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L'Ombra del Consiglio.

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con Hitomu, Azrael

15:11 Azrael:
 Il Sole splende alto sul Paese del Fuoco. Tutta Konoha viene irradiata dai caldi raggi dell’astro più brillante e caldo del cielo. Il giovane Nara, svegliatosi di buon mattino per preparare la colazione a tutti gli inquilini che ha attualmente in casa propria, si è poi vestito ed agghindato per andare a trovare l’uomo che governa e guida la Foglia. I capelli corvini sono perfettamente spettinati, lasciati liberi ad incorniciare il volto diafano e pulito, ornato unicamente da quell’accenno di barba trangolare che lo solca dal labbro inferiore al mento. Il torso è coperto da una camicia di lino bianca, fresca e leggera per adattarsi alla calura che aleggia nel paese. Le maniche, naturalmente lunghe, sono oggi arrotolate sino al gomito, mettendo in mostra sul polso sinistro il tatuaggio che riporta il nome della madre nella parte interna del polso sinistro. Le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni neri che gli ricadono morbidamente lungo i fianchi, retti in vita da una cintura di cuoio scuro, la cui fibbia metallica reca il simbolo del clan delle ombre inciso con linee sottili e poco evidenti. I pieni alloggiano in un paio di scarpe di pelle nera, eleganti e piuttosto formali, dal basso tacco che risuona ad ogni passo che il Daiin compie per avvicinarsi alla Magione che troneggia sul circondario di case e negozietti, decisamente più bassi ed imponenti. Le unghie sono lunghe e curate, smaltate di nero come è diventato solito fare da quando prese parte nell’associazione Alba. Un’abitudine che non ha più perso, neanche ora che ne è uscito. Il collo è, invece, adornato dal coprifronte che lo designa come ninja appartenente al Villaggio, la placca metallica risplende sotto i raggi solari ed è ben fissa a protezione della gola, tenuta alta da un nastro di raso nero che gli cinge il collo e che termina in un saldo nodo posto sulla nuca, nasosto dalla folta chioma dello stesso colore. Avanza a grandi falcate nel luogo che ha prefissato per i suoi impegni odierni, salutando con un cordiale cenno di capo le guardie adibite alla sicurezza ed addentrandosi nell’interno. Conosce quella Magione quasi meglio di casa propria, innumerevoli sono le volte in cui è stato lì, sia per venire a trovare il Kyudaime, sia per lavoro, in tenuta da ANBU, in quanto addetto alla sicurezza. Un ruolo che gli si è sempre addetto poco, in verità, che spera di non dover ricoprire nemmeno ora che è rientrato a far parte delle Forze Speciali. Raggiunge, dunque, l’ufficio di Hitomu e, se non vi fosse impedimento alcuno, andrebbe a sollevar la mancina per impattare contro la superficie dell’uscio in una serie di tre rintocchi decisi, ma non troppo violenti, in attesa del permesso per ricevere udienza dalla forza portante. [ Chakra ON ]

15:21 Hitomu:
 Il Sole risplende sul Villaggio della Foglia in questa tranquilla giornata dove tutto trascorre in maniera abituale. La maggior parte degli abitanti del Villaggio è al lavoro, alcuni bevono qualcosa per rinfrescarsi, i bambini corrono per le vie giocando tra di loro, gli alunni si esercitano in Accademia e l'Hokage lavora nel suo ufficio. Niente di sorprendentemente nuovo, dunque. La Foglia sta attraversando un periodo tranquillo, senza che alcun pericolo possa minacciare la sua quiete. Il jinchuuriki del Kyuubi si trova nel suo ufficio in Magione lavorando a tutto ciò che serve per mantenere questa situazione stabile. Dal Governo del Villaggio dell'Erba fino ai rapporti di ogni Kage presente nelle Terra Ninja, i documenti di questi sono presenti sopra la scrivania del Kyudaime che li leggerà attentamente per poi rispondere a sua volta ad ogni singolo destinatario. Il Nono indossa una maglia a maniche lunghe di colore blu con stampato sul dorso il simbolo del Villaggio del Vortice mentre nella parte inferiore del corpo porta un paio di pantaloni di colore nero e un paio di sandali da ninja del medesimo colore precedente. Il giubbotto senza maniche di colore verde è appoggiato sopra la spalliera della sedia, così come l'haori bianco da Hokage. Alcune finestre dell'ufficio sono aperte, in modo da far entrare un po' d'aria che rinfreschi la stanza. Il jinchuuriki non aspetta nessuno al momento, ma ad un certo punto qualcuno bussa da dietro la porta d'ingresso. Lo sguardo del biondo si alza puntando sul fondo della stanza <Avanti, è aperto..> afferma con tono acceso il jinchuuriki attendendo che la persona riveli la sua identità. [chk off]

15:39 Azrael:
 Nell’attesa di una risposta da parte dell’occupante di quell’ufficio, il Nara si prende il proprio tempo per guardarsi attorno, cercando con gli occhi la figura di ogni guardia, ogni persona addetta al lavoro in Magione, da chi porta il caffè, a chi segnala documenti da compilare, alle Consigliere, a quanto pare assenti in questo momento. Sorride debolmente, all’idea di non trovarsi nel medesimo luogo in cui sta la donna che ama, probabilmente impegnata in Ospedale o in Accademia. Ma la voce del biondo giunge rapida al proprio orecchio, filtrata dalla porta semi chiusa dell’ufficio. La mancina viaggia dal centro della porta, ove sostata chiusa a pugno nell’atto di bussare, alla maniglia, aprendosi e applicando una leggera pressione al fine di aprirsi la strada verso la forza portante del demone a nove code. Rivela la propria figura agli occhi azzurri dell’Hokage, allargando il proprio sorriso in modo che le rosee snudino i denti bianchi e maniacalmente curati. Gli occhi del color della pece seguono tale istinto di felicità, quasi illuminandosi alla vista dell’amico, per quanto sia alle prese con carte, cartelle e scartoffie varie da scribacchiare e mandare chissà dove. Lavoro burocratico, praticamente la kriptonite del Nara. < Azrael Nara, Dainin della Foglia, bla bla bla… > Biascica la propria canonica presentazione, quasi in un autoironico moto di presa in giro verso se stesso, ben conscio del fatto che – oramai – molti si saranno scocciati di sentirgli recitare quel mantra egocentrico e pieno di autocompiacimento, specialmente Hitomu, che lo conosce da un tempo incalcolabile. Richiude la porta alle proprie spalle, prima di avanzare a grandi falcate verso il centro della stanza, senza però sedersi o azzardarsi a far qualunque cosa non gli venga prima autorizzata dal padrone di casa. < Buongiorno Hitomu. > Saluta, a questo punto, moltok più cordialmente di quando si dovrebbe addire ai riguardi del Nono governatore della Foglia. < Ti vedo impegnato, per caso disturbo? > Domanderebbe, inclinando leggermente il capo sulla sinistra, con fare piuttosto curioso ed anche un èpo’ colpevole alla vista di quella mole di documenti con cui l’amico ha a che fare quest’oggi. < Ero venuto per parlarti della mia decisione, sai, quella di cui abbiamo discusso l’ultima volta che ci siamo visti. > La mano sinistra ravvia il crime in un gesto fluido e disinvolto, sperando che il biondo comprenda quello a cui il Nara si sta riferendo, riguardo la sua decisione di restare al Villaggio o seguire l’Akatsuki. < Ma se hai da fare posso ripassare. > Termina, infine, attendendo responso dal Jinchuuriki. [ Chakra ON ]

15:53 Hitomu:
 La porta di ingresso va ad aprirsi e la figura del Nara si rivela agli occhi del jinchuuriki della Foglia. Il Dainin fa il suo ingresso nell'ufficio presentandosi, come sempre, nella sua maniera e ironizzando sui suoi stessi modi. <Buongiorno a te, Azrael> gli mostra un sorriso disegnato sul suo volto mentre il busto si fa leggermente più su andandosi ad appoggiare allo schienale della sedia. <Non ti aspettavo oggi..> rivela il jinchuuriki di Kurama curioso del motivo per cui Azrael si è presentato oggi in Magione. Il Nara domanda se questo può essere il momento giusto per parlare o se il Kyudaime è troppo impegnato ora. Il Nono guarda i documenti davanti a sé sulla scrivania e con la mano destra li sposta leggermente sul lato <Non preoccuparti Azrael.. Li guarderà appena avremo terminato> spiega il jinchuuriki mantenendo un'espressione felice sul suo viso. <Sì, mi ricordo di quel che avevamo parlato l'ultima volta. Presumo, dunque, tu abbia risolto i tuoi dubbi.. Giusto?> domanda il kyudaime fissando il proprio sguardo sugli occhi del Nara. Il Nono indica, sempre con la mano destrorsa, la sedia posta davanti alla scrivania <Accomodati pure, se vuoi> il Nono invita il Dainin a prendere posto davanti a lui, se lo volesse. <Raccontami tutto, Azrael. Sono qui ad ascoltarti> conclude il jinchuuriki del Kyuubi ritornando nel suo silenzio. Le iridi azzurre si posano su quelle scure del Nara attendendo che quest'ultimo spieghi tutta la situazione da lui vissuta. Il Nono ha una proposta da fargli valutare, ma tutto dipende da quel che lui rivelerà ora. [chk off]

16:13 Azrael:
 La mano del Nno va scostando dalla propria scrivania quei documenti ammassati ed in attesa delle di lui attenzuioni, creando sul Nara un’espressione soddisfatta, come se l’assenza stessa di quei fogli e di quella burocrazia che ora non si interpone più tra sé e l’amico lo rilassasse alquanto. Ascolta attentamente tutte le parole del biondo, andando ad annuire alla fine di ogni dire del Kyudaime, senza prender parola se non alla fine del discorso, in quanto ciò che ha da dire è qualcosa che deve filar liscio e non essere inframezzato da altri argomenti. Lo sguardo, sempre fisso sull’Hokage finché quest’ultimo s’appresta a prendere parola, si sposta in direzione della sedia nel momento stesso in cui la mano dell’amico gliela indica. La mancina va ad afferrare lo schienale della stessa, tirandola indietro di mezzo metro, per prendere comodamente posto a sedere, accavallando la gamba sinistra sulla destra e poggiando sulle ginocchia entrambe le mani, poste l’una sull’altra. < Ho fatto anche più che risolvere i miei dubbi da un punto di vista puramente astratto. > Va principiando, umettando le labbra con la punta biforcuta della lingua. < Sono andato da Akendo, a sfidare la morte perché, in fondo, ero convinto della mia scelta sin dal momento in cui sono tornato alla mia vita. > Tornare al Villaggio, inalare il profumo caratteristico del ramen che permea le vie di Konoha, perdersi con lo sguardo nel cielo stellato che la sovrasta, trovare nella Foglia un motivo per rimanere, la sua Kaori, e lo stesso rivedere Hitomu, riabbracciarlo dopo tanto tempo. Konoha – in fin dei conti – è sempre stata casa sua. Non avrebbe mai e poi mai potuto rinunciare alla sola idea di proteggerla, all’adrenalina del combattimento coi nemici della Foglia, come ha scoperto nella missione di livello A che lo ha portato a distruggere il pirata che minacciava il porto del Fuoco, dove tutti credevano in lui e Kaori come ultimo baluardo di salvezza. < Così abbiamo parlato e, alla fine, mi ha congedato in quanto suo Anulare Destro. > Non è come sono andate realmente le cose, non ne parlwerebbe mai così tranquillamente, trattandosi comunque di un impegno in cui è stato fallace, una promessa che ha disatteso, non ha parlato nemmeno delle vilenze che ha subito in quel covo, avendo il possessore del Rinnegan stesso come carnefice. Non può parlarne, non ne ha memorie. Il sigillo dello schiavo gli impone di mantenere il silenzio su quella storia, gli occlude i ricordi che lo hanno sempre collegato al Rikudo Sennin, portando a parlarne ad Hitomu come fosse uno sconosciuto. Un uomo con cui ha condiviso corporazione e missioni, oltre che la nomina a Dainin della Foglia, ma nulla di più. < Mi sono anche preso la libertà di riprendermi il posto che avevo lasciato, quando hpo abbandonato Konoha. In tutto e per tutto. > Negli ANBU, sebbene non li nomini per evitare di incrinare la segretezza che le forze speciali mantengono da anni, ma certamente il Kyudaime saprà a cosa il Nara si sta riferendo, avendo addirittura militato con lui, agli inizi della loro carriera da shinobi. < Questa è stata la mia presa di posizione, in sostanza. Ci tenevo a comunicartela e a dirti che sono tornato, a tutti gli effetti. > Conclude, dunque, puntando le iridi d’onice in quelle cerulee dell’amico, cercando di coglierne le emozioni prima ancora che esse possano esternarsi con le parole. [ Chakra ON ]

16:33 Hitomu:
 Azrael prende posto davanti a lui sulla sedia mettendosi comodo prima di iniziare a spiegare ciò che lo ha portato al cospetto del jinchuuriki in questa giornata di Sole. La totale attenzione del Kyudaime si riversa nel Nara e nelle parole che iniziano ad uscire dalle sue labbra scandite ritmicamente, senza essere interrotto da altro. Il Dainin spiega di ciò che ha fatto con Akendo e con il suo ruolo nell'Organizzazione Alba e, successivamente, di quel che ha fatto con il suo vecchio ruolo nelle Forze Speciali ANBU. Il Kyudaime riflette sulle parole dell'amico fidandosi di tutto quel che lui ha detto. <Sono felice della tua decisione, Azrael. Mi dispiace che Akendo abbia dovuto perdere un ninja dalla tue capacità, ma sono contento che la Foglia abbia ritrovato un uomo con i tuoi valori e le tue abilità> serve al Villaggio una persona come Azrael. Un ninja che sia d'esempio per le nuove leve, uno shinobi che detti la via giusta da intraprendere. Azrael serve alla Foglia, come la Foglia serve ad Azrael. Il Nara potrà ritrovare un luogo senza pressioni. Un posto in cui è amato, in cui è visto come un eroe per le sue gesta passate e attuali. <La tua decisione consegue una mia proposta, Azrael. Erano un paio di settimane che ci riflettevo, vista la situazione venuta a crearsi. Prima di spiegarti tutto, devo porti una domanda però..> si ferma per alcuni secondi guardando dritto negli occhi il suo amico. Vuole da lui la verità, ora come non mai. <Resterai alla Foglia per sempre? Nonostante qualsiasi offerta conveniente da qualche Organizzazione e nonostante chiunque possa donarti un potere superiore al tuo attuale?> vuole sentirglielo dire. <Ho la tua parola che la Foglia verrà prima di tutto, d'ora in poi?> conclude ora le sue domande lasciando al Nara la possibilità di rispondere. [chk off]

16:55 Azrael:
 Quel che c’era da raccontare è stato raccontato al Kyudaime ed ecco che egli stesso riprende parola, incalzando il Nara con l’aspettativa di una proposta ed una domanda. Una domanda che lo porta a pensare molto, arricciando le labbra e prendendo un profondo sospiro. È più che giusto che il possessore di Kurama gli ponga questa domanda, che gli metta davanti questo quesito, dopo tutto cil che è accaduto. Potrebbe rispondere di sì, potrebbe farlo senza pensarci una volta ancora, come quando disse quello stesso sì ad Akendo anni prima, entrando a far parte dell’Alba. Ma non lo fa, attimi di silenzio incessante intercorrono tra i due, mentre il Nara pensa e ripensa alla risposta da dare. Il capo si china verso il basso, le iridi scure puntate sulle proprie mani incrociate e poste sulle gambe accavallate. < Sai meglio di chiunque altro che non è alla Foglia che sono legato. > Un’affermazione all’apparenza incoerente, insensata, considerando quanto ha fatto per il Villaggio, ma che presto prenderebbe ad avere un seguito, altre parole che fuoriescono a voce bassa e profonda dalle rosee del Nara. < E’ alle persone che ho conosciuto al suo interno, che sono legato. Ho fatto l’errore in passato di mettere il Villaggio davanti ai miei interessi personali e sai perfettamente a cosa mi ha portato. > Ad uccidere una donna che amava, a lasciar andare un traditore del clan perché per la legge di Konoha non meritava la morte, ad accettare il marchio perché insoddisfatto del odo in cui stava amministrando la giustizia del Villaggio. Tutte cose che Hitomu sa, sperando che se ne ricordi. Tutte cose che hanno condotto il Nara alla pazzia, alla fuga dalla Foglia stessa, per paura che la propria rabbia potesse ledere al luogo che aveva giurato di proteggere. < Non sono un mercenario, lo sai. Ma ho dei figli a cui badare. Una persona alla quale ho promesso la mia presenza. Ti sono sempre stato fedele e lo sarò fino alla fine, ma la mia famiglia viene prima di ogni cosa. > Prende una breve pausa, rialzando lo sguardo per incontrare gli occhi azzurri dell’amico. < Per tutti è così. Le persone che lo negano, probabilmente, mentono. E non è quel che voglio fare. Tu metteresti a repentaglio la sicurezza della tua famiglia, in nome di Konoha? E se anche lo facessi, ti sentiresti poi ancora in diritto di governarla? > Domande che lo hanno tormentato per tutta la vita, che si è fatto quando ha condannato Kuricha, quando ha lasciato andare Shado, ogni volta in cui è andato contro i propri bisogni in nome di quello in cui crede. È semplicemente per onestà che sta rivelando quei suoi pensieri ad Hitomu. < Ma finché Konoha sarà parte della mia famiglia, finché sarà possibile per me rendermi utile e mantenere la mia stabilità, sarò la tua arma più forte, il soldato più leale e coraggioso. Non è il potere che cerco, ma solo una casa in cui curare e crescere la mia famiglia. > Espira profondamente, ben consapevole che questa potrebbe non essere la risposta che si aspettava, ma è nulla di diverso dalla verità. < Se questa risposta è abbastanza per te… vorrei sapere la tua proposta. > [ Chakra ON ]

15:05 Hitomu:
 Dopo alcuni secondi di assoluto silenzio nella stanza, le parole di Azrael in risposta alle domande del Kyudaime riecheggiano tra le pareti dell'ufficio della Magione. Il jinchuuriki del Kyuubi rimane concentrato sul discorso fatto dal Nara ascoltando attentamente ogni parola da lui formulata. Per Azrael non è fondamentale il Villaggio, ma le persone a cui lui è legato all'interno di esso. Non è un discorso del tutto sbagliato il suo. Forse non è la risposta che il jinchuuriki avrebbe voluto sentirsi dire, ma la volontà del Dainin si dimostra quella che il Kyudaime voleva. Nessuno sacrificherebbe la propria famiglia per il Villaggio in sé. La propria famiglia, però, è legata al Villaggio. Ogni legame che si possiede, ha in comune una singola cosa: il Villaggio. Azrael, Kyoshiro, Sanosuke, Daiko, Laito, Furaya, Atlas, Sho, Mekura, Kaori, Hana, la sua famiglia e tutti gli altri shinobi con cui ha e ha avuto un legame.. Tutto questo lo deve al Villaggio. Per questo, comprende le parole di Azrael e non può dirgli nulla sulle sue parole. <Benissimo, allora> rompe nuovamente il silenzio che si era creato. <Se non ci fossero queste persone all'interno del Villaggio, non saremmo qui. Capisco il tuo pensiero, dunque> si blocca ancora un attimo andando a portare il proprio busto leggermente più avanti, senza avere più contatto con lo schienale della sedia. <La mia proposta è semplice, quanto importante e fondamentale per il Villaggio> le iridi azzurre rimangono posate sulle sguardo del Nara. Il tono di voce diventa serio facendo capire al Dainin l'importanza dell'argomento trattato. <Nell'ultimo periodo, prima ancora del tuo ritorno, ho preso la decisione di formare un Consiglio al mio supporto composto da persone di cui ho la massima fiducia. In questo modo, durante la mia assenza o in situazioni di emergenza, il Villaggio può affidarsi anche a questo Consiglio. Quest'ultimo è composto da Furaya Nara, Mekura Hyuga, Kaori Hyuga e Hikoboshi Aburame. Negli ultimi incontri del Consiglio, abbiamo notato come Hikoboshi sia stato sempre assente e dopo le dovute ricerche effettuate per conto mio, ho convenuto che fosse giusto esentarlo al momento dai suoi doveri per i problemi personali che sta vivendo in questo periodo> spiega la posizione dell'Aburame senza andare troppo nei dettagli. <Siccome, dunque, c'è un posto vacante nel Consiglio, quale migliore soluzione di chiedere a te di occupare questa posizione? Non c'è bisogno che ti spieghi cosa ci sarebbe da fare o come ci si debba comportare. Sono sicuro che tu sappia benissimo l'importanza del ruolo che ti sto offrendo> conclude di spiegare la sua proposta aspettando una risposta da parte del Nara. [chk off]

15:27 Azrael:
 Quello che ha confidato ad Hitomu non era la risposta migliore, non era la risposta che più lo avrebbe messo in luce agli occhi del possessore del Kyubi, del governatore di Konoha, ma non è a lui che Azrael doveva rispondere. Per quanto gli riguarda quel quesito gli è stato posto dal suo amico e compagno di mille avventure. Un uomo che si è sempre fidato di lui e che gli ha chiesto di essere sincero. Sarebbe stato contrario ad ogni logica ed ad ogni suo codice morale mentirgli proprio in quel momento di comunione tra i due. Ed ecco che la sua risposta viene accolta dal biondo che, come sperava il Nara, ha capito quel che voleva intendere. Annuisce a quanto il jinchuuriki ha da dire in un primo momento, prima di portare egli stesso il busto in avanti, quasi speculare all’uomo che ha di fronte, per permanere nella più totale immobilità e serietà, ascoltando quando il possessore della Volpe ha da dirgli. Naturalmente la notizia del Consiglio non gli è nuova, le notizie girano nel Villaggio e se anche non fosse sentimentalmente legato ad una delle donne che ha citato Hitomu, saprebbe del loro ruolo nel Villaggio. Il sorriso prende spazio sulle rosee del Dainin alla proposta di essere anch’egli parte del consiglio al posto di… un tizio. Ecco, quello non lo conosce. < Sono molto contento della tua proposta, Hitomu. > Principia, esternando la propria felicità al palesarsi di un’occasione così importante per se stesso e per il Villaggio < Ci sono solo un paio di domande tecniche che vorrei farti, prima di accettare l’incarico. > Sembra serio nel tono, ma l’espressione non preannucia altro che un forte tono di ilarità e sarcasmo, dovuto al atto che non h da pensarci su troppo, prima di accettare il ruolo appena offertogli. < Prima di tutto, indosserò un haori più bello del tuo. > Solleva la mancina e la porta dall’alto al basso, indicando l’abbigliamento tipico di un Kage. < Secondo… spero che per te non sia un problema la fraternizzazione tra colleghi, con quello che passa tra me e Kaori e quel che è successo tra me e Mekura, insomma… spero non sia un problema. > No, naturalmente non sono quelli i suoi primi pensieri e preoccupazioni in merito, ma è pur sempre Azrael e chi lo conosce bene sa che è sempre incline a fare del facile umorismo, anche in discorsi seri. < Poi… voglio un ufficio nuovo. Non quello dell’Aburame, se ci trovo qualche insetto dentro rischio di dar fuoco alla Magione. > E pare aver finito, di fatti lascia che un denso silenzio cada tra i due, nell’atto di scavallare le gambe ed incrociare le braccia al petto, lasciando andare il busto contro lo schienale della sedia, in una posa decisamente rilassata. < Parlando di cose serie, non temi una qualche sorta di fuga di informazioni da parte di Hikoboshi o di persone legate ad altro, oltre che a Konoha? > Non lo dice apertamente, ma è piuttosto evidente che si riferisca a Mekura e all’Akatsuki. Il Nara si è fatto in quattro per non far pensare di sé ome un doppiogiochista e non pensa assolutamente che la Hyuga occupi quel ruolo, ma è interessato ad un pensiero più specifico da parte del Nono. [ Chakra ON ]

15:42 Hitomu:
 Il jinchuuriki spera che Azrael accetti la sua proposta, in modo da formare un Consiglio composto da persone di fiducia e dalla capacità fisiche e morali indiscutibili. Ascolta le parole del Nara che si annuncia contento della proposta fatta a lui da parte del Kyudaime. Il Dainin vuole però porre delle domande al Nono, prima di accettare il ruolo offertogli. Vuole indossare un haori più bello di quello dell'Hokage, spera che non ci siano problemi per i rapporti tra lui e le altre consigliere e vuole un ufficio dove non siano presenti insetti di alcun tipo. Al jinchuuriki scappa un mezzo sorriso ascoltando le parole del Nara, al quale non può che rispondere con gli stessi toni. <Per quanto riguardo l'abito, non ce n'è uno ufficiale. Dunque, sei libero di vestire qualunque haori migliore di questo qui> indica con la mano destra la veste bianca posata sulla spalliera della sedia. <Secondo: se dovessi affidarti un ruolo nel Villaggio in cui non c'è una donna che ha avuto a che fare con te, non potrei metterti nemmeno a pulire la Magione di notte.. Azrael> scandisce bene il suo nome cercando di fargli capire che è lui il problema in tutto ciò. Si scherza, ovviamente. Ridendo tra una parola e l'altra, il jinchuuriki rassicura il Dainin sull'ufficio che avrà <Lo faremo controllare bene e non avrai problemi di alcun tipo> spiega infine il Kyudaime. La domanda successiva di Azrael è leggermente più seria e il Nono gli risponde velocemente <Hikoboshi è una persona che gode della mia piena fiducia. Non ci saranno problemi di alcun tipo. Lo stesso vale per Mekura. Nell'ultimo periodo abbiamo condiviso molti momenti e sono sicuro che il suo legame con la Foglia si sia rafforzato e non farebbe mai qualcosa che possa mettere in pericolo le persone al suo interno> conclude nuovamente il jinchuuriki lasciando spazio al termine di questo incontro. [chk off]

16:07 Azrael:
 Le parole restano sospese tra i due come se stessero davvero un discorso serio, ma così decisamente non è. Si sa che il Nara ama scherzare anche sulle cose più serie, quando si sente rilassato ed al proprio agio. Annuisce per quanto riguarda l’haori, come se davvero la cosa gli premesse in maniera particolare < Pensavo a qualcosa di nero e bianco… o magari argentato. > Si mette a brontolare tra sé e sé come il più navigato dei fashon blogger. Scuote poi il capo a quel pensiero, come per rimandarlo ad una sede più approrpiata e ritrovarsi a ridere di gusto nel momento in cui Hitomu scandisce il suo nome in relazione alla sua fama di donnaiolo. < Ehi, se le abitanti di Konoha sono felici e contente è sempre stato anche grazie a me. > Si porta le mani all’addome, incrociandole nella zona della pancia per cercare, invano, di trattenere il riso incontrollato. Ma la risata sfuma e scema gradualmente in un risolino leggero, senza che il Dainin si sprechi in ulteriori battute riguardo l’ufficio, gli insetti e le pulizie. Quel che invece gli preme dire riguarda la parte più seria del discorso, quel che riguarda Hikoboshi, Mekura e le eventuali minacce ad essi relativi. < Non conosco questo tipo, ma conosco te e so che se ti fidi c’è una motivazione. Per quanto riguarda Mekura… credo che nessuno si fidi di lei più di quanto faccia io, quindi nulla da ridire. > In fondo anche Furaya, benché figlia di uno dei più illustri e pericolosi criminali che abbia mai attaccato Konoha, è sempre stata una compagna affidabile ed una delle poche persone con cui il Dainin si trova perfettamente a lavorare, al punto tale da consentirle persino di occupare un ruolo superiore rispetto al proprio nelle Forze Speciali degli ANBU. Perché mai Mekura dovrebbe essere un problema? < Dunque, Hitomu… non posso che accettare la tua proposta. In cosa consisteranno i miei compiti? Non vado molto d’accordo con le scartoffie, sono più bravo a farmi vedere in giro, dare fiducia al popolo, parlare alle folle per non demoralizzarle e cose simili. Oltre che uccidere chi c’è bisogno di uccidere per la sicurezza del Villaggio, ovviamente. > Termina, attendendo i propri nuovi ordini, di cui si farà carico non appena Hitomu ufficializzerà il tutto. [ Chakra ON ]

16:22 Hitomu:
 Le battute tra i due vanno avanti con il jinchuuriki che continua ad ascoltare le parole di Azrael sorridendo di conseguenza. <Ti sei caricato sulle tue sole spalle tutto quel fardello. Chissà che fatica, eh Azrael..> un'ultima battuta da parte del jinchuuriki sulle relazioni del Nara avute in tutti questi anni. Risate a parte, i discorsi tra i due vanno per terminare. Il più, ormai, è stato detto e non resta che spiegare le ultime cose. Azrael comprende che le persone che fanno parte del Consiglio, o facevano per quanto riguarda Hikoboshi, godono della massima fiducia da parte del jinchuuriki. Tradire queste fiducia vorrebbe dire tradire il Villaggio e il Kyudaime è sicuro che questa possibilità sia più che remota. <Non dovrai far tanto più di quel che hai già detto. In alcuni casi, il Consiglio si può riunire per parlare di casi da gestire. Proprio come è successo il mese scorso. Non sono io ad obbligarvi a tenere una riunione, ma dipende dai casi che avete sotto mano ovviamente> spiega il Nono mantenendo lo sguardo sugli occhi del Nara. <Ah, mi dimenticavo una cosa importante. Quando formai il Consiglio, diedi un solo obbligo ai Consiglieri: quello di scegliere un Genin come allievo e insegnarli tutto ciò che è importante per voi, per assicurare un futuro in mani rassicuranti al Villaggio> aggiunge verso il Nara. Un modo per avere delle nuove leve che siano pronte a raccogliere l'eredità che un giorno loro dovranno passare. Niente di troppo impegnativo, comunque. <Hai la massima libertà di scelta per quanto riguardo il tuo allievo> conclude lasciando che l'incontro si concluda così. <Bene, Azrael. Credo che sia tutto per oggi. Se non hai niente altro da chiedermi, sei libero di andare> sorride nuovamente in sua direzione. <Ci sentiremo presto. E salutami Kaori quando la vedi> aggiunge per poi salutarla un'ultima volta. <Ciao Azrael> non appena la sua figura scomparirà dietro la porta, tornerà a lavorare ai documenti messi di lato in precedenza. Il lavoro è importante e non deve essere lasciato indietro. Al termine dei suoi compiti, tornerà a casa dalla sua famiglia. [end]

Incontro tra Azrael e Hitomu dove quest'ultimo chiede al Nara si prendere il posto di Hikoboshi nel Consiglio, con conseguenze accettazione dell'incarico. Anche se la parte più complicata, ora, è trovare un haori più bello di quello dell'Hokage.