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con Azumi, Hidam

00:06 Hidam:
  [Volti] La luce della luna illumina il villaggio andando a creare un scenografia davvero unica nel suo genere, le stelle circondano il tutto assistendo dall’alto il destino della foglia. Il vento soffia leggero accarezzando la pelle del ragazzo creando un brivido che si dilata lungo la schiena, porta entrambe le mani a strofinare le braccia opposte una ricerca di calore che compensa dopo qualche minuto. Attenzione che viene distolta dall’arrivo di una fanciulla che sembra aver percorso la via più ardua per giungere nella locazione. < Le fanciulle come lei dovrebbero stare a casa invece di vagabondare per il villaggio.. > Un piccolo sorriso nasce dalle labbra dello studente, che cerca una conversazione con tonalità sarcastica. Detto ciò, andrebbe a ruotare il busto verso la ragazza, per poi scendere dal muro con un veloce balzo, andando a dare un paio di pacche sui pantaloni per darsi una veloce sgrullata. Occhi che si posano sulla coetanea cercando di studiarne i piccoli particolari con gli occhi grigi ripresi dalla madre, aspetta un cenno d’intesa da parte della sua interlocutrice ..

00:19 Azumi:
  [Monte] Ripreso fiato lo sguardo chiaro si sposta per qualche istante verso la luna che attraversa il cielo di Konoha come una mezza falce, non abbastanza per rischiarare le parti più in ombra del villaggio. Si concede un breve attimo non solo ad osservare la luna ma anche a godere della brezza fresca che le sferza piacevolmente il viso e le fa ondeggiare appena la chioma ma la sua attenzione viene richiamata da una voce nella semi oscurità che le fa rivolgere lo sguardo proprio nella direzione di Hidam che adesso riesce a vedere facilmente. Le labbra rosee si increspano in un leggero sorriso nell’ascoltare quella sorta di sentenza e la mano destra si alza appena per indicare con l’indice il giovane poco distante. <La gente dovrebbe vestirsi per andare in giro> Afferma con un tono scherzoso ma pacato allo stesso tempo che sottolinea che la sua è solamente una battuta in risposta all’affermazione del giovane e non di certo una presa in giro o una frase cattiva tanto che a sottolinearlo è il sorriso che si distende maggiormente e che mette in evidenza la dentatura bianca sottostante che viene appena scoperta. <Comunque fortunatamente so difendermi perfettamente da sola!> Esclama ancora senza smettere di sorride mentre ora va a sollevare entrambe le mani all’altezza del proprio petto, scrocchiando prima con la mano destra le nocche della gemella e viceversa creando un rumore sordo e piuttosto cupo di ossia che scricchiolano. Abbassa, dunque, le mani lungo i rispettivi fianchi dopo quel gesto quasi aggressivo ma che sottolinea solamente la sua battuta poiché anche quel gesto è privo di aggressività. La giovane riprende a camminare a passo lento per avvicinarsi maggiormente alla figura ancora sconosciuta ma che almeno, ora, ha una voce e un volto.

00:32 Hidam:
  [Volti] La quiete di Konoha accompagna la conversazione che è nata tra i due studenti del villaggio della Foglia. Occhi di Hidam che si perdono nella figura femminile di fronte a lui che si avvicina a piccoli passi. < Purtroppo non mi piace indossare la maglietta, è un vizio che ho fin da piccolo. > Mano destra che si va grattare la testa terminata la frase, sottolineando una nota d’imbarazzo nell’affermare ciò. Prende una piccola pausa sempre per focalizzare il volto che sta prendendo una forma ben delineata a piccoli passi, si muove verso Azumi molto lentamente, non vuole fare movimenti azzardati. < Le ragazze carine come te che sanno difendersi da sole sono le peggiori. > Secondo sorriso che si mostra si mostra sul volto del ragazzo, che sta cercando di mantenere un atteggiamento amichevoli. < Comunque perdona la maleducazione, Io sono Hidam. > Si arresta il suo movimento una volta giunto a un metro scarso dalla signorina, mani che si vanno riporre nelle apposite tasche dei pantaloni, non accenna altro, si mette solo in mostra per farsi guardare un po’, alla fine ha sempre una bella ragazza davanti..

00:46 Azumi:
  [Monte] La giovane fa spallucce all’affermazione del moro, sorridendo sempre con una grande affabilità che si traduce in uno sguardo estremamente calmo e sereno. <Ognuno ha i propri vizi!> esclama con una piccola e breve risata mentre sposta una ciocca di capelli, che le è scivolata troppo davanti al volto, dietro l’orecchio ben sistemata. <Perché le peggiori? Anzi io credo sia importante che una ragazza sappia difendersi, è molto più stancate chiedere aiuto agli uomini che allenarsi. > ancora una volta alza entrambe le spalle, incassando in esse il capo per qualche secondo prima di tornare ben dritta con la testa e assumendo la postura leggermente rigida che aveva anche prima e che sembra quasi marziale ed innaturale allo stesso tempo. Intanto osserva ancora il ragazzo, ascoltandone il nome e senza perdere tempo si presenterebbe a sua volta. <Io sono Azumi.> e nel dirlo la mano destra si alzerebbe fino a sfilare con i polpastrelli il proprio petto appena sopra il cuore per avvalorare maggiormente quella presentazione mentre il capo si china leggermente verso il basso in un piccolo inchino rispettoso e piuttosto formale. <Non ti ho mai visto in giro per il vilaggio..> aggiunge subito dopo tornando in una posizione eretta ed incrociando le braccia appena al disotto del seno per conquistare una posizione più confortevole e soprattutto più comoda.

00:56 Hidam:
  [Volti] Un’ altra notte dove il tempo scorre fuori dalla dimora di Hidam, passeggiare nella città con le luci notturne è molto più confortevole che tra la luce del sole. Anche questo villaggio sa essere davvero confortante in certe situazioni, anzi le migliori conoscenze si fanno in questo momento della giornata. < Piacere di conoscerti Azumi.. > Mano destra che viene tolta dalla tasca andando a ricambiare il saluto della ragazza. < Nel senso che avete un carattere molto forte, la richiesta di aiuto può salvare anche una persona molto forte, indifferente da donna a uomo.. > Prende un attimo di tregua, per prendere fiato e anche per creare un po’ di suspense. < Diciamo che nel villaggio non mi muovo molto di giorno, preferisco uscire per quest’ora. > Una nota di nostalgia si nota sul volto del quattordicenne, sguardo che va rivolto verso il basso chiudendosi per un attimo tra i suoi pensieri, per poi riprendere “ coscienza “ immediatamente dopo. < Più che altro come mai sei in giro a quest’ora? > Domanda incuriosito, non è usuale vedere una ragazza che si muove sola a quest’ora..

01:04 Azumi:
  [Monte] Alla frase del ragazzo le labbra si increspano maggiormente in un sorriso più deciso. <Chiedere aiuto è per i deboli> Sentenzia in un modo così candido da fare quasi paura eppure quel tono sembra chiudere la questione su come lei la pensi riguardo questi argomenti e lentamente inizierebbe a spostarsi in direzione di una panchina di legno poco distante, sedendosi con grazia e leggerezza su di essa mentre le braccia vengono sciolte ed abbandonate presso il proprio grembo. <Quindi..> Lo guarda con più attenzione, studiandone prima il viso e poi il resto del corpo per poi tornare nuovamente sul suo volto. <.. presumo che tu non sia un ninja> e lo dice proprio perché non ha individuato nessun coprifronte con il simbolo stilizzato del villaggio ed è proprio per questo che la sua affermazione viene detta con una vaga sicurezza. <Avevo voglia di riflettere un po’ e stare per conto mio e questo posto aiuta a fare entrambe le cose.> Spiega con il solito tono gentile che utilizza quando parla con le altre persone. <Tu invece? Che cosa ci fai qui?> Domanda a sua volta spostando lo sguardo verso l’orizzonte scuro per qualche attimo prima di tornare nuovamente con lo sguardo sulla figura del ragazzo.

01:13 Hidam:
  [Volti] Azumi sembra più che convinta nelle sue affermazioni, forse qualche mostro del passato gli ha impostato un atteggiamento così duro nelle richieste d’aiuto, meglio non approfondire la questione. Segue inizialmente con gli occhi quella sorta di allontanamento di Azumi verso la panchina poco distante il loro posto, poi successivamente a piccoli passi, senza mettersi seduto vicino a lei mantenendo sempre le giuste distanze. < Presumi bene, da cosa l’avresti dedotto? > Domanda incuriosito, per ora non sa quali siano le differenze tra una persona normale o un ninja. < Sono uno studente comunque.. > Un attimo di esitazione da parte dell’apprendista shinobi, un ennesimo brivido gli percuote la schiena, una scrollata fatta con il busto avviene quasi in automatico in risposta allo stimolo del freddo. < Anche se non ho ancora frequentato una lezione.. > Nel dire ciò lo studente prova anche un po’ di vergogna. < io preferisco uscire la notte, mi mette in pace con me stesso e le persone che escono di sera le vedo più sincere.. > Andrebbe a concludere con quest’ultima affermazione..

01:22 Azumi:
  [Monte] Inclina lievemente il capo verso destra continuando a studiare la figura del ragazzo che si avvicina nuovamente e lo fa con un’espressione assorta con tanto di sopracciglia rosa che si increspano donandole un’espressione meditabonda sul viso. <Dal coprifronte, o meglio dall’assenza di esso.> Inizia a spiegare ma sempre mantenendo lo stesso tono di voce che non assume mai sfumature di saccenza o di superiorità. <Il coprifronte è un striscia di tessuto sulla quale è fissata una placca di metallo su cui è stato inciso il simbolo di Konoha e indica che una persona è un ninja.> Finisce la sua piccola spiegazione continuando ad osservare il ragazzo sbattendo lentamente le palpebre e le lunghe ciglia rosee più volte. <Non hai dimestichezza con questo tipo di cose?> Domanda con un pizzico di curiosità che le rende il tono della voce appena più acuto del normale. <Oh, anche io fino a qualche mese fa ero nella tua stessa situazione quindi non abbatterti se sei intenzionato a diventare uno shinobi iscriviti alle lezioni in Accademia e vedrai che presto lo diventerai!> Cerca insomma di incoraggiarlo anche con un nuovo sorriso, capendo perfettamente quello che l’altro prova visto che anche lei non è ancora un genin ma una semplice deshi. <Davvero?> Rimane in silenzio per qualche secondo. <Anche i malintenzionati escono la notte!> Esclama con una piccola risata che, però, scompare subito lasciando il luogo nel silenzio più totale rotto solamente da qualche rumore in lontananza proveniente dal villaggio sottostante.

01:35 Hidam:
  [Volti] Ascolta attentamente ogni singola frase pronunciata dalla coetanea, cercando di non perdere il filo del discorso. < coprifronte?! > Borbotta a sottovoce, ricollegando con la mente ogni persona che ha visto con questo oggetto legato alla propria testa. < Ora che mi ci fai pensare, neanche tu sei una ninja.. > Osservandola bene, scrutandone ogni particolare. < Diciamo che sono abbastanza emozionato per l’inizio di questo nuovo percorso, tutt’altro che demoralizzato.. >L’eccitazione è davvero troppo grande per farsi spengere da queste piccolezze. Inizia a passeggiare intorno la panchina, con la mano che va a toccarsi i capelli, movimento incondizionato accompagnato < Ops, anche questo lo faccio spesso, ecco perché esco con il cappello anche se alla fine non lo indosso mai. > Una ragazza che conosce da una manciata di minuti, eppure già gli ha raccontato due debolezze. Effettua nuovamente una pausa, per poi concludere il con < E chi non mi dice che tu possa essere una malintenzionata ?! > Piccolo sorriso che gli viene proprio spontaneo, mentre con la mano destra continua a giocare inconsciamente con i suoi capelli mori..

01:45 Azumi:
  [Monte] Scuote leggermente il capo a destra e a sinistra, facendo ondeggiare la chioma rosa per qualche istante prima di tornare immobile lungo il suo volto. <Ancora no ma ho quasi completato il mio percorso accademico.> Spiega brevemente senza scendere in particolari personali. <Oh bene!> esclama con il solito sorriso allegro che ancora una volta mostra la dentatura. <Le persone convinte di ciò che fanno sono sempre quelle che arrivano più facilmente in fondo alle cose!> ed intanto segue con lo sguardo, e a volte anche con il capo, il ragazzo che prende a muoversi intorno alla panchina sulla quale lei è seduta. <Non preoccuparti, il movimento non mi da fastidio.> Lo rassicura appena e poi scoppia in una piccola risata cristallina che le fa alzare ed abbassare velocemente il petto e prontamente la giovane si porterebbe entrambe le mani all’altezza della bocca per coprirla, attutendo il suono squillante di quella risata proprio come vogliono le buone maniere che le sono state insegnate. <Con questa faccia?> Stacca entrambe le mani dalla bocca e si indica con l’indice sinistro prima di abbassare nuovamente gli arti. <Penso che avresti avuto più paura di cadere di sotto dalla ringhiera piuttosto che aver paura di me!> Sorride ancora estremamente divertita dalle proprie parole.

01:54 Hidam:
  [Volti] Occhi che si muovono intorno a loro concentrandosi sull’ambiente circostante, cercando di notare se qualcun’altro fosse giunto ai volti dell’Hokage, ma a quest’ora è davvero difficile l’avvicinamento di altre persone. Testa che s’inclina leggermente verso sinistra, mostrando interesse nelle parole che escono da quelle labbra tanto graziose. Mano che continua ad attorcigliare i capelli in continuità, senza mai perdere le movenze. Bocca leggermente aperta in segno di stupore nell’apprendere che la nuova conoscenza diventerà ninja a breve. < E io che spero d’incontrarti in accademia.. > Ennesimo sorriso da ebete che si mostra sul suo volto, per Hidam è davvero difficile nascondere l’emozioni questa sera. < Diciamo che l’apparenza inganna, non ti avrei mai fatta un’apprendista shinobi. > breve interruzione. < Quanti anni hai Azumi ? > Chiede incuriosito, il piacere di conoscere meglio la persona di fronte a lui è davvero alto..

02:04 Azumi:
  [Monte] Si sistema meglio sulla pancina mentre ascolta le parole del moro, cercando una posizione più confortevole giusto per non far addormentare le gambe o altre parti del corpo. <Sono sicura che incontrerai molte persone in accademia e anche fuori, anche se non ci sarò io!> Ribatte con tranquillità mentre continua a seguire i movimenti dell’altro, tenendolo quasi d’occhio sebbene la sua espressione non sia per nulla mutata. <Lo so.> Afferma inspirando una grande quantità d’aria da gonfiarle il petto per qualche istante e colmandole interamente i polmoni prima di ricacciarla tutta dalle labbra appena dischiuse con un’espressione leggermente mortificata e rattristata che le fa abbassare lo sguardo sulle proprie scarpe per qualche attimo. <me lo dicono in tanti effettivamente..> Sul finire della frase le labbra assumono l’espressione di una piccola smorfia che fa storcere l’estremità destra delle stesse verso il basso. <Comunque..> Sembra destarsi da sola da quei pensieri negativi poiché la sua attenzione viene richiamata ancora una volta dalle parole di Hidam. <Io?> Domanda involontariamente come se non avesse ascoltato tutto quello che le è stato detto ma riprendendo solo dopo qualche attimo il filo del discorso e dei suoi pensieri. <Diciassette.>

02:17 Hidam:
  [Volti] La loro conversazione procede interrottamente, i suoni del villaggio e della natura circostante accompagnano i due protagonisti. Mano che a staccarsi da quella maledetta testa che sembra drogare con poco il cittadino konohano, successivamente afferra il cappello che poggerà sulla testa, coprendo in parte quei lunghi capelli mori, che si possono notare vistosamente fuoriuscire dell’indumento. Con molta disinvoltura si andrebbe a sedere vicino alla concittadina alla estremità della panchina, testa china e occhi rivolti verso il brecciolino a terra notando qualche ciuffo d’erba emergere da esso. < L’apparenza inganna, da come parli si vede che sei una forte. > L’ha notata un po’ giù con l’ultima affermazione, queste parole sono sincere e motivartici. < Mh.. > Replica all’età detta, senza aggiungere altro. Il respiro si fa un po’ più lento, cercando di assaporare con la bocca l’ aria fresca di Konoha, impiegando tutti e cinque i sensi per immedesimarsi con l’ambiente circostante..

02:29 Azumi:
  [Monte] Uno sbadigli interrompe il suo solito sorriso, costringendola ancora una volta a mettere la mancina davanti la bocca per nasconderne l’interno. Subito dopo si volta verso il ragazzo che si è seduto sulla panchina senza recriminarlo ma osservandolo appena. <Ti ringrazio> ribatte con un sorriso genuino alla sua affermazione che forse voleva solo rincuorarla, allontanando quel malumore. <Perché?> Domanda solo alla fine vista la reazione dell’altro alla sua risposta sull’età. Intanto si alza lentamente e alza entrambe le braccia verso l’alto per sgranchirle, abbassandole subito dopo lungo i fianchi. <Credo…> Ma non finisce la frase perché un altro sbadiglio le impedisce di parlare e proprio come prima la mano corre alle labbra prima di tornare al suo posto. <Credo proprio che per me sia arrivato il momento di tornare a casa altrimenti domattina non mi sveglierò mai!> Esclama, lasciando ciondolare appena il capo a destra e a manca per alcuni secondi.

02:40 Hidam:
  [Volti] < Niente era solo per conversare.. > Risposta secca senza aggiungere ulteriori dicerie. Iltempo è trascorso davvero velocemente, e chi al villaggio inizia a muovere i primi passi verso l’inizio della giornata, e chi rincasa dopo una lunga serata passata in compagnia. Con molta leggerezza si tira su dalla panchina, aiutandosi con le braccia per una spintarella verso l’alto, andandosi ad imporre in posizione eretta. < Anche per me è arrivato il momento di andare. > Anche se con molta probabilità continuerà a passeggiare lungo le vie del paese avvolto tra i suoi pensieri. < Molto lieto di averti conosciuto, spero di vederti ancora. > Basta un cenno di saluto effettuato con la mano destra. < Buonanotte. > Quanto basta per concludere la conversazione con la konohana, mentre intanto si allontana per le vie che conducono al villaggio della foglia, svanendo nel nulla qualche metro pù in là.. [ End ]

02:45 Azumi:
  [Monte] A quanto pare avverte come un cambio repentino nel ragazzo che le fa sbattere lentamente le palpebre con un’espressione interrogativa stampata sul viso ma l’impulso di un nuovo sbadiglio, che questa volta riesce a reprimere, le ricorderebbe ancora una volta che è ora di scappare a casa per una sana e riposante dormita. <Va bene..> conviene in risposta al ragazzo mentre lo osserva alzarsi. <Anche per me è stato un piacere, a presto!> Afferma con un sorriso e ripetendo ancora l’inchino formale che aveva fatto al momento della loro presentazione. Salutato il ragazzo andrebbe dunque a voltarsi e con passo svelto e spedito imboccherebbe nuovamente la scalinata che la riporterà in basso, nel villaggio e da lì proseguirà verso la propria dimora per concedersi il tanto agognato riposo. [end]

Azumi e Hidam si incontrano presso i volti di pietra degli Hokage ed iniziano a parlare di argomenti disparati finchè non arriverà l'ora di congedarsi.