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A spasso tra le margherite

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con Ekazu, Gekko

20:53 Gekko:
 Da qualche tempo a Kusa, lo Shoton non incontra la pioggia... Non gli ha mai dato noia, ma nemmeno gli dispiace. C'è sempre una certa e quale armonia nelle gocce d'acqua che scendono dal cielo... Ma oggi solo le nubi hanno coperto di quando in quando la luce dell'astro diurno ed a sera inoltrata la luna, quasi al suo culmine, con la sua luce argentea. Una bella serata, il tepore del giorno si sprigiona ancora dalla terra e rende il clima primaverile piacevole. Per la prima volta da lunghe settimane Gekko ha la possibilità di uscire da Kusagakure no Sato e per la sua prima scampagnata serale da Genin ha scelto i Prati Fioriti, dove potrà respirare un clima diverso da quello della città... un clima che per lui è più familiare, dato che tutta la vita che ricordi si è svolta fuori dai villaggi. Il ragazzo dai capelli neri sempre spettinati, ma questo quasi ad arte e con gli occhi color smeraldo passeggia tranquillo, reduce dalle fatiche della missione del giorno precedente, da quelle del lavoro e dell'allenamento, che mai si fa mancare. Passeggia pacifico, indossando dei semplici pantaloni ed una maglietta a mezze maniche, con una trama a rombi verdi, incurante della leggera brezza serale, dovuta all'escursione termica ed a segnalare il suo, invero basso, status porta il coprifronte di Kusa, legato stasera intorno al collo. Alla cinta tiene appeso un portaoggetti... ormai più per abitudine che per altro, ne quale ha lasciato ciò che ormai è per lui abituale portarsi dietro, alcuni fuda, di cui uno con il kanji "fiamma"... che invero tra qualche ora potrebbe tornare pure comodo, due contenenti i tronchetti per la sostituzione ed altri 5 bianchi, per ogni evenienza, naturalmente porta con sé pennello ed inchiostro, oltre a due set di makibishi ed un set di fumogeni. Dopo gli allenamenti ha rilasciato il proprio chakra e del resto durante una passeggiata non c'è ragione per ritenere di averne bisogno... non potrà certo essere aggredito da delle feroci margherite dopotutto.[Chakra off][Portaoggetti: fuda "fiamma" x1, fuda per sostituzione x2, fuda bianco x5, pennello e inchiostro, makibishi x2, fumogeni x5]

20:55 Ekazu:
  [Prati] Le nuvole, mosse dalla brezza, transitano dolcemente sui tre quarti di Luna. I fiori accompagnano quel silenzio nel loro frusciare silenzioso, illuminati dai pallidi raggi lunari. Un silenzio calmo, rilassante. Lui è lì, disteso e completamente immerso, tra lo stagliarsi prorompente della vegetazione. Ed infatti, nel fittissimo prato fiorito, il suo corpo ne rintaglia la sagoma. Le placche di terracotta rossastra, dell’armatura, si adagiano delicatamente al suolo, cosi come il busto ed entrambe le gambe. Solamente le mani, guantate di nero, sono raccolte dietro la testolina. Si, insomma, sta riposando. Lo sguardo è vuoto, completamente perso nel fluttuare ipnotico delle nubi. I folti capelli neri ricadono sul viso bianco cadaverico, fondendosi con le sue oramai costanti occhiaie nere, accennandone tuttavia i lineamenti ora cresciuti, marcati, non più infantili. Le labbra sottili, a brevi intervalli, lasciano scappare qualche sospiro. < aaaaah.. > sospira profondamente, questa volta. Ed è quasi ironico come quella voce, completamente atona, priva di ogni sfumatura, si sia armonizzata in quella palese rilassatezza. Le spalle accompagnano il tutto distendendosi, poggiando completamente a terra.

21:11 Gekko:
 Un passo dopo l'altro il giovane si muove sull'erba, con passo tanto delicato quanto possibile, ammirando i prati sotto la luce argentea e lattiginosa che filtra attraverso le nubi. Le piogge delle settimane precedenti hanno dissetato la terra, che ora rinasce a nuova vita nella primavera... d'improvviso un rumore cattura l'attenzione di quelle orecchie, poste ai lati di un viso tanto pulito e privo di peluria, ma non infantile. I suoi tratti delicati si muovono nella sera e le iridi smeraldine cercano la fonte di quel rumore, che non appartiene certamente all'erba, ai fiori o a qualche animaletto come nemmeno ad un volatile, dato che a quest'ora iniziano ad uscire a caccia i predatori notturni, che fanno versi ben diversi. Ed ecco lì, illuminata da un raggio argenteo, una figura allungata, distesa sul manto erboso. Avvicinandosi il ragazzo potrà notare una corazza fatta di placche rossicce, il cui colore viene leggermente falsato dalla luce lunare, tal che non si comprenda appieno se si tratti di legno laccato o terracotta, o quantomeno non se ne avvede il giovane. I passi si muovono silenti, per quanto possibile, frusciando nell'erba ed osservano la figura, rimanendo fermo ed immobile al constatarne il colorito, ancor più cadaverico, probabilmente alla luce argentea di questa sera e le occhiaie profonde. <Che sia... morto?> ipotizza avvicinandosi con cautela, ma poi ricorda il mormorio, forse un sospiro, forse un gemito, quindi sì è vivo, ma magari ha qualche problema. Un colpo di tosse a schiarir la voce ed annunciare al medesimo tempo la propria presenza, pur rimanendo ad una rispettosa distanza <Buonasera.> saluta con tono cordiale <State bene, signore?> domanda, cercando per altro un qualche segno distintivo[Chakra off][Stesso equip]

21:26 Ekazu:
  [Prati] Rimane lì, imperturbabile. E se fosse per lui, passerebbe tutta la notte disteso sul prato. Dormire ogni tanto gli farebbe bene. Qualche piccolo movimento col busto ad assestarsi, accompagnati dal leggero rumore sordo delle placche che striscerebbero l’une contro le altre. Ma all’improvviso, dei passi leggeri farebbero scuotere appena, ma quel tanto che basta per essere percepito dai suoi sensi, il terreno sotto di lui. Gli stessi passi scosterebbero l’erba, acuendo un sottofondo di non sua causa. Le palpebre si sollevano appena. Le iridi, diverse nel colore, cercano lentamente il contatto con la figura dello Shoton, ancora non pienamente visibile, coperto dall’erba. Tuttavia, all’improvviso un colpo di tosse. Molto lentamente, gli occhi punterebbero la direzione di provenienza di quell’avviso. < mh? > mugugnerebbe appena, quasi senza aprir bocca. L’altro saluta, e giustamente si preoccupa. Il volto dell’Uchiha non è propriamente il ritratto della salute. Tuttavia, senza perturbare minimamente la propria espressività, già del tutto assente, inizierebbe ad impastare il proprio chakra, miscelando quindi l’energia spirituale e quella fisica, generando una nuova fonte vitale che quasi immediatamente inizierebbe ad invadere il Keirakukei. < si, sto bene > risponde, ora puntando il suo sguardo direttamente su di lui < tu stai bene. > sarebbe una domanda, ma la totale afonìa della voce non permetterebbe di identificarla come tale < che ci fai qui > aggiunge poco dopo, rimanendo lì, immobile. [ Chakra: ON ]

21:39 Gekko:
 Osserva la figura, rivolgersi verso di lui... forse si stava addormentando, però se fosse malato, come il suo aspetto suggerisce, il sonno potrebbe essere una trappola a cui voler sfuggire. L' Shoton osserverebbe gli occhi, bicromi... a quanto pare è una cosa più comune di quanto non avesse pensato la prima volta... e già la prima volta si trattava di ben due individui dalle iridi di colori diversi. Questo renderebbe le iridi smeraldine di Gekko, un'eccezione. Questi pensieri vengono interrotti dall'affermazione dell'altro di stare bene e dalla richiesta... o era un'affermazione... se anche lo Shoton stia bene <Oh, io. Sì sto bene. Oggi è una così piacevole serata.> al ché sopraggiungerebbe l'altra richiesta, ovvero cosa Gekko ci faccia qui ed egli semplicemente continuerebbe il suo dire <Sono venuto a fare una passeggiata al chiaro di luna.> mormora osservando in cielo l'argenteo astro venire velato da una sottile nuvola <E' un buon posto per passeggiare e perdersi nei propri pensieri.> continua e torna a guardare l'altro <A quanto pare non sono l'unico a pensare ciò.> osserverebbe, non rinvenendo ancora sull'altro traccia che lo identifichi come appartenente al Villaggio dell'Erba.[Chakra off][stesso equip]

21:55 Ekazu:
  [Prati] E mentre l’altro parlerebbe, approfitta e socchiuderebbe nuovamente gli occhi. Qualche secondo, un nuovo sospiro, ed ecco che ripiegando solamente sugli addominali, solleverebbe il busto, poggiando entrambe le mani a terra ed incrociando le gambe. Spalle curvate leggermente in avanti, e visino appena appena abbassato, mentre gli occhi, tagliati dal ciondolare delle ciocche corvine penzolanti, mai si smuoverebbero dalla figura dell’altro. < tutto giusto, ma io non sto passeggiando > aggiunge appena l’altro finirebbe il suo dire < sono seduto.. > le labbra sottili appena lasciano sfuggire queste poche parole, sussurrate quasi, smuovendo appena, per qualche istante, le gambe incrociate, quasi stesse sottolineando il suo stare seduto < sei un ninja, vero? > aggiunge, notando il coprifronte di Kusa legato al collo. Ora, i villaggi sono riuniti sotto il governo di Kusa. Neanche sa se il suo coprifronte di Oto sia ancora valido, o se deve cambiarlo.. ma poco importa, per ora. Ben altri sono i legami con il Villaggio del Suono. Ed il primo, e più importante, è stampato sulla sua pelle, appena a sinistra tra spalla e collo, coperto appena dal vestiario nero presente sotto l’armatura. < dovresti sapere che prima di avvicinare qualcuno.. > la testa si solleva <dovresti prendere tutte le precauzioni del caso.. > le mani a terra spingerebbero, le ginocchia farebbero leva e immediatamente si porterebbe in posizione eretta. [ ck: on ]

22:16 Gekko:
 osservazione pertinente... Gekko sta passeggiando mentre Ekazu se ne sta spaparanzato sull'erba... parrebbe uno scacco nel discorso... parrebbe perché la replica dello Shoton sarebbe immediata <Beh certo.> ammetterebbe <Io l'ho trovata distesa qui.> sorride, indicazione che sta per segnare il proprio punto in questa futile partita verbale, che forse l'altro nemmeno intende in questo modo <Però per giungere qui avrete certamente passeggiato.> ridacchia <Dubito che siate cresciuto qui come una zucca.> mormora vagamente divertito, ma ciò che dice l'altro dopo, lo fa diventare immediatamente serio... la domanda se sia un ninja, fa cambiare il tono della conversazione. Finora l'altro era solo un'omo steso a guardare la luna, ora è un uomo in armatura interessato al fatto che lo Shoton sia o meno uno shinobi. L'espressione di Gekko cambia e scruta attentamente l'altro, iniziando a cercare di ipotizzare se possa essere un nemico di qualche genere... dovresti sapere che prima di avvicinare qualcuno dovresti prendere delle precauzioni. Questo sembrerebbe l'avvertimento di un sensei, oppure di qualcuno intenzionato a farti pagare la tua leggerezza <Sì. Sono uno shinobi di Kusa.> confermerebbe intrecciando le mani davanti al plesso solare e cercando di richiamare il proprio chakra, mentre visualizza,nella propria mente, ma senza chiudere gli occhi, la propria figura, come se fosse divisa in due da un piano orizzontale. Dopo ciò raccoglierebbe prima le sue energie psichiche in un punto della fronte. Concentrando in un vortice rosso come il rubino le proprie passioni ed ambizioni. Similmente nel ombelico cercherebbe di concentrare tutte le proprie energie fisiche, tratte dai muscoli, dalle ossa, dai nervi e dal sangue, fino a generare un vortice blu come l'acquamarina. Quindi spingerebbe i due vortici ad unirsi presso il plesso solare, a collidere e mescolarsi, sovrapponendosi e dando origine al rassicurante tepore del chakra che inizierebbe a vorticare in questo punto, dipanandosi per tutto il sistema di circolazione per raggiungere i molti tsubo. Se la procedura si fosse compiuta correttamente, sentirebbe il calore del chakra infondere maggiore forza ai suoi muscoli, resistenza alle ossa e rendere più scattanti i suoi nervi e più acuto il suo intelletto. <Non mi attendevo di incontrare altro che fiori ed animali notturni.> mormorerebbe in risposta, dopo essersi però preparato, come l'altro ha consigliato <Lei invece non è del Villaggio dell'Erba?> chiede continuando ad osservare ed attendendo con attenzione ogni movimento dell'altro[Tentativo Impasto del Chakra][se chakra 20/20][stesso equip]

22:58 Ekazu:
  [Prati] <vero, vero.. > risponderebbe allo Shoton. In effetti, anche lui ha macinato km per raggiungere quella prateria, dunque anche lui avrebbe passeggiato.. ma questi sono altri discorsi, e potrebbero stare lì a fare l’alba prima di raggiungere un accordo. Tuttavia, nonostante i discorsi affascinanti, nota immediatamente il cambio di espressione nel giovane. Lui in viso è immutato, si limita solamente a fissarlo, quasi morbosamente. < non ti hanno insegnato in Accademia a stare sempre sull’attenti..? > aggiunge, abbassando leggermente il capo e facendo scorrere lo sguardo eterocromo sulla figura dello Shoton. Le mani al centro del corpo, in sigillo, a richiamare il Chakra. Conosce bene quella pratica, ovviamente.. < aaaaaah.. > e rapidamente, tornerebbe a sedersi. Ma non come un qualsiasi essere umano, ma come semplicemente farebbe lui.. Si lascerebbe cadere. Le ginocchia cederebbero, così che il sedere torni ad impattare in un tonfo sordo il suolo coperto dai fiori, ancora piegati dal peso del corpo. Le gambe si incrocerebbero, e lo stesso le braccia, al petto. < rilassati, tranquillo > sbiascicherebbe appena, nuovamente < non mi va di fare a botte.. > aggiungerebbe poco dopo, cercando una scusa per quello che sarebbe un duello improbabile < vengo dal Villaggio del Suono, mi chiamo Ekazu Uchiha > scandisce bene quel suo nome, in particolar modo il clan, da sempre per lui fonte suprema di ispirazione e devozione. < tu invece > nuovamente, una domanda che non pare tale. [ ck: on ]

23:18 Gekko:
 una prova... una cavolo di prova... una specie di esame, ma a giudicare dalla reazione successiva dell'altro l'esame sarebbe stato superato... cioè Gekko ha avuto la reazione che avrebbe dovuto, in un tempo ragionevole... nonostante questo, avrebbe dovuto arrivare già preparato. Una lezione che non gli era mai stata impartita... essere sempre pronto. Forse i suoi sensei sono stati più morbidi del dovuto su questo aspetto, forse il clima di pace che si sta respirando da anni, e che stona un po' con l'armatura di Ekazu, ha rilassato tanto gli animi da non spingere più tanto su quell'aspetto della preparazione. Siate pronti quando vi chiediamo di agire invece che siate pronti ad agire quando servirà. <Effettivamente questa lezione è la prima volta che la ricevo.> mormorerebbe rimanendo serio e teso all'azione <Però me ne ricorderò. Meglio essere pronti per un pericolo che non si presenta, piuttosto che non essere pronti.> mormora come se fosse un mantra da recitare. Poi la scena cambierebbe in modo a dir poco farsesco. Il guerriero con un sospiro crollerebbe sul proprio sedere, incrociando le gambe e le braccia al petto... se Gekko si fosse messo nella sua solita guardia, probabilmente questo fatto lo avrebbe fatto sbilanciare leggermente da un lato, come se un masso lo avesse colpito in testa... invece avendo mantenuto una postura più versatile... insomma meno pronta a reagire ad un attacco diretto ma più scattante per un'eventuale ritirata... beh la sua postura gli permette di non risentire troppo dello sconvolgimento di questa situazione. <Ah beh, meglio così.> mormora alla dichiarazione di non belligeranza <Però siete sicuro di stare bene?> un chiaro riferimento al brusco modo di tornare a sedere dopo solo pochi attimi passati in piedi. A sentir nominare il Villaggio del Suono, l'attenzione del ragazzo viene distolta dalla salute, precaria o meno dell'altro... di nuovo qualcuno che ha le sue stesse origini e forse costui non sarà un figlio di qualcuno che ha lasciato Oto <Piacere.> mormora <Il mio nome è Gekko...> un attimo di pausa <Shoton, anche se non ufficialmente.> aggiunge pur se l'altra volta quel cognome aveva suscitato una reazione che... <Mia madre veniva da Oto.> annuncia, senza a dire il vero grande entusiasmo e la ragione si comprende subito dappresso <Mi ha affidato a dei mercanti prima di morire.> conclude momentaneamente per poi rivolgere una domanda, un richiesta ad Ekazu <Non conosco molto del mio villaggio d'origine. Forse lei potrebbe raccontarmi qualcosa, Ekazu sama?> non parrebbe prestare molta attenzione, non per ora almeno al nome del clan Uchiha... eppure anche i sassi conoscono la storia di quella dinastia... certo non nei dettagli, ma certi grandi nomi sono scolpiti nella pietra[Chakra on][stesso equip]

23:36 Ekazu:
  [Prati] Certamente. E’ di sicuro un bene (..) che i tempi di pace tra le nazioni si stiano protraendo così tanto, ma le nuove generazioni, quelle già successive a quella dell’Uchiha, così non sapranno mai cosa potranno aspettarsi quando qualcuno scombussolerà il sottile equilibrio che pare stia regolando il mondo. Una bilancia instabile, pronta a pendere dalla parte del più forte. < fai bene.. > accenna leggermente col capo alle prime parole dello Shoton. Poco ma sicuro, in una situazione di reale pericolo, essere immediatamente pronti puo’ far la differenza tra vita e morte. < .. ti ho detto che sto bene > ancora inquietantemente serafino nelle parole; per di più, contornato da quella atmosfera.. il prato di fiori tutto intorno, la leggera brezza a smuovergli i capelli, il pallore cadaverico, le occhiaie color catrame e l’armatura d’altri tempi indosso, risulterebbe essere dannatamente inquietante. Eppur è semplicemente la normalità. Sarebbe molto più inquietante trovarsi quel volto nel bel mezzo delle risaie di Oto, ammantato di nero, con i soli occhi cremisi a squarciare la penombra.. Tuttavia! Non è questo il caso. < ciao gekko > lo saluta, come niente fosse, senza indugi. Ne ascolta il dire, anche piuttosto interessato ad esser sinceri. Si parla di un giovane ragazzo, originario del suo stesso villaggio.. < mmh > sempre, assolutamente, piatto nel timbro vocale < ho conosciuto veramente pochi Shoton ad Oto.. comunque, cos’è che vuoi sapere > la destra lentamente, molto lentamente, va a grattarsi con l’indice la coda dell’occhio destro, in un muoversi così ovattato da sembrare sott’acqua. < ricordo che ci fu la guerra, ad Oto.. poi sono successe cose con il Kage.. > si ferma un attimo, espira in un modo apparentemente seccato ma che celerebbe tutt’altre sensazioni.. < poi si è messa in mezzo Kusa.. e niente. Sai, non ricordo molto.. > continua a grattarsi <.. per molti anni ho vissuto tra dei corridoi, Oto non l’ho vissuta proprio tanto. Non saprei darti una risposta generale, prova a chiedermi qualcosa.. > aggiunge. [ ck: on ]

20:54 Gekko:
 Ascolta le parole dell'altro, che paiono confermare come prima avesse cercato di metterlo alla prova, ed apparentemente ne è rimasto soddisfatto... diciamo che il giudizio potrebbe essere "passabile" considerato l'entusiasmo di Ekazu... ma a dirla tutta non è che abbia sprizzato entusiasmo in qualche cosa dacché lo Shoton lo ha incontrato... magari in gioventù... beh non è poi così vecchio... lasciando perdere l'aspetto da salma riesumata, non dovrebbe essere poi tanto anziano l'uomo in armatura... Le sue parole fanno riferimento ad una guerra ad Oto, questo coincide con le informazioni in possesso del giovane conciatore, però è tra le ultime cose che cita, quindi la sua esperienza ad Oto risale ad eventi più vecchi... insomma c'è l'eventualità non proprio remota che egli possa un po' alla volta rivelare delle informazioni che interesserebbero allo Shoton. <Beh, al momento non ho proprio interesse per le bellezze paesaggistiche ed artistiche del Villaggio del Suono.> mormorerebbe al commento per cui Ekazu non avrebbe "vissuto molto Oto" <Mi interessa maggiormente il lato storico.> si siederebbe anche lui sull'erba, portando indietro il piede destro e poi scendendo fino a portare il ginocchio destro a terra, appoggiando la tibia ed il dorso del piede sull'erba, quindi allo stesso modo porterebbe a terra il ginocchio sinistro e terminerebbe appoggiando le natiche sui talloni. <Avrei piacere se Ekazu san potesse raccontarmi gli eventi che hanno portato alla guerra.> mormorerebbe <Del resto è proprio in quel periodo che io ho perso mia madre e sono stato affidato ad una carovana di mercanti.> spiega come se volesse o fosse necessario giustificare la sua richiesta... E' ben conscio che se l'altro non desidera o non può rivelare alcunché, spiegare la ragione del suo interessamento sarà futile, ma sa altresì che questa sua parziale esposizione potrà meglio disporre l'uomo in armatura[Chakra on][Portaoggetti: fuda "fiamma" x1, fuda per sostituzione x2, fuda bianco x5, pennello e inchiostro, makibishi x2, fumogeni x5]

21:12 Ekazu:
 Neanche lo stesso Uchiha non sarebbe interessato alle bellezze artistiche e paesaggistiche del Suono, vista anche la natura piuttosto scarna di Oto. Il lato storico, dunque. Un vero e proprio riassunto di ciò che sarebbe successo in tutti questi anni? Troppo noioso. Si limita, per ora, ad ascoltare le parole dell’altro, accennando in volto alla più totale inespressività, suo risaputo marchio di fabbrica. < A quale guerra ti riferisci? > l’indice destro continua a grattare lentamente la coda dell’occhio, quasi fosse oramai un automatismo. < Sai, ad Oto ci sono state parecchie guerre.. > aggiunge, questa volta scandendo bene ogni singola sillaba <.. Tra Oto ed altri Paesi, tra Oto e degli stranieri, tra Oto e Oto.. > e immediatamente, in testa, immagini frenetiche gli si stampano dinnanzi agli occhi; attimi che immortalavano i suoi ricordi, dal suo primo omicidio all’ultima missione per conto di Lei. < allora.. ? > gli occhi, ora, puntano direttamente quelli dello Shoton, alla sua stessa altezza, seduto lì vicino. < cosa ti serve? > attende le parole del giovane.

21:23 Gekko:
 Parecchie guerre... beh è già un'informazione che Gekko non aveva... del resto come non è stato in grado di rispondere durante l'esame teorico alla domanda sulla storia di Kusa, non conosce nulla nemmeno del suo Villaggio d'origine. Lui alla fine ha conosciuto molte strade, molti villaggi, molte città, durante i viaggi della carovana in cui è cresciuto... 10 anni di vita, senza mettere radici, fino a quando, appena un mese fa, arrivati a Kusa, non gli è stata rivelata una parte della verità. Per l'altra parte ha dovuto attendere di aver conseguito il coprifronte, ha dovuto attendere di essere legato a questo Villaggio dell'Erba. L'unica cosa che sa è che la guerra che ha fatto di lui un orfano ed un esule è stata <Mi riferisco a circa 10 anni, fa. Potrebbe essere iniziata prima, ma per quanto mi è stato detto si è trattato di una guerra civile.> uno sbuffo <Per quanto una guerra possa mai definirsi civile.> alza le spalle di fronte alla contraddizione posta dall'accostamento dei due termini, che poi altro non vogliono dire che sia stata <Una guerra tra Oto e Oto, quindi.> direbbe con sicurezza... oh sì, si capisce dalle parole dell'Uchiha che lui ne ha viste molte e tutte possono essere interessanti, in qualche modo, per capire il Villaggio del Suono. Ma quella guerra tra Oto e Oto, beh quella serve allo Shoton per capire la sua stessa storia. Per quanto possa essere naturale per una madre, voler allontanare il proprio figlio dal pericolo, lui vorrebbe capire veramente cosa quella guerra sia stata per Oto e per i suoi shinobi.[Chakra on][stesso equip]

21:51 Ekazu:
 Ascolta in silenzio le parole dell’altro, in un apparente indifferenza. Tuttavia, ogni sillaba indirizzerebbe il discorso proprio lì, verso la guerra civile. < .. uuuuh > la mano, dall’occhio, va ad intrecciarsi con i ciuffetti corvini davanti gli occhi < vediamo.. > prende tempo, deve pensare come organizzare bene il discorso, e la prontezza mentale non è mai stato un suo forte. < allora, la guerra tra Oto e Oto.. > la mano, nei capelli, scivola lentamente sul volto pallido, segnato solamente dalle profonde occhiaie. <.. innanzitutto, fidati. E’ stata fin troppo civile.. cazzo, è una lunga storia.. > torna forse sui suoi passi? No di certo, semplicemente non sa da dove iniziare. Ma il ragazzo pare essersi messo comodo, quindi ha tempo di spiegare tutto. < Prima della guerra civile, nel paese dell’Aria imperversava un’altra guerra che, col passare tempo, mieteva sempre più vittime e logorava sempre di più la stabilità del Villaggio.. allora, dovevamo prima risolvere questo problema.. una volta, risolto, salì come Kage di Oto un Ninja potentissimo, molto simile ad Orochimaru.. > non dice il Suo nome < .. Questo Ninja potentissimo ripristinò il potere e la ricchezza del Villaggio del Suono. Lo fece entrare nella prima Alleanza di Kusa. Tutto sembrava andare per il meglio. Bello no? Tuttavia, all’improvviso, tra le pareti stessi del Suono, qualcuno.. > un attimo di pausa. Kunimitsu, la sua prigionia, il suo marchio e quel patto. “ La sua Arma “, così lo definì. Una volontà completamente assoggettata al volere della Yakushi. Zero. < .. qualcuno, ebbe la brillante idea di opporsi. Inutile dirti la fine che hanno fatto poco dopo.. > Qualche secondo per riprendere fiato, per poi continuare < Non so tua madre che fine abbia fatto, puo’ darsi sia morta per colpa degli Scissionisti o per ordine della Kage. > conclude, senza mai staccare le iridi bicrome dall’altro. [ ck: on ]

22:07 Gekko:
 Osserva i movimenti dell'altro, come volesse leggerne l'atteggiamento... non può dire se questo gli stia mentendo o se stia celando parte della verità... quel velo di indifferenza, quell'atonia nella voce rendono difficile qualsiasi predizione a riguardo. Forse si trova davanti la prima persona della sua vita che non può leggere... almeno finché mantiene questo atteggiamento, almeno finché si trova in stato di quiete, perché quando prima si era alzato e lo aveva messo in guardia... lì poteva chiaramente leggere la minaccia... aveva chiaramente percepito che una risposta inadeguata poteva risultare fatale. Piega leggermente la testa prima verso la spalla destra, poi verso quella sinistra <Il fatto che prima di questa guerra ci fosse un'altra guerra intestina...> sì decisamente intestina è più adeguato che non civile a descrivere una guerra interna <...rende tutto molto più complicato.> mormora <In parte posso intuire che le ragioni della guerra risalgano alla situazione precedente, anche se forse quella guerra precedente era più silenziosa e meno aperta.> il fatto che Ekazu accenni alla situazione precedente ma parli della guerra successiva, può voler dire tutto e niente... forse conosce gli eventi di quest'ultima ma non quelli precedenti o forse quella precedente era una guerra non dichiarata, non organizzata, una situazione critica, calda, ma non ancora definibile guerra? <Dalle tue parole, Ekazu san, mi pare di leggere un profondo rispetto per la Kage> mormora <Posso chiedere chi fossero questi oppositori e come si sviluppò la guerra?> le domande iniziano a farsi più precise, anche audaci.[CHakra on][stesso equip]

22:22 Ekazu:
 Forse proprio quello è uno dei motivi per cui Kunimitsu scelse lui come arma personale. La sua capacità di non essere letto. La sua totale inespressività, sia agli occhi che all’udito, permettono all’Uchiha di essere praticamente unico, tuttavia indecifrabile. Non è un’incapacità dello Shoton nel saper leggere la situazione, tantomeno una mancata conoscenza tra i due, è semplicemente impossibile. Ed è lì, impassibile nella sua apparente tranquillità, ad attendere le parole dell’altro. < oooh si > ribatte, con un tono di voce quasi metallico < è molto complicato > si riferisce agli scontri antecedenti alla guerra civile, alla nomina a Kage di Kunimitsu, e all’assedio di Oto. Bei tempi. Potesse, assumerebbe una smorfia quasi nostalgica. Ma rimane lì, fermo. Piatto in faccia, come sempre. < Devo molto a Lei. > continua a non pronunciare il nome < Mi ha protetto quando dovevo essere protetto, ed aiutato quando mi sono trovato in difficoltà >< Alcuni dello stesso Clan del Kage, e altri di un secondo Clan, sempre del Suono.. > il capo si solleva appena verso la luna, seguito dallo sguardo < tranquillo però, sono stati in gran parte uccisi. Non meritavano di vivere > aggiunge, mentre parebbe nuovamente perdersi nel fluttuare ipnotico delle nuvole, in cielo. < Toh.. > la sinistra verrebbe sollevata leggermente verso il cielo, l’indice andrebbe ad indicare un nuvolotto < ahah > risata inquietante. E’ genuina, sincera. Ma quella completa afonìa la rende terribilmente drammatica < sembra una pecora.. > la magnificente pecora in cielo verrebbe osservata solamente per qualche secondo. Poi, di nuovo la testa viene chinata, rivolta verso l’altro < La rapirono. Ci ricattarono. Ma ovviamente, non ebbero modo di vincere. > [ck: on]

22:42 Gekko:
 Una donna molto potente, diventata Kage del Villaggio del Suono, una fazione all'interno del suo stesso Clan che le si oppone, spalleggiata da un'altro Clan di cui però l'Uchiha non fa menzione, come non ha menzionato il Clan della donna che lo ha protetto ed aiutato e che così tanto rispetta. Sono delle mancanze in questa cronaca, che tendono a lasciare lo Shoton con ancora più domande di quante ne avesse prima... ma questa è una conseguenza della conoscenza. Più si conosce e più si scopre di non conoscere e maggiore precisione si vorrebbe avere sui concetti conosciuti... Annuisce valutando le parole dell'altro <Capisco. Una situazione spiacevole.> mormora riflettendo sulle implicazioni del dire altrui... Ekazu ha detto che la fazione scissionista era composta da membri dello stesso Clan della Kage e da un'altro Clan. Ma non dice nulla riguardo la posizione del proprio Clan. Se lui fosse del medesimo Clan della Kage, avrebbe probabilmente detto che i secessionisti erano parte del proprio Clan per proteggere l'onore di una donna che tanto rispetta... quindi la Kage non è una Uchiha. Allo stesso modo è difficile credere che tutto il Clan Uchiha a parte Ekazu fosse schierato con gli Scissionisti. Di conseguenza il ragionamento di Gekko lo porta a ritenere che non fossero gli Uchiha, quel Clan e l'atteggiamento nei confronti di Gekko parrebbe sottintendere che non fossero nemmeno gli Shoton. In verità, lui non conosce tutti i Clan che risiedevano ad Oto, ma l'ostilità dimostrata dalla ragazza incontrata tempo addietro, potrebbe dare una risposta al dubbio riguardo ad uno dei Clan secessionisti... Doku. Però con le sue attuali informazioni non potrebbe dire se fossero il Clan della Kage, di cui solo una parte a lei opposto, oppure se fossero l'altro Clan. <In ogni caso la minaccia è stata sventata.> mormora riferendosi alla vittoria finale del fronte di cui faceva parte l'Uchiha <La Kage fu quindi portata in salvo?> beata ingenuità... o forse una provocazione che dovrebbe lasciare intuire la sua vera ipotesi... per altro dal suo tono traspare qualcosa che induce a ritenere che abbia scelto di chiedere l'esatto opposto di ciò che ritiene sia avvenuto.[Chakra on][stesso equip]

23:01 Ekazu:
 E’ una situazione complicata. Molto più complicata di quello che si possa pensare. Sono affari di stato. Affari che neanche Ekazu tende a sottovalutare. Si limita, infatti, ad esporre il “compitino”, ciò che potrebbe sapere uno studente in Accademia dall’altra parte del paese sui libri di storia. Ci sarebbero di cose da raccontare: l’abbandono di Eiji e il diventare Mukenin, il rapimento di Hanabi, la nascita della nuova Alba, quante cose.. ma si limita, volutamente, a raccontargli la punta dell’iceberg di una Oto che per anni non ha visto una vera e propria Pace. Destino già segnato dalla nascita del villaggio stesso, praticamente. Covo di Ninja traditori, nato sotto la guida del Ninja Supremo Traditore, il più forte tra i Serpenti. Macchiato dal Clan Yakushi, coltivatore e portatore corrotto del gene Orochimaru, e il Clan Uchiha, fondato sull’eredità dell’altro Mukenin della Foglia. E’ una storia che, giustamente, il ragazzo ignora in quanto ignora la natura stessa del Villaggio. Ma, in un modo o nell’altro, un giorno tornerà a trovarsi dinnanzi alle sue radici. < già. > risponde immediatamente all’accennare della minaccia sventata. La domanda successiva, però, cattura la sua attenzione. Il musino si volta lentamente, centrandolo perfettamente con quello dell’altro. Il corpo accompagnerebbe il tutto. La destra poggerebbe col gomito sulle ginocchia, mentre il palmo della mano va a reggere il mento. Lo fissa. Lo sguardo è nascosto appena dalle ciocche nere scapigliate < si. > secco, e perfettamente scandito. < E’ viva, perfettamente in salute, ed ogni suo nemico è stato spazzato via. > aggiunge poco dopo, sbiascicando. < E’ semplice ragazzo. Chiunque tu sia.. > .. < se ti metti contro di lei, muori. > aggiunge, sospirando appena a fine frase < Lei vuole solamente il bene del Suono. Niente di più. > ed è vero. Sono i mezzi con cui raggiungerebbe questo scopo che l’hanno resa il mostro che è oggi. Ma sono pensieri, considerazioni che neanche sfiorerebbero la mente corrotta del giovane Uchiha, completamente soggiogato dal potere del marchio. [ck: on]

23:15 Gekko:
 Evidentemente lo Shoton ha sottovalutato la cosa... non ha sottovalutato la Kage del Suono e non ha nemmeno sottovalutato la fedeltà di Ekazu. No. Quello che ha sottovalutato è qualcosa di molto più profondo, qualcosa che lui non può comprendere, perché non ha vissuto la situazione di quegli anni... o comunque non ne ha memoria... ed anche se l'avesse sarebbero le memorie di un infante. Quello che ha sottovalutato è la politica... qualcosa che per sé stesso è subdolo e corrompe. Qualcosa che in questo momento ha fatto pensare ad Ekazu... o così pensa il giovane Shoton in questo momento... una cosa diversa da quella che lui aveva inteso. <Forse avrei dovuto esprimermi più direttamente.> mormora <Non intendevo dubitare dell'esito, né manifestare una volontà che fosse di diverso indirizzo.> sorriderebbe <Sarei un aspirante suicida a dire a qualcuno che si è appena dichiarato fedele a quella donna, che desidererei il suo male.> mantiene il sorriso... ed effettivamente è vero... un ragazzo fresco di accademia... che nemmeno si approccia ad un possibile scontro con le dovute cautele, sarebbe davvero un pazzo suicida a fare affermazioni del genere di fronte a qualcuno che può evidentemente vantare molta più esperienza e presumibilmente potenza di lui. <Ciò che stavo sottintendendo è che forse una donna tanto potente, si fosse lasciata catturare di proposito per avere la possibilità di eliminare i capi della scissione.> lui non conosce il carattere della Yakushi, non sa se questo rientrerebbe nel suo modo di agire... forse sarebbe una strategia troppo avventata, frutto della scarsa capacità tattica e strategica di chi fino all'altro giorno era solo un deshi... forse. [Chakra on][stesso equip]

23:36 Ekazu:
 Esatto. Per quanto pessima possa essere, a politica è la chiave di lettura di ogni cosa, anche del mondo ninja. Meccanismi che persino alle più alte cariche internazionali risulterebbero essere contorte, fuori controllo. Figuriamoci a quei due ragazzi. Uno troppo giovane, inesperto, ritrovatosi ora in un mondo di cui conosce poco e niente; l’altro, invece, utilizzato da sempre come macchina.. dapprima, nei laboratori Uchiha, come clone 404, poi da Oto come Arma contro i nemici ( Zero ). < tranquillo.. > continua a fissarlo morbosamente < so bene che non parleresti mai male di Lei.. >.. < anche perché, fidati, saresti morto prima ancora ti accorgertene.. > ancora lì con gli occhi < ahahahah > ancora quella risata inumana per quanto fredda, distaccata. Ma se c’è una cosa che l’altro potrebbe è che, questa volta in particolar modo, risulterebbe deciso. Non sta scherzando. Avesse insinuato qualcosa, sarebbe morto. < Non si farebbe mai imprigionare. Non ha bisogno di questi inganni per schiacciare i suoi nemici.. > e finalmente gli occhietti tornerebbero su a fissare la luna, interrompendo così il contatto visivo morboso. E se ne starebbe lì, probabilmente tornerebbe a dormire, oppure semplicemente immerso nel suo silenzio. Lo Shoton anche potrebbe andar via, o rimanere lì. Qualunque sia la decisione presa, difficilmente avrebbe riaperto il discorso Kage ed Oto, almeno per sta sera. { END PER ENTRAMBI }

Una tranquilla passeggiata si trasforma in un incontro con un cadavere... ahem cioè, con un uomo vestito con un'armatura e dalla carnagione cadaverica e profonde occhiaie... che però è vivo ed in salute... e che da subito un'importante lezione ad un giovane Genin.
Da qui ai racconti sulla patria lontana, per uno, e ancora sconosciuta, per l'altro il passo è breve.