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Ritorno a casa.

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con Kouki, Fumiko

19:27 Kouki:
  [Esterno Dojo] Un nuovo mondo si affaccia davanti agli occhi della piccola Yakushi, anche se in realtà è sempre stato lo stesso, ma ora con quella nuova considerazione di sé, lo vede sotto un altro aspetto. Non sa spiegarsi il motivo o il perché, ma sta di fatto che non perde nemmeno tempo a ragionarci troppo sopra. Lei è qui, ora, è Kouki e lo sarà fino alla fine della sua vita. Nella sua testa c’è silenzio, niente più voci, niente più rumori, è riuscita a ‘guarire’ ricordando quello che la propria mente aveva nascosto. Ha oltrepassato la barriera che Mirako aveva eretto, o era la stessa Mirako una barriera, un meccanismo di difesa ben congeniato. Respira a pieni polmoni come non aveva mai fatto prima e dentro di sé prova la consapevolezza che tutto potrà solo migliorare. Nonostante tutto sente un profondo dolore dentro, unito a vergogna ed umiliazione, una paura che si è fatta allo stesso tempo più forte ma più facilmente superabile. Come dire… sente una maggior paura verso Otsuki, ma allo stesso tempo si sente abbastanza forte da poterla superare. Più consapevolezza di sé, si sente completa con quei ricordi tanto dolorosi ma importanti. Si deve ancora convincere che le persone a lei vicine non inizieranno a guardarla diversamente, o a pensare a lei in modo diverso… sarà difficile, ma sa che non accadrà. E’ rimasta bloccata e nascosta per troppo tempo, e ora che si sente rinata deve fare una cosa, la prima cosa alla quale ha pensato, ovvero andare al Dojo Senjuu per chiedere di Fumiko. La deve vedere, la vuole vedere, vuole assolutamente vederla perché le manca, ma soprattutto perché si vuole scusare con lei. E’ diversa e lo si vede dall’aspetto, dal modo più sicuro e sciolto con cui cammina, la schiena più dritta, il viso più fiero e deciso, tranquillo. Serena al cento per cento forse no, forse avrà ancora incubi, ma è sicura che ormai presto potranno svanire. Indossa un delizioso kimono rosso scuro, scarlatto, che ricorda il colore del sangue, adornato da fiori cuciti che variano dal nero al dorato. I bordi sono del colore dell’oro, così come la fascia che tiene chiuso il vestito, stretta in vita. Su di essa vi è la placca in metallo del coprifronte di Kusa, con ovviamente il relativo simbolo. Le maniche del kimono sono lunghe fino a coprirle le manine e al di sotto indossa un paio di pantaloncini neri ed attillati, che le arrivano a poco prima del ginocchio. Sul kimono inoltre vi è il simbolo del suo clan Yakushi, cucito al livello del cuore e dietro la schiena anche, tra le scapole. Non indossa le fasciature, la sua pelle è pallida e solcata da quelle innumerevoli cicatrici e segni di bruciatura, ma ora sembra non vergognarsene più… è strano come il suo atteggiamento verso il mondo sia cambiato ora che si sente libera. Rimane pur sempre una bambina, una ragazzina, ma pare che lentamente si stia avviando verso una crescita sempre più matura. Ai piedi indossa le calzature ninja, e alla gamba destra è stretto il portai kunai e shuriken, così come il porta oggetti è invece cinto alla vita, dietro alla schiena. Il chakra scorre sicuro e potente dentro di sé, le dona forza e vigore, e la fa sentire ancora meglio. I lineamenti infantili, meno duri, solcati da quegli occhi color ambra attenti e pacati. I lunghi e lisci capelli neri sono tenuti raccolti da un alto ed elegante chignon, il quale lascia libere solo due ciocche laterali al viso che le ricadono in avanti sulle spalle. Il fermaglio che le ha regalato Fumiko è indossato sul capo ovviamente, a fermare una ciocca in corrispondenza dello chignon. Un portamento quasi sinuoso, elegante… è decisamente cambiata. Dovrebbe riuscire a sopraggiungere al Dojo Senjuu, e se così fosse non perderebbe tempo a bussare. Tocchi delicati e decisi, il cuore che ora inizia a battere velocemente portando emozioni di entusiasmo all’idea di rivedere Fumiko. Fumiko per la quale prova profondi sentimenti, un legame. Una donna che si è presa cura di lei nonostante tutto. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

19:47 Fumiko:
 Alla fine è riuscita davvero a tornare a casa, a tornare al proprio dojo, a Konoha, tra quelle mura sicure che la proteggono dai pericoli esterni del mondo. Pericoli non poi così diversi da quelli affrontati precedentemente, quando venne rapita dal padre, e tutto quello che ne conseguì. A quel tempo sarebbe rimasta tra le braccia di Raido, forte lui per entrambi, l'aveva protetta da Noboru stesso. Questa volta la sua devozione è stata direzionata verso qualcun altro, qualcuno di cui mai avrebbe immaginato l'esistenza e che mai avrebbe pensato di salvare anche a costo di rimanere in quella città sotterranea. Hidan. Ricorda la notte precedente, quella corsa rocambolesca insieme allo Hyuga e a Kankri per avere salva la vita. Un turbinio di emozioni che l’ha travolta una volta tornata a casa; l'ansia, lo smarrimento e poi la libertà che ha assaporato una volta salito su quel treno. Una libertà offuscata solo dall'angoscia nel vedere l'uomo che l'ha salvata accasciarsi sui sedili di questo. L'ha subito portato alla sua di casa, dentro quel dojo che ha tanto odiato così come i suoi membri, e li hanno visitato il suo "nuovo" occhio, coperto adesso da una benda per evitare complicazioni ulteriori. Non sa bene cosa fare, come iniziare ad agire, perchè la mente per il momento è volta solo verso le persone a cui vuole bene, le uniche rimaste nella sua vita: Kouki, sua madre, Miho, e anche Hidan adesso. Il moto di affetto che prova per quell'uomo riesce a riconoscerlo, e detesta dover provare nuovamente delle emozioni, delle sensazioni che aveva giurato di seppellire per sempre con Raido ed ecco il motivo per cui si sta trascinando lontano da lui oggi. Non è nel dojo, cammina a passi lenti lungo le vie di Konoha per tornare alla propria casa e alla propria famiglia. Ha vegliato qualche ora sullo Hyuga stremato, e adesso deve vegliare sulla piccola brontolona che ha già iniziato a muoversi sempre di più, a gattonare e fare versetti, tutti momenti persi di cui solo sua madre è stata partecipe. Il passo cadenzato la fa avanzare per pura inerzia verso casa, ormai sempre più vicina, così come la figura della Yakushi che non riconosce immediatamente, sarà per il nuovo portamento, per il suo atteggiamento, per il fatto stesso che ella si trovi proprio li a Konoha. < scus- > la voce raschiata dalla fatica e dagli sforzi degli ultimi giorni si rivolge alla figura femminile della Yakushi, ancora troppo lontana per essere riconosciuta a dovere. La figura della senju appare diversa da quella della bambina, le spalle sono curve e scoperte, una canotta nera le copre solo il busto mostrando alcune ferite lievi dovuti allo scontro contro una frusta di fuoco. Indossa dei pantaloni larghi, militari di un verde scuro ma senza alcuna macchia sopra, e sotto degli scarponcini. Niente armi, niente di niente se non un elastico che le tiene i capelli alti in una coda di cavallo e che mostrano la benda sul viso. < Kouki > sussurra vedendola una volta avanzato qualche altro metro, e starebbe anche per muoversi verso di lei < o sei Mirako? > la voglia di abbracciarla e di versare qualche lacrima su di lei viene frenata dal suo ultimo ricordo con la bambina, dove la stessa Miho era stata minacciata di morte < se sei Mirako, sappi che se attraversi quella porta senza di me, ti uccideranno probabilmente > specialmente se ella abbia intenzione di attaccare un membro del clan. La fissa con l'occhio destro, l'unico rimastole adesso, e l'indecisione di non capire chi si trovi davanti e su cosa fare è possibile leggerla sul volto candido e pallido della donna. [chakra on]

20:02 Kouki:
  [Esterno Dojo] Ha bussato e ora attende che qualcuno le venga ad aprire, non ha fretta si sente incredibilmente calma e pacata, una gioia dei sensi che mai aveva provato fino ad ora. Tutto si potrò rimettere a posto, niente potrà andare male ancora. A parte Otsuki e la sua continua presenza nella sua testa, nelle sue memorie, nella sua vita… non avrà pace finchè non sarà morto probabilmente. E poi c’è Raido, quel padre che l’ha abbandonata dopo tante promesse, una ferita che non sarà per niente facile da risanare. Una fiducia troppo grande persa in un attimo, uno schiocco di dita… è andata a dormire una notte e si è risvegliata senza di lui. Così ora ha anche il terrore di andare a letto e non trovare più Kaori o Fumiko. Meno male che almeno riesce a comprendere meglio le proprie emozioni e a gestirle, i ricordi fanno miracoli. Sta ancora attendendo quando una voce attira la sua attenzione, ed è una voce che ben conosce e mai potrebbe dimenticare, soprattutto quando va a pronunciare il suo nome. Il cuore viene riempito di gioia, una felicità immensa che la riscalda e che si espande in tutto il suo corpo ad ogni battito cardiaco. Pompa il sangue il cuore, ma anche la felicità. Si volta senza fretta verso di lei, sollevando appena il viso per la differenza di altezza e provando una spasmodica voglia di abbracciarla e stringersi a lei. Ma nota la benda, sente quell’indecisione quando nomina Mirako, vede una sorta di… paura? No, forse è solo il timore di non sapere con chi sta parlando. La benda le mette ansia per le condizioni della donna, che veloce, come un veleno, va ad unirsi alla felicità di averla rivista dopo tanto, tantissimo tempo. Poi anche la tristezza che fa capolino da un angolo del proprio cuore nel vederla così riluttante… ma non poteva aspettarsi altro soprattutto per come si sono lasciate. Le sue ultime parole però fanno nascere in lei un tenue e dolce sorriso, già solo quello potrebbe essere simbolo dell’assenza di Mirako in lei. <Ho bussato. Anche se fossi Mirako dubito che mi ucciderebbero all’istante perché non ho intenzione di intrufolarmi. Ne avrei motivo di uccidere qualcuno.> commenta in maniera pacata e quasi divertita, un atteggiamento elegante nell’andare a scuotere la testa. <Sono io, Mirako non c’è più, è… andata. Non è più nella mia testa, non ho più nessuno. Mi sono ricomposta.> le fa ancora dannatamente male ricordare il modo in cui ha ritrovato se stessa, quei ricordi le fanno realmente male ogni volta che le compaiono nella testa come flash. <Fumiko…> mormora il suo nome in un sussurro delicato, come se avesse paura di romperla e lo sguardo si fa triste preoccupato, ma prima di tutto deve scusarsi. <Sono venuta qui perché volevo scusarmi con te per quello che ho fatto, o Mirako ha fatto, per aver minacciato Miho… E mi dispiace di non essere venuta prima ma la Caccia mi aveva bloccata nella mia testa e… insomma, è decisamente lungo e complicato da spiegare.> sospira placida e addolorata, abbassando la testa e stringendo le mani a pugno. <Mi dispiace e basta… e se sei arrabbiata ne hai tutte le ragioni. Non accadrà più, non accadrà veramente mai più.> Mirako non c’è più, non c’è più il rischio nemmeno per lei di perdere il controllo… qualcosa che la fa sentire tremendamente bene, leggera. Vorrebbe chiedere di quell’occhio fasciato, la preoccupazione c’è ed è pressante, ma non sa ancora come reagirà Fumiko alle sue parole, quindi si trattiene nel fare domande alle quali magari la donna non vuole rispondere… o non vuole parlarne con lei semplicemente. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

11:06 Fumiko:
 La osserva intimorita che quella non sia propriamente Kouki, ma Mirako. La fissa con l'occhio leggermente sgranato e il respiro pesante. Non perde alcun movimento dell'altra , deve riuscire a capire Chi sia realmente e perché sia andata al proprio dojo, che sia arrivata giorni prima? Non lo sa ancora e attende silente una risposta alle proprie frasi. < anche se fossi? > il corpo che inizia a muoversi verso di lei in automatico quando inizia realmente a comprendere quale sia la personalità che ha davanti. Passi incerti ancora, non ancora completamente convinta della situazione, ma non li arresta e lentamente dovrebbe infine trovarsi molto vicina alla bambina e alla porta di ingresso < sei..tornata te stessa ? > sussurra sorpresa e così anche le preoccupazioni scivolano via lontano dalla donna < non eri tu, era lei, Mirako, non devi scusarti > la mano destra che salirebbe sul capino della bambina per strofinare il palmo sui suoi capelli , e sul volto un lieve sorriso dolce si espande mentre la guarda e la ascolta < non sono arrabbiata con te, ero solo preoccupata ,> le sussurra piegando le gambe così da poter arrivare all'altezza di lei < scusami se non ci sono stata, sono stata..impegnata lontano da qui, e avevo parlato con Kaori di quello che ti stava accadendo , sicura che lei sarebbe riuscita li dove ho fallito io > un fallimento dovuto anche a Raido e al suo essere fuggito da vero codardo lasciando sole le proprie bambine < mi dispiace per tutto quanto, per Raido, per Mirako.. > la voce ridotta ad un sibilo , gli occhi leggermente lucidi mentre la guarderebbe in volto , e le braccia vanno ad allargarsi verso di lei < ti considero sempre mia figlia, una mia metà.. mi abbracci? > conclude con una piccola risata nervosa. Vorrebbe stringerla di colpo ma ricorda bene come l'altra detesti o si infastidisca al contatto fisico con altri quindi non le rimane che attendere. [Stessi tag]

11:22 Kouki:
  [Esterno Dojo] Mirako non c’è più, non c’è più nessuno. Ancora le fa male rendersi conto di quanto ora la propria testa sia vuota senza quelle Voci, ma soprattutto la Sua Voce. Compagna e amica, magari non troppo fedele, ma ha dato tutta se stessa per difendere la Yakushi da una realtà molto dolorosa. Nulla cambia quella che è ora, non cambiano i suoi rapporti con le poche persone delle quali si fida, ma cambia il suo modo di vedere il mondo ora. Il fidarsi è ancora più difficile e se mai si ritroverà nuovamente faccia a faccia con Otsuki non sa nemmeno come potrebbe reagire. Ora come ora le viene solo la nausea e prova forte senso di vergogna per se stessa, nonostante sia consapevole di non avere colpe per quanto le è stato fatto, ma il percorso è ancora lungo e deve prenderne la giusta consapevolezza. E ora ritrovarsi lì, davanti a Fumiko… è passato così troppo tempo per delle scuse che ha paura di aver rovinato tutto. Ha ancora paura di non meritare nulla, ma la novità sta nel fatto che riesce a gestire tutto meglio ora. E quella benda sull’occhio… trova pressante la preoccupazione che le sta avvinghiando lo stomaco, divisa tra il desiderio di assicurarsi che tutto vada bene, di sapere cosa sia successo, ogni cosa, e il dover stare sulle sue perché non ha idea se a Fumiko possa fare piacere. La vede avvicinarsi lentamente, indecisa, timorosa… le si stringe il cuore nel pensare quanto la presenza di Mirako sia stato un reale pericolo per la donna e la sua piccola Miho. L’espressione si dipinge di un sorriso amaro, ma lo sguardo rimane consapevole e fermo, comprensiva delle reazioni di Fumiko. Sua madre tanto quanto Kaori. Annuisce a quelle prime parole, timida. <Sono tornata me stessa e lo resterò per sempre. Mi sono ritrovata, anche se in un modo che mi ha fatto molto soffrire… Ho ricordato delle cose e… tutto ha ritrovato un senso e un posto…> abbassa lievemente lo sguardo, ma ogni tassello prende il proprio posto nella sua mente. Si spiega ogni suo comportamento strano e anche il come si sia sentita in dovere di estraniarsi quando Fumiko le ha raccontato del padre. Condividono simili ferite. <Mi sento in dovere di scusarmi comunque, non riesco a farne a meno.> il sorriso si allarga, nonostante mantenga una nota triste vi è anche una punta di leggera ironia per quel suo essere fatta in quel modo. Non si allontana e lascia che la donna si avvicini senza alcun timore, senza fare alcun movimento. Ascolta le sue parole rilassando il viso e il cuore, la tristezza svanisce per lasciar posto al sollievo e al desiderio quindi di parlare con lei, abbracciarla, ricongiungersi per poter mettere insieme qualcosa che in tutte si è rotto con l’abbandono di Raido. <Me l’ha detto, tranquilla, mi ha raccontato che sei andata da lei chiedendole di occuparsi di me. Non ti do la colpa di nulla, del resto hai fatto la scelta più giusta, non hai fallito, Mirako non ti ha dato scelta.> è sicura e convinta di quelle parole, pacata e tranquilla senza provare nessun tipo di rabbia o risentimento verso di lei. Il suo tocco, la sua vicinanza, si sente decisamente meglio ora nel sapere che niente è rovinato con lei. <A quanto pare siamo state trattenute entrambe, eh?> ammette constatando la coincidenza delle cose, ma non attende nemmeno che la donna finisca di parlare, non attende nemmeno che allarghi totalmente le braccia, perché la piccola Yakushi le si fionderebbe contro, immergendosi nel suo abbraccio e stringendosi a lei cercando di aggrapparsi con le manine alle sue vesti. <Ti voglio bene.> sussurra col viso contro di lei. Chiude gli occhi e sorride, grata che tutto stia andando meglio. Rimarrebbe aggrappata a lei senza distaccarsi ancora, ma preme quel desiderio di conoscere e quindi non può ammutolirsi. <Cosa ti è successo? Come mai porti una benda? Stai bene?> si è trattenuta più che ha potuto. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

11:39 Fumiko:
 Si prende la piccola Yakushi tra le braccia, e la stringe forte a se, il volto che si rilassa e la stanchezza che si abbatte sulle sue spalle togliendo via quel falso senso di controllo che non sente di avere più < ti voglio bene anch'io > sussurra al suo orecchio . Ascolta quelle domande più che giuste, e si ritrova a sospirare. < vieni, entriamo dentro il dojo, mi sento più sicura a parlarne li dentro che qua fuori > e li si scosterebbe dolcemente e riprenderebbe la propria altezza < prego signorina > la mano sinistra che andrebbe a spingere contro la porta di ingresso lasciando che la piccola possa entrare nel grande giardino interno dei senju. Tutto è verde e marrone, alberi su alberi, piantine, e tanti fiori adornano il suo interno portando con se intensi aromi di vari fiori < oh, il roseto alla magione come sta? > una piccola curiosità che deve togliersi, non sa che la piccola ha dato fuoco alla casa < è una storia un po lunga, e coincide con il mio essere stata trattenuta . > li inizierebbe a camminare lungo il giardino, aspettando che la Yakushi la segua < ero in missione, una missione di salvataggio. Stava andando tutto bene, finché .. finché non ho sentito dei palmi toccarmi la schiena e li ho perso completamente le mie forze. Era uno Hyuga, non so bene come funziona la loro arte ma mi ha prosciugato il chakra e insieme ad altri mi ha presa e portata via dentro una città sotterranea > inizia il suo racconto con calma continuando a camminare < mi sono svegliata sopra un lettino di una stanza , pronta per chissà che tipo di operazione.. non ho ben capito cosa facciano la sotto, ma volevano il mio sangue, il mio dna con la mia innata, e forse qualcos'altro. E stavano per avere tutto quanto, avevo pure un bracciale che mi bloccava il chakra quindi ero inerme.. e li è tornato lo stesso Hyuga che mi aveva rapita..e mi ha salvata mettendo k.o. colui che stava per operarmi. > un lieve sorriso si allarga sul volto candido della senju, e il tono con cui accarezza quella storia è tutto fuorché inquietante, anzi < mi disse di essere infiltrato da tanti anni dentro quell'organizzazione e che nom poteva fuggire ma doveva far sapere a Konoha cosa stesse accadendo li dentro, e che tutto era nascosto dentro il suo occhio > la mano sinistra che corre alla benda senza toccarla realmente < mi ha impiantato il suo occhio sinistro prendendosi il mio > lascia che quell'informazione venga assorbita dalla piccola, e aspetta prima di continuare a parlare. [Stessi tag]

11:58 Kouki:
  [Esterno Dojo] Si crogiola in quell’abbraccio lasciando che il tempo si fermi senza opporsi agli eventi. Le piace come stanno andando le cose, come tutto si stia mettendo a posto, come tutto possa tornare alla normalità… almeno per quanto ne sa lei, perché non ha idea di quello che è successo a Fumiko. Potrebbe aver perso l’occhio e quindi niente potrebbe andare bene per la donna. O potrebbe essere solo ferita e quindi ora è il momento di rilassarsi, essendo tornata a casa e quindi tutto quello che è accaduto è nel passato. Annuisce distaccandosi dal suo corpo, lasciando quel contatto che le regalava tanto affetto ed amore, decidendo di seguire Fumiko all’interno del Dojo, dove lei si sente più al sicuro. <Nessun problema.> non ha particolari avversioni che la portano a non accettare, quindi oltrepassa la porta e si ritrova in un enorme giardino. Uno splendido verdeggiante giardino, piano di erba, fiori ed alberi. Un po’ se lo aspettava da un Clan come il suo. Sorride ed osserva tutto meravigliata, rapita da quel che vede, nulla a che fare con la Magione degli Yakushi, che è molto più tetra e male arredata tra l’altro. Si blocca di colpo quando però le viene chiesto del roseto, il meraviglioso regalo che lei le aveva fatto, con rose e… be, aveva la forma del suo nome. Sente la colpa divorarla fin nel profondo, quel suo non aver pensato nemmeno per un istante, ma è anche vero che non era in sé. La rabbia e il dolore la stavano divorando così tanto da voler cancellare ad ogni costo ogni cosa che poteva farle ricordare Raido. <Io… ecco.> come dire una cosa simile? Come fare per dire che ha bruciato un suo regalo? Ma non esistono scuse, ne giri di parole. <Ho bruciato tutto quando te ne sei andata.> ammette senza poter nascondere la sua colpa. Abbassa il visino per non guardare il dolore o la rabbia che Fumiko potrebbe provare ad una simile notizia. <Non ero in me… ero solo arrabbiata e carica di odio, rancore, dolore… volevo eliminare ogni cosa che mi ricordasse… lui.> spiega brevemente, senza nascondersi nemmeno per un istante dietro a quelle parole come delle scuse. <Così ho bruciato tutto. Tutto quanto. E poi è arrivata Kaori e mi ha portata qui a casa sua… perché non ero in me, ero persa e poi bloccata per colpa della Caccia.> così ora sta a Konoha, non sa se sia una cosa definitiva o meno, non sa nemmeno se avrà voglia di tornare stabilmente a Kusa. Quindi per il momento si è presa una vacanza a Konoha, tornando al suo villaggio giusto per eseguire i propri doveri. <E’ complicato.> tutto lo è e non lo è allo stesso tempo. Ma si ammutolisce per poter ascoltare con vivo interesse quello che è successo alla donna. Della missione, del rapimento, della sua segregazione e poi il trapianto di un occhio Hyuga. Rimane in silenzio, seria ma placida. La osserva nell’occhio visibile immaginando che ora l’altro sia di un colore totalmente diverso, bianco, perlaceo, come gli occhi di sua madre, o Shade o Mekura. E’ una notizia non facile, ma lei cerca di mantenere la lucidità che è sempre stata sua. <Hai un occhio Hyuga, quindi? E… e cosa comporterà? Insomma… fa male? Non fa male? Cosa?> vorrebbe mantenersi calma, ma sente ancora alta la preoccupazione dentro di sé e purtroppo anche se vorrebbe nasconderla, la si potrebbe notare dal tono di voce o dal respiro. <E quelle persone? Non sai dove si trova quel posto? Ti hanno fatto del male…> alla fine si, le hanno fatto del male. L’hanno rapita, tenuta bloccata e volevano farle chissà cosa. Si stringono le mani formando due piccoli pugni e il viso che si scurisce mostrando una rabbia che al momento è ancora lieve. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

12:27 Fumiko:
 Le chiede di quel roseto per curiosità, se ci sia bisogno che vada a Kusa per dare una mano ai fiori a riprendere la propria vita, e il fatto che la bambina abbia bruciato la casa la lascia di stucco . La bocca viene richiusa si scatto < capisco, hai avuto le tue ragioni, dopotutto quella casa era tua, non ti devi sentire in colpa . Quindi adesso sei al clan Hyuga? Mi fa piacere, sarai protetta, e ricorda che se quella protezione non sarà abbastanza , potrai stare qui. Il mio clan tiene molto al legame e alla femiglia, a konoha e a tutta l'alleanza. Sapere che sei legata a me non farebbe altro che garantirti una protezione massima.. so che il clan Hyuga non è molto accondiscendente coi propri membri, un po come con Mekura Hyuga. Ma qua non funziona così, è tutto molto più pacifico.. quello che ti voglio dire è che se avessi bisogno.di aiuto e io sia lontana, non farti scrupoli a chiedere al mio capo clan > .. < spero solo che non accada nulla di così grave da farlo, ma non esitare > sorride dolcemente iniziando quel passeggio e racconta la propria di storia < ti prego solo di non dire a nessun altro questo dettaglio, è qualcosa che devo discutere con il capo clan Hyuga prima di tutto e poi con lo stesso Hidan, colui che mi ha salvato. Era convinto di dover morire la dentro, e lasciandomi col suo occhio avrei potuto aiutare il capo clan e anche konoha, era pronto a sacrificare tutto per lasciar andare via me col suo occhio. Ma non sapeva che fossi tanto testardo e dopo tante lotte e tanto fuggire sono riuscita a salvare sia lui che me stessa.. se vuole avrà di nuovo il suo occhio .. oppure non so cosa accadrà, son cose che dipendono dal loro capo clan quindi per adesso lo tengo protetto per evitare infezioni, ma non da fastidio , mi sembra solo che mi manca un pezzo di me molto importante, ma niente dolore > spiega con calma < quelle persone .. devo parlare con Hitomu , con Hidan soprattutto e chiedere a lui per bene cosa combinano la sotto e poi credo che si debba intervenire no? > si volta a guardarla con evidente ansia < spero sia così, ma..ho avuto paura di rimanere la sotto a vita , di non poter più vedere il mondo reale, che i miei sogni venissero spazzati via così come le persone che amo > ritorna a guardare avanti a se, l'occhio che si chiude qualche secondo mentre contiene quel moto di ansia e agitazione interna che vuole uscire fuori < devo la mia vita a quell'uomo, devo la mia vita e la mia libertà. Ad un uomo. Ad uno Hyuga. Quanto è beffarda la vita? > sorride amaramente scuotendo il capo < e io che avevo messo sotto chiave cuore e sentimenti > un ultimo sussurro mentre guarda lontano < spero che mi accetterai anche se dovessi avere un occhio di uno Hyuga > i denti che mordono il labbro inferiore con ansia attendendo una sua risposta. [Stessi tag]

13:26 Kouki:
  [Interno Dojo] Le sue ragioni non sono state molto ragionate, ha peccato di quella sua lucidità della quale va tanto fiera. Ha agito d’istinto, di impulso, e ora si ritrova ancora una volta senza una casa. <Ho agito d’istinto e non avrei dovuto. Ho bruciato tutto quello che avevo e stavo per lasciar bruciare anche il piccolo Kuro.> non va fiera di quell’azione, non va fiera di aver dato alle fiamme una casa. Scuote appena la testa abbassando lo sguardo e prendendosi qualche attimo per sé. <Non sono proprio al Clan Hyuga, credo, insomma, sto a casa di Kaori.> non ha fatto caso al fatto se si sia ritrovata circondata da Hyuga, del resto non ha nemmeno visto Shade e non la vede da tanto… L’unica persona che ha visto è stato Azrael, ma ancora non è chiaro il rapporto tra lui e sua madre, almeno per la Hyuga, perché per la piccola è più che chiaro. Annuisce col sorriso alle parole di Fumiko sentendosi più che protetta, accolta, ben voluta, tanto che cercherebbe di prenderle una mano e di stringerla con la sua più piccola. <Grazie… Tu e Kaori, mi fate stare bene, con tutto quello che è successo… sentirmi così ben voluta e protetta mi riempie di gioia. Vorrei tanto ricambiare in qualche modo.> ma non può, non ha modo di farlo. <Se servirà anche da parte tua un aiuto, qualsiasi cosa, io ci sono, ricorda. Farei di tutto per aiutarti e farti stare bene.> sincere parole di una bambina, lo sguardo pacato e serio per far capire che non prende alla leggera proprio nulla in quel mondo, in quella vita. Con calma ed attenzione ascolta il resto di quel macabro racconto. Di persone che hanno rapito Fumiko per farle chissà che e forse non è nemmeno stata l’unica vittima. Ma capisce il motivo per il quale deve mantenere il segreto, annuisce, silenziosa. Una situazione delicata, una Senjuu con un occhio Hyuga, quali potrebbero essere le conseguenze? Soprattutto ben sapendo, si, come il Clan Hyuga sia abbastanza ferreo coi suoi membri, del resto la vicenda di Mekura è abbastanza risaputa e lei stessa ha parlato con quella donna. <Spero che non ti incolpino di nulla o non ti facciano storie per questo. Come hai detto anche tu, il Clan Hyuga è particolare coi membri.> e lei… potrebbe essere considerata come un mezzo membro di quel Clan? <Ma quelle persone devono essere assolutamente fermate. C’erano altre persone prigioniere?> è giusto che lei parli con l’Hokage e con questo… Hidan. Sorride appena nell’accorgersi solo ora quanto la situazione sia buffa… Fumiko con un occhio Hyuga, dopo tutto il risentimento che ha mostrato per quel Clan, per il famoso Hiashi, per Shade e sua madre Kaori. Questo Hidan Hyuga che l’ha aiutata e le ha dato il suo occhio. <Le cose stanno cambiando, Fumiko? Come ti senti tu nell’avere quell’occhio? Oltre a sentire che ti manca il tuo.> la osserva senza timore, tenendole stretta la mano se prima fosse riuscita a prenderla. <Sai, per il fatto che sia Hyuga.> accenna un timido sorriso, a tratti ironico ma non in maniera malvagia, giusto per far comprendere che ha capito la coincidenza dei fatti. <Non deve essere stata una bella esperienza, proprio per niente… mi dispiace per non esserci stata…> se ne rammarica e se ne sente in colpa. Avrebbe dovuto esserci, avrebbe dovuto aiutarla. Cresce la rabbia verso quella gente che l’ha rapita e ha avuto l’intenzione di farle quello che volevano. Con che diritto? Ma a quell’ultima domanda è la piccola a turbarsi leggermente… lei non ci vede nulla di male in quell’occhio, non cambierà il suo essere Fumiko. <Tu sei sempre Fumiko. Sei sempre mia madre, con o senza occhio. Anche se ti mancassero gli arti, o se cambiassi faccia. Sei sempre tu e io ti voglio bene sempre e comunque allo stesso modo.> ammette sincera e dolce, ma ora è lei che lascia la mano della donna, sentendosi di colpo inadatta. <Piuttosto ho paura che possa essere il contrario, che sia tu a non accettare più me.> [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

13:58 Fumiko:
 < il piccolo Kuro sta bene immagino,no? > lascia perdere il discorso sulla casa bruciata e su quanto sia stato giusto o sbagliato, meglio pensare al piccolo micio pure < ci conto sul tuo aiuto piccola mia > le direbbe stringendole leggermente la mano e sorridendole < che tu sia qui, e che abbia finalmente trovato te stessa è già fonte di pace > un altro sorriso prima di voltarsi a guardare dove mette i piedi e alla strada, così da continuare a parlare di quel che le è successo < non penso lo faranno, non com Hidan nei paragi almeno. È stato lui a decidere di darmelo, e io ho accettato la sua proposta. Sai..io volevo prendermi gli occhi di mio padre, lui possedeva un paio di occhi Hyuga e li ho desiderati così tanto > ammette mordendosi il labbro inferiore con forza < e averne uno dato da..hidan, mi fa quasi pensare di non averlo mai voluto veramente > confessa ancora con grande sforzo < la dentro era come se non fossero prigionieri, alcuni erano dentro per volontà dei genitori o altro, non ho ben capito cosa, è tutto confuso > scuote il capo cercando.di mettere ordine dentro di se < cambiando? Non saprei.. lui ha messo in dubbio quello che ho pensato fino ad adesso, sugli Hyuga, sugli uomini..avevo promesso che dopo tuo padre me ne sarei stata lontana e .. > il volto che comincia a cambiare colore , si accende di un porpora violento < ci sono cascata di nuovo.. ma ti assicuro che non sarà come prima, tutto quello che provo morirà col tempo, standogli lontana quanto posso > le spalle che calano di nuovo, il volto che ritorna bianco nel giro di poco tempo, si sta trattenendo e questo è evidente < in missione siamo state anche costrette a scappare, a non essere prese, catturate.. sono contenta che tu non ci sia stata, così non hanno preso anche te. La cosa più brutta che ho provato è stata la paura una volta che stavamo uscendo.. ho rivisto mio padre, e poi Raido. Nello stesso posto allo stesso momento > la mano che si stringe leggermente intorno a quella della Yakushi. Dolore e rabbia che si mostrano in contemporanea nella donna < era un genjutsu, l'ho capito dopo, ma quando sono arrivati stavo per crollare..non sono crollata solo perché c'era lui con me > ammette con stanchezza, confessare tutto quello la sfianca ma la libera allo stesso tempo, pensieri che finalmente hanno modo di prendere forma < grazie piccola . Ma come puoi pensare che io non ti possa accettare come sei? Ho accettato te e Mirako, e ti ho detto che ti avrei sempre accettato per come sei . Quindi non avere preoccupazioni su questo, sei sempre mia figlia > [stessi tag]

14:22 Kouki:
  [Interno Dojo] Meno male almeno il micino sta bene ed è contenta di non averlo lasciato tra le fiamme. <Si, si. Per fortuna. Lo stavo lasciando indietro, ma non l’ho fatto.> questo è quello che conta alla fine, quello che è successo è passato e non deve più in alcun modo intaccare il suo presente e il suo futuro. <Devo ancora capire bene cosa fare… non so se stare qui o tornare a Kusa. Ma a Kusa non mi è rimasto più nulla… siete tutti qui.> perché dovrebbe tornare al villaggio per rimanere da sola? Certo per il Clan, ma potrebbe tornare a quella Magione ogni volta che vuole del resto anche il Clan non appartiene a Kusa, ma a Oto, insomma… che differenza farebbe per lei stare lì o qui? E’ molto confusa al riguardo e non sa proprio che pesci prendere. In silenzio ascolta le risposte di Fumiko riguardo agli Hyuga e a quegli occhi che effettivamente lei stessa ammette di aver sempre desiderato. Eppure ora non ne è tanto sicura. <Pensi di non averlo mai voluto perché forse è solo per via del cambiamento che temi? O perché si tratta di un uomo che non meritava di perdere i suoi occhi? Perché volevi quelli di tuo padre?> per il potere di quell’Innata? Per potenziarsi, insomma qualsiasi cosa la piccola potrebbe comprenderla benissimo. Qualsiasi cosa fatta per diventare più forti e potenti, lei potrebbe capirla, senza giudicare bene o male per questo. Cerca di comprendere la mente di Fumiko attraverso quelle domande, calme e ben ponderate, senza voler mettere pressioni o ansie, lasciando a lei la libertà di rispondere o meno. Continua ad ascoltare ad elaborare, cercare di comprendere e trovare le parole giuste da dire. <Bisognerebbe saperne di più su quel luogo ed agire di conseguenza.> riguardo a quell’organizzazione e di chi c’è dentro… ma proprio parlando di quello le tornano in mente diverse cose lasciate in sospeso con la fuga di Raido, tra le quali spicca la loro di organizzazione. Ma non dice nulla al momento, osserva il rossore della donna mentre parla di Hidan e di tutte quelle cose che sono cambiate. <Io non… non riesco a vederlo più come un padre. Raido. Mi fa male.> l’avverte in modo che non usi più quella parola con lei, irrigidendosi, sentendo il dolore nel cuore per quel tradimento, quell’abbandono ancora sentito. <Ma ecco… sento di dirti di non soffocare con la forza quello che provi. Di non lasciare che il ricordo di Raido ti ferisca e ti impedisca di avere altri sani, bellissimi legami.> più o meno è quello che ha detto a lei sua madre Kaori. Nonostante lei stessa non saprebbe come comportarsi con un'altra figura maschile, ha compreso che non deve isolarsi e limitarsi, ma deve essere forte. <Ci prenderemo il nostro tempo per guarire e andare avanti.> sussurra con sguardo triste e la manina che si stringe a quella di Fumiko. In cuor suo si sente felice che anche lei abbia trovato qualcun altro capace di farla arrossire nuovamente. Così come sua madre ha trovato Azrael, invece lei non crede che troverà mai più qualcuno come Raido, e se dovesse succedere… riuscirebbe a fidarsi di nuovo? <E’ tutto finito ora, sei tornata a casa… non c’è tuo padre e non c’è nemmeno Raido.> ammette con un sorta di leggero rancore nella voce, rancore perché Fumiko ha provato tutto quello… il dolore ancora una volta. <Fortuna che c’era Hidan.> ammette con un piccolo sorriso, quasi complice verso la donna. Non che voglia spingerla a provare qualcosa o ad avvicinarsi a qualcun altro, ma ha avuto modo di notare che comunque dei sentimenti ci sono, e che con calma e delicatezza potrebbero essere vissuti. Poi cala il silenzio, alla fine di quelle sue ultime parole, abbassa il viso e guarda per terra, incapace di guardarla. Nella testa le ultime parole di Heiko che la spronano a ricordare sempre quello che aveva dimenticato per riuscire a superarlo. <Mirako è nata per cancellare dalla mia memoria gli abusi sessuali di Otsuki. Per proteggermi con una catena di muri e specchi… quando io ho ricordato, lei è svanita insieme ad Heiko. Ho recuperato quello che mi mancava e mi sono data quindi delle risposte a comportamenti strani che avevo o sentivo. Nulla dovrebbe essere cambiato per me…> si guarda le manine ora, corrugando la fronte. <Eppure… nonostante abbia guadagnato più forza e la mia completezza, mi sento così sporca ora.> anche se sa che non è così, ma solo il tempo potrà farle superare tutto. Perché si sente di poterne parlare con lei? Perché hanno avuto le stesse esperienza e sa che Fumiko potrebbe capirla. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

15:04 Fumiko:
 < nemmeno io so cosa fare, ero andata a Kusa per voi due, adesso però Kusa è pericolosa per Miho. Le mura di Konoha e quelle del clan possono proteggerla meglio.. e non so cosa fare, se tornare la o tornare qui > che dietro ci possa anche essere il desiderio di poter vedere lo Hyuga più volte rimane solo nel suo subconscio per il momento < possiamo prendere questa decisione insieme, se desideri tornare a Kusa , verrò con te e andremo a vivere insieme > sorride dolcemente. Non è una decisione che prenderebbe con troppa difficoltà , la accetterebbe solo per far felice la piccola Yakushi < credo che sia perché Hidan non lo meritava e invece lui si. Meritava di rimanere completamente cieco .. volevo e voglio essere più potente e riprendermi quello per cui ho lottato tanto. Quando ancora c'era Raido, e adesso che lui non ce più, voglio riprendermela. Ma non sono potente quanto lui , non ancora almeno. Quindi sono alla ricerca di quello che non ho > ma che adesso possiede e che potrebbe cominciare ad utilizzare per i propri affari e scopi, ma perché si sente così restia a prendere quello che ormai è suo? < lo capisco, fa tanto male anche a me > ha abbandonato Kouki e Miho, tutte e due le figlie come se nulla fosse, dopo tante promesse di rimanere almeno per loro, e invece no < spero solo che Miho non abbia preso da lui > non vuole che la piccola sia come suo padrr, che condivida il potere degli Oboro < non so cosa provare, mi sento così confusa che vorrei solo scappare, ma non posso scappare per sempre no? Proverò a pensarci .. almeno, quando lo vedrò di nuovo > tossicchia con imbarazzo < si, serve tempo . Sto adempiendo ai compiti del clan, a Miho, a te, mia madre. Il villaggio perfino > sorride amaramente < se non ci fosse stato lui sarei ancora la sotto, gli devo la mia vita > un sentimento che forse si mescola troppo con un altro genere di sentimento, più dolce e amorevole. Lascia che sia lei a sfogarsi adesso, a parlarle col cuore in mano.. e il sangue le si gela nelle vene. Ghiaccio che la irrigidisce completamente e una fitta al cuore la coglie con prepotenza. I passi che si fermano sul terreno mentre capisce le parole della bambina. La guarda. Un misto tra terrore, paura,.rabbia, odio. < non sei sporca > sibila con un filo di voce < non dirlo ne pensarlo mai Kouki. Mio.. mio dio > le mani che tremano e il corpo pure < mi.dispiace tanto > sussurra verso di lei < mi dispiace così tanto > comprende molto, troppo bene i sentimento della bambina, quello che prova, che ha provato a riavere i suoi ricordi < vieni qui > senza dire altro proverebbe a stringerla in un abbraccio caloroso e forte < mi spiace> continuerebbe a ripeterlo all'infinito se servisse. [Stessi tag]

15:34 Kouki:
  [Interno Dojo] Entrambe non sanno se rimanere o andare via, ed è una decisione che spetta a loro due e basta. Fumiko ha ragione nel dire che Konoha potrebbe offrire più protezione alla piccola Miho, per il solo e semplice fatto che c’è il Clan Senju, non ci sono delle fogne con dei mostri dentro, c’è sua madre qui che potrebbe darle una mano. Insomma… Konoha batte Kusa di molti punti al momento. Del resto anche la piccola Yakushi ha sempre avuto amicizie di Konoha… basti pensare a Nahira, sua sorella Shade. L’unica persona di Kusa con cui aveva legato era Raido, e ora non c’è più. C’era anche Hiroki, ma è sparito da molto anche lui… il Clan come ha pensato anche prima è l’unica cosa a legarla a Kusa, ma in realtà la legherebbe a Oto. Scuote la testa a quella proposta, pur mantenendo il dolce sorriso e gli occhi si riempiono di consapevolezza, la consapevolezza di essere realmente amata. <Sarebbe più logico per te ritornare a Konoha. Hai tua madre, il Clan, insomma… qui hai tutto, a Kusa niente. E sarebbe più ragionevole invece da parte mia fermarmi a Konoha.> ammette infine, con un sibilo appena appena sussurrato e gli occhi che si fanno più dolci. <Non ho niente a Kusa, non ho mai avuto nulla. Le persone che amo si trovano qui, le mie amicizie sono state con persone di Konoha. Quelli di Kusa che ho conosciuto sono… spariti, tutti.> oltre che andare a sentimento sta ragionando molto anche con la testolina. La sua famiglia è a Konoha, insomma, quella che lei ritiene la sua famiglia, quello che ne rimane. Considera Fumiko ancora di Konoha, molto più appartenente a questo villaggio, e Kaori è chiaramente di Konoha. Sono loro due la sua famiglia ora… emette un leggero sospiro stringendo la mano della donna e guardandosi ancora intorno in quel posto. Ha compreso in parte il pensiero di Fumiko alla fine, riguardo Hidan e gli occhi degli Hyuga, per il fatto che quel ragazzo non abbia meritato di perdere l’occhio. <Tuo padre era una persona orribile. O è… sai, non ho idea di che fine abbia fatto dopo quella volta. Spero che sia morto.> non era un padre, non è per niente un buon padre ne meritevole di essere chiamato tale. Ora la sente tutta la rabbia, ora sente la giusta reazione che avrebbe dovuto avere tempo fa, quando Fumiko le fece quella confessione. Ora riesce a comprenderlo e a gestirlo, ora riesce a capire. <La ricerca del potere è la cosa che più comprendo meglio. Per questo vedo questo… come dire… il tuo occhio come una sorta di fortuna.> si spiega meglio ora, perché detto così è proprio pessimo. <Voglio dire… non il modo in cui l’hai avuto, non perché una persona ormai a te cara ci abbia dovuto rimettere, ma io penso agli effetti e a cosa ti porterà. Una fortuna nella sfortuna diciamo…> oddio, non sa proprio se si è riuscita a spiegare. <Mi dispiace, credo di star rovinando tutto. Non sono felice che tu abbia passato tutto questo, per carità, quella gente dovrebbe solo pagare.> decisa, rude. <Però, ecco… a voler vedere oltre… quell’occhio è molto prezioso se vogliamo ragionare sotto il punto di vista della mera potenza.> altrochè, un’Innata come quella Hyuga è qualcosa che la piccola Yakushi considera anche superiore allo Sharingan per certi versi. <Spero di essermi… spiegata…> preda del suo stesso imbarazzo abbassa il viso arrossendo per la vergogna di essere andata un po’ troppo oltre, ma come al solito lei dice quello che pensa. Entrambe soffrono per Raido, e poi c’è Miho, lui l’ha abbandonata, ha abbandonato anche una figlia che era sua di sangue molto più della Yakushi stessa. Spunta un piccolo sorriso, scuotendo la testa. <Miho sarà diversa da Raido, lei sarà migliore perché crescerà coi tuoi insegnamenti.> pronuncia con sicurezza, per poi rilassarsi e sentendosi sollevata a quelle reazioni della donna, così imbarazzata nel parlare di un altro uomo. <Per la questione dell’occhio e di Hidan, effettivamente dovresti parlarne con lui e vedere insieme cosa ne pensa lui. Magari passare del tempo con lui potrebbe anche chiarire quello che… provi per lui?> che sia amicizia o qualcosa di più profondo non importa, sono comunque legami che potrebbero solo far stare bene una donna ferita. La decisione finale per quell’occhio poi spetterà al capo clan Hyuga, sicuramente, lei non può metterci becco e non vuole, solo non vuole che Fumiko venga trattata male, e basta. Infine arriva per forza quella rivelazione, doveva dirlo a qualcuno, deve ripeterselo ma anche parlarne per poterselo buttare alle spalle, un lungo percorso di elaborazione per non tenersi la ferita di un trauma simile. Si ferma quando Fumiko arresta il passo e tiene il viso basso, osserva il terreno… è sicura che lei possa capire e comprendere, è sicura che possa condividere le stesse sensazioni. Sente quell’abbraccio e gli occhi vengono chiusi con forza senza riuscire a trattenere delle lacrime che silenziose scendono finalmente libere sulle gote. Si stringe a lei ancora una volta, più forte, più intensamente. <Mi dispiace Fumiko… quando tu mi confidasti quello che tuo padre ti aveva fatto… io non sono stata di nessun aiuto e ora me ne rendo conto…! Lo sentivo così doloroso per me, anche senza saperlo, che mi ero completamente distaccata, ma ora so perché e mi dispiace molto di non aver fatto molto per te…> quella è la colpa che più le preme, non essere stata abbastanza per lei. Si stringe nascondendo il viso, senza riuscire a trattenere altre parole. <Come pensi… come pensi che reagirebbe Kaori…?> la paura di essere allontanata è più viva verso la Hyuga, anche se sa, anche se Heiko glie lo ha detto che nulla cambierebbe, eppure è una piccola paura che lì rimane, la paura di essere guardata in modo diverso. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

16:59 Fumiko:
 < sarebbe più facile si, sotto un certo punto di vista. Se vorrai fermarti qui, sai che sia io che Kaori saremo accanto a te e non spariremo > cerca di consolarla come può, notando come la sua voce abbia una sfumatura di tristezza < qua è pure molto bello, siamo in simbiosi con la natura, quindi potresti pure tenere tutti gli animali che desideri > proprio come lei tiene un coniglio, una volpe e un rospetto parlante . Ritornano a parlare di Noboru e la donna si fa scura in volto < non ne ho idea, non so se sia morto o cosa ma voglio saperlo adesso . Non so se sia riuscito a scappare e Raido non mi disse nemmeno dove lo teneva incatenato > quante cose avrebbe voluto chiedere all'Oboro adesso < sai cosa ho pensato? Che un tempo Raido mi avrebbe salvato da qualsiasi cosa. Che avrei potuto contare solo su di lui. Mi sto rendendo conto che alla fine ero nel torto, che lui se ne è andato, e che uno sconosciuto mi ha aiutata, ma soprattutto mi sono aiutata da sola > lei stessa è merito del salvataggio dello Hyuga stesso < lo vedo anche io come un dono del destino. È stato tutto per avere questo occhio ? Ma hai ragione, se ne avrò la possibilità di tenerlo, lo sfrutterò al meglio che posso. Non so nemmeno se la potenza di questi occhi si dimezza senza averli entrambi, sono domande che dovrò fare direttamente agli Hyuga > un potere immenso che si aggiungerebbe al proprio . Due innate, con una che le farebbe vedere attraverso gli oggetti per chilometri di distanza, e la propria che le permette di raggiungere lunghe distanze. < non so se sarà diversa, potrebbe avere la stessa indole e diventare una spadaccina come lui. Allora la aiuterò a diventarlo, anche se spero che sia una Senju totale come me > sorride al pensiero di poter realmente insegnare qualcosa a sua figlia < dici che potrebbe aiutarmi andare a parlargli? Mmh.. ci.. ci proverò, anche se sono sicura che dopo i suoi 10 anni di reclusione abbia il desiderio di vivere il mondo. Anch'io la avrei > la fronte che si corruga mentre si perde nella mole di pensieri e presagi, uno peggiore dell'altro che le instillano ansia come se fosse veleno . La abbraccia, la stringe a se con forza < sssh non ti scusare con me, non devi farlo. Non so cosa si possa fare, ma tu mi sei stata vicina comunque , e adesso tocca a me essere vicina a te . > accarezza lentamente la schiena della ragazza con la mano destra per donarle conforto < Kaori..? Esattamente come me, ne sono sicura. E sono sicura che potremmo partire noi insieme alla ricerca di Otsuki per ucciderlo finalmente > una sorta di promessa la sua. Avtebbe discusso con la Hyuga sulla questione ma è certa che anche la donna sia del suo stesso parere, devono partire per uccidere Otsuki. E lo avrebbero fatto insieme. [Stessi tag]

17:19 Kouki:
  [Interno Dojo] L’idea di trasferirsi a Konoha è sempre più tangibile ora che a Kusa è seriamente rimasta sola. Ha bruciato quella che era anche la sua casa, non ha amici ne nessuno sul quale contare e in quelle stramaledette fogne ci sono i mostri che l’hanno infettata. Cos’ha lei da dare a Kusa, se Kusa stessa non le ha dato nulla? Un discorso un po’ egoistico ma è pur sempre una ragazzina… che sta crescendo sempre più, vero, ma non può cancellare quella parte di sé egoista. <Già, Konoha sarebbe una scelta saggia oltre che migliore.> se rimanesse a Kusa che cosa potrebbe combinare? Il Clan, certo… ma può comunque rimanerci in contatto, giusto? Non aggiunge altro in proposito scegliendo di ponderare per bene la questione in un altro momento e si limita ad ascoltare le risposte riguardo al padre della donna, del quale nessuno sa nulla se non Raido. Con Raido fuggito chissà dove, però, è difficile anche sapere se il padre di Fumiko sia vivo o morto. <Spero sia morto e se non lo è, lo sarà presto.> non si fa problemi ad esternare il suo rancore verso una persona del genere. Le successive parole di Fumiko sono giuste e la fanno sorridere davvero di cuore, trovando una sorta di sollievo nel sapere che è riuscita ad andare avanti molto più velocemente di lei… ma forse perché sia Fumiko che Kaori sono due donne adulte, hanno più strumenti per andare avanti dopo Raido, o forse… è perché hanno trovato qualcuno che le ha aiutate ad andare avanti… Mantiene il sorriso dolce e delicato. <Hai ragione, lui non era così indispensabile, bisogna sempre contare sulle proprie forze.> le fanno male quelle parole da lei stessa pronunciate. Il petto subisce un colpo come se l’avessero trafitta dritta nel cuore… per lei Raido, dopo tutto, è ancora indispensabile come figura e come ricordo. Si morde il labbro inferiore soffrendo di nascosto, portando solo una mano al petto ed abbassando il viso in modo da non dover mostrare quel dolore mal compreso. Dovrebbe solo odiarlo, non dovrebbe mancarle così tanto procurandole un mix di sentimenti troppo differenti gli uni dagli altri. Cerca di distrarsi con gli Hyuga e quell’occhio, annuendo al fatto che dovrà parlarne con loro ma soprattutto un minimo di sollievo per essere stata compresa in quel suo discorso strambo sulle varie fortune e sfortune. <Per quanto riguarda l’Innata si vedrà se sarà spadaccina o un Senjuu, ma quello che importa sarà la sua educazione e quella glie la potrai dare solo tu, per renderla diversa da come si è comportato Raido.> torna a sorridere nuovamente nel vederla così impacciata all’idea di parlare con Hidan, e si sente davvero felice per lei. <Potreste vivere il mondo insieme, nessuno ve lo vieterebbe.> ammette sollevando appena le gracili spalle, ma senza voler mettere fretta a qualcuno. L’unica cosa che vuole al momento, infine, è stringersi tra le sue braccia, accogliere le sue carezze, il suo essere madre protettiva. Esattamente come lei, anche sua madre Kaori reagirebbe allo stesso modo… nessun disgusto, nessuna paura, nessuno sguardo strano. L’istinto omicida verso Otsuki magari, ma proprio come le aveva già detto Heiko… quello è passato e non cambia la ragazzina che è ora agli occhi degli altri. Annuisce lentamente, anche per il supporto contro Otsuki. <Si nasconde a Oto… vorrei prenderlo e torturarlo lentamente fino alla morte, ma prima di quello mi deve dare tutto quello che ha scoperto sulla mia infezione del sangue… e dovrebbe darmi la cura che tanto dice di aver creato, anche se fosse solo un siero che rallenta il processo già avviato dentro di me.> la sua trasformazione in un mostro uguale a quelli nelle fogne. Già, dovevano andare a Oto anche con Raido, ma ora una parte di quel piano è cambiato, l’Oboro non c’è più e chi se ne importa. Avrebbe dovuto portare la sua testa ad Otsuki quando ne aveva avuto l’occasione… avrebbe risparmiato sofferenze alle uniche due persone che davvero le vogliono bene: Kaori e Fumiko. Stringe i pugni, stringe il tessuto degli abiti della donna e si scosta appena per osservarla in viso. <Grazie.> le sorride asciugandosi le lacrime, sentendosi meglio. <Ah… una cosa.> deve chiederlo, sia per cambiare discorso e pensare ad altro, sia perché le è tornato in mente ora da prima. <Per l’organizzazione? Raido l’ha lasciata, giusto? Cosa faremo adesso?> è comunque un aspetto che bisogna affrontare, non si mette in piedi tutto un casino per poi fare finta che non sia mai esistito. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

17:42 Fumiko:
 Konoha. Sarebbe dovuta tornare li probabilmente, lontano da Yukio e dalla sua assenza e vicino ad Hitomu? La scelta non sembra essere poi tanto difficile da fare, rimarrebbe comunque solo per il clan e per Kouki. < lo scoprirò molto presto, penso di sapere dove trovare le cose di Raido, i suoi progetti e tutto il resto > afferma con convinzione, ha avuto modo di capire e sperare di poter trovare tutto quello che le serve . La guarda in quel suo dolore, in quella assenza lasciatale dall'Oboro < non ti sforzare di essere solo arrabbiata con lui.. lo sono anch'io, per come ha lasciato te e Miho, ma una parte di me vorrebbe solo che ritornasse, che non se ne fosse mai andato > sussurra con gentilezza < e poi è tua sorella , avrò anche il tuo aiuto nel farla crescere al meglio no? > sorride ancora prima che il sorriso scompaia dal volto < non lo so, non sarò io a dirgli qualcosa, non ne ho il diritto > nessun diritto di poter pensare a Hidan in quel modo, lui è lui, avrà adesso le sue cose da pensare e riprendersi dieci anni della propria vita perduta per il villaggio . < ad Oto. Ci andremo noi, ce la faremo Kouki, lo prenderemo e lo costringeremo a curarti. Ad inventare una cura definitiva .> continua a coccolarla, stringerla finché l'altra lo desidera . Ed ecco che giungono ad un argomento che le brucia dentro < sai , Raido avrà avuto potere e forza.. io ho qualcosa di più grande.. ho i miei ideali da mandare avanti. Voglio prenderla io Kouki, diventare più forte e continuare quel grande disegno di pace > ci crede in quello che dice, è consapevole di quello che bisogna fare < ti andrà di accompagnarmi all'organizzazione? Li ci sono cose che Raido ha lasciato, devo guardarle e pensare come richiamare tutti quanti, e mandare avanti il mio ideale , e chiedervi se siete ancora disposti a farne parte, ad essere parte di quel disegno. Tuo .. Raido la pensava in modo molto diverso da me, io ho altro in mente rispetto a quello che voleva lui. > la guarda intensamente, una scintilla che brilla nell'unico occhio visibile < li c'è sempre un posto per te, ma se non vorrai posso capirti > attende con una lieve ansia che la ragazzina dia il suo parere, la sua riflessione su tutto quello che vuole fare. Magari non la troverà all'altezza del compito dato prima a Raido? [Stessi tag]

17:58 Kouki:
  [Interno Dojo] Lasciamo da parte quel suo non sapere più dove stare, non vuole pensarci ora e probabilmente dovrà farlo con molta accortezza. La sua vita si è snodata su un sentiero che mai aveva creduto di poter percorrere, pensava davvero di finire a seguire la strada che era stata creata per lei, e invece no, tutto è cambiato e ora si ritrova con delle persone che sente essere come una famiglia. La decisione non dovrebbe essere nemmeno poi così difficile… ma per il momento si concentra su altro e quell’altro è purtroppo il dolore che prova nel pensare a Raido. Non sfugge all’occhio attento di Fumiko, la quale prova a darle parole di conforto dicendo cose anche non totalmente sbagliate. <Sono arrabbiata e molto anche, ma non riesco a smettere di sentire dolore ogni volta che penso a lui, perché mi manca nonostante tutto…> non può più negarlo, nemmeno a se stessa, ora riesce a comprendere meglio quello che la circonda e quello che è dentro di lei, e solo il tempo, per davvero, potrà migliorare le cose. <Io?> stupita e perplessa nell’apprendere che in effetti potrebbe avere anche lei un ruolo nell’educazione di quella piccola sorellina… una bambina che Fumiko considera sorella della Yakushi e di certo lei non se ne fa un problema, non più. <Non so quanto io possa avere da insegnare a una bambina, ma ti aiuterei più che volentieri.> ammette con un candido sorriso a tratti divertito… cosa potrebbe avere da insegnare a livello educativo? Potrebbe davvero farcela? Non ci pensa ora che è troppo presto, quindi si offre ovviamente per un aiuto o molti aiuti. Non mette più parole in questioni che non la riguardano tipo Hidan e Hyuga, annuisce solo alle sue ultime parole per poi concentrarsi sull’obiettivo che rientra nel loro campo emozionale ora, ovvero Otsuki e Oto. Non si sa quanto di vero ci sia stato nelle parole di quel pazzo, se davvero ha una cura o un siero che rallenti il processo, sa solo che ha studiato il suo sangue e da quello ne ha ricavato degli esperimenti. La sua fuga a Oto deve finire al più presto, così lei potrà mettere la parola fine su una gran parte della sua non vita e iniziare finalmente a pensare del tutto al futuro. <Si, spero solo di potermi davvero liberare di lui… e di potermi curare.> sussurra portandosi una mano alla testa e chiudendo appena gli occhi, cullandosi un altro poco tra le braccia di Fumiko prima di distaccarsi ed ascoltare con estrema attenzione le parole di lei riguardo l’organizzazione. <Mh.> annuisce, corruga la fronte e riflette con cura. <I tuoi ideali, la tua pace, come la porteresti avanti?> vuole sapere questo prima di dire qualsiasi cosa, perché Raido aveva fatto errori, aveva permesso molte cose sbagliate, poi si è voluto ergere a Dio e Giudice con questa organizzazione e la cosa le ha fatto storcere un po’ il naso. Ma se le opzioni di Fumiko sono differenti, le vuole sapere, e allora non avrebbe nessuno motivo per non seguirla in questa faccenda. <Spiegami come saresti diversa da lui, e io ti appoggerò in questo cammino.> è sicura di sé e seria sia in viso che nel tono di voce, attendendo non poca ansia, le sue risposte. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

18:10 Fumiko:
 < l'importante adesso è trovarlo e farlo parlare. Verrò con te, prima devo mettere al proprio posto un paio di cose riguardanti l'occhio, e il clan senju. Dopo di ciò partiremo per Oto insieme a Kaori per scovarlo. > il piano inizia a delinearsi con ulteriore chiarezza, e l'obiettivo rimane quello, prendere Otsuki, costringerlo a parlare e fargli creare una cura contro la malattia della giovane Yakushi. < questo non credo sia il momento adatto ne il luogo adatto per poterne parlare > si guarda intorno , nessuno del clan deve sentirla parlare della Masayoshi < ti spiegherò tutto una volta lontane da Konoha. Quando andrò a prendere magari i documenti rimasti dentro quel covo così lontano. Ne ho bisogno, ci sono alcuni appunti interessanti su alcune tecniche che Raido stesso aveva in mente di sviluppare , e spero anche qualche documento riguardante Noboru stesso. Posso parlartene durante il viaggio, oppure al mio ritorno > una proposta la sua che è liberissima di non dover accettare < vieni, che dici di mangiare qualcosa? Un thè magari? > sorride allungando una mano verso di lei in attesa che la prenda, e su richiesta della ragazzina avrebbe preparato un the o qualsiasi altra cosa, pur di passare altro tempo con lei prima che i propri doveri calino su di lei con forza, e le preoccupazioni siano così tante da non potersi godere un po di tempo con la sua bambina. Ha ancora qualche ora , qualche giorno prima di dover andare dagli Hyuga, prima di dover parlare col capo clan e con Hidan stesso. Meglio rilassarsi e pensare ad altro per adesso. [End]

18:19 Kouki:
  [Interno Dojo] Annuisce alle sue parole trovandosi in assoluto accordo… prima lo si trova e meglio è, inoltre deve anche trovare tutti i dati che la riguardo, che riguardano il suo esperimento, trovare i nomi di chi ha partecipato e magari scoprire da chi arriva la parte materna nel suo DNA… la sua madre biologica. Perché? Per scovarli uno per uno e portarli nella tomba, c’è bisogno di un bel ripulisto nel Clan. <Va bene, lì a Oto, dovrebbe nascondersi in un vecchio laboratorio dove ci sono dei dati che mi riguardano, così recupererei anche quelli.> non dice altro per il momento sui suoi piani futuri e rimane solo in attesa di sapere le risponde riguardo all’organizzazione, che però non arrivano ora per motivazioni condivisibili. Si guarda intorno non vedendo nessuno, ma non si è mai troppo prudenti, quindi annuisce dando completa ragione alla donna. <Va bene, allora ti accompagnerò. In due è meglio nel caso, speriamo di no, debba succedere qualcosa. Così ne parleremo strada facendo.> conclude con un sorriso decisamene più leggero e raggiante. L’invito a mangiare qualcosa non se lo lascia sfuggire, ora che sta affrontando tutto quello che c’era di nascosto nel profondo buio della sua mente, ha compreso che gran parte dei suoi incubi presto svaniranno. L’insonnia svanirà, la fame le sta già tornando. <Va bene!> esclama prendendo la mano della donna senza farselo ripetere due volte e stringendola con forza ma in maniera dolce. Tutto andrà per il meglio, tutto potrà solo migliorare ora che i tasselli man mano si ricompongono. Starà un po’ con lei, passeranno il resto del pomeriggio insieme e lei inizierà a respirare una nuova vita che le si prospetta davanti. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][end]

Fumiko incontra dopo molto tempo Kouki davanti l'entrata del proprio clan. Da li le due iniziano a parlare raccontandosi come sono state impegnate nel tempo precedente. Parlano di Otsuki e della loro intenzione di andare ad Oto, dell'occhio Hyuga impiantato nella Senju e si accordano per partire alla volta del covo della Masayoshi di cui la Senju vuole prendere pieno possesso dopo Raido.