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Allenamento innata Ishibaku Karitama II

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con Karitama

22:21 Karitama:
 Dopo l'incontro con Torako i passi dell'Ishiba sarebbero rapidi verso casa. Attraverserebbe l'intero villaggio per raggiungere la porta candida del suo nido. Posando la mancina sul pomello andrebbe ad aprire la porta per poi rivolgere un cenno di saluto alla madre intenta a cucinare, prima di salire le scale verso camera sua. Entrato andrebbe a posare il bo sul letto per poi aprire i bottoni della camicia sgualcita per lasciarla cadere sullo stesso mostrando un fisico tonico e slanciato. Libero ora dall'abito che lo ha accompagnato per l'intera giornata, andrebbe a posare le membra al suolo per poi assumere la posizione del loto. Guidato dal suono del suo stesso cuore e dal sengue che gli scorre nelle vene, il deshi sgombrerebbe la mente da ogni peso, ogni pensiero o dolore. Il corpo, morbido e libero dalle tensioni faticose della vita, si lascerebbe trasportare dall'energia vitale che gli scorre dai violacei capelli alle punte degli arti inferiori. Posto all'altezza del plesso solare il sigillo della capra darebbe inizio alla sua opera di impasto. Il corpo vuoto, bianco come la tela che lui tanto ama si riempirebbe pian piano. L'energia interiore diventerebbe il colore per dipingere, mente e corpo la tavolozza da cui attingere. Il terzo occhio e la bocca dello stomaco compongono lo schizzo del perfetto dipinto da creare. La psiche, fredda e immobile come il cielo di una notte tersa e senza stelle, viene riempita dalla luna. Ha sempre amato la luna, regina della notte e donna più bella dell'universo conosciuto, che ancora cerca di raggiungere il suo amante. Il corpo, caldo e quasi fiammeggiante di quella passione che anima il pennello, raggiunge il suo equilibrio nella imperfezione del sole. Quell' astro tanto potente quanto fragile, in continua distruzione e ricostruzione, un caos perenne che tortura l'animo di un uomo privato della sua metà. La luna della fredda psiche e il sole delle irrazionali passioni del corpo, innamorati dalla notte dei tempi. Si avvicinerebbero lentamente come se ci fosse una forza a dividerli, quella forza che li ha sempre tenuti separati. Prenderebbero forma di uomo e di donna, perfetti nella loro incompletezza. Andrebbero ad incontrarsi nel plesso solare, in un' abbraccio che diventa eclissi. Imperfetti com'erano ora sarebbero una sola cosa. Ordine e caos, calore e gelo, pace e tormento. Gli opposti che compongono la vita ora in equilibrio. Un equilibrio che avrebbe le fattezze di un ragazzo. Tornando ad una forma più pura, diverrebbe una sfera blu, quasi somigliante agli stessi occhi del deshi. Il potere invaderebbe il keirakukei e il chakra nel corpo di karim raggiungerebbe i 361 tsubo. Completata la sua opera di impasto sarebbe ora pronto a cominciare un nuovo allenamento per governare al meglio il potere da poco risvegliato. [Tentativo impasto chakra]

22:40 Karitama:
 Mantenendo ancora la posizione del loto, muoverebbe il chakra all'interno del Keirakukei permettendogli di raggiungere ogni angolo di quel sistema circolatorio. Legandosi fin nel profondo all'Ishiba, il chakra andrebbe a modificarlo nella sua stessa composizione cellulare. Lo stato epiteliale di quel sistema perfetto che è il corpo di uno shinobi comincerebbe a cambiare radicalmente. La membrana cellulare di quelle unità alla base della vita comincerebbe a trasformarsi in una catena di molecole di glucosio. Catena molecolare estranea agli esseri umani, eppure in quel momento così in armonia con l'artista. Ognuna di queste, unendosi alle altre, andrebbe a formare composti di carta bianca che comincerebbero a separarsi dal corpo della gemma nella ricerca di un equilibrio in quella situazione così estranea, eppure così sicura. La pelle dell'Ishiba andrebbe a ad aprirsi, come i fogli di un libro tutto da scrivere, come il blocchetto per le bozze che Karitama porta sempre con se. In quel momento l'artista diventa per qualche istante la sua stessa arte, un pittore che si incarna nella sua stessa tela candida, un poeta che diventa poesia allo stato puro. [Chakra 24/25 , Attivazione Ishibaku I]

23:04 Karitama:
 Completata la trasformazione, Karitama tenterebbe di prendere il controllo su se stesso e sulla sua arte. Lentamente visualizzerebbe il distacco di un piccolo frammento candido, un foglio quadrato di dieci centimetri, dalla sua mancina tesa in avanti. Il foglio si distaccherebbe lentamente, permettendo all'artista di percepire ogni millimetro di distanza, ogni piccola parte si allontanerebbe sempre più fino a farlo rimanere distante un palmo dal suo volto. Ritirando l'arto teso, non distaccherebbe le iridi indaco da quella creazione, da quella parte di se finemente modellata dalla sua mente. Con la calma che spesso non gli appartiene, comincerebbe a farlo roteare, lento e parallelo al pavimento in ciliegio scuro. Quel moto rotatorio accelererebbe in modo quasi impercettibile ma costante. Una variazione così leggera da essere visibile solo distogliendo lo sguardo per un istante. Con questo esercizio tenterebbe di comprendere e portare al limite il proprio controllo sulla carta, cercherebbe di trovare un limite ad un potere suo, ma ancora sconosciuto, un potere illimitato, ma appunto per questo incomprensibile al giovane. [Chakra 23/25 , Ishibaku I]

23:42 Karitama:
 L'artista passerebbe secondi, minuti, forse ore ad osservare e muovere quel frammento, quasi al punto di farlo sembrare circolare ad occhio nudo. Raggiunto il limite tenterebbe di attuare tutto ciò che ha fatto fino ad ora in modo inverso. Comincerebbe a rallentare in maniera costante e precisa. Ci vorrebbero minuti interi prima di vedere nuovamente il foglio fermo, statico nella stessa posizione iniziale. Bloccato in uno stato di perfetta immobilità, comincerebbe a piegarsi leggermente unendo gli angoli opposti tra loro e segnandolo con due linee diagonali. Fatto questo lo posizionerebbe con uno dei quattro angoli rivolto verso se stesso come una freccia scoccata, pronta a colpirlo. Porterebbe quindi l'angolo ad incontrare l'incrocio delle diagonali creando una nuova linea, ma stavolta lo lascerebbe in quella posizione. Roteando il frammento lo metterebbe specularmente alla posizione precedente, trovandosi nuovamente puntato da uno degli angoli appuntiti dello stesso. La forma assunta ora sarebbe quella di un diamante di carta, bellissimo ma incompleto. Dopo averlo osservato per qualche istante tenterebbe di piegare anche quest'angolo, andando ad incontrare la piega dello speculare. [Chakra 22/25 , Ishibaku I]

00:19 Karitama:
 Effettuati questi primi passaggi l'Ishiba tenterebbe di portare a termine la propria opera. Senza farlo roteare andrebbe a portare l'angolo in basso a destra, formatosi nell' ultimo passaggio, ad incontrare la punta centrale della figura precedente in una forma simile a quella di una farfalla stilizzata, candida nel mostrare il proprio fianco destro mentre prende il volo. In maniera speculare lo farebbe per l'angolo sinistro, trasformando la visione laterale della farfalla in una dall'alto, bellissima e leggiadra nel librarsi in volo. Cosi facendo andrebbe a porre l'angolo in basso perpendicolarmente al pavimento ligneo e a piegare sulla linea centrale le due ali spiegate. Così facendo tenterebbe di far librare armoniche quelle ali cartacee. La farfalla comincerebbe a muovere quelle semplici estremità cartacee come fossero reali e si solleverebbe lentamente verso il soffitto candido della stanza. Arrivata quasi a sfiorarlo, comincerebbe a descrivere semplici cerchi concentrici. Piccole traiettorie a spirale porterebbero l'esile figura ad espandere sempre più il proprio movimento, ad allontanarsi sempre più dal punto iniziale senza mai realmente distaccarsene. [Chakra 21/25 , Ishibaku I]

00:34 Karitama:
 La piccola farfalla candida, come legata ad un filo invisibile avvolto in quel centro, continuerebbe quel semplice moto perpetuo e regolare, quasi ipnotico per l'artista. Raggiunto l'ultimo giro, sfiorando le quatto pareti di tinte pastello, finirebbe per posarsi sull'armadio in ciliegio. Posata lì, poggiata sulla punta inferiore, la farfalla comincerebbe ad osservare il ragazzo dalla quella posizione elevata. Quel frammento di carta, mosso solo dalla mente del ragazzo, comincerebbe ad agire in modo autonomo. Una parte del ninja, nata dal suo stesso corpo e dalla sua stessa mente attraverso il chakra, agirebbe autonomamente, o forse mossa solo dall'inconscio del giovane. Dopo attimi infiniti su quel legno levigato e tinto di bianco, la farfalla tornerebbe a volare per la stanza, ora in modo più naturale e irregolare. Durante il volo muoverebbe le piccole ali con forza causando dei lievi sobbalzi. Ogni secondo che passato in quella stanza renderebbe quella creatura sempre più viva... sempre più reale, sempre più estranea ma in simbiosi con Karitama. [Chakra 20/25 , Ishibaku I]

00:52 Karitama:
 Ora la farfalla comincerebbe a sembrare diversa, l'essere viva comincerebbe a farla pesare e ad appesantirla sarebbe proprio la fatica dell' Ishiba. La candida figura comincerebbe a calare lentamente, le ali stanche rallenterebbero il moto segnando una discesa lieve ed armoniosa come quella di una piuma persa da una rondine nel cielo del mattino. La mancina di Karitama andrebbe ad essere tesa verso il soffitto, leggermente al di sopra della chioma violetta dell'artista e a pochi centimetri dalla fronte. Dopo pochi istanti la discesa della creaturina cesserebbe, posandosi sulle candide dita da pianista dell'artista. Poggiata su indice e medio muoverebbe ancora le estremità a fatica, ruotando su se stessa e lasciandosi osservare dalle iridi indaco mai serrate. Con un ultimo sforzo la farfalla di solleverebbe di pochi millimetri per poi posarsi per l'ultima volta sul palmo. Così facendo si lascerebbe cadere come un semplice foglio di carta per poi essere riassorbito dal corpo. Il chakra confluirebbe nell'estremità andando ad avvolgerla e a ricomporsi con la piccola creaturina. La mano si aprirebbe nuovamente come un libro intrappolandolo e nascondendolo alla vista di chiunque. Cosi porterebbe il chakra a confluire nuovamente nel corpo modificandolo nuovamente riportandolo alla normalità. [Chakra 19/25 , Ishibaku I OFF]

Secondo allenamento innata per l'Ishiba che tenta di creare l'origami di una piccola farfalla per poi farla danzare nella stanza.

OFF// Spero che questa volta vada meglio, mi rimetto al CV.
Peace <3