Non dovevi entrare!
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[Accademia ninja] Dopo una lunga giornata di allenamento,e dopo essersi rinvigorito con una bella doccia fredda e un pasto caldo, il giovane Deshi decide di andar a far un giro nei pressi dell'accademia dove ieri aveva conosciuto Torako.Cosi nella speranza di riincontrarla, o di incontrar qualche sensei nella speranza lo accettasse in classe, si avvia verso l'accademia. Ancora un pò stanco per via dell'allenamento si avvicina alle porte dell'accademia con la sua solita canotta a collo alto, di color nero con rifiniture oro,stesso colore della cintura, i suoi pantaloni e scarpette nere, da arti marziali. Sui capelli il solito ciuffo alzato all'estremità della testa. Il giovane Deshi arriva davanti all'accademia e pensando ad alta voce < chissà se c'è qualcuno, magari rivedo Torako, o magari qualche Sensei, oppure qualche altro ragazzo che frequenta l'accademia.> entrando all'interno dell'accademia proprio dove ieri aveva incontrato Torako la rivede, cosi decide di provar a spaventarla, per farsi una risata, cosi muovendosi furtivamente per non esser sentito si avvicina pian piano ad essa, e come riesce ad avvicinarsi abbastanza, tenta di stringerle i fianchi con le mani ( anche se ricorda caldamente che torako odia il contatto fisico),e emettendo un suono mostruoso dalla bocca <[Grrrrrr!]> [Prima Palazzina - Cortile] <IIIIIIIH!> Urla la ragazzetta non appena sente quel ringhio e un tocco sui suoi fianchi. Non si è accorta dell'avvicinarsi di Fujo e si è spaventata come una polla. Balza in avanti e poi si accovaccia a terra, coprendosi la testa con le mani. Ginocchia piegate fino a che i glutei non vanno a sfiorare i talloni alzati da terra, lasciandola così in equilibrio sulle punte dei piedi. Busto piegato in avanti ad aderire contro le cosce e occhiu chiusi, strizzati. Se forse qualcuno avesse avuto anche solo un dubbio per cui si poteva pensare che Torako prima o poi sarebbe potuta diventare una kunoichi quasi decente, beh, questa è la dimostrazione che quel qualcuno si sbagliava. Dopo un poco apre un occhio, cercando di scoprire chi o cosa l'abbia 'attaccata'. <Fujo-san?> Chiede non appena poggia lo sguardo sul ragazzino di ben cinque anni più giovane di lei. Riapre anche l'altro occhio e allarga un enorme sorrisone, uno dei suoi, di quelli solari e spensierati. <Ehi> Lo saluta così ridacchiando, mentre lentamente abbassa le mani dalla testa e si rialza. Si dà qualche pacca sulle vesti, quindi si stringe la coda che tiene raccolti i suoi capelli biondi sulla nuca. <Come stai?> Chiede come se nulla fosse, sempre mantenendo il sorriso. [Accademia nonja] Il giovane Deshi vedendo il suo scherzetto riuscire alla grande, inizia a ridere a crepapelle < ahahaha ahahahah! Era solo uno scherzo, ti sei spaventata?> poi ribatte rispondendo alla ragazza < si si, tutto bene, ero quasi certo di trovarti qui.> esclama il giovane Deshi con un bel sorriso stampato sul viso < alla fine ti sei convinta a frequentar regolarmente l'accademia? O sei solo di passaggio?> chiese il giovane Deshi, con una mano dietro la nuca.Tutte le volte che si trova in compagnia è sempre di buon umore e i suoi occhi color ambra, e le sue espressioni facciali lasciano intravedere la gioia del non esser solo. [Prima Palazzina - Cortile] <Eh eh> Ridacchia imbarazzata, mettendo una mano dietro la nuca <Solo un pochino> Risponde riguardo all'essersi spaventata. E' evidente che non si sia spaventata 'solo un pochino' vista la sua precedente reazione, ma cerca di mantenere un minimo di dignità, anche se dopo quell'urletto acuto deve averla persa praticamente tutta. Gli occhi azzurri vagano qua e là sui volti degli altri presenti. Deglutisce, sperando che nessuno si sia accorto troppo di lei o che se anche qualcuno se ne fosse accorto non si ricordi in futuro della sua faccia. Sarebbe davvero imbarazzante se un giorno decidesse di partecipare ad una qualche lezione e trovasse qualcuno, Deshi o Sensei che fosse, che si ricordasse di questo episodio e la schernisse per il suo essere un 'cuor di leone'. <Ah sì? Sai che non ero certa nemmeno io di trovarmi qui?> Commenta ridendo presa dall'ilarità al sol pensiero di quanto sia improbabile che lei si trovi proprio qui. <Meh, quasi...> Risponde riguardo la sua frequenza all'Accademia, alzando la mano sinistra e muovendola facendola oscillare da una parte all'altra, a voler far intendere un 'così così'. <Diciamo che sono praticamente stata minacciata se non comincio a frequentare l'Accademia seriamente, ma...> Inizia a mordicchiarsi l'interno delle labbra <Non è che sono proprio sicura sicura di farlo> E detto questo scrolla le spalle, andando a cercare di cambiare velocemente argomento. Chissà perchè tutti sono così interessati alla sua formazione da kunoichi quando lei è la prima a strabattersene i cosiddetti. <Tu hai già imparato qualcosa, immagino> Annuisce conconvinzione, certa che la forte volontà del ragazzino gli abbia già portato qualcosa di buono. [Accademia Ninja] Il piccolo Fujo, un pò rammaricato risponde con un tono un pò deluso. < veramente,ad esser sincero continuo ad allenarmi molto, ma solo per conto mio, non trovo nessun Sensei che mi voglia nella propria classe.> poi con un faccino un pò triste, come un cucciolo che cerca le coccole. <mi piacerebbe molto aver qualche Sensei che perda un pò di tempo con me e mi insegni qualcosa, ma tutti mi schivano, mi vedono solo come un teppistello senza né arte e né parte.> di punto bianco sembrò che anche il cielo si itrinstisse, cominciò di punto in bianco a piovere fortissimo, il vento quasi lo trascinavano via e lampi e fulmini ricoprirono totalmente il cielo. Il giovane Deshi rivolgendosi alla sua nuova, probabilmente unica amica, sebza dir nulla prova ad afferargli la mano e inizia a correre verso l'interno dell'accademia. Urlando < corriii! Vieni con me seguimi! Se restiamo qui ci verrà una bella polmonite.> [Prima Palazzina - Cortile] Il sorriso per un attimo scema sentendo di come il ragazzino si senta schifato dai vari sensei presenti nell'Accademia <Sono certa che sia solo una tua impressione> Cerca di rassicurarlo con un sorriso <Ci sono una marea di Deshi e forse non abbastanza maestri, prima o poi qualcuno prenderà anche te come suo allievo> Annuisce realmente convinta di quello che sta dicendo. Alla fin fine, ci sono davvero un sacco di ragazzini che vogliono diventare dei ninja e di certo non tutti gli shinobi una volta usciti da qui e saliti di rango hanno voglia di tornare in Accademia per insegnare a degli incapaci novizi, quindi è sensato che vi siano molti meno Sensei che Deshi e per questo a volte gli allievi debbano aspettare un po' prima di trovare un ninja che insegni loro tutto ciò che devono sapere. Nella testolina ricoperta di capelli biondi della ragazzina, il ragionamento fila come l'olio. <Uh?> Una goccia di pioggia le cade sul naso. Alza lo sguardo verso l'alto ed ecco che da dei grossi nuvoloni neri iniziano a scendere una quantità indicibile di gocce di pioggia, accompagnate da un forte vento che fa muovere da una parte e dall'altra i capelli ora zuppi d'acqua e da tuoni e fulmini che fanno saltare il cuore in gola. <Mh?> Mugugna alle urla di Fujo. E di nuovo la tocca, afferrandola per una mano. Ma perchè diamine la gente ha sto vizio di toccarla?! In ogni caso non oppone molta resistenza <Sì!> Esclama annuendo decisa, prendendo poi anche lei a correre verso la prima palazzina dell'Accademia Ninja di Kusa. Sale le scale fino a raggiungere le porte dell'edificio e poi, all'improvviso, si ferma davanti a queste, rimanendo all'esterno <Dici... Dici che posso entrare?> Chiede tutta zuppa d'acqua, inclinando la testa da un lato. [Accademia ninja] Tutto zuppo d'acqua e infreddolito il giovane Deshi rsponde alla ragazza e afferma < Boh! Ahahah non ne sono proprio sicuro, ma sicuramente se restiamo sotto quasta tempesta sarà certamente peggio.> molto sicuro che alla fine ancbe se qualcuno li vedesse comprebderebbe la situazione spiega a Torako <alla fine anche se non potessimo entrare, se ci vedesse qualcuno spiegandogli la situazione non credo che ci strillerebbero, presumo che comprenderebbero la situazione, non credi anvhe tu?> dopo di che senza pensarci due volte si inoltro all'interno dell'accademia per la sua prima volta in pratica, e be rimase sbalordito <Woow! Che posto magnifico, come fanno gli altri Deshi a lamentarsi, per me questo è meglio di un parco giochi.> e preso dalla curiosità inizia a dar un occhiata muovendosi furtivamente nell'interno dell'accademia. [Prima Palazzina] Il ragazzino sembra assolutamente convinto ad entrare. Lei sospira e fa quegli ultimi passi che la portano all'interno della prima palazzina dell'Accademia. Non era mai arrivata fin lì. Oni volta che aveva messo piede in questo luogo si era sempre fermata al cortile, poi decidendo di andarsene. Maledetta pioggia, che oggi l'ha costretta ad andare oltre quelle porte. Il Deshi sembra tutto entusiasta di trovarsi in questo posto, anche se, per il momento, sono solo all'ingresso, al primo piano, dove si trovano la segreteria, l'infermieria, l'aula insegnanti e la bacheca su cui sono segnati tutti gli orari delle lezioni e cose simili. L'acqua gocciola dai lunghi capelli dorati e dalle vesti zuppe, mentre ridacchia ai modi di fare del ragazzino. Porta entrambe le mani davanti alle labbra, nascondendole per un attimo, prima che le venga un dubbio. Veloce mette una mano in una delle tasche dei pantaloni e ne tira fuori un foglio piegato in quattro parte e piuttosto spiegazzato. Fiù, è ancora asciutto. Decide di non rimetterlo in tasca, timorosa che possa bagnarsi, preferendo tenerlo in mano. Mentre Fujo si dà all'esplorazione, la bionda si avvicina alla bacheca e inizia ad osservare le varie tabelle. Rimane a lungo ferma su ogni riga, prima di passare a leggere la seguente. [Accademia ninja] Il piccolo fujo muovendosi molto silenziosamente inizia a curiosare stanza per stanza. Per un istante pensò che qualche tempo fà, non avrebbe esitato a rubar tutto ciò che avrebbe potuto, per poi rivendere, ma non più oggi. Quindi si limito a entrar stanza per stanza, entro prima nella segreteria, diede un occhiata veloce e usci, dopo nell'ifermeria, ma poco interessato riusci subito entrò nell'aula insegnanti, si mise a sedere su una di quelle comode poltrone e inizio a dondolarsi facendola girar con lui sopra. Continuo a star li a giocar fino a che non esagerò andando a sbattere e facendo un bel botto cadendo con la sedia e facendo cader una piccola libreria nella stanza. Per tutto il corridoio si sentii un bel [boom!] [Prima Palazzina] Un tonfo fa sobbalzare Torako. <Ma che...?> Verbia sfarfallando le ciglia svariate volte, girando la testa da una parte e dall'altra, accorgendosi solo ora che Fujo non è più lì nel corridoio. Avanza passetti passetti, andando a cercare il ragazzo e, quando finalmente sbircia nella sala insegnanti, ecco che lo vede lì, a terra dopo il capitombolo suo, della sedia e di una libreria. Quasi le si rizzano i capelli in testa. Impallidisce tutta e spalanca gli occhioni azzurri. <Che ci fai qui?!> Chiede a bassa voce, timorosa all'idea di venir beccata. Anche se lei non ha fatto proprio nulla e, eventualmente, nei guai ci finirebbe solo il ragazzino <Esci! Non puoi stare qui!> Aggiungenge ancora, rimanendo sulla soglia dell'aula e guardando lungo il corridoio, per controllare che non arrivi nessuno a far loro un bel cazziatone. <Guarda che casino hai fatto!> Esclama ancora, sempre a voce bassa. E' indecisa se entrare e mettere un po' a posto quel pasticcio o se rimanere lì ad aspettare che Fujo faccia qualcosa o se, cosa forse miliore, darsela a gambe levate. [Accademia ninja] Il ragazzo, rialzandosi massaggiandosi la testa per la botta presa, afferma con tono dolorante < haaay che male, sicuramente mi verrà un bel ficozzo.> poi reclama rispondendo alla ragazza, arrivata per via del casotto e dall'espressione impaurita di essere beccata <Ops! Non l'ho fatto a posta è stato solo un incidente!> con un ghigno leggermente pronunciato sul viso. Qualche istante dopo,il giovane Deshi si rese conto che con il casotto che aveva combinato, come ha attirato l'attenzione di Torako avrebbe potuto attirar l'attenzione di qualche insegnante, e che questa volta sarebbe stato un pò più difficile spiegar la situazione. Così spalanca gli occhi, come se gli si fosse accesa la lampadina e con molta agitazione <Torakoooo, corri che se ci beccano sono guai, usciamo di qui!> e inizia a correre di fretta e furia verso l'uscita mentre urlando <Muoviti non restare li impalata, corriii!> [Prima Palazzina] <Chi se ne frega che non l'hai fatto apposta! Non dovevi entrare qui dentro!> Esclama agitata la ragazzina, prima di vedersi sfrecciare davanti il ragazzino che le intima di correre. Certo, perchè urlare 'corri, Forrest, corri' non attirerà assolutamente l'attenzione, figuriamoci. <Gambe, aiutatemi voi che qui la vedo male!> Borbotta preoccupata la diciassettenne. Ficca il foglio spiegazzato nella tasca dei pantaloni e via, se la dà a gambe pure lei. Non starà ad aspettare Fujo, non guarderà in faccia niente e nessuno. Esce di corsa dalla Prima Palazzina dell'Accademia, sperando di non venir pinzata dal primo ninja di turno che di certo le farebbe facilmente il culo a strisce. Non si fermerebbe nemmeno nel cortile e neppure oltre le porte dell'Accademia. Non smetterà di correre finchè non sarà tornata nel Quinto Cerchio. E probabilmente ci vorrà un'altra dose di minacce prima di farle tornare la voglia di farsi vedere di nuovo nei pressi dell'Accademia. [Fine] [Accademia ninja] Coninuando a correre, con tutto il fiato in corpo, il Deshi arriva alle porte dell'uscita dell'accademia, sotto una pioggia inquietante, e un vento tanto forte da doverlo farlo correre con il busto inclinato in avanti per far da contrasto al vento, e con tuoni e fulmini che facevano ringrinzire la pelle. Per il piccolo fujo, era arrivata l'ora di andarsene a casa non poteva restar li dopo il casotto che aveva combinato, e in più c'era troppa pioggia,freddo e vento per star in giro. Vedendo Torako sfrecciare via fuori dall'accademia, fa un urlo per salutarla, <ciao, alla prossima> e correndo il giovane si avvio verso casa. [Fine]
Fujo e Torako si incontrano alla Prima Palazzina dell'Accademia Ninja di Kusa. Entrando nella struttura, Fujo combina un casino nell'aula insegnanti e i due scappano il più velocemente possibile.
N.B.: Ho cominciato la registrazione dopo la mia prima azione. Per sicurezza la posto qui sotto. Chiedo venia >3<
Alla fine è di nuovo qui. Almeno oggi non piove, il che potrebbe già essere una cosa positiva. Dopo tutto il discorso di Gekko, condito con qualche minaccia, alla fine la ragazzina si è fatta forza ed è tornata nei cerchi più interni di Kusa. Di nuovo ha oltrepassato i cancelli di ingresso e di nuovo è ferma nel cortile della prima palazzina. Veste di nuovo con quei pantaloni neri che arrivano a coprirle le gambe fino al ginocchio e con quella maglia senza maniche color verdone militare, con un castissimo scollo che nega le sue già quasi inesistenti forme. I capelli biondi sono raccolti in una coda alta, da cui ha preso una ciocca che adesso si passa fra le dita della mano sinistra, giochicchiandoci nervosamente. Gli occhi azzurri sono fissi sulla struttura davanti a lei. Dovrebbe prendere coraggio ed entrare. Magari controllare se c'è una qualche lezione a cui potrebbe partecipare, ma... No, se ne rimane ferma lì, imbambolata a guardare la struttura, ferma a pensare non si sa bene che cosa. Si mordicchia l'interno delle labbra, con espressione pensosa. Si guarda attorno, cercando di capire se ci siano altre persone che hanno la sua età e che non hanno mai messo piede lì dentro. Sfortuna vuole che non veda nessun altro nella sua condizione. Lì attorno a lei ci sono solo ragazzini esaltati, oppure sensei. Alcuni di questi sono molto giovani, della sua età o anche meno. Alza gli occhi al cielo, abbandonandosi a del turpiloquio che, per fortuna, tiene per sè, limitandosi a pensare parole che è meglio non pronunciare.
N.B.: Ho cominciato la registrazione dopo la mia prima azione. Per sicurezza la posto qui sotto. Chiedo venia >3<
Alla fine è di nuovo qui. Almeno oggi non piove, il che potrebbe già essere una cosa positiva. Dopo tutto il discorso di Gekko, condito con qualche minaccia, alla fine la ragazzina si è fatta forza ed è tornata nei cerchi più interni di Kusa. Di nuovo ha oltrepassato i cancelli di ingresso e di nuovo è ferma nel cortile della prima palazzina. Veste di nuovo con quei pantaloni neri che arrivano a coprirle le gambe fino al ginocchio e con quella maglia senza maniche color verdone militare, con un castissimo scollo che nega le sue già quasi inesistenti forme. I capelli biondi sono raccolti in una coda alta, da cui ha preso una ciocca che adesso si passa fra le dita della mano sinistra, giochicchiandoci nervosamente. Gli occhi azzurri sono fissi sulla struttura davanti a lei. Dovrebbe prendere coraggio ed entrare. Magari controllare se c'è una qualche lezione a cui potrebbe partecipare, ma... No, se ne rimane ferma lì, imbambolata a guardare la struttura, ferma a pensare non si sa bene che cosa. Si mordicchia l'interno delle labbra, con espressione pensosa. Si guarda attorno, cercando di capire se ci siano altre persone che hanno la sua età e che non hanno mai messo piede lì dentro. Sfortuna vuole che non veda nessun altro nella sua condizione. Lì attorno a lei ci sono solo ragazzini esaltati, oppure sensei. Alcuni di questi sono molto giovani, della sua età o anche meno. Alza gli occhi al cielo, abbandonandosi a del turpiloquio che, per fortuna, tiene per sè, limitandosi a pensare parole che è meglio non pronunciare.