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con Hanae, Junpei

16:17 Junpei:
 Sera eh? Che deliziosa giornata sarebbe questa normalmente. La splendida luna in cielo a guardare vigile sul mondo e le strade calme e pacate, senza quasi nessuno in giro. Il silenzio è sovrano di questo momento, un silenzio che nella mente di una certe ragazza è tutt'altro che presente. Pensieri, preoccupazioni, paure e emozioni varie si amalgamo in una miscela eterogenea e incomprensibile, ma chissà che un certo qualcuno non stia ascoltando proprio ora il delirio nella sua mente. Però un qualcosa come il silenzio di adesso, fa sovrano nella mente della ragazza, di Kaine, l'arrivare all'Anteiku. Uscita da una situazione, che ritenere brutta sembra quasi un eufemismo, è ora in giro per le strade di Kusa, vestita di stracci e in parte sporca e puzzolente di sangue, non del tutto suo. Cammina, zoppica, desidera, i suoi passi se fossero suoni, sarebbero le note stonate di un piano rotto, per quanto veloci stanno andando. Cammina, CAMMINA VERSO CASA, è tutto ciò che può recepire dal suo cervello. Nonostante il silenzio, qualche sguardo indiscreto potrebbe vederla e giudicarla, ma ora come ora, cosa le può importare no? Finalmente dopo passi pesanti, e pensieri confusi la ragazza arriva, davanti a quella deliziosa quanto sinistra porta d'entrata. La mano sinistra a tenere il bacino ad altezza del rene destro, per poi allungare la mano destra verso quella maniglia, quella porta di calma e pace anche se non di salvezza. Chiude il palmo, stringe con la forza rimasta la maniglia e la spinge entrando dentro l'Anteiku. Odore di Caffé, odore di casa, odore di una pace momentanea. Non troppi occhi dovrebbero osservarla di solito a quest'ora la clientela è poca, ma una figura di sua conoscenza da un momento all'altro dovrebbe spiccare tra tutti. Una figura dai capelli azzurri come il cielo, occhialuta e dall'aria bizzarra, ma sopratutto rassicurante, un suo fratello e colui che indirettamente l'ha iniziata in questo luogo. [Chakra off]

16:47 Hanae:
  [Pressi bancone] Il tempo è tornato a scorrere nel mondo. E' passato più di un mese da quando Kankri è passato all'inattività in quanto ninja, dedicandosi invece alla pura e triste autocommiserazione. Ha completato il suo dovere al costo di un compagno di team, cadendo nell'inquietudine e lasciandosi cullare da quest'ultima-- ma non solo, no. C'è qualcos'altro che lo trascina in basso, qualcosa di oscuro e sepolto troppo bene per influire più di quanto già è stato descritto, forse- uno spettro, che si nutre di antichi dolori. Ad accompagnare la perdita di un compagno di squadra è seguita la scomparsa di una compagna di vita, una ragazza che lui stesso ha introdotto all'Anteiku, la così detta: nuova arrivata, Kaine. Giovane ed imbarazzata, capace di farlo sentire vagamente il sensei della situazione. E nonostante tutto questo rumore nella sua testa, l'Anteiku è nel silenzio più totale. Il sole è andato, proiettando nuove ombre, la clientela è assente in questa frazione di tempo festiva, e l'intero staff si sta dedicando alle proprie attività, tentando di soverchiare l'accidia che invece ha macchiato a lungo l'animo di Kankri. Si trova all'interno del locale, sguardo fondamentalmente puntato sul nulla, mentre le braccia proseguono sistematicamente nel spazzare a terra con una scopa da esterno in bambù. Non che sia sporco, ma ha già lucidato all'esasperazione una tazzina prima di passare al pavimento. I capelli azzurri son mantenuti disordinati lungo il volto - e l'intero capo - accompagnati ad una montatura rotonda posata sul naso. Veste dell'uniforme tipicamente utilizzata dai Goryo all'interno del locale, composta da una camicia bianca ed un grembiule lungo, nero e smanicato. Scendendo un pantalone ed infine un paio di stivali che riportano il colore del grembiule. Il chakra è disimpastato, così come l'equipaggiamento solito è assente, lasciato nella sua stanza assieme ai fuuda nei quali racchiude l'equipaggiamento ANBU. < Dovrei smetterla..> Qualunque sia il significato della frase, il braccio sinistro si sposta dal lungo bastone della scopa, portandosi lungo il grembiule e tirandolo in direzione opposta al corpo per arieggiare un poco. Ed è allora, che un campanella - attivata dall'aprirsi della porta - annuncia l'arrivo di qualcuno. Prima ancora che lo sguardo si sposti son le labbra ad agire, schiudendosi appena in una frase permeata della gentilezza tipica di un lavoratore del settore. < Salve! Al momento siamo chius-- > E finalmente, gli occhi vedono. Vedono e si dilatano, si dilatano per poi immobilizzarsi alla vista di ciò che appare ad appena pochi metri di distanza da lui. La scopa cade a terra e le braccia scivolano lungo i fianchi, attonito. < Kaine!? > Istanti prima che gli occhi scivolino per osservare quel corpo, a malapena riconoscibile. Il vestiario, le ferite ancora aperte-- è ancora viva, e come se non bastasse è riuscita a scappare, qualsiasi sia il luogo nel quale si è trovata fino ad ora. Il corpo esita inizialmente, ma s'affretta rapidamente in un moto lineare verso di lei, per affiancarla. Tenta così di posizionarsi in modo dall'offrirle le proprie spalle sulle quali poter poggiare il proprio peso, mantenendo lo sguardo quanto più possibile su di lei. Il cuore torna a battere dopo un lungo periodo di silenzio, è preoccupato. Preoccupato- ma felice. Felice, ma anche più leggero. E' felice che Kaine sia lì, è felice che non sia morta, è felice di potersi togliere un peso enorme, seppur ancora..sia necessario sapere cosa sia accaduto. < Dei.. > Lo sguardo scivola su quel corpo, più da vicino, soffermandosi sulle ferite visibili e mantenendo la fronte corrugata e lo sguardo fondamentalmente afflitto. < Hai ferite gravi? Infezioni? Tagli aperti? Non c'è Nimura! Neanche Ruby, neanche Hiruma.. > Una mano a passare sul volto, tiltando e chiudendo con un colpetto di piede la porta del locale. < Ok, ok, un tavolo..> Non vedere sangue sgorgare dappertutto gli permette di mantener la mente più pulita. [Chakra off]

17:10 Junpei:
  [Anteiku] Kaine entra, stanca e raffredolita ma in qualche modo anche calma. Nessun cliente, sembra che a non molti interessi un caffè la sera tardi ma non importa, anzi forse è meglio che non ci sia nessuno a guardarla ora, apparte per lui, per Kankri. L'unico a vederla in questo momento. <!> Le iridi di Kaine trovano quasi un po' di vita, sgranano si aprono e osservano con pace nel proprio cuore il ragazzo, che di getto va verso di lei offrendole le spalle.
Migliaia di pensieri si uniscono insieme, sia positivi che negativi, ma sicuramente uno spicca più tra tutti. "si sono a casa". La ragazza con un po' di difficolta accetta le spalle di Kankri. Allunga il braccio sinistro verso la spalla sinistra del ragazzo andando così ad appoggiare il proprio peso un po' su di lei. Non sente di meritarsi questa piccola offerta di pace, ma non può fare a meno di accetterla ora come ora. A quanto pare dalle parole preoccupate del ragazzo, manca parte dello staff, perfino Nimura. Le secce labra della ragazza chiuse come serrande andrebbero ad aprirsi piano piano, per cercare di dire qualcosa, <se....sediamoci, poi ti racconto> un tono misto tra preccupato e lo stanco esce da quelle labbra. Inizia un po' ad ansimare e piano piano seguirebbe i passi del ragazzo ovunque egli voglia andare adesso, probabilmente un tavolo come lo stava nominando poco fa.
Ricorda le parole di Chara, e ciò che dovrà riferire. Nel suo cuore un oscuro segreto che va a mescolarsi a quella oscurità che ormai aleggia li dentro da un po' di tempo. Semplicemente un'altra goccia sulla bilancia, ma che se venisse eliminata, potrebbe distruggere lo strumento e rompere completamente quell'equilibrio. Come un'attrice dovrà riuscirà a seguire il copione stabilito e evitare dettagli inopportuni, per i Goryo, i genitori adottivi, i ninja che ha conosciuto, coloro sacrificati, e forse chissà anche un po' per se [Chakra off]

17:31 Hanae:
  [Pressi bancone] Lo sguardo continua ad esser spostato minuziosamente si ogni parte di Kaine, evitando i suoi punti caratteristicamente più femminili ma soffermandosi con attenzione laddove son presenti tagli e scorticazioni visibili attraverso quegli stracci, palesemente non appartenenti a lei. Indice che è stata davvero rapita e portata da qualche parte, a giudicare dal racconto di Azumi potrebbe essere stata rapita da qualche venditore, se non ..dal collezionista di teche stesso? Forse mostrandole la tessera dell'uomo potrebbe riconoscerlo, ma non è il momento adatto. E' importante verificare la drasticità dei danni subiti, ed accertarsi che non ci siano potenziali problemi in arrivo. Si dirige così al tavolo più vicino non apparecchiato, così dal poter lasciare la presa su Kaine e dirigersi prima di tutto verso la porta d'ingresso, che verrebbe serrata. Segue immediatamente il dirigersi alle vetrate che danno verso l'esterno, avvicinandosi ad una corda, che al seguito dell'applicazione di una forza, porta una serranda a cadere lentamente sul luogo, in modo dal sigillarlo. < Sei al sicuro, ora? > Lo sguardo si assottiglia oltre i buchi caratteristici presenti in una serranda, guardando oltre verso le strade-- non che ci sia davvero nulla da osservare. < Arrivo! > Corre da una parte all'altra adesso, raggiungendo la zona staff ed aprendo bruscamente la porta della propria stanza. Seppur distante, anche dal piano terra, dove si trova Kaine, dovrebbe esser udibile quel rumore. In quegli attimi semplicemente sta frugando tra i cassetti della sua scrivania per recuperare una bustina trasparente contenente un gruppetto di pillole rosse e delle fasciature bianche, che, una volta prese, gli permettono di tornare rapidamente di sotto, dalla ragazza. < Ok..un momento. > poggia quanto recuperato sul tavolo, avvicinando la mancina al petto e riprendendo rapidamente fiato dopo l'ultimo viaggio fatto. < Non so cosa sarebbe successo se tu non fossi tornata.. > inarca il capo verso il soffitto, sospirando pesantemente prima di recuperare una delle rosse pillole dalla busta trasparente, per avvicinarla alla ragazza. < Ok, prendi questo..e inizia a raccontare. > Avvicina il tonico alle labbra altrui, invitandola a sbrigarsi quantomeno nel prendere il medicinale essenziale di ogni shinobi. < Dannazione, Kaine..> il palmo di una mano a passare sopra gli occhi, prendendo nuovamente ossigeno. < Non sono bravo con queste cose, ma..è stato orribile. > Per l'Anteiku, figurarsi per la ragazza. < Dovrei anche fasciarti...> E probabilmente oggi verrà creato il primo Goryo mummia.. [chakra off]

18:30 Junpei:
  [Anteiku] Kankri accompagna con delicatezza la ragazza verso il tavolo più vicino per poi allontanarsia chiudere la serranda all'ingresso e correre all'impazzata, com un gatto per il locale. Kaine sfruttà l'attesa e si si siede, appoggiandosi delicatamente sulla sedia e aspettare il ragazzo remuginando.
Sta pensando se si meriti davvero queste attenzioni, le deve apprezzare, ma non è sicura di volerle apprezzare o potrebbe finire come con i suoi genitori adottivi. Un momento di calma e poi? Di nuovo, il ciclo si ripeterebbe, sofferenza, dolore e autocommiserazione come se piovesse. Non può permetterselo, non ora che ha questo suo obbiettivo, e del resto non ha deciso di percorre questa strada per continuare a vivere?
Lei lo sa è uno sbaglio, un errore, che ne elimina e ne eliminerà altri, per cercare di arrivare a sentirsi
in pace, ma sopratutto per continuare a vivere anche, se soffrendo. Un giusto connubio tra le due
cose deve essere trovato, senza che il proprio obbiettivo sopravalga sulla sua vita che sta tentando
di continuare, ne che quella vita diventi il suo freno per ciò che sta facendo, altrimenti i sacrifici fatti e i sensi di colpa sarebbero solo eventi vuoti e privi di significato. Ma il tempo delle elucubrazioni è finito per sua fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista. Kankri è tornato e ha portato con se qualche benda e un tonico coagulante. La ragazza mestamente accetta e afferra con l'indice e il pollice destro la pasticca, e portandola lentamente alla bocca la ingoia deglutendo con difficoltà, del resto non toccava qualcosa da mangiare da tempo. <aspetta> la ragazza scatta un attimo quando Kankri parla delle bende <per...per quelle pensiamoci dopo, prima ti dico cosa è successo>, e così la ragazza iniziò a parlare e piano un misto tra fatti veri e completamente inventati si uniscono tra di loro. <Inziò tutto qualche sera fa, io e altri due Goryo, Itsuki e Azumi, avevamo una missione di livello C proposta da Nimura> la ragazza prende una breve pausa tra una parola e l'altra la gola rinsecchite e le labbra sechce trovano difficoltà nel parlare <.*cough*..dicevo..> Kaine tossisce un poco e con tono serioso continua <la missione consisteva nell'entrare e infiltrarsi in un locale per trovare ed identificare il plagiatore del collezionista di teche....> la testa inizia un poco a girare al ricordo di quella serata ma la ragazza cerca di farsi forza e continuare a parlare <...dovevi vederci eravamo ridicoli, eravaao praticamente travestite da prostitute, persino Itsuki....> un leggero sorriso misto tra il sincero e il non si stampa sulla faccia della ragazza per poi svanire quasi subito e tornare a parlare <...comunque, io mi dividetti dagli altri due e andai a perlustrare una zona che pullulava di ragazza, quando da li a mezz'ora qualcosa sarebbe dovuto accadere, anche se non capivamo cosa, li feci la conoscenza di una ragazz..a..> la testa gira di più i ricordi vanno quasi ad avvinghiarsi al suo cervello come dei guanti di colore diverso ma resiste e continua a parlare <....sta di fatto che parlai un poco con lei fino a quando non partì quell'evento che...*cough*... arrivo dopo mezz'ora...> una breve pausa <...era un privé vi potevano entrare solo le ragazze, e anche se Itsuki non l'avevano scoperto per qualche motivo non entrò, ma Azumi si... All'inizio sembrava tutto normale, diciamo, del resto erano ed eravamo ragazze da vendere e pensavo che un'asta o qualcosa di simile stesse per partire da un momento all'altro e invece l'inferno piombo davanti ai nostri occhi....> un'altra breve pausa per trovare le parole e cercare di concentrarsi sul discorso <...un...muro con delle armi era in fondo alla stanza e insieme un timer, non ci voleva molto per capire che cosa stava per accadere da li a poco, e sia io che Azumi scattammo per fermare la tragedia, senza successo..... Per....per farla breve sia Azumi che io ci salvammo ma molte malcapitate no, era orribile. Azumi era agile e brava riusciva a schivare i colpi che le arrivavano, mentre io vennì aiutata da quella ragazza con cui parlai poco prima. Ci fece fingere morte, e ferì sia lei che me con una specie di strano ninjutsu o genjutsu non lo so neppure io. So solo che soppravvivemmo, però poi qualcosa successe....> Quei guanti ancora di più stavano stringendo il cervello a la mente della ragazza, ma si deve concentrare non può permettere che la propria memoria la ostacolì ora, <....*cough*.... scusa... ora continuo...> un po' di tosse e poi <...come stavo dicendo. Degli uomini entrarono per far passare le ragazze in un'altra stanza mentre uno era li a controllare se altre ragazze fossero morte o meno comprese noi, e se ne nadò facendo cadere qualcosa però. Dal suo taschino cadde un tesserino con sopra riportato il volto di un uomo, un Goryo, che corrispondeva perfettamente a ciò che sapevamo del plagiatore, si chiamava Jirou... e da li a poco sia io che la ragazza, alzandoci pensando di essere da sole, siamo state attaccate. Ovviamente abbiamo tentato di combattere ma era più forte, per questo ho queste ferite, e mi mise fuori gioco, della ragazza non so che fine avesse fatto. Vennì rapità e messa in una strana cella.....> concentrati CONCENTRATI <...*cough*.... e da li a poco mi avrebbe probabilmente trasformato in un suo pezzo da collezzione. Ero legata e lui non era lì, ma al suo posto al mio risveglio vi era la ragazza che ho incontrato al locale anch'essa in parte ferita. Mi slegò e riuscì a portarmi via, da quel posto portandomi vicino all'Anteiku a Kusa, gli avevo indicato io la strada. Poi ci siamo divise. Non so che fine abbia fatto o come mai era così abile da superare le difese di Jirou, però so solo che mi ha salvata.....> Piano piano quei gaunti iniziano a stringere di mano andando a far girare anche di meno la testa a Kaine. <... questo è ciò che accaduto......ecco.......potrei avere qualcosa da mangiare per favore?> Mestamente chiede del cibo, del resto non ha mangiato per chissà quanto tempo. [chakra off]

19:17 Hanae:
  [Pressi bancone] Oscurità e luce si fondono in quella stanza, adesso illuminata soltanto dalle luci pendenti dal soffitto, mentre le prime mezze-verità vengono nascoste e le prime bugie vengono esposte. Ma si tratta di sopravvivenza, si tratta di evitare l'inevitabile, si tratta di cambiare un fato terribile al quale si è stati legati. Tutti sono legati da un filo nero che conduce verso la medesima oscurità, Azumi lo è. Kaine lo è. Nimura, e persino il solare Hiruma, lo sono. E' un destino condiviso dall'oscuro sangue posseduto dai membri di questo clan, un destino che si sta svolgendo in questo preciso momento. Lo sguardo del Goryo rimane attento su di lei quando finalmente chiude il possibile e porta il necessario a trattare le ferite, andando conseguentemente a poggiare la schiena al muro e piegare le gambe, scivolando rapidamente verso il terreno, dove finalmente permarrebbe immobile, pronto a sentire la versione della ragazza. La parte iniziale la conosce abbastanza bene, grazie al report che è stato effettuato dalla compagna Azumi, e per quanto riguarda la parte dei travestimenti, beh, allunga appena le labbra, incurvandole il giusto dal mostrare un sorriso che fonde a sè un tentativo di lasciarsi alle spalle il peso che s'è attaccato al cuore quando ha iniziato a parlare con Kaine la prima volta all'Anteiku. Non ha logicamente un gran senso, ma si sente responsabile di questo ciclo di eventi, ha fondamentalmente scatenato l'effetto farfalla, che ha portato adesso la ragazza a ricevere tutte queste ferite. < Gli altri son rientrati senza problemi. > Afferma in direzione di Kaine, dando lei informazioni che a conti fatti non dovrebbe conoscere, considerando il punto nel quale la sua storia si ferma. < Sembra che abbiano un 'contratto' con un cliente importante. > Afferma, ma prima di proseguire ascolta la seconda metà della storia di Kaine. Tutto coincide perfettamente, come tasselli di un puzzle che combaciano, formando l'immagine di un grande drago rosso. Il loro drago è Jirou, colui che ha portato sventura e che devono fermare. Nel quadro manca la donna vestita di sole, ma è un'allegoria apparentemente insignificante. < Orribile..> Scuote il capo, facendo finalmente leva sulle gambe per alzarsi e raggiungere a passi lenti il bancone. Il corpo quasi si trascina, portando gli stivali a battere con forza sul pavimento legnoso. Una larga tazza viene riempita d'acqua, ed in un piattino viene invece presa da un apposito frigo un quarto di torta al cioccolato, tutto ciò che nel locale è sempre pronto ad esser servito. Tornerebbe così indietro, poggiando gli elementi sul tavolo per porgerli a Kaine, in modo che possa quantomeno riprendersi dalla fame e dalla sete. < Dovremmo trovarla e ringraziarla per quello che ha fatto. > Se ci sarà modo, non esiterà a infrangere la regola dell'Anteiku del non offrire nulla gratuitamente alla persona che ha portato in salvo Kaine dalle grinfie di un pericoloso killer. < Dovremmo anche diventare più forti. > Il motivo per cui hanno agito dei genin è la mancanza di maggiori poteri all'interno del clan, forse è ora di abbandonare la sua accidia e tornare al lavoro. < Non sforzarti ulteriormente, Kaine, hai detto abbastanza. > Un cenno del capo, senza aggiungere altro. C'è un elemento che non quadra con la persona che ha fatto questo a Kaine ed il plagiatore del collezionista, il corpo di Kaine ne fa da testimone agli occhi di Kankri. Tutte quelle ferite..è stata torturata, e la cosa non rientra negli standard dell'uomo che cercano. Eppure Jirou..Jirou è perfettamente negli standard. Che abbia deciso di comportarsi diversamente con Kaine? < Sappiamo come far uscire allo scoperto Jirou, e faremo in modo di metterlo a nudo davanti alla legge. > Non prima che passi attraverso qualcosa di molto più oscuro, qualcosa che non può citare senza la sua maschera addosso. Jirou Goryo, se è chi dice di essere, ovvero il grande drago rosso, affronterà l'ira dell'agnello. Si perde per pochi istanti in quei pensieri di vendetta, una volta ancora la sua mente viene annebbiata da uno spettro che non gli appartiene. Kankri non è quel tipo di persona, e non sapere cosa gli sta succedendo lo destabilizza al punto dal farlo perdere in sè stesso in un momento così importante per più di qualche secondo. < Il tonico sta già facendo effetto, ottimo..> lo sguardo scivola sulle scorticazioni lungo le braccia, notando come il coagulante agisca già rapidamente nel ricreare parte del tessuto, così come nelle principali ferite presenti rigenerabili per mezzi semplici. Qualcosa rimarrà, ma per questo ci sono le bende. < Dunque..> lo sguardo si assortisce lungo le fasciature bianche, strappandone un primo lungo nastro e osservando la verde. < Ok..distendi le braccia. > Fidati di Kankri.. < Sei ferita un po' ovunque. > Inizierebbe così a far passare uno strato di fascia lungo tutto il braccio sinistro di Kaine, partendo dal polso fino al raggiungimento della spalla. Lo sguardo scivolerebbe appena sulla 'cicatrice rossa' della ragazza presente all'arteria, ma senza soffermarsi troppo. Stessa cosa verrebbe fatta sull'altro braccio. < Dei.. > Sguardo a soffermarsi sul collo, dove segni di aghi si trovano sparsi lungo l'arteria carotide. Inutile dire che in pochi istanti tenta di fasciarti con uno strato anche il collo, da una parte all'altra. < E in realtà..andresti fasciata dappertutto. > Letteralmente dappertutto, tanto che Kankri volta lo sguardo, con vaga aria imbarazzata. < Posso lasciarti sola per qualche minuto per fasciarti, intanto ti prendo un cambio di vestiti dalla tua stanza, sì? > Si silenzia così, lasciandola libera di rispondere. [chakra off]

Al termine delle parole di Kankri, improvvisamente senti qualcosa, ma sei la sola. Parole che rimbombano nella tua mente come fossero ricordi, tuttavia, tu sai di cosa si tratta. "Fai allontanare il ragazzo, devo parlarti subito del tuo primo compito." Come dimenticheresti mai quella voce, Kaine? E' Chara, e sembra darti un ordine molto semplice. Ma come sempre, sei libera di scegliere se darle ascolto.

19:56 Junpei:
 Kaine finalmente riesce a raccontare ciò che è successo in miscuglio tra verità e menzogna. Oramai ciò che è fatto è fatto non si torna indietro. Il cuore di Kaine trova una certa calma e pace nel sentire che anche gli altri stiano bene <oh meno male> un tono di sincera serenità escono da quelle secche e tramortite labbra. <Beh si, ma non ho idea di dove sia> Kaine cerca una scusante per bloccare l'argomento in quel modo. Intanto il ragazzo le porta un po' d'acqua in una tazza e una fetta di torta, come qeulla notte....come quella notte. Con un po' di amara e dolce nostalgia, la ragazza va affarrendo con la mano destra la torta e affondarla violentemente con i denti e mandarne già un bel pezzò e finendola velocemente. <...*gulp*...oh cielo, non hai idea di che fame avessi...> cerca di intendere la cosa con tono ironico per quanto ci sia molto poco da scherzare, nel mentre beve anche l'acqua dalla tazza prendendola con la mano sinistra. Kankri continua un po' a parlare di Jirou, diventare forti, scovarlo beh, chi lo sa, sicuramente Kaine ha bisogno di diventare più forte per ciò che la aspetterà, ma per adesso non si vuole cruciare di questo, e decide di godersi questo momento di pace. Ora Il Ninja sembrerebbe volerla aiutare con le ferite e Kaine fa come le dice lui, per quanto tra i due il medico dovrebbe essere lei. Il ragazzo inizia a fasciare un po' sul braccio che la ragazza distende, un po' sul collo che cerca di esporre per facilitargli il lavoro. Non è molto fortunata quando decide di chi fidarsi, ma in questo caso pensa possa stare tranquilla. Il ragazzo si offre persino di andare a portarle un cambio di vestiti. Che serenità che pace, che momento di calma. Cosa mai potrebbe bloccare tutto ciò, o per meglio dire chi. Nella testa di Kaine una voce rimbomba, è Chara, le sta parlando. Improvvisamente tutta quella luce, tuta quella calma creata si disgrega quasi completamente. E un po' si sente preoccupata nonostante sapeva a ciò a cui andava incontro. Potrebbe ignorare la sua richiesta, ma oltre al fatto che gli serva un cambio di vestiti, non le conviene iniziare col piede sbagliato con lei, e decide di fare come dice. <certo Kankri vai pure> con tono un po' riluttante va dicendo queste parole, non vorrebbe rovinare questo momento, ma non ha molta scelta dopotutto. Appena Kankri si sarà allontanato verso la stanza di Kaine, ella inizierà a parlare nel suo pensiero con lei del resto dovrebbe riuscire a sentirla no? <Ok si è allontanato, quale...quale è il primo compito?> Con un po' di preoccupazione nel suo cuore misto anche ad eccitamento(?) la ragazza va chiedendo ciò a Chara. Sembrerebbe che parte di Kaine non aspetti altro che mandare avanti il suo obbiettivo, è una sensazione che non aveva mai provato prima d'ora, neanche quando era all'accademia. E' proprio un mostro eh? [chakra off]

Avere un ruolo può essere davvero eccitante, ma al contempo un grande pericolo, nonchè un peso che potresti doverti portar dietro per la tua vita ninja, per quanto breve o lunga potrà essere. Indubbiamente il modo di uscire da questo tunnel di caos è soltanto diventare abbastanza forte dal contrapporti a ciò che ora ti sta opprimendo, ma potrai farcela? O forse neanche ti interessa..chissà, qual'è davvero il tuo obiettivo finale. In ogni caso, dopo averti fasciata il minimo Kankri si allontana verso la zona staff, dirigendosi verso la sua stanza per iniziare a ispezionarla alla ricerca di un cambio di vestiti. "Per iniziare non dovrai fare nulla di particolare. " La voce rimbomba nella tua testa, accompagnando secondi di silenzio. "C'è una ragazza, alta circa 1 metro e poco meno di un altro mezzo metro. Ha lunghi capelli castani ed è un genin da poco. Si chiama Eiko, ciò che non sa è di essere Eiko Goryo. " Esordisce così, parlandoti di qualcuno che a conti fatti non hai mai conosciuto, una neo genin apparentemente, una tipa molto bassa. "E' la figlia di Jirou?" Nonostante sia un'affermazione, neanche Chara sembra essere sicura di ciò, ma non si sofferma troppo. "Comunque. Si trova spesso al parco giochi del centro di Kusa, ultimamente porta a spasso un cagnolino. Trovala, e prova ad avvicinarti a lei. Si deve fidare di te, non devi darle nessun dubbio. Ti fornirò anche il suo indirizzo..per qualsiasi evenienza. " E ti verrà dato, ma non ora. Adesso sei libera di rispondere e fasciarti, in attesa che Kankri ti porti un cambio. < NON HO VISTO NIENTE. > Questa è la voce del Goryo dai capelli azzurri, preceduta da un urlo poco virile. Ciò che è successo di sopra non te lo spiegherà, ma in ogni caso ti porterà un cambio di vestiti, così sarai libera di prendere un altro pezzo di torta...e conseguentemente prepararti per la tua nuova missione. Bentornata all'Anteiku, chiunque tu sia diventata. [end]

20:43 Junpei:
 Ad ascoltare le parole di Chara Kaine, è confusa, cosa mai potra volere da una neo genin dai capelli castani? Beh del resto che ne può sapere lei, anche se certamente ha un po' paura di cosa possa farle o farle fare alla ragazza. Tra qualche suo monologo e strano e simili la ragazza ci pensa un po' su, ovviamente dovrà accettare ma sarà giusto secondo lei farlo? Una neo Genin, però da quel che ha capito potrebbe essere figlia di Jirou, ed è una Goryo. Perché questa cosa le sta ricordando lei, possibile che come Kaine questa Eiko sia un errore come lei, ma forse come lei non uno da debellare ma uno ancora salvabile, uno ancora che possa essere salvato e redento. Se fosse così allora Kaine non sa spiegarselo, ma sente quasi una sensazione di felicità quasi patetica, nel sentire ciò come se forse, qualcuno possa essere come lei e accompagnarla in questo percorso solo e disperato. Chi lo sa. Ma quando la incontrerà sarà lei a giudicare e capire se sarà davvero così o meno. Ma niente e per caso, del resto perché si troverebbe qui ora no? Questa situazione per lei sarebbe quasi tragicomica ma tutta questa atmosfera di sola oscurità viene spezzata dall'arrivo di Kankri che in maniera comica arriva urlando spezzando fortunatamente quell'inquietante conversazione. La ragazza va con un sorriso rassicurante stavolta per davvero verso il Goryo alzandosi, e prendendo leggiadramente i vestiti <Grazie Kankri> per poi allontanarsi di sopra verso la sua stanza e meditare sul tutto. Meditare ma sopratutto, calmarsi, perché ora è tutt'altro che calma. Euforia mista a senso di colpa sta già iniziando a mescolarsi, euforia per quel che potrebbe significare quella ragazzina per lei e senso di colpa ricordando quella ragazza dilaniata da lei, e pensare che al posto di quella ragazza ci potrebbe essere Eiko. Ricorda le parole di Chara e come le ha detto che le avrebbe anche fatto torturare persone e da una parte ha paura che questo possa essere il caso, e da un altro vorrebbe che fosse così, perché come detto avere qualcuno che che condivida il suo stesso destino dall'inizio alla fine, le darebbe felicità, una egoistica ma comprensibile felicità. La sua mente va diventando sempre più confusionaria, non sa decidersi, non sa cosa pensare, ha bisogno di qualcosa che la aiuti a calmarsi e ragionare. Ma per ora non serve raccontarlo, o farlo vedere c'è tutto il tempo del mondo per farlo no? [end]

Kaine torna a casa, e al contempo riceve la sua prima 'chiamata' da Chara, legata ad Eiko.

Sicuramente non valutabile per il numero di azioni, segnata per tenere traccia e per Kaine.