Giocata del 16/07/2018 dalle 09:54 alle 15:38 nella chat "Accademia Ninja - Konoha"
Dice il saggio: anche la polvere può diventare una montagna. ~ Anche la nostra piccola principessa può auspicare a portare a portare a termine positivamente questo esame che la porterà a divenire una genin -se tutto andrà bene ovviamente- riuscire dunque ad avere il coprifronte sul quale v’è il simbolo di Konoha, il villaggio non più tanto sconosciuto ai di lei bianchi occhi oramai. La candida creaturina veste un paio di pantaloncini blu e morbidi che le lascia scoperte le gambe dalle ginocchia ai piedi anche se questi ultimi calzano ovviamente dei sandali bianchi, nel mentre che il petto è coperto da una semplice canottiera bianca. Tap tap - i passi si muovono all’apparenza tranquilli per la strada del villaggio con desiderio di raggiungere l’Accademia e una volta al suo intero -come specificato nella lettera che le è arrivata- completare il viaggio fino alla palestra. Il crine bianco è stato raccolto in una coda alta che in seguito è stata confezionata in modo da creare una crocchia sulla di lei nuca ed evitare di avere fastidiose ciocche argentei svolazzanti, nonostante la già presente frangia lunga che le solletica gli occhi perlacei. Memore della prova di combattimento effettuata qualche giorno prima questa volta è andata incontro alla correzione dei propri scorsi errori e si è munita di equipaggiamento, dunque questa volta abbiamo due nuovi oggetti a far capolino sul di lei corpo: un porta armi e un portaoggetti. Il porta armi è situato per comodità sulla gamba destra sopra ad una fasciatura bianca che le stringe i pantaloni invece il portaoggetti è simile ad un marsupio molto grande e dunque il suo posto è intorno alla vita. Non ha comprato molte armi giusto degli shuriken e dei kunai, semplici e scontati che ha infilato nel porta armi, luogo che più conviene a loro mentre nel portaoggetti tutto il resto che è composto da dei fuuda per la sostituzione di primo tipo quindi muniti di relativi tronchetti, dei fumogeni, due diversi tipi di bombe. Giunta in Accademia si prende il suo tempo per impastare il chakra prima di arrivare alla palestra e andrebbe a ricercare dunque nei cassetti della sua memoria il sigillo della capra e le manine e le dita libere della bambina andrebbero a comporsi cercando di produrlo in maniera ottimale e fedele. Dovrebbe ritrovarsi nel buio della di lei mente e del suo mondo perduto nel quale galleggia priva di ogni legge di gravità, figurerebbe il suo corpo in quel nero pece e proverebbe tranquillità e pace tornando allo stato che per lei rappresenta l’utero della madre. Nero intorno a lei se non fosse per quei due colori che sono rimasti all’interno del suo corpo dalla prima volta che ci ha provato, ovvero il colore blu e il colore bianco che ora andrebbero a raffigurare le due energie che sono presenti nel di lei corpo. La scia blu percorrerebbe la creaturina dall’interno andando a riversarsi nella sua testa in una danza elegante che vedrebbe il colore aggrovigliarsi su se stesso formando una mezza luna di colore blu scuro, espressione dei suoi pensieri e della sua energia psichica. Invece la scia di colore bianco pervaderebbe tutto il suo corpo essendo espressione dell’energia fisica del suo essere ma si concentrerebbe all’addome in linee di bianco che danzerebbero e si attorciglierebbero in tale punto formando una seconda mezza luna. Le due mezze lune se ben ricorda ora dovrebbe essere sospinte entrambe verso il plesso solare dove permanerebbe il sigillo effettuato con le mani, in due movimenti speculari che vedrebbero le due mezze lune vorticare verso il punto prestabilito. Lì la bambina cercherebbe di portarle ad unirsi e miscelarsi ruotando come se si volessero mangiare l’una con l’altra ma alla fine dovrebbero unirsi armoniosamente in un’unica luna piena azzurra, frutto di un blu slavato col bianco. Quella luna piena non dovrebbe essere altro che il chakra che dovrebbe essere quindi stato richiamato con questo processo appena effettuato, per poter brillare e divampare nel piccolo corpo e renderla capace di effettuare cose altrimenti impossibili. Scioglierebbe il sigillo rilassando le braccia lungo i fianchi e come da maledizione nessuna emozione traspare dal suo viso apatico e distante come se nulla le interessasse di questo momento, nonostante però il cuore le stia battendo in gola con furia dimostrando solo internamente l’ansia e le varie preoccupazioni che questo esame le mostra. Nessun altro indugio per la principessa della Luna che si ritrova ora ad avanzare entrando nella palestra pronta per iniziare. [Tentativo di impastare il chakra | 4/4][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x5]La giornata è appena cominciata, vi sono deshi che iniziano or ora il loro percorso accademico e deshi che, come nel caso della nostra Harumi, si accingono a terminarlo. Entrata nell'accademia nessuno la nota o la disturba, ma il suo obiettivo sarebbe ben più avanti. Le è stata, di fatti, recapitata una lettere che indicava l'orario ed il luogo della sua prova finale, per la precisione la palestra dell'accademia ninja. Una volta aver impastato correttamente il proprio chakra la piccola vi si dirige a passo svelto e sicuro, trovando le due grosse ante già aprte. La sala della palestra è totalmente sgombra, i vari attrezzi e strumenti sono stati ammassati sulle pareti per consentire ai vari futuri ninja di poter dimostrare le loro abilità senza ostacoli di sorta. La palestra è su pianta circolare, il soffitto è alto cinque metri e dieci metri, invece, è il diametro della sala ove andrà a svolgersi l'esame odierno. All'interno della struttura la attendono un uoo alto, dalla pelle diafana e dal crine corvino. I suoi occhi d'onice osservao il suo arrivo ed un sorriso gli si dipinge sul volto. Egli, come Harumi potrà ben riconoscere, è Azrael Nara, incaricato quest'oggi di supervisionare il suo eventuale passaggio a Genin della Foglia. Accanto a lui, al centro della palestra, vi è un ragazzino armato di tutto punto, vari porta oggetti e porta kunai ricoprono la sua figura piuttosto allenata, alta sl metro e settanta. Non indossa coprifronte, ma semplicemente una canotta grigia ed un paio di pantaloncini neri. E' a piedi scalzi ed i corti capelli castani ed arruffati gli incorniciano il volto. Gli occhi, ach'essi di una sfumatura castana, osservano la bambina, ma egli non s'azzarda a parlare prima che sia il Sensei a farlo. < Buongiorno Harumi > Chiosa il Nara, lasciandole il tempo di addentrarsi all'interno della sala < Lui è Rukai ed è qui per affrontarti. > Presenta il ragazzino che risponde con un inchino ed il Nara si sposta verso l'entrata della sala, in maniera tale da lasciarli disporre. Il giovanotto armato si pone dinanzi alla bambina di cinque metri e si sistema in posizione di guardia con la gamba destra posta in avanti e la destrorsa ad accarezzare il porta armi che ha sulla coscia destra. < Alle signorine la prima mossa! > Pronuncia, lasciando, così, che lo scontro possa avviarsi. [ Distanze: Harumi-Rukai 5 metri | 30 minuti di tempo per azionare ]
I colori riempiono il loco facendo da sfondo insieme al basso e ormai quasi spento ronzio nella sua testa, donandole un insieme variegato dalle più svariate tinte che per un attimo portano via la sua concentrazione e mente da un’altra parte. Appena giunge e i suoi occhi si posano sul moro Azrael troppe emozioni le attraversano la mente e nessuna di esse viene fatta dono attraverso lo sguardo il quale rimane impassibile e neutro. Non vede quell’uomo da molto e non si erano lasciati in maniera amichevole e questo si trasforma in lei in ulteriore ansia dalla quale però non vuole essere presa troppo per non cedere ad essa. Preferisce allora concentrarsi sul ragazzino molto più alto di lei e che sarà il suo avversario, facendo un solo cenno di assenso per dare modo ad entrambi di far comprendere che ha sentito e recepito le loro parole pur senza far dono della di lei voce in risposta, che già sappiamo essere rara soprattutto in caso di estrema tensione, però dona a lui un elegante inchino. L’avversario accarezza il porta armi e ciò le fa temere l’uso di qualche arma quindi lo deve confondere per potersi avvicinare e tentare di colpirlo. Infilerebbe una mano nel portaoggetti e da quest’ultimo estrarrebbe uno dei cinque fumogeni con la manina destra e lo farebbe scattare in modo da liberare il fumo nero e farebbe solo rotolare tale fumogeno dietro di sé, perché dovrebbe avere un ampio raggio, quindi vorrebbe includere nel fumo solo se stessa e non anche il ragazzo, quindi lo lascerebbe rotolare indietro per quanto le sia possibile. Lui non vedrebbe lei, ma nemmeno lei vedrebbe lui, ma è un rischio che vuole correre cercando di focalizzare la sua attenzione sulla memoria visiva, quindi sapendolo avanti a lei di cinque metri e poi aguzzerebbe le orecchie per cercare di sentire i suoi spostamenti. Velocemente chiamerebbe alla sua mente la moltiplicazione del corpo, e cercherebbe dai suoi cassetti della memoria ogni step di tale tecnica. Primo step sono i sigilli e li richiama a sé nella loro forma e composizione e li eseguirebbe in ordine: bue, cane, drago e cinghiale. Delle chiavi di accesso per poter liberare la potenza magica del chakra in quell’arte del ninjutsu, attraverso il quale cercherebbe ora di raffigurare se stessa come se si stesse guardando allo specchio: il crine bianco e raccolto in una coda alta rigirata su se stessa per formare uno chignon che le raccolga tutte le ciocche e la frangia un po’ troppo lunga, che va a nascondere solo appena gli occhi bianchi e perlati. Si soffermerebbe sulla sua espressione solita e non difficile da raffigurarsi dato che sarebbe neutra e priva di ogni qualsivoglia espressione, per poi giungere alla canottiera semplicemente bianca e quei pantaloncini blu, fino ai sandali bianchi indossati ai piedi. La carnagione rosea e la cicatrice che spicca al centro del petto per un’iniziale porzione visibile per via della scollatura della maglietta, ma che poi continua la sua corsa lungo tutto lo sterno. Si preoccuperebbe dunque si visualizzare ogni dettaglio anche sotto le vesti, per una copia maggiormente perfetta e passerebbe a figurare la di lei altezza esigua di soli 136 centimetri per un peso che ben conosce essere di circa 31 chilogrammi. Raffigurerebbe la costituzione e solo dopo essersi assicurata di aver visualizzato il proprio corpo alla perfezione oserebbe passare allo step successivo: dare movimento al chakra dall’interno del di lei corpicino fino ai punti di fuga, gli tsubo, che sono presenti sul suo corpo e terrebbe bene in mente la sua immagine facendo fuoriuscire il chakra da questi punti e lo esternerebbe al fianco di se stessa. L’ultimo step prevederebbe il modellamento di tale energia al suo fianco per farle assumere le sue sembianze e così farebbe come per la trasformazione, tentando di dare il via a quella particolare tecnica e cercare di creare una sua copia direttamente al suo fianco. Se fosse riuscita a crearla allora le sussurrerebbe un semplice ordine: <Corri verso il ragazzino a zig zag incrociandoti con me. Avanti, cinque metri.> un flebile sussurro della sua voce che spera di non far sentire all’avversario se pronunciato abbastanza a bassa voce, ma anche se sentisse in ogni caso non saprebbe chi possa essere l’originale e chi la copia per via del fumo. Confonderlo per avvicinarsi piegherebbe le ginocchia e presterebbe attenzione ai rumori e velocemente inizierebbe la sua corsa insieme alla copia scatterebbe grazie alla forza dei muscoli delle gambe. La bambina -con la copia- inizierebbe a correre verso il ragazzo a zig zag, scatterebbe inizialmente verso la propria destra, mentre la copia andrebbe a sinistra e specularmente andrebbero a muoversi in quel modo incrociandosi fra loro e sovrapponendosi. Per aver fatto rotolare indietro il fumogeno, spera che il ragazzo sia rimasto fuori dalla nube, quindi lei e la copia dovrebbero, o meglio, vorrebbero uscir dalla nube per poter riavere la vista sull’avversario. Se fosse riuscita a raggiungere il ragazzo per quei cinque metri si preparerebbe ad attaccarlo. [Tentativo di far rotolare indietro il fumogeno | 1/4 (non viene lanciato ma fatto rotolare)][Tentativo per la tecnica della moltiplicazione, una copia | 2/4][Tentativo della corsa di 5 metri verso il ragazzo |1/4][Chk: 8/10, meno 2 per la copia][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x5 | fuuda tronchetti x5]Harumi lascia cadere il proprio fumogeno alle spalle, sganciandolo dal suo alloggio per, successivamente, lasciar liverare una nube di fumo nero che, per come vorrebbe la deshi, dovrebbe inglobarla e lasciar libero l'avversario. V'è, però, un problema. Il raggio di copertura del fumogeno è di quindici metri, quidi abbastanza per ricoprire tutta la stanza, Sensei e deshi compresi. Di fatti è questo quel che accade, in poco tempo il fumo si diffonde, riempiendo la stanza e la moltiplicazione di Harumi le fornisce una copia che, sì, esegue i suoi ordini, ma arrivano alla posizione dell'avversario mentre sono ancora tutti avvolti nel fumo. Non un passo viene mosso da deshi che, però, lascia udire un sonoro sgferragliare, segno che le sue armi si stanno muiovendo, seppur sul posto. Impossibile per la Hyuga decretare se stia lanciando qualcosa, se stia solo estraendo o altro, l'unica cosa che potrà udire con certezza è un rumore metallico ed un frucio, come di aria che si sposta al movimento di un corpo solido. I rumori provengono sempre dalla stessa posizione, ergo, dal centro della Harumi reale e della sua copia, ma la natura di tale movimento resta, per il momento, impossibile da definire, lasciando il dubbio che possa essere qualcosa di pericoloso. [1/4 di schivata | Distanza: corpo a corpo | Ora 11:46 - 30 minuti di tempo per azionare ]
Lei non è perfetta pur essendo la principessa della Luna, lei non ha mai vissuto nel mondo non ha esperienze e non ha mai visto nessuno combattere, ciò la rende un piccolo scricciolo capace di sbagliare e fare male i suoi calcoli, non ha la verità assoluta in tasca e non pensa nemmeno di poter pretendere di averla. A suo vantaggio per questa carriera ha l’impossibilità di far trasparire le emozioni ed apparire fredda e stoica come una statua di marmo di un tempio sacro e in più anche il segreto condiviso solo con Raoku nell’impossibilità di avvertire il dolore che le potrebbe permettere una maggior resistenza ma anche una grandissima falla nella sua capacità di giudizio nella di lei autoconservazione. Alle di lei orecchie giunge il suono metallico che le lascia intendere che il ragazzo è ancora fermo nella sua posizione, due ciechi nella stessa nube e impossibile per la principessa ora riuscire a comprendere che ha intossicato tutto il luogo e non una sola sua parte. Lui fermo ma qualcosa viene lanciato a giudicare dal fruscio dello spostamento d’aria che viene verso di lei centralmente e non le resta che schivare in ogni caso pur non sapendo di cosa si tratta. Lascia al suo destino la copia dato che il suo tentativo è fallito in partenza e cercherebbe di togliersi da quella traiettoria e schiverebbe lateralmente verso destra, sposterebbe il peso e il busto in quella direzione piegando maggiormente il ginocchio destro e si darebbe la spinta con la gamba sinistra per compiere una schivata laterale verso destra per cercare di portarsi il più lontano possibile dal suono in avvicinamento percorrendo un paio di metri aggirando però l’avversario, quindi senza allontanarsi da lui e cercherebbe di lavorare di memoria per cercare di non perdere la posizione del ragazzo che dovrebbe essere rimasto fermo per le di lei orecchie. In teoria dovrebbero essere a distanza di ingaggio se lui non si è mosso e se lei fosse riuscita ad aggirarlo facendo fede alla propria memoria di posizione, di conseguenza cercherebbe di portare un colpo alla cieca però avendo fiducia della di lei testa. L’altezza di lui è di un metro e settanta circa, se ben proporzionato potrebbe cercare di capire dove colpire almeno se tronco o gambe e lei mirerebbe alle gambe con un calcio. Sposterebbe il peso sulla gamba sinistra e piegherebbe il corpo sempre verso sinistra per permettere alla gamba destra di sollevarsi dal suolo cercherebbe di tenere l’equilibrio con le braccia e sposterebbe la gamba destra indietro per poi cercare di caricare il colpo: un calcio da destra verso sinistra parallelo al suolo come una spazzata per cercare di colpire le gambe avversarie o almeno il primo ginocchio che potrebbe impattare sullo stinco della bambina. La principessa non ne ha idea di dove e come sta colpendo e va a memoria conscia di essersi messa nei guai da sola ma non potendo fare altro se non attendere che il fumo si diradi e affidandosi esclusivamente all’udito e agli spostamenti d’aria. [Tentativo di una schivata di 2 metri a destra ma aggirando l’avversario | 1/4][Tentativo calcio/spazzata alle gambe avversarie | 2/4][Chk: 8/10][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x4 | fuuda tronchetti x5]L'attacco del ragazzo non trova il proprio bersaglio voluto, dissolve la copia e sortisce il secondario effetto che il deshi voleva, ovvero diradare il fumo attorno alla loro posizione. L'arma che ha imbracciato, infatti, come anche Harumi potrà vedere, è un ventaglio alla cui estremità sono presenti delle lame con cui ha liberato la zona di tre metri attorno a loro dal fumo, permettendo una visione più precisa e nitida nella distanza di ingaggio. Harumi, tuttavia, non si è limitata a schivare, ma a portare un'offensiva piuttosto efficace. La sua gamba, infatti, compie una spazzata contro le leve inferiori dell'avversario che, colto alla sprovvista dopo aver recuperato l'uso della vista, si ritrova a cadere col sedere a terra e a lasciar cadere il ventaglio alla sua destra, mano con cui lo stava reggendo da principio. Dopo una smoria di disappunto va a recuperare un paio di shuriken dalla tasca porta armi, con la chiara intenzione di lanciarli alla bambina. Il lancio è preciso e piuttosto veloce, anche più di quello portato precedentemente col ventaglio ed è diretto per la precizione al petto e alla gamba con cui la bambina ha compiuto l'attacco, con una piccola stella metallica per bersaglio. [2/4 per schivare | Distanza: corpo a corpo | Per questo giro non ti do tempo, che io mi prendo la pausa pranzo da cui tornerò intorno alle tre, scrivi con calma ed invia, lascio aperta la registrazione ]
La principessa della Luna è riuscita a schivare il colpo che vede la morte della povera copia e allo stesso tempo una zona intorno a loro di tre metri viene liberata dal fumo grazie al ventaglio del ragazzo. La spazzata della bambina trova invece un esisto positivo quando lo stinco va a impattare contro le gambe del ragazzo riuscendo a coglierlo di sorpresa e addirittura guadagnarsi una posizione di vantaggio facendolo cadere con il sedere a terra. Egli non si rialza da terra ma decide di armare la sua mano con due shuriken che lancia contro il petto e la gamba destra della piccola albina dandole ben poco tempo per riflettere se vuole schivare non andando verso destra perché in quel modo rischia di essere colpita dallo shuriken che mira alla gamba destra, magari venendo colpita alla sinistra, quindi deve schivare verso sinistra per sottrarre busto e gamba destra ai due attacchi. Le celluline grigie lavorano di gran lena e una manina -la destra- verrebbe portata al portaoggetti per poter prendere uno due cinque fuuda contenenti un tronchetto per la sostituzione di primo tipo. Terrebbe il fuuda in mano e comporrebbe i sigilli necessari per la tecnica: serpente, drago, cinghiale e cavallo cercando di richiamarli dalla propria memoria affinchè possa ricrearli nella maniera più esatta. Lo step successivo dovrebbe essere quello di richiamare il di lei chakra impastato per farlo fluire all’interno del suo corpo in modo tale che raggiunga la mano destra percorrendo i canali che attraversano spalla e braccio e in questo modo dovrebbe farli fuoriuscire dagli tsubo della mano così immetterebbe parte del suo chakra nel fuuda per liberare il tronchetto. Userebbe tale tronchetto come esca e sfrutterebbe la nuvoletta di fumo creatasi per spostarsi verso sinistra ma prima potenzierebbe grazie al chakra le di lei gambe e dovrebbe così potenziare i muscoli e la velocità per permetterle un movimento più veloce agli occhi altrui. Piegherebbe il corpo verso sinistra e di più il ginocchio sinistro rispetto al destro e poi scatterebbe verso sinistra ma in avanti a creare un piccolo mezzo cerchio verso di lui per un solo metro -quanto le sue abilità le permettono- per evitare i due shuriken sfruttando la forza dei muscoli e la velocità potenziata. Quindi: un metri verso sinistra per schivare però allo stesso tempo quella schivata la farebbe portandosi anche in avanti in modo da cercare di finire corpo a corpo con il ragazzo. Egli infatti dovrebbe essere ancora seduto col sedere per terra -dato che non si sarebbe rialzato- e lei schiverebbe a sinistra e poi si avvicinerebbe a lui con l’intenzione di bloccarlo a terra. Infatti nello spostarsi in avanti contro il ragazzo solleverebbe appena la gamba destra in modo da cercare di far impattare il ginocchio contro il petto del ragazzo più precisamente sullo sterno, cercherebbe di sfruttare il suo slancio potenziato e derivante dalla sostituzione di primo tipo per far impattare il ginocchio contro lo sterno dell’avversario e farlo sbilanciare e cadere schiena a terra senza fermare quindi il suo slancio. Il ginocchio però rimarrebbe a contatto con il petto dell’avversario con la di lei intenzione di ritrovarsi infine inginocchiata sopra di lui quindi ricadere insieme al ragazzo col ginocchio destro sul petto a tenerlo bloccato a terra e il ginocchio sinistro che invece dovrebbe impattare sul pavimento a lato del corpo del ragazzo. Nello stesso momento la bambina vorrebbe estrarre un kunai dal porta armi stringendone l’impugnatura con la manina destra e punterebbe solo la lama al collo del ragazzo in una tacita ed esplicita richiesta di arrendersi. [Tentativo della sostituzione di primo tipo, movimento potenziato di 1 metro (ninjutsu/8 di portata) | 2/4][Tentativo di bloccare a terra il ragazzo | 2/4][Chk: 5/10, meno 3 per la sostituzione di primo tipo][Equip.: porta armi: shuriken x3 | kunai x3 – portaoggetti: carta bomba x2 | bomba luce x2 | fumogeni x4 | fuuda tronchetti x5]La piccola albina ha colto esattamente il punto della situazione: il ragazzo è più veloce ed abile nel lancio delle armi, che nel corpo a corpo armato. Per tale motivazione i suoi shuriken sono abbastaza veloci da richiedere una tecnica il cui obiettivo è potenziare le proprie capacità fisiche al fine di schivare. Inoltre anche il posizionamento ed il moviento sono ben pensati, di fatti muoversi a sinistra era la scelta migliore. Il tronchetto viene liberato in una nuvoletta di fumo e resta vittima dei due shuriken che si conficcano prontamente nel legno. Per quanto riguardsa la nostra Harumi, invece, rimasta illesa, si precipita in un nuovo attacco che la vede impattare col proprio ginocchio contro lo sterno del giovane. La sua forza non è eccessivamente maggiore, ma - dato lo slancio e la precaria posizione dell'avversario - riesce nell'intento non solo di danneggiarlo spezzandogli il fiato, ma anche di atterrarlo e discendere verso il pavimento con lui. Il ragazzino ringhia, i suoi occhi bruciano di rabbia quando, non avendo le braccia bloccate, tenta di recuperare il Tessen, il ventaglio che aveva lasciato poco prima cadere, nel tentativo di attaccare alle spalle di Harumi stessa. Tale gesto viene seguito da un fruscio ed, improvvisamente, un'ombra si abbatte sui due deshi intenti a malmenarsi. Si tratta, infatti, del sensei Azrael che ha ben pensato di interrompere lo scontro prima che esso potesse portare ad esiti ben poco amichevoli. Il suo piede sinistro, infatti, preme con forza sulla mano che tentava di stringere il ventaglio e la sua mancina va a dare una pacca di incoraggiamento alla stessa Harumi < Benissimo piccola, qui abbiamo finito. > La informa, porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi e a lasciare la stanza ancora leggermente velata dal fumo dell'oggetto lanciato sin dall'inizio dalla giovane Harumi, fulminando con lo sguardo il suo avversario e costringendolo con la sola forza della sua autorità a restare in quella posizione ancorato al pavimento. [ end, non occorre che fai la tua. A brevissimo il tuo responso. ]