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Un grande ritorno - {ANBU}

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Giocata di Corporazione

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con Azrael, Furaya

15:36 Furaya:
  [Sala Comune] Quest'oggi è un giorno particolare per le Forze Speciali Anbu. V'è il ritorno di un uomo piuttosto particolare, per quanto ancor la maggior parte ne siano all'oscuro. Quantomeno, ha dato lo specifico ordine di lasciare totalmente libero e sgombro, privo di disturbi esterni, la Sala Comune - una delle due presenti - per permettere ai due di dialogare con pacifica calma e attenzione, come due vecchi compagni che s'incontrano per un caffè e non tra meri Anbu d'eguale carica, chi passata e chi attuale. La porta metallica e spessa è ovviamente chiusa a chiave, con due guardie poste all'esterno per sorvegliare l'incontro che vi sarà tra i due e per evitare che chiunque possa entrarvi e/o disturbar quel che, a breve, accadrà. Vi è un tavolo centrale, su cui potersi sedere attorno, tramite un totale di almeno una decina di sedie. Dei divanetti son posti nel lato opposto, alla destra dell'ingresso, rispetto al tavolo e alle sedie disposte, invece, sulla sinistra. Ella, per il momento, permane in piedi, a gambe divaricate e braccia incrociate. Ambedue dovrebbero trovarsi di già all'interno della stessa stanza, evitando perdite di tempo del tutto inutili. La Nara veste con la classica Divisa Anbu, formata da pantaloni neri e schinieri sotto ad essi, dal ginocchio in giù; sandali neri, comodi, ai piedi; maglietta a maniche corte nera con scollo a V, la quale lascia libere le braccia e visibile il tatuaggio Anbu sul bicipite destro. La pettorina color paglierino è ben agganciata all'addome della donna, assieme alla classica mantella grigiastra con cappuccio sul capo. Il volto è coperto dalla consuetissima maschera Anbu dalle striature rossastre, tendenti al viola scuro nelle sfumature finali. Katana al fianco mancino, Tasca Porta Kunai e Shuriken attorno alla coscia destra e, in conclusione, una Tasca Porta Oggetti dal medesimo lato, ad altezza gluteo. <Ebbene, Yami..?> Gli cede fin da subito la parola, segno inequivocabile di come non abbia tempo da perdere dati i ruoli assunti e ricoperti sin ad ora. [Chk ON]

15:55 Azrael:
 Il Nara si trova all'interno della Sala Comune del Quartier Generale delle forze speciali Anbu. Vi si è diretto per una questione di una certa urgenza ed importanza. Il suo posto nelle file degli Anbu è rimasto per troppo tempo vuoto. Fin troppo tempo è passato dall'ultima volta in cui ha indossato la propria maschera, per quanto peso essa abbia sempre comportato nella sua vita. Il giovane è in piedi, ma prende immediatamente posto ancor prima che la donna gli parli. La nuova Generale, che ha preso il suo posto nel momento in cui non ha più voluto e potuto occuparlo, è lì con lui, pronta ad ascoltarlo. Il Dainin indossa una maglietta a mezze maniche nera, aderente al corpo tonico ed allenato, le gambe sono fasciate in un paio di pantaloni grigio scuro, retti in vita da una cintura di cuoio, così come di cuoio sono anche le scarpe che porta ai piedi, nere e dal taglio classico. Gli occhi del color della pece sono puntati sulla maschera dell'attuale Generale. Le sorride, snudando i denti bianchi in un'espressione di mera educazione e cortesia. < Gekido. > Ne richiama il nome con voce pacata e tranquilla. Poggia i gomiti sul tavolo, incrociando le dita all'altezza del viso, tenute unite ed a mezz'aria tra i due. < Non è mia intenzione farti perder tempo, quindi non girerò troppo intorno alla questione. > Esser chiamato con il proprio nome in codice lo ha reso quanto più serio e professionale. < So che hai perso un ANBU di grande esperienza e grado piuttosto alto. > Abbozza un mezzo sorriso, al pensiero di Kuma, di cui ha trovato il cadavere alla fi e della missione di livello A che ha compiuto con la stessa Nara < Vorrei offrirmi per rientrare nel giro. Devo dire che mi manca sentire la maschera sul volto. > Confessa in un attimo di confidenza con la donna con cui ha lavorato per tanti anni.

16:22 Furaya:
  [Sala Comune] Il di lei peso corporeo vien ripartito dalla leva inferior manca e quella destrorsa, ben dritta ed in piedi, pur sfiorando il metro e sessantacinque per mera fortuna. Non ha quella fisionomia fatta di muscoli e ben impostata, poiché lei della forza se ne fa comunque ben poco. Le necessita nell'ambito delle armi, ma per quanto riguarda le Arti Magiche è ben più forte di molte altre persone. Silente, osservandolo da dietro la maschera, va piegando le superiori leve sotto il seno. Egli è seduto, ha preso posto nel frattempo. La donna, invece, s'appresta a raggiunger il tavolo or ora, allungando la dritta, guantata di nero, verso una delle sedie poste esattamente frontali all'uomo dai capelli corvini. Vi prende posto comodamente, arcuando appena la schiena in avanti e ponendo gli avambracci orizzontalmente sulla superficie del tavolo che li divide. <Non è neppur mio interesse perderne, ovviamente.> Non che vi fosse veramente necessità di renderlo noto. Si presuppone che sia piuttosto risaputo, addirittura ricorre alle Copie di se stessa per completar tutto quel che ha da fare durante il giorno, ogni singolo d'essi. <Purtroppo, sì.> La testolina si muove dall'alto al basso, appena un paio di volte, nel sentir quanto affermato a proposito del deceduto Kuma. <Ha avuto un funerale rispettabile, tutto quel che si meritava. Ha servito le Forze Speciali per tanto tempo e nel miglior modo possibile.> Lo elogia, come si farebbe con chiunque abbia svolto in modo egregio il suo lavoro e sia passato a miglior vita, proprio mentre lo svolgeva. <Non possiamo, però, lasciarci abbattere da questo. Era il suo lavoro e, conscio dei rischi che correva, l'ha affrontato sempre e comunque. Resterà nei ricordi di tutto la Corporazione.> Espira, or cambiando nettamente argomento. <Recentemente, abbiam perso anche Okami.> Ossia Hiashi Hyuuga, un altro validissimo membro della stessa Organizzazione, morto anch'egli in Missione qualche mese prima, nonché Luogotenente e braccio destro della Consigliera. <Sicuramente, devi validi membri come te ci tornerebbero utili. Tuttavia, sei sicuro di ciò che mi stai chiedendo?> Replica al di lui indirizzo, piegando or il capo verso al spalla sinistra, per meglio fissarlo seppur ciò avvenga dietro la maschera e l'espressione che ne consegue non è, per ovvietà, visibile. [Chk ON]

16:46 Azrael:
 L’impostazione della donna lo fa sorridere non poco, benché la sua espressione permane fissa in quella fredda maschera di professionalità, mostrando unicamente un lieve incurvarsi delle rosee. Quel che viene detto di Kuma è giustissimo, il nara ricorda perfettamente quanto l’uomo ha servito Konoha dietro la maschera da ANBU. Annuisce impercettibilmente, lasciando ch’ella termini il suo discorso. Tuttavia si sente per un certo verso, come dire, quasi preso in giro da quel dire. In fondo non è l’ultimo arrivato, trattasi di un ex Generale e di un Dainin della Foglia che ha votato la propria vita al Villaggio. Sa perfettamente che l’atteggiamento della donna non è relativa ad altro se non alla mole di lavoro che le grava sulle spalle, al tempo che stringe e a tutto quello che si è ritrovata a dover affrontare, considerndo i numerosi uomini persi. Si umetta le labbra con la punta della lingua, prendendo fiato per prendere parola immediatamente dopo le di lei parole. < Morire per la causa è un onore. L’unica cosa che temo è che se ne sia andato con disonore, inconsapevole di quanto stesse succedendo, a causa dell’assalto subdolo dei nemii e l’approccio che utilizzavano. > Morire a causa di un’illusione non deve essere una grande cosa, per una persona che ha votato la propria vita al combattimento in prima linea. Per quanto riguarda Okami, la notizia della sua dipartita, benché ne avesse sentito parlare da Mekura e ne avesse raccolto i sensi di colpa dalla sua psiche, abbassa lo sguardo in segno di profondo rammarico. < Okami… un validissimo compagno, spero sia caduto combattendo. > Rialza lo sguardo per puntarlo sulla Generale, percorrendo i contorni della maschera con le iridi buie. A quella domanda si ritrova a ridacchiare sommessamente, sciogliendo l’intreccio delle mani dinanzi la propria faccia per portarle dietro la propria nuca, appoggiandovi il capo. Abbandona la schiena sull’appoggio apposito della sedia, in una posizione alquanto rilassata e tranquilla. Sa perfettamente cosa le sta chiedendo o – quantomeno – sa cosa vuol dire essere un ANBU. La motivazione per cui si sente così rilassato non è il ruolo in sé, ma l’ambiente in cui si trova. Il quartier Generale lo porta ad una sensazione di calma che gli consente di essere più disinvolto di quanto non sia in altre occasioni. < Illuminami, Gekido. > Direbbe, infine, senza mai lasciare la di lei figura con lo sguardo, chiedendola cosa lei stessa pensa che voglia dire essere membro delle forze speciali.

17:16 Furaya:
  [Sala Comune] Permane seduta, rilassata al tempo stesso. Manterrebbe la sua impassibilità anche e soprattutto grazie alla Maschera. Deve adempiere alla carica di Generale che or ricopre, per cui tenta di non lasciarsi sfuggire nulla che possa essere controproducente o poco consono allo stesso grado. Non distoglie da Azrael, dunque, il proprio sguardo, attenta ad ogni piccola movenza e parola altrui. <Stavano per imbrogliare anche noi..> Ammette, riguardando la battaglia, l'ultima Missione che hanno svolto assieme i due, in cui lo stesso Kuma ha perso la vita. <..tuttavia, diversamente da quanto fatto non potevamo fare.> Però, un sopracciglio s'arcua verso l'alto nel ricordar qualcosa di quella stessa Missione. <Posso sapere cos'è successo con gli altri due che stavi inseguendo? E le reliquie che avevano rubato dove son state portate?> Non ha avuto tempo per interessarsene, invero, ragion per cui sfrutta questo stesso incontro tra i due per poter annoverarsi a proposito di queste ultime vicissitudini. Glissa rapidamente su argomenti diversi, tornando alla caduta di altri compagni nel corso del tempo. <Era una missione piuttosto difficile, catalogata come S.> Il che, quindi, fa ben capir come sia potuto succedere che un validissimo membro e un altrettanto leale Ninja abbia perso la vita. Ne scruta le movenze, poiché egli par mettersi comodo e rilassato. D'altronde, quella Base, prima di lei, era come casa sua gestita da lui stesso. <Io non ho dubbi sul volerti qui, di nuovo, con noi e con le Forze Speciali che tu stesso hai gestito in passato. Farti partir dal basso sarebbe stupido, nonché degradante per chi ha svolto il proprio incarico sempre al massimo delle capacità e con un onore invidiabile.> Asserisce, scandendo per bene ogni singola parola possa venir proferita dalle di lei labbra. Seppur il tono venga attutito dalla maschera, ciò non dovrebbe confonder sull'inflessione seriosa ma al tempo stesso pacata che vuol darsi. <Voglio che torni nelle Forze Speciali come mio braccio destro, come il ruolo ricoperto dal deceduto Okami. Ho suddiviso la stessa fazione in diversi gruppi, ognuno dei quali segue precise regole e precisi ordini, con a capo un singolo. Ciò riguarda: Torture e Interrogatori..> Che vien detto con un cenno di ilarità nella voce. <..Omicido e Intelligence.> Classico, no? Niente di più semplice e conciso, giusto per far meglio capir all'altro come or sta gestendo lei la cosa. [Chk ON]

17:44 Azrael:
 I piedi fanno forza sul pavimento per inclinare all'indietro la sedia, benché il peso sia studiato in modo tale da farsi ondeggiare avanti e indietro, in un atteggiamento estremamente rilassato e disinvolto. Espira lungaente, puntando le iridi verso l'alto, volgendole al soffitto. < Sì, un pericolosissimo genjutsu che ci ha tenuti impegnati per... > Un leggero risolino a levarsi dalle rosee appena schiuse < ...due secondi? Mi ha impensierito di più la carta bomba a sensore. > Ridacchia al pensare a quanto quella missione sia sembrata una bazzecola per uno del suo grado e del grado occupato dalla Nara. Due dei Ninja più potenti della Foglia, come avrebbero potuto essere messi in difficoltà da una semplice illusione? Tuttavia la domanda che gli viene rivolta dalla Generale lo riporta seduto in maniera composta, con tutti e quattro i piedi della sedia a terra. Incurva la schiena in avanti, riportando lo sguardo sulla ANBU che sta di fronte a lui. < Avevano addosso dei gioielli e si sono riparati dietro uno specchio, rubato dalla tomba, suppongo. > Lo sguardo si intristisce al pensiero di quel che ha visto in quella superficie vitrea e riflettente. Non la sua figura, ma quella di una donna che gli è stata cara e che ha perso proprio a causa del suo ruolo da Generale. < Lo specchio aveva qualche capacità particolare. Non so molto altro, non credo fosse l'ennesima illusione, ma-- > Prende una pausa ed abbassa lo sguardo in un punto vuoto della pavimentazione sottostante. < Ho visto la figura di Kuricha Yakushi. > Non è sicuro di quanto sia precisa la memoria della Nara, ragion per cui passa dopo qualche istante a spiegare le generalità della donna che ha appena nominato. < Criminale e traditrice della foglia. Entrò a Konoha quando ancora ero delle forze speciali, senza alcun intento illegale, ma era legata ad un culto che l'ha portata ad uccidere un Konohano in una missione. Mi sono occupato personalmente di portarla in queste stesse prigioni. > Non aggiunge parola sul rapporto che intercorreva tra sé e la Yakushi, per quanto sia piuttosto evidente dall'espressione malinconica sul proprio viso che è dispiaciuto, quasi torturato da quel pensiero < E' morta poco dopo. > Conclude, infine, rialzando a forza il capo e cercando di ricacciare indietro il magone che gli preme violentemente in gola e nel petto. < Le reliquie sono state riportate nella loro originaria locazione, nella tomba al Tempio del Fuoco. > Passa poi ad argomenti che lo prendono sì sul personale, ma che nemmeno lontanamente lo coinvolgono quanto quello appena affrontato. L'idea di ripartire dal basso non può che fargli nascere una spontanea risata, che prende a crescere di intensità, pur restando silenziosa e per nulla invasiva nel discorso. < Gekido, sono sicuro che ricordi perfettamente che siete stati tutti ai miei ordini, qui. Non ricomincerò da recluta, sarebbe incredibilmente stupido, ma-- > Si blocca, al sentire il nome del primo reparto che la Generale gli enuncia. < Torture ed interrogatori? Mio. Deciso. > Pronuncia, rialzandosi dalla propria sedia per iniziare a camminare avanti ed indietro per la stanza, con lo sguardo puntato in basso, in attesa che lei stessa riprenda parola.

18:03 Furaya:
  [Sala Comune] Alza gli occhi al cielo innanzi alle parole altrui, senz'ovviamente che ciò sia visibile. <Non hai perso per niente la tua sfacciataggine, almeno.> Il che vien detto, però, con una punta d'ironia nella voce ben udibile dall'altro. Ridacchia, al seguito. <C'erano dettagli che non coincidevano, i quali mi han dato da pensare sin da subito. Ma, nel caso in cui, quei dettagli non ci fossero stati..> Fa spallucce. <..avrebbero avuto un bel vantaggio.> E' questo che, per l'appunto, voleva far notar anche prima, nonostante non vi sia riuscita nei modi a cui aspirava. Ancor tranquilla e pacata nel rivolgersi all'ex Generale, non può che ascoltar attentamente le parole pronunciate in risposta alle domande poste dalla stessa Nara. <Cosa intendi per "capacità particolare"?> Risposta alla domanda che giunge subito dopo, per cui vi presta ancor più attenzione del normale. Non sa esattamente a cosa possa riferirsi, ma la situazione potrebbe avere risvolti interessanti. <Kuricha..> Ripete, abbassando il capo in avanti come se stesse confabulando con se stessa, trovando le giuste informazioni a riguardo. Nel caso in cui cercasse dei fascicoli, essi dovrebbero esservi senza problema alcuno, ma or come ora il nome l'è.. <Familiare.> ..ma null'altro le vien in mente. E' successo sicuramente un sacco di tempo prima. <Quindi, in quello specchio, hai visto il viso di un defunto. Strano.> Non che sia, in effetti, qualcosa di assolutamente normale vedere il viso d'un morto in uno specchio. <Quantomeno, è bene che stiano lì dov'è il loro posto.> Nella tomba al Tempio del Fuoco, come vien per altro specificato dallo stesso Azrael. Non che vi sia molto altro da aggiungere in merito, ella si limita a glissar ulteriormente su argomenti ben più importanti. <E' la stessa cosa che ho detto io.> Ossia che sarebbe stupido fargli rifare una gavetta dal basso, quando egli stesso ha gestito le Forze Speciali prima di lei. Non cercava di sminuirlo affatto, bensì soltanto di far presente il proprio pensiero. <...> In silenzio per qualche attimo, all'accalappiarsi della Sezione Torture ed Interrogatori, ridacchia a sua volta. <Non me lo sarei proprio aspettato!> Sarcasmo a fiumi, praticamente. <Quindi, siamo d'accordo?> Non che vi sia, come per il precedente argomento, molto altro da dire al riguardo. [Chk ON]

18:34 Azrael:
 Brucia a grandi falcate la distanza che forma la stanza in lunghezza, facendo perno sulla gamba sinistra per voltarsi e ripetere il percorso. Avanti e indietro, avanti e indietro. Riguardo Kuricha non aggiunge altro, nel palese tentativo di non affrontare un discorso per lui estremamente delicato e personale. Quel che gli preme affrontare, invero, è qualcosa che riguarda più strettamente la sezione degli ANBU a lui affine. < Praticamente i torturatori li ho inventati io. > Enuncia in un sorrisetto divertito. < Siamo d'accordo, in ogni caso. Sappi solo che sono particolarmente difficile da gestire, non mi piace molto ricevere ordini, mh? > Ferma la propria camminata, per ruotare il capo verso di lei e tirar fuori la lingua in una gioviale linguaccia. < Piuttosto... c'è una questione che mi preme particolarmente. Ho catturato un criminale che terrorizzava gli abitanti del Porto del Fuoco, il suo nome è Sharper Hook. > Riprende a camminare avanti e indietro per la stanza, portandosi le mani dietro la schiena, le dita intrecciate le une con le altre, schioccando la lingua contro il palato nei momenti in cui le parole non risuonano dalle proprie rosee < Non è stato ancora interrogato, vero? Insomma... me ne sono occupato di persona e sono stato costretto a lasciarlo vivo perché sembrava avere informazioni interessanti. > Gira attorno la reale richiesta che le sta facendo, sogna da giorni interi di poter torturare quell'uomo e di riprendersi l'uncino a lui appartenente, su cui ha messo gli occhi nell'istante in cui ha iniziato la missione. < Vorrei fosse il primo di cui dovrò occuparmi. E' una questione personale che mi porto dietro da un bel po' di giorni. > Termina, dunque, mostrando uno smagliante sorriso che non si adatta molto bene ad un uomo che ha appena espresso il proprio desiderio di torturarne un altro a morte.

15:44 Furaya:
  [Sala Comune] A dispetto di Azrael, le di lei membra permangono sulla sedia precedentemente occupata. Non avente motivo d'alzarsi né, in realtà, la benché minima voglia, lo segue soltanto con lo sguardo. <...> Non enuncia alcun verbo, dandogli modo di spiegarsi, di parlare e far quanto più gli vien da commettere. <Lo so..> A proposito dei Torturatori. <..ma io ne ho fatto una divisione a se stante, assieme alle altre due d'Assalto e di Intelligence..> Come precedentemente citato. <..mettendovi altresì dei Luogotenenti a capo.> Spiega brevemente quel che ha deciso di attuare all'interno delle Forze Speciali. La situazione, finora, non sembra essere sfuggita di mano, per fortuna. <Ne sono consapevole.> Ridacchia sommessamente da sotto la maschera, per quanto riguarda il non esser incline a prender ordini, giacché lui, prima di lei, gli ordini li elargiva. <Mh?> Inarca un sopracciglio alla richiesta successiva, curiosa di quel che potrebbe domandarle. Cosa si potrebbe mai aspettare dall'Ex Generale e, nello specifico, da Azrael Nara in persona? Sa, ormai, come ragiona e come lavora un tipo come il corvino, per cui quasi non si stupisce quando le chiede di prender già parte - e d'occuparsi, persino - della Tortura di un ricercato da egli stesso catturato. <Ne ho sentito parlare, ma no. Non è ancora stato interrogato. Posso farti avere un incontro ravvicinato con questo Criminale, lasciandolo alle tue amorevoli cure!> Il sarcasmo è ben delineato, conscia dei modi di fare del Sadico. Non ha certo quel soprannome per niente, anzi, la fama di Torturatore negli Anbu è ben nota. <Come ultimo accordo, Yami, voglio presenziare a queste torture. Non credo sia un problema, no?> Anche se lo fosse, presenzierebbe lo stesso. A questo giro, è palpabile l'ironia poiché è una domanda che poteva anche evitar di porre. Ha libero accesso ovunque, ergo anche la libertà di intromettersi e dir la propria. Ne attende, infine, il probabile responso, giacché quello della Nara par esser in toto positivo nei di lui riguardi. [Chk ON]

16:05 Azrael:
 Ed ecco che, infine, il discorso si esaurisce quasi del tutto. Nessuna parola più per quello che è accaduto alla missione, nessuna parola al riguardo del ruolo del giovane dai capelli corvini e dagli occhi color pece, nessun'altra battuta da scambiare tra i due nei riguardi dell'organizzazione della corporazione di cui hanno entrambi avuto il comando, seppur in tempi diversi. < Uhm. > Mugugna il ragazzo, fermandosi in piedi dinnanzi la figura della Nara, inclinando il busto verso il tavolo quel tanto che basta per poggiarvi la mano a palmo aperto ed appoggiarsi, restando in piedi di fronte a lei, con le iridi puntate sulla maschera, quasi a voler scavare per trovare i di lei occhi azzurri. < Hai fatto un lavoro invidiabile. Mi sono sempre considerato un uomo d'azione, la scrivania non fa per me. Burocrazia e scartoffie mi hanno sempre attirato molto meno di katane e sangue. > Anche per questo non è così restio dall'accettare un posto sì di comando, ma comunque da Luogotenente, abbastanza certo del fatto che Gekido non abbia alcuna intenzione - e no sia così arrogante - da pretendere di dargli ordini di qualsivoglia tipo. In fondo si sono sempre trovati fin troppo bene assieme, per incorrere in diverbi proprio in una situazione del genere, proprio a casa loro. Perché sì, ogni ANBU sa che quel Quartier Generale diventa la propria seconda casa. < Ne sono molto contento. Non ho lasciato la mia Corporazione in mano a qualche sprovveduto di cui non mi fidavo, ma a qualcunno di degno. > Le sorride, mostrando quanto quell'affermazione lo renda fiero di lei. Per quanto riguarda la torturra di cui ha chiesto e che, comunque, si aspettava di trattare comunque come primo argomento una volta tornato al lavoro, non può che annuire cordialmente nei riguardi della Generale. < Te lo avrei proposto io stesso. Spero solo di offrirti uno spettacolo di tuo gradimenti, sono un po' arrugginito. > Sbuffa sonoramente dalle narici in un accenno di risata < Se vuoi assistere, però, la condizione è una sola. Porta un plico di fogli e dei carboncini, mh? > Per nulla perentorio nel tono, anzi, piuttosto amichevole e confidenziale nei di lei riguarti, ricordando le sue peculiari abitudini al fine di ogni amorevole interrogatorio. < Beh, di certo non posso presentarmi davanti al futuro cadavere senza maschera. Ne ho alcune riprduzioni a casa, ma la mia dovrebbe essere rimasta qui. Ne sai qualcosa? > Sposterebbe il peso su di un'unica gamba, incrociando l'altra a formare un largo triangolo con quella che fa da perno a terra, la punta del piede a sfiorar appena il pavimento, in attesa che lei gli riconsegni tutto il necessario e che possa, poi, andare ad immergersi nella Sala che tanto ama, anche solo per respirarne l'aria e poi - eventualmente - tornare a casa. [ If end... ]

16:50 Furaya:
  [Sala Comune] Solleva lo sguardo verso l'altrui viso, poiché fermatosi proprio di fronte alla donna. La scruta come se volesse penetrar la maschera ch'ella indossa, a dimostrazione del fatto d'esser un Anbu e di trovarsi nella Base. Resta in quella posizione, con il mento sollevato e sostenuto dal palmo della mandritta, per qualche attimo, lasciandolo parlare. Par quasi affrontarlo con il mero utilizzo del muso duro e degli occhi azzurrini, pur restanti nascosti dalla maschera precedentemente citata. <Io credo d'esser il contrario, seppur non mi faccia mancar nulla neppur in azione.> Non cerca di autoelogiarsi, bensì di metter in chiaro le proprie considerazioni e di esser sicura di sé maggiormente rispetto al normale. Date le cariche ricoperte, non può certo mostrarsi debole di fronte alla moltitudine di gente con la quale ha a che fare. Sorride, da dietro la maschera, il che rende tal sorriso conosciuto soltanto alla donna, se non fosse che, già dal parlare, si può ben evincer quanto sia soddisfatta di quel che ha sentito pronunciar dal ragazzo. <Son contenta di questo.> Asserisce, poggiando ambedue i palmi sulla superficie lignea del tavolo. Così facendo, s'ergerebbe nuovamente in piedi, frontalmente allo stesso Yami. <Son sicuro che non sarai da meno neppur questa volta, nonostante sia passato un po' di tempo.> Ammette, poiché non ha assolutamente nessun dubbio in merito, ad essere onesti. <Plico di fogli e carboncini?> Oh, qual buon vento! Da quanto tempo non sentiva una richiesta del genere? Il capo vien mosso dall'alto al basso, giusto un paio di volte. Per quanto riguarda la di lui ultima affermazione, fa un cenno con la dritta. <E' nell'Ufficio. L'ho conservata com'era un tempo, così come l'hai lasciata assieme ad ogni tuo effetto personale.> Spiega alla di lui volta, precedendolo verso l'Ufficio, laddove Azrael tornerà ad esser il nostro fedele Yami, Sadico di quartiere. [END]

Azrael torna tra le Forze Speciali come nuovo braccio destro della Nara e a capo della Sezione "Torture&Interrogatori".