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Le due albine

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con Celiene, Harumi

18:57 Celiene:
  [centro] la sera e quasi scesa sul villaggio di konoha dove la nostra giovane celiene cammina tranquilla per il centro del villaggio , veste con un semplice vestitino di colore viola chiaro che le arriva quasi fino hai piedi , questi ultimi sono fasciati da un paio di ballerine dello stesso colore del vestitino , i suoi lunghi capelli bianchi sono lasciati ricadere morbidi sulle spalle mentre un leggero vento li muove , attraverso i vari passanti li osserva per un po , fra loro non nota nessuno che conosca , e a causa di questo un piccolo sospiro le esce dalle labbra rosee , da quando e arrivata al villaggio non si e fatta molti amici e per di più vorrebbe parlare con lo hokage di konoha , per sapere se al villaggio si trovano altre persone del suo stesso clan , spera con tutta se stessa di trovare qualcuno che come lei e un Uzumaki , che sia un parente ho meno poco le importa l'importante e che fanno parte dello stesso clan , infondo il suo obbiettivo e solo riportare tale clan al suo splendore , come desideravano fare i suoi genitori prima di morire, ma fino ad ora non e riuscita nei suoi intenti , a causa di questi pensieri sbuffa un po incurante ancora della presenza di Harumi nel luogo.

19:00 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] I colori avvolgono tutto il villaggio di Konoha che finalmente la bambina sperduta è riuscita a raggiungere. Ancora il mondo si muove troppo velocemente per lei e non le resta che rimanere ferma a guardare, intanto che alcuni di questi colori arrivano a lambire il suo corpo in un dolce tentativo di trascinarla in quella danza. Ancora una volta è immobile davanti a quello spettacolo con il crine bianco disciolto lungo la schiena e lo sguardo che non tradisce nessuna emozione, incapace di esternarle piuttosto che di provarle. Sa cosa sono le emozioni e le comprende e sa anche riconoscerle, ma per uno strano motivo a lei sconosciuto non riesce ad esprimerle. Gli occhi allora permangono in quell'espressione vacua e priva di ogni minima volontà, regalando inquietudine a chi dovesse osservarla, accentuata anche dal colore bianco perlaceo di quegli occhi. Un bianco che a volte sfuma verso un viole tenue e leggero. Il mondo si è fatto più colorato ora che si trova lì, ma ancora troppo veloce e lei è incapace di seguire quel ritmo rimanendo avvolta in un bozzolo di seta che rende tutto ovattato e distante. In piedi al margine di una delle strade del centro dopo che ha provato ad uscire dalla casa che ora ritiene un porto sicuro donatole da quella donna dolce e gentile che si è offerta di aiutarla. Le sue mani stanno meglio e i suoi piedi sono guariti, ora indossa persino un paio di sandali bianchi e non è costretta ad andare in giro scalza. Elegante e piccola la sua figura avvolta in quel vestitino che è tornato ad essere bianco, lavato ed asciugato con quelle spalline sottili che segnano le spalle della bambina. A lato della strada rimane immobile e gli occhi seguono a malapena le persone che si formano davanti a lei entrando nel suo campo visivo per passarle davanti. Chi veloce. Chi piano. Ognuna avvolta e seguita dai colori più diversi creando un meraviglioso festival. Profumi e suoni arricchiscono lo scenario rendendolo più vivace e ancora più distante da lei, che rimane immersa nel grigio della staticità. Sola e isolata non ha un obiettivo e sente ancora quel basso ronzio fare da sfondo nella sua mente. Il silenzio che dentro di lei regna, assordato da tale ronzio, va in contrasto con il mondo al quale non sente di appartenere ancora, dilaniata da qualcosa che non conosce.

19:28 Celiene:
  [centro] continua ad avanzare presa ancora dai suoi pensieri , si ferma per un attimo dal suo camminare ed alta il viso , osserva il cielo con uno sguardo di riflessione , questa sera il cielo e pieno di nuvole minacciose che profetica no una tempesta imminente simile forse a quella che vi e al momento nel suo cuore , oh e almeno questo quello che lei crede , poi chi sa magari le nuvole spariranno chi sa,questa pensa mentre abbassa lo sguardo e lo ripone di nuovo suoi passanti, li osserva ancora per un po quando all'improvviso nota una ragazza che cammina in uno dei due lati della strada la osserva per un po distandosi cosi dai suoi pensieri , non la mai vista in vita sua , ma una strana sensazione la colpisce al petto , e all'improvviso sul suo volto uno strano sorriso di linea sulle sue labbra , e senza dire nulla e senza fretta si avvicina cosi alla ragazza <salve>esclama salutandola con un cenno della mano destra , <anche tu qui ... per una passeggiata ... oppure sei qui per fare altro ?>domanda con curiosità nella voce verso la ragazza mentre la osserva negli occhi .

19:39 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] Nessuno si accorge di lei e alla piccola piace pensare di essere un fantasma o uno spirito delle nevi che aleggia per il loco senza alcuna ragione. Bianca ed eterea, proprio come uno spirito osserva tutto come se non esistesse come se non potesse interagire in alcun modo. I colori sono la sua guida e la sua danza, i profumi e i suoni sono il suo la sua ninna nanna. Immobile sul bordo della strada, non cammina e muove solo la mano destra sospesa leggermente nell'aria intorno a lei mentre le dita seguono la scia di quei colori che solo lei può vedere. Sono nella sua mente e nel suo modo di vedere le cose. La mano e le dita sono impegnate in una danza lenta ed elegante e poco le importa quello che la gente potrebbe pensare vedendola. Pazza, squilibrata, poverina è disturbata. Possono essere questi i pensieri della gente, ma non quelli di Kaori che l'ha accolta con gentilezza e premura. Non c'è da stupirsi se non si rende conto della ragazza che si avvicina a lei se non quando questa rientra nel suo campo visivo. Appare dal nulla circondata dai colori bianco e rosso tenue. Le sue parole giungono alle orecchie della bambina in maniera distante, sono solo suoni indecifrabili che solo dopo qualche secondo predono forma e si definiscono come parole. Solo allora dona verso di lei lo sguardo vuoto e privo di emozioni che lei possa esprimere e da l'idea di non aver sentito, da l'idea di essere una bambina asociale e sperduta. Dona a lei lo sguardo ma non la parola dato che le labbra non si schiudono per proferire alcun chè. Muta in questo momento non per sua volontà, ma per volere della sua mente inconscia. Muove appena la testa intorno a lei e poi torna a guardare la ragazza sollevando appena le spalle. Sua unica risposta alle sue parole è un'alzata di spalle indifferente, come se non sapesse nemmeno cosa ci fa lì. Visibile al centro del petto vi è un'evidente cicatrice che sembra poi continuare sotto ai vestiti lungo tutto lo sterno.

19:59 Celiene:
  [centro] attende una risposta da parte della fanciulla , ma dopo dopo si rende conto che non le arriva nessuna risposta cosi osserva la fanciulla negli occhi , nota il suo sguardo perso nel vuoto , e di scatto sbarra gli occhi , ma cosa e successo a questa ragazza e perché i suoi occhi sono persi nel vuoto , questo si domanda verso di lei , la osserva per un po senza sapere bene cosa fare e come comportarsi con lei , finché non le vieni una idea in mente , anche se il metodo e un po infantile , <aspettami un attimo qui torno subito!>afferma verso di harumi mentre si allontana un attimo da lei , ma allo stesso tempo spera che la fanciulla non se ne vada , si dirige correndo verso uno dei negozi del centro , dove una volta entrata trova ad attenderla un vecchio<un sacchetto di caramelle fragola e panna!>esclama verso il negoziante mentre posa sul bancone i soldi , il vecchio annuisce e si allontana per poi fare ritorno poco dopo con il pacco da lei richiesto , < grazie arrivederci!>saluta cosi il negoziante mentre prende con la mano destra il piccolo pacchetto e poi senza dire altro si dirige verso fuori , una volta fuori dal negozio fa ritorno dalla fanciulla nella speranza di trovarla ancora li.

20:11 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] Così come è arrivata la ragazza svanisce alla sua vista. E' tutto troppo veloce per lei, non riesce a stare al passo per poter comprendere in maniera rapida quello che accade. In ritardo le arrivano anche le parole che la giovane le rivolge dato che la sua mente le elabora solo pochi istanti dopo. Si ritrova così disorientata anche se non lo da a vedere, voltando la testa a destra e a sinistra molto lentamente alla ricerca di quella ragazza che è svanita nel nulla. Nemmeno l'ha vista andare via, si è solo disciolta in un mare di colori danzanti. Non ha comunque intenzione di muoversi resistendo stoicamente in quella sua posizione di attesa. Attesa che qualcosa avvenga o che riesca a decidere dove muovere i suoi passi. Tornare indietro verso la casa sicura oppure andare avanti alla scoperta di quel villaggio. Le opzioni tra le quali scegliere sono due eppure sta seguendo una terza opzione, quella di rimanere immobili. Entrambe le braccia ora vengono sollevate leggermente piegate al livello dei gomiti e tiene le mani davanti a sè, come per suonare un piano invisibile e seguendo le note di una musica che solo lei riesce a sentire, inizia a muovere le dita nell'aria suonando uno strumento appartenente alla propria immaginazione. Segue la musica delle persone intorno a lei e i suoni dell'ambiente circostante. A volte lenti e a volte veloci e così inganna il tempo mentre attende che la ragazza torni da lei come lei stessa ha detto.

20:30 Celiene:
  [centro] più velocemente possibile torna dalla fanciulla e per sua fortuna la trova li <rieccomi scusa per averti fatto aspettare!>afferma scusandosi con lei per il ritardo , <ecco tieni ... prendila>afferma mentre apre il sacchetto delle caramelle , poi afferra la mano destra delle fanciulla se lei gli e lo permetterebbe e li posa sul palmo della mano una caramella , <mangiala e buona sai!>afferma con cordialità nella voce mentre si allontana da lei di un passo per poi osservare una sua possibile reazione , mentre la guarda mangia anche lei una caramella , ma poco dopo le viene in mente una cosa cosi si rivolge alla fanciulla<che sbadata che sono ... non mi sono ancora presentata ... io sono celiene!>si presenta alla fanciulla con tranquillità nella voce , <e tu invece come ti chiami? ovviamente non sei costretta a dirmelo>domanda verso la fanciulla , la osserva ancora nella speranza che si risvegli da quello strano stato in cui si trova e che le risponda qualcosa , ho almeno e questo che lei spera.

20:41 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] Come per magia la ragazza dai capelli bianchi riappare nel suo campo visivo. Prima la sua forma e poi la sua voce, anche se quest'ultima non viene elaborata molto in fretta. La bambina albina sta ancora suonano l'aria quando la sua mano viene afferrata e capovolta in modo da portare il palmo verso l'alto e dunque smette di suonare e il braccio libero torna a fare compagnia al fianco dello stesso lato. Inerme e in balia della ragazza la osserva con la stessa espressione di sempre, alterndando lo sguardo da lei alla mano che le sta tenendo per poi soffermarsi sulla caramella. Una caramella dai colori uguali a quelli della ragazza, bianco e rosso slavato. Per un lungo istante rimane a guardare la propria mano senza mutare espressione ma lentamente se la porta alla bocca per poi mangiarla. Mastica lentamente in modo da assoporare ogni singolo sapore che nella sua mente rievoca un colore, è così che vive la sua vita sempre che si possa definire tale. Un colore alla volta, un suono alla volta e un profumo alla volta. Intanto che mastica torna a donare la propria attenzione alla ragazza che si presenta e cerca in ogni modo di far suo quel nome e quel viso. Non ringrazia nemmeno per la caramella anche se sa che andrebbe fatto in circostanze normali, ma non lo fa. <Harumi.> però va a donare il proprio nome alle orecchie della ragazza, in modo lieve e atono senza inclinazioni particolari nella voce e senza aggiungere altro. Una volta deglutita la caramella porta le mano ad unirsi palmo contro palmo in posizione di preghiera per poi effettuare un piccolo inchino nei riguardi della ragazza, come ringraziamento.

20:56 Celiene:
  [centro] osserva la fanciulla mangiare la caramella e rispondere alla sua domanda , sorride osservando che il suo intento e andato a buon fine , <piacere di fare la tua conoscenza Harumi>esclama verso di lei accennando un sorriso cordiale , ma poco dopo la guarda mentre si inchina davanti a lei , inizialmente non comprende il perche di quell'inchino ma poi ci riflette e arriva ad una conclusione <per favore non ce bisogno che ti inchini ... e non ce bisogno ... neanche ... che mi ringrazi ... lo fatto solo perché mi sentivo di farlo tutto qui!>afferma con un certo imbarazzo mentre le sua gote sono tinte di rosso , <comunque posso farti una domanda se posso ovviamente ?>esclama verso la fanciulla , in caso di un suo assenso le espone la sua domanda<sei di konoha ... oppure viene da un 'altro villaggio ?>domanda con curiosità nella voce verso la fanciulla , mentre nota che ormai la sera e calata sul villaggio <senti visto che ormai si e fatta ora di cena ti va di andare a mangiare del ramen ... ovviamente se non hai i soldi ... tranquilla posso pagare io per te se vuoi ?>domanda di nuovo verso la fanciulla mentre si tiene la mano destra sullo stomaco che adesso brontola per la fame .

21:07 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] Un solo delicato cenno del capo ad accogliere le parole di Celiene, notando le sue gote arrossarsi e comprendere il suo imbarazzo riguardo l'inchino appena eseguito dalla piccola bambina. Solo un cortese ringraziamento anche se a volte può sembrare troppo formale e rigida di fronte alle persone, non verso Kaori però con la quale sta creando un legame, seppur sottile, ma che potrebbe saldarsi nel tempo. Si hanno presente le papere che non appena rompono il guscio e osservano il mondo per la prima volta, hanno il così detto imprinting con la prima persona che vedono, e poi sono destinate a seguirla per tutta la vita considerandola la loro mamma. La piccola bambina è un anatroccolo, ha rotto il guscio e si è affacciata su quel mondo strano e la prima persona che ha visto è stata la Hyuga. Imprinting. Scuote la testa al sentire la domanda che le viene rivolta e che arriva alle sue orecchie con un certo ritardo come al solito. Scuote la testa perchè non è di Konoha anche se la sua famiglia si trova qui, ma ha passato tutta la sua breve vita lontana dal villaggio in un posto che non ricorda. I colori si fanno sempre più scuri vivendo l'ombra che la notte getta su di loro come un pittore coi colori sulla sua tavolozza. Gli occhi vagliano l'ambiente e concepiscono il ritardo e la notte, e ancora una volta va a scuotere la testa rifiutando in maniera silenziosa l'invito cortese e gentile della ragazza per andare a mangiare qualcosa. Successivamente si indica posando il dito indice sul petto a ridosso della cicatrice. <Casa.> svelato l'arcano, deve solo tornare a casa data l'ora.

21:17 Celiene:
  [centro] la fanciulla non risponde a nessuna delle sue domande rendendole in compito di svegliarla da quello stato molto difficile , ma in fondo doveva immaginare che non sarebbe stato facile parlare a lei , ma poco dopo alle sue orecchie giunge la voce della fanciulla <casa? ... a si giusto infondo si e fatto tardi ... beh se ti posso accompagnare a casa ... per me non sarebbe un problema farlo ? >domanda verso la fanciulla , se riceverà un assenso da parte della fanciulla la riaccompagna a casa , in caso contrario saluta con un sorriso la fanciulla e le lascia il suo numero in caso di necessità , per poi dividersi da lei e andare al chiosco del ramen , per placare cosi la sua fame.<end>

21:26 Harumi:
  [Centro, a lato della strada] Dopo aver risposto in maniera negativa scuotendo la testa alle domande della ragazza, ha scelto di dire una semplice parola per farle capire che deve tornare a casa, è tardi per lei e probabilmente Kaori cucinerà qualcosa. Si gira su se stessa per poter voltare il proprio corpo indietro ed osservare il chiosco che si trova alle sue spalle. Nessuna ragione per questo ha solamente seguito una scia di colore rosato che le è apparsa davanti al viso danzando, vorticandole intorno e poi sfuggire dietro di lei. Un profumo di qualche dolce quasi sicuramente e dopo ciò torna a guardare la ragazza voltandosi ancora verso ella. Annuisce senza fretta alla sua proposta di essere accompagnata senza più elargire parole e iniziando a muovere i suoi passi scegliendo infine l'opzione di tornare indietro. Danza con la fantasia diretta verso la casa, un posto che può chiamare in quel modo e nel quale si sente al sicuro. In compagnia di Celiene potrà sciuramente passare per una bambina distante e poco incline a socializzare dato che non pronuncia più alcuna parola fino ad arrivare all'ingresso della casa di Kaori. Un saluto con un solo cenno del capo e un altro inchino come ringraziamento, elegante e genuino, ed infine rientrerebbe a casa trovando la sua salvezza dal ronzio onnipresente nella sua testa per tutto il tempo in cui è stata fuori. [END]

Harumi e Celiene si incontrano nel centro di Konoha e fanno la conoscenza l'una dell'altra. Celiene tenta di scuotere la bambina con una caramella e delle domande, ma Harumi rimane sempre di poche parole e presa dal suo mondo di colori. Alla fine Celiene si offre di accompagnare Harumi a casa.