un'allieva?> domanda di circostanza: se non fosse un'allieva cosa starebbe a fare lì? <cosa leggi di bello?> domanda poi, guardando quel libro come se fosse un oggetto strano, arcano e misterioso <che tecniche usi?> getta ancora un'altra domanda, per poter fare conversazione mentre si sistema appena dopo essersi fermata: l'acconciatura pere studiata apposta per combattere, con tutto rimasto al proprio posto nonostante piroette e scossoni <mi chiamo Kazenoyoni, Kaze se preferisci> si presenta sorridente e con qualche piccola gocciolina di sudore sulla pelle <voglio diventare una spaccagrugni!> risponde da sola, indicando che forse vuol colpire la faccia nei suoi nemici, ma vai a capire cosi significa "spaccagruni".

11:53 Azumi:
  [Arena] Le parole della ragazza bloccano il suo passo e la fanno voltare, e poi girare con una piccola piroetta, nuovamente in sua direzione per guardarla in viso mentre parla. <Sono contenta.> Ovviamente rivolta al fatto di non aver disturbato gli allenamenti dell’altra e lo dice con una vaga allegria che ora inizia ad emergere dalla sua figura che non smette di sorridere gentilmente. <Sfortunatamente si o meglio lo sono ancora.> Afferma con il solito sospiro che tira fuori quando le viene fatta quella domanda e sente tutto il peso di non aver ancora completato il proprio percorso di studi nonostante si stia impegnando davvero tanto. L’espressione sconfortata che le è passata oscurandole il viso per qualche attimo ma scuoterebbe il capo per allontanare quei pensieri cupi dalla propria mente, concentrandosi solamente su quella conversazione. <Oh> esclama abbassando gli occhi sul libro che tiene stretto con fare quasi protettivo e come se fosse un figlio. <La storia del villaggio> dice brevemente alzando ancora una volta gli occhi chiari sulla ragazza. <che tecniche uso?> Le fa eco alzando lo sguardo verso il cielo per qualche attimo in maniera piuttosto pensierosa come se stesse riflettendo sulla sua domanda, anche perché non sapendo quale sia il suo chakra elementale non usa tecniche particolari. <Credo il ninjutsu..> Ma lo dice con voce tremolante come se non ne sia proprio certa sebbene durante le lezioni ha dimostrato di saper utilizzare il proprio chakra senza problemi di sorta. <Piacere di conoscerti, io sono Azumi!> Si presenta abbassando il capo con un piccolo inchino del capo che le fa scivolare la chioma chiara in avanti. <Cioe? Vuoi utilizzare il combattimento corpo a corpo per combattere?> Chiede sbattendo lentamente le palpebre in rimando all’affermazione dell’altra deshi.

16:32 Kazenoyoni:
 guarda ancora quel libro come si guarderebbe uno strumento sconosciuto ed estraneo <dev'essere una noia!> esclama senza alcun freno, senza pensieri verso Azumi <tutta quella storia dei vecchi, di quello che hanno fatto, non fatto bla bla bla> si vede che è avvezza allo studio, proprio tanto avvezza (?) <ninjutsu> ripete sorridente <tutta quella roba di magia, roba strana e tipo fuoco, fulmini ed acqua> elenca mischiando un po di cose a caso <sì, ho intenzione di migliorare il mio Taijutsu, ma anche in quello non limitarmi a tecniche e trucchetti, ma andare viso contro viso al nemico e fargli sputare qualche dente!> la foga e la determinazione sono tangibili <anche se l'allenamento non è andato benissimo: non sono riuscita a colpire nemmeno una volta la Sensei che mi affrontava> risponde evidentemente seccata per quell'opportunità persa, si trattasse anche di un solo, banale colpo inferto <allora, Azumi> cambia argomento sorridente <probabile che finiremo nella stessa squadra o comunque ad allenarci insieme> precisa con cordialità, sempre solare e piena di energia

16:42 Azumi:
  [Arena] Un’espressione quasi sorpresa si dipinge sul suo volto con le palpebre che sbattono lentamente cm se non avesse ben capito quello che la ragazza le ha detto o lo avesse recepito in maniera sbagliata. <Questo?> Domanda retorica alzando appena il libro per chiarire il soggetto della sua domanda mentre lo stringerebbe solamente con una mano che lascia, poi, penzolare lungo il fianco. <Assolutamente no!> E forse lo dice con un po’ troppa foga rispetto a come di solito si rivolge alle persone e sembra accorgersene tanto che un piccolo sorriso dispiaciuto le increspa le labbra. <voglio dire almeno non per me, mi piace sapere cosa hanno fatto gli Hokage precedenti e come hanno risolto i grandi conflitti, credo che sia di ispirazione per qualsiasi ninja.> E lo dice tutto di un fiato sciorinando i propri pensieri talmente tanto velocemente e con talmente tanta foga da essere costretta a riprendere fiato una volta finita la frase. Inspira, dunque, lentamente con il naso immagazzinando quanta più aria possibile pe farla poi riuscire dalle labbra appena dischiuse. <Da quello che mi stai dicendo non credi nella potenza del Ninjutsu vero?> domanda con un sorriso allegro che non vuole essere assolutamente offensivo, sta solo cercando di comprendere meglio la ragazza che ha difronte. <Sei più alle vecchie maniere!> esclama squadrando ancora l’altra. <Ed effettivamente hai il fisico adatto per rompere i denti ai tuoi avversarsi.> Le dice annuendo in maniera convinta con lenti cenni del capo alle parole che lei stessa le ha rivolto. <Immagino che sia difficile colpire un sensei per un allievo, ma sono sicura che allenandoti come stavi facendo prima è un buon modo per migliorarsi!> Ancora una volta sfodera il proprio sorriso solare che rivolge alla ragazza con cui sta intrattenendo la conversazione. <Ne sarei felice, magari puoi insegnarmi qualche trucchetto per colpire più forte un nemico anche se sono sicura che i requisiti fisici non siano proprio dalla mia parte!> Esclama con una piccola risatina mentre lo sguardo si abbassa sempre sul suo fisico asciutto e magro.

16:50 Kazenoyoni:
 osserva sistematicamente quel libro, come se fissarlo per troppo tempo potesse essere un'offesa od un problema <ah...> risponde con della meraviglia sul volto quando Azumi parla di Hokage e conflitti <e come li hanno risolti questi conflitti?> si trova a domandare senza il pensiero che forse queste risoluzioni potrebbero essere un pochino più complesse di una parola e basta <non è che non credo nel Ninjutsu> specifica serena portandosi una mano sulla testa, quasi uno sforzo a pensare a quello che ha visto nell'accademia <è che non sono proprio portata a far quelle robe con gli elementi e tutti quei trucchetti> sorride, forse volutamente esagerata, scuotendo appena il capo in diniego <ho provato la roba del fuoco, ma quasi mi brucio tutte le sopraciglia ed i capelli!> probabilmente sta scherzando <mi sono sempre allenata per menare le mani e far volteggiare i piedi> parla con una leggera vena poetica <qualche trucchetto? Perché no!> afferma entusiasta gesticolando esageratamente <ma dimmi, hai un elemento preferito, una tecnica particolare?> sì, saranno anche allieve e praticamente non sanno fare ancora nulla, ma quel poco che si impara, fin dall'impasto del chakra, è meraviglioso e potente per una mente giovane ed ancora da formare nelle arti ninja

17:02 Azumi:
  [Arena] Nel sentire la domanda della ragazza alza appena la mancina per grattarsi distrattamente la tempia in un gesto assorto, riflettendo per qualche istante su quel quesito. <Ecco, credo che servirebbe una bella lezione di storia per rispondere alla tua domanda ma credo che questo non sia il posto più adatto!> Esclama con una piccola risata lasciando ricadere il braccio vicino al fianco in maniera lenta e calcolata. Intanto ascolta nuovamente la successiva risposta della taijutser, annuendo quasi in maniera volontaria. <Capisco non ti senti a tuo agio nell’usare un chakra elementale e credo che sia normale, voglio dire tutti siamo portati per qualcosa in particolare e a te piace menare!> Ridacchia ancora divertita, a quanto pare quell’ambiente, la ragazza e soprattutto la conversazione l’ hanno messa di buon umore. <Ti ringrazio, così almeno ho qualche possibilità di non morire se venissi attaccata dalla corta distanza!> Fa una breve pausa in cui rimane in un rigoroso silenzio prima di rispondere. <Il mio elemento preferito è il Doton, la terra, non so in realtà perché…> Inclina l’angolo sinistro delle labbra verso il basso in una piccola smorfia <Forse perché mi da un senso di protezione, preferisco un muro di terra vero e proprio piuttosto che un muro di aria o cose del genere..> Cerca di esprimere i pensieri della propria mente ma ora che li sta dicendo a alta voce anche a lei suonano piuttosto strani soprattutto quella spiegazione le sembra insolita, quasi infantile se vogliamo. Fa spallucce per qualche secondo incassando il capo in esse prima di tornare a rilassare i muscoli del corpo. <E riguardo alle tecniche non saprei proprio… conosco solo le tecniche che mi hanno insegnato in accademia come la moltiplicazione del corpo, la trasformazione e cose del genere ma non conosco tecniche elementali soprattutto perché non conosco ancora la mia affinità di chakra.> E lo direbbe con il solito tono che varia al triste, come sempre quando parla di Accademia, tecniche eccetera perché vorrebbe già essere in grado di reggere uno scontro e soprattutto vorrebbe avere molte più conoscenze rispetto a quelle che ha ora. <Tu, invece? Da quanto tempo ti alleni?> Domanda di rimando con un tono interessato.

17:12 Kazenoyoni:
  [Arena] un barlume di delusione passa tra gli occhi di Kaze, forse sognava veramente una risposta sintetica ed esauriente alla domanda sulla storia <che peccato> esterna con un sorrisetto, inclinando la testa di lato <il Doton> ripete mentre scruta Azumi, cercasse qualcosa di pietra addosso alla ragazza <beh, non ci vuole un Hokage a capire che un muro è meglio di pietra che di aria!> si gonfia d'orgoglio ad aver capito la cosa da sola <insomma, aria: che vuoi che fermi un muro d'aria rispetto ad un bel muro di solida pietra?> rimarca <magari un muro di fuoco, al minimo un muro d'acqua, ma l'aria, via siamo serie!> argomenta con tutta la convinzione possibile scartando il povero elemento finale <ah, capisco: quindi non hai ancora sviluppato tecniche con il Doton> ribadisce quasi delusa dalla cosa <credo che sia simile al mio percorso: anche io ancora non ho aperto la prima porta del chakra ed imparato il Totsukesi> sì, insomma sono ancora allieve dopotutto <studio da qualche settimana, forse qualche mese> si è un po persa tra esami ed allenamenti <sono riuscita a passare quello teroico, il pippone di parole e teroie> fa un gesto di sfinimento plateale con corpo e faccia <menomale che ora aspetto quello pratico dove darò il meglio di me!> ne è assolutamente convinta <spero di avere un avversario che mi metta in difficoltà: non mi piace vincere troppo facile, non insegna nulla e non ne esci temprata!> sembra quasi che pugni e calci, anche ricevuti possano insegnarli qualcosa

17:29 Azumi:
  [Arena] Non aggiunge altro in merito alla questione Kage e storia ma va avanti ad ascoltare ciò che Kazenoyomi le dice finendo per ridere di gusto alla sua affermazione tanto che andrebbe a portare entrambe le mani sulle labbra per attutire quel rumore proprio come vuole l’educazione. <Allora siamo in due ad avere poca stima dell’ elemento vento! > torna, però, a controllarsi asciugandosi una piccola lacrimuccia che le è scesa dall’interno dell’occhio con il polpastrello dell’indice destro prima di tornare seria ma comunque sorridente. <No purtroppo non ancora e non so nemmeno se quello sarà il mio elemento.> Afferma con calma <Quindi hai già superato l’esame teorico?> Domanda retorica poiché la ragazza glielo ha già detto. <Allora congratulazioni ed in bocca al lupo per il tuo esame pratico!> Le sorride con calore mentre posa il libro a terra, accucciandosi per poggiarlo sull’erba verde e non buttarlo come fosse spazzatura ma lo poggia con la stessa premura con prima stava sfogliando le sue pagine. <Hai pienamente ragione, bisogna sempre imparare da ciò che si fa!> Rimane in silenzio osservando tutti gli altri ragazzi che si stanno allenando, rimanendo pensierosa per una manciata di secondi prima di tornare con le iridi celesti sul volto della compagna. <Allora che ne dici di insegnarmi a dare qualche pungo.. ti va?> Ed ecco svelato perchè ha lasciato il libro a terra.

17:42 Kazenoyoni:
  [Arena] si accende alla proposta di Azumi <bene allora iniziamo> sorride soddisfatta <prima di tutto il trucco è quello di avvicinarsi il prima possibile all'avversario, questo per non dare il tempo di preparare qualche tecnica o qualche sorpresa che potrebbe rendere rischioso l'avvicinamento> spiega in breve, ma difatto sono già vicine <se l'avversario lancia qualcosa od utilizza una tecnica, meglio schivare o parare, a seconda del momento> marca solo alla fine <quando sei in corpo a corpo con l'avversario molti ti diranno che la difesa è il miglior attacco> scuote la testa e nega queste parole <il miglior attacco è l'attacco> dice convinta <chi colpisce per primo e chi riesce a mettere in difficoltà per primo ha praticamente vinto> questa è la sua visione dello scontro, almeno <bisogna valutare bene l'avversario e le proprie caratteristiche: se non hai forza puoi usare leve o punti deboli tramite l'agilità. Se invece non sei agile allora forse sei forte e colpire ti garantisce un vantaggio, nonostante la parte colpita> argomenta con qualche piccolo mimo <forte non mi sembri forte, quindi parliamo di agilità> precisa scartando l'ipotesi forzuta <il corpo ha giunture, che spesso sono deboli in paragone ad altri parti del corpo, questo vale sia per il corpo umano che per le armature: mai vedrai un'armatura unica di ferro, non potresti muoverti e le giunture sono il punto debole, meno rinforzato dell'armatura stessa> indica le zone come gomiti e ginocchia con al mano a descrivere le zone deboli <il più forzuto al mondo avrà difficoltà ad usare un braccio od una gamba se porti a segno un colpo in quelle zone, non importa quanto resistente o grosso sia, anzi: più è grosso più le giunture sono un punto debole, sfruttando il suo stesso peso contro di lui> continua a mimare, a fare esempi col corpo <inoltre le leve aiutano, ma per quelle servirebbe del tempo per mostrarti tutta la tecnica> sorride e prende un momento di respiro dopo il monologo <questo è il fondamento del combattimento corpo a corpo: sfruttare le debolezze avversarie ed i propri punti di forza> pare estremamente semplice, forse lo è, ma in un combattimento si parla di frazione di secondo

17:55 Azumi:
  [Arena] Nel momento in cui capisce che l’altra è ben felice di darle qualche lezione di Taijustu lei va ad estrarre dalla tasca posteriore dei pantaloni un piccolo elastico nero con cui va a legare i capelli in una cosa alta, sistemandoli in maniera tale da avere il volto completamente sgombro dalla chioma che le potrebbe essere d’intralcio finendole davanti agli occhi, meglio non rischiare. Una volta legati e sistemati i capelli alla bene e meglio, dopotutto non ha uno specchio ne una superficie che riflette a portata di mano, si andrebbe a posizionare per bene davanti alla ragazza di cui ascolta ogni parola, annuendo lievemente con rapidi cenni del capo che le fanno ondeggiare la coda rosa ma che servono per far capire alla ragazza che sta seguendo tutto ciò che lei le dice. <Concordo con te nell’ attaccare prima dell’avversario è molto meno pericoloso.> Afferma annuendo ancora ma riprendendo subito ad ascoltare. <Quindi colpire gomiti e ginocchia prima di tutto.> Riassume assorta nei propri pensieri e già di vede proiettata a dare calci nelle ginocchia ai propri avversari. <Mi sembra tutto molto chiaro, dopotutto una delle prime cose che insegnano in accademia è proprio il capire quale sono i punti di forza di ognuno di noi. > E ancora una volta parla ma senza saccenza o boria. <Ma se non sbaglio non è anche la mandibola un punto estremamente debole e delicato?> e si tocca con la punta dell’indice il mento, salendo poi verso la sua articolazione con la mascella, premendo su quel punto per memorizzare esattamente dove esso sia. <In un trattato che ho letto di Taijutsu c’era scritto che un colpo ben assestato sotto la mandibola riesce a metterti al tappeto subito.> E sono i soliti trattati che la giovane ha letto nel corso della sua carriera di deshi, libri che ha trovato all’interno della biblioteca e che ha letto ma non ha mai messo in pratica o meglio non ne ha mai avuto la giusta occasione.

18:04 Kazenoyoni:
  [Arena] si accende di nuova energia quando Azumi risponde con alcuni particolari interessanti <infatti sì!> risponde entusiasta <mandibola, orecchie, naso, tempie e sterno sono zone sensibili, ma anche potenzialmente letali> precisa con attenzione <diciamo che mandibola ed arti ti assicurano la non letalità dei tuoi colpi, mentre se ti focalizzi su sterno, naso e tempie...> si ferma per un attimo e deglutisce <il tuo avversario avrà seri problemi se non addirittura il rischio di morte> sì, insomma non si scherza con quelle zone e lo chiarisce subito <un pugno va portato generalmente con il pugno ben chiuso ed il pollice fuori> mima un pungo chiuso come descritto a voce <se lasci il pollice dentro o non chiudi bene il pugno rischi di farti molto male> precisa attenta <il braccio, compreso di polso e gomito non devono essere rigidi, ma morbidi e non stesi fino in fondo, anche in questo caso per non rischiare danni collaterali e per non subire troppo il contraccolpo> mima la cosa mostrando la differenza tra teso e non teso <imparando una tecnica particolare magari utilizzi diverti metodi d'attacco, ma sostanzialmente queste sono le regole basilari anche per le gambe: tutto dev'essere morbido, molleggiato e mobile: la rigidità prevede una rottura e poca mobilità> spiega in breve mostrando ancora pose plastiche e ponendole in contrasto con movimenti rigidi

18:14 Azumi:
  [Arena] E questo è uno degli argomenti che preferisce in assoluto, come poter essere efficace in uno scontro con il minimo sforzo ed è proprio per questo motivo che gli occhi chiari rimangono incollati sul volto della ragazza quasi a volerne leggere addirittura il labiale per riuscire ad apprendere di più, è chiaro che abbia seri problemi con la smania di apprendere conoscenze e questo genere di cose ma per ora la terrebbe a bada ponendo delle semplici domande alla ragazza proprio come ha fatto prima. Ascolta, dunque, la risposta che le viene dato e il suo sguardo si illumina appena mentre la mancina viene sollevata all’altezza del proprio sterno con il palmo aperto rivolto verso l’alto e la man destra serrata a pugno si abbatte orizzontalmente, quindi dall’alto verso il basso, su di essa creando uno schianto sordo. <Ma certo!> Esclama con una nota di entusiasmo nella voce. <Avevo letto anche questo ma grazie che me lo hai fatto richiamare alle memoria!> Un gran sorriso esprime quella sorta di felicità nella conoscenza ritrovata. <Capisco quindi il segreto è essere morbidi e fluidi nei movimenti, effettivamente anche tu prima non eri affatto rigida!> Annuisce convinta ed intanto osserva le varie posizioni che le vengono fatte vedere sempre con crescente interesse sebbene non si vede affatto portata ad utilizzarle in combattimento ma è sempre utile conoscere qualsiasi cosa possa servire.

18:21 Kazenoyoni:
  [Arena] è tutta pimpante da questa lezione improvvisata <le basi del combattimento corpo a corpo sono tutte qui, semplici ma efficaci> sorride ed allarga le braccia <alla fine sta tutto nella strategia con cui si combatte e non è diverso da altre arti o pensieri: sfruttare il possibile a proprio vantaggio, anche perché generalmente in uno scontro simile ci stai giocando la tua vita e la vita delle persone a cui vuoi bene> sì, il corpo a corpo è per molti l'ultima spiaggia <io voglio diventare una professionista delle porte del chakra, pronta ad aprirle tutte e otto se qualcosa minaccia il villaggio o le persone a cui tengo> stringe i pugni evidentemente trasportata dalla cosa <significa morire, sì> conferma pienamente cosciente del risultato delle otto porte citate <ma il risultato è una forza inimmaginabile capace di annientare chiunque> ne è sicura, anche se difatto nessuno ha mai aperto tutte ed otto le porte davanti a lei per mostrarlo <un sacrificio come la foglia autunnale che cade per diventare nutrimento affinché le foglie giovani possano crescere> dice di getto, forse un dettame che ha imparato o letto da qualche parte <questa è la via che ho scelto> conclude, guardando Azumi con un sorriso sereno ma determinato.

18:29 Azumi:
  [Arena] Non interrompe per nulla il discorso che l’altra fa ma si limita ad ascoltare in silenzio finchè non è lei stessa a finire di parlare, solo allora si intrometterebbe. <Hai le idee ben chiare e una grandissima determinazione.> Inclina il capo per studiare con gli occhi azzurri ancora la figura di Kazenoyoni tornando ad unire le labbra tra di loro in silenzio prima di dischiuderle ancora una volta e riprendere a parlare con la stessa affabilità di sempre e soprattutto tornando con il capo ben dritto. <Sono sicura che riuscirai nel tuo intento perché per farlo la determinazione è tutto ed in più vedo che non hai paura di poter o dover compiere dei sacrifici per arrivare dove vuoi.> Sorride apertamente ancora una volta allegra. <Complimenti e spero davvero che tu ci riesca!> Rimane in silenzio per alcuni secondi prima di aggiungere. <Io ho scelto la via dell’utilizzo del ninjutsu, qualsiasi sarà il mio elemento voglio padroneggiarlo al meglio possibile, scoprendone ogni segreto, ogni punto di forza e svantaggio ma proprio come te l’unica cosa che mi interessa è proteggere questo villaggio e i suoi cittadini oltre ovviamente a tutte le persone che amo.> E lo dice con una foga e con una convinzione tale che la pelle diafana delle guance si tinge di un lieve rossore che ravviva il suo volto mentre gli occhi chiari le brillano appena di emozione nel rivelare i suoi intenti. <Credo che andremo molto d’accordo noi due.> Aggiunge alla fine.

18:39 Kazenoyoni:
  [Arena] annuisce e sorride soddisfatta alle parole ed i complimenti di Azumi <grazie> esterna la sua riconoscenza <spero tanto che il tuo elemento sia la pietra, la terra... si insomma quello che ti piace> la butta lì con qualche lacuna mnemonica <saprai usarlo al meglio: basta solo pratica e costanza> afferma tutta sicura, sorridendo di gusto a questo piacevole incontro <proteggere quello che si ama è il più nobile degli intenti: c'é sempre qualcuno che vuole turbare la pace e la prosperità di qualcun'altro per i più biechi motivi> sospira dicendo queste verità <l'importante è non usare questa determinazione per giustificare soprusi e malefatte che danneggino qualcun'altro, altrimenti si diventa dei manigoldi uguali, se non peggiori, di quelli che si voleva combattere> precisa con attenzione, marcando una linea netta su questo punto <sì, sono molto felice anche io di averti incontrato oggi, spero che ci metteranno nella stessa squadra, così avremo due arti complementari: ninjutsu e taijutsu> afferma sorridente e disponibile <ma ci siamo dette il nome?> domanda poi portando le mani al volto con stupore <sai che dopo tutte queste chiacchiere non me lo ricordo più?> afferma scuotendo la testa <in ogni caso mi chiamo Kazenoyoni> si ripresenta, almeno lei non ha alcuna memoria di averlo già fatto e opta per la via più semplice, con un sorriso

18:51 Azumi:
  [Arena] Non può che sorridere nel sentire il dire dell’altra proprio perché consapevole che il voler proteggere villaggio e cittadini è il retaggio che i vecchi Hokage hanno lasciato a Konoha e vedere quella fiamma che riscalda i cuori dei giovani deshi come lei non può che farle piacere. <Assolutamente no, chi usa il proprio potere per far del mare è la creatura più abbominevole che esista sulla faccia di questa terra bisogna sempre proteggere e non danneggiare.> Fa eco a quello che l’altra ha appena detto sottolineando che anche lei la pensa allo stesso identico modo. <Speriamo magari la fortuna è dalla nostra parte non sarebbe affatto male!> Le sorride e sposta per qualche istante lo sguardo prima verso il cielo e poi verso gli altri deshi che popolavano l’arena ma che sono tutti rientrati visto che nel posto sono rimaste solo loro due. <Si ci siamo già presentate ma non preoccuparti, io sono Azumi!> Si presenta ancora una volta e poi si inginocchia per riprendere il libro lasciato sull’erba, lo spazzola osservando che non si sia rovinato e fortunatamente l’umidità del terreno non ha intaccato ne le pagine ne tantomeno la copertina. <Ora perdonami ma devo scappare a casa.> Sospira in maniera quasi sconsolata. <Ma è stato bello conoscerti, spero che potremmo di nuovo incontrarci presto!> Esclama con un sorriso che le fa serrare le palpebre ed inclinare il capo.<e ti ringrazio davvero per tutta la spiegazione sul taijutsu!>

18:56 Kazenoyoni:
  [Arena] il tempo è decisamente volato ed anche lei si stupisce di come la luce sia cambiata, senza che se ne fosse accorta <cavolo> esclama sorridendo <ci vedremo di sicuro, comunque io vivo alle fattorie, con i miei genitori> afferma gentile <non sbagli di certo casa e tutti sanno dove abito> cero, con tutto il baccano che fa chi potrebbe sbagliarsi? <buona serata Azumi, a presto> termina con simpatia verso la ragazza per poi iniziare una bella e frenetica corsa verso casa, non che abbia particolare fretta, ma a vederla se possiede un grammo di forza in corpo ama spenderlo tutto e subito //END

19:11 Azumi:
  [Arena] Il sole sta parendo all’orizzonte, sta tramontando e lo stomaco inizia a reclamare un buon pasto tanto che il rumore e i crampi la costringono a spostare una mano sopra la propria pancia, massaggiandola con delicatezza. Stringe il libro tra le mani ed annuisce al dire della ragazza con la solita calma che la contraddistingue nonostante sia così diversa dalla giovane che ha davanti. <Io abito alla periferia del villaggio invece!> Le dice di rimando, ricambia il saluto alzando la mano destra e scuotendola in aria a destra e a sinistra prima di abbassarla nuovamente verso il fianco . <Ci vediamo allora, a presto!> La guarda allontanarsi velocemente per qualche attimo e subito dopo anche lei inizierebbe a camminare in direzione dell’uscita dell’accademia e poi diretta verso casa . [End]

Azumi si reca in Accademia per leggere un vecchio tomo sulla storia del villaggio e la sua attenzione si distoglie sull'allenamento che Kazenoyoni sta svolgendo poco distante. La giovane raggiunge la deshi ed inizia ad osservare il suo allenamento finchè Kaze non si offre di spiegarle qualche rudimento basilare dell'arte del Taijutsu.