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Ramen in compagnia

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con Yama, Azumi

21:17 Azumi:
  [Strada principale] La sera è uno dei pochi momenti della giornata che offre una piacevole frescura che interrompe, almeno per qualche ora, il caldo afoso del villaggio ed è proprio una boccata d’aria che la giovane sta cercando. Appena uscita di casa si è subito diretta verso il centro di Konoha senza avere bene in mente una meta definita ma lasciandosi solo guidare dall’istinto e dai propri piedi che continuano a macinare metri e proprio questo suo camminare l’ha portata sulla via principale del villaggio che sta percorrendo lentamente e con un passo vagamente cadenzato, con tanto di braccia che oscillano lungo i fianchi a mantenere il ritmo di quella camminata. La figura della ragazza è piuttosto piccola d’altezza e dalla corporatura minuta e un po’ più magra del normale. Il volto dall’incarnato pallido è circondato da una chioma rosea che le ricade fino a metà schiena mentre due ciuffi di capelli le lambiscono il volto incorniciandolo e la frangia le copre quasi completamente la fronte. Gli occhi sono di un celeste piuttosto chiaro e si soffermano spesso sui volti delle persone che incontra sulla propria strada ma senza soffermarsi più di tanto e di tanto in tanto si solleverebbero ad osservare la luna piena che brilla come un disco luminoso nel cielo e rischiara parte del suo commino. La giovane indossa la parte superiore di un kimono bianco dalle lunghe maniche bordate di verde chiaro, e la stoffa è stretta in vita da una fascia del medesimo che verde che finisce con un fiocco non troppo appariscente dietro alla schiena della giovane e che serve a tenere fermi i due lembi del kimono che le arriverebbe fino alle ginocchia. Sotto di esso indossa un paio di pantaloni neri piuttosto stretti in maniera tale da non impedirle i movimenti ma, anzi, agevolarli. Ai piedi, invece, calza un paio di scarpette di tessuto nere la cui suola, del medesimo colore, è rovina e consunta in più punti soprattutto vicino al tallone. La giovane sembra non avere altro materiale con se.

21:37 Yama:
  [Chiosco | Tavolo Esterno] In una serata in centro, abbastanza afosa il biondo sembrerebbe aspettare il diminuire dell'afflusso di gente all'interno del villaggio e forse chi lo sa un prelievo degli anbu per l'ultima richesta al proprio capo clan, sempre se clan per lui si possa definire per il momento. Il biondo che al momento non si direbbe in movimento semberebbe aver optato per una cena su di un tavolo esterno al chiosco di Ichiraku < Ittadakimasu > consistente per lo più in una ciotola di ramen fumante con tanto di bacchette, ed una ciotola di riso a se stante per essere certo di saziarsi con un pasto già di se abbastanza pesante. Non sarà il massimo dell'economia per se, ma problemi delicati ed interrogatori volontari lo attendono ormai praticamente dietro l'angolo ed un qualcosa di pesante e familiare, anche ad agosto sembrerebbe attenderlo sul tavolo per smorzare l'ansia. Le mani sono giunte in senso di preghiera, in segno classico di ringraziamento prima di iniziare a mangiare, il biondo seduto su una panchina di legno a far parte del tavolo indossa abiti abbastanza semplici e riconducibili al suo grado attuale t-shirt nera, pantaloncini beige lunghi fino a metà del ginocchio, un coprifronte nero tenuto in testa con le insegne di konoha incise ed un paio di sandali shinobi color blu acceso, questi ultimi nonostante la carriera di shinobi e chissà quante missioni tuttavia si direbbero consumati di suole al di sotto a tal punto da rendere ben chiaro il periodo d'utilizzo. Avere la possibilità di possedere i soldi non sempre vuol dire poterli spendere del resto, le armi i soli rumenti ad essere ben tenuti con se, si limitano nulla più che ad una wakizashi rinfoderata ed al chakra impastato ormai da tempo, unica rimanenza e rimebranza utilizzata per ora del suo ex grado chunin. Un odore invitante si può dire essere sprigionato nei suoi paraggi per via del suo ramen bollente, il biondo appena diciottenne che di età potrebbe mostrarne meno sembrerebbe posare le mani giunte per prepararsi a prendere le bacchette di fronte a se. [chk on] [Equip: wakizashi rinfoderata]

22:03 Azumi:
  [Chiosco] Il suo incessante camminare l’ha portata lontana dai luoghi che è solita frequentare ed è per questo motivo che rallenta il passo per osservare tutti i vari locali che ha intorno e le vetrine di alcuni negozi che, nonostante l’ora tarda, continuano ad essere aperti. Poco dopo riprende a camminare se non fosse che qualcosa le blocca il passo e le fa chiudere gli occhi mentre il viso si alza appena per inspirare profondamente l’odore invitante di ramen che si sprigiona nell’aria. D’istinto porta la mano desta all’altezza dello stomaco che prende a borbottare affamato tanto basta per ricordarle che non ha cenato e che si trova a stomaco vuoto. Quasi involontariamente alzerebbe gli occhi chiari verso l’insegna del locale, leggendone il nome che non le suona nuovo perché è proprio il posto di cui le aveva parlato tempo addietro Raoku, il quale aveva anche lodato il loro ottimo ramen. La mano scende lentamente lungo il rispettivo fianco e dopo qualche attimo di esitazione la ragazza inizia a camminare in direzione del locale che dista solo pochi passi da dove lei si è fermata. Con pochi passi ha superato i tavolini esterni quando un ragazzo proveniente da dentro il locale le si para improvvisamente davanti con in mano una scodella fumante e non fa in tempo a scartare lateralmente per evitare Azumi che indietreggia velocemente di qualche passo spostandosi improvvisamente ma finendo per colpire con il fianco, rovinosamente quasi, lo spigolo del tavolo sul quale sta mangiando Yama ma la giovane se ne accorgerebbe troppo tardi per evitare quell’impatto che smuove appena il tavolo, fortunatamente il peso della giovane non è tale da creare troppi danni.<Oh scusami!> Esclama con un tono di voce preoccupata alzando entrambe le mani per coprire la bocca e il naso in un gesto preoccupato e mortificato allo stesso tempo.

22:25 Yama:
  [Chiosco | Tavolo Esterno] Il biondo già seduto, si direbbe ormai aver finito giusto la preghiera prima del pasto (?), o qualsiasi formalità per tradizione quando il tono di una ragazza probabilmente più di lui lui si direbbe porgere le scuse, scuse per un qualcosa a lui poco chiaro. Si tratta si e no di un istante per capire, il biondo che in quel momento si direbbe spezzare le bacchette per prepararsi a mangiare ci metterebbe un bel po ad accorgersi che un po di brodo del ramen ha trasbordato sul tavolo < ah, scuse per co- .... ? ah, figurati non ti preoccupare, è solo brodo, l'importante è che la carne non abbia trasbordato > brodo che in fin dei conti viene visto come tale, rispetto ad un piatto che contiene ben più al suo interno: spaghetti, carne, pesce, alghe, uova, chi le ha più le metta se si considera poi in genere anche un Ichiraku capace di decorare ulteriormente e servire quanto meglio. Sguardo sul fianco dunque, il biondo che darebbe sguardo allo stesso ritirato improvvisamente dallo spigolo < ti sei fatta male? Stai ok? > si direbbe lasciare raffreddare brodo e riso prima di mangiare, rivolgendo uno sguardo preoccupato più per l'incolumità altrui che per il cibo, anche nonostante funzioni anti-stress ad attenderlo per il consumo dei piatti, e da questo punto di vista almeno per mostrare un po di educazione nelle vecchie tradizioni le bacchette verrebbero di nuovo allineate e poggiate parallele sul tavolo stesso dove poco prima è avvenuto l'urto. [chk on] [equip: stesso]

22:38 Azumi:
  [chiosco] Solo ora gli occhi chiari si posano sulla figura di Yama, studiandone per qualche attimo i lineamenti mentre entrambe le mani vengono levate dalla sua bocca e abbandonate nuovamente lungo i fianchi. <Ma non ti ho sporcato vero?> Domanda mentre con lo sguardo osserva il brodo fuoriuscito che insozza il tavolino e come sempre nonostante il suo modo di parlare sia leggermente agitato, dalla sua voce traspare una grande gentilezza. Alla domanda del ragazzo scuote leggermente il capo verso sinistra e verso destra in un cenno di diniego, lasciando ondeggiare per qualche attimo la parte inferiore della chioma che si muove per effetto del movimento repentino del capo. <Sto bene, ti ringrazio.> Afferma con un vago sorriso che le fa piegare verso l’alto gli angoli delle labbra che si incresperebbero appena. <Ma visto il macello che ho combinato lascia almeno che sia io a pagare il tuo ramen, in segno di scuse.> Il tono con cui parla è estremamente cortese mentre il sorriso non accenna a svanire nemmeno quando alle proprie orecchie le arriva la risatina dell’uomo che ha provocato tutto quel disordine e che se la ride sotto i baffi. <Tsk..> La voce esce flebile dalle sue labbra mentre scocca un’occhiataccia all’uomo per poi voltarsi nuovamente verso il proprio interlocutore e non preoccupandosene più minimamente o meglio dando l’impressione di non farlo.

22:59 Yama:
  [Chiosco | Tavolo Esterno] A domande su eventuali macchie uno sguardo da parte del biondo verrebbe dato sulla t-shirt, non fosse che la stessa è nera < uh, veramente non saprei, francamente non mi sembra > e che quindi allo stesso tempo ne si direbbe vedere macchie, ne sembrebbe al biondo importare più di tanto. Spallucce verrebbero fatte magari per virilità, magari per danni decisamente minimi, magari per un passato da bassi fondi alle spalle nonostante la sua attuale posizione sociale < sei sicura di non voler essere tu a sederti per un ramen? > tanto da farsi passare dall'anticamera del cervello il farsi offrire altro e decidere piuttosto di posare gli occhi incuriositi sulla ragazza, magari per attaccare bottone < nah, pago io, sono certo che Ichiraku possa curare ogni ferita, ... e poi non ci farei bella figura a farmi pagare da una ragazza gentile come te, non l'hai fatto apposta, non avrebbe senso > magari per flirtare un tantino per una differenza di età apparente, non troppo ampia tra i due. Lo sguardo accennante ad un sorriso per far capire quanto per lui i danni possano essere nulli < ti ci ha fatto finire qui uno che guardi storto forse? > passerebbe ad uno sguardo storto rivolto ad altri, appena la ragazza forse spinta da ben altro che distrazione si direbbe iniziare con la reazione medesima, sarà che ha l'aspetto di un genin ma ha missioni chunin alle spalle, sensi un po più sviluppati della norma, cosa che lo porta facilmente a supposizioni: siano esse da dirsi affrettate o meno. [chk on] [equip: stesso]

23:17 Azumi:
  [chiosco] Sorride più tranquilla ora mentre la mano destra si alza per passare una ciocca di capelli dietro l’orecchio e liberare il viso pallido. <Menomale mi stavo preoccupando!> Esclama ed abbassa ancora una volta le iridi celesti sul ramen quando questo viene nominato mentre le labbra si stringono appena tra di loro creando un’ unica linea orizzontale sul volto della giovane. <Se non ti disturbo…> Afferma con un sorriso afferrando la spalliera della sedia e tirandola verso di se per allontanarla dal tavolo e, così, andrebbe a circumnavigare la stessa per sedersi con grazia su di essa. <mi hanno parlato bene di questo posto e sinceramente questo profumino inizia a farmi venire davvero fame!> esclama rimanendo ad ascoltare le parole che le vengono detto ed istintivamente allunga la mancina verso la propria gamba per massaggiare il fianco contuso che la mattina successiva avrà sicuramente un bel livido violaceo. <Si, è uscito dal locale e non ha pensato minimamente di schivarmi così l’ho dovuto fare io, sbattendo contro il tuo tavolo..> E lo dice inclinando le labbra verso il basso in una piccola smorfia di disappunto che, però, passerebbe subito sul suo viso. <A proposito, che scortese che sono!> Si passa la punta dei polpastrelli sulla fronte quasi per ricordare ciò che deve fare e soprattutto quali sono le buone maniera mentre quel tocco sposta la sua frangia lateralmente. <Non mi sono nemmeno presentata.. Il mio nome è Azumi Haru, piacere di fare la tua conoscenza!> Il capo viene piegato in avanti in un piccolo inchino cortese che dura solo qualche istante prima che la ragazza torni con il capo ben’ eretto e con lo sguardo che non lascia il viso del ragazzo.

23:40 Yama:
  [Chiosco | Tavolo Esterno] Chissà magari ha l'odore di Ramen ma non se ne neanche accorto, il biondo che man mano si direbbe assicurare la ragazza avvicinerebbe le scodelle a se per far maggiore spazio, con poca importanza se nel farlo cade un qualche chicco di riso in più < uh, preoccupando di cosa? Bon ton? Prestigio? Errare capita, non farti colpe > sicuramente avrà una soglia di sopportazione più alta dovuta alle sue esperienze, sicuramente a farlo innervosire c'è e ci sarà ben altro che un piccolo urto su un tavolo da chiosco < ah, figurati, ordina pure quello che vuoi, il cibo si gode in compagnia e poi una cena del genere me la posso permettere > scuse su scuse ricevute o meno l'unica reazione che si direbbe cambiare in seguito si direbbe il prelevare delle bacchette per sistemarsele a modo in mano, la destra nonostante le tendenze all'ambidestria. Con le bacchette ancora lontane da essere infilate nel brodo, il biondo si direbbe presentare in volto un espressione di disappunto intanto < uh, mi sa che mi tocchi fare rapporto per bullismo, chissà cosa gli sia passato in quell'istante di mente, .... mah, suppongo convenga magiarci su > espressione che poco durerebbe prima di fissare all'esterno un cameriere < HOY, appena puoi eh > e molto probabbilmente richiamare proprio quest'ultimo < ah, piacere, io sono Yama Senju, no, non faccio parte del clan ancora, diciamo per piccole divergenze > la cosa durata poco, terminerebbe con la presentazione di risposta alla ragazza presentata, il tutto senza dare poi troppa importanza al clan, lontano fino a prove contrarie da chiedere sotto interrogatorio anbu, senza accennare familiari super importanti a cui fare accenno, o prestigi a cui inchinarsi per una famiglia più o meno nobile o presupposta (?). Nell'incontro come nel resto della vita si direbbe che il biondo preferisca godersi la compagnia e non farsi antipatie. [Chk on] [Equip: stesso]

23:53 Azumi:
  [chiosco] Annuisce leggermente con il capo al dire del ragazzo senza però aggiungere altro, lasciando quindi che l’argomento scuse cada. <Grazie mille, sei gentile.> Sorride ancora una volta, sembra che nulla possa farle crollare quel sorriso allegro che le increspa le labbra rosee. <Dai magari non voleva farlo davvero, forse è solo una persona sbadata.> E nonostante tutto la giovane vede sempre il lato buono delle persone ed è per questo che scocca un’ occhiata all’uomo colpevole, voltando appena il capo e guardandolo con la coda dell’occhio ma questa volta non ci sarebbe astio nel suo sguardo chiaro. Ed intanto, tornando ad osservare il biondo, lo sguardo si fermerebbe per qualche istante sul suo coprifronte ma evita di chiedergli se sia o meno uno shinobi visto che la risposta è chiara ed opterebbe per cambiare discorso. <Senju?> domanda quasi in maniera retorica, socchiudendo per un istante gli occhi rendendoli della grandezza di una fessura ma il suo sguardo sarebbe perso per qualche attimo nel nulla solo un breve lasso di tempo e poi la ragazza si riprenderebbe velocemente scuotendo il capo e tornado a sorridere tranquillamente.<Ma in un clan non si entra per diritti di sangue?> Domanda sbattendo lentamente le lunghe ciglia rosee mentre guarda il ragazzo con sguardo estremamente curioso che, però, si sposta sul cameriere che raggiunge il loro tavolo. <Per me una ciotola di ramen, grazie.> E ringrazia l’uomo anche con un cenno del capo prima di riportare l’attenzione sul suo interlocutore. <Ma tu intanto inizia a mangiare altrimenti il tuo cibo si fredderà.>

00:25 Yama:
  [Chiosco | Tavolo Esterno] Sorriso sul sentirsi definire gentile, compiaciuto almeno che di tanto in tanto non gli capiti chi lo confonda per criminale: magari perchè cresciuto nei bassi fondi, o perchè ronin, o perchè conscio di informazioni scomode quanto controverse sulla attuale pace raggiunta strano ma dirsi ma anche coi samurai stessi. Discutesse con almeno metà dei compagni che in passato l'hanno diffidato all'interno del clan praticamente non sarebbe al chiosco a mangiare per farsi passare lo stress < lo farebbe chiunque, credo, ... e comunque sei sicura di voler evitare denunce? > stress che talvolta può essere attenuato anche tramite dovere aiutando chi ne necessita < si vabbè, non sono un anbu e ci vorrebbe un eternità in effetti, ma da che io sappia chi non lo fa apposta non termina in risate, ... scusa se origlio, tendenza professionale > e che nell'incertezza porterebbe il biondo a trascurare il brodo, fino a parole altrui sul cibo trascurato < ah, il ramen già > di cui verrebbe prelevato con le bacchette un pezzo di carne fumante, forse con l'intenzione di farlo raffreddare ulteriormente prima di imboccarsi. Intanto di soffiare, ulteriormente intanto, non mancherebbe risposta sul clan e i meccanismi poco noti < si, si entra per diritti di sangue, ma molti sensei hanno pareri contrastanti su chi fare entrare, c'è chi fa il magnanimo e fa entrare come si dovrebbe per legami di parentela, e c'è chi fa il diffidente e fa entrare chi si è dimostrato forte in esami e missioni varie ecco, .... quest'ultima categoria è lo stesso tipo di persone che si comportano da schizzinosi per tutta la vita, ricorda sempre che c'è chi pensa alla famiglia e c'è chi pensa al prestigio, ... ma questa è una realtà universale, non vale solo per i clan direi > meccanismi che a detta del genin non si direbbero tanto distanti da quelli di una famiglia normale o di come funziona il mondo in genere, spiegatosi in maniera semplice chissà magari potrebbe aver fatto intendere bene che genere di persone intende per prima e seconda categoria. [Chk on] [Equip: Stesso]

22:19 Azumi:
  [chiosco] Il cameriere, fortunatamente visto la fame che attanaglia lo stomaco della ragazza, le ha poggiato una scodella fumante di ramen sul tavolo davanti a lei don tanto di bacchette di legno poggiate trasversalmente sulla sommità del piatto. La giovane rivolge un solo sguardo all’uomo che ringrazia con un cenno gentile del capo prima di tornare con l’attenzione sul proprio interlocutore ascoltando con attenzione ciò che ha da dire ma scuotendo la testa subito dopo. <Sono sicurissima, dopotutto non ha fatto niente di grave è solo una persona stupida e prima o poi, come tutte le persone stupide, questa cosa gli si ritorcerà contro.> Scrolla il capo e, contemporaneamente, fa spallucce incassando la testa nelle stesse per qualche attimo. <E’ solo questione di tempo.> Chiude la propria frase in questo modo mentre con la man destra prende le bacchette e prendendo l’altra estremità con la gemella andrebbe a staccarle con uno schiocco sonoro ed afferrando entrambe con la mano destra. <Mh…>Afferma chinando appena il capo sulla propria pietanza ed inspirando a pieni polmoni il fumo che proviene da essa. <Deve essere squisito!> Afferma strisciando le labbra tra di loro come se non vedesse l’ora di mangiare quel ramen dentro il quale galleggia ogni tipo di pietanza, eppure si sforza di tornare sul discorso che hanno intrapreso. <Capisco ma di un clan non fanno parte persone che hanno una qualche particolare abilità?> Domanda ancora sbattendo lentamente le palpebre e tornando poi a sorridere. <Perdonami ma per molto tempo sono stata lontana dal mondo degli shinobi e so che può essere quasi impossibile che una persona non sappia queste cose eppure, io, ignoro ancora molte cose.> Il sorriso si tira appena sotto la dentatura rivelando che effettivamente si sente a disagio per quell’ignoranza che ancora dimostra. Sospira sconsolata socchiudendo per qualche attimo gli occhi per poi tuffare le bacchette all’interno del brodo del proprio ramen, pescando alcuni taglioni che porta lentamente alla bocca, facendo attenzione a non produrre rumori sconvenienti con la bocca.

22:47 Yama:
  [Ichiraku | Tavoli esterni] Il biondo che forse preferirebbe mangiar su ad alcuni dubbi, si ficcherebbe in bocca una bacchettata di carne, appena la ragazza sembrerebbe pensare ad una fine per le proprie discriminazioni < uh > anche solo a guardarlo in faccia non si direbbe molto convinto, il volto diverso da espressioni di chi ha passato molto più tempo in clan sembrerebbe dar a pensare più che altro ad un lieve impensierimento od ad un rivivere continuo di esperienze personali, vissute personalmente in passato. Quasi sembra una smorfia la sua, ma smetterebbe una volta finito di masticare il grasso bollente prelevato dal ciotolone < sarà, ma fossi in te cercherei di far attenzione, nel porgere l'altra guancia e come, a volte persone così tanto stupide escono fuori di melone, se capisci cosa intendo > limitandosi quanto meno ad un chiaro avvertimento, la stupidità tal volta porta ad uscire fuori di testa, e per il genin non ci sarebbe problema a parlarne in gergo, si tratta per lui di essere all'incirca un mezzo Senju, non proprio un purosangue. Con tanto di bacchette che intanto andrebbero a prelevare qualche spaghetto da lasciar raffreddare < beh, tecnicamente nei clan ci entra solo chi può usare abilità speciali, il mio clan controlla il legno, lo chiamiamo Mokuton > e su discussioni sul clan nel frattempo non ci sarebbe problema alcuno, magari per il fatto che sia conscio che impastare Doton e Suiton non sia da tutti no? Spallucce intanto si farebbero sulla mancata conoscenza, sull'ignoranza < non ti devi scusare, ti credi che io viva da sempre in un villone non è così? O che semplicemente ci viva e basta tipo? Come chiunque si vanti la Créme del mondo shinobi? Nemmeno io sono cresciuto nel mondo ninja, sono un ex trovatello che ha dovuto combattere per il coprifronte, qualcuno penso abbia dubbi nei miei confronti in quanto mezzo Kiriano > ma chi può essere lui per accettare scuse del resto? Sarà vero che conoscenze – scomode – non gli manchino, ma lui compreso si può definire uno partito, e forse anche ripartito da zero al momento. [chk on] [equip: stesso]

23:06 Azumi:
  [chiosco] Continua a mangiar le sue tagliatelle, senza preoccuparsi del fatto che siano troppo calde e che le stanno letteralmente bruciando il palato tanto che una piccola lacrima, data dal calore del cibo, le esce all’angolo interno dell’occhio destro e lasciando le bacchette all’interno della scodella, alza il braccio destro, muovendo la mano avanti ed indietro per richiamare il cameriere che ancora una volta arriva subito il tavolo. <Una tazza di the freddo per piacere.> E lo chiede con una piccola smorfia data dal colore del cibo che ancora le scotta l’interno della bocca ma che vorrebbe ignorare, quando si dice che la gola e la fame sono più forti di qualsiasi altra cosa. Raccogli, dunque, con il pollice la lacrimuccia di dolore e torna, come se nulla fosse, ad ascoltare ciò che le viene detto mentre il cameriere si allontana dal loro tavolo. <Forse è vero ma in fin dei conti non ha fatto nulla di troppo preoccupante, meglio non dargli troppa importanza e non è per bontà ma perché avere a che fare con certi individui è frustrante.> Ancora una volta fa spallucce per allontanare quell’argomento che non le preme più di tanto continuare visto che l’uomo, ormai, si è quietato e sta mangiando tranquillo al suo tavolo. <il legno?> Domanda stupita con le iridi che si sgranano appena, rendendo gli occhi chiari ancora più grandi del normale. <però interessante.. e questo legno si crea dal nulla oppure lo devi portare dietro?> Domanda candidamente, poggiando entrambi i gomiti sulla superficie del tavolo e sporgendosi in avanti con il busto per poter ascoltare meglio quell’argomento che la interessa, come tutto quello che appartiene al mondo ninja e che lei ancora non sa. Poi, quasi improvvisamente, torna a sedere ben dritta con la schiena assumendo una piccola smorfia di fastidio, rivolta probabilmente verso se stessa poiché le tornano in mente ancora una volta le parole di Raoku sui clan. <Perdonami forse ti sto facendo troppe domande su questo clan, so che molte cose sono segrete e non posso essere rivelate agli esterni.> E lo direbbe in tono quasi dispiaciuto in quando per lei la conoscenza è qualcosa di realmente importante. <Forse sono stata inopportuna.> Afferma portandosi una ciocca di capelli rosa dietro l’orecchio per toglierla dal viso. <emh..> Sospira appena abbassando lo sguardo in maniera colpevole alle ultime affermazioni di Yama. <si forse lo do per scontato perché tutti quelli che ho incontrato fin’ora facevano parte di qualche famiglia importante, io invece fino a qualche mese fa non conoscevo nulla su questo mondo che mi è stato nascosto. > rialza lo sguardo sul biondo con un velo di tristezza che lo rende abbattuto. <Però posso capire quanto sia stato difficile per te prendere il coprifonte, allora.> Perché anche lei ha dovuto lottare giorno dopo giorno per colmare ogni laguna che possiede e per allenarsi sodo ed arrivare al pari dei suoi compagni.

23:37 Yama:
  [Ichiraku | Tavoli esterni] Dopo un altro boccone man mano masticato sia per fame che per non pensare a lacune, e qui si intende le proprie e personali, il biondo andrebbe prelevando un pezzo di uovo sodo dalla ciotola brodosa, il che lo porterebbe tuttavia ad un po di lentezza per i discorsi in corso < frustrante? Dovresti vedere quanto lo è quando individui simili si rivelano Mukenin, a volte capita > ed un accenno su quanto possa rivelarsi frustrante a sua volta la vita da shinobi: dovere vivere a difesa del villaggio, doversela vedere contro ladri, omicidi, schiavisti e bulli di ogni sorta, sia in pace che in guerra. Oltre non si divaga per non divagare con quale tipo di bulli se la veda al momento, ma sull'accennare sul sinonimo ben riconoscibile dalla parola traditore il biondo dovrebbe esser stato già più che chiaro < quello proprio non è tanto un segreto, beh .... c'è roba più segreta in realtà, .... l'accademia ti spiegherà che ci sono diversi tipi di elementi: fuoco, terra, aria, acqua, fulmine, .... ognuno di questi è un modo diverso di usare il chakra appena conquistato il coprifronte, chi usa il legno usa un capacità definita anche Kekkei genkai ed unisce due tipi di elementi, acqua e terra, ma per farlo bisogna possedere una discendenza col clan e mi pare geni capaci di farlo, non si diventa Senju di punta in bianco ecco > un po meno zitto si fa piuttosto sul clan si direbbe, avendo spiegato, come già sensei a lui molto prima una parte che in se non ha altro che teoria e teoria alle spalle < la cosa non è un segreto in quanto non tutti ne sono capaci, se tu proveresti ad unire acqua e terra infatti, sempre che non sia una Senju, usciresti in un totale flop > la cosa cambierebbe forse se lui passerebbe di volontà i propri geni, il che al momento non si direbbe cosa da voler rischiare. Annuendo su un mondo nascosto, si direbbe che nell'avvicinamento dell'ennesimo boccone la testa sorriderebbe al contempo < uh, conosco la sensazione, quando entrai in accademia avrò avuto si e no 14 anni, credo di conoscere gente cresciuta all'esterno del mondo ninja in maniera simile se può darti conforto > ma del resto è più o meno con una sua pari che sta parlando, almeno pensando ad estranetà iniziali col mondo ninja, il che lo porterebbe a comportarsi in modo del tutto naturale senza pensarci troppo. [chk on] [Equip: stesso]

23:55 Azumi:
  [chiosco] Le labbra si increspano in un lieve sorriso nel sentire le prime parole del ragazzo quasi come se trovasse la cosa divertente in un certo senso. <Non sono ancora esperta di queste cose certo, ma credo che un mukenin abbia aspettative più alte di quella di fare il bulletto con una ragazzina indifesa.> E porta l’indice della mancina a picchiettare contro il proprio petto per indicarsi prima di ritirare nuovamente la mano. <Ma se credi che sia così importante metterlo in riga allora prego, ne sarei felice. Io sfortunatamente non ho l’autorità per farlo, non ancora.> finisce la propria frase con un sorriso tranquillo, allungando nuovamente la mano destrorsa per afferrare le bacchette che utilizza per girare i tagliolini e l’altro contenuto della ciotola nel brodo che mano mano si sta freddando. Afferra, così, un pezzo di carne e lo porta alle labbra mordendolo e gustandolo lentamente per poi immergere il resto nuovamente all’interno del brodo di pollo. <Capisco, ma ci sono dei membri di alcuni clan che sono gelosi dei propri segreti, per questo chiedevo se erano informazioni per tutti.> Lo sguardo si abbassa nuovamente sulla propria ciotola all’interno della quale muove la punta delle bacchette, facendo ruotare i tagliolini mentre alza il braccio per puntare il gomito sul tavolo e posare la guancia contro la mano aperta. <e com’è fare parte di un clan?> domanda di punto in bianco alzando i grandi occhi celesti sul volto del biondo. <Non preoccuparti ormai ho fatto l’abitudine a questa cosa, da quando ero piccola ero presa continuamente in giro da persone che mi reputava inferiore perché mia madre non voleva che io diventassi una kunoichi quindi ormai il fatto di essere diversa non mi tocca più.> O quasi perché il distacco glaciale con cui ne parla è indice che invece quell’argomento ancora le tartassa la mente. Intanto torna ad alzare il capo, assumendo una posizione ben ritta poiché il cameriere torna da loro per portarle il the richiesto. <Ti ringrazio.> afferma appena verso l’uomo senza aggiungere molto altro ma osservando i cerchi concentrici che si dipanano dal centro del bicchiere verso l’esterno per l’effetto del movimento. <Tu sei da tanto uno shinobi? > Domanda alla fine alzando ancora una volta lo sguardo sul Senju.

00:24 Yama:
  [Ichiraku | Tavoli esterni] Aspettative diverse tra bulletto e mukenin? Beh si può dire che il biondo sia per esperienze personali di diverse vedute < personalmente non la vedo così, spesso i mukenin sono i primi a fare i bulletti e a goderci prima delle loro malefatte, anche se ciò vuol dire prendersela con una ragazzina > una di queste è molto diretta anche nei confronti di una ragazzina < mi è capitata una missione appena fuori le mura di Konoha, in cui dovevo stanare usurari che rubavano soldi ad un orfanotrofio, a compagni miei anche > e segue poi esperienze derivanti dal suo punto di vista < quando li ho notati non stavano controllando se c'erano shinobi nei paraggi, stavano cantando le loro malefatte una ad una, si stavano preparando sorridenti a sfondare la porta e ti dirò, facevano anche con comodo > a cui seguirebbe un espressione molto seria per come può aver visto sul personale, non ci vuole un genio a capirlo insomma. Lo sguardo prima serio, si porrebbe così sugli interessati del momento per poi scemare < mi piacerebbe, ma per ora non posso che fare rapporto in magione, e forse scortarti a fine pasto se ti va, ... ti disturba un po di compagnia? > conscio che se non ha potuto fare l'autoritario da chunin, il grado genin non è poi tanto il gradino in cui agira quando anche solo ritenuto opportuno, a tale affermazione seguirebbe un bel sorso di brodo dalla sua ciotola, bollente o meno che sia. Poggiato con uno sguardo un tantino più calmo, il biondino porterebbe la sua parola sul relativo < ci sono membri e membri, io rimango del parere che siano segreti quelli custoditi dagli anbu eh, e poi ti troverai un qualche sensei a dirti le stesse identiche cose in accademia credo > dando a segreti di portata nazionale il nome di tali, segreti di cui anche lui fa parte < com'è fare parte di un clan mi dici? Alcuni dicono sia come fare parte di una famiglia, o di una fama senza fine, in parte è anche vero, .... io che sono entrato da orfano, ho visto la cosa come un dovere nel dovere inizialmente, dovere verso il villaggio come shinobi, dovere verso il villaggio come senju, sarà che un clan dovrebbe essere la sola famiglia per chi non ne ha, ma per molto tempo io ho avuto Konoha come famigliari e non credo di aver mai visto la cosa diversamente, ... eccetto che per il capo clan, che è una persona gentile ed a modo > si, ovviamente l'accennare a come ci si sente in un clan non fa parte di quei segreti. Il biondo passato da ramen a riso, poreterrbe lo stesso dentro la ciotola del ramen quando una domanda gli verrebbe fatta su da quanto tempo sia shinobi < anni, abbastanza da diventare chunin e farmi degradare, ... un tempo mi chiamavano sensei sai? > cosa che renderebbe un po diverso il discorso ma senza neanche portare obblighi di nomenclature strane, come da lui già accennato è, e rimane un genin del resto. [chk on] [Equip: stesso]

00:43 Azumi:
  [chiosco] Ascolta con attenzione tutto quello che le viene detto e man mano che il biondo continua con il suo racconto più il suo sguardo e la sua espressione si farebbe inorridita. <Ma è terribile!> esclama con una piccola smorfia che le distorce la linea delle labbra per lo sdegno che sta provando in questo momento e che le si legge chiaramente negli occhi. <Spero solo che gliel’ abbiate fatta pagare cara, un conto è prendersela con gente del tuo stesso livello ma sottrarre del denaro destinato a dei bambini.. > Si interrompe bruscamente quasi il disgusto le bloccasse le parole che ha in gola ed è per questo che lentamente scrolla il capo per allontanare quei pensieri, nonostante tutto ha ancora il cuore troppo tenero e troppa poca esperienza. <Ma no, figurati per molto tempo non ho avuto nessun amico ed ora conoscere persone nuove mi fa sentire molto più accetta, quindi ne sarei contenta.> Sorride allegramente all’altro, riprendendo a mangiare il proprio ramen, ormai quasi freddo. <Capisco o meglio no.> Sbuffa una piccola risata che si spegne subito dopo. <Posso immaginare come ci si sente, dover rendere conto non solo al villaggio del proprio operato ma anche ad un capo clan i cui principi, alcun volte, non ti permettono di pensare liberamente o come vorresti, sbaglio?> afferma lasciando le bacchette all’interno della ciotola ormai vuota ed allungando la mano destra per afferrare il bicchiere che contiene il proprio the, portandolo alle labbra e bevendo un piccolo sorso che le rinfresca la gola, salvo poi posarlo subito dopo sul tavolo facendo attenzione a non rovesciare il contenuto. <Però si, deve essere bello avere un senso di appartenenza a qualcosa.> torna a sorridere mentre lo sguardo si distoglie appena, si volta verso la strada osservando come l’oscurità si è impadronita quasi del tutto del villaggio. <Davvero?> Torna a voltarsi di scatto verso il ragazzo a quella rivelazione che sembra incuriosirla ancora di più perché le sue iridi chiare non si staccano dal volto dell’altro, ora. <quindi insegnavi in Accademia, è per questo che hai tanta dimestichezza nello spiegare.> Sorride ancora una volta. <Sono curiosa ma non ti chiederò che cosa è successo, credo che siano affari che riguardano solamente te..> Un modo gentile per non costringere l’altro a raccontarle affari che non la riguardano assolutamente. <Comunque credo che si stia facendo davvero tardi e per me è ora di tornare a casa altrimenti mia madre si chiederà dove sono finita.> Sospira, afflosciando le spalle in avanti per qualche attimo prima di riconquistare la sua postura abituale.

01:05 Yama:
  [Ichiraku | Tavoli esterni] Raccolto tutto quanto il rimanente nel piatto, il biondo farebbe scorrere il contenuto del ciotolone dritto in bocca facendosi aiutare dalle bacchette e masticando di tanto in tanto per non soffocarsi per i fatti suoi. Il masticare in se direbbe concludersi poco dopo affermazioni di orrore da parte della deshi su quanto raccontato < oh, l'hanno pagata puoi giurarci, fortunatamente la missione non li voleva entrambi vivi quella volta > ebbene si, anche solo ad ammetterlo per i fatti suoi quella volta c'è scattato il morto, ma tra atrocità viste e sicuramente una cosa presa sul personale ci sarà anche da aspettarselo. A tardo orario, sguardo andrebbe al cameriere da parte del ronin < ehm, Ichiraku, i soldi eh, ... vieni per il conto > che non dimenticatosi della cena pagherebbe tranquillamente da mangiare e da bere per entrambi < puoi anche iniziare ad alzarti quando ti senti eh > avendo stretto amicizie capaci di rilassarlo ed essendo di parola. I principi, su quanto riguardi il clan, su questo il biondo sarebbe un po vago < beh, si, diciamo a volte ecco > allontanato un po per contrasti tra i principi stessi ed il bushido si direbbe, e fortuna voglia che non sia più famoso così tanto da aspettarsi che qualcuno l'abbia sentito dire < ricordo che si può avere un senso di appartenenza anche senza clan comunque, appartieni si o no al villaggio? Se ti va di avanzare nel mondo Shinobi non devi ricordarti altro, ricorda pure quella come appartenenza > si insomma, forse, in teoria se lo si può riconoscere in alcune rare occasioni. Sarebbe data una semplice dritta, che il biondo si alzerebbe dal tavolo lasciando nulla più che i soldi alla vista di oste o cameriere < dunque, direi convenga darti retta, tu dove abiti ? > stessi a cui verrebbero lasciati definitivamente una volta avvicinatosi alla nuova amicizia acquisita. [Chk on] [Equip: stesso]

01:14 Azumi:
  [Chiosco] Sembra quasi sollevata nel sentir dire che i cattivi di turno l’hanno pagata, quasi come se fosse felice che la giustizia trionfi sopra a persone che meritano solamente la morte e tutto ciò lo esterna con un tiepido sorriso perché, comunque, la morte per lei non è una cosa che prende troppo alla leggera. <Ti ringrazio per la gentilezza ma la prossima volta offrirò io almeno saremo pari!> Esclama con una piccola risata mentre con un colpo di reni allontana la sedia dal tavolo per potersi alzare, spolverandosi con le mani il kimono in maniera tale da dargli una rassettata ed eliminare eventuali pieghe che possono essersi create stando seduta. <Infatti la mia lealtà è completamente affidata a questo villaggio e se voglio diventare un ninja è solamente per la salvaguardia delle persone di questo villaggio.> E con il tono della voce calcherebbe la parola “questo”. <Mi dispiace, purtroppo ho dei doveri a casa che non posso proprio saltare.> E cerca di giustificare in questo modo il fatto di essersi alzata quasi all’improvviso. <Abito nei pressi della periferia del villaggio, sfortunatamente è un po’ distante da qui.> Afferma con un sospiro, alzando per un istante gli occhi verso il tetto del locale. <Ma grazie per esserti offerto di accompagnarmi..> Fa una piccola pausa in cui rimane in silenzio. <Ed è stato un piacere conoscerti.> Dunque rivolge un ultimo sorriso al ragazzo attendendo che lui stesso si prepari per partire ed eventualmente lasciare il luogo diretti verso la parte più esterna, e malfamata, del villaggio. [End]

01:30 Yama:
  [Ichiraku | Tavoli esterni] Sguardo verso la ragazza un po perplesso ma non proprio sorpreso < sei appena agli inizi della tua carriera e preferisci evitare debiti? Beh questo ti fa onore, ma di tanto in tanto non sottovalutare poi tanto un po di sano scrocco > che premierebbe insomma il ragionamento della stessa ma senza tuttavia pensarci troppo sulla cena come debito o come eventuale cosa da dar come peso. La chiacchierata da parte del biondo sembrerebbe quasi sul punto di procedere < poi puotresti sempre crearti un credo ninja personale eh, tipo - .... > quasi se si considera che tra pari si riveli di indole anche abbastanza socievole < mah, oh ... pensavo ti andasse bene che la compagnia fino a casa, ehm > ed abbastanza rompi, un po come ogni ragazzo col gentil sesso, non è che la differenza di età tra i due sia tanto ampia. Lo stesso luogo di abitazione della stessa si direbbe non allontanarlo < guarda, te l'ho detto che non vivo nell'extra lusso, mi sa che non hai notato che abitiamo nella stessa zona, avanti ti accompagno, casa mia è tutt'altro che distante > affacciato o meno verso la sede del clan, vive nei bassi fondi da periferia anche lui del resto, a ruota quindi dovrebbe seguire volente o nolente senza cercare di rivelarsi oltre più invadente di quanto già sia. [end]

Uno Yama impensierito ed una Azumi bullizzata si incontrano al chiosco di Ichiraku, dove lo stesso Yama offre una cena quasi intento a flirtare. Dopo il pagamento, Yama fa da scorta ad Azumi per accompagnarla a casa, tutt'altro che distante dalla dimora del biondo.