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Nara e ramen da Ichiraku

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con Ketashy, Raoku

19:07 Ketashy:
 Andatura lenta e cadenzata quella del giovane Nara dalla folta chioma rossa, un colore del tutto innaturale poichè per genetica tutti i membri del clan hanno capelli e occhi neri, cosa inspiegabile però nel suo caso, sono gli occhi di color turchese, gli occhi della madre...dicono. Non ha mai visto sua madre, mai conosciuta, l'unica cosa che sa è che era originaria di kusa. Il padre si è occupato di lui e di sua sorella fin dalla nascita. Tornando al nostro giovane genin della foglia, oggi ha deciso di indossare il coprifronte, non è sua abitudine portarlo con se, ma dopo le varie prediche del padre e del suo sensei sta cercando di prendere l'abitudine. Indossa una maglietta nera a mezze maniche con il logo bianco del clan dietro la schiena, dei jeans corti strappati, calzari da ninja e dei guanti con lamina in acciaio alle mani che al momento tiene nelle rispettive tasche dei pantaloni. Sguardo serrato, si guarda intorno mentre passeggia per il centro del villaggio, incrocia lo sguardo con qualche passante, il sole sta per tramontare, fa leggermente più caldo del solito oggi..e lui odia il caldo. Ai fianchi tiene il porta kunai che ad ogni passo fa sentire un leggero suono metallico. Non esce mai disarmato, ha una passione quasi morbosa per le armi. Non ha una meta ben precisa, è uscito a fare due passi e magari scambiare due chiacchere con qualcuno, forse, anzi molto probabilmente si fermerà al solito chiosco di ramen che si trova a qualche centinaio di metri più avanti...

19:17 Raoku:
 Raoku si presenta come un ragazzo piuttosto alto anche per la sua età, un po' dinoccolato tanto da poter apparire slanciato e magrolino quando invece il suo fisico - soprattutto ultimamente, da quando ha iniziato gli allenamenti in vista degli esami in Accademia - si sta alquanto temprando. Indossa pantaloncini grigio chiari lunghi appena fin sotto il ginocchio che fasciano le gambe del giovane Oshiba. I lunghi capelli corvini di Raoku sono legati in una morbida coda sul retro della nuca ma l'acconciature appare imprecisa: diverse ciocche ribelli infatti finiscono per non sottostare a quel legaccio e, divincolandosi, vanno ad incorniciare il volto dai tratti marcati del giovane finendo per dargli un aspetto un po' più confusionario di quello che in realtà è. Il busto tonico è rivestito da una canotta di rete a pelle ricoperta a sua volta da una tunica beige chiaro dal tessuto molto leggero (data la calura estiva che sta invadendo Konoha) ben stretta in vita da una fascia nera; sandali da shinobi concludono il suo outfit insieme ad un paio di guanti da ninja con una leggera placca rinforzata sul dorso. Sul fianco sinistro, infilato cautamente in una delle tasche rinforzate dei pantaloncini da ninja, è posizionato un semplice kunai. Mani posizionate nelle tasche - la mancina di Raoku finisce proprio con il giochicchiare dall'interno del tessuto con il manico dell'arma che ormai sta imparando a conoscere discretamente - il giovane Oshiba prosegue a passeggiare per il centro del Villaggio con una meta ben particolare in mente: il chiosco di Ichiraku. Ormai ne sta diventando dipendente: ci ha pranzato con un piatto fugace quest'oggi, quindi poi è corso in accademia per perdersi in biblioteca a studiare e a fare quattro chiacchiere e adesso che il sole sta tramontando gli è venuta nuovamente una discreta fame. Niente di meglio di un buon ramen dunque, dice il saggio. Non sembra tuttavia avere fretta Raoku, anzi passeggia quasi distrattamente lungo la via del centro, le iridi verdi che si perdono nel cielo screziato di rosso fino ad osservare il monte con i volti degli Hokage del passato: due in particolare attirano la sua attenzione, Shikamaru Nara e il volto del Kyudaime, un volto che ha rappresentato il suo idolo per tutto il periodo in cui la madre gli ha impedito di frequentare l'Accademia. Perso nei suoi pensieri, quasi non si accorgerebbe di stare per finire a sbattere contro ad un accorrente Ketashy proprio davanti all'ingresso del chiosco di Ichiraku.

19:29 Ketashy:
 Prosegue per le vie del centro, mani nelle tasche, sbuffa di tanto in tanto leggermente annoiato, nessun volto familiare nei dintorni, saranno tutti a casa o ad allenarsi oggi, cosa che lui non ha fatto, non per pigrizia, anzi, se c'è una cosa, l'unica cosa forse nella quale è costante sono gli allenamenti, ma un paio di giorni bisogna anche staccare, il fisico ha anche bisogno di riposo, così come la mente che ha bisogno di distrarsi. Era da tanto che non tornava a gironzolare per il centro. Giunto ad un certo punto della strada nota a qualche metro da lui, in lontananza, delle transenne e un enorme cratere di all'incira 7 metri < ma che...> borbotta aggrottando la fronte, non sa nulla a riguardo e il perchè ci sia quel buco. Si ferma li davanti ad osservarlo..un esplosione? Pensa curioso mentre cerca di darsi una spiegazione va ad appoggiare entrambi i gomiti su di una transenna, quando ad un certo punto vedendo passare un anziano fa cenno con la mano verso questo <mi scusi...cos'è successo?> esclama indicando l'enorme buca, ma questo non risponde, scuote la testa facendo intendere al giovane di non sapere niente. Poco importa e al momento perde l'interesse di avere una risposta. Toglie i gomiti dalla transenna e rimette le mani in tasca, pochi passi e gira l'angolo che porta verso il famoso chiosco di Ichiraku, il chiosco di ramen più famoso della città. L'odore intenso lo invade appena imbocca la stradina, il tramonto crea un atmosfera bellissima per le vie di Konoha, una luce rossastra pervade la stradina del chiosco frequentato a qualsiasi ora. Accellera leggermente il passo e toglie le mani dalle tasche, quell'odore così intenso ora gli ha messo davvero fame, così fame che non nota Raoku avventarsi insieme a lui verso l'ingresso che ci va a sbattere, spalla contro spalla, non troppo forte, ma comunque lo urta. < Perdonami...> esclama pacato, risposta insolita quella del genin, essendo una testa calda....molto calda e impulsiva con chiunque, anche con chi non dovrebbe esserlo minimamente. Sarà che sta cercando di cambiare e darsi una regolata o sarà la fame e la fretta di addentare qualcosa al più presto? Molto probabilmente la seconda... Istintivo da una pacca amichevole sulla spalla del ragazzo <tutto ok?>

19:40 Raoku:
 Quando non si guarda dove si mette i piedi, può succedere di andare a sbattere contro qualcuno che si incrocia lungo la strada. E meno male che quel cratere visto poco più in l da Ketashy non si trovava lungo la strada che dall'Accademia conduce ad Ichiraku, altrimenti Raoku ci sarebbe con tutta probabilità finito dentro senza nemmeno accorgersi della presenza di un impedimento del genere. Così come non si è accorto che nella traiettoria per entrare dal famoso rivenditore di gustosissimo ramen c'era Ketashy. Inevitabilmente i due sbattono l'uno contro l'altro, fortunatamente spalle contro spalle e non in modo più irruento. La botta, del tutto imprevista per il diciassettenne, finisce comunque per essere non del tutto trascurabile e riscuote dal suo torpore il giovane Oshiba. <Uh...?> mormore rivolto quindi in direzione del Nara, massaggiandosi con la mancina la spalla destra, quella contusa contro la sinistra di Ketashy <...no, figurati...ero io che camminavo senza guardare...> borbotta di rimando, alzando gli occhi verdi sul volto dell'altro ragazzo, scrutandone gli occhi turchesi e i capelli rossi, un accostamento tutt'altro che banale. Per ultimo, lo sguardo gli si sofferma sul coprifronte, segno distintivo di ogni shinobi a partire dal grado di genin. <Prego, entra pure. Anche tu stavi andando da Ichiraku?> chiede, facendosi appena di lato per lasciarlo entrare e poi varcare eventualmente la soglia del chiosco subito dopo di lui. All'interno già qualche avventore, tanto che gli unici posti liberi sembrano essere quelli al lato sinistro del bancone. È lì che Raoku si dirigerebbe senza tentennare troppo, cercando di accaparrarsi il posto più vicino alla parete così da poter poggiare comodamente la spalla sinistra contro il muro dopo essersi seduto sul proprio sgabello. Attenderebbe che Ketashy si sieda a sua volta, ipotizzando che lo faccia dato che si tratta degli ultimi posti rimasti, quindi tornerebbe ad importunarlo indicando con un cenno del capo il coprifronte <Complimenti, vedo che già sei uno shinobi...io purtroppo vado ancora all'Accademia...> ammette, storcendo appena le labbra in un sorriso di accettazione. In effetti, a 17 anni, è un po' più strano vedere ancora un Deshi anche se non ci sono limiti per tentare l'ammissione agli studi.

19:55 Ketashy:
  [chiosco] I due entrano nel chiosco molto affollato a quell'ora, il vociare dei presenti pervade il loco, il proprietario insieme alla moglie è dalla parte opposta del bancone a preparare ramen e quant'altro, l'odore piacevole e intenso fa borbottare lo stomaco di Ketashy che porta istintivamente la sinistra su di questo, quasi sbava mentre vede gli altri mangiare. Rapidi gli occhi turchesi scrutano i presenti nella speranza di trovare qualche posto libero, sembra tutto pieno, quando poi il denshi lo precede andandosi a sedere su di uno sgabello vicino al muro, di fianco a questo l'ultimo sgabello libero sembra destinato a lui, il ragazzo li fa cenno di sedersi e senza indugiare troppo e perdere altro tempo va ad accomodarsi <ah...finalmente ho così tanta fame che mangerei fino a svenire> esclama con un mezzo sorriso verso Raoku < si sono un genin > annuisce orgoglioso al suo complimento < ah...anche tu aspiri a diventare uno shinobi?> esclama sorpreso < se ti va tra qualche giorno riprendo con gli allenamenti...> lasciando intendere al ragazzo l'invito ad unirsi a lui se ne ha voglia < però adesso ordiniamo qualcosa > dice distogliendo al momento lo sguardo dal ragazzo e volgendosi con il capo verso la moglie di Ichiraku < Per me una porzione di ramen e del sashimi misto...> alzando l'indice destro <.. e mezzo sakè> aggiunge ci voleva proprio una cenetta al chiosco < tu invece cosa prendi?> esclama con tono cordiale verso lo studente

20:07 Raoku:
 Il genin sembra un tipo affabile, non si fa troppi scrupoli (al pari di Raoku) a prendere posto uno di fianco all'altro lungo l'affollatissimo bancone di Ichiraku e a lasciarsi andare anche a qualche confessione sulla vastità del proprio appetito. <A chi lo dici, è tutto il giorno che studio e mi alleno. Ho proprio bisogno di una porzione super di Ichiraku per conciliarmi il sonno stanotte> risponde di rimando Raoku nel vedere il sorriso forse un po' complice di Ketashy. <Sì, sto frequentando l'Accademia e spero di riuscire presto a sostenere l'esame per il coprifronte> gli spiega il giovane Oshiba <diventare uno shinobi è quello che ho desiderato per anni, non vedo l'ora di poter fare la mia parte per il Villaggio> le parole gli escono fuori come sospinte fuori naturalmente dall'entusiasmo che l'idea di diventare un ninja a tutti gli effetti gli provoca. Coglie anche al volo la proposta da parte dell'altro ragazzo di unirsi a lui negli allenamenti: la cosa, anche per la confidenza con cui viene detta, lo coglie un po' impreparato finendo per spiazzarlo. <Uh, dici sul serio?> gli chiede, giusto per essere sicuro e non farsi trascinare in maniera eccessiva da quello stesso entusiasmo che lo pervade ogni volta che parla del proprio percorso <mi piacerebbe molto, ma non vorrei esserti un peso. Insomma, tu sei già un genin in fondo...> la sua voce però lascia trapelare facilmente quanto in realtà gli farebbe piacere avere qualcuno con cui condividere i propri allenamenti. Lascia quindi ordinare per primo Ketashi, annuendo semplicemente al suo invito a richiamare l'attenzione della moglie di Ichiraku <...mmm, vediamo...per me una porzione di ramen con carne di maiale e salsa piccante. E del thè verde, per favore> conclude la sua ordinazione, voltandosi poi verso Ketashy con un'espressione rassegnata <...sono astemio, ho provato a bere qualche volta ma l'alcool non lo reggo proprio purtroppo> ammette, scherzosamente sconsolato.

20:20 Ketashy:
  [chiosco] Il ragazzo apparentemente sorpreso dall'invito del giovane genin sembra accettare < si tranquillo...sai com'è un giorno magari potremmo essere in squadra insieme per qualche spedizione> sorride appena < come dice il mio sensei è saggio conoscere i memrbi del proprio team specialmente quando si hanno nuove leve...> verbia con tono confidenziale verso il ragazzo che in realtà non conosce affatto, ma vista la sua dichiarazione a voler diventare uno shinobi, si sente quasi in dovere a conoscerlo. <quando si è in missione insieme ognuno di noi affida la propria vita nelle mani dell'altro...e darsi una mano a vicenda con gli allenamenti e le strategie di combattimento è alla base di ogni cosa. Il ragazzo ordina, una porzione di ramen, da bere niente sakè, un sacrilegio, ma non proferisce nulla al momento si limita solo ad abbozzare un sorriso mentre con lo sguardo punta Ichiraku che si appresta a preparare le porzioni ordinate dai ragazzi dopo che la moglie scrive la comanda. <e dimmi...> esclama verso Roaku mentre le chiare iridi sono puntante verso il cuoco < a che punto sei con le lezioni?> chiede curioso. Il sole è ormai calato la luna è visibile in cielo, rimane solo un leggerissimo e sottile bagliore di luce che mantiene leggermente chiaro la volta celeste, questione di minuti prima che le tenebre avvolgano il villaggio

20:32 Raoku:
  [chiosco] Ketashy prova a rassicurarlo per quel che riguarda gli allenamenti e gli spiega un concetto cui, in effetti, non aveva mai pensato prima di quel momento: la cooperazione in squadra. <Su questo hai pienamente ragione, non ci avevo proprio pensato> ammette, accorgendosi in quel momento di quanto sia grave la sua mancanza <non mi era mai venuto in mente di potermi ritrovare davvero in un gruppo di shinobi con cui effettuare delle missioni al di fuori dal villaggio, almeno finora. Ero talmente concentrato a superare l'esame che non mi è mai capitato di pensare a quello che significherebbe davvero diventare uno shinobi...> non fatica a rivelargli questa nuova consapevolezza che proprio il Nara gli ha infuso con una semplicissima spiegazione <sarà un vero piacere allenarmi con te> gli risponde quindi nuovamente, con rinnovato vigore e con un sorriso fiducioso stampato sul volto, gli occhi verdi che paiono più vividi che mai. Intanto passano alle ordinazioni e Ichiraku subito inizia a preparare con la consueta rapidità, segno che è abituato anche alle serate più affollate come quella: è infatti evidentemente calata pian piano la sera, con gli ultimi bagliori del sole morente a contornare alle loro spalle i volti degli Hokage intagliati nella montagna mentre nel cielo (anche se loro non potranno ancora vederlo, essendo all'interno del chiosco) inizia a stagliarsi un luminoso quarto di luna contornato dalle prime stelle della sera. <Le lezioni? Credo di essere ormai quasi alla fine> gli racconta <giusto stamattina ho imparato i vari metodi per la sostituzione, non penso mi manchi ancora molto per potermi sottoporre all'esame> gli rivela infine, annuendo come per sottolineare la convinzione di quanto dice <tu quanto ci hai messo a completare il percorso in Accademia prima dell'esame?> gli chiede quindi, incuriosito, prima di aggiungere <se posso chiedertelo, senpai, non vorrei sembrarti indiscreto>. Intanto la moglie di Ichiraku pone davanti a loro le bevande: il (triste) thè verde per Raoku e una mezza bottiglietta di sakè per il Nara <A proposito, non mi sono ancora presentato perdonami: il mio nome è Raoku Oshiba> si accorge solo adesso che sta dando confidenze ad un tizio senza neppure avergli detto il proprio nome. Non che l'altro abbia fatto lo stesso, per cui se servisse gli porge pure la mano destra invitandolo a presentarsi a sua volta.

20:49 Ketashy:
  [chiosco] Volge nuovamente lo sguardo verso il ragazzo al suo fianco con il quale pian piano inzia a prendere confidenza. <Quanto tempo ci ho messo dici? Mmm...> aggrotta la fronte mentre porta l'indice sinistro al mento, è passato proprio un bel pò di tempo < non molto ...diciamo onestamente che la parte più noiosa è un pò per tutti la teoria, quella fase sembrava non passare mai! > ridacchia < ti manca poco per gli esami ormai..> sorride < la parte pratica è quella più interessante..ricordo che ho dovuto combattere contro il mio sensei...fu bella tosta> esclama ricordando alcuni particolari dello scontro quando Raoku si presenta tendendo la mano, ricambia stringendola amichevolmente con la destra < oh giusto..piacere mio...sono Ketashy Nara> cognome pesante, il tizio di fianco a lui che era impegnato a mangiare si ferma per un attimo e alza lo sguardo verso il genin, per poi distogliere nuovamente l'attenzione <puoi chiamarmi Keta> abbozza un sorriso per poi portare l'attenzione sul cibo servito dalla moglie di ichiraku prima della presentazione. < Ramen e sashimi...non potrei chiedere di meglio a quest'ora> esclama impugnando le bacchette di legno e iniziare a mangiare per prima il rame. Dalla bottiglietta di sakè fuoriesce un leggerissimo filo di vapore che di tanto in tanto viene spazzato via da qualche spiffero di vento che entra dall'ingresso del chiosco. Il ragazzo appena conosciuto sembra un tipo apposto, di solito è diffidente con tutti, da poca confidenza, non è così facile che dia importanza agli sconosciuti. Sarà dovuto forse al fatto che l'essersi isolato per un mese da tutto e da tutti per dedicarsi completamente agli allenamenti lo ha portato al bisogno di relazionarsi un pò di più con le persone...e sarà anche il fatto che il ragazzo aspira a diventare uno shinobi. Sta di fatto che le amicizie più durature e importanti le ha sempre fatte qui, davanti ad una porzione di ramen, di sera, le serate migliori...

21:05 Raoku:
 La risposta di Ketashy non si fa certo attendere, nonostante lo shinobi ci debba riflettere un poco su prima di fornirgli una stima del tempo trascorso in Accademia prima del proprio esame. <Beh, in effetti la parte teorica è stata un po' pesante da digerire, molto più interessante la pratica e l'attuazione delle tecniche di base> ammette di rimando Raoku <alcune tra l'altro sono estremamente utili, mi vengono in mente proprio la Sostituzione o la Moltiplicazione: anche se si tratta di semplici ombre, in uno scontro eludere e distrarre l'avversario può sempre rappresentare un buon metodo per mettere in piedi una strategia come si deve> il tono è pratico e spiccio, sembra quasi abituato a certe considerazioni quando in realtà è ancora un Deshi fresco d'Accademia. <Quindi ti hanno fatto combattere contro il tuo sensei...immagino tu non abbia dovuto batterlo sul serio, insomma... il livello di quando si arriva agli esami non può essere così alto> ragiona, mentre intanto iniziano ad arrivare le portate ordinate sul bancone <io poi sarei condannato a fallire di continuo: a lezione ho avuto solo negli ultimi giorni due come Azrael Nara e Kaori Hyuga a farmi da insegnanti> in effetti la prospettiva di affrontare uno come Azrael incuterebbe il giusto timore anche al più preparato degli studenti. Intanto, al sentire quei nomi pronunciati lì al bancone, l'uomo di fianco a Ketashy strabuzza già gli occhi in segno di sorpresa malcelata, prima di tornare al proprio piatto. Un gesto che ripeterà poi quando il genin ammetterà le sue parentele. Le sorprese infatti non sono finite qui però, perché al momento delle presentazioni Ketashy rivela di essere proprio un appartenente al clan Nara. <Sei un Nara?> chiede quindi, lo sguardo che si carica di stupore nel recepire quell'informazione. Solo in quel momento gli occhi del giovane ricadono sul simbolo appuntato sulla schiena di Ketashy, un dettaglio cui prima - tra scontri fortuiti e la fame impellente - non aveva posto attenzione. <Non pensavo di incontrare un Nara in giro da Ichiraku> ammette, riprendendo una sorta di compostezza nel volto e sorridendo compiaciuto verso il genin, con quella che pare una confidenza ancora maggiore <sai, anche io sono imparentato con il clan: mia madre è una Nara, e così pure entrambi i miei nonni materni> gli spiega, andando a prendere intanto le bacchette e a congiungere le mani sopra la ciotola <Itadakimasu> pronuncia semplicemente, andando poi a sperare le due bacchette di legno usa e getta e iniziando a rimestare la carne vergata dalla salsa piccante nel brodo in cui sono conditi gli spaghetti <mio padre invece non faceva parte di nessun clan, ecco perché non porto il cognome Nara> gli spiega l'ovvio, specificandolo semplicemente prima di andare a mettere in bocca il primo, sostanzioso boccone di ottimo ramen.

21:17 Ketashy:
  [chiosco] Le bacchette tenute salde tra le dita portano con gesti rapidi e meccanici gli udon alla bocca, un esplosione di sapori decisi e intensi pervadono il palato <troppo buono...non mi delude mai!> esclama soddisfatto del ramen servito mentre ascolta le parole di Raoku, gli occhi sono fissi sul cibo ora, ma l'attenzione è completamente rivolta verso il ragazzo. < Battere il mio sensei?...scherzi? Eravamo in tre, lui si divertiva... non avevo le competenze e l'esperienza necessaria> si blocca mentre con le bacchette gira gli udon del ramen per poi mangiarne un altro boccone, la sinistra libera in quel momento va alla bottiglietta di sakè, ne beve solo un sorso e lo ripone < ogni tanto bisogna uscire dalla casata..> fa spallucce quando poi venendo a conoscenza della sua parentela con il clan capisce che forse conoscere quel ragazzo, quella sera al chiosco non era una semplice coincidenza, forse era destino che i due si incontrassero, non si erano mai visti prima, nemmeno per sbaglio. <dici sul serio?> esclama sorpreso mentre distoglie totalmente lo sguardo dalla sua porzione di ramen e fissa il ragazzo < questa si che è una notizia...quindi molto probabilmente sarai in grado di manipolare la tua ombra> proprio mentre proferisce quelle parole li vengono in mente alcuni vecchi ricordi, quanto si impegnò per raggiungere l'affinità giusta con l'innata del suo clan, a quanta costanza ha avuto con gli allenamenti sotto la supervisione quasi morbosa di suo padre..

21:31 Raoku:
 Iniziano a mangiare intanto che la conversazione prosegue su toni sempre più amichevoli: sembrano due vecchi amici ritrovatisi per gustarsi del buon ramen da Ichiraku, invece si sono conosciuti quasi per caso sbattendo uno contro l'altro nel tentativo di fiondarsi sul cibo. <Ichiraku è una garanzia, ormai ne sto diventando dipendente> scherza Raoku, anche se in realtà la sua presenza al noto bancone del chiosco è tutt'altro che saltuaria. Lo ascolta parlare del proprio esame e quasi si affoga nel brodo per trattenere una risata mista ad ovvio stupore <Avete sostenuto in tre l'esame contro un unico avversario, e non avete avuto speranze comunque? Chi era il tuo sensei?> chiede, sinceramente meravigliato della cosa, forse inconsapevole del reale divario che esiste tra un genin e uno jonin dato che finora non si è mai trovato realmente nella condizione di affrontarne uno. La chiacchierata tra i due prosegue e si tocca l'argomento clan Nara: lo stupore di Raoku nell'apprendere la discendenza di Ketashy non era niente a confronto di quanto è rimasto sorpreso il compagno di mangiata nel sapere che la madre dell'Oshiba appartiene al clan. Raoku dal canto suo annuisce convinto, mentre succhia con quanto più garbo gli concede la fame un grumo di spaghetti insaporiti dal brodo e dalla salsa <Sì, te lo giuro... mia madre è una Nara> prosegue, finendo di masticare ed infine ingoiando il gigantesco boccone <però non è mai stata in grado di manipolare la propria ombra. E ad essere sincero> ammette, il tono decisamente meno entusiasta <non è mai stata veramente legata al clan. È tornata solo poche settimane fa a vivere nei territori del clan, insieme ai miei nonni, quando io ho compiuto diciassette anni. Aveva...> nonostante la complicità che ha avuto con Ketashy quella sera, è evidente il suo imbarazzo nel parlare della situazione della madre in quel contesto <...ha avuto molti problemi dopo la scomparsa di mio padre: mi sono occupato io di lei in questi anni> spiega semplicemente, il tono ora decisamente serio e incupito mentre le iridi verdi si perdono un po' ad osservare la carne immersa nel proprio brodo. Non sono annebbiati da lacrime, semplicemente sembrano perdersi un istante prima che Raoku riesca a riscuotersi <È stato mio nonno ad iscrivermi all'Accademia e a farsi carico di mia madre per permettermi di intraprendere questa strada...> conclude, voltandosi ora verso Ketashy <lui e mia nonna sono stati degli ottimi manipolatori delle ombre, non hanno mai capito fino in fondo il perché mia mamma non sia mai stata in grado di riuscirci nonostante abbiano insistito molto quando era piccola> fa spallucce, le labbra che tornano a distendersi in un sorriso un po' ironico <non ci metterei la mano sul fuoco, ma credo che uno dei motivi per cui mio nonno si sia ricordato di avere avuto un nipote da mia madre sia perché spera che io entri a far parte del clan e sia in grado di risvegliarne le abilità> ammette, tornando a mangiare portando alla bocca un altro pezzo di carne.

21:47 Ketashy:
  [chiosco] Mentre ascolta Raoku finisce di mangiare in fretta il suo ramen, inzia a farsi tardi e domani si riprende con gli allenamenti, ha intenzione di implementare la tecnica del controllo dell'ombra. Finita la ciotola di ramen sorseggia un altro pò di sakè caldo e una volta riposta la bottiglia sul bancone < scusi potrebbe mettermi il sashimi in un sacchetto? > esclama verso la moglie di Ichiraku che è impegnatissimo a preparare altre porzioni, sembra una macchina inarrestabile stasera, non si è ancora preso un attimo di pausa, ma vista la gente che affolla il chiosco sembra quasi impossibile. La donna annnuisce con il capo prendendo il sashimi dalle mani del ragazzo. Keta si risiede sullo sgabello, si era leggermente alzato per porgere la porzione alla donna. Prende il sakè con la mancina e fa un altro sorso voltando di conseguenza lo sguarso verso il nuovo amico. Serio in volto, ascolta le sue parole sulla madre e la situazione familiare. Il Nara non fa ulteriori domande in merito, non è il caso <sai...anche se tua madre non riusciva a manipolare la propria ombra, in te scorre sempre il sangue dei Nara...sta a te e alla tua forza di volontà> conclude quando vede ripresentarsi la donna con il sashimi incartocciato . <grazie signora...tenga> dice porgendo il denaro dovuto e prendendo il sacchetto < Raouku è stato un piacere....se hai voglia di allenarti mi trovi al campo di addestramento> sorride lieve per poi avviarsi verso l'uscita < ci si becca in giro...> conclude uscendo dal chiosco, imboccando successivamente la via verso casa

21:54 Raoku:
 Non è stato facile parlare della madre e della sua situazione familiare, ma con Ketashy l'intesa c'è stata fin da subito. Vuoi forse anche per quella connessione particolare con il clan Nara. Proprio su questo il genin tenta a modo suo di rassicurarlo confidandogli che la capacità o meno di controllare l'ombra da parte della madre di Raoku non necessariamente si ripercuoterà sulla possibilità del figlio di risvegliare il potere innato tipico del clan. <Beh, credo che lo sapremo presto comunque. Te l'ho detto, penso proprio che mio nonno voglia che mi metta alla prova sui poteri dei Nara. Aspetta soltanto che conquisti il coprifronte, poi scommetto che mi trascinerà lui stesso per sottopormi al giudizio del clan> sorride, in qualche modo compiaciuto e stimolato all'idea di poter dimostrarsi capace anche in quel campo: per uno come lui che sogna di diventare uno shinobi, poter godere delle abilità di un clan importante come i Nara non sarebbe certo qualcosa da sottostimare. Ketashy intanto paga, si fa impacchettare il sashimi e si alza, invitandolo nuovamente ad allenarsi con lui. <Molto volentieri, Ketashy-senpai. Ci vedremo sicuramente lì> gli risponde, alzando la destra in segno di saluto mentre il genin gli volta le spalle ed esce dal chiosco. Dal canto suo invece Raoku rimane lì al bancone, terminando in solitaria la propria abbondante cena, pagando a sua volta e incamminandosi infine per le strade di Konoha, forse diretto proprio verso casa. [END]

Raoku e Ketashy si incontrano quasi per caso, entrambi affamati e intenti ad andare a cena al chiosco di Ichiraku. Davanti ad un buon ramen iniziano a conoscersi e scoprono che entrambi sono in qualche modo legati al clan Nara. Si lasciano con la promessa di allenarsi presto insieme.