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Allenare l'innata - cercare di superare la paura

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con Harumi

10:54 Harumi:
 Le palpebre si sollevano lentamente dando nuova nascita su questo giorno appena iniziato su un mondo a lei ancora sconosciuto e che sta iniziando a comprendere con difficoltà. Gli occhi bianchi e perlacei della piccola Principessa si posano delicati e assonnati sulla prima cosa che rientra nel di lei campo visivo ovvero il soffitto di quella che ormai ritiene essere la sua camera da letto; il primo sentimento che affiora nel suo animo è il disagio di non sapere se considerare sua codesta casa o se sentirsi ancora un piccolo ospite tenuto lì solo perché altrimenti non avrebbe altro posto dove andare. Fresca di un risveglio tanto delicato e morbido inizia a ripercorrere i suoi miglioramenti e ciò che ha portato a termine considerando le due missioni di livello C che -insieme al suo compagno Raoku- ha portato a successo senza troppe difficoltà. Le manine si districano dal lenzuolo per sollevarsi sopra al di lei viso per poterne osservare i palmi e lentamente esse si abbasserebbero sugli occhi andando a coprirseli in un gesto delicato come se volesse nascondersi al mondo. I colori brillano con meno intensità stamattina però il bianco e l’azzurro che danzano intorno a lei sono più vigorosi del solito buttandosi in giravolte ed avvitamenti intorno a lei per spronarla ad alzarsi e a fare qualcosa. Permane a coprirsi gli occhi col lenzuolo a coprirle le nude gambe lasciandola scoperta dalla vita in su per il caldo che sempre si fa più soffocante in questa calda stagione estiva; sopra non è nuda ma indossa solo un top di colore azzurro mentre al di sotto del lenzuolo un paio di corti pantaloncini che richiamano il medesimo colore. Vistosa come sempre è la cicatrice al centro del petto che le percorre lo sterno e bianco il crine sparpagliato sul cuscino dove alcune ciocche si intrecciano tra loro formando indesiderati nodi. Un risveglio normale che viene seguito dal suo mettersi seduta nel letto facendo leva sugli addominali e mantenendo gli occhi coperti dalle mani, esse si leveranno da quella posizione solo dopo diversi minuti di silenzio ed immobilità che seguiranno ad un suo alzarsi e dirigersi al bagno. Riflessa nello specchio la Principessa della Luna osserva il suo volto apatico e senza nessuna emozione capace di lasciare il suo animo per spaccare la maledizione e colorarle il viso, i lineamenti vengono toccati delicatamente dalle dita provando a mimare forzatamente qualche emozione. I pollici si posano sugli angoli della bocca ed essi vengono tirati lentamente verso l’alto per formare un sorriso falso ed inquietante e la sua mente riconosce il fallimento del tentativo e molla la presa, dita che poi vengono portare sulle sopracciglia per provare a muovere in diverse posizioni da sorpresa -quindi spinte dalle dita verso l’alto- o da rabbia -spinte verso il basso- , ma è inutile se la bocca non segue tali movimenti e ancor più inutile se gli occhi non brillano di vita. Sospira abbattuta e dopo essersi lavata il viso e i denti inizia a pettinarsi i lunghi capelli con calma e pazienza districando ogni singolo nodo che si è venuto a formare durante la notte. [Chk: off]

11:13 Harumi:
 Arriva a malapena allo specchio in realtà, costretta a mettersi sulle punte per via dello scricciolo che è di ben 136 cm di altezza, minuscola e esile, eterea come uno spettro e dopo aver concluso il riordino dell’albino crine screziato d’argento, muove i piedini nudi tornando nella di lei stanza ed osservando quanto le si palesa davanti: il suo letto, il suo ambiente, l’armadio, la scrivania, i comodini, i cuscini e le finestre, questo è il suo piccolo mondo che non potrà mai sostituire però quello che veramente sente suo, ovvero l’oscurità e l’immobilità, il galleggiare, i colori che esplodono davanti ai suoi occhi chiusi e il bip bip -battito del suo cuore-. Andare per gradi per riuscire ad ambientarsi e sta già facendo enormi progressi però stamattina si ritrova a pensare a qualcosa che l’ha terribilmente spaventata perché l’ha buttata in un mondo che si è trasformato sotto i suoi occhi cambiando senza chiederle il permesso ed allargandosi così tanto che la sua testolina non è riuscita a stargli dietro. Troppo vasto e troppe informazioni che l’hanno irrimediabilmente spaventata perché lei ha bisogno di fare le cose per gradi, ha bisogno di un nido piccolo e sicuro al quale aggrapparsi e la visione del mondo mediante quei suoi occhi irrorati di chakra cancella ogni angolo sicuro e nascosto. Le leve inferiori la porta a sedersi sul bordo del letto e si concentra sul ricordo di quella voce maschile che l’adulava come Hyuga perfetta e Principessa di una Stirpe, speciale e importante e non può essere da meno a queste aspettative rifiutandosi di sbloccare il potere e l’abilità fondamentale di uno Hyuga. <Ci devo provare.> la paura le sta divorando l’anima ma nemmeno quando è da sola i sentimenti emergono sul suo volto e l’unica cosa che fa è chiudere gli occhi e prepararsi per richiamare a sé il chakra. Andrebbe a ricercare nei cassetti della sua memoria il sigillo della capra e le manine e le dita libere della bambina andrebbero a comporsi cercando di produrlo in maniera ottimale e fedele. Dovrebbe ritrovarsi nel buio della di lei mente e del suo mondo perduto nel quale galleggia priva di ogni legge di gravità, figurerebbe il suo corpo in quel nero pece e proverebbe tranquillità e pace tornando allo stato che per lei rappresenta l’utero della madre. Nero intorno a lei se non fosse per quei due colori che sono rimasti all’interno del suo corpo dalla prima volta che ci ha provato, ovvero il colore blu e il colore bianco che ora andrebbero a raffigurare le due energie che sono presenti nel di lei corpo. La scia blu percorrerebbe la creaturina dall’interno andando a riversarsi nella sua testa in una danza elegante che vedrebbe il colore aggrovigliarsi su se stesso formando una mezza luna di colore blu scuro, espressione dei suoi pensieri e della sua energia psichica. Invece la scia di colore bianco pervaderebbe tutto il suo corpo essendo espressione dell’energia fisica del suo essere ma si concentrerebbe all’addome in linee di bianco che danzerebbero e si attorciglierebbero in tale punto formando una seconda mezza luna. Le due mezze lune se ben ricorda ora dovrebbe essere sospinte entrambe verso il plesso solare dove permanerebbe il sigillo effettuato con le mani, in due movimenti speculari che vedrebbero le due mezze lune vorticare verso il punto prestabilito. Lì la bambina cercherebbe di portarle ad unirsi e miscelarsi ruotando come se si volessero mangiare l’una con l’altra ma alla fine dovrebbero unirsi armoniosamente in un’unica luna piena azzurra, frutto di un blu slavato col bianco. Quella luna piena non dovrebbe essere altro che il chakra che dovrebbe essere quindi stato richiamato con questo processo appena effettuato, per poter brillare e divampare nel piccolo corpo e renderla capace di effettuare cose altrimenti impossibili. [tentativo impasto del chakra | 4/4][Chk: 20/20]

11:23 Harumi:
 Le mani sciolgono il sigillo effettuato se dovesse sentire la grande e potente forza del chakra dentro il di lei corpo scorrere per i canali scavati per esso e le braccia ricadono mollemente ai fianchi andando a posare i dorsi delle mani sul materasso. <Mia Luna, mia Principessa.> mormora parole che non hanno alcun senso non solo come significato logico ma anche perché non c’è nessuno lì con lei con cui parlare. La voce viene liberata dalla di lei labbra in modo delicato e flebile, un tono apatico e sussurrato che non vuole raggiungere nessuno se non se stessa. Spera che le sue celluline grigie le permettano di ricordare il sigillo e il procedimento per risvegliare l’abilità oculare di cui è dotata ma una buona dose di paura la frena nel buttarsi in questo passo fondamentale per lei. Vuole essere speciale e vuole risentire quella voce maschile che la idolatrava, nonostante abbia un pessimo ricordo di inquietudine e sgradevolezza nel sentirla, però nonostante il tono da lui usato quelle parole la riempiono di orgoglio e la fanno sentire più che amata e ben voluta. Inoltre si era agitata perché aveva interrotto il suo mondo, il suo caro e ricercato mondo e la sua oscurità e pace. Certo, erano solo delle macchine e lei era tenuta in vita tramite esse, però le manca quella sensazione di pace e sicurezza e non può che provare invece del risentimento verso la donna che l’ha strappata a quella sicurezza costringendola a scappare. Invero dovrebbe provare gratitudine a quanto ha appreso dalla dolce Kaori, perché a quanto pare si trovava in un luogo ostile con un uomo pericoloso e dei progetti dannosi, e quella misteriosa donna dovrebbe aver salvato la bimba permettendole di scappare. Però, la Principessa non riesce a vederla in quel modo. Lei stava bene là e non percepiva -come ora- il pericolo derivante da quell’uomo e dalla situazione in cui era, non ha sentito dolore mai, e mai lo proverà perché ne è insensibile, non ha provato dolore psicologico e invece ne sta provando ora in un mondo esteso e sconosciuto. La Principessa della Luna non era pronta a questo confronto e l’uomo aveva ragione a dirlo, non era ancora pronta. Deve sforzarsi di esserlo ora ormai è in ballo e deve danzare accompagnata dai suoi colori e richiama alla memoria il sigillo della tigre cercando di ricordarsi l’esatto intreccio delle dita e se fosse riuscita a richiamarlo dai di lei cassetti della memoria cercherebbe di riprodurlo. Secondo step sarebbe di cercare di avvertire il chakra scorrere dentro di sé e lo smuoverebbe nel sistema circolatorio e gli farebbe raggiungere la zona della testa della piccola albina. Il chakra verrebbe fatto scorrere verso i nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi. Agirebbe di istinto cercando di dosare una quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume ai di lei occhi, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sono la linfa vitale che serve a loro per risplendere in tutta la loro gloria. Senza fretta proverebbe dunque in quello che le era stato insegnato da Kaori in quel preciso modo e se ci fosse riuscita riaprirebbe gli occhi. [Tentativo attivazione Byakugan I | 2/4][Chk: 19/20, meno 1 per l’innata se riesce]

11:39 Harumi:
 Gli occhi della Principessa della Luna già bianchi e perlacei godrebbero di un ulteriore sbiancamento che li renderebbe ancor più inquietanti soprattutto perché ora verrebbero contornati da grosse vene sul suo viso come se volessero racchiudere quegli speciali occhi in una corolla di sangue e chakra. I colori non mutano intorno a lei ma si affievoliscono di molto quelli visibili solo a lei che smettono di danzare sparendo alla sua vista e gettandola in un panico e terrore profondi che iniziano a renderla inquieta. Di colpo il suo mondo piccolo e caro si allarga velocemente senza poterle dare il tempo di adattarsi gradualmente spingendo la di lei capacità visiva ben oltre al normale e permettendola di osservare un mondo molto più esteso da ogni angolazione -o circa-. Il fiato viene trattenuto e i muscoli si irrigidiscono, il sangue inizia a pulsare aumentando il suo battito cardiaco e amplificandolo nella sua testa. Tum-tum tum-tum tum-tum. Un tamburo sempre più forte e martellante che le procura fastidio, la confonde e le dona indesiderate vertigini ma per fortuna si è seduta ben sapendo quanto tutto questo avrebbe impattato su di lei. La vista si amplia e corre in avanti e ai lati oltrepassando porte, muri, oggetti, trafiggendo con violenza e aggressività ogni cosa che le si para davanti bombardando la sua povera testa di informazioni sulle quali non riesce a focalizzarsi. Veloce, veloce, veloce, veloce, sempre più veloce, sempre di più ancora di più. <BASTA!> il cuore le schizza nel petto e lo shock è così profondo da permettere alla sua voce di urlare e donarle un sentimento: la paura che vorace spezza a maledizione palesandosi nel tono e sul viso costringendola a chiudere gli occhi e a portare le manine sulla testa. La concentrazione non viene meno solo involontariamente, ma v’è una grande dose di volontà nel cessare quell’irrorazione di chakra negli occhi. Le vene dovrebbero svanire e il chakra tanto accuratamente versato nei di lei bulbi oculari torna a scorrere libero e placido per il di lei corpo. Lunghi minuti passa immobile a sorreggersi la testa e a tenere ben chiusi i suoi importanti occhi per paura di rivedere quel mondo strano se solo provasse a riaprirli. [disattivazione dell’innata][Chk: 19/20]

11:40 Harumi:
 Nella testa rimbomba ancora il suono del di lei cuore accelerato e non riapre i suoi occhi fino a quando quel suono non si sarà calmato; la bambina deve riuscire ad abituarsi almeno ad attivare quell’innata e riuscire a non farsi travolgere dal panico ogni qualvolta che prova ad osservare quel mondo strano e visivamente affollato e rumoroso. Lentamente e con suo sommo sollievo i colori iniziano a tornare a danzare intorno a lei e li può vedere anche ad occhi chiusi come poteva farlo quando era nel suo oscuro mondo. Le palpebre vengono dischiuse ancora finalmente per donare la vista a quegli occhi spaventati e soli, un sospiro di sollievo nel constatare che il mondo è tornato normale e le mani abbandonano la sua testa per scivolare sulle spalle e incrociarsi al livello del petto per andare ad afferrarsi le braccia: la mano destra sul braccio sinistro e la manina sinistra sul braccio opposto. Si regala un abbraccio per darsi coraggio insieme ai suoi due colori che le danzano attorno cercando di avvolgerla in una calda stretta per infonderle la forza per riprovare. <…A-ancora.> mormora schiudendo le labbra e le mani tremanti si sollevano al livello del petto e formerebbero il sigillo della tigre ancora una volta. Deglutisce e prende profondi respiri, poi chiude gli occhi e cercherebbe di riprendere la di lei concentrazione per concentrare il chakra. Il chakra verrebbe fatto scorrere verso la testolina e poi nei nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi. Ricorderebbe la quantità immessa fino ad adesso, cercando di dosare una quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume ai di lei occhi, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sono la linfa vitale che serve a loro per risplendere in tutta la loro terrificante gloria. Gli occhi verrebbero dischiusi lentamente ricreando dapprima solo due piccole fessure oltre le quali guardare e le vene intorno ad essi si ingrosserebbero in maniera vistosa. Richiuderebbe gli occhi e ne aprirebbe solo uno pian piano riportando le manine sulla testolina come a tenerla ferma e dall’unico occhio aperto -il destro- cercherebbe di resistere alla visione che le si paleserebbe dinnanzi. Oltre il muro, oltre il corridoio, oltre le scale fino ad andare ben oltre la sala di quella casa e le stanze a lei intorno e di sicuro non sa calcolarne il raggio d’azione e nemmeno ci pensa, perché ora vorrebbe solo abituarsi a quella vista, vorrebbe solo non essere colta dal terrore ogni volta. [Tentativo attivazione Byakugan I | 2/4][Chk: 18/20, meno 1 per l’innata se riesce]

11:41 Harumi:
 L’affanno inizia a prendere possesso della respirazione della bambina portandola ad iperventilare furiosamente, trattiene il fiato e cerca di calmarsi, deglutisce e le mani vengono portare sulla di lei cicatrice per ascoltare il battito esagerato del cuore. Manine che si stringono con forza sul tessuto del top che le lascia scoperta la pancia, si stringono così tanto violentemente da sembrare in procinto di strapparsi i vestiti via di dosso. Il cuore viene sottoposto ad uno sforzo troppo intenso tanto che le sembra quasi di sentirlo bruciare ma riconoscendo la sensazione non riesce a sentire il dolore fisico che invece le sta procurando. Non sente il dolore del di lei cuore e non può quindi imporsi di smettere quell’allenamento per il bene del proprio fisico, lo sente solo bruciare. Aprirebbe anche il sinistro di occhio e cercherebbe di osservare l’ambiente circostante apportando ancor più informazioni visive alla testolina. La visuale le permette di vedere ben oltre davanti a sé oltrepassando la naturale barriera dei muri e delle porte, potendo buttarsi nelle stanze avanti e adiacenti e andare ancora oltre, abbassando lo sguardo vedrebbe oltre il pavimento e oltre le scale puntandosi verso il piano inferiore ed oltre. Sposterebbe lo sguardo e tutto è come smarmellato -rallentato- alla sua vista miracolosa, donandole conati di vomito che riesce a trattenere con grande sforzo e forza di volontà. Non riesce a concentrarsi su quello che vede nell’immediato ma si lascia trasportar dal raggio di azione andando oltre e soffermandosi solo su quello che vede alla fine della propria visuale, non avendo idea di come tornare indietro per soffermarsi su qualcosa che viene prima. Stringe ancor di più le manine al petto, stringe i denti e le labbra e trattiene il fiato volendosi sforzare di provare a prendere dimestichezza in quella visuale. <Dai.> teso ogni singolo muscolo con nelle orecchie il suono martellante e sofferente del di lei cuore. [Mantenimento Byakugan I][Chk: 18/20, meno 1 per l’innata]

11:42 Harumi:
 Si sforzerebbe di seguire a ritroso il di lei sguardo che sempre più si concentra per non cedere alla paura e al fastidio che tale visuale le provoca alla vista. La Principessa della Luna senza accorgersene ha assunto un’espressione sofferente e concentrata, sporcata da un’evidente e profonda paura che a stento riesce a trattenere. Frontalmente ha oltrepassato il muro che divide la sua stanza dal bagno, ha oltrepassato lo stesso bagno andando a frantumare la barriera che non le avrebbe potuto permettere di vedere oltre, quindi attraverserebbe un’altra stanza e poi un’altra fino al muro esterno della casa e forse oltre verso l’ambiente esterno. Da lì potrebbe riuscire a percepire forse le case costruite affianco a questa -pur non sapendo che il raggio di azione arriva fino a 200 m, tale distanza dovrebbe permetterle di vedere ben oltre la casa in cui si trova ora- allo stesso tempo avrebbe una visione circolare di ciò che la circonda come uno disco che taglia e fende ogni cosa, dai muri alle stanze soprattutto da un lato specifico dove dovrebbe vedere oltre la finestra della sua stanza e ritrovarsi direttamente all’esterno e potrebbe spiare la strada e le altre case e.- Si blocca. In un solo momento un’ondata di terrore le travolge i sensi, la testa, l’animo e si insinua nel profondo del suo cuore quando si rende conto che sta osservando dei mostri. Al di fuori della casa e cercando di osservare la strada si rende conto che la via è attraversata da veri e propri mostri e la bambina rimane immobile congelata nel suo stesso terrore. Fasci azzurri e luminosi, fasci di nervi pulsanti che di tanto in tanto attraversano la sua visuale, sono vivi e camminano come le persone normali e hanno un rivestimento umano, ma lei li vede per quelli che sono in realtà: mostri. Ricorda che aveva intravisto lo stesso mostro anche all’interno del corpo di Kaori, ma non si era soffermata su quello perché lo shock l’aveva fatta scappare in fretta e furia dentro l’armadio. Ma ora sono lì e li può veder. <Non sono colori… Non sono i miei colori…!> il battito cardiaco aumenta, il bruciore anche e il dolore mai avvertito si farebbe più intenso lasciandola però indifferente ad esso non riuscendo ad avvertirlo. Il panico le dilata gli occhi e i muscoli sono così testi che potrebbero farle male se solo li sentisse. Sono lì che camminano in involucri umani e nell’inesperienza ed ingenuità infantile che ha di un mondo che vede per la prima volta, con terrore andrebbe ad abbassare lo sguardo su se stessa e osserverebbe gli stessi fasci azzurri sottili e non che le attraversano il corpo. <NO! E’ dentro di me!!> il panico è così profondo e forte da non farla ragionare con la solita arguzia che possiede e scatta in piedi di colpo andando a colpirsi il corpo con le mani come se volesse scrollarsi di dosso mille api. Gli occhi vengono chiusi e la concentrazione persa ancora una volta, tra le urla che l’accompagnano e le gambe che cedono facendola cadere a terra come un piccolo sacco di patate. Le vene attorno agli occhi scomparirebbero e ancora una volta l’innata non riuscirebbe a rimanere attiva nei suoi occhi, l’irrorazione di chakra in quel punto cessa tornando a seguire il flusso agitato nel suo corpo. [Disattivazione dell’innata][Chk: 18/20]

11:43 Harumi:
 La bambina rimane a terra abbracciata su se stessa in posizione fetale, mantenendo gli occhi chiusi e mormorando lamenti e parole dal significato nullo. Le mani sopra la testa in una chiara posizione di difesa pregando i suoi colori di aiutarla e salvarla, ma non li vede e tardano a tornare come offesi o sconfitti dalla visione di quel mondo tanto orribile, ma soprattutto dalla visione di quei mostri. <Mostri…> mugugna riaprendo gli occhi e guardando le di lei manine che tremanti sottostanno al candido sguardo. Il crine albino è riverso sul pavimento coprendole il viso in maniera scarmigliata, l’intero corpicino dello scricciolo trema alla sola idea di poterli rivedere. <Azzurri… come dei nervi…> lentamente però le sue celluline grigie cercando di trovare una soluzione logica a quanto ha appena visto, non mostri dentro ad involucri umani ma qualcosa che sta solitamente dentro di noi. Non tutti coloro che ha scandagliato con lo sguardo avevano tali fasci di luce dentro di sé solo alcuni e dall’intensità variabile. Fasci di luce azzurra che riproponevano la figura di un essere umano, uno scheletro fatto di energia. <Il… chakra… certo…> il cuore inizia a calmarsi e persino la stessa Principessa si sente stupida per non averci pensato prima. <Ancora… ancora una volta…> si mette in ginocchia sul pavimento sedendosi sui propri talloni e riportando le mani ancora tremanti a cercare di formare il sigillo della tigre. Il chakra verrebbe fatto scorrere verso la testolina e poi nei nervi ottici e i muscoli che risiedono attorno all’organo della vista e cercherebbe di dosare la giusta quantità da poter immettere nei bulbi. Ricorderebbe la quantità immessa fino ad adesso, cercando di dosare una quantità di chakra che potrebbe andare bene ai propri occhi quindi quanto basterebbe per ricreare due sfere che possano essere uguali per volume ai di lei occhi, così da poterci stare tranquillamente in essi senza eccedere. I suoi occhi sarebbero dei contenitori mentre il chakra in essi sono la linfa vitale che serve a loro per risplendere in tutta la loro terrificante gloria. Il candore degli occhi verrebbe ancor di più rimarcato e prepotenti le vene attorno agli occhi si presenterebbero, senza che però ovviamente la piccola le abbia mai viste ma solo sentite mediante il tocco leggero delle sue dita. Ancora e ancora la sua visuale si amplierebbe come se lei fosse il centro di cerchio non proprio perfetto e ancora si ritroverebbe a viaggiare in avanti e intorno a lei ma questa volta cercherebbe di concentrarsi anche su ciò che troverebbe più vicino a lei. Non vuole lasciarsi trasportare alla visuale ma provare a concentrarsi -ad esempio- solo sul muro della sua stanza cercando di vederne i particolari ed escludere quindi il resto però è difficile escludere qualcosa di così tanto prepotente e lo sforzo è così forte che il cuore ricomincia a battere sempre più velocemente soprattutto quando ancora intravede per la strada qualche altro mostro. Si alza traballante e cammina tenendosi rasa al muro e sorreggendosi ad esso fino a raggiungere il bagno con l’obiettivo di guardarsi allo specchio, un terribile errore che pagherà caro. Il suo riflesso viene attraversato facendola concentrare su cosa c’è al di là dello specchio e non riesce a vedersi ma continua a provarci posando le manine sulla superficie fredda e sforzandosi riuscirebbe almeno per qualche secondo a focalizzarsi sulla di lei immagine. Terribile vedersi circondata da tali vene, il visino deformato e i fasci di chakra che le attraversano la testa rendendola più simile ad un mostro che a una Principessa. <NO! NO! NO! Non lo sopporto!!> chiude di scatto gli occhi, il cuore le balza in petto raggiungendo un bruciore mai sentito prima, non avverte il dolore ed è un male, così come non avverte il dolore che si procurerebbe nel colpire lo specchio con un pugno -forte del chakra- rompendolo in pezzi taglienti. La mano sanguinante e l’irrogazione del chakra che ancora svanisce si sorregge la testa con la manina insanguinata e al petto si stringe l’altra mano, le troppe emozioni negative, lo shock e il cuore debole che raggiunge il suo limite, sono la causa del suo cedimento e la bimba cade a terra priva di sensi. [fine]

Harumi cerca di superare il terrore che prova attivando l'innata ma le cose non finiscono bene.

Spero di aver fatto tutto bene! Ascolto volentieri consigli e correzioni!