Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

[ Missione C ] - Trasloco pt. 2

Quest

Missione di Livello C

0
0
con Azrael, Karitama, Kaime, Gekko, Irou

Giornata di sole, stranamente, in quel di Kusagakure no Sato. La stella piuù luminosa della volta celestre brilla alta nel cielo, non v’è nuvola a screziare il cielo limpido e terso, di quelli che non si vedono spesso nel Villaggio dell’Erba. I nostri tre ninja preferiti si trovano all’entrata del Bosco dei Ciliegi, la loro missione è quella di, si spera, ritrovare una katana di legno trafugata ad un – a quanto pare – importante membro del Villaggio. Non si sa la precisa locazione dell’obiettivo quindi i tre dell’hase-maria dovranno come prima cosa individuare la precisa direzione delle tracce da seguire. Dinanzi hanno un viale piastrellato della larghezza di due metri e dalla lunghezza incalcolabile, percorrendo in tutta la lughezza il Bosco, ai lati c’è la vegetazione, sottilissimi tronchi chiari che si diramano in spettacolari fiori dalle varie sfumature di rosa. La cadenza degli alberi si fa via via sempre più fitta mano mano che ci si addentra nella zona e, per il momento, tutto tace. Non un suono, non un elemento sospettoso. Il tempo per prepararsi e per ideare un piano d’azione c’è, tutto quel che sanno è che devono trovare dei banditi che hanno attaccato un convoglio di traslochi, trafugando il prezioso cimelio appartenuto a qualcuno che lo ha ritenuto abbastanza importante da richiedere una missione apposta. I contorni del bosco sono delimitati da una ringhiera ferrea che si sviluppa circolarmente ed i tre avranno, non appena messo piede nel parco, alle spalle un grande cancello ad arco in ferro battuto, della grandezza totale di tre metri in larghezza ed altrettanti in altezza, spalancato per consentire l’ingresso e l’uscita a chiunque, persino ai banditi che i genin devono trovare, se non fanno abbastanza attenzione. [ Turni liberi – Tempo massimo 30 minuti A PERSONA – Per qualunque cosa, domandate in privato ]

Ora: 16:32

16:53 Kaime:
 La giovane, per la seconda volta nella propria vita, deve svolgere una missione con il suo amato fratello, con il quale, nella prima sua esperienza, si è trovata molto in comunione con il suo Karim, soprattutto avendo notato che entrambi adoperavano, quasi in modo innato, le stesse tecniche. Il Sole, quest'oggi, splende nell'empireo, riscaldando tutti i cerchi del villaggio detestato tanto dalla ballerina, la quale, comunque, andrebbe a prepararsi, dopo essersi svegliata ed aver svolto la sua toelettatura, indossando un tubino nero, aderente, che andrebbe a ricoprire il suo corpo dall'altezza nel seno fino alle cosce, dove, una decina di centimetri al di sotto, andrebbero a palesarsi delle lunghe calze parigine, di spessa rete nera, le quali, con la loro trama, andrebbero a celare degli schinieri, allacciati con dovizia dietro i polpacci. Sopra il suo vestito verrebbe indossata una mantella con delle maniche e cappuccio color vinaccio, così da celar, nelle maniche, i due vambracci. I capelli sarebbero sciolti e lisci, incorniciando quell'angelico e niveo viso, decorato a sua volta da due ambrate iridi. Al fianco destro andrebbe ad indossar un porta oggetti, anch'esso nero, al cui interno sarebbero presenti tre fuuda, al cui interno sarebbero sigillati dei tronchetti per la sostituzione, due tonici recupero chakra speciali e due conici coagulanti speciali, così da poterne dar uno ad un alleato o ad eventuali feriti in caso di bisogno. Vi sarebbero anche dieci fuuda bianchi con annesso pennellino e calamaio, così, in caso, adoperar le tecniche della corporazione, degli occhiali monolente, in caso di condizioni che possano mettere in pericolo i propri bulbi ed un respiratore. all'altezza della giarrettiera sinistra, sarebbe indossato il porta kunai e shiriken, nel quale, negli appositi alloggi, sarebbero posti sei kunai...si, armi per un combattimento corpo a corpo, dopo piccoli e basilari allenamenti che le hanno concesso la minima e superficiale capacità di utilizzare tali armi, anche se con uno scarsissimo risultato nell'utilizzo a distanza. Infine vi è l'ultima ma più potente arma...La giovane Kaime, nel tentativo di richiamare il chakra, energia primordiale e fondamentale per l’utilizzo di qualsivoglia capacità magica, sia questa ninjutsu, genjutsu o fuuinjutsu, andrebbe a chiuder le palpebre, celando quelle ambrate iridi, quelle iridi che, se potessero, esprimerebbero tutte le emozioni che caratterizzano la psiche della ballerina…i suoi dubbi, la sua sofferenza, il suo morboso affetto nei confronti di Karitama, suo fratello e sua ispirazione di tutte le azioni che svolge lungo la giornata, lungo la sua vita. Il femmineo corpo andrebbe a rilassarsi, a cercare una pace interiore che mai, se non in questa pratica, riesce a trovar, tranne per quanto riguarda gli arti superiori, le cui estremità andrebbero a porsi all’altezza dello sterno nella rappresentazione del caprino sigillo. Le leve inferiori verrebbero, leggermente, divaricate; il respiro si farebbe regolare, melodioso, ritmico; la testa si abbasserebbe delicatamente e lentamente, a causa del rilassamento ed, infine, la mente si sgombrerebbe, si sgombrerebbe da tutte le preoccupazioni, da tutte le brame, da tutte le distrazioni o impulsi che potrebbero distoglierla dalla azione appena intrapresa. Per pura comodità la giovane andrebbe a rappresentare, mentalmente, una sua copia, quasi come fosse un riflesso di uno specchio, ma uno specchio ingiusto, in quanto, il riflesso parrebbe spento, inanimato, indefinito, distorto, manufatto…un contenitore vitreo completamente vuoto, o quasi. Solo e soltanto due forme andrebbero a distinguersi all’interno di quella immagine: una piccola rappresentazione dal femminil sesso, all’altezza dei seni nasali, dallo smeraldino colore, il color dell’erba bagnata, il color dello smeraldo, il color di un prato di Ame che, nutrito dalla pioggia, è sempre luminoso, radiosi, felice, una figura dal lungo manto, il quale ondeggerebbe dietro la sua silhouette, silhouette non dissimile a quella della Ishiba, dalle curve appena pronunciate e dalla sottile vita, dalla quale andrebbero ad estendersi due leve inferiori, lunghe ed affusolate. L’altra figura, invece, sarebbe quella di un ragazzo, dal violaceo colore, un colore non facilmente spiegabile, né, tantomeno, facile da ritrovar in natura, facile da ricollegare…è un viola che solo la ragazza sa cosa rappresenta, è un viola che accende il suo animo. Questo verrebbe rappresentato con una capigliatura spettinata, dalla media lunghezza e posta un corpo snello quanto elegante, ma non per questo debole, un corpo definito e tonico, corpo di una figura rappresentata all’altezza della bocca dello stomaco. Mediante la dovuta concentrazione queste due figure dovrebbe cominciar a muoversi, lentamente, l’uno verso l’altra, per poi, presi dal loro impulso, prender velocità, ricercando quel contatto con bramosia, desiderio…lussuria. Nel muoversi le due figure andrebbe a dar vita ad un evento…la femminea figura andrebbe a rilasciar, dietro di sé, una velata sfumatura verdastra, sinonimo di una spensierata condizione emotiva, mentale, mentre la sua parte maschile andrebbe a rilasciar alle sue spalle, in modo analogo, una fitta linea di denso fumo, sinonimo di potenza del corpo e dell’aggressività dell’impulso fisico. I due amanti dovrebbero continuar a correre fino a giungere all’altezza del plesso solare, ovvero poco sotto rispetto a dove la giovane tiene fermo il sigillo della capra, dove, dunque, riuscirebbero a congiungersi. Il lor contatto è basato su un semplice gesto: prender le mani del partner e cominciar, con questi, una leggera danza, un semplice movimento orario, il quale permetterebbe alle due figure di sfumar nel colore opposto, prendendo parte dell’altro e rendendolo proprio. Il ballo continuerebbe fino a quanto, ormai omogenei nel colore, non si unirebbero, infine, mediante un bacio, un tenero bacio che nulla ha a che fare con la sessualità, con la mera passione fisica, ma un bacio di amore, un bacio basato sul sincero sentimento che l’uno prova verso l’altra, un bacio che permetterebbe,, dunque, la composizione dell’energia in tutta la sua potenza, sancendo così quell’amore che due amanti, impossibilitati dalla distanza, qualsiasi questa sia, possono sancire almeno una volta nella loro vita. Un’ amore, un’ amore inscindibile, dal quale verrebbero a nascere centinaia, migliaia, milioni, o anche miliardi di filamenti dalla sfera stessa, filamenti i quali andrebbero a scorrere lungo il sistema circolatorio del chakra, attraverso il quale, la suddetta energia, andrebbe ad irrogare interamente la figura della kunoichi, rendendo così possibili, attraverso la fuoriuscita di chakra dagli tsubo, vie di fuga presenti sul femmineo corpo in trecentosessantun punti differenti, le più disparate tecniche ninja, o semplicemente azioni precedentemente impossibili per la ballerina. Or dunque la giovane si troverebbe ad aprir le palpebre, come un sipario che riapre all’atto successivo di uno spettacolo, con una lucentezza nello sguardo maggiorata rispetto al solito, se il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi. Svolto ciò, la giovane andrebbe a porsi, come al suo solito, alla porta di ingresso, aspettando il suo amato fratellone e, con egli, giungere al bosco di ciliegi...forse l'unico posto in tutta Kusagakure che lei riesce a sopportare. Se vi fossero giunti, la giovane andrebbe ad attendere il suo compagno di team, Mr 'cristallino' prima di avanzare verso quel luogo. Lo conosce abbastanza bene, avendoci svolto un combattimento di allenamento, avendo percorso buona parte di tutto il bosco con la sua amica Naoko, per quanto non l'abbia più vista. Non si addentrerebbe troppo però, avanzando qualche metro, forse giusto un paio, prima di fermarsi e attendere i suoi compagni per realizzare un piano[tentativo impasto chakra][se - chakra on][Equip: 3 fuuda per la sostituzione - 10 fuuda bianchi con pennino e inchiosto - respiratore - occhiali monolente - 2 tonici rec. chakra speciali - 2 tonici coagulanti - 6x kunai]

16:55 Kaime:
 [edit: equip + vambracci e schinieri]

16:57 Gekko:
 Un giorno è passato da quando finalmente l'Ametista è stato dimesso dall'Ospedale... o meglio da quando le carte per la sua dimissione sono state compilate, peccato che la notizia a lui sia giunta sul far della sera, quindi si è solo gustato una cena in libertà, una cena che finalmente sapesse di qualcosa ed una nottata di riposo nel suo letto... certo non prima di leggere un biglietto, fattogli recapitare da Kaime Ishiba, nel quale gli veniva annunciato che dopo l'esito alla Cascata di Kusa, l'intervento del trio fosse richiesto altrove "Ci vediamo dove abbiamo combattuto, per una Missione"... un messaggio che nessuno potrebbe decifrare a meno di non conoscere il mittente, il destinatario ed avere assistito allo scontro... cosa poco consigliabile per chiunque... ed il tipo che ricevette un tronchetto da sostituzione sparato sul sedere lo può confermare, come la ragazza con cui stava amoreggiando (?). Il Genin della Foglia si alzerebbe dal letto rinfrancato, si laverebbe e farebbe una leggera colazione, infine si vestirebbe e lascerebbe l'abitazione. Come suo solito indossa il suo equipaggiamento al completo: pantalone aderente fino al ginocchio e lungo fino a metà tibia e maglia chiusa sul davanti da una zip, con maniche aderenti sino al gomito, schinieri e vambracci di cuoio, guanti ninja ed un'armatura leggera, anch'essa di cuoio a coprire il torace ed il lato delle cosce. In vita porta una cintura di cuoio, a cui è intrecciato il coprifronte di Kusa e da cui pendono ai lati un portakunai sulla destra contenente 9 di questi attrezzi shinobistici ed un portaoggetti sulla sinistra al cui interno trovano posto un set di fumogeni, 5 carte bomba, 5 bombe luce, 5 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttori, 2 set di makibishi, 1 fuda con il kanji "fiamma", 5 fuda contenenti tronchetti da sostituzione ed altri 20 fuda bianchi. Prima di incamminarsi, il ragazzo raccoglierebbe anche le proprie energie e per far ciò comporrebbe un mezzo sigillo della capra davanti al plesso solare e figurerebbe nella propria mente il proprio corpo, come fosse tagliato in due metà da un piano orizzontale, sorretto proprio dalla mano manca che forma il mezzo sigillo. Focalizzerebbe la propria attenzione quindi in un punto al centro della fronte, dove visualizzerebbe comporsi la figura di un tetraedro dalle quattro facce a forma di triangolo equilatero. Un rubino a cui invierebbe le proprie energie psichiche colmandolo di una luce rossa ed intensa, che nutrendosi di conoscenza ed ambizione andrebbe a spandersi fuori dei bordi mentre il solido inizierebbe a ruotare intorno ai propri assi di simmetria, formando una sfera di luce rossa. Focalizzerebbe quindi la concentrazione nel punto da cui sorge la vita, l'ombelico, che è il punto di congiunzione con il ventre materno, rappresentante la vita e le energie del corpo, dove farebbe comparire uno zaffiro dalle otto facce in foggia di triangolo equilatero. Come il rubino, anche lo zaffiro prenderebbe a ruotare intorno ai suoi assi di simmetria,mentre verrebbe nutrito con la forza proveniente dai muscoli, la resistenza delle ossa, i riflessi dei nervi ed il talento del sangue. La luce azzurra si spanderebbe fuori dei bordi della figura fino a formare un'intensa sfera di luce azzurra. Quindi avvicinerebbe le due sfere, portandole alla porta del respiro, il plesso solare. Qui, le due sfere si toccherebbero e scontrerebbero, mandando i frantumi il piano orizzontale che divideva il corpo in due metà, come se fosse uno specchio e lentamente si amalgamerebbero e fonderebbero, dando origine ad una energia nuova ed antica al tempo stesso, origine dell'essenza stessa degli shinobi: il chakra. A rappresentare questa energia si plasmerebbe un icosaedro dalle venti facce in guisa di triangolo equilatero, colmo di una luce bianca e calda, che prenderebbe a ruotare al centro del petto dell'Ametista, facendo spandere la luce all'esterno, prima a formare una sfera di luce candida e quindi una serie di filamenti, che da questa si dipanerebbero lungo tutto il sistema circolatorio del chakra, per raggiungere ogni tsubo. Se tutto si fosse manifestato correttamente il ragazzo potrebbe sorridere, percependo i suoi muscoli più forti, le sue ossa più resistenti, il suoi nervi più scattanti ed il suo intelletto più acuto. Così agghindato e con tale energia in circolo, l'Ametista si incamminerebbe per uscire dal Villaggio dell'Erba, diretto oggi verso il Bosco dei Ciliegi, come il messaggio suggeriva a lui che ben sa dove ha combattuto con Kaime Ishiba. Decisamente un luogo ameno e piacevole in cui incontrarsi, anche se ormai si è arreso all'evidenza di non poter combinare nulla con la ballerina... un po' come si era arreso all'impossibilità di lasciare l'ospedale senza il consenso dei medici... e delle infermiere a quanto pare (?). Ancora una volta osserverebbe l'arco di ferro battuto ed il cancello, aperto, che consente l'accesso all'interno di quel bosco che in realtà è un enorme parco e saluterebbe i compagni, chi già presente e chi in arrivo, non appena la vista consenta di notare il movimento della sua mano, svolto in silenzio, perché in ogni caso se si trovano in missione, la furtività esige silenzio. Appena abbastanza vicini da poter tenere un tono di voce non udibile ad altri che a coloro nelle immediatissime vicinanze l'Ametista andrebbe a salutare con la voce <Ciao e grazie del messaggio.> sorriderebbe <Vi avverto che sono uscito solo ieri sera dall'ospedale, quindi potrei non essere al massimo delle mie capacità fisiche.> comunicherebbe <A parte questo, che informazioni abbiamo sulla missione?> non ne chiederebbe il grado, perché per muovere i tre Genin serve come minimo una missione di grado C, anche se Gekko ogni tanto non disdegna di seguire missioni D con dei Deshi.[Tentativo Impasto del Chakra][[se Chakra 25/25][Armatura Leggera, Schinieri, Vambracci, Guanti ninja, Coprifronte][Portakunai: 9x kunai][Portaoggetti: 5x fumogeni, 5x carte bomba, 5x bombe luce, 5x fili di nylon, 5x fili di nylon conduttori, 2x makibishi, 1x fuda "fiamma", 5x fuda "tronchetto", 20 fuda bianchi]

17:14 Karitama:
 Anche oggi il sole è sorto nel cielo di Kusagakure lasciando Filtrare i propri raggi attraverso le sottili tende che coprono la finestra della stanza dell'artista andando a svegliarlo. Dopo i primi secondi passati in completa immobilità andrebbe a posare i piedi sul freddo parquet di ciliegio per poi recarsi barcollante verso il bagno per i soliti rituali mattutini atti ad eliminare i segni dell'insonnia che lo affligge da tempo ormai immemore. Dopo aver finito di detergere il proprio corpo e aver passato il trucco atto a mascherare quei segni lividi sotto gli occhi, andrebbe a tornare in camera per poi liberarsi della seta che lo ha accompagnato durante la notte appena passata. Aperto l'armadio in legno di ciliegio, andrebbe ad agguantare per poi indossare una camicia di lino nera, larga sulla vita e sulle braccia che andrebbe a coprire i vambracci indossati in precedenza, un pantalone di stoffa nera per nascondere gli schinieri che andrebbe ad indossare e degli anfibi neri. Vestitosi andrebbe a legare un portakunai alla gamba sinistra contenente due kunai e tre shuriken, e alla destra un portaoggetti contenente due tonico coagulante speciale,due tonico recupero chakra speciale, set fumogeni, due fuuda da sostituzione, due filo di nylon, cinque carta bomba, due bomba luce, cinque fuuda vuoti, pennino e inchiostro. Fatto questo andrebbe a legare il coprifronte dalla fascia viola sotto al collo e a calzare l'anello regalatogli dalla sua principessa al medio della destrorsa. Messo il guanto ninja alla mancina andrebbe ad attaccare il bo dietro la schiena e a sedersi sul letto nel tentativo di richiamare il chakra. Poste le gambe in un incrocio perfetto e congiungendo le mani all’altezza del plesso solare nel sigillo della capra, lascerebbe cadere delicate le palpebre nel tentativo di rallentare, calmare, il respiro e battiti di quel cuore turbato. In quel corpo sentirebbe intrappolate due energie separate ma spinte l’una verso l’altra in un’eterna ricerca di contatto. Un uomo, lungo crine corvino e occhi di un viola tanto profondo da perdercisi, due ali viola trattenute da catene oscure, nere come la pece e forti come il legame che si ha con la vita, nate dal male che intrappola ognuno di noi a quella realtà faticosa e disgustosa che è l’esistenza in un corpo materiale. Un ragazzo che cerca di fuggire invano da quel dolore per essere libero. Dinnanzi a lui una donna, lungo crine dorato e occhi di un azzurro simile a ghiaccio tanto freddo da far raggelare il sangue, sospesa a mezz’aria grazie a due ali, bianche e luminose, simbolo della libertà che risiede nella mente di ognuno di noi. La libertà di sognare e fuggire dal male. Una mano candida a sfiorare il volto distrutto di quel ragazzo, una luce incandescente a rompere la nera prigione, un volto che ora si rivolge verso di lei, ad incrociare quelle gemme l’una nell’altra. Le ali spiegate ora pronte a librare libere, le piume bianche a sfiorarsi con quel viola ora e per sempre. Un abbraccio, un bacio rubato e un lampo blu incandescente. Dalla luce una figura, non più l’una né più l’altro, ma entrambi un una sola cosa, un angelo e un demone ora insieme per dar forza all’ artista che ha voluto raccontare questa storia. L’energia scaturita andrebbe ad invadere il keirakukei fino a raggiungere ognuno dei 361 tsubo di quell’esile corpo. completata l'opera andrebbe a fiondarsi giù dalle scale per raggiungere la sua principessa e partire in vista della missione. Dopo un po' di tempo di camminata i due Ishiba raggiungerebbero l'enorme cancello del bosco dei ciliegi. Mossi pochi passi all'interno andrebbero ad incontrare Gekko, che il giorno prima l'Ishiba aveva lasciato all'ospedale nelle mani di quel barilotto in bianco. <Dai non dovresti essere così indebolito> direbbe tenendo il tono basso per evitare di essere percepito dal bersaglio non ancora identificato. <Dobbiamo trovare dei briganti che hanno sottratto una Katana ad un importante funzionario del villaggio e restituirgliela, non si sa dove siano ma si pensa si trovino ancora nascosti qui. Ci tocca cercarli.> direbbe nel tentativo di spiegare al compagno il loro compito senza però alzare mai il tono della voce. <Io direi di cercare le prime tracce> concluderebbe voltando le iridi verso la strada che gli si para davanti alla ricerca di qualche traccia o refurtiva persa dai malviventi. Gli occhi squadrerebbero non solo la strada ma anche il bosco circostante nella ricerca di un qualsiasi segno degli uomini per poi organizzare un vero e proprio piano.
[Equip= guanto ninja, vambracci, schinieri, coprifronte, anello, porta kunai (2 kunai, 3 shuriken), porta oggetti (2 coagulante speciale,2 chakra speciale, set fumogeni, 2 fuuda da sostituzione, 2 filo di nylon, 5 carta bomba, 2 bomba luce, 5 fuuda vuoti, pennino e inchiostro), bo 1,50m]

17:16 Karitama:
 Edit: [Tentativo impasto chakra]

I nostri tre carissimi ninja, formati da due Ishiba ed uno Shoton, si fermano ai cancelli, per attivare tutti e tre, co disreto successo, il loro chakra ed osservare il circondario. Di suioni particolari non se ne sentono, ma con un’occhio più attento, si può notare che gli alberi sono stati sistemati con una cadenza piuttosto regolare, in filari predisposti secondo una precisa distanza, inizialmente di due metri tra un albero e l’altro, per poi stringersi e diventare più disordinati man mano che ci si addentra nella fitta boscaglia. Alcuni alberi risultano, per hissà quale motivo, piantati di fresco, ma Kaime e Gekko potranno confermare che la causa di quegli alberi ripiantati, a sostituire quelli vecchi, non è nulla di rilevante, essendo il luogo ove hanno combattuto e distrutto visibilmente la vegetazione. Oltrepassando questo dettaglio, però, potranno notare a venti metri di distanza davanti a loro, degli alberi dal tronco leggermente storto, tendenti verso l’esterno, come se qualcosa di molto grosso vi sia passato in mezzo. Questa irregolarità prosegue per svariati metri, sino ad arrivare ad un punto ove, per angolazione e per vegetazione più fitta, non sarà possibile vedere con precisione. Questa pista che hanno trovato è, come detto, venti metri davanti a loro, sul vialetto e poi proseguendo sulla sinistra, per una distanza imprecisata, che potranno scoprire solo posizionandosi frontalmente e non dalla posizione che stanno occupando adesso. ancora nessun rumore, il ché potrebbe risultare alquanto sospetto ai tre, ma magari è soltanto dalla loro posizione attuale che non riescono ad udire alcunché. [ Turni: Kaime – Gekko – Karitama | Tempo: 30 minuti A PERSONA – Ora: 17:30 – Per qualunque cosa contattatemi in privato ]

17:47 Kaime:
 La giovane, giunta all'ingresso del bosco di ciliegi, andrebbe ad attendere che entrambi i membri del team la accompagnassero...membri che, riuniti subito fuori dalla soglia delle mura dell'ambiente, andrebbero a dare sfogo a poche ma importanti parole. La loro missione, come illustrato dal suo amato Karim, andrebbe ad essere quella di recuperare una stupida katana di legno, sottratta ad uno stupido membro della politica di uno stupido villaggio, a cui lei è soggetta in quanto shinobi di quest'ultimo. I passi andrebbero, una volta che entrambi fossero già posti all'interno di quella rete di stradine, ad esser svolti lentamente ed in modo ancheggiato, seguendo l'esempio del fratello, scrutando tutto il circondario per ogni suo passo. Svolti i primi venti metri, dopo aver visto, ma non aver commentato i nuovi alberelli, sostituiti dopo il suo addestramento con ' cristallino' la giovane troverebbe alla propria sinistra una vegetazione non molto usuale. Gli albero sarebbero posti in modo tale da creare una 'V' con i tronchi. La giovane andrebbe, prima di incamminarsi verso questo sentiero, ad attivar una delle conoscenze che la hanno aiutata anche lungo la precedente missione. La fonte fondamentale del chakra andrebbe ad essere sollecitata in modo da far scaturire da essa un flusso di energia che andrebbe a dirigersi dalla bocca dello stomaco, locazione ove la sfera principale risiede, verso l'addome ed il bacino, punto in cui il flusso andrebbe a diramarsi come due serpi sensuali e simmetriche, le quali, una per lato, andrebbero a discendere verso le due leve inferiori, passando per le anche, le cosce, le articolazioni del ginocchio, gli stinchi e, dopo aver superato caviglie e piedi, andrebbe a fuoriuscire, se il tutto fosse stato svolto correttamente, dagli tsubo presenti lungo le piante dei piedi. Il risultato dovrebbe essere un cuscinetto di chakra che dovrebbe permettere alla giovane un'aderenza con il terreno fuori dal normale, consentendole, se volesse, di poter camminare anche su oggetti solidi in un moto obliquo o verticale. Fatto ciò la giovane resterebbe semplicemente a guardare verso l'interno della boscaglia, attendendo l'arrivo, o direttive, dei suoi due compagni...o meglio, direttive da Karitama[chakra on][tentativo rilascio del chakra base][equip: invariato][Turni: 2/4 movimenti - 2/4 rilascio del chakra base]

18:03 Gekko:
 annuirebbe al dire di Karitama e sorriderebbe appena... del resto il ragazzo sa da cosa è dovuto fuggire Gekko in quell'ultimo giorno e la cosa potrebbe facilmente passare per una missione S,considerando pure che l'Ametista non potesse attivare il Chakra in Ospedale... tuttavia nessun commento sarebbe ora dedicato a quegli eventi, passando al concentrazione all'ambito della missione odierna... recuperare una Katana appartenente ad una personalità del Villaggio... probabilmente una katana cerimoniale, visto il grande interesse per il suo recupero, nonché visto l'interesse dei ladri per ottenerla. Non si odrebbe alcun rumore nei paraggi e considerato il fine udito dei tre ninja, ciò sta probabilmente a significare che i loro bersagli non siano vicini... oppure che sapendo che sarebbero stati inseguiti potrebbero essersi appostati in agguato, il che impone di prendere provvedimenti che rendano immediatamente possibili varie alternative di movimento... nessun sigillo sarebbe necessario per richiamare la prima tecnica appresa dallo shinobi dopo essersi diplomato, il Rilascio del Chakra Base, egli semplicemente socchiuderebbe gli occhi per meglio concentrarsi sul vortice del chakra che risiede nel suo petto e ne trarrebbe una misurata stilla, in modo da convogliarla nel keirakukei, prima nei canali dell'addome e poi lungo quelli delle gambe, fino a raggiungere i piedi, dove il chakra sarebbe rilasciato attraverso gli tsubo posti sulle piante degli stessi, in modo uniforme e delicato, fino a formare una patina cerulea, in grado di garantire un saldo appoggio su ogni superficie solida, qualunque ne sia l'inclinazione e qualunque ne sia la forma o la dimensione... tale sarebbe l'effetto del Chakra Kai no Ichi, se la procedura fosse portata a termine in modo ottimale. Fatto ciò distenderebbe i suoi passi a seguire la ballerina, verso il punto in cui si apre la "pista", quindi avanzerebbe di 20 metri ed osserverebbe verso sinistra, dove i tronchi degli alberi sono stati smossi ed inclinati per consentire evidentemente il passaggio di qualcosa di ingombrante... forse un carro. Ad osservare questo scempio... non paragonabile a quello della cascata e nemmeno agli esiti del suo scontro con la Gemma, che sono dei begli alberelli nuovi e giovani, scuoterebbe lentamente il capo e mormorerebbe con tono di voce udibile solo nei pressi <O abbiamo a che fare con degli idioti che pensano di poter nascondere meglio le tracce uscendo dal sentiero lastricato e portando un carro in mezzo agli alberi...> prenderebbe una pausa <Oppure questo è un tentativo di depistaggio.> concluderebbe continuando ad osservare, quanto il percorso proceda in quel modo, prima di cambiare direzione, oppure semplicemente terminare <Proveresti a percepire se vi sia chakra attivo oltre al nostro, mentre io provo a controllare più nel fitto?> suggerirebbe o chiederebbe a Kaime gettando un ultimo sguardo sul sentiero, dove eventualmente potrebbe provare a notare tracce che indichino che qualcuno sia recentemente transitato oltre quel punto, magari coi calzari leggermente sporchi di terra per avere prima operato quel tentativo di depistaggio. nel frattempo attenderebbe anche le mosse dell'altra Gemma e suoi suggerimenti.[Tentativo Rilascio del Chakra Base 2/4][Movimento 2/4][Chk 25/25][equip invariato]

18:16 Karitama:
 Dopo aver osservato la zona circostante l'Ishiba riuscirebbe a notare la strana posizione dei ciliegi, probabilmente dovuta ad un colpo o al passaggio di un corpo troppo grande, a circa venti metri da loro. Vedendo la sorella e Gekko avviarsi andrebbe a chiosare con il giusto volume, senza fermarli o permettere ad orecchie indiscrete di ascoltare: <Voi continua a seguire il vialetto, io tento di muovermi nella boscaglia senza farmi notare. Spero di riuscire a trovare la katana e magari sottrargliela mentre non guardano.>. Detto questo li lascerebbe andare per poi tentare di muovere il chakra all'interno del Keirakukei per trasportarlo alle leve inferiori. Fatto questo dovrebbe riuscire a farlo fuoriuscire dagli tsubo posti sulle piante dei piedi per creare una sorta di cuscinetti, composti semplicemente dell'energia vitale che accomuna tutti gli esseri, che gli permetterebbe una maggiore aderenza su ogni superficie sia orizzontale che verticale. Se ci fosse riuscito andrebbe a fare nuovamente affidamento sul chakra che gli scorre nel corpo nel tentativo di rendere i propri movimenti fluidi e silenziosi, celando quindi la propria presenza a chi non avesse un contatto visivo diretto con lui. Il respiro rallenterebbe, i battiti diverrebbero sempre più sommessi e ogni movimento dell'artista sarebbe quasi impercettibile. Fatto questo muoverebbe lentamente i propri passi verso la boscaglia sulla sinistra raggiungendo all'incirca il secondo filare camminando in diagonale verso quell'irregolarità nella forma degli alberi. Il movimento fluido delle leve andrebbe a fermarsi circa tre metri prima della 'V' in modo da poter vedere il passaggio creato senza però farsi notare da chiunque si trovi all'interno. Raggiunto il punto designato andrebbe quindi a celarsi il più possibile tra i petali e i rami di quegli alberi muovendo rapide le iridi attraverso i vari filari rotti nel tentativo di comprendere cosa stia succedendo. [2/4 Tentativo rilascio base del chakra , 2/4 movimento] [Chakra On , arte della dissimulazione On] [Equip invariato]

Freeze, ci aggiorniamo a domattina.

Quel che i tre fanno è, giustamente, iniziare ad avvicinarsi, Kaime e Gekko in maniera più diretta e Karitama in maniera più furtiva. Tutti e tre, nel ialetto distorto tra gli alberi, potranno vedere delle orme umane e delle tracce di ruote. Non ci vorrà di certo Sherlock per comprendere cosa vi sia passato in mezzo. E se qualcuno avesse ancora dubbi sarà interessante notare come, un’ulteriore ventina di metri da tutti e tre i genin, nella boscaglia più fitta vi siano i resti di un carretto semi distrutto ed una enorme figura nera non ben distinguibile, assieme ad altre figure umanoidi. Karitama, he ha preso la via più interna del bosco, noterà una cosa piuttosto preoccupante. Passando accanto a degli alberi noterà una parte di corteccia più chiara, appena visibile, ma dato che è rivolta verso di lui, potra accorgersi, all’ultimo secondo, di una meravigliosa carta bomba che aspettava solo lui. Ed è un attimo prima che questa si attivi, potendo notare che i kanji sono rassomiglianti a quelli di una carta bomba sensore, non di una carta bomba normale, prima che BOOM! Una violenta esplosione detoni verso di lui, avvisando tutti quanti della posizione dei tre. Dopo tale esplosione, a prescindere se il nostro baldo eroe dai capelli viola l’abbia schivata o meno, le figure umanoidi si voltano, rivelando una giovane ragazza dai capelli arancioni e dagli occhi del colore delle fiamme ed un ragazzo, dai tratti piuttosto simli a lei, coi capelli bianchi e gli occhi ghiaccio. Dell’enorme figura nera, attualmente, quasi nessun dettaglio è notabile. < Mh. Abbiamo compagnia. > Dice il ragazzo dai capelli bianchi, in tono neutro e gelido, come se nulla gli importasse di quel che accade attorno a loro. [1/4 Karitama per schivare – Distanze: 20 metri dai cattivissimi banditi ]

[Turni: Kaime - Gekko - Karitama | Tempo limite: 30 minuti A PERSONA - Ora: 17:15 ]

17:36 Kaime:
 La giovane, giunta in prossimità dell'apertura artificiale in quella boscaglia, andrebbe a studiare eventuali tracce presenti, anche se queste sono molto evidenti: orme umane e segni delle ruote di un qualche mezzo di trasporto, forse un carretto...sicuramente un carretto, dato, alzando leggermente lo sguardo questo sarebbe presente nel suo campo visivo, subito prima di una sagoma nera. Gli occhi le si spalancherebbero per un istante, per poi notar anche le altre due figure presenti, una donna dal lungo manto arancione e un ragazzo dal crine candido ed argenteo. Tipi sospetti, ma non crede possano essere dei briganti, anche perché, per il punto di vista di Kaime, i briganti sono alti, robusti e con una barba sporca e unta, ma comunque quella sagoma andrebbe ad essere la motivazione per la quale la giovane, anche solo preventivamente, andrebbe a richiamare la propria innata. Dalla sfera andrebbero a diramarsi infiniti filamenti di chakra, troppi per esser contati, i quali andrebbero a diffondersi all’interno del sistema circolatorio del chakra, cercando di irrorare l’intero corpo, ogni singola cellula, di quell’energia, energia che da poco ha imparato a controllare al meglio. Le cellule andrebbero a riempirsi di chakra, fino a divenirne sature, così, una volta completato questo passaggio, l’intera sua figura dovrebbe andare ad essere infusa di chakra, il tutto senza andar a stuzzicar tsubo alcuno. L’energia dovrebbe essere forte in quelle membra, in quelle ossa, in quei nervi, in ogni singola cellula del corpo, in ogni sua minuscola componente, superando la barriera conferita dalla membrana cellulare, tramutando quest’ultima in parete cellulare, donando così all’intero corpo la capacità di produrre e trasformarsi nella proteina della cellulosa, di cui è composta la carta di cui gli Ishiba vivono. Una volta svolto questo passaggio, la ragazza andrebbe a riempirsi leggermente i polmoni di aria, e, mettendo la bocca nella dovuta posizione, andrebbe ad emettere un flebile soffio diretto al palmo della mano destra, tenuta alta e con il palmo rivolto verso il cielo. Se il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi, un sottile e candido foglio di carta dovrebbe andar a distaccarsi dall’epidermide dell’estremità dell’arto. Ora resta solo in attesa di vedere come il tentativo si riveli nella sua reale forma. Il foglietto dovrebbe cadere, se fosse stato creato, ma non è quella la cosa a cui darebbe attenzione, ma un'esplosione che riecheggerebbe nella boscaglia alla propria sinistra. Non sa cosa possa esser successo, ma sa solo che il fratello avrebbe deciso di intraprendere una strada all'interno della boscaglia, e non sa se questo possa essersi ferito in qualche modo. Non può chiamarlo, non può correre da lui, anche perché ormai l'attenzione degli 'avversari' è stata focalizzata in direzione dell'esplosione, e quindi, anche se in minima parte, la sua femminea figura rientra in tal campo visivo...cosa fare allora? semplice, nulla. Resterebbe ferma e si preparerebbe ad esser di aiuto al suo team, anche perchè, molto probabilmente, 'cristallino' si getterà come un avvoltoio su una carcassa. [Chakra 24/25][turni: 2/4 tentativo ishibaku - 2/4 niente][equip: invariato]

17:54 Gekko:
 il gruppo questa volta si divide in modo diverso, Kaime e Gekko lungo la via, mentre Karitama cerca di arrivare alla pista penetrando tra gli alberi e cercando la loro protezione sennonché... il fratellone di Kaime pare essere sfortunato, infatti dal fragore dell'esplosione è chiaro sia incappato in una carta bomba... non una di quelle che Gekko ha con sè però, dato che non v'è stato bisogno del comando vocale per farla detonare. Questa dovrebbe anche risultare più potente delle altre, ma richiede maggiore maestria in armi e strumenti per essere utilizzata. Auspicando che Karitama sia riuscito ad eludere almeno in parte l'esplosione, rimane il problema che ancora una volta il fato è stato loro avverso nel tentativo di avvicinarsi furtivamente ai nemici, di cui si possono riconoscere agevolmente solo le due figure più in vista, mentre una altro energumeno rimarrebbe più nascosto... o quantomeno sarebbe più difficile distinguerne i dettagli. Certo è che i tre stessero conducendo un carro tra gli alberi e che questo li abbia abbandonati a loro stessi, rendendo notevolmente più complesso il tentativo di trasportare la refurtiva. Altra cosa abbastanza chiara a questo punto, è che nuovamente gli avversari sappiano usare il chakra, ma che ne abbiano impiegato per posizionare la trappola... o forse le trappole, quindi avvicinarsi potrebbe risultare rischioso... Chakra Kai no Ichi o meno. Però c'è altro che può aiutare, quindi dapprima l'Ametista si concentrerebbe sul proprio chakra ne trarrebbe una stilla e vi imporrebbe l'alterazione elementale della Terra, mutando idealmente quel Chakra in una pietra, una piccola montagna nel petto del Genin, che ora potrebbe essere impiegata per sfruttare le tecniche Doton conosciute allo Shoton, ma non sarebbe questa la funzione a cui questo chakra è destinato. Gekko attingerebbe quindi un'altra stilla di Chakra e questa volta vi imporrebbe l'alterazione elementale del fulmine, mutando quel Chakra in una saetta crepitante d'energia elettrica che ora gli permetterebbe di sfruttare le tecniche di tipo Raiton, le prima che ha appreso ad utilizzare, ma ancora una volta non sarebbe questa l'attuale funzione di questa stilla di chakra. Invece a queso punto il Genin comporrebbe davanti al proprio petto il Sigillo del Topo e scaglierebbe nel proprio petto la saetta contro la montagna e dal loro scontro sorgerebbe un cristallo viola, l'ametista del Grado dello Shoton. Ora l'Ametista potrebbe usare il proprio Hijutsu, come anche le tecniche del proprio retaggio. Se tutto si fosse mosso correttamente nel suo corpo, ora lo Shoton potrebbe passare al secondo punto della propria tattica ed osservando attentamente, la zona per anticipare la presenza di eventuali altri ordigni esplosivi, sfrutterebbe il proprio chakra per incrementare la propria furtività e potere al meglio godere dell'ostacolo visivo degli alberi, rispetto ai suoi avversari. Inizierebbe, quindi, a muoversi nel varco a "V" formato dagli alberi, deviando però poco dopo il primo tronco verso destra, quindi dalla parte opposta rispetto alla quale potrebbe provenire Karitama, scostandosi di un ulteriore filare, e procedendo in questo modo fino ad avere percorso in tutto circa 15 metri per arrivare all'incirca a dimezzare la sua distanza rispetto al trio avversario. Se tutto si svolgesse secondo i piani e l'Ametista non incontrasse trappole di sorta, che lo rallenterebbero, considerando la preparazione della ballerina e l'arrivo dell'artista, la manovra dovrebbe essere prossima a portare all'accerchiamento del nemico, lasciando a questi la scelta se rimanere uniti a combattere, dividersi per affrontare singolarmente i Genin dell'Erba oppure fuggire abbandonando la refurtiva... nel qual caso il trio meraviglia non sarebbe nemmeno obbligato ad inseguirli, dato che la missione dovrebbe riguardare unicamente il recupero del boken.[chk 24/25][Tentativo attivazione Hijutsu Shoton I 2/4][Tentativo Arte della Dissimulazione][Movimento 15 metri 2/4]

18:08 Karitama:
 Muovendosi in maniera più furtiva possibile l'Ishiba andrebbe a vedere all'ultimo secondo un frammento di carta candido con impressi dei Kanji che potrebbe accomunare a quelli di una carta bomba. Non avrebbe tempo di notare o ragionare sul da farsi che in poche frazioni di secondo il cuore gli arriverebbe in gola e piegando leggermente la gamba destra andrebbe a tentare un movimento fulmineo e disperato per allontanarsi il più possibile. Andrebbe a scattare con un movimento sicuro delle leve inferiori seguendo una traiettoria rettilinea e diagonale verso destra per raggiungere l'altra sponda del vialetto iniziale sorpassando anche Kaime per allontanarsi di circa sette metri dal origine dell'esplosione e ritrovarsi due metri dietro alla sua principessa, con alle spalle il tronco di un ciliegio e circa un metro alla sua destra in linea d'aria. Durante tutto il movimento farebbe affidamento sul rilascio Base precedentemente attivato, sullo sguardo che segnerebbe tutta la traiettoria assicurandosi di non commettere errori o inciampare e sulla speranza che quella carta bomba abbia le caratteristiche a lui note dalle lezioni e dal fatto che lui stesso ne possiede. Cercando ora di calmare il battito accelerato dallo spavento andrebbe a muovere il chakra all'interno del Keirakukei permettendogli di raggiungere ogni angolo di quel sistema circolatorio. Legandosi fin nel profondo all'Ishiba, il chakra andrebbe a modificarlo nella sua stessa composizione cellulare. Lo stato epiteliale di quel sistema perfetto che è il corpo di uno shinobi comincerebbe a cambiare radicalmente. La membrana cellulare di quelle unità alla base della vita comincerebbe a trasformarsi in una catena di molecole di glucosio. Catena molecolare estranea agli esseri umani, eppure in quel momento così in armonia con l'artista. Ognuna di queste, unendosi alle altre, andrebbe a formare composti di carta bianca che comincerebbero a separarsi dal corpo della gemma nella ricerca di un equilibrio in quella situazione così estranea, eppure così sicura. La pelle dell'Ishiba andrebbe a ad aprirsi, come i fogli di un libro tutto da scrivere, come il blocchetto per le bozze che Karitama porta sempre con se. In quel momento l'artista diventa per qualche istante la sua stessa arte, un pittore che si incarna nella sua stessa tela candida, un poeta che diventa poesia allo stato puro. Se fosse riuscito quindi ad attuare il richiamo dell'innata si assicurerebbe di avere ancora contatto visivo con i tre avversari e si preparerebbe a reagire a qualsiasi situazione. [1/4 schivata , 2/4 tentativo richiamo innata, 1/4 osservazione] [Chakra 24/25 , Rilascio base On] [Equip invariato]

L’esplosione della carta bomba avviene, coprendo soltanto tre metri di raggio, segno che, evidentemente, chi ha applicato ed attivato quella carta bomba non aveva la più pallida idea di come fare, segno di evidente ijnesperienza. Karitama schiva, ponendosi due metri dietro le spalle della sorella che attiva con successo la propria innata assieme a Gekko e, a seguire, anche l’artista. Lo shoton è il primo ad avvicinarsi, ma i tre nemici non tentano di restar fermi. Il ragazzo, in particolare, segue tutti i movimenti dell’ametista col proprio sguardo, cosa che non fa, invece, la ragazza. Ella porta le mani al petto per compiere i seguenti sigilli: Capra, Tigre, Drago, Serpente, Topo, Lepre e battere successivamente il pugno al terreno. Da esso partono una serie di crepacci da cui si vede la lava ed il magma sottostante, bruciando e distruggendo tutta la vegetazione nell’arco di dieci metri di raggio tutto attorno a lei. E, con essa, anche possibili trappole posizionate. Persino il carretto viene, ancora, parzialmente distrutto, ma la figura nera resta immobile. Dalla sua posizione ravvicinata, Gekko potrà vedere che non è propriamente una figura umanoide, bensì è simile ad un uccello con le ali richiuse, composto da filamenti neri, atto a trainare il carro. Il givane dai capelli bianchi, che sembra aver perfettamente compreso dove si trova Gekko, gli corre incontro in una carica piuttosto avventata che lo vede percorrere la distanza in linea retta, infilandosi agilmente tra gli alberi e, successivamente, tentare di scagliare un pugno in direzione del petto dell’Ametista, per aprire in modo per nulla pacifico le danze. [ Turni: Kaime – Gekko – Karitama| Tempo: 30 minuti A PERSONA | Ora: 18:15 | Distanze: Gekko-carretto 5 metri (corpo a corpo con il ragazzo, 2/4 per schivare il colpo) . Kaime-carretto: 20 metri , Karitama-carretto: 22 metri ]

18:31 Kaime:
 La giovane andrebbe a notare, con la gioia nel cuore, che il proprio fratellone si sia salvato da quella esplosione che avrebbe distrutto tutto ciò che si trovava nel raggio di tre metri, all'incirca. Noterebbe anche lo Shoton scattare in avanti, incurante, come sempre, di eventuali pericoli, ma lo comprende, essendosi allenata con questi e sapendo il raggio dei suoi attacchi. La giovane però non attenderebbe troppo prima di immettersi anch'ella nelle danze, avanzando, in linea retta, per dieci metri, fermandosi sul limitare di quella strana tecnica adoperata da quella ragazza dall'arancio crine, e qui, adoperando il proprio retaggio, la propria innata, la propria arte. La giovane andrebbe a formulare i sigilli del gallo e della tigre, andando a richiamare due origami di shuriken dalle dimensioni di otto centimetri di raggio, i quali andrebbero a fluttuare alla sinistra e destra della figura della giovane, cominciando a roteare e andrebbero ad esser scagliati verso due bersagli separati: uno al bestione prodotto da nere fibre, il quale, a questo punto, andrebbe a scagliarsi verso Gekko, e quindi distante da quest'ultimo soli cinque metri, mentre il secondo andrebbe diretto verso la figura del ragazzino dal bianco manto, il quale, a questo punto, andrebbe a scagliarsi verso Gekko, e quindi distante da quest'ultimo soli cinque metri, così da scoprire, si spera, quali siano le sue capacità [19/25][tentativo shuriken di carta][rilascio del chakra base: on][ishibaku I: on]

18:45 Gekko:
 il trio nemico fa la propria scelta... posto che rimane da comprendere cosa sia quella strana figura fatta di filamenti, giacché in precedenza l'Ametista non ha mai avuto a che fare con appartenenti al Clan Kakuzu e non ne conosce quindi le particolari tecniche od anche solo l'innata. La ragazza mostra una tecnica decisamente spettacolare e distruttiva... per chi si trovi nel raggio di 10 metri da lei... quindi il carretto, già danneggiato, gli alberi di ciliegio ed anche i suoi alleati... ma la figura a forma di uccello potrà facilmente sollevarsi in volo, mentre il ragazzo dai capelli bianchi si lancia all'attacco contro Gekko, individuandone accuratamente la posizione e cercando di colpirlo con un pugno al petto... un attacco diretto e frontale? Lo Shoton ha abbastanza tempo per evitarlo e pensare ad una propria mossa, ma un attacco così aperto, fa subito pensare che ci possa essere qualche pericolo alle spalle dell'Ametista, e non può voltarsi a controllare, a meno di voler rischiare di essere colto in fallo. Non si muoverà all'indietro, quindi destra o sinistra, ma non fa molta differenza, dopotutto. Lo Shoton sposterebbe lateralmente il proprio peso, inclinandosi leggermente a destra, quindi procedendo in senso opposto a dove si trovano Kaime e Karitama e mantenendo la medesima distanza di partenza rispetto alla ragazza dai capelli arancioni. Ad accompagnare questa inclinazione, il piede destro verrebbe fatto scivolare di lato e verrebbe quindi seguito dal sinistro, che procederebbe oltre, sovrapponendo la coscia sinistra alla destra e piantandosi a terra in modo da far nuovamente scivolare in modo rettilineo il piede destro e facendo quindi alternare le leve inferiori in questo modo per una distanza non lunga invero, di soli 10 metri, ma che dovrebbe essere sufficiente a portare lo Shoton al di la della corsa dell'avversario e permettergli di agire a suo piacimento. Alzando la guardia per portare i vambracci in un tentativo di parata, nel caso avesse calcolato male le distanze, si concentrerebbe sui pantaloni del bianco, convogliando in essi il potere del cristallo di cui è portatore e tentando di mutarli in questa rigida e meravigliosa sostanza, per il solo proprio volere, dato che l'uso del Hijutsu, una volta attivato, non richiede sigilli. Se tutto si fosse compiuto, i pantaloni del ragazzo, inizierebbero a tramutarsi in un robusto cristallo dal colore rasa-violaceo, bloccandone i movimenti, fino a che il cristallo non sia infranto.[Movimento laterale 10 metri 1/4][Tentativo di parata per bloccare/attutire il colpo coi Vambracci ?/4][Cristallizzazione 2/4]

18:46 Gekko:
 Edit [Shoton I on][Chakra Kai no Ichi on][equip invariato][chak 23/25]

19:06 Karitama:
 Vedendo la situazione cominciare a farsi calda, l'artista andrebbe a seguire il movimento della sorella mettendosi ancora una volta ad un metro da lei alla sua destra e al limitare della zona distrutta dal raggio di circa dieci metri. Dopo il movimento fluido e sicuro di dodici metri delle leve inferiori atto a portarlo nel punto prestabilito, andrebbe a ritrovarsi ad incrociare le iridi con la ragazza senza però potersi avvicinare visto il terreno instabile e cocente. Alla sua destra avrebbe invece lo scambio di colpi tra Gekko e il ragazzo che però adesso più distante dallo shoton. Vedendo quindi la possibilità di attaccarlo, Karitama andrebbe a muovere attento un paio di passi fino a distare tre metri e mezzo dal ragazzo dai capelli bianchi. Fatto questo tenterebbe quindi di comporre i sigilli del gallo e della tigre per fare affidamento sull'alterazione fuuton del proprio chakra. Trasportandolo all'interno del Keirakukei, e portandolo all'altezza delle scapole, andrebbe a formare una piccola zona di vuoto, di non più di quattro centimetri, che andrebbe poi a modellarsi per prendere la forma di una piccola lama ricurva ma invisibile che verrebbe scagliata all'altezza del collo dell'aversario, nel tentativo di causargli il maggior danno possibile. Se tutto fosse riuscito andrebbe a sentire il flebile suono dell'aria spostata dall'arma e si preparerebbe alla controffensiva. [1/4 movimento , 1/4 movimento , 2/4 armi di vuoto ] [Chakra 16/25 , Ishibaku I On , Rilascio base On] [Equip invariato]

Il ragazzo, intento a sferrare un colpo al petto a Gekko, manca il proprio bersaglio e si vede arrivare un vero e proprio assalto da più punti. Fa appena in tempo a voltare la testa verso i due Ishiba che, con orrore, si ritrova con le gambe bloccate dal cristallo dello Shoton. E da lì è un attimo. Uno shuriken di carta lo colpisce al petto (zona non meglio definita, quindi do per scontato che sia la parte più facile da colpire) ed un’arma di vuoto gli trancia il collo. Non è più in grado di combattere, respira a fatica e presto le ferite subite lo porteranno alla morte. la ragazza sgrana gli occhi a tale scena ed emette un urlo disperato e pregno i rabbia nei riguardi dei due Ishiba. Onde evitare lo shuriken di carta ella produce un lungo fiotto di lava che viee sputato contro l’attacco cartaceo di Kaime, che viene prontaete incenerito. Con gli occhi ricolmi di risentimento, andrebbe a puntare in direzione di Karitama, andando a caricare un secondo soffio di pura lava che andrebbe a esser portato in maniera ascensionale, dalla base della coscia, sino alla zona del volto, persino salendo più in alto in caso egli voglia saltare, per assicurarsi un simpatico Ishiba arrosto. Intanto, atttratto dal trambusto, il mostro nero si sposta, apre il proprio ventre per lasciar uscire… un bambino. Dell’altezza di un metro e venti circa, il sorriso radioso ed i capelli e gli occhi neri, svestito per la parte superiore del corpo e con un paio di pantaloncini che gli arriva sopra il giocchio. L’uccelo di fibre nere lo segue, rivelando una maschera bianca in corrispondenza del volto, voltati entrambi verso Gekko. Solleva la mancina ed avanza il ditino indice per ripiegarlo un paio di volte su se stesso, come ad invitarlo ad avvicinarsi. [ Karitama ¼ di schivata | Distanze Kaime-karitama-donna: 10 metri , Gekko-bambino: 15 metri (anche dalla donna è la stessa distanza, bene o male, ma in linea d’aria lei è dietro al carretto dalla posizione di Gekko) | Turni: Kaime-Gekko-KaritM | Tempo: VI PREGO, IL PRIMA POSSIBILE. (30 minuti a persona) ]

17:58 Kaime:
 Il primo avversario verrebbe messo fuori combattimento, tramite una combinazione di attacchi da parte di tutto il team artistico, ma attacco che porterebbe le ire della ragazza. Questa, lanciando un urlo disperato, come se le fosse stato strappato il più grande dei doni. A questa reazione seguirebbe un ulteriore attacco, identico a quello utilizzato per proteggersi dal cartaceo shuriken della ballerine, ai danni del fratello. Lei non sarebbe un bersaglio papabile per la Yoton, e per questo andrebbe ad usufruire della propria innata per portare un vantaggio. Le mani andrebbero ad esser poste in avanti, portando gli arti superiori perpendicolarmente rispetto al corpo, e da questa, continuando ad irrorare chakra verso gli tsubo di tutta la superficie epiteliale. Dalle mani andrebbero a generarsi diversi foglietti, i quali, seguendo in linea retta la traiettoria fino a giungere alle ginocchia della Yoton, se queste fossero state raggiunte, senza far avvicinare ulteriormente la sua carta al terreno incandescente, la carta andrebbe ad aderire alle ginocchia della ragazza, aderendo alla rotula, al legamento, al vestiario, andando a ricreare, se il suo tentativo sarebbe giunto a compimento, un anello di carta che le dovrebbe legare le ginocchia e impossibilitarle eventuali movimenti in cui necessita l'utilizzo delle articolazioni. A prescindere se l'attacco fosse riuscito o meno, la giovane andrebbe a svolgere un movimento diagonale sinistra, dove le leve inferiori, in un incedere rapido principiato dalla leva destra, andrebbe a condurre la Kunoichi ad una distanza di cinque metri alla destra della Yoton. Il movimento dovrebbe essere rapido, abbastanza da permetterle di vedere eventuali reazioni di quest'ultima e poter reagire di conseguenza in caso di un imminente attacco da parte di quest'ultima.[Ishibaku I on][rilascio del chakra base on][chakra 18/25][turni: 2/4 tentativo ishibaku I - 1/4 movimento diagonale verso sinistra (5 metri alla destra della Yoton) - 1/4 osservazione]]

18:09 Gekko:
 La tattica difensiva dell'Ametista ha successo... addirittura l'intervento di entrambi i compagni di squadra arriva per segnare il primo punto per il terzetto di Genin dell'Erba. Il ragazzo dal bianco crine si trova privato del proprio bersaglio e riesce solamente a percepire l'arrivo degli attacchi del duo del Vento, attacchi che non può schivare, privato della mobilità dai suoi pantaloni mutati in cristallo. Una fine impietosa per un avversario a cui non è stato nemmeno concesso di mostrare le proprie qualità, prima d'essere trucidato. Alla morte del ragazzo la sua compagna dai capelli arancioni urla di rabbia e scarica una gettata di quella che pare lava per incenerire lo shuriken gemello di quello che ha colpito il "bianco" e fa partire un secondo getto contro Karitama... Fuoco e Lava non bene per i due Ishiba, che impiegano entrambi il Fuuton e che per la loro struttura cartacea sono particolarmente vulnerabili a tali elementi... cosa che chiaramente Gekko ignora, ma già lo svantaggio del Fuuton rispetto al Katon sarebbe sufficiente a comprendere la situazione non favorevole per i due. L'essere di fibre è collegato ad un bambino, che con fare sicuro inviterebbe l'Ametista ad attaccarlo. Un atteggiamento sospetto, soprattutto si tratta di un avversario che non ha ancora mostrato nulla di sè... non ha attaccato, non ha difeso, non ha supportato i compagni e non pare volersi muovere dalla posizione che occupa. La scelta a questo punto sarebbe se lanciarsi all'attacco dell'avversario di capacità ignote, oppure soccorrere i compagni contro un avversario che ha un enorme vantaggio nei loro confronti. Gekko sorriderebbe al bambino e ricambierebbe il cenno d'invito, mentre si sposterebbe muovendo rapide le leve, con una veloce camminata orizzontale, per tornare ad avvicinarsi alle due Gemme, costeggiando l'area resa rovente dalla ragazza dai capelli arancioni ed infine concludendo il movimento dirigendosi verso la zona delimitata dagli alberi inclinati a "V" e concentrando il proprio potere sui pantaloni della ragazza, che ormai dovrebbe trovarsi a soli 5 metri da lui e,non richiedendo l'hijutsu Shoton l'impiego di alcun sigillo, neppure potrebbe riconoscere in lui l'autore di ciò che verrebbe a manifestarsi. Auspicando nei riflessi di Karitama, Gekko lascerebbe a lui la decisione su come difendersi dal getto di lava e focalizzandosi sui pantaloni della ragazza vi farebbe confluire il proprio chakra, cercando di mutarli in un cristallo rosa-violaceo... in questo caso e con una certa vena pruriginosa, cercherebbe di curarsi che la trasparenza del cristallo sia massima... Per gli Ishiba non dovrebbe costituire una distrazione, ma forse l'imbarazzo potrebbe fare la sua parte con la Yoton, quantomeno irritandola per farla agire in modo sconsiderato... non che dopo la morte del "bianco" le sue azioni siano parse molto controllate. Se tutto si fosse svolto correttamente, ora i pantaloni della ragazza sarebbero rigidi e resistenti... un ostacolo non da poco <Posso occuparmi io di lei.> direbbe rivolto a nessuno in particolare, ma evidentemente parlando coi compagni <Se volete farle un ultimo saluto prendetela ai lati o alle spalle> sorriderebbe alla ragazza dai capelli arancioni, proseguendo il proprio movimento fino ad arrivarle frontalmente e chinare leggermente il capo <Perdona l'insolenza.> mormorerebbe ponendosi in posizione di guardia con il piede destro avanzato e con il rispettivo ginocchio piegato a 60° e la gamba sinistra distesa all'indietro con il piede perpendicolare alla direzione dello sguardo e le braccia sollevate con i gomiti leggermente piegati ed i palmi aperti, la destra puntata con il taglio verso la ragazza "arancione" e la sinistra all'indietro, come se si aspettasse sempre di dovere invertire la guardia.[ Movimento a "L" 10 metri 1/4][Cristallizzazione 2/4][movimento 1/4][Chk 22/25][Shoton I on][Chakra Kai no Ichi on][equip invariato]

18:35 Karitama:
 L'attacco rivolto al ragazzo andrebbe a portare i risultati sperati ma innescherebbe un impeto di rabbia nella calda ragazza portandola a bruciare l'arma scagliatale dalla sua principessa per poi lanciare uno sputo di lava incandescente verso l'Ishiba nella speranza di bruciarlo dalla vita in su. I calore sarebbe quasi percepibile dal ragazzo che andrebbe a perdere qualche battito prima di far affidamento sulla paura e sull'adrenalina in circolo nel suo corpo per tentare di schivare l'attacco. Aiutato dal rilascio base e dalla sicurezza nel movimento andrebbe a flettere leggermente la destra per usarla come perno alla partenza ed alternare le leve inferiori in maniera fluida e sicura in un paio di falciate che lo porterebbero a spostarsi di due metri e mezzo in diagonale ma con traiettoria semicircolare schivando quel ventaglio incandescente ma senza portare la ragazza dai capelli arancioni fuori dalla portata dell'Ishibaku. Durante tutto il movimento non smetterebbe di osservare il getto per non rischiare di incrociare la traiettoria e raggiunto il punto designato andrebbe a fare affidamento sulla gamba destra per fermare quel affrettato moto e assicurarsi l'equilibrio. Se fosse riuscito nel movimento sarebbe ancora a dieci metri da lei e potrebbe osservare l'arrivo della carta della sua sorellina e la cristallizzazione da parte di Gekko degli abiti della ragazza. Forte della situazione andrebbe quindi a fare affidamento sulla sua capacità di controllare la carta componendo i sigilli del gallo e della tigre per poi lasciare il proprio derma aprirsi lentamente e lasciando fuoriuscire tre foglietti di circa dieci centimetri che, grazie alla capacità con gli origami dell'artista, andrebbero in pochi istanti a formare degli origami di tre shuriken dal diametro di otto centimetri. Con le armi pronte andrebbe quindi a puntare tre diversi settori del corpo dell'avversaria: i primi due tenterebbero di colpire il basso ventre, all'altezza dell'ombelico, uno sulla destra e l'altro sulla sinistra mentre il terzo punterebbe al centro del petto per andare a colpire un punto sensibile. Se tutto fosse andato secondo i piani dovrebbe quindi vedere anche la Yoton soccombere sotto l'arte di Karitama e andrebbe a sorridere soddisfatto. [1/4 movimento , 3/4 shuriken di carta] [Chakra 9/25 , Ishibaku I, Rilascio base] [Equip invariato]

Una banda di carnefici, ecco cosa sono i tre ninja di Kusa. E poi i banditi dovrebbero essere questi tre poveretti che cadono come tessere del domino. Anche la ragazza viene bloccata da ogni fronte, un anello di carta le bocca le gambe, assieme al cristallo di Gekko, mentre Karitama schiva la colata di lava che gli era indirizzata e va lanciando tre shuriken di carta che affondano nelle carni della donna, portando anch’ella in fin di vita. Cade, seppur in maniera piuttosto meccanica dati gli impedimenti alla parte inferiore del corpo e volta la testa in direzione del ragazzo dai capelli bianchi che, seppur con la gola tranciata, fa lo stesso movimento per ritrovarsi occhi negli occhi. Un flebile < Mi dispiace… > Esce dalle labbra della ragazza e tutto sembra finito, non fosse che ne è rimasto ancora uno. Ed è lì che tutto diventa improvvisamente più comico. Un grosso laccio di fibre nere punta direttamente al collo di Gekko, impegnato nell’atto di cristallizzare e decisamente troppo veloce per essere schivato. Lo agguanta e lo costringe verso il basso, piegato a carponi, con conseguente bruciore delle estremità poggiate al terreno e lo tira verso la posizione del piccolo bam bino e dell’uccello completamente composto di fibre nere. A questa azione non segue un attacco, ma un ennesimo sorriso da parte dell’infante, per nulla colpito dalle morti cruente dei due “alleati” < Sono in pace! > Urla, per evitare che gli altri lo attacchino e inizia a guardare negli occhi lo Shoton, attualmente alla sua altezza < Ho due segreti da rivelarti… il primo è che una dieta a base di fibre è la soluzione migliore per una vita sana. Il secondo è che quello che state cercando non è qui. Ci hanno usato per attaccare il complesso di traslochi, poi ci hanno fermato qui per fare da diversivo e scappare. Io non volevo e non voglio morire, quindi vi indicherò la loro base. Si trova in una grotta, se mi accompagnate sano e salvo a Kusa, vi darò le coordinate e pace fatta! > Dice, tutto d’un fiato, per lasciar a loro la scelta, sebbene di scelta non ce ne sia, dato che quel bambino è l’unica cosa che li divide dal superamento della missione. [ La missione è finita, andate in pace, e fate le vostre end. ]

18:52 Kaime:
 La giovane andrebbe a vedere l'sito della ragazza. Anche questa volta la dipartita dell'avversario andrebbe ad esser frutto di un lavoro di squadra da parte dell'intero team. Non le tange quel dispiacere, non le tange quell'amore stroncato...hanno attaccato il suo fratellone, la ragione per cui respira quindi...brucino all'inferno. La cosa che la tange sarebbe, una volta voltatasi verso il suo compagno, ed amico, 'cristallino', vedere questi venir tirato via, in una posizione non troppo dignitosa, da delle fibre nere. I passi si muoverebbero lenti ed attenti, in modo da svolgere un incedere mirato a non palesare da subito la propria presenza, così da poter cogliere di sorpresa l'ennesimo avversario ma...questo andrebbe a dichiarare autonomamente un 'sono in pace!', un messaggio con il quale vorrebbe andar a cercar la vita salva. Poi quelle parole, quella rivelazione e, spalancando gli occhi, andrebbe a sussurrare tra sé e sé...<quindi io, Gekko e Karim abbiamo rischiato la vita per...nulla?> chiederebbe, non sapendo cosa rispondere, non dando replica al bambino, attendendo solo il dire ed il fare dei due compagni per tornare finalmente a casa dopo una fruttuosa missione...inutile.[end]

18:58 Gekko:
 Vittime sacrificali, sottoposte ad attacchi portati con gli Hijutsu più artistici del mondo ninja... un'arte letale... tecniche la cui combinazione si è già dimostrata utile in passato, quest'oggi mostrano la loro portata fatale. Lo Shoton non cede alla provocazione del Kakuzu ed opta per dare manforte ai compagni, un aiuto che forse non sarebbe stato necessario, ma che serve a concentrare gli sforzi contro un medesimo avversario e lasciare all'ultimo la possibilità di arrendersi... una resa che invero l'Ametista avrebbe proposto fin dal principio di questo scontro, perché nulla nella loro missione li avrebbe obbligati ad eliminare o anche solo a combattere contro i banditi. Però vedendo i compagni trucidati... perché non c'è altro modo per definire l'accanimento del terzetto di Genin dell'Erba... vedendo i compagni fare quella fine, il Kakuzu pensa di mettersi in mano una carta vincente... cioè Gekko, che raggiunto al collo dalla mano del bambino, scagliata a notevole distanza grazie alle fibre del Kakuzu viene infine strattonato e portato carponi nella zona "calda" del campo di battaglia, rima di fare quelle rivelazioni, scottanti, sul fatto che i tre siano stati lasciati a fermare proprio gli inseguitori. Gekko porterebbe le mani al collo e cercherebbe di avere abbastanza aria per portare poche semplici parole. <Se vi foste arresi subito non avremmo avuto ragione di combattervi.> sospirerebbe, perché sarebbe tutto il fiato che la mano stretta del Kakuzu gli lascerebbe, mente cercherebbe di liberarsene del tutto <Vi hanno lasciati qui per farci solo perdere tempo, quindi.> ringhierebbe <Quando farò due chiacchiere con quei cani, sei libero di interpretarli come una vendetta per come vi hanno trattati e per la morte dei tuoi compagni.> tossirebbe pronto a portare il prigioniero a Kusa perché dia le informazioni in suo possesso.[End]

19:10 Karitama:
 L'offensiva contro la ragazza andrebbe a buon fine portandola a cadere e a permettere all'Ishiba di notare la presenza del bambino. In un primo istante andrebbe quasi a preparare una nuova offensiva notando però la volontà di arrendersi. Così andrebbe a regolarizzare nuovamente il respiro per poi portare il chakra a confluire nuovamente in tutto il corpo riportando allo stato naturale e alla composizione cellulare di un sistema perfetto come il corpo umano. Le parole di Gekko e della sua principessa raggiungerebbero l'artista che andrebbe ad avvicinarsi a sua volta al Kakuzu per poter comprendere meglio la situazione e ascoltare il fatto che tutta quella scenetta e quella morte sarebbero serviti solo a permettere ai veri responsabili di fuggire. <Li raggiungeremo e anche loro cadranno> direbbe incrociando le iridi con il bambino per poi muovere un paio di passi per affiancarlo e porgergli la mano. Stretto quindi accanto a sè andrebbe a guidare il team nuovamente verso Kusa e porterebbe il 'prigioniero' alle autorità competenti. [End]

La missione consisteva nel recuperare la katana di legno sottratta ad un importante funzionario. La katana non è stata recuperata perché non presente in loco, ma la missione è riuscita. Essendovi la parte successiva di questa missione pretendeva soltanto un esito simile, non ho potuto fare altrimenti, ad ogni modo hanno guadagnato la locazione successiva, quindi la missione dovrebbe essere riuscita con successo. 1 px a testa, avete fatto bene.

See ya.