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{Tatuatori} - Non disobbedire e imparerai

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con Rasetsu, Fujo

In quel di Kusagakure, par che di notte nessun dorma. Un negozio per tatuaggi è ancor aperto, evidentemente prossimo alla chiusura per via della luce soffusa al suo interno. Si trova locato nel Terzo Cerchio, facilmente raggiungibile, incastrato tra una Macelleria ed un Negozio di Dolciumi. E' un negozietto piccolo, esternamente, con una porticina di circa due metri d'altezza e mezzo metro di larghezza, color verde chiaro. Un'insegna al neon è appesa sopra la suddetta, indicante il nome di "Ichiyako" sotto a "Tattoo". E' possibile l'ingresso tramite una maniglia piccola e dorata, spingendo poi la porta verso l'interno della struttura. Fujo potrà dirigersi in tal direzione, magari attratto dalla possibilità d'aver un tatuaggio, col giusto compenso, oppure con l'intenzione di prendervi la mano ed apprendere da qualcuno che il mestiere già lo conosce. A suo giudizio, quindi, percorrendo le vie del Centro di Kusa, lo potrà vedere a circa una decina di metri di distanza, specialmente grazie all'insegna a neon lampeggiante, sicuramente obsoleta e di vecchio stampo, nonostante faccia ancora il suo bell'effetto. Le strade del Terzo Cerchio non sono del tutto vuote, ma non v'è sicuramente la gente presente durante tutto il giorno, poiché la sera è decisamente volta al termine, lasciando posto alla notte e alla possibilità d'una sana dormita, cosa che, evidentemente, non è presa in considerazione da gente come Fujo. [ Ambient ]

01:20 Fujo:
  [Terzo Cerchio] Il giovane Deshi, dopo l'incontro con il suo amico Gekko e dopo essere andato a stuzzicare, un bel piatto di ramen fumante, passeggia spensierato per le vie di Kusa. Con il suo solito vestiario, una fascia per capelli che tine alzata una ciocca del crine nero, t-short nera, sul braccio uno scalda muscolo sempre nero lungo dal polso al bicipite, jeans corti e scarpe nere con delle strisce bianche. Il piccolo Fujo ricordandosi del consiglio di Gekko di tener sempre attivo il chakra, quando in giro, dato che non si può mai saper che possa servigli urgentemente farebbe comodo averlo già impastato, cosi si concentra nel richiamare il chakra. Chiudendo gli occhi e facendo un bel respiro andrebbe a formare all'altezza del petto il sigillo della capra, tenendo pollici e indici alzati intrecciando il resto delle dita, fatto ciò andrebbe a veder dentro di se il corpo come diviso in due emisferi da una linea immaginaria andando a visualizzare le due sfere di energia dentro nel suo interno, prima una sfera rossa che andrebbe a rappresentare l'energia della psiche fatto ciò procederebbe nel andar a visualizzar la seconda di color celeste all'altezza dell'ombelico, li dove si andrebbe a formare la vita, visualizzate le due sfere, ruotando e attirandosi si andrebbero a incontrar e mescolar all'altezza del petto dove è tenuto il sigillo andando a formare un unica sfera di energia di color azzurro. In caso di riuscita il Deshi si sentirebbe rinvigorito e gonfio di energia e continuerebbe la sua camminata. Camminando per il terzo cerchio il giovane Deshi verrebbe attratto da una luce al neon obsoleta con sù scritto Tattoo Ichyako, cosi preso dalla curiosità e dalla sua passione e attrazione per i tatuaggi decide di provare a entrare, cosi con la mano destra impugna la maniglia dorata e spingendola verso l'interno pare essere aperta, cosi il piccolo Fujo entra nel salone di tatuaggi. [Tentativo richiamo del chakra] [chakra 10/10]

Fujo attiva correttamente il proprio Chakra, senza nessun impedimento. Una voce, appena aperta la porta, proviene da una stanzina interna, la quale è divisa dal resto dello studio con una tendina da doccia, in plastica, verde acqua anch'essa. Le pareti sono bianche con delle ulteriori tonalità di verde più chiaro. Son appesi quadri con relativi tatuaggi, uno dei quali è una sirena stilizzata composta sol dallo scheletro. Un altro, invece, rappresenta una mano che sorregge un calice di vino. L'ennesimo, tutti e tre appesi innanzi all'ingresso, rappresenta l'Hasukage Yukio Kokketsu. Evidentemente, qualcuno ha pensato bene di emularlo in qualche modo fuori dal comune. < Fuori dalla mia palu-- Stiamo chiudendo! > Esclama un vocione da dietro quella tendina, mentre con passi precisi s'avvicina alla stessa, spostandola per poter veder l'interlocutore appena entrato. Egli è un uomo alto sì e no un metro e cinquanta, piuttosto tozzo e tondo, privo di capelli, la cui assenza è stata sostituita da una serie di tatuaggi tribali, i quali ne coprono tutta la sommità del capo sin dietro il collo, perdendosi sotto gli abiti. Indossa un paio di pantaloni scuri ed una camicia chiara, con un grembiule nero sul davanti, evidentemente per non sporcarsi. Ha, tra le mani, un paio di guanti in lattice ovviamente sporchi d'inchiostro nero. Gli occhi piccoli e neri osservano Fujo, che non è poi molto più alto rispetto al Tatuatore. Le maniche della camicia son piegate sin all'altezza dei gomiti, mostrando altri tribali neri disseminati lungo questi ultimi. Che se li sia fatti da solo? Non è dato saperlo. < Cosa cerchi, ragazzo? > Chiede, arrotolando tra di loro i guanti, così da buttarli in un cestino non troppo lontano dalla sua attuale posizione, a circa un paio di metri di distanza dal ragazzino. [ Ambient ]

01:49 Fujo:
  [Terzo Cerchio] Il giovane Deshi entrando nel salone, si sente come se fosse nel suo habitat naturale, disegni di tatuaggi, l'ambiente cosi confortante, l'odore che gli penetra nelle narici gli sembra come se fosse quasi un profumo naturale, e si la lascia in un profondo <Woow!> quando una voce richiama la sua attenzione, il probabile proprietario, a vederlo nonchè tatuatore del salone, dall'aspetto un pò da galeotto con testa e qualunque parte del corpo si vedesse pieno di tribali tatuati. Il giovane Deshi dinnanzi all'uomo si mette in posizione retta con le gambe unite, i piedi dritti e con le mani tese lungo le braccia, guardando l'uomo dritto negli occhi, occhi anche un pò lucidi pieni di speranza che solo quest'uomo poteva soddisfare e rendere reale, cosi con un tono molto deciso < Salve Signore, mi chiamo Fujo, sono un deshi dell'accademia ninja, sono qui per chiederle se avrebbe bisogno o voglia di prender un apprendista con lei?> credendo che mai quest'uomo glielo avrebbe concesso, gli venne in mente un tornaconto che magari avrebbe potuto tentare l'uomo < Io in cambio del suo tutoraggio, tutti i tatuaggi che farò in quel periodo i soldi li prenderà tutti lei, anche se dovessi portar dei miei amici peer tatuare!> molto più convinto che l'uomo potrebbe essere tentato ad accetttare. < che ne dice ci sta?> chiederebbe il giovane Deshi tutto serio senza aver mosso un muscolo dalla posizione iniziale. [chakra on]

L'uomo lo osserva con un sopracciglio alzato, dubbioso se cacciarlo fuori dal negozio o farlo restare. Sbatte le palpebre un paio di volte, piegando altresì la testa lateralmente, iniziando a togliersi il grembiule di dosso. < Sei serio? > La prima fatidica domanda, non distogliendo gli occhi di dosso dal volto altrui. < Più che altro, non mi sembra un orario del tutto consono a fare simili richieste. > Si stringe nelle spalle, effettuando un paio di rapidi passetti in avanti, così da diminuire appena la distanza che tra loro intercorre. < Allora.. > Si schiarisce la voce. < ..per me andrebbe anche bene. Nel senso, tu lavori per me per un totale di tempo paragonabile all'apprendistato. Il denaro che guadagni viene dato a me e sarò io a decidere se darti una percentuale in merito o meno. Tutto dipende dalla tua capacità d'apprendimento e se hai, di base, un portamento verso questo lavoro. > Solleva ed abbassa le nerborute spalle, umettandosi le labbra con la punta della lingua. < Questo se, ovviamente, io acconsenta ad averti qui con me. > Commenta con un sorrisetto divertito, il quale sbuca a ridosso delle proprie carnose labbra, rivolto ovviamente al ragazzo che gli è di fronte. Alla sinistra di Fujo, v'è una scrivania con sopra svariati fogli bianchi ed immacolati, mentre altri sono ricchi di disegni e possibili tatuaggi futuri. V'è una piccola lampada per illuminar meglio la scrivania, per non parlar della moltitudine di inchiostri, penne, pennini e matite, nonché carboncini neri. < Chi mi dà la garanzia che tu, il giorno dopo, ti faccia vivo di nuovo? Potresti essere come un qualsiasi ragazzino di strada che pensa di farsi tatuare gratis lavorando qui, per poi sparire nel nulla a lavoro concluso! > D'altronde, è naturale non fidarsi d'un ragazzino appena conosciuto, il quale par appena uscito d'Accademia, senonché vi vada ancora, s'intende. [ Ambient ]

02:25 Fujo:
  [Terzo Cerchio] Il giovane Deshi udendo tutte quelle futili preoccupazione dell'uomo davanti a esso proverebbe di persuaderlo rassicurandelo <Ma certo che sono serio, e anche molto motivato!> affermerebbe il giovane Fujo con gli occhi aperti in direzione dell'uomo, sempre con una postura educata sempre retta ma con il corpo rilassata braccia lungo il corpo e con 30 centimetri di distanza tra un piede all'altro. Avvicinandosi all'uomo estrae dalla tasca un piccolo quadernino, dove vi sono alcuni disegni fatti dal Deshi durante il suo tempo libero. Sul quadernino ci sono per lo più immagini tatuabili come volti di animali, draghi, simboli e in fondo il più recente di tutti uno stemma formato da un volto mezzo di uno shinobi con in testa il coprifronte di Kusa, per l'altra metà un teschio con l'altra metà del coprifronte dei ninja di Kusa, con dalla testa trapassa una katana, da una parte all'altra della testa e va a finire, nella bassa estremità del volto due fiori di loto uno bianco e uno nero e per finire intorno alla katana di conseguenza il volto, gli gira intorno un grosso drago nero. con la scritta intorno il disegno Black Dragon Tattoo, con l'effetto della scritta tipo bomboletta, andando a stringere le lettere man mano che si scende con la lettera. Prendendo il quadernino dalla tasca lo pone al signore. < Guarda questi sono i miei disegni!> sentendosi capace di saper disegnare bene, e che magari lo avrebbe colpito e deciso a prenderlo come apprendista. [chakra on]

Fujo tira fuori un quadernetto, le cui pagine son cosparse di disegni vari, seppur abbiano tutte lo stesso ed inconfondibile stile. Il tatuatore si tende in avanti, allungando le mani verso l'oggetto di desiderio. L'intento è uno solo: sfogliarlo come meglio crede, però nelle proprie mani. < Posso? > Si premura, quantomeno, di chiedere una sorta di permesso al proprietario. Sol qualora Fujo gli abbia dato risposta affermativa, egli inizierà a sfogliarlo con calma, vedendo ogni singolo disegno e cercando di trovarne alcune imperfezioni. < Questo qui. Il tratto è un po' troppo marcato. > Spiega, indicando uno dei tanti disegni ivi trascritti. Riprende a sfogliare rapidamente, giungendo alla fine del quaderno e tornando indietro, all'inizio. Muove la testa in un cenno affermativo, distendendo l'arto manco per ridargli l'oggetto in questione. < Senti, sarò sincero.. > Conviene esserlo, soprattutto innanzi ad una professione simile. < ..non basta saper disegnare per essere dei Tatuatori o diventarne uno. > Non gira molto attorno alla questione, allargando però le braccia verso l'esterno come se fosse impotente. < Nel caso in cui io ti dicessi di disegnarmi qualcosa, tu lo faresti? Se, adesso, ti chiedessi di disegnarmi, nei minimi particolari, un panda con una bandana sull'occhio sinistro che impugna una Katana.. > Da come sta parlando, è ben intuibile come le stia tirando fuori tutte in un colpo, quasi senza pensare alle conseguenze delle proprie assurde richieste. Un piccolo risolino ne consegue. < ..saresti capace? > Aggira la scrivania nera posta sulla sinistra dell'ingresso, sedendosi dietro la stessa su uno sgabellino e porgendo, lasciando il tutto sulla superficie del tavolo, un foglio bianco ed immacolato, un pennino ed un carboncino. A Fujo la scelta, qualora accetti! [ Ambient ]

01:38 Fujo:
  [Centro di Kusa] Il giovane Deshi dopo aver ovviamente acconsentito a far guardare i disegni al tatuatore, muovendo la testa su e giù per un paio di volte, inizia a suporre che con i suoi disegni non lo ha impressaionato minimamente, cosi inizia a pensare un modo per impressionare il suo futuro tutor abbastanza da prenderlo come suo apprendista. Nel momento in cui gli viene proposto di disegnar un panda con una katana e una benda, soggetto molto particolare ma non molto complicato da disegnare per il Deshi visto che èra sua abitudine unire nei disegno anche più soggetti un semplice soggetto con qualche particolare non gli pareva nulla di complicato tanto dal non far cambiar l'opinione di quest'ultimo. Cosi con un tono molto sicuro di sè accennando un piccolo sorisetto sotto i baffi. < Pff! Troppo semplice per me, ho fatto disegni molto più complessi e articolati, e non credo cambierebbe molto la sua opinione su di me. Ho un idea migliore, mi faccia tatuare su una tela? E nel caso non sarà soddisfatto le ripagherò la tela.> fissando dritto negli occhi il tatuatore, quasi come a volerlo sfidare, quasi come a voler dimostrare che possedeva un talento e gli occorre solo un occasione per dimostrarlo. [Chakra on]

Il Tatuatore lo scruta come se avesse appena parlato una lingua straniera e il ragazzino non avesse compreso quel che da lui va cercando. Solleva l'arto destrorso, con il palmo della dritta che va poggiandosi contro la fronte, evidentemente stanco e tediato dalla vita di tutti i giorni, da un lavoro sì fruttuoso, ma faticoso. < Forse, ho formulato male la richiesta. > L'ordine, se proprio vogliamo esser cattivi e presuntuosi. < Non voglio che tu disegni su tela. Voglio che tu lo faccia su questo foglio.. > Indicandoglielo e spingendoglielo ulteriormente vicino. < ..con un pennino o con un carboncino. La scelta è tua, ma l'ordine iniziale è mio. E' come dire ad un cliente: "non tatuarti questa roba perché mi fa schifo". Non sei tu a decidere, specialmente se vuoi il mio aiuto. > Vanno bene le prese di posizione, la sicurezza ch'egli ha verso le proprie capacità d'artista. Quel che, invece, al Tatuatore non piace è che si sia rifiutato perché crede di saper far di meglio. Non è quello che gli ha chiesto, motivo per il quale non lo accetta. < Prendere o lasciare. Rammenta anche che sei venuto tu da me a chiedermi aiuto, non io da te a cercar un Allievo del quale potrei anche non aver bisogno. > E' diretto, conciso e chiaro, come dovrebbero esserlo tutte le persone sulla faccia del pianeta. La maggior parte, purtroppo, non funzionano esattamente in questo modo e, sovente, si finisce con il litigarci. L'uomo pelato e pieno di tatuaggi, che Fujo ha di fronte, non sembra esser questo genere di persone, bensì l'esatto contrario. Attende una replica, a giudicar dalla quale capirà se potrà seguire Fujo nel suo percorso o accompagnarlo alla porta, non avendo seguito delle semplici direttive come il sedersi e disegnare un panda con una katana. [ Ambient ]

02:28 Fujo:
  [Centro di Kusa] Il Deshi vedendo il tatuatore alterarsi dalla sua presunzione probabilmente, decide che è meglio non aprir bocca e far parlare le proprie capacità. cosi continuando a fissar dritto negli occhi il tatuatore afferrerebbe la sedia poggiandola indietro dopo di che si metterebbe seduto poggerebbe la mano sinistra sul foglio per reggerlo e non farlo muovere mentre disegnava e con la destra prese il pennino e inizierebbe a disegnare. Inizia dagli occhi o meglio occhio e la bandana e inizierebbe a far due cerchi della stessa grandezza, ad un dito e mezzo di distanza l'uno dall'altro. I primo cerchio quello a destra lo colora tutto di nero con il pennino, nel secondo farebbe una seconda forma che dovrebbe essere l'esterno dell'occhio colorando lo spazio tra le due figure geometriche sempre di nero, visto i classici neri cerchi neri intorno gli occhi dei panda. Dopo di che andrebbe con il carboncino a ridar colore al pennino. e continuerebbe andando a disegnare due cerchi che sarebbero l'iride e la pupilla del panda lasciando l'iride incolore e riempendo di nero la pupilla. dopo di che andrebbe a disegnare una linea che parte dall'estremità dei due iniziali cerchi, che scenderebbe allargandosi lentamente fino verso l'esterno. la stessa linea la disignerebbe nella stessa posizione nell'altra estremità dell'altro cerchio. dalle fine delle linee andrebbe a disegnare una specie di triangolo dalle punte tonde che andrebbe a formare il naso. due dita più in basso andrebbe a formare la bocca del panda facendolo con un bel sorrisone a trentadue denti. dopo di che andrebbe a disegnare due triangoli come quelli per fare il naso, ma circa tre volte più grandi poste a nord est del cerchio iniziale sinistro uno e a nord ovest di quello destro l'altro, e con una forma tondeggiante andrebbe a collegar le ultime due forme che dovrebbero essere le orecchie del panda con il resto disegnato per andar a creare il viso del panda. fatto ciò procederebbe con il corpo facendo una forma ovale, con 4 spazi per disegnar le braccia e le gambe. sotto l'altezza del petto farebbe una linea a parabola da una parte all'altra per orizzontale della forma, solo dopo andrebbe a colorar tutta l'estremità alta ovvero braccia petto e mezzo busto di nero. solo quando tutto riempito con il carboncino andrebbe a restaurare la punta del pennino, alzando per un attimo lo sguardo in direzione del tatuatore per vedere di riuscir a trovar qualche cenno di assenso. continuando con il disegnar due forme ovali che andrebbero a formare le gambe lasciate incolore. tagliate alla fine dove andrebbe a tagliar le gambe da una parabola sia su una gamba che sull'altra. dalle due parabole andrebbe a disegnare i piedi e parte della caviglia e tutta colorata di nero fino alla parabola.ora andrebbe a concentrarsi prima di disegnar la katana, hai dettagli come hai sopraccigli che li farebbe con due rette oblique e spesse, con le linee per far le dita sia delle zampe superiori che inferiori con gli artigli, riempirebbe di color nero le orecchie del panda e tra le due zampe superiori fatta come se in mano tenesse qualcosa con i palmi diretti verso l'alto,e tra le zampe superiori andrebbe a disegnar la katana sopra i palmi, con l'impugnatura non poggiata sulla mano mentre la lama da entrambi le estremità poggiava sulle mani. fatto tutto andrebbe a poggiar il pennino sul tavolo e volterebbe il disegno verso il tatuatore per aver un suo parere. [chakra on]

Fujo si preoccupa di disegnare il panda nei minimi particolari. L'animale vien disegnato con grazia e precisione, medesima cosa non si può dire per la katana che impugna. Il tatuatore lo osserva, ne segue man mano ogni gesto: l'imposizione delle mani, la postura, il movimento che compie coi polsi e col pennino scelto. Non lo interrompe per nessun motivo, anzi resta particolarmente in silenzio per osservar tutto l'elaborato del Deshi. < Il panda lo hai disegnato bene, niente da dire, ma la Katana manca di particolari. E' troppo semplice: va disegnata bene l'elsa coi precisi particolari e motivi. Mancano le ombre, la lucentezza, le varie particolarità. Non sei andato male, ma c'è molto materiale sul quale lavorare. > Spiega con far critico, massaggiandosi il mento con l'ausilio della mano destra. < Inoltre, sei a conoscenza che l'inchiostro prende su determinati tipi di pelle e che su altre tende a scaricare il colore maggiormente? Bisogna anche che tu inizi a prendere dimestichezza con l'Anatomia, in particolar modo i nervi che compongono il nostro organismo. Sono un elemento costitutivo del sistema nervoso periferico, che ha la funzione di trasmettere gli impulsi nervosi. Ed è formato essenzialmente di fibre, avvolte da proprie guaine, che si riuniscono in fascetti e in fasci per formare un cordone rivestito da una membrana connettivale. > In breve, gli dà una rapida spiegazione su quel che sono i nervi nel loro insieme generale. < Come penso tu possa immaginare, se con un ago, mentre tatui, colpisci un nervo, potresti causare dei problemi al cliente. Medesima cosa se non pulisci adeguatamente il macchinario, causando delle infezioni al tatuaggio e alla pelle della persona. Sui nei, non si tatua: bisogna sempre starne alla larga. > Specifica ancora, sollevando l'indice destro innanzi al suo volto, come se volesse dargli un avviso ultimo e preciso. < Quindi, fa attenzione. Ovviamente, dovrai leggerti altri Manuali e lavorerai, per i primi tempi, al mio fianco. > Sostanzialmente, gli sta dicendo che ha praticamente accettato di averlo lì tra i piedi. < La pelle è delicata, ne esistono di diverso tipo: grassa, secca, lentigginosa, sottile, delicata, ruvida. Ovviamente, all'inizio, non ti lascerò lavorare sulla pelle umana, bensì su quella animale. Potrai esercitarti quanto vuoi. Adesso, però.. > Si alza a sua volta, sbuffando. < ..va via. Torna domani. Io stavo per chiudere. > E, dandogli le ultime direttive, lo invita, non troppo delicatamente, ad uscire. [ END ]

Fujo viene preso sotto l'ala di un tatuatore, dopo qualche diverbio iniziale.

NO EXP, in quanto il Lavoro è il premio.
Buona fortuna col drop!~