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Giocata del 07/08/2018 dalle 15:10 alle 17:02 nella chat "Centro di Kusa"
[Quinto cerchio] Un'altra giornata di sole su Kusa e Komosinar, ora in grado di camminare in autonomia per diverso tempo, ha pensato bene di uscire per fare un giro nel quinto cerchio, non lontano da dova ha l'attuale e provvisoria residenza. Indosso l'uomo porta un paio di sandali in cuoio leggermente sovrastati da pantaloni in cotone di color beige. Un po' larghi per via della sua magrezza, svolazzano al vento come appesi ad un manichino. La maglietta bianca che porta sopra questi pantaloni è leggermente più lunga del necessario andando a coprirli fino sotto il cavallo e, a sua volta, gli sta leggermente larga, andando giusta sulle spalle ma larga per il torace e la vita. Legato sulla schiena il proprio Bo, che solitamente usava come bastone da passeggio ma che, ora, usa solo per aiutarsi con le salite, discese e scale - non inusuali in quella città - e per null'altro. Lo sguardo celeste accarezza ogni superficie gli capiti di trovare cercando di prestare molta attenzione ai dettagli. Ogni cosa gli potrebbe essere utile per trovare qualche ricordo che lo leghi un po' di più al proprio passato. Diverse persone ci sono in giro per quel quartiere con una giornata come oggi. Molti per lavoro, qualcuno per fare spese o semplicemente per fare una passeggiata con la famiglia o con il proprio compagno o compagna. [Quinto cerchio] mentre prosegue nel suo cammino, l'uomo si trova a passare di fronte ad un negozio che vende abbigliamento ninja. L'attenzione è subito attirata dal modo in cui la merce è disposta in cabina, mostrando tre manichini in armatura con alcune armi posizionate nelle loro mani o appese a al corpo, come se fossero pronti a combatter in qualsiasi momento. Il passo si arresta quindi ruotando il corpo dell'uomo in posizione frontale alla vetrina stessa. Il suo riflesso si sovrappone, in questo momento, con uno di quei manichini dando così l'impressione che sia proprio lui ad essere intabarrato in quel modo. Si perde via per un attimo, fissando e cercando di memorizzare i dettagli anche di quel tipo di abbigliamento. Prende un profondo respito e, quindi, lentamente rilascia. <prima o poi mi serviranno, se vorrò iniziare quest'accademia...> dice tra se e se in un fil di voce ma ancora non muovendosi dalla propria posizione. Persone passano ancora dietro di lui, costretta ad aggirarlo per poter continuare il proprio percorso. Qualcuno esce da quel negozio aprendole la porta e facendo suonare il campanellino che è posto sopra di essa. [Quinto cerchio] lo sguardo si sposta verso l'alto di quella porta, cercando con l'azzurro sguardo il campanellino che, in qualche modo, ricorda quello al centro di addestramento cani. Sorride appena e quindi abbassa lo sguardo per andare ad osservare chi sta uscendo dal negozio. Un uomo con suo figlio che, a quanto pare, sarà presto iscritto all'accademia. Ancora il sorriso permane sull'uomo che riprende a camminare per giungere in prossimità della porta stessa. Prima che questa si chiuda, egli allunga la mano destra appoggiandola sul lato della porta e quindi sospingendola per aprirla un poco e consentirsi di passare. Il campanello suona ancora una volta. Lo sguardo dell'albino, ora fermo sull'uscio, si sposta ad accarezzare le superfici che ora sta incontrando. In ogni dove scaffali contenenti merce di vario tipo ma, perlopiù, abbigliamento rinforzato e comodo, atto al movimento ed al combattimento. Per quanto piccolo possa essere il negozio, komosinar può vedere che nessuna parte del corpo rimarrebbe scoperta se facesse spesa lì dentro. ""Benvenuto!"" dice una voce provenente da dietro il bancone. Lo sguardo celeste si sposta in direzione di questa voce, come risvegliato da un torpore. Osserva per un secondo l'uomo che, sorridente, sta accogliendo il nuovo giunto. <Buongiorno!> risponde quindi il Deshi facendo un leggero inchino ad accompagnare quel saluto. Il passo riprende a muoversi in direzione del bancone. [Quinto cerchio] Coperti quei due passi che lo separavano dal bancone, l'albino inizia a parlare con voce a basso volume e con un tono pacato domandando poi al commesso <io... io dovrei comprare alcune parti di un abbigliamento ninja>. ""ma certo! Siamo qui apposta!!"" replica subito l'uomo che a rapidi passi inizia a spostarsi per aggirare il bancone uscendone dal lato chiuso con uno sportetto a soffietto. "" di che tipo di abbigliamento necessita, signore?"" domanda poi sempre mantenendo il sorriso il volto e cercando di mantenere lo sgaurdo negli occhi chiari del nuovo cliente. Komosinar regge lo sguardo, sorridendo a sua volta, anche se si tratta solo di un sorriso di circostanza. <io... beh...> inizia a dire portandosi la mano destra alla testa ed iniziando a grattare leggermente la cute < a dire il vero non me ne intendo molto...> afferma evidentemente un po' imbarazzato <devo ancora iniziare a frequentare l'accademia Ninja ma... ecco, preferivo farmi trovare pronto quantomeno per quel che riguarda l'abbigliamento> si giustifica riportando poi la mano lungo il fianco. Il commesso, dal canto suo, annuisce ma il suo sguardo subito si sposta verso il Bo che l'albino porta dietro la schiena e, poi, ecco che torna a concentrarsi sugli occhi di Komo. [Quinto cerchio] "" A vedervi così pensavo proprio che foste già un Jonin, quantomeno"" sostiene, forse un po' esagerando ma, si sa, con i clienti una gentilezza o un complimento in più male non fa. <Hehe... no no!> replica Komosinar sorridendo di nuovo, questa volta un po' più sincero e poi domandando <potete aiutarmi voi nella scelta quindi? Io... veramente non so cosa potrebbe servirmi...> dice facendo spallucce. "" ci penso io! Nessun problema"" replica entusiasta il commesso facendo poi qualche passo verso uno degli scaffali più vicini ed indicandolo con la mano destra aperta a paletta. ""Indispensabili, inanzitutto, sono i guanti!"" gli dice afferrandone poi un paio per mostrarli. ""Vedi? Sembrano semplici guanti ma, in realtà, sono molto robusti e traspiranti, così non ti suderanno le mani!"" afferma ruotando gli indumenti mostrando il palmo all'albino. < Oh si! certo, vedo!> conferma il giovane uomo annuendo e quindi allungando la propria mano destra come a richiedere di poter avere quel guanto. "" Certo! prendilo pure! Tocca con mano! hehehehe!"" afferma poi ridacchiando un poco, forse per il gioco di parole tra mano e guanto. [Quinto cerchio] Afferrato il guanto, l'albino inizia a sfregare i polpastrelli su di esso, saggiandone la ruvidezza e lo spessore e cercando in qualche modo di carpire dettagli a livello tattile mentre lo sgaurdo ne cerca a livello visivo, provando poi a compararli. L'operazione dura solamente pochi secondi sotto lo sgaurdo attento del commesso. Il guando poi viene voltato in modo da poterne vedere il dorso. Una placchetta di metallo si palesa agli occhi dell'albino. La mano diafana, lentamente si muove su di essa tastandone la superficie ed i bordi. ""quella invece serve come protezione per il dorso della mano, sapete, per eventuali colpi di striscio ma nel nostro caso è un metallo molto robusto! In grado di fermare anche colpi di katana!"" aggiungerebbe, forse esagerando un po'. Lo sguardo di Komo, quindi, torna a spostarsi incredulo sul commesso che, dal canto suo, annuisce fiero come a voler confermare quanto detto. ""Sono solamente dieci Ryo, tra l'altro! Un vero affare!"" aggiunge spingendo quindi leggermente verso la vendita del prodotto. Ancora lo sgaurdo celeste dell'albino si sposta su quel guando mentre le sue mani seguitano a tastarlo. Le labbra si stringono appena tra di loro e, quindi, lo sgaurdo si solleva in cerca degli occhi del commesso. [Quinto cerchio] <che altro posso comprare?> chiede guardandolo e rendendogli momentaneamente il guanto appena testato. Il commesso, senza lasciarsi in alcun modo scoraggiare da quello che sembra un rifiuto, pone nuovamente i guanti nello scaffale dal quale sono stati presi e, poi, ecco che fa mezzo passo per accedere allo scaffale accanto. Komosinar potrà notare come il movimento del suo interlocutore sia fluido e deciso, privo di qualsiasi esitazione. Degluttisce a vuoto ma non dice nulla seguitando a seguire i movimenti dell'altro, sia quelli delle mani che quelli degli occhi e della testa. La mano del commesso viene quindi infilata nello scaffale prescelto e, nel mentre, anticipa:"" schienieri!"" estraendone poi uno per mostrarlo all'albino. <Schienieri?> domanda subito l'apprendista addestratore corruciando appena lo sguardo. "" si si! Ma non sono per la schiena eh!"" afferma sorridendo, quasi a scherno ""questi sono per la gamba!"" rivela annuendo come a voler sottolineare la cosa ""Vedete? anche qui vi è una placca di rinforzo mentre questo..."" dice mostrando la parte in cuoio che costituisce il corpo dell'oggetto "" serve per avvolgere la gamba, dalla caviglia al ginocchio!"" dice passando poi con decisione il capo d'abbigliamento all'albino. Subito Sinar prende tra le mani questo nuovo oggetto, usandole tutte e due e tastando contemporaneamente la placca in metallo di di essi ed il cuoio che vi sta attorno. Tenterà poi di tirare leggermente il punto in cui Placca e cuoio sono uniti, per saggiarne istintivamente la coesione e la resistenza. Annuisce appena mentre, cambiando la presa sul cuoio, userà l'altra mano chiusa a pugno per 'bussare' sulla placca di rinforzo. [Quinto cerchio] "" è resistentissima, vada tranquillo! un prodotto di prima qualità!"" afferma ancora una volta il venditore sempre sorridente mentre allunga lentamente la propria mano destra per afferrare a sua volta l'oggetto ed aggiungendo "" potremmo farci il tiro alla fune con questo che non si romperebbe ne deformerebbe!"" completa condendo la descrizione e dando una certa enfasi alla qualità di quel prodotto in vendita. <Vedo! Vedo!> risponde komosinar lasciando quindi la presa e permettendo al venditore di riprendere il prodotto in questione tra le proprie mani. ""Quindi? che mi dice? è o non è un buon prodotto?"" domanda iniziando a saggiare il terreno, probabilmente per vedere se sta solo perdendo tempo o se ci sono possibilità di guadagno con quel cliente. < Si si! indubbiamente buoni prodotti... credo... non... non me ne intendo però, ecco, sembrano buoni prodotti!> rispode quindi il Deshi con voce inizialmente a medio volume ma che poi scema verso il basso. ""ce ne sono altri però, ovviametne!!"" inclaza quindi il vendotore, riponendo quello schieniere sul bancone invece che nello scaffale e, quindi, spostandosi verso un altro scomparto lì vicino ""Non si può certo limitare la protezione a mani e gambe no?"" domanda retorico senza neanche guardare in volto il cliente ma afferrando ed estraendo direttamente un altro articolo e mostrandolo all'albino senza aggiungere descrizioni. [Quinto cerchio] <ehm...> dice l'albino vedendo quel nuovo articolo posto di fronte ai suoi occhi <per... per le braccia?> domanda portando poi la propria mano sinistra appresso all'abambraccio destro ed accarezzandolo appena. Lo sguardo si alterna tra il Vambraccio mostratogli ed il volto sorridente del commesso che non lascia passare un secondo prima di rispondere, sempre con il medesimo entusiasmo "" Certo! Certo! Bravissimo!"" afferma battendo poi la mano libera sull'oggetto e producendo un suono tipico del cuoio. ""Robusti come una roccaforte! Parola mia!"" dice porgendoli poi all'albino "" li provi! Coraggio!!" afferma agitando appena l'articolo. <ehm... si! D'accordo!> conferma sorridendogli di rimande e quindi, con la mancina, andando a prendere quel Vambraccio per poi portarlo a se. Con la mano destra, poi, andrà nuovamente a saggiare la compattenza e la resistenza dell'oggetto, provando addirittura a posizionarlo sull'avambraccio anche se, per ora, non ne stringe i lacci che gli servirebbero affinché non si regga da solo. [Quinto cerchio] ""Il conciatore aveva in mente Voi quando ha progettato quelle protezioni!!"" Afferma deciso il commesso del negozio indicando un paio di volte consecutivamente l'articolo che Komosinar si stà provando. <come?> domanda di rimando l'albino spostando lo sguardo dalla protezione in cuoio agli occhi del suo interlocutore. "" Ma Certo!"" afferma ancora "" vi calza a pennello! Sembra fatto su misura per voi! Provate! Provate a stringere i lacci, vedrete se non ho ragione!"" gli dice sempre sorridente gesticolando un po' per indicare il gesto di stringere le varie stringhe già presenti, anche se allentate, sulla protezione in questione. <Dite?> domanda ancora Komosinar, visibilmente perplesso alternando ora lo sguardo tra l'uomo e l'articolo che sta indossando ""FORZA!!"" lo esorta, forse eccedendo in entusiasmo. Annuendo con un po' di diffidenza, Komosinar andrà quindi a stringere ad uno a uno quei lacci. Il loro movimento inizialmente difficoltoso ma poi fluido dimostrerà come non sono mai stati mossi da quella posizione prima di allora. Una volta indossati, la protezione risulterà stretta al massimo, senza lasciare alcuno spazio e, anche così, leggermente traballante. <beh mi... mi sembra un pelino largo...> afferma poi osservando perplesso il negoziante e, con la mano libera, muovendo di qualche millimetro avanti e indietro la protezione per rendere evidente il gioco che essa ha sul braccio ossuto. [Quinto cerchio] Al vedere che, in effetti, quell'articolo è un pochino troppo grande per il braccio dell'albino, non tanto per lunghezza, quanto per volume, il commesso del negozio replica senza un minimo di esitazione ""ma certo che ha un po' di gioco!! Mi sembra normale no?"" domanda sempre con il solito entusiasmo tentando poi di appoggiare a sua volta la propria mano sulla protezione per poi tentare di stringerla su due lati in modo che vadano a contatto con la pelle del Deshi. ""Quando andrete in accademia, con gli esercizi che vi faranno fare, inevitabilmente la muscolatura si rinforzerà e diverrà più gonfia!"" afferma con convinzione. Lascia quindi la presa a cui Komosinar non si è sottratto ed aggiunge "" Se lo prendeste a misura già da ora tra due settimane non vi andrebbe più bene!"" commenta annuendo visibilmente "" io non voglio che voi spendiate i vostri soldi per qualche cosa che vi durerebbe solo due settimane!!"" aggiunge mostrandosi, in qualche modo, premuroso nei confronti dell'albino. <oh beh! si, certo!> conviene poi il giovane uomo guardando un'altra volta il proprio braccio e, quindi, il volto del suo interlocutore <in effetti penso che sarà come dite voi!> afferma sempre con un volume di voce medio basso <anche perché più magro è difficile che io lo diventi...> sussurra quindi a se stesso continuando a guardarsi il braccio ed iniziando spontaneamente ad allentare i lacci che lo tengono chiuso. Nel frattempo il commesso già si è spostato da un'altra parte. [Quinto cerchio] Finito di levare i lacci a quella protezione, Komosinar solleverà lo sguardo in cerca del commessto che lo sta servendo - se non circuendo - da qualche minuto. Non trovandolo nell'ultima posizione in cui lo aveva visto deve spaziare un attimo prima di riuscire a localizzarlo e già lo trova con in mano delle piccole borsette, come delle scarselle ma più compatte. <e... e quelli cosa sono?> domanda curioso mentre si sfila dal braccio la protezione in cuoio. ""Porta oggetti!"" dice con un'alzata di spalle mostrandone di differenti colori ma tutti dello stesso modello "" i ninja hanno sempre un sacco di cose da portare con se: Fuuda, fili, armi varie, rotoli, inchiostro e pennino. Un sacco di cose!!"" dice convinto annuendo ma senza troppa convinzione "" di questi te ne serviranno almeno 2, fidati!"" aggiunge rincarando in convinzione ed annuendo poi. Qualche secondo di silenzio passa prima che Komosinar dia una quasliasi risposta e, prima che esso lo faccia, è ancora il commesso a parlare ""Quindi? prendi tutto? O vuoi vedere altro?"" chiede convinto, ponendo la domanda come se quelle fossero le uniche due risposte possibili da poter dare. Ancora una volta Komosinar rimane in silenzio a guardarlo spostando poi l'azzurro sguardo verso gli scaffali in cui vi sono gli articoli che gli sono stati mostrati fino ad ora. Quando poi lo sgaurdo tornerà sul commesso, ecco che l'albino dirà, sempre a mezza voce. <ehm... Si. Penso che per ora queste cose potrebbero bastarmi... si...>e subito porterebbe la mano alla tasca posteriore dei pantaloni, cercando qualche cosa in essa <spero... di aver con me soldi a sufficienza per tutta la spesa...> aggiunge un po' imbarazzato, prendendo in mano un portafogli ed iniziando a contare il contenuto. [Quinto cerchio] "" Ma si! Ma si!!"" risponde prontamente il commesso, iniziando a muoversi rapido per il negozio e recuperando una coppia per ciascun articolo mostrato all'albino durante quella loro breve chiacchierata ""Sono quattro spicci in tutto! Chiunque se li può permettere!!"" direbbe poi sorridendo ed iniziando quindi, con una rapidità notevole, ad imbustare ordinatamente ogni pezzo venduto ""Non siamo nel secondo cerchio qui!! Qui tutto è accessibile a tutti!!"" gli conferma sempre sorridente andando poi a scrivere una ricevuta e porgendogliela, trattenendo per se il sacchetto. Komosinar dal canto suo rimarrà a guardare con attenzione quanto l'uomo sta facendo, sorridendo un po' imbarazzato. Aprirà le labbra come per dire qualche cosa ma, nel frattempo, la ricevuta gli è già stata messa davanti. Con la mano destra andrà a prendere la piccola pergamena mentre con il celeste sguardo inizierà a scorrere le parole su di essa segnate. Annuendo dopo aver letto e degluttendo a vuoto, probabilmente dopo aver letto il totale, ecco che porterà tale ricevuta dentro il portafogli estraendo i soldi in cambio>. Molto lentamente va quindi a porgere i soldi al commesso che, subito, li afferra. I movimenti delle dita del negoziante sono rapidissimi, soprattutto secondo gli standard dell'albino. In un attimo avrà sfogliato tutte le banconote e, quindi, ecco che con un solo braccio porge il sacchetto carico di mercanzia al suo nuovo cliente. ""Hai fatto un affare amico!!"" gli dice prendendo ora un po' più di confidenza. [Quinto cerchio] <Ehm...> inizia a rispondere l'albino <grazie...> conclude facendo un inchino mentre, con due meni, prende il sacchetto contenente tutte le protezioni acquistate e portandole davanti a se. <Arrivederci allora! Tornerò certo da voi!> conclude facendo poi un'altro inchino ed un passo indietro, avvicinandosi alla porta d'uscita. ""Certo che tornerete da me!! Tutti i miei clienti son sempre soddisfatti e quindi tornano sempre da me!"" conclude tornando poi alla posizione in cui l'albino lo aveva visto appena entrato. Komosinar a questo punto da le spalle al commesso volgendosi verso la porta. Un ragazzino apre in quel momento l'uscio e, di nuovo, la campanella suona. Rispettoso e gentile, il ragazzino quindi terrà la porta aperta all'albino, guardandolo dapprima in volto ma poi spostando lo sguardo sulla borsa che esso si porta appresso. <Grazie.> si limita a dire Komosinar al ragazzino mentre approfitta di quella porta aperta per tornare alle vie del quartiere. Prima cosa da fare ora, tornare a casa a depositare gli acquisti e, poi, se ancora ne avrà le forze e la voglia, tornerà a vagare per il quartiere in cerca di stimoli. [fine]