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con Kaori, Kaime

10:03 Kaori:
 Questa mattina, stranamente, il lavoro non è tanto. In reparto sembra essere tutto abbastanza tranquillo e Kaori ha immediatamente approfittato per scrivere alla giovane Kaime di recarsi in ospedale da lei per quel controllo di cui avevano parlato qualche tempo prima. La Hyuga ha mandato una copia a prendere la ragazza così da accompagnarla direttamente nel piccolo ambulatorio dove si trova al momento l'originale. La stanzetta è piccola, bianca, pregna di quel fastidioso odore di agenti chimici e disinfettanti tipico dell'ospedale, illuminato da una luce bianca e potente e senza finestre. Nella camera c'è una poltrona reclinabile utilizzata per i prelievi di sangue, un carrello con tutto il necessario e varie vetrinette sparse ove sono riposti strumenti e medicinali utilizzabili in quella stanza. Inoltre, su una parete, è presente una lavagna luminosa di quelle necessarie a vedere lastre e raggi. Kaori siede sullo sgabello accanto alla poltroncina intenta a sistemare sul carrello quanto le occorre per il prelievo vestita di un camice bianco ospedaliero perfettamente pulito che mostra, al di sotto, una camicetta lilla leggera ed un paio di pantaloni neri che terminano poco sopra un paio di ciabatte da ospedale. I capelli viola sono tenuti legati alti in una morbida crocchia da cui sfugge appena qualche ciocca ribelle. Niente armi, niente strumenti, solo il coprifronte di Konoha legato attorno alla gola e uno stetoscopio attorno alle spalle. Le mani, inoltre sono coperte di guanti in lattice bianchi come si conviene per una persona del suo ruolo. Mentre la Kaori originale attende in ambulatorio l'arrivo di Kaime, la propria copia è andata a prelevare la ragazza per condurla direttamente lì, in quella stanza, cosa che ormai dovrebbe accadere da un momento all'altro considerando quanto tempo prima il doppio di chakra di Kaori è andato a bussare alla porta di Azrael per cercare la giovane Ishiba. [ Chakra: on ]

10:22 Kaime:
 Giornata uggiosa quella che si presenta, maestosa, sul villaggio del Foglia. La giovane ballerina, dopo aver fatto la solita toelettatura, andrebbe a vestirsi, conscia del fatto che avrebbe dovuto trascorrere, almeno in parte, la mattinata in ospedale, dove Kaori, la giovane Hyuga con cui ha avuto il piacere di parlare nella dimora Nara, le avrebbe fatto le analisi da lei richieste. Il vestiario della giovane è composto da un lungo pantalone blu notte, di raso, che andrebbe ad aderire all'altezza dei fianchi della Ishiba per poi, lungo le leve inferiori, allargarsi, andando a dare l'effetto di 'zampa di elefante'. Da queste sbucherebbero, quasi completamente nascoste, delle scarpe nere, chiude e a punta, dove è possibile scorgere dei tacchi a spillo dall'altezza imprecisata, almeno all'altrui vista. Il busto, invece, è coperto da una camicia bianca, dal taglio volutamente maschile, ma che aderisce alle, misere, forme della genin di Kusagakure. Non vi sono accessori i tutta questa costruzione estetica, se non una cravattina, sottile, tenuta larga e dalla cromatura identica al pantalone. I capelli sono tenuti sciolti, ma pettinati in modo che la cascata di fili di seta smeraldini vada a ricadere sulla sola spalla destra. Occhi ambrati, lunghe ciglia nere e gote rosate, su un niveo manto di epidermide morbida. Starebbe ancora nel bagno, quando busserebbero alla porta, con conseguente espressione stranita della genin, la quale andrebbe a scendere, accompagnata dal ticchettio dei tacchi sulla lignea superficie delle scale, ma stando attenta a non graffiare la suddetta, sia per senso di sopravvivenza, facendo andare su tutte le furie Azrael, sia perché una casa in cui lei abita non può che non essere perfetta. La destrorsa andrebbe, incautamente, senza degnarsi nemmeno di chiedere chi possa essere, ad abbassare la maniglia della soglia e aprirla, con unico vincolo la catenina dorata posta a sicurezza della casa. La figura che si palesa in quel breve squarcio di ambiente aperto è la figura del medico, al quale la giovane andrebbe a sorridere e chioserebbe rapida...<prendo il borsellino e arrivo.> per poi, lentamente, quasi le dispiacesse farlo, andrebbe a richiudere la porta e, una volta preso un ammontare di denaro, che lei reputa sufficiente, la giovane, sfilando quella catenina, andrebbe ad aprire la porta, così da poter camminare con la kunoichi Konohana. L'ospedale, come spiegatole il primo giorno da Azrael, non è molto distante dalla sua abitazione, ma per quanto vicino, la giovane percepisce un peso...causato anche, dopo l'unico confronto con la Hyuga, la sua decisione di rimanere silente per tutto il percorso, seguendola, sia per le vie, sia, una volta giunte, all'interno della struttura, fino a ritrovarsi, se non avesse perso di vista la sua 'guida', avanti una porta, una tra le tante, dalla quale, come in tutto l'ambiente, si sentirebbe quello strano odore, pungente e al tempo stesso melenso, denso. [chakra off]

10:33 Kaori:
 Il percorso da casa di Kaime fino all'ospedale si è rivelato silenzioso e quasi teso, come se ci fosse qualcosa di pesante fra le due. La copia di Kaori è tranquilla, ha un sorriso mesto sulle labbra che vorrebbe cercare di palesare la sua calma interiore, eppure sente gravare quel ricco silenzio sulle spalle come fosse un peso reale e concreto. < Allora, come ti stai trovando qui a Konoha? > domanda la copia mentre le due raggiungono l'ospedale percorrendo la breve via che le separa dall'edificio. < Immagino che ora la casa sia piuttosto rumorosa rispetto a quando sei arrivata. > aggiunge poco dopo cercando di smorzare quell'atmosfera pesante, sorridendole con cortesia, mentre i loro passi le portano infine a varcare la soglia dell'ospedale. Qui la copia si muove con estrema familiarità, salutando con sorrisi e cenni del viso medici e infermiere senza tuttavia mai perdere di vista la giovane Kaime al proprio fianco. La scorta educatamente e senza mai abbandonarla fino ad una stanza al primo piano in fondo ad un corridoio piuttosto luminoso e largo. I timidi raggi di luce che filtrano dalle nubi addensate in cielo, si riversano dalle ampie finestre proiettando giochi di luci ed ombre su porte e pareti. Giunte dinnanzi la porta dell'ambulatorio ove attende la Kaori originale, la copia va bussando e quindi -al sentire il permesso di procedere venire dall'interno, ad abbassare la maniglia così da poter entrare nella stanza. < Kaime, buongiorno. > la saluterebbe dunque, a questo punto, la special jonin alzandosi in piedi, sorridendole con cortesia mentre la copia andrebbe a dissolversi in un "puff" al fianco della Ishiba. A Kaori arriverebbero tutti i ricordi immagazzinati dalla copia nel breve tragitto trascorso al fianco dell'amese e -ovviamente- anche le eventuali risposte ricevute dalla stessa lungo il percorso. < Come stai? Nervosa per il controllo? > le domanda con fare tranquillo la Hyuga mentre va a richiudere la porta alle spalle della ragazza. < Se è così stai tranquilla. Mi sembri decisamente in ottima forma, il che mi lascia sempre più supporre che non ci sia nulla che non va. > le sorride cercando di metterla a suo agio prima di indicarle la poltrona. < Accomodati pure e scopri il braccio sinistro fino al gomito. > le indica, quindi, dandole tutto il tempo di cui ha bisogno per eseguire quanto richiesto. [ Chakra: on ]

10:50 Kaime:
 Il silenzio è interrotto dalla kunoichi dal violaceo manto, che andrebbe a chiedere informazioni su come si senta a Konoha la Ishiba e pensieri riguardo al numero, esorbitante, di persone, ormai, presenti in quella casa. La risposta non tarda molto ad arrivare, con un leggerissimo, quanto quasi isterico...<mi poteva avvisare!> direbbe, andando a sorridere, arricciando le rosee e facendo, così, intravedere i suoi perlati e bianchissimi denti, continuando a dire...<mi sono trovata due figli e la madre, cioè...io ero appena tornata da Kusa e mi trovo una riunione di famiglia!> direbbe, cominciando a ridacchiare, portando la destrorsa alla bocca, così da rispettare il galateo. L'incedere delle due kunoichi sarebbe diretto, rapido, fino a giungere, alla fine di uno dei tanti corridoi presenti nella struttura, ad una porta, che, dopo il permesso dal medico presente in loco, sarebbe stata aperta palesando...Kaori?! Lo sguardo andrebbe a riversarsi su colei che fino a quel momento l'ha accompagnata in quel cammino ma...puff...lasciando la giovane, leggermente sconcertata, davanti la certezza che colei con cui ha camminato fino a quel momento non era altro che una copia e che, ora, davanti a lei si trova la vera Kaori, la quale andrebbe ad accoglierla e la rassicurerebbe che, con un aspetto così genuino, ci son ben poche possibilità che qualche ceppo virale o patogeno sia presente nel suo sangue, ma comunque, per scongiurare anche questa minima possibilità, la Hyuga andrebbe a indicarle la poltrona sulla quale andar a posarsi e le chiederebbe di snudar il braccio sinistro, così da poter procedere con il prelievo. La giovane, ancora un po' sconvolta, sicura del fatto che le proprie copie non sappiano parlare, andrebbe, titubante, alla poltrona, ove, cominciando, con la destrorsa, a sbottonare il bottoncino del polsino, per poi rivoltarlo più e più volte, fino a lasciar nudo il gomito e la sua piegatura, andrebbe intanto a chieder...<che tecnica era?> direbbe...forse è una domanda stupida, sa che quella era una copia, ma vorrebbe capire il perché una copia sapesse fare quelle cose e le proprie no, fatta eccezione, teoricamente, dato che non le ha ami ancora utilizzate, quelle cartacee, rimanendo, infine, ferma, in attesa di azioni e repliche dalla Hyuga. [ chakra off]

11:12 Kaori:
 La reazione di Kaime porta la copia a dare in una quanto mai sincera e piena risata immaginando la reazione della ragazza al vedersi arrivare in casa due bambini ed una donna che, per lo più, si chiama persino come lei. Comprende appieno le sue sensazioni, il probabile disagio ed imbarazzo dovuto a quella nuova situazione e va semplicemente a far sfumare la risata in una espressione più mite e rilassata mentre i loro passi continuano ad alternarsi lungo la via dinnanzi ai loro occhi. < Sì... un preavviso sarebbe stato carino. > replica lei ripensando alla reazione che lei stessa aveva avuto quando, di punto in bianco, Azrael aveva annunciato con estrema leggerezza di essersi andato a riprendere i bambini dopo essere tornato da quella che poteva essere una missione mortale. < Ma temo che per quanto riguarda sua madre sia colpa mia. Non se l'aspettava neppure lui. E' stata una sorpresa. > ammette subito dopo giusto per prendersi la sua parte di "colpa" in quella situazione. < Spero che nonostante tutto vi stiate trovando tutti bene, comunque. > aggiunge poi, poco dopo, con sincerità mentre l'ospedale va finalmente ad accoglierle ed i loro passi le portano alla loro meta ultima. Nel ritrovarsi davanti la vera Kaori la Hyuga non può fare a meno di notare l'espressione allibita di Kaime, rendendosi conto che forse per alcuni genin non è ancora totalmente normale trovarsi davanti delle copie in "carne ed ossa". Ormai per lei è diventata questione di abitudine, qualcosa di normale che fa parte della sua routine quotidiana, ma c'è stato un tempo in cui persino lei rimaneva sbalordita nel vedere come le copie di ninja ben più forti di lei fossero capaci di muoversi e parlare autonomamente. Sorride quando Kaime, sedutasi sulla poltrona e scoperto il braccio, le pone quella domanda, andando ad afferrare dal carrello il laccio emostatico. < Moltiplicazione del corpo superiore. > spiega la Hyuga andando a far passare il cordoncino di gomma attorno al bicipite della ragazza per poi fare un piccolo nodo così da stringerle l'arto e far scorrere più rapidamente il sangue, mettendo in evidenza le vene sottopelle della giovane. < A differenza delle copie che si imparano a fare in Accademia sono tangibili e possono parlare, pensare ed essere toccate. Inoltre possono eseguire le nostre stesse tecniche se hanno il chakra sufficiente per farlo. > spiega Kaori andando a sfiorare con un dito l'incavo del gomito della ragazza per seguire una vena particolarmente in vista. < Quando scompaiono nella nostra mente arrivano tutti i ricordi e le informazioni che loro hanno raccolto 'in vita', è una tecnica molto comoda per studiare per esempio. Le copie mi salvano la vita quando devo leggere troppi documenti in Magione. > sorride Kaori andando ad afferrare con la mano libera l'ago per il prelievo. Esso è collegato ad una fialetta vuota ed è piuttosto sottile. Andrebbe a reclinarlo quasi rasente il braccio della ragazza per poi tentare di far penetrare la punta dell'ago sotto pelle fin nella vena così da far passare il sangue fin dentro il flaconcino appositamente preparato. < Con la pratica e l'esperienza riuscirai anche tu a sfruttare queste copie. Non è così difficile. > la rassicura quindi Kaori mentre la fiala va riempiendosi, sollevando lo sguardo sul viso della giovane nel tentativo di distrarla dal prelievo in corso. < Allora dimmi. Come si sta trovando il tuo cagnolino con tutta questa gente in casa? Gioca con i bambini o sta cercando di scappare? > sorride Kaori tentando di immaginare quella piccola palletta di pelo dalle zampette accuratamente nascoste in delle pratiche 'pattine' provvisorie. < Ai e Ken adorano gli animali. A casa loro ce ne sono diversi ormai. Immagino che saranno stati contenti di conoscere il piccolo Shiro. > aggiungerebbe prima di andare ad estrarre l'ago dal braccio -se tutto fino a questo momento fosse andato liscio e Kaime non avesse temporeggiato od opposto resistenza- e premere sul piccolo foro un tamponcino disinfettante per fermare il lievissimo sanguinamento. < Tieni premuto per qualche minuto e non strofinare, altrimenti potrebbe uscire un livido. > la informerebbe, se tutto fosse andato per il meglio, prima di gettare l'ago nell'apposito contenitore dei rifiuti e deporre la fialetta nel suo alloggio sul carrello. [ Chakra: on ]

11:25 Kaime:
 La giovane, dopo aver alzato abbastanza la manica, così da poter rivolgere alle attenzioni della dottoressa il suo braccio, andrebbe a seguire il discorso da lei cominciato, guardando avanti a sé, non facendo mai ricadere lo sguardo sullo strumento che, impercettibilmente, sente penetrarle la pelle e 'bussare' alla vena, con un conseguente risucchio di sangue...tutte sensazioni lievissime, impercettibili, ma che sa siano avvenute. Nel frattempo andrebbe a continuar a pensare a ciò che la Hyuga le sta insegnando, l'utilizzo più 'domestico'. In seguito un altro discorso verrebbe introdotto da Kaori, riguardante il suo piccolo cucciolo...<figurati se scappa...è un traditore> direbbe, con un risolino che le sale dall'addome, continuando il suo chiosare <...non fa altro che farsi coccolare, farsi prendere in braccio e farsi portare a spesso. Ormai dubito anche che sia ancora il 'mio' cane> direbbe, sorridente, mentre il tutto dovrebbe esser finito, tanté che, dopo aver portato un tamponcino disinfettante sul piccolo foro, la dottoressa andrebbe a buttare l'arma incriminata, impugnando ancora una fialetta piena di rossiccio colore, tendente al nero, fra le sue mani. La mano destra andrebbe, quindi, a poggiar indice e medio sul tamponcino stesso, così da permettere la rapida cicatrizzazione della ferita, anche se un po' esagerato chiamarla così, attendendo, infine, altre direttive dalla Hyuga in quanto...non ha mai avuto bisogno di un medico, o meglio, non è mai andata da uno di loro. [chakra off]

11:40 Kaori:
 Ride di cuore Kaori sentendo le spalle andare a scuotersi e abbassando il capo così da nascondere alla vista altrui le labbra schiuse nel dare in quel riso così sincero e spontaneo. Avendo le mani occupate non ha modo di coprir le rosee con le dita, così tenta di sopperire a questa impossibilità inclinando il capo verso il basso. < Ti capisco. Anche Asia, la mia tigre, quando c'è Azrael in giro si dimentica di me. > ridacchia Kaori pensando a tutte le volte in cui l'enorme felino ha abbandonato il suo fianco per saltare addosso al Nara nel tentativo di leccargli amorevolmente la faccia. < Ma nel mio caso la situazione è un po' diversa. Asia conosce Azrael da ben prima di quanto non conosca me. > Dopotutto Asia ha conosciuto il Dainin dai tempi in cui era ancora la fedele compagna di Kurako, il loro è un rapporto che si è sviluppato assai prima di quanto Kaori stessa possa immaginare. Mentre Kaime si tampona la 'ferita' tenendo premuto il tampone, la Hyuga va applicando sulla fialetta un adesivo ove ha in precedenza immesso i dati anagrafici noti della ragazza e l'ha inserita in una busta di carta assieme ad un documento sopra al quale ha applicato la dicitura "urgente". < Scusami un istante. > le dice alzandosi e quindi s'avvia verso la porta per aprirla. Nel farlo si immobilizza notando un infermiere di passaggio proprio poco distante da lei. < Hiroshi, aspetta. > lo richiamerebbe affacciandosi sul corridoio, ferma sulla soglia. Il ragazzo fa dietrofront e le si avvicina salutandola con un rispettoso inchino del capo. < Potresti portare questa in laboratorio e dire che mi serve urgentemente che venga analizzata? > domanda tendendo educatamente la busta di carta all'infermiere, con tono cortese ma professionale. < Se possibile vorrei che mi fossero portati i risultati qui appena saranno pronti. > aggiunge lasciando il "pacchetto" nelle mani del ragazzo che, annuendo, si congeda. Solo a questo punto la ragazza tornerebbe dentro l'ambulatorio sfilandosi i guanti e gettandoli nell'apposito contenitore dei rifiuti ospedalieri. < Bene. Ora dobbiamo solo aspettare. Non dovrebbe volerci molto. > le sorride con gentilezza, iniziando a sgomberare il carrello del materiale utilizzato così da mettere ordine nella stanza. < Allora. Come vanno le cose? > [ Chakra: on ]

12:00 Kaime:
 La giovane, continuando a premere su tamponcino, andrebbe ad ascolte il dire della Hyuga, il cui tono, le cui movenze..tutto delinea una classe e grazie innata. Questa parlerebbe della sua tigre e del rapporto che ha con il Daini..tigre!?...<h-hai una t-tigre?...è legale?> chiederebbe la giovane andando a spalancare le orbite e le rosee, per poi riprender compostezza e replicare alla giovane..amante delle tigri <tutto bene, cerco di tenere la casa di Azrael pulita, il week-end vado a svolgere le missioni e va a trovare mio fratello...> che non esce dalla sua stanza da eoni <...incontro una bambina, Eiko, a cui tengo troppo e...niente, spero di fare carriera.> direbbe, per poi accorgersi di un particolare che..il medico che le sta facendo le analisi, forse, dovrebbe sapere...<Kaori, senti...è possibile che trovi dei valori un po', come dire, sballati...> direbbe, per poi, abbassando lo sguardo, continuerebbe il discorso...<è un mese che ho smesso, ma...diciamo che avuto un disturbo alimentare e non mangiavo molto?>...non è completamente una bugia...il corpo non assimilava il cibo, tipo quando si digiuna...o almeno lei crede che l'esempio sia adatto. [chakra off]

12:10 Kaori:
 Le labbra si distendono verso l'esterno nel sentire lo sconvolgimento della genin allo scoprire dell'esistenza di Asia. Sorride divertita ritrovandosi ad annuire piano. < Non è selvatica, è- > non sa come spiegarlo senza ricorrere ad un termine che odia, perciò si ritrova a storcere appena le labbra nell'aggiungere la successiva parola. < Addestrata. Non aggredisce nessuno senza un reale motivo di pericolo. > la rassicura con calma, ascoltando dunque il resoconto delle giornate della ragazza andando ad annuire piano mentre una idea le passa per la mente. < Uhm. Mi ricordi molto mia figlia. Kouki vive ufficialmente a Kusa ed è una chuunin di Kusa ma in questo momento vive a casa mia. Fa la pendolare fra l'Erba e la Foglia grazie alla ferrovia un po' come fai tu. Potrei presentartela: di sicuro avete qualcosa in comune. > sorride Kaori pensando che forse le due avrebbero potuto scoprirsi amiche se solo si fossero conosciute. Ma forse è un motivo un po' stupido per fungere da base per un rapporto comune... non lo sa, non sta dopotutto obbligando nessuno a provare. E' solo una proposta come un'altra. Termina di sistemare il carrello e quindi ascolta l'avvertimento di Kaime al suo indirizzo circa i possibili valori sbalzati che potrebbero risultare dalle sue analisi. Kaori la osserva in silenzio e dunque annuisce piano con un sorriso incoraggiante. < Va bene. Ne terrò conto. > annuisce lei con tono delicato, sottile, sedendosi al suo fianco sullo sgabello. < Comunque è una gran cosa che le cose vadano meglio già da un mese. I disturbi alimentari solitamente richiedono tanti sacrifici per essere risolti. > cerca di incoraggiarla senza tuttavia porre domande personali potenzialmente scomode lasciando modo alla ragazza di rimanere nella sua comfort zone. [ Chakra: on ]

12:22 Kaime:
 La giovane andrebbe ad ascoltare il dire di kaori riguardo la sua tigre, non avendo dubbio alcuno riguardo al fatto che non aggredisse persone a caso, soprattutto sentendo che La hyuuga ha una figlia, quindi sarebbe lei in primis a non mettere in pericolo sangue del suo sangue. <certo che vorrei incontrarla...magari decidiamo di lasciare Kusa e andiamo a vivere insieme> direbbe, sorridendo ad occhi stretti e cacciando leggermente la lingua, anche se il mezzo di trasporto non è proprio lo stesso, in quanto lei utilizza la Azrael's air-express. Poi il discorso, come sospettava, ricade sul suo problema di bulimia, andando a replicare solamente..<mi ha aiutata la mia sensei> non andando a precisare che si tratti di Anaka, anche perchè cosa dovrebbe dire alla Hyuga avanti a sé? che la sensei ha passato lo stesso percorso autodistruttivo per 'colpa' di Azrael, che le ha mostrato un futuro in cui il fratello, affranto, piange sulla lapide ove il suo nome fa da protagonista, che il sol pensiero di far soffrire quel fratello che ama in modo viscerale la logora come se si fosse nutrita di acido? no, non può dare tutte queste spiegazioni, non può palesare un ragionamento tanto contorto, raggionamento il quale non ha fatto nemmeno allo stesso Karitama, amato ma inconsapevolmente...un amore che si veste da rapporto fraterno, ma che sotto la veste nutre una passione innaturale, che per quanto la distanza possa aiutare a far scemare, ancora arde nelle vene. Ma non può nemmeno mostrar cupezza nel suo essere, quindi, rapidamente, andrebbe a cambiar discorso, andrebbe a porre lei, ora, domande alla sua interlocutrice...<per quanto riguarda te? Tutto bene? Dall'ultima volta che abbiamo parlato sembra che nessuna delle due abbia una psiche molto...traquilla> direbbe, ridacchiando, quasi come se avesse fatto la battuta del secolo, forzandosi di, così, diventar un personaggio secondario, lasciando i riflettori tutti per Kaori Hyuga. [chakra off]

12:36 Kaori:
 L'idea della ragazzina, per quanto sia palesemente una battuta, non sarebbe poi così folle. Sarebbe sicuramente un bel cambiamento per entrambe quello di poter vivere assieme a qualcuno di cui si fidano e che hanno scelto loro stesse. Forse potrebbe essere un modo per incentivare ancor di più la loro indipendenza ed aiutarle a vivere la loro vita solo sulla base di ciò che le fa stare meglio. Ma sicuramente è, per ora, un pensiero prematuro e da rimandare ad un momento assai più prossimo. < Potrebbe essere una idea. > ridacchia Kaori snudando i denti candidi. < Un giorno di questi potresti venire a casa mia così te la presento. O... non lo so, magari potrei fare un salto a casa di Azrael. Potrebbe conoscere anche Ken ed Ai. > mormora lei assottigliando lo sguardo, pensosa. < Insomma, vedremo. > sorride lasciando da parte quelle possibilità per una futura decisione. Ascolta semplicemente quanto la stessa Kaime si sente di dire e la guarda negli occhi senza aggiungere nulla. Non pone domande, non s'intromette, le lascia modo di rivelare solo ciò che sente di voler dire e quando quel lungo silenzio si protrae fra loro Kaori si ritrova semplicemente a schioccar la lingua contro il palato. < Beh ne sono contenta. L'importante è che in qualche modo le cose vadano meglio. > sorride la Hyuga con tono sincero, comprensivo, guardandola con gentilezza. < Se dovessi avere qualsiasi tipo di problema o difficoltà non esitare a cercarmi. La mia porta è sempre aperta, mh? > le offre il suo possibile aiuto andando solo alla fine a sospirare quando la ragazza le ricambia la domanda. < Oh beh io.. io non mi lamento direi. > rivela lei sistemandosi una ciocca scura dietro l'orecchio. < Lavoro molto e sono piuttosto stanca ma... va tutto bene. Azrael... > arrossisce a quel pensiero abbassando teneramente il capo mentre giocherella nervosamente con un lembo del suo camice bianco. < --stiamo insieme adesso. Cioè, ufficialmente. > confessa ricordando la conversazione che le due avevano avuto l'ultima volta dove le aveva confessato la propria incertezza ed i propri timori. [ Chakra: on ]

12:44 Kaime:
 La giovane andrebbe ad ascoltare tutto ciò che la Hyuga ha da dirle, fino a quello che annulla tutte le parole precedenti, e che fa risvegliare, in lei, la vecchia inciuciona seduta sulla panchina del parco...<finalmente, ok ora parla. Chi lo ha chiesto a chi, come, quando...Az non me ne parola, quindi voglio i dettagli...> direbbe, andando ad accavallare la destra leva sulla sinistra, così da poter rimanere lì le intere ore. Sperando che le analisi arrivino più tardi possibile, la giovane andrebbe a far roteare, secondo un asse orizzontale, la mano destra, quasi a voler spronare la donna a parlare, ovviamente non è così stupida da non accettare un semplice 'no', ma se questo non dovesse arrivare perchè non scoprire qualcosa delle persone di Konoha, insomma...Azrael non le racconta nulla, non ha amici a Konoha, anche per poche uscite svolte da lei, ovviamente, non ha hobby, se non il cucito, che comunque impiega molto tempo e le da una soddisfazione personale, ma non di certo relax...dovrà pur pensare a qualcosa durante le giornate e, soprattutto, dovrò sapere qualcosa sulla fidanzata del suo proprietario di casa...almeno se andranno a vivere anche lei e la figlia in quella casa sarà pronta...[chakra off]

13:45 Kaori:
 Tutto quanto passa in secondo piano all'improvviso. I piani per presentarle Kouki, i suoi problemi alimentari, la pesante vita da kunoichi della Foglia. Ogni cosa scivola in qualche recesso della loro mente non appena Kaori accenna al fatto che finalmente lei ed Azrael hanno fatto chiarezza sui loro sentimenti e -soprattutto, sulla loro condizione. Kaime pare illuminarsi, improvvisamente si fa interessata ed attenta e mettendosi comoda inizia a rivolgerle una serie di domande che vanno ad accentuare il tenue rossore sulle sue gote e a rendere la sua espressione ben più vulnerabile e tenera, quasi indifesa, mentre stringendosi nelle spalle va a ridacchiare nervosamente. < Beh non c'è molto da dire. > principia timidamente guardandola da sotto le lunghe ciglia scure. < E' successo quando è tornato a casa pochi giorni dopo averti portato qui a Konoha. > inizia a raccontare la Hyuga ricordando la straziante attesa che in quei giorni l'aveva attanagliata al pensiero che Akendo potesse uccidere il Nara per la sua mancata fedeltà nei propri riguardi e, soprattutto, nella sua organizzazione. < E' venuto a casa mia per salutarmi e ha scoperto che c'era sua madre con me. > Non sa se la ragazza abbia idea della permanenza in prigione della donna, perciò decide di glissare sul motivo per cui il ragazzo fosse stato tanto felice di vederla cercando d'essere vaga e chiara al tempo stesso. < Non la vedeva da molti anni e perciò è stata una bella sorpresa per lui. Così... beh, penso che preso dall'euforia del momento e dal fatto che avessi fatto quel gesto per lui, abbia voluto sancire meglio il nostro rapporto. > ricorda con affetto quel momento ed il cuore prende a batterle impazzito sotto la cassa toracica al ricordo di lui inginocchiato ai suoi piedi con le mani a tenere la sua. < Mi ha fatto prendere un infarto, pensavo stesse per chiedermi di sposarlo. Si è inginocchiato e mi ha preso la mano e ha fatto tutto un discorso su quello che prova per me -davanti a sua madre!! > una tenera espressione di isterico imbarazzo le riempie lo sguardo mentre ridacchiando continua a raccontare quel momento, snudando i denti con fare divertito. < Ma alla fine mi ha chiesto di essere la sua ragazza e-- beh, non avrei mai potuto dire di no, no? > sorride lei inclinando il capo, sinceramente felice, stringendosi nelle spalle. [ Chakra: on ]

14:01 Kaime:
 La giovane ascolta, interessata, tutto il dire del medico...no, di Kaori, qui il medico non c'entra niente. Ascolterebbe le dinamiche, immaginerebbe i dialoghi, i visi, la presenza di Kaime-sama, che già in quella casa si fa notare, non come elemento di fastidio o altro, anzi, ma la sua presenza intimidisce leggermente la ragazza. L'innocenza con la quale Kaori ne parla la rende dolce, timida...<no, ovviamente non potevi dire no, e non perchè sia Azrael Nara, di quello poco importa...semplicemente perchè quando parli di lui ti illumini.> direbbe, timidamente, per poi continuar a osservar la dottoressa. Non sa cosa dovrebbe dire, cosa dovrebbe fare, intanto aspetta...non sa cosa...le analisi, altre parole, non sa neanche lei...ma andrebbe, comunque, a chiedere...< Kaori, ma...come funziona un fidanzamento, cioè...come sai che è una persona con cui fidanzarti, che vuoi vedere per la vita al tuo fianco. Io non ho mai avuto una relazione, quindi non saprei nemmeno capire in caso mi succeda i segnali...> direbbe, per poi rimanere silennte, in attesa di una risposta da parte di quella, ormai, guida [chakra off]

14:17 Kaori:
 Vorrebbe portarsi le mani alla faccia, coprirsi il volto e probabilmente rotolare sul pavimento da un lato all'altro sbattendo i piedi per terra come una bambina imbarazzata. Nella sua mente quella è la prima reazione che le verrebbe in mente da avere al sentire le parole di Kaime, tuttavia immagina che potrebbe essere una visione quanto mai indecorosa quella che darebbe alla giovane se solo assecondasse davvero i propri istinti. Si limita ad abbassare lo sguardo sentendo le guance in fiamme e le orecchie andare a fuoco quando Kaime fa quell'osservazione, stringendo le labbra con timidezza non avendo la più pallida idea di come potrebbe mai rispondere a quelle parole. Non le importa che si tratti di 'Azrael Nara Dainin della Foglia'. A lei importa soltanto del suo Azrael, del ragazzo che la fa sentire costantemente incapace di respirare, del ragazzo che la stringe con tenerezza a sé prima di addormentarsi e che con la voce assonnata le chiede di rimanere con lui. Le importa dell'uomo dietro il ninja e di null'altro. Si contorce le dita in un chiaro segno nervoso quando la voce della ragazza spezza il silenzio appena venutosi nuovamente a creare. Alza lo sguardo osservandola negli occhi e quindi schiude le rosee in un'espressione indecisa, presa decisamente in contropiede. < Oh. Beh. > mormora boccheggiando per un istante, cercando di trovare una risposta che possa essere quanto più sincera e soddisfacente possibile per la giovane Ishiba. < In realtà non so bene come risponderti. Nemmeno io sono una esperta, Azrael è la seconda relazione che abbia mai avuto. > ammette alla fine passandosi la destrorsa dietro la nuca, grattando il capo lentamente. < Ma... è qualcosa che senti dentro. Tu stai con quella persona e tutto il resto improvvisamente non conta. Il tempo sembra non scorrere, le preoccupazioni svaniscono e qualunque cosa faccia, ai tuoi occhi, è perfetta. > inizia col dire Kaori con tono calmo, basso, inspirando ed espirando piano ad ogni parola. < Ti rendi conto che a differenza di come succede quando sei con chiunque altro, quando sei con lui non esiste nient'altro. E' il centro del tuo Universo, la gravità non ti schiaccia più contro il centro della Terra, ma verso di lui. Ogni tuo sguardo o pensiero iniziando a gravitare attorno alla sua figura e senza rendertene conto sei...> "fregata" < -innamorata. > Timidamente rialza il viso e, sorridendole, si stringe nelle spalle con ingenuità. < Almeno per me è successo così, ecco. Poi potrebbe essere diverso da persona a persona, non ne sono sicura. > continua lei umettandosi le labbra e quindi osservandola con fare cauto ed attento. < La persona che mi dicesti di non dover amare... come ti fa sentire? > [ Chakra: on ]

14:29 Kaime:
 L'epicentro del tuo universo, l'orbita nella quale sei costretta a viaggiare...sa perfettamente cosa significa, ed ecco che la domanda viene posta anche a lei...<ah...ok. Mi fa sentire preziosa, mi sento come il soggetto di un quadro, un soggetto che vuole essere ammirato solo dal suo pittore, dal fautore di quel tratto elegante. Mi fa sentire come una gocciolina in una cascata, avvolta dal suo caotico incedere, mi fa sentire strana...vicina a lui mi sento scema> direbbe, sorridendo imbarazzata, con le gote che vanno ad arrossarsi, il labbro inferiore chiuso nella morsa della dentatura, le dita delle gemelle che, nervose, andrebbero a tamburellare con i polpastrelli della gemella e viceversa, ma una cosa che non può dire...la fa sentire sbagliata. La fa sentire un abominio, una pazza, una ingenua, una cretina...la fa sentire meritevole di una punizione divina...<...io lo amo>. Un sussurro, involontario, scomodo, nascosto a tutti...un sussurro liberatorio, espresso, però, quasi a non volersi far udire dalla interlocutrice, un sussurro che vien pronunciato a così bassa voce da non voler farsi sentire dal fato, che potrebbe prender atto e agire di conseguenza. Il chiosare si ferma, la gola si secca, gli occhi guardan il pavimento, bianco come il resto dell'ambiente, rimanendo, di fatto, come una statua di sale, in attesa di esser distrutta. [chakra on]

14:39 Kaori:
 La descrizione di Kaime è sicuramente molto più sofisticata ed elegante di quella di Kaori che, dal canto suo, quasi si sente scema per le misere parole espresse per descrivere il proprio sentimento. Un sentimento che le par ad ogni modo impossibile da tradurre in parole, qualunque esse siano. Troppo ricco, troppo complesso, troppo irrazionale per poter essere schematizzato in qualcosa di logico e comprensibile come le parole od una banale spiegazione. Tuttavia le metafore utilizzate da Kaime riescono a rendere piuttosto chiaramente l'idea portando la stessa Hyuga a sorriderle e dare in una breve risata. < Ecco, sì, su quest'ultimo punto ti capisco perfettamente. > scherza con lei in quel brevissimo attimo di leggerezza prima di sentire quella confessione liberatoria che sembra quasi colpevole. Kaime par sentirsi sull'orlo di un precipizio a giudicare dalla posa rigida, dall'espressione stravolta e Kaori si ritrova a non sapere bene cosa fare. Tutto ciò che sa dell'altra e del suo sentimento è che è indirizzato verso qualcuno per il quale parrebbe non dovrebbe provarlo. Non sa perchè, non sa chi questa persona sia e per questo non ha idea di cosa poterle dire. Tuttavia vuole cercare di calmarla e, alzando una mano, tenterebbe di poggiarla sul di lei capo, fra i capelli, in un tenero gesto di comprensione ed affetto seguito da un basso. < E' evidente. > E' facile intuirlo dal suo sguardo appassionato, dal nervosismo che l'assale ogni volta che pensa a lui. E' chiaro come il sole e Kaori vorrebbe davvero poter fare il tifo per lei. Ma proprio in quel momento qualcuno bussa e, voltandosi, la Hyuga lascia andare il capo dell'Ishiba per rispondere alla bussata. < E' aperto. > chioserebbe, semplicemente, così da lasciar entrare il giovane infermiere di poco prima. Il ragazzo si avvicina per porgere alla Hyuga dei fogli contenenti -probabilmente- i risultati delle analisi e Kaori li afferra ringraziando con un sorriso l'infermiere. < Grazie mille. Sei stato rapidissimo. > Il ragazzo fa un breve inchino e dunque se ne va lasciando la Hyuga alle prese con i fogli. Ne scorre con lo sguardo le informazioni e i dati trascritti dando di volta in volta in un muto cenno d'assenso. < Mh. Mh-mh. Mhh. Mh. > versi sordi a sfuggire dalle labbra fino a quando, sorridendo, non rialza il capo. < Bene. I risultati sono puliti. Non c'è nessun tipo di infezione o virus in corso. Risulta però un po' di anemia, probabilmente dovresti cercare di mangiare un po' più di carne rossa, ma non è niente di grave. Sicuramente dipende dal problema alimentare cui mi accennavi poco fa. > le spiega la dottoressa porgendole i fogli, inspirando a fondo. < E' tutto a posto Kaime, stai tranquilla. E... se dovessi volermi parlare di qualunque cosa, sentiti libera di cercarmi ogni volta che vuoi, d'accordo? > le chiede alla fine con sguardo d'intesa, tenendo le iridi perlacee fisse in quelle ocra di lei. [ Se END ]

14:48 Kaime:
 La giovane cade nel suo sconforto, per quanto calmatasi con quel semplice tocco sul proprio capo, quasi come se Kaori fosse dotata di un'aura di pace. Le parole espresse, quelle rivelazioni sono tutte percepite e condivise, verso un altro uomo, dalla dottoressa, e il momento è molto privato...e in ogni momento dolce e privato, vi è sempre qualcuno che bussa alla porta, ma questa volta fortunatamente è una cosa voluta, in quanto ansiosa di sapere delle proprie sorti mediche. La porta verrebbe aperta, intravedendo l'infermiere con il plico di fogli, contenenti le proprie analisi. Pochi mugugni basterebbero a Kaori per leggere tutte le varie informazioni, con nomi che solo un medico potrebbe riconoscere, ma alla fine il responso è pulito, sano, se non per una piccola imperfezione riguardante l'anemia, ma questo è il minore dei mali rispetto a quelli in cui sarebbe potuta cadere vittima la genin. La postura ritorna retta, alzatasi da quella poltrona, andando ad ascoltare il dire della Hyuga e, forse con troppa confidenza, andrebbe rapidamente, ma mestamente, a replicare...<grazie Kaori, allora ci vediamo a casa> direbbe sorridente, andando, con leggiadria, a prendere la strada della porta, per poter ritornare in quella dimora non sua, continuando a pensare a Karitama, il suo Karim. [end]

Kaime si reca in ospedale per lasciare che Kaori le faccia le analisi del sangue richieste a seguito del piccolo incidente con Ryuuma e il sangue di quel cervo.

Le analisi risultano pulite ma nel mentre che la dottoressa svolge i suoi compiti, le due hanno modo di passare qualche momento di complicità fra ragazze