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con Gekko, Torako

14:17 Gekko:
 Appena ieri sera, il cielo sopra Kusagakure non Sato era in tempesta e scaricava il suo pesante carico d'acqua sul Villaggio dell'Erba, quasi a voler dissetare dei germogli rimasti per mesi nel deserto... eppure oggi l'unico ricordo di quella tempesta sono le pozzanghere che ancora punteggiano i vicoli e qualche via sterrata della periferia. Come tutte le mattine l'Ametista si è svegliato di buon ora, ha fatto un leggero esercizio fisico, s'è lavato ed ha preso una leggera colazione: abbastanza per sostenersi fino a pranzo ma non tanto da sentirsi pieno. Quindi ha richiamato a sé le proprie energie fondamentali, il chakra. Comporrebbe un mezzo sigillo della capra davanti al plesso solare e figurerebbe nella propria mente il proprio corpo, come fosse tagliato in due metà da un piano orizzontale, sorretto proprio dalla mano manca che forma il mezzo sigillo. Focalizzerebbe la propria attenzione quindi in un punto al centro della fronte, dove visualizzerebbe comporsi la figura di un tetraedro dalle quattro facce a forma di triangolo equilatero. Un rubino a cui invierebbe le proprie energie psichiche colmandolo di una luce rossa ed intensa, che nutrendosi di conoscenza ed ambizione andrebbe a spandersi fuori dei bordi mentre il solido inizierebbe a ruotare intorno ai propri assi di simmetria, formando una sfera di luce rossa. Focalizzerebbe quindi la concentrazione nel punto da cui sorge la vita, l'ombelico, che è il punto di congiunzione con il ventre materno, rappresentante la vita e le energie del corpo, dove farebbe comparire uno zaffiro dalle otto facce in foggia di triangolo equilatero. Come il rubino, anche lo zaffiro prenderebbe a ruotare intorno ai suoi assi di simmetria,mentre verrebbe nutrito con la forza proveniente dai muscoli, la resistenza delle ossa, i riflessi dei nervi ed il talento del sangue. La luce azzurra si spanderebbe fuori dei bordi della figura fino a formare un'intensa sfera di luce azzurra. Quindi avvicinerebbe le due sfere, portandole alla porta del respiro, il plesso solare. Qui, le due sfere si toccherebbero e scontrerebbero, mandando i frantumi il piano orizzontale che divideva il corpo in due metà, come se fosse uno specchio e lentamente si amalgamerebbero e fonderebbero, dando origine ad una energia nuova ed antica al tempo stesso, origine dell'essenza stessa degli shinobi: il chakra. A rappresentare questa energia si plasmerebbe un icosaedro dalle venti facce in guisa di triangolo equilatero, colmo di una luce bianca e calda, che prenderebbe a ruotare al centro del petto dell'Ametista, facendo spandere la luce all'esterno, prima a formare una sfera di luce candida e quindi una serie di filamenti, che da questa si dipanerebbero lungo tutto il sistema circolatorio del chakra, per raggiungere ogni tsubo. Se tutto si fosse manifestato correttamente il ragazzo potrebbe sorridere, percependo i suoi muscoli più forti, le sue ossa più resistenti, il suoi nervi più scattanti ed il suo intelletto più acuto. Come suo solito indossa il suo equipaggiamento al completo: pantalone aderente fino al ginocchio e lungo fino a metà tibia e maglia chiusa sul davanti da una zip, con maniche aderenti sino al gomito, schinieri e vambracci di cuoio, guanti ninja ed un'armatura leggera, anch'essa di cuoio a coprire il torace ed il lato delle cosce. In vita porta una cintura di cuoio, a cui è intrecciato il coprifronte di Kusa e da cui pendono ai lati un portakunai sulla destra contenente 9 di questi attrezzi shinobistici ed un portaoggetti sulla sinistra al cui interno trovano posto un set di fumogeni, 5 carte bomba, 5 bombe luce, 5 fili di nylon, 5 fili di nylon conduttori, 2 set di makibishi, 1 fuda con il kanji "fiamma", 5 fuda contenenti tronchetti da sostituzione, 1 fuda con il kanji "bracciale"ed altri 20 fuda bianchi. L'ora della colazione è lontana ed anche il pranzo è ormai una pratica archiviata. Ha mangiato in laboratorio, come anche altre volte ed ora lascia il negozio salutando Jin sama. Si incammina per le vie del 5° cerchio del centro di Kusa, senza una meta precisa, ma tenendo lo sguardo smeraldino sui molti passanti e sugli esercenti dei negozi. Più o meno da sempre vengono lamentati un gran numero di piccoli furti in questo quartiere periferico, forse perché la presenza degli shinobi in questa parte della città è meno pressante, trovandosi le strutture governative, l'accademia ed anche la stazione di polizia nei cerchi più interni. Però l'Ametista ha qui la sua casa e non intende abbandonare al degrado attuale la periferia... anche se dovesse essere l'unico a lavorare per risollevare la qualità della zona, lo farebbe ed il primo passo è levare i ladruncoli dalle strade... magari portandone qualcuno a passare una notte in guardina, per fargli passare definitivamente la voglia... però lo Shoton promuove un'idea diversa... del resto siamo in un villaggio ninja ed i ninja sono l'esercito e la polizia di questo luogo... portare questi delinquentelli a diventare shinobi sarebbe molto meglio che semplicemente punirli quando commettono qualche cosa. Questo è stato il nucleo del suo incontro con Tora chan, una piccola tigre affamata che è riuscito a convincere a frequentare con assiduità l'Accademia, non da ultimo giocando una carta figa, come mostrarle una tecnica di una certa spettacolarità, per apprendere la quale la ragazzina avrà prima bisogno di diplomarsi Genin di Kusa. Con ogni probabilità la ragazzina è ora impegnata a seguire la sua prima lezione, una lezione densa di informazioni e che costituisce un impegno notevole, senza peraltro avere gli stimoli e l'immediata risposta delle lezioni successive, che si focalizzano su una singola tecnica ognuna e sul combattimento per quanto riguarda la prova pratica. Però ripensando all'esame teorico, almeno metà delle domande riguardavano questioni trattate nella prima lezione. Improvvisamente, le nubi tornano a ricoprire il cielo di Kusa... l'illusione di una giornata serena, pare svanire come il sole dietro quella spessa coltre ed il giovane Shoton ha a malapena il tempo di aprire il suo fidato ombrello, prima che gocce grosse come acini d'uva inizino a scendere dal cielo e la luce elettrica dei fulmini provveda all'illuminazione a giorno della città tutta. [Tentativo Impasto Chakra 3/4][se Chakra 25/25][Armatura Leggera, Schinieri, Vambracci, Guanti ninja, Coprifronte][Portakunai: 9x kunai][Portaoggetti: 5x fumogeni, 5x carte bomba, 5x bombe luce, 5x fili di nylon, 5x fili di nylon conduttori, 2x makibishi, 1x fuda "fiamma", 1X fuda "bracciale", 5x fuda "tronchetto", 20 fuda bianchi]

14:27 Torako:
  [Quinto Cerchio] Piove e quando piove è sempre un casino riuscire a raccimolare qualcosa da mangiare. Non ci sono molti clienti nei dehor di bar e ristoranti e i negozi di alimentari non espongono la loro merce all'esterno perchè non si bagni. Quindi questo si dimostra essere un giorno di magra per la nostra biondina che se ne sta seduta sotto una tettoia, ad osservare l'acqua che scende giù senza tregua. Le sue vesti sono umide, così come i suoi lunghi capelli biondi, segno che è stata sorpresa da quella precipitazione. Come al solito indossa quei suoi pantaloni neri che arrivano a coprirle le gambe fino a sotto il ginocchio, quindi una maglia senza maniche color verdone militare, con uno scollo così casto che nega le sue già quasi inesistenti forme. Il crine biondo è trattenuto sulla nuca da una coda alta che si lascia solo sfuggire una frangetta mal tagliata che le va a solleticare la fronte. Seduta sul ciglio della strada, con le ginocchia vicine al busto e il mento poggiato sulle ginocchia, tiene fra le mani un foglio di carta spiegazzato che guarda sorridendo con uno dei suoi sorrisi così solari e quasi esagerati. Anche senza quasi. Le piace proprio quel disegno che le ha fatto Karitama. Standosene lì, buona buona, senza fare nulla di male, non attira molto l'attenzione dei passanti e questo, nella visione della ragazzina, non può che essere un bene. Sospira con aria felice, come se un pensiero particolarmente bello le fosse passato per quella testa sormontata da una grande quantità di capelli del colore dell'oro, un materiale che probabilmente non ha mai visto in vita sua.

14:39 Gekko:
 Continuerebbe nella sua ronda il Genin dell'Erba... una ronda non chiesta né ordinata, ma che nuocere non può. Vari passanti ora corrono in cerca di un riparo, lamentando di aver inzuppato vestiti nuovi o appena lavati. Alcuni bambini, giocano saltando nelle pozzanghere, facendo disperare le madri che tanto si vantavano del vestitino nuovo di turno, ormai già ridotto in pochi minuti ad uno straccio inzaccherato di fango... com'era quello vecchio. L'attenzione dello shinobi è grande. Poche sono le cose che possono sfuggire alla sua vista, al suo udito ed anche agli altri sensi, sebbene non possa certo sostenere di avere il fiuto d'un segugio. Alla fine i suoi passi si fermano e con essi quella sezione circolare di terreno che non viene raggiunto dai goccioloni di pioggia. Capelli biondi, sorrisone felice, occhi azzurri come il cielo sereno <Tora chan.> direbbe <Possibile che io che sono a Kusa da un paio di mesi abbia capito che l'ombrello è indispensabile e chi c'è nato si ostini a lasciarlo a casa se la giornata promette sole?> ridacchierebbe riferendosi con tale dire, non solamente alla ragazzina di strada, ma anche a tanti altri che ora corrono e si disperano... vorrebbe chiederle dell'Accademia, ma per questo ci sarà un momento opportuno, quando saranno al riparo di una sala da the.[chk on][equip invariato]

14:47 Torako:
  [Quinto Cerchio] Piega di nuovo in quattro quel povero foglio spiegazzato e lo rimette nella tasca dei pantaloni, prima che una voce conosciuta la chiami con quel nomignolo. 'Tora Chan'. <Mh?> Fa appena, alzando gli occhi verso l'alto, ritrovandosi a riconoscere velocemente Gekko, con il suo solito armamentario addosso che lo fa sempre sembrare pronto per andare in guerra e vincere intere battaglie tutto da solo. Il sorriso si fa ancora più accentuato, tanto che gli zigomi si alzano al punto da impedirle di rimanere con gli occhi bene aperti, costringendola a socchiuderli. <Ma a cosa servono gli ombrelli se il Quinto Cerchio è pieno di tettoie?> Chiede ridacchiando divertita, mentre pian piano si rialza in piedi. Si dà qualche pacca sulle vesti, cercando di darsi una sistemata alla bell'e meglio, ma non riuscendoci affatto bene. Alza le mani verso i capelli e stringe la coda, abbassando la testa per un attimo per aiutarsi in quel movimento <Che ci fai da queste parti, Gekko-san?> Chiede la ragazzina sempre sorridente, utilizzando comunque un titolo onorifico più sontuoso a quello con cui viene affiancato il suo nomignolo quando pronunciato dal ragazzino più giovane di lei. <Sei a caccia di qualche pericoloso criminale?> Domanda ridendo, portando entrambe le mani davanti alle labbra sottili e di nuovo socchiudendo gli occhioni azzurri nel porre in essere questa risata. Perchè ride lo sa solo lei. Forse sta ripensando al discorso dell'altro giorno, su come le ruberie aiutano i mercanti disonesti e... Va beh, in realtà non faceva ridere quel discorso, ma lei ride divertita, come sempre, in fin dei conti.

15:03 Gekko:
 riderebbe l'Ametista alla battuta riguardante l'inutilità degli ombrelli in una zona della città cosparsa di tettoie <Beh un ombrello serve per evitare di dover correre tra una tettoia e l'altro o di dover sgomitare per farsi posto sotto una tettoia già affollata.> osserverebbe... che ci fa da queste parti? come, sul serio si era dimenticato di dirglielo l'altra volta? <Beh Tora chan.> ridacchierebbe <Io abito qui nel 5° cerchio.> comunicherebbe con grandissima calma... certo probabilmente dovrebbe si decidere a trasferirsi presso il Palazzo di Cristallo del Clan Shoton, ma preferisce rimanere laddove ha trovato posto al suo arrivo, con i suoi genitori adottivi, prima che questi ripartissero con la carovana per seguitare nei loro affari <E poi è qui che lavoro.> indicherebbe con il pollice della manca un punto imprecisato alle sue spalle <Faccio il conciatore nel laboratorio di Jin sama.> spiegherebbe <Ed ora sono giusto uscito da lì, quando si è scatenato questo piovasco.> ridacchierebbe, mentre un fulmine rischiara l'aria <Riguardo i criminali...> lascerebbe la frase in sospeso <Non ci sono pericolosi criminali da queste parti.> c'è forse una nota di delusione? forse il ragazzo vorrebbe trovare qualcuno degno di essere definito un pericoloso criminale e su cui usare le proprie abilità appieno? <Mi spiace se ti ho importunata mentre leggevi una lettera d'amore.> sorriderebbe notando la ragazzina riporre il foglietto che stava sservando.[chk on][equip invariato]

15:14 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Giusto> Annuisce <Ma io spero sempre che a forza di venir innaffiata continui a crescere> Scherza sulla sua statura tutt'altro che gigantica. Alla fine ha diciassette anni, dovrebbe ancora crescere un po' e, beh, ci spera parecchio, perchè rimanere bassina com'è e piatta come una tavola per tutta la vita non le farebbe molto piacere. Quindi si spera che facendosi 'innaffiare' ben bene dalla pioggia riesca a crescere come una piantina rigogliosa, anche se per il momento è poco più che un rametto rinsecchito. <Oh!> Esclama con espressione di qualcuno che ha appena ricevuto chissà quale sconvolgente rivelazione <Capisco> Commenta ancora sentendo che il ragazzino vive e lavora qui nel Quinto Cerchio di Kusa. Non pensava che un ninja, ma soprattutto qualcuno appartenente ad un clan, potesse vivere e lavorare in una zona come questa. Si aspettava che non lavorasse proprio, oltre a fare il mestiere dello shinobi, s'intende, e che vivesse tipo in un castello o comunque in una bella casa in un bel posto, per esempio nel Primo Cerchio o magari fuori Kusa e che si trovasse lì solo per qualche motivo ma non per troppo tempo. Si era già fatta mille fantasie al riguardo, ma la realtà è molto più semplice. <Spero che qualche pericoloso criminale ci sia> Ridacchia Torako socchiudendo gli occhi azzurri <Se no prima o poi vi ritroverete a dover dare la caccia a quelli che fanno solo qualche furtarello> RIdacchia ancora. Sì, trovarsi dei ninja alle calcagna non sarebbe la cosa migliore per dei ladruncoli senza arte nè parte come lei. <Oh, nessuna lettera d'amore!> Esclama lei muovendo la mano sinistra come a minimizzare la questione. Questione che effettivamente è minima e senza alcuna importanza, quindi il tentativo è solo quello di riportarla al suo reale 'livello'. <E' solo un disegno> Spiega con un sorriso.

15:28 Gekko:
 riderebbe di gusto, pensando a Torako in versione piantina annaffiata che cresce e matura... un'immagine a dir poco comica, ma considerando quanti siano quelli che si fanno sorprendere da piovaschi improvvisi, di cui dovrebbero essere ampiamente preparati a riceverli... forse davvero la gente del Paese dell'Erba crede di poter crescere venendo annaffiata come una pianta <Voi del Paese dell'Erba siete proprio strani.> ridacchierebbe sentenziando, alzando poi le spalle davanti allo stupore della biondina per il fatto che lui viva nel 5° cerchio ed addirittura abbia un altro lavoro oltre al mestiere di shinobi. <Io sono cresciuto in mezzo a gente comune, mercanti itineranti.> alzerebbe le spalle <Per me è già un lusso avere una casa con delle fondamenta.> ridacchierebbe <E decisamente non mi potevo permettere niente di più centrale.> ammetterebbe con fare placido <E mi va bene che ho trovato lavoro quando ancora frequentavo l'Accademia. Tantopiù che, a parte indumenti di pelletteria comune, realizziamo anche parti di equipaggiamento indispensabili per gli shnobi.> sorriderebbe virando poi all'altro argomento <Ah quindi il tuo ragazzo ti ha fatto un disegno, invece di scriverti una lettera.> mormorerebbe <Vedi di non farlo bagnare.> consiglierebbe <Vedi, ecco un altro motivo per avere un ombrllo.> ridacchierebbe.[chk on][equip invariato]

15:41 Torako:
  [Quinto Cerchio] Tira fuori la lingua, facendo una smorfia verso il ragazzino al suo commento sulla stranezza degli abitanti del paese dell'Erba. Tsk, come se uno che può camminare su muri e soffitti fosse tutto normale! Ascolta con attenzione la storia del conciatore, di come sia sempre stato un nomade e che solo nell'ultimo periodo abbia messo radici, scegliendo il posto che costava di meno per farlo. <Wo...> Commenta con gli occhi che luccicano, affascinata dall'idea di non avere fissa dimora. Beh, in realtà nemmeno lei ha una casa da poter definire tale, però non viaggia, rimane sempre fissa nel Quinto Cerchio di Kusa. <Quindi le tue protezioni... Le hai fabbricate tu?> Chiedi con un certo scintillio nello sguardo, già ammirata alla sola ipotesi che Gekko abbia capacità di questo tipo. <Mica ho un ragazzo, io> Ridacchia la ragazzetta, divertita dall'idea di essere legata a qualcuno da un legame del genere. La diverte così tanto che quel risolino presto diventa una risata vera e propria che viene nascosta dalle mani che vanno a portarsi davanti alle labbra sottili, mentre gli occhi azzurri si chiudono a causa di quegli zigomi nuovamente troppo alzati perchè le sia possibile restare ad occhi bene aperti.

15:53 Gekko:
 A quanto pare la realtà su Gekko non è così deludente, per una ragazzina che lo aveva immaginato come un nobile, nato negli agi e cresciuto ammirando il Villaggio dell'Erba dal suo castello... beh il Palazzo di Cristallo del Clan Shoton più che un castello è una fortezza, ma in qualche modo, il fatto che sia interamente fatto di cristallo, gli conferisce un aspetto fiabesco. Però Gekko non è nato lì e non vi è cresciuto. <No.> risponderebbe ala domanda posta da Torako <All'epoca mi occupavo solo delle fasi di preparazione.> già perché spiegare ad una ragazza che si è fatta un'idea fiabesca di lui che in realtà il suo lavoro consiste nello scuoiare animali, non sarebbe molto poetico. <Vambracci e Schinieri li ho presi da Jin sama prima di sostenere l'esame pratico.> spiegherebbe <L'armatura l'ho presa subito dopo l'esame. Però in futuro credo che proverò a farmi qualcosa su misura e di cui potrò decidere l'aspetto.> sorriderebbe poi alzerebbe un sopracciglio quando Torako rivela di non avere un ragazzo... beh però a che titolo uno che non sia il suo ragazzo le farebbe un regalo, anche se si trattasse solo di un disegno? <E cosa ha disegnato per te questa persona che non è il tuo ragazzo?> chiederebbe continuando a sondare la questione... forse trovando divertente il fatto di generare un po' d'imbarazzo nella ragazza.[chk on][equip invariato]

16:05 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Ahn...> Bofonchia la ragazzina, sentenche la storia dell'armatura e delle varie protezioni che indossa. Sta quasi per dire una cosa del tipo 'un giorno verrò a prendere delle protezioni da te', ma si ferma, accorgendosi di due cose. La prima è che non ha il becco di un quattrino e che quindi non avrebbe i soldi per paare qualsivoglia cosa costruita dal conciatore. La seconda è che una frase del genere lascerebbe intendere che prima o poi davvero diventerà una kunoichi e quindi aprirebbe il discorso riguardo l'Accademia e... Beh, meglio che quel discorso rimanga in disparte il più a lungo possibile. <Mi ha fatto un ritratto!> Spiega tutta fiera, mettendo una mano in tasca e tirando fuori il foglio. Lo dispiega per bene e lo mostra a Gekko, tenendolo con entrambe le mani lei, lasciando intendere con il suo nodo di fare che non ha grandi intenzioni di lasciar prendere quel foglio al ragazzino. Si tratta di un disegno fatto a carboncino. Lo sfondo è completamente nero e da questo spicca in bianco Torako, seduta su un tetto, con le gambe a penzoloni nel vuoto e lo sguardo rivolto verso l'alto. Le linee sono abbozzate, come se quello fosse solo uno schizzo non meglio finito. Nonostante questo (almeno a parere della ragazzina) quel ritratto è davvero bellissimo. Il contrasto fra il nero e il bianco... E poi c'è quel sorriso che le piace tanto e i capelli sembrano quasi muoversi! Forse è solo la fantasia della biondina, ma la bravura del disegnatore è evidente. Purtroppo, però, non c'è firma, quindi l'autore rimarrà sconosciuto.

16:19 Gekko:
 la "trappola" di usare il proprio lavoro ed il discorso sulle protezioni e l'esame, per indurre la ragazzina a parlare delle lezioni in Accademia viene disinnescata... decisamente non è facile trarre in inganno Torako e questa sarebbe una buona ragione per ritenere che lei possa diventare una kunoichi di tutto rispetto. Però forse la ragazza evita il discorso solo perché essendo una ladruncola, non ha in realtà modo di acquistare nulla alla bottega di Jin sama e non intende chiedere l'elemosina dei conciatori. Quindi è una ragazzina orgogliosa, dopotutto. Gli mostra il disegno... lui non è un artista... può tramutare anche lo sterco in un bellissimo cristallo, ma non ha mai provato a realizzare qualcosa di artistico col disegno... a parte i modelli per ciò che realizza col cuoio, ma quella non è proprio arte. <E tu sei proprio sicura che lui sia daccordo, sul fatto di non essere il tuo ragazzo?> ridacchierebbe ignorando completamente l'autore, anzi non avendo mai visto opere di questo tipo e proprio non conoscendo ancora Karitama, gli sarebbe impossibile risalire in qualche modo a lui <Io potrei evitare che la pioggia lo rovini, però avrei bisogno di un foglio più grande di quello.> proporrebbe, in pratica chiedendo a Torako se non desideri un porta ritratti <Oppure potrei usare un fuda per conservarlo all'asciutto.> ridacchierebbe <Del resto hai già appreso i fondamenti del Fuinjutsu no?> porrebbe infine la ferale domanda in modo questa volta decisamente arduo da aggirare.[chk on][equip invariato]

16:31 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Ssssiiiicurissima!> Esclama facendo un saltello sul posto e allungando la prima sillaba come farebbe una bambina. Con molta cura, va a ripiegare in quattro quel foglio e lo sistema nuovamente nella tasca dei pantaloni. E' la tasca che si trova sulla coscia, poco sopra al ginocchio e che ha reso impermeabile alla bell'e meglio, ovvero fregando qua e là fogli d'alluminio e pellicola di plastica di modo da foderare l'interno della tasca, così da poter tenere lì il disegno senza che si bagni. Come si suol dire 'fare di necessità virtù'. <Anche se appena conosciuto mi ha subito fatto venire i brividi> Ammette ridendo divertita a quel ricordo <Uno sconosciuto grande e grosso che ti accarezza una guancia in un vicolo non fa pensare molto bene> E ride, ride di gusto. Ride soprattutto perchè Karitama non ha fatto nulla per ferirla, anzi, è stato molto gentile. Ha solo un modo di fare un po' strano. Ma lo può capire, è un ricco con problemi da ricchi, non c'è da stupirsi, è normale che lei non riesca a comprendere subito il suo comportamento, quindi è inutile stare a farcisi troppe domande. <Eh eh...> Ridacchia ora un po' nervosa. Ecco, il fatidico momento è arrivato. Il sorriso si fa imbarazzato ed impacciato, ma non scema nemmeno per un attimo dal suo viso dalla carnagione chiara. <Ehm... In realtà...> Si passa la mano sinistra dietro a nuca, socchiudendo gli occhi e cercando di allargare il più possibile il sorriso, finendo per disegnarsi sul volto una faccia da schiaffi che potrebbe far venire voglia di prenderla a ceffoni a due a due finchè non diventano dispari. <In realtà no> Risponde sincera.

16:40 Gekko:
 "appena conosciuto mi ha fatto venire i brividi."? che abbia incontrato il Rosso? nelle giuste circostanze può ben far paura, ma ha detto di non saper disegnare e poi non sembra davvero il tipo che si metta ad accarezzare una ragazzina per strada... magari in un bordello... a magari non proprio "accarezzare"... Quindi in questo caso si tratta di un'altro individuo, grande e grosso <Quanto grande e grosso, per la precisione?> chiederebbe l'Ametista... non che sia importante dato che nel mondo ninja l'aspetto è spesso un inganno e un fisico minuto può nascondere grande forza. Ma poi l'imbarazzo di Torako si farebbe sempre più evidente... non un imbarazzo a parlare di esperienze con uomini o robe del genere... non che Gekko sia tipo da affrontare questi discorsi per strada... un imbarazzo dovuto al fatto di non essere andata in Accademia a frequentare le lezioni... però lo Shoton vuole provare a scoprire qualcosa in più, ricorrendo anche ad un metodo forse non proprio corretto.[chk on][equip invariato]

16:42 Gekko:
 Edit: <Capisco> mormorerebbe <Non siete ancora arrivati a quel punto, eh?> sorriderebbe cordiale <Che cosa vi hanno spiegato per il momento?>[chk on][equip invariato]

16:54 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Più grande e più grosso di te!> Esclama gesticolando ampiamente, indicando prima l'altezza e poi allargando le braccia, come a voler indicare che il tipo fosse anche più spesso e muscoloso del ragazzino davanti a lei. In effetti Karitama è davvero fuori scala se visto dalla prospettiva di una tipa bassina e ingherlina come Torako, che non arriva nè ai cinquanta chili nè al metro e sessanta di altezza. Insomma, una nanerottola che deve mettere le pietre in tasca quando c'è vento per non venir portata via! <Ehm...> Bofonchia imbarazzata riguardo all'Accademia. <In realtà...> Ok, vuole essere sincera, ma si sente davvero in modo terribile a parlare di queste cose proprio con lo shinobi che, a quanto pare, ha preso a cuore l'istruzione della ragazzetta come kunoichi. <Vedi...> Inizia a mordicchiarsi l'interno delle labbra con nervosismo. <Ieri sono andata in Accademia, ma poi è successa una cosa e non so se mi va più di tornare.> Ammette abbassando la mano da dietro la nuca e tornando a guardare in volto il conciatore di pelli, allargando un gran bel sorriso sulla sua notevole faccia da schiaffi. <Mi ero quasi decisa a frequentare le lezioni, mancava tanto così> E porta indice e pollice della mano sinistra davanti al volto, di modo che le due dita quasi si sfiorino, a segnalare quanto poco ci sia mancato perchè lei davvero cominciasse a seguire le lezioni e a fare quello che Gekko, a quanto pare, vuole che lei faccia. <Ma niente> Conclude ridendo divertita del suo sonoro fallimento in un compito così semplice.

17:04 Gekko:
 ascolterebbe la descrizione dell'altro individuo... beh Gekko non è certamente un gigante e non è nemmeno tanto massiccio a vederlo. Poi però continuerebbe ad ascoltare i balbettii di Torako e si troverebbe ad annuire quando lei gli accenna della disavventura che ha impedito la sua frequenza delle lezione <Bene.> direbbe <Sei sincera.> sentenzierebbe e poi si profonderebbe in una spiegazione <Il Fuijnusu viene insegnato nella prima lezione.> sorriderebbe svelando il trabocchetto sotteso alla sua domanda <Se tu avessi cercato di convincermi che non eri ancora arrivata a quella lezione e che per ora ti avessero spiegato altro, mi avresti molto deluso.> direbbe serio <Però sei stata sincera, quindi io non voglio arrendermi con te.> sorriderebbe <Hai delle qualità. Buone qualità e credo che potresti riuscire bene come ninja.> la guarderebbe dall'alto in basso, sfruttando la bassa statura della ragazza, piuttosto che la sua stessa non certo imponente statura <Dovessi portarti di peso in Accademia.> concluderebbe mantenendo il sorriso, che però avrebbe una connotazione non proprio rassicurante.[chk on][equip invariato]

17:15 Torako:
  [Quinto Cerchio] Fiù, per fortuna non le è stato chiesto cos'è quella 'cosa' che è successa e l'ha fatta scappare a gambe levate dall'Accademia. Anche perchè dire che assieme ad un altro Deshi è entrato nella sala insegnanti e hanno fatto un casino sarebbe molto imbarazzante e probabilmente ribalterebbe la reputazione che il ragazzino ha di lei. Anche se in effetti lei non ha fatto nulla, ma va beh, si sente tremendamente in torto lo stesso. <Mh?> Mugugna al 'bene' di Gekko. Ma bene cosa? Che non è ancora andata a nessuna lezione? Che forse anche lui si sia convinto che è meglio che lei non diventi una kunoichi? AH no, a quanto pare le ha teso un tranello <Eh eh!> Ridacchia con quel suo solito sorrisone esagerato <Ci hai provato, ma non sono caduta nella tua trappola!> Esclama allungando il braccio sinistro verso il volto dell'altro e puntando il suo indice proprio verso il naso di lui, facendo comunque bene attenzione a non toccarlo e nemmeno a sfiorarlo appena. Il sorriso si fa ora un poco più impacciato e teso alla 'minaccia' appena ricevuta. <Ehm...> Cerca di pensare ad una scappatoia che le possa permettere di cavarsela senza venir presa come un sacco di patate e portata via verso i cerchi più interni di Kusa. <Guarda che non sembra, ma io sono moooolto pesante> Annuisce bluffando alla stragrande, socchiudendo gli occhi e incrociando le braccia davanti al petto piatto come una tavola. <Prendendomi di peso potresti stirarti un muscolo e, sai, come ninja potrebbe essere un problema per te> Detto questo, cercando di rimanete il più seria possibile per qualche secondo, dischiude appena un occhio, cercando di puntarlo sul volto del ragazzino, nella speranza di poter notare dall'espressione che sia cascato in pieno nel suo penoso, anzi penosissimo, bluff.

17:29 Gekko:
 l'Ametista ascolta le varie obiezioni della biondina, come ad esempio il fatto di non essere caduta nella sua trappola e si mette e ridacchiare... anzi dopo un po' ride proprio <Ah beh, se non ci sei cascata allora conosci quali sono gli insegnamenti che vengono impartiti nelle varie lezioni.> direbbe senza chiedere nulla in proposito <Significa che sei andata a studiarti i registri delle lezioni in bacheca all'Accademia, quindi è successo qualcosa IN Accademia, in seguito al quale sei venuta via.> eh già la mente dello Shoton non è certo un sasso... magari non sarà all'altezza dei migliori strateghi del mondo ninja, ma è un suo pallino quello di saper lavorare bene con l'intelletto <Magari me ne puoi parlare mentre andiamo in Accademia.> direbbe, ponendo l'opzione per cui Torako possa arrivare in Accademia sulle sue gambe, anziché trasportata di peso <Poi se proprio dovrò ti porterò io di peso e non credere di potere sottovalutare i miei muscoli.> ridacchierebbe <Io uso il combattimento corpo a corpo assieme alle arti magiche. Sollevarti e trasportarti non sarà niente di che per me.> riderebbe <Figurarsi se potrei avere dei risentimenti muscolari.> tornerebbe a guardare la ragazza serio <E se stai pensando di scappare.> sorriderebbe facendo una pausa <Penso che sarebbe comico mutare i tuoi vestiti in cristallo.> riderebbe immaginando, ma soprattutto contando sul fatto che Torako stessa immagini sé stessa, bloccata nel cristallo in mezzo alla strada e sotto la tempesta.[chk on][equip invariato]

17:41 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Ehm...> Porta la mano sinistra dietro la nuca <In effetti sì...> Ammette riguardo il fatto ce sia successo qualcosa dentro l'Accademia Ninja di Kusa. <Ecco, io...> Borbotta abbassando un po' lo sguardo <Non vorrei tornare in Accademia> Spiega, prima di fare un passetto in più, avvicinandosi a Gekko e alzandosi in punta di piedi, portando una mano vicino alle labbra, nel tentativo di andare a sussurrare all'orecchio del ragazzino le sue prossime parole <Io e un altro Deshi abbiamo fatto un casino nell'aula dei Sensei> Spiega, prima di tornare ad appoggiare ache i talloni per terra, mostrando ora un grosso sorrisone imbarazzato e che mal cela un certo senso di colpa e una grande quantità di vergogna per quanto successo appena il giorno precedente. <Non mi va di andare in Accademia e venir subito presa in antipatia dai Sensei per questo> Aggiunge annuendo, spiegando quindi il perchè non sia andata effettivamente a lezione e perchè non ha intenzione di tornare nella Prima Palazzina. Chissà se Fujo ha avuto la faccia tosta di farsi vedere di nuovo... Chissà, magari un giorno di questi potrebbe andare nei cerchi più interni solo per la curiosità di scoprirlo. <Eh eh...> Ridacchia venendo subito smascherata nel suo bluff. Nemmeno fosse fatta di qualche materiale super denso, vista le sue piccole dimensioni, potrebbe in qualche modo essere un problema per il ninja. Le vengono i brividi al pensiero di venir bloccata dentro dei cristalli. <No no, non ho nessuna intenzione di scappare> Rassicura l'altro. Anche perchè, cristalli o meno, il ninja la riacciufferebbe in un attimo, quindi sarebbe assolutamente inutile darsela a gambe levate. <In ogni caso preferirei non andare in Accademia, per... Per quello che ti ho detto> Sottilinea ancora, alzando lo sguardo sul volto del ragazzo e cercando di fargli gli occhioni dolci, sfoderando il suo miglior sguardo da cerbiatta. Che non è un granchè, visto che la sua è una bellezza nella norma, tutto sommato, e non l'ha mai curata in alcun modo... Senza contare che praticamente ha una retromarcia di seno. Ma almeno ci tenta. Tentar non nuoce, no? O almeno di solito è così.

17:59 Gekko:
 ascolta attentamente il racconto... tutto il racconto, per quanto lacunoso nella parte riguardante lo specifico "casino" che i due avrebbero combinato e poi si metterebbe a ridere... proprio ridere <Quindi tu e un'altro Deshi siete andati in Accademia.> direbbe senza minimamente preoccuparsi del tono... ma fino a dire che due Deshi siano andati in Accademia non ci sarebbe nulla di male <Vi siete infilati nella sala dei Sensei, senza che nessuno dicesse a ne ba. Avete combinato qualcosa lì e siete scappati via, senza che qualcuno vi fermasse o vi venisse appresso fuori per farvi rimettere tutto in ordine?> continuerebbe a ridere e a fare queste considerazioni senza curarsi minimamente dei passanti, poi annuirebbe alla dichiarazione di non voler fuggire della ragazzina, ma sarebbe decisamente contrariato dalla sua intenzione di rinunciare a seguire le lezioni <E per una cavolata del genere tu hai paura di tornare in Accademia?> le chiederebbe <Nella peggiore delle ipotesi vi faranno rimettere le cose in ordine, oppure vi affibbieranno qualche compito ultranoioso per darvi una lezione oppure potrebbero prendervi sempre come "volontari"> e qui farebbe il segno delle virgolette con le dita della mano libera <Per spiegare e far vedere le tecniche.> alzerebbe le spalle <Al sensei che spiegò la Sostituzione, non era piaciuto che facessi tante domande e mi ha chiamato fuori per provare la tecnica.> spiega con tutta calma alla ragazza <Dovevo evitare che mi colpisse con un calcio, usando quella tecnica.> spiegherebbe in modo entusiasta, a far comprendere come la cosa a lui non sia pesata affatto, quindi appoggerebbe delicatamente la mano libera dietro al collo di Torako e cercherebbe col movimento del polso di farla girare, senza usare forza però <Non mi sembra una ragione sufficiente per arrendersi in partenza.> le direbbe, auspicando ch'ella segua il movimento e decida di incamminarsi con lui <Con me poi queste moine non attaccano. Sono cresciuto in mezzo ai mercanti, io.> sì certo come no... fatte nel modo giusto e con le adeguate qualità funzionerebbero, nonostante la pratica mercantile <Un piede davanti all'altro e adesso si va a lezione.> direbbe in modo deciso ma gentile <Altrimenti ti ci porto di peso, scegli tu.>[se End]

18:08 Torako:
  [Quinto Cerchio] <Ma... Ma...> Solo questo riesce a dire la ragazzina. Non ha molto da ribattere alle parole di Gekko. Non che lui abbia torto, per carità, ma non pensa di essere in grado di schivare i calci di un Sensei, tanto meno di svolgere qualche compito (anche ultranoioso) senza fare ulteriori casini. <Ma... Ma...> Cerca di replicare ancora quando viene praticamente girata e spinta in avanti <Ma... Ma...> Ripete, quasi fosse un disco rotto. Pianta i piedi per terra, rifiutandosi di camminare, ma la cosa non serve a molto. Gekko non fa fatica alcuna a prenderla di peso <Ehi! Così non vale!> Cerca di ribellarsi, ma solo a parole. Non scalcia, nè fa molto altro. Solo incrocia le braccia e gonfia le guancia, come farebbe una bambina. <Prima o poi me la paghi!> Esclama a gran voce <Sarà per colpa tua che potrei diventare una kunoichi!> Esclama ancora, protestando animatamente, ma senza far nulla per ribellarsi e cercare di liberarsi dalla presa dello shinobi <E se mai lo diventerò potrà anche essere che prima o poi io diventi migliore di te> Non ci crede nemmeno lei a quello che sta dicendo e dal tono con cui lo dice è evidente. Infatti fra una parola e l'altra deve sforzarsi per non scoppiare a ridere <E se riuscissi a diventare migliore di te allora quel giorno la pagherai> E dopo questa frase non ce la fa proprio più e scoppia in una risata tanto da arrivare ad avere le lacrime agli occhi. Ed è così che raggiungerà l'Accademia, tenuta di peso da Gekko, con le proprie mani che si massaggiano le guance che dolgono da tanto sta ridendo e gli occhi lucidi a causa di quelle risate insensate. [End]

C'è il sole a Kusa...
no stiamo scherzando si mette subito a piovere, anzi fa proprio tempesta.
In queste circostanze Gekko incontra nuovamente Torako ed inizia a dialogare con lei, dando inizialmente per scontato che la ragazza avesse iniziato a seguire le lezioni in Accademia, scoprendo dopo un po che così non è stato. Dato che le parole e le velate minacce della volta precedente non hanno sortito l'effetto sperato, questa volta lo Shoton diventa più concreto nelle minacce "Scegli. O andiamo entrambi a piedi, oppure ti porto come un sacco."...
Torako sceglie di risparmiare le energie e farsi portare di peso, ridendo da almeno il 4° Cerchio, fino al definitivo deposito in Accademia, dove finalmente la attende la sua prima lezione.