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Un triste addio

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con Gekko

Stanza Creata: Alloggio dei Nakajima.

11:21 Gekko:
 Una bella giornata in quel di Kusagakure no Sato, il Villaggio Nascosto dell'Erba... anzi una splendida giornata, una giornata grandiosa, una giornata che consacra tanti sforzi, ore di lezioni, allenamenti, analisi delle situazioni, studio di tattiche e strategie, analisi delle proprie potenzialità e delle possibilità offerte da ogni singolo strumento ninja, iniziando dalle protezioni, che ben conosce anche perché fin da piccolo le ha viste realizzare, assieme ad altri oggetti di pelletteria. Poi ha studiato le potenzialità della più comune arma shinobistica, il kunai. Non che ami particolarmente l'uso delle armi, però ne apprezza la versatilità: può essere usato indistintamente in mischia oppure a distanza. In mischia costringe l'avversario a prestare attenzione alla mano che lo regge, a distanza consiglia all'avversario di accorciare le distanze... E ciò è proprio quanto è accaduto all'esame. Lui si preparava a lanciare ed Eiko ha deciso di portare l'incontro sulla mischia. Ha poi analizzato altri strumenti, come i fumogeni e le bombe luce. Ottimi strumenti per ottenere un vantaggio in combattimento. Non ne ha fatto uso, ma ha approfittato del fatto che ci abbia pensato Chibi chan. Lui ha invece usato i makibishi, per coprire la propria ritirata. Le puntine tetracuspidi si sono dimostrate utili oltre le aspettative, poiché allo svanire del fumo hanno sventato la Tecnica della Moltiplicazione con cui Eiko mirava ad ingannare Gekko. Ora entrambi i ragazzi hanno ottenuto il coprifronte e sono a tutti gli effetti ninja al servizio del Villaggio dell'Erba. [Chakra off]

11:22 Gekko:
 I passi del neogenin lo portano rapidamente attraverso le vie del Centro di Kusa. Indossa ancora la tenuta utilizzata per l'esame. Calzari di cuoio con la suola scolpita in modo da non temere il terreno sdrucciolevole e poter fare buona presa in ogni circostanza, pantaloni neri in tessuto tecnico, lunghi fino a metà tibia, aderenti sulle cosce e più larghi dal ginocchio in giù, in modo da non limitare la mobilità , impermeabili ma traspiranti e soprattutto abbastanza robusti da non strapparsi a causa della normale usura del mestiere, che comprende a volte strisciare a terra o arrampicarsi, una maglia a girocollo, anch'essa nera e di tessuto tecnico, con maniche aderenti, lunghe fino poco sopra il gomito e che si chiude con una zip sul lato frontale, che va dalla vita al collo, sopra a questa una maglietta senza maniche, di cotone, con un motivo a rombi verdi, in vita indossa una fascia larga, che copre ampiamente il punto do congiunzione tra i pantaloni e le maglie. Di seguito va ad indossare un paio di vambracci di cuoio nero con anime di metallo come rinforzo e dei guanti ninja sulle mani, che presentano ben visibile sul dorso un rinforzo in metallo, sopra la fascia indossa una cintura di cuoio, alla quale sono assicurati un portaoggetti sul lato sinistro ed un porta kunai e shuriken sul lato destro, entrambi allacciati alla gamba rispettiva, in modo da rimanere ben aderenti al corpo, alla giusta distanza per garantire il facile accesso con entrambe le mani. Ora però indossa orgogliosamente anche il coprifronte con il simbolo di Kusa, che porta legato con una fascia nera, intrecciata alla cintura di cuoio che porta in vita, in modo da coprirne la fibbia. Sulle spalle Porta lo zaino, che contiene gli oggetti non infilati nel portaoggetti o nel portakunai, non ché un cambio d'abiti... del resto non aveva idea di quale scherzo potesse fargli Eiko durante l'esame. Il giovane si ferma davanti all'alloggio dei Nakajima ed osserva un uccello che si libra libero nel cielo. [Chakra off]

11:23 Gekko:
 Una bellissima giornata... però una nuvola, oscura per un attimo il cielo ad est, poco prima che il ragazzo decida di entrare nell'alloggio mostrando con fierezza il coprifronte ai genitori adottivi <Visto. Ci sono riuscito.> esclama con fierezza ed un entusiasmo tipico dei giovani... ancora acerbi, ancora inesperti, ancora incoscienti ed ancora ignari di cosa significhi realmente essere ninja, del pericolo e della sofferenza che questa vita può portare. <Ora sono un ninja a tutti gli effetti. Proteggerò Kusa ed i suoi abitanti e tutte le persone di cui sarò capace.> almeno ha abbastanza realismo per ammettere di non poter proteggere proprio tutti, però è decisamente ambizioso... forse non è pronto ad ammettere veramente di avere dei limiti, o forse non li vede proprio. <Che grinta Gekko.> sorride suo padre <Siamo davvero orgogliosi di aver cresciuto un giovane tanto capace... e soprattutto modesto.> aggiunge infine, quasi a prenderlo in giro. Sua madre non dice nulla, lo sguardo adombrato da qualche pensiero. Il suo volto è sereno, anche lei è orgogliosa del bambino che ha accudito, però è anche triste per qualche ragione. Una ragione che Gekko non comprende, non ha gli strumenti per comprendere, però notandola, anche lui s'incupisce. [Chakra off]

11:23 Gekko:
 <Cosa succede madre?> mormora il ragazzo dagli occhi di smeraldo <Sei in pensiero perché hai paura che mi aspettino molti pericoli?> chiede passandosi una mano tra i capelli neri, dai ciuffi in perenne disordine. La donna fa segno di no con la testa, però il suo volto rimane in apprensione. Un'apprensione comprensibile, dopotutto <Sei cresciuto.> mormora <Sono passati ormai dieci anni da quando sei con noi. Non ti abbiamo mai raccontato del tuo passato...> continua la donna <Anche ciò che ti abbiamo detto quando ci siamo fermati a Kusa non è tutta la verità.> interviene l'uomo <Non potevamo dirti tutto subito...><Lo avevamo promesso a tua madre> interrompe la donna, con un tono quale quello che si usa quando ci si vuole scusare o ci si sente in colpa <Ci ha detto che era per proteggerti.> interviene nuovamente l'uomo <Se ti avessimo detto subito tutto, temeva che tu avresti agito con poca considerazione, preso dai sentimenti. Ma ora sei pronto, o meglio, ora sei in una posizione che ti impedirà di agire come forse avresti fatto se fossi completamente libero.><Che significa che ora non sono completamente libero.> protesta il ragazzo, ancora non riuscendo a comprendere dove il discorso dei Nakajima andrà a parare <Ora tu sei uno shinobi del Villaggio dell'Erba. Tu appartieni a Kusa. Se abbandonassi il villaggio per inseguire i tuoi fantasmi diverresti un traditore. Tradiresti le persone che hai detto di voler proteggere.>[Chakra off]

11:24 Gekko:
 Dunque è così... ed è vero... prima di egoistiche ricerche, Gekko dovrebbe pensare a comportarsi come un ninja del Villaggio dell'Erba. Abbandonare una missione o i propri compagni per correre dietro al proprio passato è una cosa che non può più fare. <E rimanendo legato al Villaggio, non correrai incontro ai pericoli da cui tua madre ha voluto allontanarti.> riprende la donna, mentre ancora Gekko sta apprezzando il reale peso e valore di quanto gli è stato appena detto. <Inoltre a Kusa c'è anche il tuo Clan, gli Shoton. Vedi, in realtà questo Clan era proprio originario di Kusa ed era solo questione di tempo, prima che tornasse alle proprie radici.> spiega l'uomo <E' stata tua madre a spiegarci queste cose.> interviene la donna <Facendoci giurare che non ti avremmo rivelato tutta la verità, fino a quando non fossi divenuto un Genin di Kusa.> continua rapita dal ricordo <Ci avvertì di stare lontani da Otogakure no Sato, perché il villaggio era entrato in guerra civile. Il Consiglio si era sollevato contro il Kokukage in un momento nel quale lui era lontano e la città si era spaccata tra i sostenitori dell'uno e dell'altro.> interviene l'uomo, più misurato della moglie nel raccontare gli eventi <Noi in realtà non sappiamo esattamente cosa accadde. Però tua madre ci confidò queste cose e disse anche che temeva tuo padre volesse usarti come mezzo di persuasione per il Clan... perché tuo padre non è uno Shoton. Lei ti portò via da lui, ti portò via da Oto e ci disse di stare lontani dal Villaggio del Suono. Ci disse di venire a Kusa, perché una volta tagliati i ponti con il Suono, il Clan sarebbe sicuramente tornato alle antiche dimore.><Tuo padre aveva mandato dei ninja per riportarvi indietro.> interviene la donna, nella sua emotività <Combattendo con loro tua madre è stata ferita e ci ordinò di allontanarci in fretta, perché tuo padre avrebbe presto mandato altri shinobi, più esperti di quelli che lei aveva già eliminato.>[Chakra off]

11:24 Gekko:
 Il ragazzo stringe i pugni fino a far sbiancare le nocche, sotto ai guanti ninja. Un padre che vuole usare suo figlio per ricattare il Clan della moglie. Una madre che per impedirlo porta via suo figlio dalla sua città natale e lo affida a degli sconosciuti. Un uomo capace di inviare degli assassini per riprendere ciò che gli appartiene e che vuole usare... Imperdonabile. Però è un uomo di cui non sa alcunché. Non può dirigere la rabbia che ora prova verso nessuno, non ha un nome, non ha un volto... non sa neppure se fosse schierato coi Consiglieri di Oto oppure con il Kokukage. Non sa quale sia la forza che ha plasmato il suo destino fino ad oggi. Non sa contro chi ribellarsi o chi punire per ciò che è accaduto. Sa solo che sua madre è stata molto saggia. Ha previsto tutto. Sapeva che una volta ottenuto il coprifronte, Gekko non si sarebbe potuto lanciare contro i fantasmi del passato... non direttamente e sprovvedutamente almeno. Ci sarà tempo e modo per ogni cosa. Tutti i nodi alla fine vengono al pettine... certo che considerando la capigliatura di Gekko forse nemmeno lo sa cosa sia un pettine. La voce di papà Nakajima ridesta lo Shoton dai suoi pensieri <Ciò che possiamo dirti è che il Clan Shoton è antico e nobile.> mormora <E che si è sempre occupato di proteggere Kusagakure no Sato. Dopo che la guerra si era abbattuta sul Villaggio dell'Erba, il Clan si è trasferito a Otogakure no Sato. Non so bene perché proprio lì, ma tua madre disse che fin da principio tutti sapevano che la cosa sarebbe stata provvisoria. Non sappiamo neppure come si schierarono gli Shoton nella guerra civile. Tua madre non ci disse nulla. Del resto la guerra è andata avanti anche dopo quel momento e tua madre ci disse solamente di cercare di tenerci informati ed attendere che il Clan tornasse a Kusa.> spiega contenendo i suoi sentimenti l'uomo. [Chakra off]

11:24 Gekko:
 <Credo che potrò chiedere al Clan.> mormora il ragazzo. Pensieri oscuri incupiscono le iridi smeraldine e trapelano dall'espressione dura del volto, che perde la consueta gentilezza, dovuta ai tratti delicati <Oramai sono un Genin del Villaggio nascosto dell'Erba. Posso presentarmi con orgoglio alla mia famiglia d'origine.> inspira a pieni polmoni e butta fuori il fiato con estrema lentezza. L'espressione si rasserena. Ci sarà tempo e modo per tutto, ma ora deve vivere nel presente e continuare a sorridere alla vita, come ha sempre fatto. Ora ha anche degli amici, compagni. Ora appartiene a qualcosa di più grande di lui e sta tornando alle proprie radici. Ha tutto di cui essere felice e ciò di cui deve dispiacersi appartiene al passato, non è qualcosa che lui o qualcuno ora possa cambiare. Sente anche che deve evitare di innamorarsi dell'idea della vendetta. Non tanto perché i suoi nemici potrebbero essere fuori dalla sua portata... questo no... farà in modo di azzerare le distanze nel minor tempo possibile. Il rischio più grosso innamorandosi della vendetta, è che potrebbe scoprire che chi è responsabile del dolore del passato non può più pagare. Cosa farebbe in quel caso, si vendicherebbe sui discendenti? Sulle famiglie? Sullo stesso Villaggio nascosto del Suono? No. Innamorarsi della vendetta è una cosa che deve evitare con tutte le sue forze. [Chakra off]

11:25 Gekko:
 <Noi abbiamo fatto ciò che tua madre ci ha chiesto.> prosegue l'uomo <E' stato bello avere un figlio a cui badare. Da crescere e veder diventare uomo.> aggiunge la donna con un sorriso caldo, anche se gli occhi rimangono velati dalla tristezza. E' vero. Lui era un bambino. Loro lo hanno preso con sé e ne hanno fatto un ragazzo, gli hanno insegnato le basi del loro mestiere di conciatori e mercanti. Ora lui è cresciuto. Lavora come apprendista in una conceria di Kusa ed è diventato un Genin... questo significa che è stato riconosciuto come adulto, ma anche che è stato riconosciuto come parte del mondo ninja. Ora è uno shinobi e prima di questo è un uomo. Ma per quale ragione la donna dovrebbe essere triste pensando a ciò? Forse un genitore che vede il figlio crescere e diventare adulto ed indipendente è triste perché in questo modo perde il suo bambino? Può essere. Del resto Gekko non ha figli... e menomale! In fondo ha solo 15 anni! Però non capisce. Ha imparato ad interpretare le espressioni della gente. A capirne le intenzioni ed in qualche caso le motivazioni. Ma tutta quella tristezza, sembra davvero troppo... nemmeno Gekko fosse condannato a morte. [Chakra off]

11:25 Gekko:
 <Sei un figlio di cui andare orgogliosi.> dice l'uomo <Sono contento di essere stato tuo padre, anche se solo per dieci anni e sono contento che tu abbia potuto apprendere da me.> la donna si aggrappa alla spalla del marito e nasconde il viso iniziando a singhiozzare <Sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato. Quando ci siamo fermati a Kusa pensavamo di essere pronti.> mormora cercando di trattenere ancora le proprie emozioni <Però forse in realtà non si è mai pronti per lasciare andare un figlio...> sorride, ma le sue parole nascondono qualcosa... qualcosa che non desidera dire, ma che sa di dover dire <anche quando sai fin dall'inizio che dovrai lasciarlo andare.> Ancora quelle parole si rifiutano d'essere pronunciate direttamente, ma girarci tanto intorno è futile. Ormai anche il ragazzo inizia a capire quali quelle parole saranno e ne capisce anche la ragione. <Noi partiremo nei prossimi giorni. Ci uniremo ad una carovana diretta nel Paese del Vento. Rimarrai per sempre con noi, però non torneremo più a Kusa e se dovessimo incontrarci da qualche parte, ti prego, fai finta di nulla e non usare mai il cognome Nakajima in futuro.> [Chakra off]

11:25 Gekko:
 Una lacrima scende dall'occhio sinistro di Gekko. Una debolezza che va subito a nascondere asciugandola col palmo della mano, coperto dal guanto. I Nakajima non sono ninja. Sarebbero un bersaglio facile per chi volesse colpire Gekko... non che ora il ragazzo sia questo grande osso duro, ma in futuro chissà. E se lui cadesse realmente nel vortice della vendetta, poi ci sarebbe qualcuno che vorrebbe vendicarsi di lui. Forse basterebbe anche solo che lui si avvicinasse troppo, perché i Nakajima venissero colpiti come monito. Sono civili e non sono nemmeno cittadini di Kusa... un atto contro di loro non otterrebbe ripercussioni. L'unico effetto sarebbe probabilmente quello di far perdere lucidità a Gekko... e lui va fiero della sua capacità di ragionamento. <Questi dieci anni sono stati un periodo felice della mia vita.> mormora il giovane dai capelli neri <Vi ringrazio per tutto ciò che avete fatto per me.> si inchina in modo molto formale, sforzandosi di trattenere le lacrime. <Vi auguro di fare un buon viaggio e di concludere buoni affari.> sorride salutandoli, come ci si saluta tra mercanti quando si prendono strade diverse dopo aver condiviso parte del viaggio <Vi farò essere ancora più orgogliosi di me. Un giorno sentirete il mio nome e saprete che vostro figlio è diventato un grande ninja.> fatica... fatica molto a dire queste parole senza piangere. Il momento dell'addio è triste... Gekko Nakajima non esiste più. E' l'unica cosa che può fare per proteggere qualcuno ora. [Chakra off]

11:26 Gekko:
 Gekko ha quindici anni. Dei suoi primi anni di vita non ha ricordi. Tutta la sua memoria è solo la vita di Gekko Nakajima. Un figlio di mercanti itineranti, di conciatori. Una vita semplice e pacifica. Non sono mai stati ricchi, però non hanno nemmeno sofferto la fame. Ora tutto questo rimane solamente un pallido ricordo, un'illusione che il giovane shinobi non ha la forza o semplicemente la volontà di cancellare. Lui non è Gekko Nakajima. Lui non è mai stato Gekko Nakajima. E' cresciuto come un civile, ma non è questa la sua natura. Così come il cuculo viene cresciuto da altri uccelli, nel cui nido viene lasciato il suo uovo, così Gekko è stato cresciuto in una carovana itinerante. Ma il cuculo non sarà mai un passero, una volta cresciuto scoprirà la propria natura e volerà come un cuculo. Allo stesso modo, Gekko ha ormai scoperto la propria natura, la propria vocazione,, qualcuno potrebbe dire il proprio destino... ma il destino è qualcosa che dipende da noi. Solamente chi è troppo debole o manca della volontà per realizzare i propri progetti si aggrappa disperatamente al destino per giustificarsi con sé stesso. Gekko è figlio di ninja, ha le qualità per essere un ninja ed ha desiderato essere un ninja fin da quando ha scoperto le proprie origini... ed ora è a tutti gli effetti uno shinobi di Kusa. Questa è la sua natura. [Chakra off][End]

Gekko, torna dall'Accademia Ninja con il suo coprifronte, entusiasta di poter annunciare ai genitori adottivi di essere diventato a tutti gli effetti uno shinobi del Villaggio dell'Erba. Questi sono felici per il traguardo raggiunto dal giovane, ma si apprestano con tristezza a dirgli addio. Prima di ciò, rivelano però a Gekko alcuni elementi che fino ad ora gli erano stati tenuti nascosti. I Nakajima gli rivelano anche ciò che è stato detto loro riguardo al Clan Shoton, in modo che il giovane Genin non si presenti nella completa ignoranza delle sue origini.

PS: l'avevo preparata in OFF, nel corso di vari giorni (non sono diventato lo Speedy Ginzales delle tastiere)