Giocata del 20/07/2018 dalle 09:55 alle 12:57 nella chat "Accademia Ninja - Konoha"
Esame pratico - Hichi. Posta pure la prima con impasto e recati alla palestra dell'accademia
[Palestra Accademia] Il fatidico giorno è arrivato, finalmente potrà mettersi in mostra e testare le sue .. no, non scherziamo. Questa pratica la reputa una barbaria, una cosa inutile e senza alcun tipo di utilità intrinseca: far combattere dei deshi, così gli è stato detto dai genitori, in merito a cosa gli sarebbe capitato oggi, gli sembra quasi far combattere dei galli pronti a spennarsi. Lui, un tredicenne della casata Aburame, dovrà oggi dimostrare che cosa sa fare, ma non ha voglia, in realtà non ha mai voglia di fare qualsiasi cosa. Cammina con le mani in tasca dei suoi pantaloni chiari, in tinta con la camicia, somiglianti quasi ad un pigiama, data la leggerezza del tessuto. La cosa che lo frega, però, è l'armamento che oggi porta con sè, necessario per svolgere questi compiti, così gli hanno detto. Ha, infatti, sia un porta kunai e shuriken (legato al quadricipite femorale destro), con dentro tre kunai e tre shuriken, ma anche una tasca posteriore porta oggetti con un set di fumogeni, giusto perchè li aveva a casa. Inoltre, ha un fuuda sul polso destro (nascosto dalla manica della camicia, non abbottonata, ma più lunga del normale) con dentro sigillato un tronchetto da sostituzione. Lo sguardo è sempre vitreo, spento ed assente, come se fosse ipnotizzato e come non dormisse da giorni, ma non sottovalutatelo, è sveglio. Cioè, sveglio nel senso che ha dormito, ha semplicemente quella faccia. I capelli argentei, invece, sono tipici di chi si è appena svegliato: spettinati e scombinati. Sta facendo un check delle cose che gli hanno consigliato di fare e tra queste vi era l'impasto del chakra, ma c'è tempo. Cammina in direzione della palestra dell'accademia, luogo dove, secondo le indicazioni ricevute, vi sarebbe stato l'esame genin. Una volta arrivato davanti alla porta che conduce a questa stanza si ferma per procedere all'impasto del chakra. < Uff. > Sbuffa, cominciamo bene. Le mani, per prima cosa, andrebbero a congiungersi all'altezza del plesso solare nel sigillo della capra. Salde le dita dovrebbero provare ad incastrarsi a dovere, in un procedimento quasi familiare ormai. Chiude leggermente gli occhi per raccogliere la massima concentrazione. Due sfere, una blu ed una rossa dovrebbero comparire all'altezza della bocca dello stomaco. Una, quella blu, dovrebbe essere quella "discesa" direttamente dalla sua mente, ovvero l'energia mentale, carica di tutte quelle emozioni, esperienze passate, conoscenze che lo hanno accompagnato fino ad oggi; la seconda, rossa, è l'energia del corpo, quella fisica, proveniente dalla zona addominale, come baricentro del corpo. Una volta richiamate, andrebbe a spingerle l'una contro l'altra, sempre nella zona al di sotto il diaframma. Se si fossero scontrate, grazie ad un movimento circolare imposto dalla conoscenza del chakra - basilare - del deshi, cercherebbe di dar loro prima un movimento - orario - e nel frattempo cercherebbe di fonderle, di polimerizzarle, di farle entrare in contatto l'una con l'altra e quindi incastrarle, creando un miscuglio in cui sarebbe impossibile distinguere l'una dall'altra. Se ci fosse riuscito, quindi, andrebbe a creare una sfera risultante, violacea, che, dopo essere stata creata, dovrebbe essere divisa in tutto il suo corpo attraverso il sistema circolatorio. Ulteriore segno di un eventuale successo sarebbe come un leggero senso di calore che dovrebbe avvertire in caso di richiamo del chakra avvenuto positivamente. Se ci fosse riuscito, scioglierebbe la sua posizione e riaprirebbe gli occhi. Quindi, la porta verrebbe aperta. Non sa chi vi sia dentro, ma esordirebbe così < Hichi, sono Hichi. Sono stato convocato per questa mattina. > Sperando gli diano una risposta. [Tentativo richiamo chakra][Equipaggiamento: Porta kunai e shuriken a dx: 3 kunai + 3 shuriken - Tasca porta oggetti: set fumogeni - Fuuda con tronchetto sostituzione al polso dx]Il Sole splende sul villaggio della foglia, riscaldandolo e portando gioia tra le di sue strade. Le piante se ne nutrono, i bambini giocato con maggior vigore e le botteghe, ormai aperte, ricevono le prime visite da eventuali acquirenti. Tutti sarebbero felici in un giorno del genere, tranne il piccolo Hichi, il quale, convocato precedentemente attraverso una lettera firmata dall'Hokage in persona, andrebbe ad equipaggiarsi e impastare, in modo corretto, il chakra. Questi andrebbe, infine, ad aprir la porta e a presentarsi con poche e semplici parole. I suoi occhi potrebbero facilmente trovar, al centro della palestra stessa, una ragazza di spalle: Lunghi capelli neri, dai bluastri riflessi, cadenti sulla nuda schiena, lasciata spoglia da quell'haori rosso, dai bordi neri. Questa, inizialmente, andrebbe ad esser seduta, sulle proprie ginocchia, sul tatami della palestra, ma al tuo vociare, andrebbe a ergersi e girarti in tua direzione. Occhi bianchi, labbra sottili ma carnose, zigomi alti e sodi, tutto su una pelle chiara, che poco contrasta con le iridi color neve. Le rosee andrebbero a schiudersi e, poco dopo, andrebbe a verbiare con melliflua voce...<salve, io sono Negini Hyuuga, per favore entra e chiuditi la porta alle spalle.> Direbbe, andando, solo ora posta retta, sandali di legno, retti su due tacchi sottili e alti due centimetri, i quali andrebbero a percorrere tutta la suola quadrata dei sandali. Al loro interno delle estremità divestite da bianche calze e null'altro. I passi andrebbero ad esser svolti per porsi al centro della palestra e, dopo aver fermato il proprio moto, la Hyuuga andrebbe a chiosar ulteriormente...<avvicinati a dieci metri da me e cominciamo l'esame. Puoi decidere un approccio offensivo come uno più conservativo...a te la prima mossa> verbierebbe la giovane, andando, semplicemente, ad avanzare la mano destra, portandola avanti il proprio petto, distesa e messa di taglio, lasciando tutte le dita adiacenti alle gemelle, pronta a contrattaccare eventuali attacchi avversari.
[Distanza 10m][tentativo impasto riuscito con successo][OFF: in caso di utilizzo oggetti ti chiedo di usare il tool]
[Palestra Accademia] Effettivamente qualcuno dentro c'era, una donna, che, a quanto pare sarà sua avversaria. Non si tratta di una parigrado, ma, ovviamente, un sensei che oggi si presta a cavia nel combattimento con l'Aburame. < Piacere mio > Si avvicina alla figura femminile portandosi a 10 metri, come richiesto dalla sensei. L'impasto è avvenuto con successo, dispone del suo chakra e del suo equipaggiamento, come sperato. La stanza è bella ampia, e non ci sono ostacoli come cespugli, attrezzi, rocce varie. Considerando la sua posizione non è qui per fare due chiacchiere ma per suonargliele, qualora servisse effettivamente un approccio decisamente più duro. Considerate le distanze, essendo a dieci metri, qualunque tipo di approccio da parte dell'Aburame sarà inutile. E' troppo visibile, troppo lontano per qualunque tipo di lancio, di attacco con le arti marziali e non può nemmeno utilizzare un attacco a sorpresa. < Si, ma non usi i suoi occhi > Non sa che cosa facciano, ma il Byakugan è un'arte conosciuta in termini di forza e potenza, lui sa solo quello. Per cui si limita a chiedere alla sensei di non darci troppo dentro. Inoltre, alla richiesta della sensei, su quale strategia utilizzare il deshi non si farebbe dire due volte che cosa fare: ora si deve studiare l'avversario. La prima cosa che gli è stata insegnata è che più si è lontani, più si ha il tempo materiale per difendersi, schivare o preparare una strategia difensiva. Quindi, in questo caso, non farebbe altro che procedere in direzione opposta rispetto alla sensei. Il chakra verrebbe inviato alle gambe, irrorando la muscolatura da bambino per cercare di potenziarla e renderla esplosiva e molto più forte di quella di un normale umano. China il busto e con gli arti inferiori contratti andrebbe a compiere una corsa all'indietro di circa 5 metri. Le gambe si alternerebbero una dopo l'altra, poggiando soltanto la punta dei piedi e facendo leva sui polpacci, senza poggiare l'intera pianta del piede, cosa che avrebbe rallentato la corsa. Se la sua prima mossa fosse avvenuta senza intoppi, si ritroverebbe a 15 metri dalla sensei. Quindi alzerebbe la mano, portandola nella stessa maniera della sua insegnante, scimmiottandola. < Così si mette? > Chiede. La sta studiando, deve capire come agire ed arginarla. [Chakra 10][1/4 movimento indietro di 5 metri][Agilità 15][Equipaggiamento: Porta kunai e shuriken a dx: 3 kunai + 3 shuriken - Tasca porta oggetti: set fumogeni - Fuuda con tronchetto sostituzione al polso dx]La giovane ascolterebbe il dire iniziale del giovane, andando, rapidamente, a rispondere sinceramente e sorridente...<tranquillo Hichi-chan, non ho neanche il chakra impastato> confesserebbe la donna. Questa guarderebbe quello scatto, quel movimento che la porterebbe a distar ancor più dal deshi, il quale, in seguito, andrebbe a chieder sulla posizione da adottare, facendo, per la seconda volta, verbiar in pochi secondi la donna...<dipende, ognuno usa una posizione consona al proprio stile e, dato che in un combattimento ogni reazione ne comporta una seconda, ecco la mia...>. La mano andrebbe a chiudersi a pugno, come la gemella mancina. Le gambe si fletterebbero e, dandosi la spinta con la leva sinistra, la donna andrebbe a darsi un unico slancio che la porterebbe a macinare quei quindici metri di distanza, caricando, nel frattempo, il braccio destra all'indietro, per poi, trovatasi a distanza di ingaggio, sferrar un gancio da destra verso sinistra, all'altezza della testa dell'aspirante genin. I movimenti sarebbero tranquillamente visibili dal genin, il quale, per tutta l'azione della donna, potrà pensare una possibile risposta o un metodo per evitare un colpo diretto al suo zigomo sinistro.[Distanza: ingaggio corpo a corpo][difesa: 2/4]
[Palestra Accademia] Quello che voleva sentire: "Non ho nemmeno il chakra impastato". Un sollievo, perchè porta la donna al livello di un'umana leggermente più dotata, comunque. Non fa in tempo nemmeno a capire che cosa fare che la donna parte in direzione del deshi, aspirante genin. Un movimento rettilineo, rapido e diretto verso la sua preda, da schiacciare come un insetto. Una volta avvicinatasi, senza sfruttare troppo il suo potenziale, andrebbe a caricare un pugno, il destro. Cosa vuol dire? Il colpo andrà o dritto - colpendolo in fronte - o di lato - colpendolo ad una tempia. Queste due opzioni, da non escludersi, dovrebbero però coprire lo spettro delle possibili alternative che la sensei potrebbe scegliere di attuare. < .. > Osserva la donna ormai quasi a distanza di ingaggio. Praticamente si tratta di un niente, la distanza è minima. Deve considerare le sue misure, non pensate male: il braccio sarà lungo massimo un metro, nel caso di colpo alla fronte, potrebbe arrivare anche a due metri in caso di slancio. Questo gli da poche chances, deve schivare. Per prima cosa, quindi, andrebbe a chinarsi leggermente, scaricando l'intero peso sugli arti inferiori. In questo modo i quadricipiti, contratti, andrebbero ad accumulare energia data dalla contrazione delle fibre muscolari irrorate con il chakra. Abbassatosi leggermente andrebbe a compiere sempre una corsa all'indietro, sempre poggiando sulla punta dei piedi e facendo leva sui polpacci: in pratica, la contrazione dei quadricipiti permette l'accumulo di potenza spirigionata nello slancio, mentre il polpacci garantirebbero appoggio e stabilità. Se avesse schivato il pugno, che dovrebbe quindi passargli davanti al volto, o meglio, avrebbe dovuto prendergli lo zigomo sinistro, ora si troverebbe a sei metri di distanza, portandosi in una sorta di comfort zone da cui prendere ora l'iniziativa, essendo decisamente a portata di ingaggio. Ora, se avesse schivato e se fosse riuscito a rimanere incolume ed illeso, riportatosi completamente retto, andrebbe ad estrarre un piccolo fumogeno dalla tasca posteriore porta oggetti e lo libererebbe in terra, semplicemente rimuovendo la protezione, così da liberare una cortina di fumo spessa e nera, nella quale nessuno sa dove sia l'altro, ma nella quale Hichi può architettare qualche cosa che, si spera, funzioni. Se la nuvola di fumo si fosse sprigionata, ora si verrebbe a creare una cortina di fumo decisamente spessa che bloccherebbe ogni tipo di visuale per tutti. Questo sarebbe il momento per sfruttare qualche cosa di particolare e di più articolato per mettersi in una posizione di superiorità, almeno numerica. Infatti, lesto, andrebbe a comporre i sigilli di bue, cane, drago e cinghiale. Una volta fatti andrebbe a chiudere gli occhi concentrandosi. Nella sua mente proverebbe a immaginare e raffigurare la presenza di Hichi. Tutti i dettagli devono essere perfetti, dallo sguardo, abiti, espressione, tutto ciò che riguarda la figura dell'Aburame, equipaggiamento compreso. Deve quindi fare una sorta di instantanea di sè stesso nella sua mente. Una volta fatta, andrebbe a coinvogliare il suo chakra verso l'esterno, in modo da creare due masse di chakra che verrebbero manipolate. Il tentativo sarebbe quello di manipolare queste due masse minime di chakra per dar loro una forma nota, la sua. Il tentativo è proprio quello di moltiplicarsi in tre, ovvero, creare due copie di sè stesso, perfettamente uguali in termini di abbigliamento, fisico, aspetti fisionomici, equipaggiamento, insomma due copie identiche. Solo dopo essersi immaginato la sua figura, andrebbe ad espellere quel chakra e a manipolarlo, così da creare due esemplari nuovi di Hichi. Inoltre, durante l'esecuzione, al massimo della sue possibilità, dato lo scarso livello di ninjutsu, andrebbe a dare ordini alle due copie. Alla prima, quella che si sarebbe creata alla sinistra dell'Aburame, sarebbe ordinato di andare avanti di un metro e mezzo rispetto all'attuale posizione, quindi distanziandosi di 1,5 metri dal ninja per lungo e per largo dovrebbe esserci già circa un metro con la creazione delle copie stesse (?). All'altra, sempre nella mente, verrebbe ordinato di andare avanti di tre metri, esattamente a metà strada tra il sensei ed Hichi. Quindi, se la schivata avesse avuto esito positivo, nella cortina di fumo dovrebbe aver creato due copie di sè stesso, mettendo a dura prova il suo corpo. Sa che la sensei non è stupida e si accorgerà subito della presenza della prima copia - non a 6 metri, come il reale Aburame -, ma la seconda copia fungerà proprio da ulteriore ostacolo. Vediamo per ora cosa succede e se funziona tutto quello architettato. [Chakra 10-2*2][Ninjutsu 12][Tecnica della moltiplicazione del corpo: due copie][1/4 spostamento indietro 6 metri - 1/4 fumogeno - 1/2 tecnica della moltiplicazione del corpo][Copia sinistra: 1/4 movimento di 1,5 metri in avanti - Copia destra: 1/4 movimento avanti di 3 metri [Equipaggiamento: Porta kunai e shuriken a dx: 3 kunai + 3 shuriken - Tasca porta oggetti: set fumogeni - Fuuda con tronchetto sostituzione al polso dx]Hichi usa Fumogeni!
Il colpo della sensei, un po' azzardato, verrebbe magistralmente evitato dal deshi, il quale andrebbe a porsi di ulteriori sei metri dalla sensei, ritrovandosi quindi a cinque metri dal muro della struttura. Un fumogeno viene liberato e,dal suo interno, l'Aburame andrebbe a formare delle copie, che sembrano perfette, abbastanza per trarre in inganno una mente sottosviluppata dalla mancanza di chakra, ma sicuramente una kunoichi dal chakra attivo avrebbe da subito potuto capire quale di quegli Hichi fosse quello vero...ma oggi il nostro allievo è fortunato. Nel fumo andrebbero ad avanzare delle copie, ma la nostra sensei non resterebbe a guardare, lanciandosi all'interno della coltre ed affidandosi al suo solo udito, molto più sviluppato. Il nostro ragazzo andrebbe a poter udire una piccola esplosione di fumo proveniente alla sua destra e null'altro, se non, da fuori la coltre <ottima tattica, se questa ti permettesse di non aver il mio stesso malus, che a differenza di te ho la possibilità di capire dove ti trovi per la mia sola capacità uditiva...> restando, infine, silente.[OFF: la descrizione della moltiplicazione ti permette di creare delle copie, ma è preferibile un minimo di descrizione in più]
[Palestra Accademia] Quello che voleva! La sensei ora ha dichiarato la sua posizione nella coltre di fumo. Si trova chiaramente davanti alla copia di destra che viene fatta esplodere e viene così mandata all'altro mondo. "La sensei si trova a tre metri da me, e si basa sull'udito, per cui devo sfruttare questo fattore a mio vantaggio." Infatti, se l'udito da una parte è un grande senso, dall'altro non permette di definire che cosa ci sia effettivamente, e non sa che esista un'ulteriore copia pronta lì. Non dice una parola, ma continua ad attendere prima di fare la sua mossa, ora chiara. La copia a sinistra di Hichi, ovvero alla destra della sensei, si trova a soli 1,5 metri dal deshi e all'incirca 2 dalla sensei (considerando che una stava a 3 metri e questa a 1,5 da Hichi, in diagonale potrebbe essere sui due metri circa). Il deshi, quindi, andrebbe a compiere uno scatto laterale sempre sfruttando l'energia accumulata nelle leve inferiori. In aggiunta, prorebbe questa strategia portandosi dietro all'altra copia, o meglio, se tracciassimo una linea che congiunge il sensei alla copia, ecco l'Aburame si troverebbe su quella direttrice, a 3 metri di distanza dalla copia, come margine di vantaggio (il movimento dovrebbe essere all'incirca di 4 metri considerando un triangolo rettangolo con vertice Hichi, cateto Hichi-copia 1,5 metri e cateto copia-nuova posizioene 3 metri. Quindi compie un movimento diagonale verso sinistra di circa 4 metri). Questo perchè? Semplicemente perchè da lì può attendere l'arrivo della sensei. Ma come lo andrebbe ad attendere? Componendo il sigillo della capra. Gli occhi vengono chiusi ed ecco che rapido andrebbe ad immaginare una figura. Voi penserete ad una figura umana, ma ecco che, invece, andrebbe a farsi largo nella mente la figura di una cimice, del colore del pavimento su cui si trovano ora i nostri personaggi. Una cimice dalle reali proporzioni, ovvero quella di una falange del mignolo della mano, cioè le classiche cimici che attaccano le case in questo periodo: l'estate. Esatto, data la sua discendenza, cercherebbe di sfruttare questa sua conoscenza ancora basilare degli insetti e le cimici sono tipicamente insetti "stagionali". Se la immagina in termini di dimensioni, ma anche di fattezze: carapace, zampine, antennine e ali che porbabilmente non potrà utilizzare. Il chakra verrebbe quindi fatto scorrere lungo tutto il corpo fino ad andare a coprire l'intera epidermide del deshi, creando una sorta di velo di chakra attorno al corpo dell'utilizzatore, nonché esaminato. Una volta fatto, andrebbe ad espellerlo - in primis - e quindi a manipolarlo, cercando di dare una forma, una sagoma a quel velo di chakra. L'obiettivo è quello di creare una nuova figura al posto di quella di Hichi, ma non una figura normale, quella di un insetto, come precedentemente definito. Il perchè è chiaro: un insetto è facile da nascondere, si muove e non dà nell'occhio. Inoltre, il fumogeno dovrebbe diradarsi da qui a poco rendendo sgombro il campo di battaglia. Se così fosse, la sensei avrebbe davanti una copia, che, presumendo, potrebbe essere the real Hichi. In realtà, il vero ninja è dietro, trasformato, forse, in cimice. Se la sua trasformazione avesse avuto successo, data l'assenza di chakra nella rivale, ora si sarebbe "nascosto" ulteriormente. Se la sua strategia prendesse piede, si troverebbe in una posizione ora interessante. Scopriamolo. [Chakra 6 - 2 = 4][Tecnica della trasformazione][Ninjutsu 12 | Agilità 15][1/4 spostamento di 4 metri in diagonale a sinistra + 1/2 tecnica della trasformazione][Equipaggiamento: Porta kunai e shuriken a dx: 3 kunai + 3 shuriken - Tasca porta oggetti: set fumogeni - Fuuda con tronchetto sostituzione al polso dx]La sensei andrebbe a ritrovar, ergo, la figura della sagoma della copia di Hichi. Il movimento della donna sarebbe semplice: una falcata in avanti e la mano destra che, colpendo con le punte delle dita, come fosse una lancia, andrebbe a colpire la testa del deshi, lasciandolo sparire in una nuvola di fumo bianco. Il volto della donna andrebbe a viaggiare a destra e sinistra, andando alla ricerca del futuro genin. Non lo andrebbe a ritrovare, non andrebbe a sapere dove si trovi, non andrebbe a percepire la sua presenza, quindi, andrebbe ad agire in un unico modo: le gambe si fletterebbero, icrociandosi e, portando il fondoschiena sul tatami e le mani sulle ginocchia, andrebbe a formare la posizione del loto. Occhi andrebbero a chiudersi ed il respiro rallentare, non agendo in altro modo, attendendo, forse all'infinito, vociando, in un sussurro calmo e atonico <bella mossa, vediamo come la porti avanti> andrebbe a verbiare, per poi, statuaria, rimanere ferma, immobile...spenta.
[Palestra Accademia] Bene, la sua strategia sembra aver colpito in pieno la sua sensei che rimane sbalordita o quantomeno finge di esserlo davanti al tentativo dell'Aburame. "Bene" pensa, ma deve considerare un fattore, quello della stanchezza che, inevitabilmente lo sta facendo anche vacillare in alcune scelte, dato lo sfruttamento del 60% del chakra a sua disposizione. Il fumo si sta diradando e quello che vede è che la sua seconda ed ultima copia viene mandata in fumo, come i sogni di gloria di quella povera creatura. "Addio" Lo saluta, quasi commemorandolo. Tornando a noi, la sensei ora sembra quasi "arrendersi" e si accovaccia per aspettare una mossa da parte del deshi che quindi deve sfruttare questo momento per decretare o meno la sua vittoria. Una mossa che potrebbe valere un esame intero. Da quella posizione può certamente fare poco, quindi, cercherebbe di tornare normale, semplicemente lasciando cadere la trasformazione e manifestandosi nuovamente davanti alla sensei, che si trova a tre metri alla destra dell'Aburame. Una volta tornato normale, andrebbe ad infilare una mano nel porta kunai e shuriken cercando di estrarre un kunai per l'appunto. Una volta estratto con la destra, la mano verrebbe portata dietro la spalla sinistra, quasi a far toccare la punta del kunai contro la scapola opposta. Il movimento serve fondamentalmente a far caricare di energia le fibre muscolari dell'Aburame, contraendole e catturando tutto il potere insito nelle fibre, dato dalla combinazione dei movimenti di actina e miosina. Una volta concentrato abbastanza potere cinetico, andrebbe a spirigionare il braccio, liberandolo. Il movimento che verrebbe delineatoo sarebbe parallelo al terreno, quasi come una frusta che disegna dolcemente un arco davanti al deshi. Un arco che però verrebbe interrotto una volta che il braccio destro fosse perpendicolare al busto dell'albino. Una volta raggiunta questa posizione la mano si aprirebbe lasciando partire il kunai in direzione della sensei. Non la sta mirando in pieno, lui odia ferire le persone senza un motivo, per cui andrebbe a mirare il tatami dietro di lei, facendo passare il kunai alla destra del suo volto, a circa 20 centimetri dal volto, facendole avvertire l'aria sferzante dell'arma. Fondamentalmente, non la vorrebbe ferire, ma, anzi, vuole darle dimostrazione delle sue doti, delle sue conoscenze, della sua etica e della sua voglia di mettersi in mostra. Non deve ucciderla, la prova deve essere volta alla valutazione delle caratteristiche e delle doti del deshi, e questa potrebbe esserne una valida dimostrazione. [Chakra 4][Houjutsu 9][4/4 lancio kunai a 20 centimetri dal volto della sensei a scopo solo dimostrativo e per NON ferire][Equipaggiamento: Porta kunai e shuriken a dx: 2 kunai + 3 shuriken - Tasca porta oggetti: set fumogeni - Fuuda con tronchetto sostituzione al polso dx]Hichi usa Kunai!
La seconda copia sarebbe stata distrutta e l'originale non sarebbe, al momento, visibile...per questo la donna andrebbe a imporsi quella posa, posa di relax assoluto, posa di calma interiore, ma posa che le serve per affinare i propri sensi e rallentare ciò che intorno a lei accade. La successiva mossa dell'Aburame andrebbe ad essere ottimale. La trasformazione verrebbe sciolta, un kunai impugnato, per poi effettuare un lancio, tutto sommato, anche per la poca esperienza dello shinobi, molto più che dignitoso. L'arma andrebbe a tagliare l'etere, fino a quando questo, come voluto dal discente, non andrebbe a porsi a venti centimetri dal volto della donna. Movimento veloce è quello che andrebbe a svolgere l'arto mancino di quest'ultima, con il quale andrebbe a bloccare quel moto portando indice e pollice a catturare la punta del pugnale. Gli occhi sarebbero ancora chiusi, quando, dopo aver posato l'arma al suolo, a lei adiacente, andrebbe a verbiare...<Perfetto. Qui hai finito, puoi tornare alla tua dimora> per poi, girandosi nella direzione del deshi, andrebbe ad aprire gli occhi e, con voce rattristata, chiosar:<mi ricordi mio marito...era un Aburame. Guai a te se macchi questo retaggio.> riportando infine il viso di fronte a sé e rimanere, lì, silente e ferma, come se non fosse più una donna, ma una mera statua marmorea.[end]
[Palestra Accademia] Il suo tentativo sarebbe andato a buon fine se dall'altra parte non ci fosse stata una sensei del calibro della Hyuga. < Uhm? > Mugugna al vedere quella strategia di difesa. Non proferisce altre parole e rimane in attesa di un riscontro o una risposta della sensei che non tarda ad arrivare. Pensa a che cosa possa fare, ma ecco che le dice che "ha finito". < Va bene > Dice porgendole un reverenziale inchino < Ah si? > Chiede, senza entrare nel dettaglio, visto che parla di "era" e quindi potrebbe essere perito in battaglia o missione. < Arrivederci > Dice, senza chiedere nulla sull'esito o cose varie. Se ne va. Torna infatti sui suoi passi e pronto si dirige verso casa, lesto, sapendo che lo aspetta un buon tazzone di gelato al pistacchio. [END]