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con Azrael, Kaori

11:03 Kaori:
 Kaori sta avanzando per le strade di Konoha diretta a casa di Azrael. Dopo l'incontro con Juusan i due hanno avuto modo di parlare e riflettere e si sono infine accordati su una unica possibilità per proteggere gli Hyuga: cercare da soli la minaccia. Il timore che possa davvero esserci un altro matto fanatico come Cappuccio Rosso a continuare quel progetto popola gli incubi di Kaori che, senza voler perdere tempo, ha chiesto ad Azrael aiuto per procedere con le ricerche. Fino a quel momento Cappuccio Rosso aveva dimostrato di aver sfruttato diversi laboratori sparsi in ogni parte del mondo ninja per proseguire coi propri piani. Quello a Suna distrutto da Hiashi, quello a Konoha distrutto da Raido quando sono andati a salvarla e quello a Kusa sotto il Tempio della Luna dove c'è stata la battaglia finale con la morte di quell'uomo. Questo lascia supporre che potrebbero esserci altri laboratori in altri Villaggi non ancora scoperti, magari laboratori dove altri suoi fedeli hanno continuato a lavorare e perpetrare i suoi scopi. Laboratori disposti in Villaggi diversi da quelli già liberati. La scelta rimane fra Oto, Ame, gli ex territori di Taki, Kumo, Iwa e Kiri. Considerando che Harumi è venuta da sola e a piedi fino a Konoha Kaori si sente di poter escludere con certezza Iwa, Kumo e Kiri come suo luogo di origine: una bambina fragile come lei non sarebbe riuscita a sopravvivere -da sola e senza cibo, un viaggio tanto lungo fatto interamente a piedi. Si sarebbe trattato di giorni e giorni di cammino solitario: impossibile che potesse riuscirci. Perciò Kaori sente che i luoghi da setacciare alla ricerca di un laboratorio o di qualche Hyuga traditore siano assai meno di quanto inizialmente sospettato e vorrebbe visitarli tutti per cercare coi propri occhi la verità: ed ecco perchè ha bisogno di Azrael, altresì detto taxi personale. L'uomo dovrebbe aiutarla a dislocarsi in ognuna di queste zone così da permetterle di setacciare coi propri occhi gli esterni dei Villaggi presenti alla ricerca di laboratori nascosti fra sottosuolo, caverne o persino in fondo al mare. Onde evitare di fargli consumare chakra inutile è lei che sta andando a raggiungerlo a casa sua, vestita di un pratico completo da kunoichi. Shorts chiari che le coprono le cosce, parigine del medesimo colore a fasciarle le leve inferiori da sopra al ginocchio fino ai piedi, stivaletti ninja bassi con le suole prive di tacco ed un corsetto nero a stringerle il petto. Una cintura tiene gli shorts ben alti e a questa è allegata anche una tasca porta oggetti sulla zona lombare. Dei guanti ninja vanno a coprirle le mani lasciando le sole dita scoperte mentre i lunghi capelli viola sono legati in un'alta coda di cavallo. Il coprifronte di Konoha è onnipresente è legato attorno alla sua nuca, con la placca metallica a protezione della gola mentre sulla scapola sinistra è ben visibile il tatuaggio dello yin yang disegnato proprio dalla sapiente mano di Azrael. Giunta dinnanzi la porta di casa sua, ecco che la ragazza andrebbe a bussare, a testa alta, per richiamarne l'attenzione. "Sono qui fuori" aggiungerebbe mentalmente, così da avvisarlo di essere lei a star bussando alla porta. [ Chakra: on ]

11:26 Azrael:
 Il Nara è in casa propria, da solo. Ai e Ken sono usciti a fare un giretto e Kaime, sua madre, è andata a fare la spesa. Per quel che riguarda l’Ishiba, invece, dovrebbe essere in compagnia del fratello, chissà dove. Vestito unicamente di una camicia nera aperta, che lascia scoperto il petto – privo di bende – e l’addome ed un paio di pantaloni di tela del medesimo colore. I piedi sono scalzi, stando in casa, ma è perfettamente curato nella pulizia e per quanto riguarda il suo corvino crine, come se dovesse uscire. Si sta rilassando, tiene una sigaretta stretta tra le labbra, un bicchierino di saké nella mancina ed è abbandonato sul divano in pelle nera che ha nel salone principale della propria dimora. La pace ed il silenzio stanno avendo un effetto lenitivo sulla sua psiche, tant’è che tiene anche gli occhi socchiusi ed il capo reclinato all’indietro, finché qualcuno non bussa alla sua porta. Il capo si rialza e gli occhi si riaprono di scatto < Chi cazzo-- > Ma prima che possa finire tale frase riceve il messaggio mentale da parte di Kaori. Le labbra si incurvano in un piccolo sorriso e, di buon umore, si solleva dal divano, andando ad aggirare il tavolino per arrivare, dopo qualche passo, alla porta. Senza chiedere chi è, conoscendo già la risposta, andrebbe ad aprire la porta, notando come l’altra sia abbigliata per qualcosa di molto più “formale” di quel che il Dainin potrebbe sperare. < Tesoro… > Un passo indietro verrebbe mosso, per lasciarle spazio all’interno della sala principale della casa < …non credo di essere pronto per combattere, se ho fatto qualcosa di male possiamo risolverla a parole. O preferisci che vada a prendere la katana? > porta la destrorsa dietro la nuca, a grattare l’attaccatura dei capelli. [ Chakra ON ]

11:58 Kaori:
 La porta si apre e la vista di Azrael in soli pantaloni le si para davanti con il suo consueto effetto devastante. Si prende un attimo di profonda meditazione nell'osservare la muscolatura perfetta dell'altro e quindi, sorridendogli, andrebbe a varcar la soglia con passo marziale, ormai già perfettamente calata nell'idea di essere già in missione. Gli si affianca per cercare di sollevarsi sulle punte a rubargli un tenero bacio cercando di centrare le sue labbra con le proprie. < Buongiorno amore mio. > direbbe con tenerezza prima di tornare coi piedi saldamente a terra. Sorride nel sentire quanto Azrael le dice mentre chiude la porta e la accompagna verso la stanza principale dell'abitazione e quindi si volta verso di lui ridacchiando, gli zigomi alti per via di quel semplice esercizio. < Spiritoso. Come se potesse farti paura l'idea di uno scontro con me. > sbuffa ironicamente scuotendo il capo, ben sapendo quale sia il divario di potenza ed esperienza fra i due. Sebbene sia indubbiamente cresciuta nel tempo e sia divenuta estremamente forte, sa anche di non essere minimamente in grado di sopportare uno scontro con lui. Non che comunque desideri mai ritrovarselo nemico, eh. < Ho bisogno di chiederti un favore, in realtà. > dice alla fine tornando seria, l'aria a riempirle i polmoni, pregna dell'odore acre e pungente della sigaretta che l'altro stava tranquillamente fumandosi in casa propria. Non pare disturbata dalla cosa, non le dà particolarmente fastidio l'odore del fumo: oltretutto -se anche la cosa le creasse problemi, sarebbe oltremodo scortese chiedere all'altro di non fumare nell'intimità della propria casa. < Come ti ho detto penso che fuori dalla Foglia possano esserci altri laboratori dove Cappuccio Rosso ha avviato i suoi studi e le sue sperimentazioni. Harumi è arrivata fin qui a piedi, da sola, il che mi lascia immaginare che il laboratorio dalla quale sia scappata debba essere in un Villaggio qui vicino. Escludendo Kusa visto che abbiamo già distrutto il laboratorio lì presente, direi che gli unici altri posti da cui possa essere venuta siano Oto, Ame e zone limitrofe come le terre dell'ex Takigakure. > spiega la ragazza spiegando brevemente le conclusioni tratte dalle lunghe notti di riflessione degli ultimi giorni. < Vorrei visitare le zone esterne ai Villaggi principali con il Byakugan attivo per cercare eventuali laboratori nascosti. Non voglio entrare o scoprire nulla: solo cercarne la locazione precisa. Se dovessi trovare davvero qualcosa poi penseremo a cosa fare e come agire. Per ora vorrei solo cercare l'effettiva esistenza di un laboratorio. > procede Kaori umettandosi le labbra e, quindi, guardando ora l'altro con fare leggermente colpevole. < E mi chiedevo se-- uh, potessi accompagnarmi. So che è una enorme spesa di energie ma velocizzerebbe davvero tanto i tempi e ho bisogno di togliermi questo dubbio il prima possibile. Non ci dormo più la notte e continuo a controllare che Harumi sia nella sua stanza per paura che venga rapita. > Okay, sì: sa che non dovrebbe aver bisogno di tante spiegazioni con Azrael, ma si rende anche conto dello sforzo energetico al quale lo sottoporrebbe un favore fisico e le dispiace l'idea di chiedergli un tale piacere senza mostrargli quanto per lei la situazione sia estrema e improrogabile. [ Chakra: on ]

16:39 Azrael:
 Persino col suo completo da kunoichi e col passo serio e marziale Kaori riesce ad essere meravigliosa. Gli occhi scuri del Dainin la scrutano, la osservano come se non la vedessero da anni ed, al contempo, come se fosse l’unica cosa che veda. Ruota il capo per seguire il movimento della Hyuga che lo aggira e si posiziona al proprio fianco per dargli un tenero bacio e va togliendo il filtro dalle labbra per poggiarle su quelle di lei. Un contatto breve, appena accennato, ma che fa finalmente sorgere il Sole nella giornata ancora non iniziata del Dainin. Si volterebbe per arrivare al tavolino, sempre con lei di fianco, ed andare a spegnere la restante cartina nel posacenere lì riposto, raccogliendo il bicchierino di saké e mandandone giù il contenuto tutto d’un fiato. Si concentrerebbe, poi, sul dire della Jonin, accogliendo le di lei parole con una scherzosa smorfia di disappunto. < Aspetta, aspetta. > Muoverebbe qualche passo, per giungere alla scrivania di legno scuro poggiata sul muro e tirar fuori un rotolo, un pennello e dell’inchiostro nero. < Mh. D’accordo, fammi fare un breve riepilogo. > Aprirebbe il rotolo sulla scrivania, per avere davanti a sé una mappa delle terre ninja, risalenti a quando insegnava regolarmente in Accademia anche la geografia di Konoha e dei dintorni, sia più prossimi che più remoti. < Kiri è da escludere, è troppo lontana ed è sorvegliata abbastanza per via terra e suppongo che Hrumi non sia venuta qui a nuoto. > Ed ecco che la mancina andrebbe a tracciare una piccola ‘x’ in prossimità delle terre che ha appena nominato. < Suna è davvero impossibile. Orientarsi in quel deserto è difficile ed il caldo l’avrebbe uccisa, quindi escludiamo anche quello. > Un altro segno verrebbe apposto al Paese del Vento, almeno per quel che riguarda la Sabba, soprattutto. < A Kusa avete già pensato ed è improbabile che ce ne sia un altro… Kumo ed Iwa sono separate dalle Montagne Rocciose e non le prendiamo in considerazione. > Altri segni, fi quando non resterebbero solo poche altre zone, come anche la Hyuga gli ha detto, ma almeno così può farsi un’idea più precisa. < Oto, Ame e Taki…. Oto sarà piuttosto semplice da escludere, da quanto so non è deserta e ci sono molti controlli, potremmo arrivare nei pressi, senza entrare, ed assicurarci che non ci sia nulla di sotterraneo. Ame è disabitata a quanto so, quindi potrebbe essere un buon posto per nascondere un laboratorio. Allo stesso modo nei terreni dell’ex Takigakure non ci sono molti controlli e dovrebbero viverci molti più civili o ninja che lavorano per contro proprio. Direi di gestire le ricerche in quest’ordine, per concentrarci meglio su quelle più probabili. Oto, Ame e Taki. > Ripeterebbe, dopo aver tracciato una serie di cerchietti verso gli obiettivi ed averne collegato vagamente le strade con delle piccole freccette. Non ha un vero e proprio scopo quella mappa, serve unicamente per fargli avere il punto della situazione. < potremmo perdere un giorno per gli spostamenti ed il sogg-- > Ma le parole del Dainin si arrestano non appena Kaori gli chiede di accompagnarla. Per velocizzare le cose. Con la dislocazione, seppur non lo abbia apertamente detto. Le sopracciglia del Nara si aggrottano in un’espressione quasi disperata. < Oooooh, ma a me non va! Finirò tutto il chakra e poi non tornerò in tempo per pranzo… mia madre cucina il ramen! > La voce sembrerebbe palesemente quella di un bambino intento a fare i capricci, ma poco dopo, a seguito di un profondo sospiro, scuoterebbe debolmente la testa per riprendere il proprio consueto contegno. In fondo capisce, anche se la Hyuga glielo ripete, quanto sia importante per lei sbrigarsi ed essere il più veloce possibile nel mettere in chiaro la situazione. Ed il fattore Juusan è solo una spinta in più. Se scoprono qualcosa di tangibile saranno ad un brevissimo passo dal prendere a calci nel cul—cacciare quell’uomo dalla Magione, così come si erano prefissati già da un po’. < … prendo un tonico recupero chakra per sicurezza e mi preparo. Comincia ad attivare il byakugan. > Le direbbe, allacciandosi bottone per bottone la camicia e recuperando un tonico recupero chakra dalla scrivania su cui si è appoggiato. Poi andrebbe a grandi ed ampie falcate alla porta, dove sono poste le scarpe, per infilarle ai piedi ed essere pronto al lungo viaggio che dovranno intraprendere. [ Chakra ON | 1 tonico recupero chakra ]

17:11 Kaori:
 Kaori si affianca ad Azrael attorno al tavolino quando questi recupera il foglio sul quale approssima una mappa delle terre ninja conosciute. Annuisce man mano che il suo discorso viene snocciolato e che i territori vengono esclusi con una semplice "x" segnata su di questi. < A Suna un laboratorio c'era anni fa, ma Hiashi lo ha distrutto. Era stato rapito e portato lì e durante l'ultimo attacco di Cappuccio Rosso mi sembra ci sia tornato per cercare ulteriori indizi ma il laboratorio era disabitato e distrutto come ricordava. > spiega alla volta dell'altro i pezzi mancanti del quadro mentale che ha a disposizione, finendo poi con l'ascoltare silente il resto del suo riassumere la situazione. Arrivano alla fine alla stessa conclusione e, non sa perché, ma vedere con i propri occhi tramite un semplice schemino appena abbozzato, come i territori da controllare non siano così tanti né così lontani, la rassicura e riempie di nuova speranza e determinazione. Si tratta di tre luoghi piuttosto vicini e nemmeno troppo estesi in fin dei conti. < Non ci sarà bisogno di avvicinarci alle capitali: I laboratori che abbiamo trovato finora erano sempre all'esterno dei centri abitati. Nel deserto di Suna, sotto un tempio dimenticato nei pressi dei confini del Villaggio di Kusa, sotto i campi di addestramento... -Dio, ancora mi chiedo come sia possibile che nessuno Hyuga avesse mai individuato quel laboratorio. > scuote il capo rabbuiandosi a quel pensiero prima di sospirare e mettere da parte quella considerazione. Alla fine viene riassunto tutto quanto e quando Azrael inizia a proporre di passare una intera giornata in viaggio Kaori si ritrova a fissarlo con espressione colpevole; i suoi grandi occhi color perla sembrano divenire grandi la metà della sua faccia e le sue ciglia prenderebbero a sbattere rapidamente con fare innocente mentre l'espressione diventerebbe la più tenera ed innocente che gli abbia mai mostrato. Se avesse delle orecchie da gatto probabilmente le si starebbero appiattendo tristemente sul capo. Basta questo a far comprendere ad Azrael dove la Hyuga volesse andare a parare con il suo chiedergli un favore. Alle sue timide proteste iniziali Kaori sbatte ancor più rapidamente le ciglia sporgendo il labbro inferiore e unendo le mani per i palmi in una posizione di supplica. < Per favoooooore. > chiederebbe con una vocina implorante fissandolo con insistenza, mordendosi infine il labbro inferiore. Azrael capitola alla fine con un sospiro e la ragazza si illumina in viso di sincera riconoscenza. < Sei il fidanzato migliore del mondo! > esclamerebbe alzandosi sulle punte per cercare di stampargli uno schioccante bacio sulla guancia, le mani ad agganciarsi attorno al suo collo con soddisfazione. E quindi lo lascerebbe andare a prepararsi mentre lei, dal canto suo, si limiterebbe a comporre il sigillo della Tigre all'altezza del petto e a focalizzare la propria attenzione sul chakra che le scorre sottopelle. Andrebbe ad incanalare una certa calcolata quantità lungo i vasi conduttori che portano alla testa spingendo l'energia cerulea fino agli occhi. Andrebbe a pregnare i bulbi oculari di linfa vitale attendendo che assorbano abbastanza energia da risvegliare il potere sopito nei suoi geni Hyuga. Se vi fosse riuscita le iridi dovrebbero schiarirsi ancor di più e le vene presenti sulle tempie dovrebbero gonfiarsi risultando quindi visibili ad occhio nudo. La sua vista dovrebbe divenire immediatamente perfetta, capace di vedere qualunque cosa per 1500 metri frontalmente e 120 lateralmente per un raggio complessivo di 359°. Dovrebbe poter vedere attraverso cose e persone e, soprattutto, dovrebbe essere capace di vedere qualunque fonte di chakra presente in tale distanza. [ Byakugan IV ] [ Chakra: 116/120 ]

17:51 Azrael:
 Il visino innocente di Kaori lo convince. Eccome se lo convince. Resta a fissarla per un po’ e l’empatia non mentirebbe su quanto è stato convinto. “Appena ho la possibilità di averti su u letto. Non hai idea.” Penserebbe, decisamente intenzionato a rendere partecipe la Hyuga di quel suo sentimento molto intimo. Dopo aver sistemato la camicia ed essersi messo le scarpe si volterebbe, notando il cambiamento negli occhi della donna che ama, che si tramutano nel byakugan attivo che, ai più, rende gli Hyuga inquietanti, ma che al Nara piacciono tanto. < Ok, prima tappa alle mura di Oto, quindi. > Chioserebbe con decisione. Fortunatamente nella propria vita ha viaggiato pressochéovunque ha vissuto missioni in ogni dove e, nei tre anni che ha passato fuori Konoha, dopo la sua elezione a Dainin e l’uccisione di Kuugo, ha avuto modo di vedere qualunque luogo che il mondo nija avesse da offrire. Oro, in particolare, gli è molto cara. La sede degli Yakushi, degli Uchiha. Clan che, per un motivo o per un altro, gli sono particolarmente cari. Si avvicinerebbe alle spalle di Kaori, ricambiando il bacio sulla guancia che ha ricevuto prima, con un altro bacio. Più lento, molto meno ‘bambinesco’ ed infantile. Poggerebbe le rosee sulla sua guancia, lasciandovi u breve contatto che si sposterebbe, poi, verso la linea della mascella ed ancora verso il lobo dell’orecchio. Durante questo breve tragitto con le proprie labbra, andrebbe a comporre il sigillo della scimmia e, successivamente, porterebbe le mani sui di lei fianchi, stringendola al proprio corpo in una presa salda, forte e decisa. Il chakra verrebbe richiamato per percorrere tutti i capillari del keirakukei al fine di uscire dai propri punti di fuga ed avvolgerlo completamente, seguendo ogni insenatura ed ogni piega del fisico e delle vesti. Giunto alle mani il chakra andrebbe ad avvolgere anche la figura di kaori allo stesso modo che potrebbe così notare col proprio byakugan il chakra che le accarezza la pelle candida ed i vestiti come un lenzuolo di seta. Compiuta questa parte del processo nella mente del Dainin comparirebbe un’immagine ben precisa. Un ampio specchio d’acqua, non appartenente ad un mare o all’oceano, bensì ad un lago. Il Lago Nero, non di troppo distante dalle mura di Oto, ma silente abbastanza da favorire un eventuale nascondiglio. L’acqua placida e piatta, la vegetazione scura e non molto fitta si delineerebbero grazie all’immaginazione del Nara che, con un battito di ciglia, dovrebbe trovarsi lì, sulle rive dello specchio dacqua ove, per la prima volta, vide Kuricha diritorno da un sacrificio umano. Il pensiero lo fa rabbuiare leggermente, ma l’espressione di ammorbidirebbe immediatamente pensando allo scopo per cui sono lì e, cercando di consentirle una visione più chiara, si allontanerebbe di un passo dal corpo della Hyuga. [ Dislocazione Istantanea Superiore | Chakra 85/120 | 1 tonico recupero chakra ]

18:24 Kaori:
 Attivato il Byakugan Kaori si volta a cercare la figura di Azrael che ora si rivela essere appena più coperta grazie alla presenza di una camicia scura e di un paio di scarpe. Il pensiero che lui le rivolge la porta a boccheggiare per un solo istante prima di strapparle un sorriso divertito ed impaziente. "Appena torneremo a casa." gli risponde, telepaticamente, senza mai distogliere da lui lo sguardo. "Promesso." prosegue, con convinzione, prima di stringersi la coda dietro la testa. La ragazza annuisce al suo dire, sorridendogli con gratitudine, ben sapendo quale enorme sforzo gli sta chiedendo di compiere per aiutarla. Lo vede arrivarle alle spalle e chiude gli occhi quando sente le sue labbra posarsi sulla sua guancia. Il sorriso dapprima intenerito trema appena, però, quando si rende conto che il bacio datole da Azrael non ha nulla di innocente: scivola piano, caldo sulla pelle fino a raggiungere l'orlo del suo viso, facendola fremere appena, deglutire in silenzio. "A-Azrael..." pensa con tono dimesso, combattuto, volendo volentieri perdersi in tale momento ma dovendo tener fede alla sua missione personale. Il ragazzo nel mentre l'afferra dai fianchi tirandola a sé, avvolgendola, facendo capitombolare il cuore della ragazza nel fondo del suo petto mentre quel manto di cerulea energia s'innalza per avvolgerli ed inglobarli, risucchiandoli quindi nel vortice spaziale che li va a risputare -un istante più tardi- sulle rive di un bellissimo lago a lei sconosciuto. Alberi alti e scuri circondano lo specchio d'acqua mentre una distesa d'erba spazia per la zona circostante attorno al lago. < Wow. Siamo a Oto? > domanda la Hyuga alla volta del Nara mentre i suoi occhi si poserebbero sul paesaggio dinnanzi a sé. Col Byakugan cercherebbe qualunque presenza di chakra nel raggio visivo che le è disponibile andando lentamente ad analizzare ogni tipo di insenatura naturale presente sopra e sotto l'acqua. Si prenderebbe il proprio tempo per guardare con estrema attenzione dinnanzi a sé fino alla massima distanza raggiungibile dal proprio Byakugan e quindi -una volta appurata l'assenza di laboratori nascosti in una montagna o sottoterra, procederebbe col ruotare appena il capo verso la propria destra proseguendo con lo stesso identico procedimento di poc'anzi. Ispezionerebbe tutta l'aria attorno a sé facendo un giro sul posto di 360° così da poter osservare fino a 1500 metri in ogni direzione da quell'esatto punto, ritrovandosi a vedere alcuni ninja allenarsi nei dintorni, il Villaggio brulicante di vita non troppo distante, le guardie sul confine ignare della loro presenza nelle loro terre. Ma nessun laboratorio. < Mhn. > stringerebbe le labbra delusa, provando quindi a guardare verso la propria destra, la direzione opposta al punto ove i territori del Suono si scontrano poi con i confini di Ame e Taki. < Proviamo a spostarci un po' di là. > mormora ad Azrael andando a scattare in tale direzione se questi avesse accettato la proposta, continuando a concentrarsi sul proprio Byakugan per studiare ogni centimetro di più che la sua vista le consente di osservare, volendo strappare qualche altro centinaio di metri di ispezione così da togliersi la sicurezza di non aver trovato nulla neppure spingendosi ancora più in là. Fortuna che queste terre non sono poi così estese, comunque. La corsa sarebbe lenta e scandita dal continuo ruotare della testa di Kaori in ogni direzione così da osservare per quei 1500 metri ogni nuova frazione di territorio che quella corsa le mette a disposizione, fino a quando, ormai convinta di non essere nel posto giusto, non decide di fermarsi e scuotere piano la testa. < Niente. Qui non c'è nulla. > commenterebbe, alla fine, alla volta del povero Azrael costretto a seguirla in quell'estenuante scampagnata. [ Movimento di 125 mt - 2/4 ] [ Byakugan IV ] [ Chakra: 112/120 ]

18:56 Azrael:
 Una prima porzione di chakra è andata, ma la cosa non è ancora un problema, al momento. Il giovane cammina lentamente, seguendo lo stesso percorso che compie Kaori. Avanzerebbe lentamente, a piccoli passi, fermandosi sessanta metri più avanti, dietro di lei. È piuttosto evidente che la ragazza non stia trovando niente. In fondo, data la presenza di persone e di validi ninja che ancora sorvegliano il luogo era il luogo meno probabile per un eventuale laboratorio. La cosa viene confermata dopo poco dalla stessa Hyuga che ha scandagliato tutta la zona col suo byakugan. < Prossima tappa. Sono sicurissimo che avremo più fortuna. > Parlerebbe, rivolto a lei, per attirarla nuovamente verso di sé e poter effettuare nuovamente la dislocazione. Ame dovrebbe essere il loro nuovo obiettivo. Sigillo dela scimmia nuovamente composto innanzi al petto e gli occhi sarebbero fissi su Kaori, attendendo che lei gli si avvicini. Sa che deve toccarlo per essere dislocata con lui quindi, stavolta, non sarebbe lui a poggiarle le mani sui fianchi, ma attenderebbe una di lei mossa. Intanto richiamerebbe una volta ancora il proprio chakra. Quel luogo gli ispira ansia a sufficienza da portarlo a spingerlo con forza dal centro del plesso solare sino ai punti di fuga. Come un mare in tempesta lo bagnerebbe completamente, comprendendo anche la Hyuga in quei flutti d’energia azzurra, se questa lo avesse toccato instaurando un contatto con lui, riempiendoli totalmente e facendo scivolare ogni stilla di chakra lungo i punti più remoti dei confini delle loro figure. Un altro posto verrebbe delineato nella propria mente. Delle mura, un portone. Il materiale grigio, resistente e liscio. Il postone che riporta le insegne del Nord. Queste sarebbero le mura di Ame. Una Ame oramai quasi totalmente sgomberata, di cui, forse, solo le mura saranno rimaste in piedi, data la loro innata resistenza. Ed è un attimo prima che entrambi possano trovarsi lì, alla porta Nord delle mura esterne del Villaggio della Pioggia. Il cielo dovrebbe essere scuro sopra le loro teste, come di consueto in quelle zone, ma quella posizione dovrebbe consentirgli una visione piuttosto completa di tutto il circondario, sia all’interno che all’esterno del cerchio delle mura. Il Dainin si ritroverebbe a tener gli occhi fissi sulla sua donna, il petto smosso dal fiatone, leggermente stanco per il grande dispendio di chakra, ma non abbastanza da impedirgli di perpetrare le loro ricerche. In fondo lui funge unicamente da mezzo di trasporto, per fortuna, altrimenti non avrebbe mai avuto la concentrazione per scadagliare attentamente la zona come sta facendo la Hyuga di cui, a questo punto, attenderebbe unicamente un responso. [ Spostamento 50 metri – Dislocazione Istantanea Superiore | Chakra 50/120 | 1 tonico recupero chakra ]

19:11 Kaori:
 Azrael non la segue fino in fondo, volendo forse risparmiare preziose energie. Kaori si ritrova ad udire comunque la sua voce e, arrendendosi all'evidenza, annuisce tornando indietro da lui. Gli si avvicina ripercorrendo i metri a ritroso e quindi andando ad avvolgere i suoi fianchi con le proprie braccia in un tenero abbraccio. Poggia il capo contro il suo petto lasciando che il chakra di Azrael li avvolga ancora una volta come una coperta. Ad occhi chiusi si abbandona alla strana sensazione della terra che viene a mancarle da sotto i piedi per un brevissimo istante, stringendo con ancora maggior forza le dita contro la schiena del Nara. E poi ecco. Il suolo è nuovamente al suo posto e le narici catturano quel denso odore di pioggia che le arriva piacevole al cerebro. Kaori riapre gli occhi alzando il viso per vedere sopra di loro un cielo plumbeo e carico di pioggia. Qualche tuono romba distante in un gorgogliare incerto e continuo che preannuncia tempesta. Non piove, non ancora, ma è evidente che la situazione non rimarrà tale ancora a lungo. A quel punto la Hyuga andrebbe a distaccare le braccia dalla schiena di Azrael per limitarsi semplicemente a studiare la zona coi propri occhi. E' sconfortante notare la desolazione di quei luoghi. Abitazioni deserte, rovine, un Villaggio totalmente vuoto e dimenticato da Dio. Non v'è traccia di vita se non per qualche animale selvatico, né tanto meno di chakra. Nessuna fiammella azzurrina compare sotto il proprio sguardo, da nessuna angolazione. Nonostante la sicurezza che probabilmente non avrebbero trovato nulla, Kaori continua a ruotare sul posto così da osservare a 360° la zona per 1500 metri con la sua visione frontale, pensando che considerato il posto abbandonato, se avessero voluto costruirci un laboratorio nascosto, avrebbero anche potuto farlo nel pieno ex centro cittadino. Ma non c'è nulla di simile lì. Nessuna sagoma in movimento, nessuna scalinata sotterranea o porta segreta. Nessuna apertura nella roccia e nessuna montagna vuota all'interno. V'è solo ferro, desolazione ed elettricità nell'aria. < E'... triste. > osserva alla fine Kaori con un filo di voce, tornando quindi a volgere ad Azrael la propria attenzione. Noterebbe nel suo corpo la quantità di chakra rimasta e non potrebbe fare a meno di sentirsene responsabile. < Non c'è nulla qui. > sentenzia alla fine senza nemmeno tentare di spostarsi da lì per avere un raggio di visione più ampio. < Non c'è anima viva in questa zona. > espira, piano, andando a cercare ora la mano dell'altro per tentare di intrecciare alle sue dita le proprie. < Ce la fai? > gli domanderebbe, allora, con dolcezza, pronta -se lui ce l'avesse fatta- a procedere verso la loro destinazione finale. [ Movimento di 75 mt - 2/4 ] [ Byakugan IV ] [ Chakra: 108/120 ]

19:47 Azrael:
 Il Villaggio di Ame è deserto non è rimasto nulla. Sarebbe un buon posto ove costruire un laboratorio segreto, ma nulla sembra essere cambiato da come la ricordava. E anche Kaori gli conferma i sospetti al riguardo. Non v’è nulla, lì. Né persone né tantomeno strutture. La desolazione è l’unica abitante di quel luogo. E le probabilità di trovare qualcosa scendono al minimo. O qualcosa si trova a Taki o i loro piani andranno rivisti. Un buco nell’acqua dopo l’altro, ecco quello che sta scorrendo nella mente del Nara in questo momento. Fallimento e delusione. Ma non tutto è perduto ed il Dainin torna alla realtà nel momento in cui percepisce la mano di Kaori intrecciarsi alla propria. Rialzerebbe lo sguardo, incontrando le iridi di perla della donna che ama, che gli chiede se può ancora reggere quello sforzo. < Posso farne ancora una e, se non troviamo nulla, posso prendere il tonico e portarti in tutti i posti che non abbiamo visto. > Gli occhi neri bruciano di determinazione. Di decisione nel voler portare a termine quell’obiettivo. La mano si seoarerebe da quella della Hyuga per comporre – si spera per l’ultima volta – il sigillo della scimmia. Il chakra, più lentamente della volta precedente, viaggia nel proprio corpo, ricoprendolo del tutto e la mancina del Dainin, dopo aver sciolto il sigillo, andrebbe a raccogliere nuovamente quella della Jonin, creando una sorta di ponte per consentire al chakra di avvolgerla di nuovo. Questa sarebbe la meta più sifficoltosa da raggiungere. Non è mai stato dentro il villaggio di Taki, adesso ridotto a Colonia. Sa che è molto difficile da raggiungere, non ha bene idea di cosa aspettarsi. Però conosce i dintorni e può figurarli nella propria mente per dislocarsi lì. Immaginerebbe una cascata, quella cascata. La più imponente dei paesi ninja, che rivaleggia persino con quella dell’Epilogo presente a Konoha. La corrente è forte, molto forte, cade da un’altezza vertiginosa. Non vi sono le figure di Hashirama e Madara a contornarle, ma solo la fredda roccia smussata unicamente dallo scrociare delle acque. Immaginerebbe persino le terme, poste lì vicino e la sua destinazione sarebbe nel mezzo, in modo tale da consentire alla Hyuga di osservare entrambi i luoghi. Inspirerebbe ed espirerebbe con forza, attivando il jutsu che lo porterebbe sin quasi al termine delle proprie energie. A questo punto sarebbe stanco, fortemente provato da quell’enorme dispendio di energie. Il fiatone gli scuoterebbe il petto, le spalle si incurverebbero in avanti e la mano destra – quella libera – andrebbe a tastare il centro dello sterno, cercando di placare il battito impazzito del cuore. < Qu—questo è un po’ troppo… Dimmi se trovi qualcosa, dopodiché avrò bisogno di riposare. > Biascicherebbe verso la Hyuga, sperando che quell’enorme sforzo sia, almeno, valso a qualcosa. [ Dislocazione Istantanea Superiore | Chakra 15/120 | 1 tonico recupero chakra ]

09:59 Kaori:
 Possibile che le loro previsioni fossero sbagliate? Che non esistano altri laboratori, che quel viaggio sia un inutile spreco di energie? Non resta loro che un'unica possibilità prima di ritirarsi e rivedere i loro piani. Nè ad Oto né ad Ame sembra esserci nulla che possa ricordare i laboratori creati da Cappuccio Rosso e i suoi seguaci per la creazione del suo Hyuga perfetto: eppure Harumi deve pur venire da qualche parte. Non può credere, Kaori, che davvero sia tutta una enorme coincidenza. Che la piccola non c'entri nulla con quel progetto perverso, che la minaccia da lei tanto temuta sia solamente una invenzione da parte di una bimba sola e spaventata. Stringe le labbra cercando di scacciare questo pensiero e torna ad osservare Azrael con aria mesta e seria, annuendo piano. < Se non è neppure a Taki non ho idea di dove altro potremmo andare, in ogni caso. > mormora lei adombrandosi prima di espirare e quindi scuotere il viso. < Ma magari non ci sarà bisogno di un altro viaggio. Vediamo prima se scopriamo qualcosa. > cerca di essere propositiva e quindi lascia che Azrael compia la magia. Il suo chakra, ancora, si disperde attorno a loro andando ad avvolgerli e in un attimo i due vengono proiettati davanti ad una meravigliosa cascata immersa nel verde. Tuttavia ciò che strappa alla Hyuga un gemito di sorpresa non è la bellezza naturale di quel luogo. < Wow > commenta come meravigliata davanti a quanto le si para sotto gli occhi. Dietro la cascata il suo Byakugan le mostra una rete di cunicoli e vie che si disperdono all'interno della roccia fino a condurre a quello che è il vero centro cittadino. Un Villaggio nascosto e segreto dalla presenza di una imponente e meravigliosa cascata: un sistema difensivo incredibile considerando che per gente non dotata di una vista come la sua, raggiungere il Villaggio avrebbe potuto significare perdersi in cui cunicoli per giorni. Tuttavia prima ancora di potersi soffermare a cercare ulteriori dettagli, Kaori si ritrova a portare le braccia attorno alle spalle di Azrael in un gesto apprensivo e preoccupato, la colpa a farsi strada nel suo cuore. < Appoggiati a me, così. > lo inviterebbe, preoccupata, fornendogli supporto ed aiuto, avvertendo la stanchezza dell'altro per via dell'enorme spesa di chakra a cui si è sottoposto per lei. < Controllo subito. Tu... prendi fiato, per oggi abbiamo finito, non temere. A prescindere da cosa troveremo la prossima meta sarà un posto dove potrai recuperare le forze. > lo rassicura lei con tono sicuro e deciso, prima di rialzare il viso verso la montagna e andare a studiare tutto ciò che il proprio Byakugan le consente di vedere. Studia i vicoli interni, il modo in cui sono stati scavati e il tipo di costruzioni create dalla gente del posto. Cerca fonti di chakra e la presenza di indigeni e quindi sposta lo sguardo nei dintorni così da studiare il resto della zona con il proprio Byakugan fino a 1500 metri. Tuttavia è solo spostando di poco lo sguardo all'interno della stessa parete rocciosa che Kaori nota qualcosa che cattura la sua attenzione. Leggermente a distanza dalla rete di cunicoli nascosti dietro la cascata, c'è qualcos'altro di nascosto nella roccia. Una specie di... canale scavato non troppo nel cuore della pietra, una stradina scavata più recentemente e in maniera approssimativa e rozza, oltretutto lineare a differenza delle viuzze dispersive dietro la cascata. Le iridi della Hyuga si dilatano, le labbra si schiudono e seguendo quel piccolo sentiero ricavato dalla roccia-- eccola raggiungere una costruzione segreta. Tante stanze, macchinari, cavi elettrici, illuminazione artificiale, lettini di metallo, provette, archivi... capsule per contenere corpi umani. Kaori impallidisce, le labbra si stringono e la bocca si fa secca. < Eccolo. > mormora, semplicemente, attraversata da mille emozioni diverse. La rabbia mista alla paura le stringono il cuore. Il desiderio istintivo di correre a distruggere ogni cosa viene frenato solo dal pensiero di non poter lasciare Azrael in quelle condizioni, da solo, in territorio straniero. Si riempie gli occhi di quanto riesce a scoprire, studia la posizione precisa di quel cunicolo il quale sfocia nella fitta vegetazione ai lati delle cascate. Si riempie gli occhi della sistemazione delle stanze e quindi a quel punto chiude gli occhi, inspirando a fondo. < E' qui. Nascosto nella parete rocciosa. > mormora al Nara andando ora a guardarlo in viso. < Appena troviamo un albergo dove poterci fermare ti faccio uno schizzo di quello che ho visto. > gli dice non pensando di essere capace di pensare lucidamente, ora come ora, con la consapevolezza di aver trovato quanto stava cercando. E temendo. < E penseremo a come agire. > sospirando, quindi, attenderebbe che l'altro le dia segno di essere pronto per poi incamminarsi, assieme a lui, verso il Villaggio sicuro più vicino: quello di Kusa. [ Se end ]

10:36 Azrael:
 Il giovane Nara non può far altro che affidarsi a lei per le ricerche per cui hanno iniziato questo viaggio attorno al mondo conosciuto. Lui è lì, stanco, provato da quella immensa spesa di chakra. La fiammella cerulea che gli brucia al plesso solare è, ora, ridotta a delle ceneri ardenti, deboli e fiacche. Ha meno chakra in questo momento che quando era solo un Genin. Una sensazione un po’ insolita, deve ammettere con le sopracciglia leggermente corrugate dallo sforzo. Quel che la Hyuga gli dice, tuttavia, gli illumina lo sguardo, portandolo a sorridere mestamente. < Eccolo… > Ripeterebbe le di lei parole, faticando a regolarizzare il proprio respiro pesante e spezzato nella gola < …è qui… > La tentazione di andare i questo istante a distruggere tutto è forte, ma in quali condizioni? Senza equipaggiamento, senza chakra, dovrebbe combattere al minimo delle sue potenzialità, solo con la forza dei propri pugni. < Mmh… ammetto che sarebbe una sfida interessante. > Mormorerebbe a labbra strette, ma leggermente incurvate in quel sorrisetto. < Ma non mi getterò all’attacco di quel laboratorio senza avere la certezza matematica di poter distruggere tutto. > Si rimetterebbe dritto sulla propria schiena, per guardare Kaori negli occhi e lasciare che la mancina vada a d intrecciare le dita con quelle della Hyuga < Kusa è qui vicino, ma sbrighiamoci prima che tu debba portarmi in braccio. > Riderebbe di quella battuta, incamminandosi poi verso la direzione ove, per sue conoscenze geografiche, sa esservi i confini del Villaggio dell’Erba, il più vicino alla propria posizione attuale. I pensieri riguardanti il piano da ordire troveranno posto nella mente del Dainin più tardi, quel giorno. Ora è solo tempo per loro di riposarsi e prepararsi psicologicamente a quel che dovranno fare. < Magari il laboratorio è vuoto, magari torno in tempo per mangiare il ramen di mia madre… > Biascicherebbe, con lo stomaco che brontola a seguito delle proprie parole < …o magari no. In effetti preferirei uccidere di mio pugno un po’ di persone responsabili di averti fatto soffrire così tanto. > Terminerebbe, sulla strada verso l’albergo più vicino. [ end ]

Kaori chiede l'aiuto di Azrael -o meglio, della sua dislocazione- per cercare nei Villaggi vicini eventuali altri laboratori segreti di Cappuccio Rosso.

Dopo una non troppo lunga -ma estenuante ricerca, i due trovano quello che stavano cercando nelle dimenticate terre di Taki.