Esame Teorico - Harumi
Quest
Giocata del 29/06/2018 dalle 00:44 alle 01:41 nella chat "Accademia Ninja - Konoha"
A te la prima. Giocati l'ingresso nell'Aula A-1 del Primo Piano dell'Edificio Accademico dove si terrà l'Esame Teorico per diventare Genin. Yume-Sensei già presente.
Dice il saggio: alcune volte vinci, tutte le altre volte impari. ~ Bisogna saper far tesoro delle sconfitte dalle quali si trae solo insegnamento per poter migliorare e evitare di ripetere gli stessi errori, per crescere e uscire dal bozzolo, mettere le ali e divenire una magnifica farfalla dai colori sgargianti. C’è silenzio nella casa della dolce Kaori, un’assenza di suoni che aiuta la bambina sperduta a concentrarsi in vista dell’esame scritto imminente; ormai non ha più nulla da studiare, ha letto tutto quello che ha trovato sui libri riguardo Konoha e la sua storia dalla fondazione ad oggi, ha imparato i nomi più importanti e le vicende sia sbagliate che giuste che hanno segnato l’intreccio di vite di questo agglomerato di case e persone. E’ seduta sul pavimento della sala a gambe incrociate circondata da quaderni, fogli, appunti svolazzanti e libri, da qualche parte vi sono anche delle penne, matite e gomme, e tutto si evolve intorno a lei come una corolla di fiori. Sta ripassando le ultime cose facendo scorrere gli occhi bianchi e perlacei veloci lungo le scritte che ora immagazzina molto più velocemente nella di lei testa. Nozioni importanti e non che hanno trovato il loro nido nei vari cassetti della memoria, insieme alla spiegazione delle tecniche imparate rilette e studiate dai propri appunti e sui libri di Kaori la quale, in quanto sensei, dovrebbe avere tali tomi. Si avvicina però l’ora designata per lei per uscire di casa ed avviarsi in Accademia e per codesto momento si solleva dal pavimento andando a raccogliere ogni libro ed appunto così da sistemare il tutto in maniera ordinata e tranquilla sopra ad un tavolo. Sistemato il suo casino si dirigerebbe alla sua camera dove sceglierebbe dei vestiti per lei adatti all’occasione: una gonnellina azzurra di tulle parecchio gonfia e una canottiera bianca con sopra disegnata la stampa di un fiore azzurro e blu, la canottiera viene infilata all’interno della gonna e ai piedi va a calzare i sandali bianchi. È il turno ora dei suoi albini capelli i quali vanno raccolti dalle di lei mani in una coda alta mediante l’utilizzo di un elastico azzurro e lascia che le punte della coda le sfiorino la schiena dolcemente, solleticandola. La frangia è abbastanza lunga e cela appena lo sguardo invece la cicatrice lungo tutto lo sterno è ben nascosta dalla canottiera anche se si può intravedere l’inizio della stessa poco sotto al collo. La sua solita espressione neutra e asettica non tradisce nessuna delle emozioni che in realtà sta provando e la principessa le cataloga come ansia e panico, ma nessuna delle due viene mostrata. Si guarda allo specchio riflettendosi in quegli occhi spenti e vacui nei quali non riesce a ritrovarsi, ma spera un giorno di potersi riscuotere e ritrovarsi, però per il momento non deve pensarci ha un esame da portare a termine e dopo essersi data abbastanza coraggio lascia la dimora della donna che l’ha accolta e si avvia all’Accademia con passo lento e non veloce muovendo prima una gambe e poi l’altra e alternativamente le braccia e in questo modo giunge all’Accademia e una volta nel loco ricercherebbe con animo ardente e il cuore che pulsa violento, l’aula A-1 nella quale dirigersi per l’esame e la raggiungerebbe senza perdere ulteriore tempo per prendere il posto a lei più congeniale, che si tratta del classico banco in prima fila. In aula ci sono degli allievi probabilmente seduti ai propri posti e riconosce la sensei che le aveva fatto la lezione sulla sostituzione, e verso la quale donerebbe un cenno di educato saluto impercettibile ed etereo però elegante nel suo complesso con quella creaturina. Ha paura e sente il panico, parlare le sovviene allora molto difficile e non si sforzerà per farlo dato che deve conservare le sue energie per concentrarsi sul test. Anche se sembra solo una bambolina di pezza senza anima, allo stesso tempo non vede l’ora di mettersi alla prova e far sfoggio di tutto l’impegno che ha messo nello studiare quel mondo a lei totalmente sconosciuto. [Chk: off] Le giornate passano veloci in quel di Konohagakure, nell'Accademia Ninja, laddove si susseguono svariate lezioni anche ad orari fuori dal comune, per proseguire e terminare il percorso accademico che precede l'Esame effettivo per diventare Genin. Yume-Sensei veste, come al solito, con abiti da Ninja tendenti a colori quali il nero e il grigio. Le gambe son coperte, sino a metà coscia, da dei pantaloncini grigio scuro. Ai piedi, ha un paio di sandali neri e una t-shirt a maniche corte d'egual colore. I capelli neri discendono sino alla vita, con il lato sinistro del capo rasato quasi totalmente. < Sedetevi e non rompete le scatole. > E' una domanda indirettamente rivolta anche ad Harumi, appena entrata. < Prendete posto tutti quanti. Chi non è ancora arrivato, non farà l'esame. Non si accettano ritardatari in questa classe. > Anche perché lei stessa ha fatto qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, quindi è bene che si sbrighi quanto il più velocemente possibile. < Come in ogni esame teorico, avete trenta minuti per un paio di domande. Non potete copiare, non potete farvi aiutare, non potete fare domande. Dovete piegare la testa sul foglio per trenta minuti buoni e rispondere a tutte le domande, o a quante più possibili. > Scrolla le spalle, mentre inizia a distribuire tutti i fogli necessari a qualsiasi Allievo presente. Tornata indietro, dopo aver finito, annuncia: < Potete iniziare. Trenta minuti da adesso. > Esordisce. E che si dia inizio alle danze! [ Esame Teorico - Trenta Minuti di tempo dalle 00.57 ( 01.27 ) ][ Rispondi alle domande via Missiva, e solo dopo fai la End con calma :) - Buona fortuna! ]
Il foglio delle domande viene posto davanti ai bianchi occhi della bambina e lei sta ancora elaborando tutte le parole che sono state donate dalla sensei agli allievi. Trenta minuti per quelle domande e è vietato copiare come è giusto che sia, nessuna domanda e nessuna interruzione, solo trenta minuti con la testa china sul foglio e penna alla mano per rispondere alle domande. La principessa della luna compie qualche sospiro profondo e inizia a leggere le domande quando la sensei regala il via; l’approccio della bambina non è fra i più comuni di fatti inizia a leggere le domande dall’ultima e legge tutte fino alla prima, quindi rilegge la prima e inizia a rispondere. La penna scorre veloce lungo il foglio rilasciando dietro di essa un colore nero e blu profumato di inchiostro che calma i suoi nervi e le permette di non staccare la punta della penna dal foglio nemmeno per richiamare a sé i pensieri. Alla lettura della domanda si apre un cassetto della memoria corrispondente e ne escono le nozioni come un fiume in piena e lei veloce cerca di trascriverle sul foglio velocemente presa dall’euforia mai mostrata. La bambina scrive e non rilegge perché sente che il tempo è tiranno e non vuole nemmeno fermarsi a chiedersi quanti minuti manchino e si concentra solamente a finire le domande. Stacca la penna dal foglio solo ad ultima domanda completata nello stesso momento nel quale la sensei proclama la fine del tempo provando un’immensa soddisfazione per quella sua puntualità e coincidenza nel finire tutto nel tempo prestabilito, inoltre sente di aver fatto un buon lavoro soprattutto nell’ultima domanda. Non si crede arrogante e presuntuosa ma è solo felice di essere riuscita a creare un elenco degli Hokage passati e di quello presente, contenta di poter finalmente dare un nome ad ogni volto che vede sul monte e soddisfatta per riuscire a comprendere la storia passata di Konoha. Spera di cuore che il suo impegno dia i giusti frutti e si alza dalla sedia per consegnare il foglio alla sensei e salutarla con un altro cenno del capo lieve, educato ed elegante senza ancora proferir parola ma preferendo uscire a prendere una boccata d’aria. [fine]