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Ronde

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con Rasetsu, Kaori, Kaime

Attendere fato ♥

I violenti temporali dei giorni scorsi hanno lasciato spazio ad un clima appena più mite. I nuvoloni carichi di pioggia si son schiariti e hanno preso a muoversi piano dinnanzi ad un timido sole primaverile e caldo. Raggi luminosi filtrano attraverso le bianche nubi ovattate riflettendosi sull'Erba e i suoi territori d'intorno. Ryuuma e Kaime sono stati mandati al di fuori del Villaggio per una ronda come tante. Il loro compito è quello di controllare le strade ed i territori circostanti Kusa a seguito dei numerosi avvisi diffusi nelle settimane precedenti circa strani avvistamenti, suoni sinistri e attacchi a convogli e mezzi diretti per o in partenza dall'Erba. I dintorni del Villaggio sono prevalentemente composti da boscaglia fitta e rigogliosa con alberi più o meno alti, cespugli e siepi selvatiche, prati incolti e stradine di varia importante. Vi sono vie secondarie che conducono a punti specifici come Tempi o costruzioni antiche, e strade più ampie e larghe che collegano il Villaggio ad altri paesi ospitando anche il passaggio di carretti e convogli carichi di merce. Al momento Kaime e Ryuuma si trovano su una di queste strade più larghe e importanti in quello che par essere un placido pomeriggio primaverile. Qualche timido uccellino cinguetta, il sole illumina pezzi di strada, qualche scoiattolo s'arrampica lungo un albero reggendo fra le zampine una deliziosa ghianda. Tutto sembra essere tranquillo e ordinario, una noiosa ronda come tante per il rosso, una pratica e semplice prima esperienza ninja fuori dal Villaggio per la neo genin di Ame. [ Ambient ]

15:44 Rasetsu:
 Mandato fuori dalle mura, è costretto a star dietro ad una ronda nonché ad una neo-Genin. <Mphf.> Sbuffa, difatti, volgendo il di lui sguardo alla volta della ragazza. <Ehi, tizia.> Non ricorda il nome, non rammenta neppur si siano mai visti prima di quest'oggi. <Ricordami come ti chiami.> Asserisce con quel tono che par quasi un ordine più che una richiesta. Le permette, però, di andare avanti, di anticiparlo nei propri passi, affinché possa osservar con attenzione qualcosa di particolare. Difatti, restando indietro, ammesso ella l'abbia preceduto per davvero, il Rosso andrà a piegare leggermente il capo verso la propria spalla manca, poiché, sporgendosi, il di lui unico tentativo è quello di scrutar le natiche della povera malcapitata Kaime. <Nyahahah!> Ghigna, divertito al sol pensiero di poter affondare le di lui mani - or guantate di nero - in quel sedere. Già gli tremano. Peccato che sia in ronda e che abbia già tutte le prostitute del Locale Kukoku a disposizione da importunare! Tanto basta per evitar che lo faccia anche con le civili e le ninja (il pervertito, s'intende). Tornando seri, quel tanto che basta per narrar delle vicende di questo decerebrato.. Tra le varie tasche -due interne e due esterne- del giaccone bordeaux indossato, arrivante sin dietro le ginocchia, porta: 3 Carta Bomba, 6 Bombe Luce, 1 Bisturi, 10 Kunai, 2 Tonici di Recupero Chakra Speciali e 4 Tonici Coagulanti Speciali. Oltre al suo enorme giaccone, decisamente fuori moda per un Ninja, vi sono un paio di pantaloni neri, assieme a scarpe comode e d'egual colore. A coprire il busto, oltre ad una camicia bianca, v'è un gilet scuro a sua volta. I capelli del Rosso son raccolti in una coda alta, che -come se non bastasse già il suo viso ambiguo- lo fanno sembrare maggiormente una ragazza che un uomo sulla trentina. Un paio d'occhiali dalla montatura rossa completano l'opera, permettendogli di non sbattere contro un albero o distruggersi una gamba. Vambracci e schinieri metallici son disposti dove compete sotto gli abiti portati dal Rosso. <Hai qualche dote particolare che ti permetta di vedere e/o sentire e/o percepire?> Le chiede, d'un tratto, stringendosi nelle spalle. <Osserva i dintorni, nel caso in cui ci fossero segni di bestie o qualsiasi cosa sia utile a quanto ci hanno chiesto. E spero che ci diano una paga sostanziosa!> E' logorroico, oggi, andate a capire voi il motivo. Egli, dal canto proprio, volge le iridi giallo-verdi da un punto all'altro, da destra a manca, cercando d'esser piuttosto vigile ed attento alla situazione, per quanto possa essergli concesso. [Chk ON]

15:49 Kaime:
 Prima esperienza da genin, primo compito assegnatole da quando è stata promossa e, quindi, da quando è divenuta una padina bellica nelle mani di un Paese ninja, il quale manovra, a mo'di un marionettista, le proprie forze per qualsivoglia incarico. Nella giornata odierna, la piccola Kaime Ishiba, cognome ormai portato con onore e vanto, è assegnata ad un turno di ronda, per salvaguardare l'esterno del villaggio da ignote presenze ostili, le quali hanno già fatto attacchi a mezzi mercantili. Il vestiario della genin è formato da un top bianco rinforzato, il quale ricopre il braccio destro con una lunga e aderente manica, mentre il braccio sinistro è coperto da solo un artistico guanto, che ne ricopre le dita, lasciando sxoperti dorso e palmo. Ombelico scoperto, se non fosse per una sottile e semitrasparente maglia di rete nera, per poi veder, sotto di essa, lunghi pantaloni bianchi che rivestono quelle leve inferiori con un caldo abbraccio di cotone. Nascosti, occulatati dalla stoffa, vi sarebbero anche delle protezioni, al braccio destro un vambraccio, mentre il sinistro ne è sprovvisto, più per una mera motivazione artistica, forse anche controproducente, mentre, legati ai polpacci, due schinieri andrebbero a proteggere le tibie della femminea figura. Capelli tenuti lisci e liberi da qualsivoglia morsa, così da oscillare alle spalle della genin come una lunga cascata di fili di smeraldo. Grandi occhi ambra impreziosiscono quel viso angelico e dalla nivea epidermide, ma il suo aspetto non basta, le manca ancora un'arma. Il chakra. La giovane Kaime, nel tentativo di richiamare il chakra, energia fondamentale per qualsivoglia tecnica magica, andrebbe a chiudere gli occhi dalle ambrate iridi. Il corpo andrebbe a rilassarsi, tranne per gli arti superiori le cui estremità andrebbero a porsi all'altezza dello sterno nel caprino sigillo. Le gambe sarebbero leggermente divaricate, respiro regolare, testa leggermente abbassata, a causa del completo rilassamento, e la mente sgombra, sgombra da tutte le preoccupazioni, da tutti gli impulsi, da tutte le brame, da tutte le distrazioni che potrebbero distoglierla dall'azione intrapresa. Per pura comodità la giovane andrebbe a rappresentare, mentalmente, una sua copia, come un riflesso in uno specchio, ma parecchio differente dalla sua reale forma, in quanto il riflesso sarebbe spento, inanimato, indefinito, quasi fosse un mero contenitore vitreo completamente vuoto, o quasi. Due forme andrebbero a distinguersi nel vuoto del suo animo, una piccola rappresentazione femminile all'altezza dei suoi seni nasali, dallo smeraldino colore, capelli lunghi e dalla sinuette simile a quella della shinobi, mentre l'altra avrebbe fattezze maschili, dal violaceo colore e dalla corporatura snella e slanciata, capelli di media lunghezza e spettinati in maniera magnifica, situata alla bocca dello stomaco. Con la dovuta concentrazione queste due figure dovrebbero cominciare a muoversi lentamente, l'uno verso l'altra, per poi prender sempre più velocità, ricercando quel contatto con bramosia e lussuria. La femminea figura andrebbe a lasciar dietro di sé una velata sfumatura verdina, sinonimo di una spensierata condizione emotiva, mentre la sua controparte maschile andrebbe a rilasciare alle sue spalle una folta linea di denso fumo, sinonimo della potenza del corpo e dell'aggressività dell'impulso fisico. I due amanti dovrebbero continuare a correre fino a giungere all'altezza del plesso solare, ovvero poco sotto rispetto a dove la giovane tiene saldo il sigillo della capra, prima di riuscire a congiungersi. La loro unione é basata su un semplice trattener le mani del partner con le proprie, dando vita ad una leggera sfumatura tra questi due colori, fino al tanto atteso bacio, al quale consegue una reazione incredibile: le due figure si unirebbero come sfera, come a sancire il proprio amore per l'altra figura, un amore inscindibile e dal quale nascerebbero centinaia, migliaia, milioni o anche miliardi di filamenti della sfera stessa, filamenti i quali andrebbero a scorrere lungo il sistema circolatorio del chakra, attraverso il quale l'energia andrebbe ad irrogare interamente la figura della genin, rendendo possibile, attraverso la fuoriuscita di tale energia dagli tsubo, vie di fuga presenti sul femmineo corpo della ballerina in trecentosessantun punti diversi, le più disparate tecniche ninja o semplicemente azioni precedentemente impensabili per la shinobi, la quale andrebbe or ad aprire le palpebre, con una lucentezza maggiorata rispetto al solito, il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi. Il suo compito è accompagnato dalla presenza di Rasetsu, con cui ha avuto, in passato, un discorso che non le fu molto chiaro, tra il dare una seconda possibilità al paese dell'Erba e il...assecondare la sua criminalità, senza aver fatto riverimento biografico alcuno. Il sole da pace a quelle povere membra, che per quasi tutto il loro percorso accademico sono state inumidite da un meteo caotico e violento, mentre ora, in quella pace, tra uccellini e animaletti docili, pensa che il passato sia stato solo una dimostrazione di quanto la vita possa essere dura e di quqnto il futuro possa migliorare...pensando che tutto questo sia solo un premio karmico al suo cambiamento radicale, basato sulle parole della sua amata sensei Anaka. Le parole del compagno di team giungolo alle sue orecchie, con tono diverso dal loro primo incontro...un tono freddk, menefreghista, indorizzato solo alla conoscenza delle abilitá della neo genin.<no, a parte insegnamenti accademici non so far molto...e comunque mi chiamo Kaime, Rasetsu...> Indicando che lei ricorda i nomi delle persone con cui parla, per poi, senza replicare a sua volta, andar ad osservare l'ambiente alla ricerca di eventuali stranezze, anche perché è per quello che è stata chiamata.[tentativo impasto chakra][se chakra 10/10][equip: vambraccio x1; schibieri x2]

Il chakra della genin viene correttamente richiamato e va diradandosi per il suo corpo scorrendo fluido e forte nel keirakukei. I due compagni di squadra si ritrovano a scambiare informazioni sulle loro capacità sebbene, in verità, sia solo Kaime a chiarire cosa è in grado o non è in grado di fare mentre Rasetsu sta semplicemente assicurandosi di avere quante più informazioni possibili sulle possibilità della ragazza. I due si guardano attorno cercando stranezze o dettagli fuori dal normale che possano catturare la loro attenzione e, tuttavia, non trovano alcunché di fuori dall'ordinario. V'è pace e silenzio attorno a loro e solo qualche timido sbuffo di brezza a soffiare di tanto in tanto contro la loro pelle, i loro lunghi capelli dalle sfumature vivaci e brillanti. Le chiome degli alberi, il fogliame della vegetazione circostante, diffondono tutt'attorno un fruscio leggero e sonoro. Tutto par essere sereno, intatto, persino noioso. La situazione tuttavia cambia quando, di punto in bianco, un suono giunge al loro orecchio spezzando la quiete di quel momento. Un nitrire non molto lontano a cui segue subito un altro. [ Ambient ]

16:35 Rasetsu:
 Di punto in bianco, smettendo di fissar il fissabile, le si rivolge nuovamente. <Percezione della Presenza? Dovresti saperla usare. Tentala.> La indica con un cenno del mento, sollevando quest'ultimo in sua direzione. Suppone ch'ella la conosca, poiché è una tecnica che viene appresa in Accademia. Difatti, per uscir fuori dal Villaggio, necessita d'esser almeno Genin, il che fa appunto presagir ancor meglio come ella sia probabilmente capace d'utilizzarla. Il motivo è sottinteso, non crede vi sia bisogno di farglielo capire in altri modi. Gli arti superiori ondeggiano lungo i propri fianchi, liberi e con le mani fuori dalle tasche, sicché solitamente giocherella con gli oggetti che esse contengono. Nel mentre, nulla sembra balzare ai propri occhi o ai di lui padiglioni auricolari. E' già lì lì per rilassarsi, per calmarsi, per dar per scontato che sarà una ronda come tante altre, priva di ostacoli, senza alcun pericolo, limitando le energie al minimo indispensabile. Al contrario, pochi istanti dopo, un nitrito riesce a raggiungere il di lui udito e, si suppone, anche quello della Ishiba. <Hai sentito?> Chiede in sua vece, assicurandosi che, per l'appunto, non sia stato l'unico idiota della situazione a sentire un nitrito. Solleverebbe l'arto superiore destro, precisamente portando la mandritta dal lato polso verso le labbra. Sul polso, con un'occhiata attenta, son visibili parecchie cicatrici, alcune minuscole ed altre più grandi, molto chiare, disposte però nei modi più disparati a seconda dei morsi ch'egli s'infligge per far fuoriuscir il sangue. Prima di far ciò, sarebbe il Chakra Suiton quello a venir richiamato, come un flusso d'una cascata che discende dal petto del giovane, all'altezza del cuore che dice non batta. Farebbe sì che tal cascata, divenuta fiume, vada irrorando il di lui corpo in ogni singolo anfratto, mescolandosi al Sangue Nero in circolo, normalmente, nel proprio organismo. Mordendosi il polso, tramite gli acuminati denti da squalo, un rivolo di Sangue Nero dovrebbe cominciar a fuoriuscir dalla ferita creata appositamente per il Richiamo. Il Sangue, in tal maniera, inizierebbe a fluttuare nei dintorni del suo stesso corpo, formando un'aura, una sorte di nube invisibile, intangibile, dal colorito violaceo con piccole scosse elettrostatiche nere all'interno, come se fossero piccole stelle, piccoli sbrilluccichi con mero effetto scenico. All'estremità di mani e piedi, di arti superiori ed inferiori, invece, andrebbe a coagularsi del Sangue, affinché esso possa esser utilizzato, conseguentemente e se necessario, per creare costrutti e quanto più la fantasia del Rosso possa immaginare. Non termina qui, poiché la nivea pelle diventerebbe ancor più pallida, mostrando occhi dall'iride totalmente giallastra e la sclera tendente al nerastro tutt'attorno. Inoltre, sul di lui corpo, andrebbe a crearsi una mantella fatta totalmente di Sangue Nero, la quale sarebbe fintamente strappata alla base, abbastanza lunga però da coprirlo tutto e per intero, sino alle caviglie. Persino il cappuccio prenderebbe or il suo posto a coprir il crine scarlatto altrui. <Precauzione.> Cita alla volta della compagna di missione odierna, iniziando conseguentemente ad avviarsi in direzione - o almeno provando a captarlo - da cui proviene il suono stesso. Guardingo, tenta di non far troppo rumore mentre avanzerebbe, passo dopo passo, acquattandosi lievemente e tenendosi nei pressi della flora, facendo cenno anche a Kaime di far medesima cosa per avvicinarsi, conseguentemente all'ordine - o presunto tale - che le avrebbe impartito inizialmente, e restar comunque attenti ai dettagli, evitando di esporsi nel modo più blando e stupido possibile. [Chakra: 77/80 | Tentativo Attivazione Hijutsu Kokketsu lv3 | PV Ryuuma: 97/100][2/4 Attivazione Innata + 1/4 Avvicinamento]

17:04 Kaime:
 La giovane continuerebbe nel suo incedere, accompagnata dal ragazzo dal cremisi manto, il quale continuerebbe a, in maniera ovvia, indicarle cosa fare...cose basilare, ovviamente, che la giovane, però, forse per inesperienza, non aveva pensato di fare. Ci si accingerebbe, ma prima che il chakra possa esser convogliato a dovere. <Si...> E aggiungerebbe, notando il singolare utilizzato nel chiosare di lui...< Ne ho sentito pure un'altro, meno percettibile...>. Gli occhi fissano il compagno, il quale, alzando una manica, paleserebbe quell'alto quantitativo di cicatrici sul di lui polso. La cosa la inquieta un po', ma non quanto segue, un vero e proprio rito di magia oscura, una sorta di necromanzia ematica, un'arte che lo stesso Hasekage sfrutta. Gli occhi andrebbero a spalancarsi, non avendo mai visto nulla del genere, ma questo comunque non le fa perdere la concebtrazione su quello che sta avvenendo, non considerando più quel rituale, per andar a lavorare sul proprio chakra, ignorando anche che da lì a poco il kokketsu andrebbe ad incamminarsi. Il passo andrebbe ad avanzare, in un incedere ancheggiato, cauto e lento, che la portebbe a circa sette metri dalla propria posizione nativa. Il motivo per cui svolge il siddetto movimento è uno solo, la portata della sua capacità di percepire presenti nell'ambiente. Infatti lei, fino ad oggi, riesce a percepire solo elementi lresenti in un raggio di una quindicina di metri, e quindi, avendo la strada libera avanti a sé, andrebbe ad avanzare, alla rkcerca di una maggiore possibilità percettiva. Svolto il movimento, stando attenta ad eventuali trappole presenti, fili, terreno smosso e, si, anche ai ramoscelli, evitati per non fornir rumore nel suo passo, la giovane andrebbe a chiudere gli occhi, andando, ricercando la concentrazione dovuta, a stimolar la sfera fondamentale del chakra, facendo partorire, da essa, un innumerevole quantitativo di filamenti di chakra, i quali, condotti nel sistema circolatorio del chakra, andrebbero a confluire verso l'altro, dalendo lungo il petto e lungo il collo, dove andrebbero a dividersi in ugual dose per migliorare le capacità sensoriali di orecchie, naso, pelle, lingua. Il tutto dovrebbe portare la giovane, in caso vi fosse qualcosa da percepire, la presenza di elementi oltre lei e il kokketsu attraverso il fiuto, il sapore dell'aria e l'udito. Rimarrebbe quindi un minimo, se la conoscenza fosse stata utilizzata in modo lecito, a attingere alle informazioni che il luogo può fornirle, per poi, infine, riaprire gli occhi. In ultimo, essendo una situazione di ipotetico pericolo, la giovane andrebbe a sfruttare un'ennesima capacità. Anche questa volta alcun sigillo vien svolto, ma pura concentrazione andrebbe a stinolare, nuovamente, la sfera di energia centrale, alla quale andrebbe richiesto lo sforzo di creazione di un flusso continuo e costante, il quale andrebbe a discendere lungo lo stomaco, l'addome e, giunto al bacink, il flusso andrebbe a dividersi, come se quel bacio iniziale avesse dato vita a più di un figlio, come un ovulo che partorisce più esseri, perfetti, amati. I due flussi, specularmente, andrebbero a doscendere nelle due leve inferiori, lungo le cosce, i legamenti del ginocchio, i polpacci, ed, infine, giunti ai piedi mediante le caviglie, il chakra andrebbe ad attivare gli tsubo presenti sulle piante delle estremità, così da rilasciare l'energia e andar a formare un cuscinetto di chakra che andrebbe a permettere maggiore aderenza al terreno. Se il tutto fosse stato svolto correttamente, la giovane andrebbe a controllare il fare del suo compagno, così da agire di conseguenza.[chakra on][chakra 25/25][turni: 1/4 mezzo movimento - 1/4 percezione della presenza - 2/4 rilascio del chakra base]

All'udire quei nitriti non molto distanti dalla loro postazione, i due ninja vanno subito in allerta. Mentre Ryuma procede con il richiamo della propria innata andando a venir avvolto dal proprio sangue nero sotto forma di una inquietante tunica nera e di quell'alone viola-nerastro scintillante di piccole scariche oscure, Kaime avanza di pochi metri superandolo per poi concentrarsi alla ricerca di eventuali presenze nel circondario. A parte il fruscio delle chiome degli alberi circostanti e il cinguettio di qualche uccellino selvatico, tutto ciò che Kaime può sentire è quel nitrire e sbuffare piuttosto placido, chiaro segno della presenza di qualche equino: a giudicare dai suoni probabilmente due. La sua vista non nota niente di particolare o fuori dall'ordinario nella porzione di bosco attorno a sé e perciò si ritrova a non percepire altro che la presenza dei due animali ad una distanza che non è in grado di quantificare. Sicuramente oltre la curva dinnanzi a loro. A questo punto la genin, forse allarmata dal nitrire dei due cavalli, decide di richiamare il potere del proprio chakra per convogliarlo sotto le piante dei piedi a garantirsi una maggior aderenza col terreno. Un procedimento semplice, attento, che viene seguito mentre Rasetsu procede lungo la strada fino a girare la curva dinnanzi a loro. Nello svoltare, lo special jonin, potrà notare la presenza di un carro in legno lungo la strada trainato da due cavalli marroni. Il mezzo è fermo, le bestie immobili. Le loro code ondeggiano alle loro spalle, le loro teste sono allungate verso il basso a strappare qualche filo d'erba. Annoiate sbuffano, attendano, apparentemente da sole. Non sembra esserci nessuno a cassetta e il carro par essere beatamente abbandonato. Non è possibile vedere cosa questo contenga: il 'rimorchio' è chiuso da pareti di legno e da un soffitto ricurvo e decorato. Non ha finestre laterali per quello che il rosso può vedere, nè sembra esserci alcun suono a provenire dal mezzo. [ Ambient ]

17:53 Rasetsu:
 Ammantato di nero come la Morte stessa, il Demone Mangia Uomini svolta quella piccola curva della strada su cui si son immessi precedentemente. Avanza, passo sicuro, ma attento in ogni singola mossa, che parta dal poggiar il tallone alle punte dei piedi sul terreno. L'alone cinereo lo perseguita, non abbandonandolo mai, scatenando in esso altre e piccole scariche. <Percepito qualcosa?> Domanda alla volta della Ishiba, alla quale ha precedentemente ordinato - o quasi - di utilizzare una tecnica accademica, la quale si rivela esser però utile in determinate circostanze: sicuramente non questa. Attenderà un responso da parte d'essa prima di dir o far qualcosa, seppur svoltando possa or evidentemente notare la presenza dei due cavalli e della carrozza lasciata libera, ferma ed immobile però in mezzo alla via. <Mhm..> Mugugna, sollevando gli angoli delle labbra in un ghigno naturale per egli, innaturale per chi lo guarda. Sembra tendere la faccia allo stremo delle forze e delle capacità elastiche del volto. <Kaime-chan..> Prende già confidenza, ovviamente. Non si lascia mai scappare le opportunità vere e proprie sul momento. <..ti andrebbe di farti un giro nella carrozza? Nyahahah!> E' anche bella appartata, ovviamente. Frattempo, cerca altresì di avvicinarsi, cheto e attento, con le iridi che glisserebbero da un punto all'altro, nel tentativo di tener sotto controllo la zona. Non si sa mai, del resto. La Percezione è imprecisa e non fedele al cento percento. <Controlla se ci sono dei segni a terra, qualche indizio. Perché l'hanno lasciata qui intatta?> Bofonchia alla volta della compagna d'avventura, umettandosi le labbra con la punta della lingua. I cavalli sembrano star tranquilli, non spaventati come ci si potrebbe pensare se la carrozza avesse subìto un attacco da parte d'esterni. Dopo aver pronunciato tali parole alla volta di Kaime, egli stesso cerca di far medesima cosa, ossia di osservar il terreno, avvicinandosi pian piano alla carrozza, poiché vorrebbe dapprima esser sicuro che non vi siano trappole di sorta o qualcosa che possa frenar il loro incedere. Mentalmente, farebbe sì che il Sangue attorno ad egli vada ad agglomerarsi, al fine di formar, man mano, una figura solida da poter utilizzare a suo piacimento. Andrebbe a formar una sorta di scudo, una torretta precisamente, alta un metro e cinquanta centimetri, larga ben due metri, e con uno spessore pari a mezzo metro - normalmente - se non fosse che, l'altro mezzo metro di larghezza è formato da una moltitudine di spuntoni che vanno dall'alto al basso della stessa torretta, la quale avrà un colorito nerastro - come il Sangue - con un alone violaceo. Resterebbe non molto distante dal Rosso, poiché tal scudo potrebbe esser usato sia in atto difensivo che offensivo, visti gli spuntoni. Quindi, cerca, come antecedentemente detto, d'avvicinarsi alla carrozza, attento e guardingo, coi sensi all'erta, per osservar la porta, nel caso in cui vi siano tracce di scasso et simili, o qualsiasi altro indizio possa loro interessare date le circostanze. [Chakra: 74/80 | Hijutsu Kokketsu lv3: ON][2/4 Costruzione Costrutto (1.5mX2mX1m) + 1/4 Avvicinamento]

18:08 Kaime:
 La percezione ha funzionato, o meglio. Animali tutti, compresi i due cavalli, uccellini, scoiattoli e il kokketsu sono stati identificati dalla percezione, ma non altro, non un nemico o qualsiasi cosa con questo appellativo possa esser indicato. Il chakra scorre potente forte le sue piante dei piedi, piante che andrebbero a muoversi, in un lento incedere mirqto a seguir la sanguigna figura del compagno di team. Quello che le si palesa alla vista è un carro abbandonato e due cavalli miti che brucan erba, di sui i lati della strada divrebber esser pieni, a differenza della zona centrale dove, a causa del continuo passaggio di mezzi o pedoni, la vegetazione, timidamente, preferisce e non ha tempo di crescere. I passi continuano, replicando in principio...<no, non ho sentito altro a parte ciò che vedi...> Per poi fissare i cavalli e continuar il suo chiosare <... comunque penso che il carro non sia qui da molto...insomma, credo che i cavalli, se fossero affamati o stanchi, sarebbero andati via, portando con loro il carro.> Concluderebbe quindi il suo ragionamento. Gli occhi andrebbero a fissare il terreno, soprattutto alla base del carro, avvicinandosi, lentamente, al posto del cocchiere, anche per controllare che i cavalli non fossero feriti in nessun modo. In seguito resterebbe in attesa di responsi da parte del compagno o delle prove.[stessi tag]

Per via di un imprevisto off mi tocca assentarmi. Quest frezzata. Accordatevi su un pomeriggio che avete a disposizione e comunicatemelo così la riprendiamo ♥

Ad una attenta analisi da parte dei due ninja, i dati che emergono sono i seguenti: i cavalli sembrano godere di ottima salute e stanno beatamente mangiucchiando qualcosa con la coda a venir smossa di tanto in tanto alle loro spalle. Le loro zampe sono perfettamente sane, nessun tipo di ferita marchia il loro manto lucido e alcun verso sofferente sembra venir fuori dai loro musi allungati. Il carro, a sua volta, sembra essere uno come tanti. Le ruote sono macchiate di qualche traccia di terra ed erba, la vernice è un po' scolorita, ma tutto sommato sembra essere in ottimo stato. Nessun tipo di graffio o ammaccatura va a delinearsi attorno alle porte posteriori del veicolo, come se fosse semplicemente stato lasciato lì. Sul terreno non vi sono impronte né segni di alcun tipo se non le righe lasciate dalle ruote al loro passaggio. Tutto sembra essere assolutamente normale se non fosse che, a conti fatti, l'unica reale stranezza è proprio il vedere un simile mezzo abbandonato in mezzo la strada. Ryuuma si trova ora dinnanzi le porticine del carro con il suo enorme scudo di Sangue Nero borchiato a difenderlo e quello che può notare è che la porta è di legno semplice con un chiavistello di ferro ovviamente chiuso e due maniglie -una per anta- in metallo grigio piuttosto ruvida ma apparentemente resistente. Osservando il terreno circostante il carro, comunque, Kaime potrà notare che delle impronte vanno definendosi sul terreno asciutto alla base della postazione del cocchiere. Impronte che, dal ciglio della strada ove vi trovate, conducono al folto della boscaglia lì accanto a costeggiar la strada. [ Ambient ]

15:43 Kaime:
 Un carro in perfette condizioni, dei cavalli in perfette condizioni, un clima in perfette condizioni...l'unica cosa che stonano, in questo dipinto, è la presenza dei due shinobi e l'assenza del cocchiere, del quale si intravedono le impronte dirette verso la boscaglia costeggiante la strada, ove i due si trovano. Gli occhi andrebbero a cercar, nella speranza che la boscaglia non sia troppo fitta, di vedere, nella massima ampiezza di limpida visione che i suoi organi sensoriale le concedono, di controllar se l'uomo possa essere ancora nella zona e visibile, o se si fosse allontanato dando da non poter più carpire la sua presenza mediante una mera visione superficiale. Il chiosare andrebbe, comunque in direzione del compagno di ronda, verso il quale andrebbe a verbiare un semplice...<il cocchiere si è addentrato nella boscaglia. Perchè avrebbe dovuto lasciare qui il carro con i cavalli?> Per poi far silenzio, in attesa che il vermiglio ragazzo finisca di controllare quelle ante poste per l'accesso al carro e all'eventuale carico, umano o materialistico questo sia. A questo puto la giovane non saprebbe cosa fare…di certo non può lanciarsi all’inseguimento cieco del cocchiere, non avendo alcun mezzo per poterlo ricercare tra quegli arbusti e vegetazione varia. I passi non andrebbero a muoversi, anzi, farebbe attenzione a non calpestar le impronte lasciate dal cocchiere così, in caso vi sia bisogno, una squadra di cinofili possano ritrovarlo, che significhi una missione di recupero o la ricerca delle sue spoglie. [Chakra on][stessi tag]

15:49 Rasetsu:
 Giunto a poca distanza dalle porte del carro, cerca d'osservar meglio la situazione. Ciò che ne risulta, però, è che sia tutto normalissimo. Il semplice lasciar un carro lì, al centro della strada, incustodito, ma con nessuna traccia di chissà quale colluttazione o altra problematica simile, fa oltremodo sorgere dei dubbi. Tuttavia, se con determinate dinamiche avrebbero saputo riconoscere l'immediato pericolo, or san soltanto che v'è qualcosa di strano, ma è l'esatto pericolo che diventa un problema vero e proprio. <Tch.> Fa schioccar la lingua contro il palato, mantenendo contatto visivo coi dintorni, il carro in cerca di ancor ulteriori particolari, ma con un niente di fatto. La torretta con gli spuntoni fatta di Sangue Nero è ancor nei di lui pressi, a circa mezzo metro di distanza dalla di lui attuale posizione, giacché non necessita di tenerla tramite una mano, bensì gli basta il comando mentale. Kaime gli riferisce delle possibili tracce che par aver trovato, mentre il Rosso tenta di aprir il chiavistello che ne tiene chiuse le ante, nel tentativo di poter guardar quel che v'è all'INTERNO della stessa carrozza. <Ed io cosa vuoi che ne sappia? In effetti, sembra l'unico motivo per giustificare il fatto che il carro stia qui fermo assieme a dei cavalli non irrequieti.> Cosa che sarebbero dovuti essere in altre circostanze. <Anche se andassimo noi a cercarlo nella boscaglia, ci han detto soltanto di fare una ronda, non i cani.> Ammette, mentre si destreggia accanto alla porta come poc'anzi detto. <Mi occupo di veder cosa c'è qua dentro e penso che potremmo tornare al Villaggio a riferire. Potranno così mandare qualcuno di competente, qualche ninja sensitivo o che.> Fa spallucce, a lui poco interessa chi manderanno, potranno anche richiamar lui volendo, purché venga ovviamente pagato profumatamente! [Chakra: 71/80 | 1 Costrutto | Hijutsu Kokketsu LV3 ON]

Ryuuma tenta dunque di andare ad aprire le porte posteriori del carro. Il chiavistello viene sfilato con estrema semplicità, forse recentemente oliato considerato quanto facilmente scivola dal suo alloggio, e lascia le ante libere d'aprirsi sotto il tocco delle mani del rosso. L'interno del carro è assolutamente ordinario. Rotoli di tessuto dalle varie tonalità sono accatastati su di un lato dello spazio assieme ad alcuni abiti variopinti e perfettamente appesi. Quelli che sembrano pali pieghevoli per metter su un banco improvvisato da mercato sono ordinatamente riposti dall'altro lato dell'area mentre per il resto solo un paio di scatole son poste sul pavimento del carro. Tutto è in ordine, tutto è pulito, c'è persino un gradevole profumo di bucato. Evidentemente è il carro di qualche commerciante diretto a vendere la propria merce. Mentre Rasetsu ispeziona l'interno del mezzo, comunque, Kaime osserva la boscaglia ove terminano le impronte sul terreno alla ricerca della figura del cocchiere o di qualunque altra anomalia. Nulla di strano sarebbe visibile, nessuna figura umana in vista e tutto ciò che di strano si potrebbe notare è la corteccia d'un albero poco distante ove dei graffi ne artigliano la superficie. [ Ambient ]

16:18 Kaime:
 Il carro viene aperto, ma solo il suo compagno riesce a scorgere cosa vi sia al suo interno. Deve ammette che è curiosa, soprattutto dal fatto che la porta non abbia cigolato affatto e che sia stata aperta con così tanta semplicità...ma. <Penso ci sia un problema Rase..> direbbe, abbreviando quel nome per guadagnare tempo, mentre, lentamente, la giovane genin andrebbe a cominciar un incendere, attento, cauto, pronto allo scatto difensivo in caso si palesi il primo pericolo. I cavalli verrebbero superati, passando avanti ai loro allungati e sereni musi. Il suo incedere ha solo una destinazione...i graffi su quella corteccia. Se si riuscisse ad avvicinare abbastanza andrebbe a controllare a quale altezza si trovino i suddetti, capire, sommariamente, se possa essere possibile per un essere umani lasciare i suddetti e se vi fosse, nelle vicinanze, della presenza di sangue o altri elementi che possano portare alla luce il mistero del cocchiere sparito. Non uscirebbe, volontariamente, comunque dalla visuale del suo compagno di ronda, aspettando, anzi, il suo arrivo al suo fianco. Le supposizioni possono essere tante: il cocchiere può aver visto una persona in pericolo e voleva soccorrerla, oppure poteva essere all'inseguimento di un ladro che aveva rubatogli qualcosa o, pensiero più ricorrente, dopo il ritrovo delle tracce sulla lignea superficie vegetale, la possibilità che il cocchiere stesse scappando da un animale intenzionato ad attaccare. In ogni caso resterebbe lì, ferma, in attesa di un responso del suo compagno, più esperto di lei, e comunque pronta a scattare al primo evento di fato avverto. [chakra on][stessi tag]

16:27 Rasetsu:
 Aperta la porta del carro, quel che può veder all'interno non è altro che cianfrusaglia (dal suo punto di vista), ottima per un mercato qualsiasi. E' palese come, innanzi a quella roba, il pensiero che sia un mercante sia il primo delle motivazioni che gli balzano in testa. <Sarà sicuramente un mercante.> Bercia in direzione della Ishiba, affinché anch'ella sappia quel che ha trovato. Al contempo, è la stessa ragazza che lo richiama all'ordine, avendo trovato qualcosa di decisamente più interessante d'un paio di stoffe da vendere al mercato più vicino. Chiude la porta con il chiavistello, cercando di raggiungere Kaime alla volta di quell'albero. Cerca di evitar di calpestar le orme lasciate dal presunto cocchiere, bensì se necessario tenta d'aggirarle come meglio può, purché raggiunga la Genin senza danneggiare le prove che han trovato con tanta fatica. Avvicinatosi, in caso di successo, tenta di tener altresì sotto controllo la zona, acuendo i propri sensi. Le iridi giallastre ondeggiano da un lato all'altro della stessa zona, includendo i graffi che dovrebbero trovarsi sul tronco citato dall'altra. Come la donna, anch'egli cerca di controllar ulteriormente i dintorni, portandosi dietro, tramite ovvio controllo mentale, ancor la torretta, in caso ve ne sia estremamente bisogno, vista la situazione ed essendo quest'ultima una ronda. <Non possiamo addentrarci senza un piano, senza saper dove andare. Come ti dicevo prima, sarebbe meglio non eccedere. Ci hanno chiesto una ronda, no?> Insiste nel non ecceder nel lavoro già fatto: più consumo d'energie uguale più paga ed in questo caso non dovrebbe essere contemplata. Compatitelo, pensa solo al denaro che deve dare a Jinto. [Chakra: 68/80 | 1 Costrutto | Hijutsu Kokketsu lv3 ON]

Avvicinandosi all'albero in questione i due potranno notare come vi siano quattro graffi non particolarmente profondi a screziar la perfezione della corteccia in una direzione che va dall'alto verso il basso, in diagonale, da destra a sinistra. I graffi son posti all'incirca all'altezza delle spalle di Kaime e son piuttosto lunghi e lineari. Non vi sono tracce di sangue ma, a onor del vero, v'è un odore piuttosto pungente e sgradevole a provenire da quei segni. Un aroma quasi marcescente che potrà ricordare a Ryuuma -ormai pratico di cadaveri dopo il periodo trascorso negli O.M.M. e in battaglia- olezzo di morte. Il circondario sembra essere normale. Cespugli rigogliosi, rami secchi caduti a terra, foglie sparse, timide chiazze di sole a filtrare dal fogliame particolarmente ricco sopra le loro teste e qualche scoiattolino a correre qua e là assieme a lucertole, bruchi e farfalle. Un bosco qualsiasi, niente di particolarmente nuovo all'orizzonte, se non fosse per quel cervo ferito una decina di metri più in là. La bestia è accasciata al suolo con gli occhi semichiusi e il musetto aperto. Il suo fianco, dal basso al dorso, è madido di sangue per via di altre artigliate e il suo respiro è sempre più corto e lieve. A terra, attorno a lui, vi sono schizzi e gocce di sangue che imperlano il terreno, ma nessuno sembra essere presente attorno a lui, nè alcun suono pare levarsi dal silenzio che avvolge l'intera boscaglia. [ Ambient ]

16:49 Kaime:
 La vicinanza dello shinobi la rassicura, la rende, egoisticamente, proprietaria di una sensazione di protezione. I graffi, che lei per prima aveva visto, sembrano dei normali graffi, per quanto questi possano definirsi normali, ma il loro olezzo...un puzzo non meglio identificato. Non sa cosa fare...il suo compagno continua a consigliarle di tornare indietro e fare rapporto, così che una squadra specializzata possa curarsi del caso, ed ella conviene con il suo discuisire, ma...<oddio!>. Parole uscire da quelle rosee in modo così preoccupato, portando infine la mano destra, chiusa a pugno, avanti la bocca, mentre gli ambrati occhi andrebbero a spalancarsi in direzione di quella povera bestiola. Non vi è nulla in quel luogo a parte loro, quella carrozza e quel povero cervide ferito e al suolo accasciato. I passi sarebbero dapprima lenti, per poi cominciar a prendere velocità, fino alla vera e propria corsa, fino a giungere al povero mammifero, verso il quale la giovane andrebbe a chinarsi, flettendosi sulle leve inferiori e, non sapendo cosa fare, non lo toccherebbe in alcun modo, se non cominciando ad accarezzarlo piano, delicatamente, lungo la 'guancia'. La ferita è sanguinante e se sa una cosa, anche se non è medico, la fuoriuscita di sangue deve essere fermata, per evitare il pericolo maggiore del caso..il dissanguamento. La maglia verrebbe, rapidamente e, a causa della troppa rapidità del gesto, goffamente svestita, rimanendo con solo un reggiseno bianco, aderente, senza bretelle, sfruttando un saldo meccanismo di fasciature. Esposto, ormai, sarebbe anche il vabraccio, indossato solo al braccio destro. L'indumento, in seguito, verrebbe portato in prossimità della ferita, cercando così di tamponare, con una pressione leggera e continua. Il tutto sarebbe, ovviamente, possibilmente interrotto dal vermiglio, il quale avrebbe tutto il tempo necessario per terminar questo azzardato tentativo di soccorso improvvisato. [chakra on][stessi tag]

17:21 Rasetsu:
 Raggiunta Kaime, ciò che si prospetta loro è qualcosa di decisamente poco ordinario per chi non è abituato a vivere nella natura. D'altronde, nel Villaggio, non si vedono mai animali - almeno non così grossi - in punto di morte ad un angolo della strada. Il puzzo di sangue raggiunge la nari del giovane, abituato, in effetti, a sentori simili come questo. <...> Il ghigno non vien palesato, bensì lo sguardo par piuttosto serio. Le iridi scrutano con attenzione il graffio obliquo sull'albero, cercando di capir meglio cosa esso sia. Ma, ad una rapida analisi, seppur non attenta al cento percento come si vorrebbe, ciò che si rivelano esser son dei graffi d'una bestia. Un uomo quant'è capace di far qualcosa di anche solo lontanamente simile? Non conosce tecniche che possano creare qualcosa di simile e, a giudicar dal quasi cadavere che vede di fronte a sé, nell'erba, lì disteso ed agonizzante, non può che far due più due. Poco, ma sicuro, non può credere che sia un umano, bensì più un animale di qualche tipo. Non si sorprende poi molto, comunque, non appena tal visione gli giunge alla vista, essendo abituato a ben altro. Non è affatto come Kaime che, vista la situazione e preoccupatasi per l'animale, tenta persino di dargli un briciolo di soccorso. Non ha mai curato un animale, ergo non è neppur a conoscenza se le di lui doti mediche - neppur troppo perfette - possano curarlo. Ciò ch'è certo è che per l'anticamera del cervello, questo pensiero non passa neppure per un attimo. Un animale agonizzante, prossimo alla morte, va abbattuto, va ucciso. Incapace d'ampiere alla vita, al suo sostentamento, com'è adesso lì disteso e prossimo a chiuder per sempre le palpebre, ciò che Rasetsu può fare è qualcosa di tanto semplice quanto basilare. Le braccia sarebbero poste ai lati del di lui corpo. Le falangi della mandritta andrebbero a sistemarsi le une di fianco alle altre, ben distese, cosicché possa ricorrere ad una tecnica della branca della Medicina. Come se, al centro del petto, andasse a formarsi una sfera dal colorito verdastro, tipico del Chakra Medico che, precedentemente, utilizzava molto più spesso per pratiche diverse e di ogni tipologia, andrebbe a confluir suddetto Chakra in direzione dell'arto, sin all'altezza delle dita sigillate tra di loro tramite volontà del Rosso. Attorno a questa mano, dunque, dovrebbe andarsi a formarsi una sorta di patina azzurro-verdastra, capace di tagliare e di causare delle medie lacerazioni. Ben più veloce della Ishiba, date le capacità intrinseche e fisiche che distinguono uno Special Jonin da un Genin, egli porterebbe la leva inferior manca in avanti, flettendosi su questa e mantenendo distesa l'altra, col ginocchio verso il terreno. Tenta d'avvicinarsi e ridurre la distanza dall'alto, poiché l'animale è disteso a terra. L'arto destro, invece, garantendo tal potenziamento, per così dire, verrebbe conseguentemente disteso all'altezza del collo del povero cervo. Laddove le vene maggiori affluiscono, egli andrebbe a colpire, a lacerare, a far uscir abbondante sangue rispetto a quello che già fuoriesce dalle ferite riportate. <Credo sia stata una Bestia.> A fare cosa? A ferirlo o ad ucciderlo? (Ammesso abbia avuto successo) Privo di compassione alcuna per la bestia, tenta di metter fine alle altrui sofferenze. A ben vedere, non è neppure un tentativo così azzardato o privo di totale sentimento, quello di far morire, o aiutarlo a raggiungere la pace eterna. <Muoviamoci e torniamo al Villaggio!> Esclama, seppur tenti ancor di tagliare, di affondare nella carne della bestiola, incurante di sporcarsi di sangue, se non gioendo della vista dello stesso. Ammantato poi com'è di nero, renderebbe il tutto ancor più lugubre di quanto già non appaia privo di Hijutsu attiva. <Questa testa voglio appendermela in camera!> Lo prende come un trofeo? Non si cruccia affatto dei sentimenti della Ishiba, del tentativo d'aiuto, se non per una semplice cosa: <Perché sei nuda? Non che mi dispiaccia, intendo..> Non ha veramente inteso quel ch'ella vorrebbe fare, in realtà. Tutto ciò, s'intende, potrebbe avvenir a misfatto compiuto, nel caso in cui non venga fermato da nessuno in particolare. [Chakra: 58/80 | Bisturi di Chakra C (2/4) | Hijutsu Kokketsu Lv3 ON + 1 Costrutto]

La scena parrebbe quasi comica esternamente se solo non fosse per la palese espressione mortificata della Ishiba sul suo bel volto. Il cervo ferito richiama all'istante le attenzioni delle due figure suscitando in loro sentimenti assai diversi: la genin tenta di avvicinarsi il più rapidamente possibile per soccorrere la creatura mentre lo special jonin andrebbe semplicemente a correre verso l'animale per porre fine alle sue sofferenze. Risveglia uno dei jutsu medici imparati durante il periodo trascorso negli O.M.M. e utilizza l'affilata lama di chakra appena richiamata per recidere lo spesso collo della bestia così da tagliare la testa dal corpo. Il chakra va a scivolare sulla carne con semplicità considerando la potenza magica dello special jonin e va a far schizzare del denso sangue cremisi addosso ad ambo i ninja. Sia Ryuuma che Kaime, entrambi piuttosto vicini al corpo dell'animale, vengono investiti da questi getti di sangue caldo, l'odore ferroso a invadere le loro narici fino ad arrivare al cervello, venendo sporcati sul viso, il busto, le gambe, i capelli. Gocce più o meno grandi a venir spruzzate nel momento in cui la giugulare viene lacerata andando a far finire alcune gocce persino nelle loro bocche. Il tutto dura solo un lungo attimo prima che la testa venga del tutto recisa ed il sangue prenda a colare semplicemente lungo la ferita andando a formare al suolo una pozza densa e scarlatta. Il cervo non fa neppure in tempo a guaire, lamentarsi, che tutto finisce prima ancora che possa rendersene conto. Tutto attorno sembra tacere mentre questo atroce gesto viene compiuto e l'unico suono udibile è la voce di Ryuuma che ha adesso con sé la testa dell'animale abbattuto da poter portare in giro come trofeo. Per il resto null'altro v'è di strano attorno ai due e sta a loro decidere se andare o rimanere lì. [ Ambient - In sintesi potete endare oppure fare altro ] [ Tirate entrambi un D100. Da 0 a 50 potrebbero esserci conseguenze, da 51 a 100 invece no. ]

Kaime tira un D100 e fa 94

tira un D100 e fa 49

17:55 Kaime:
 Nulla di fatto. Giunta alla bestiola la piccola Ishiba andrebbe a vedere quella creatura morta, in un'esplosione di sangue arterioso che schizzerebbe copioso sulla kunoichi e sullo shinobi, sporcando i loro capelli, le loro epidermidi, le loro labbra ed, infine, i loro vestiti. Istintivamente, la maglia tolta in precedenza, andrebbe ad essere utilizzata come asciugamano, andando a ripulire il viso, essendo ciò che più la preme. Gli occhi dalla ambrate iridi andrebbero a fissare la sagoma del compagno, dando ad egli la colpa di ciò che è avvenuto, in quanto la causa del decesso di quel cervide era al quanto atipico, notando anche, a differenza di quanto visto in precedenza, una recisione profonda, che a scaturito, infatti, una emorragia così violenta. Non una parola verrebbe chiosata, non un commento verrebbe sottoposto...l'unica cosa che andrebbe a dire la giovane, ri-indossando quell'indumento, ormai sporco di sangue in varie cremisi chiazze, sarebbe...<possiamo tornare...> andando a dar le spalle al suo compagno e cominciando ad avviarsi verso il sentiero dal quale sono giunti, così, tornata al fianco del compagno, una volta che questa l'avesse raggiunta, così da ritornare al villaggio per fare rapporto[end]

18:07 Rasetsu:
 Quel che andava fatto, è stato fatto. Recide la testa dell'animale, colpendo la giugulare, con conseguente pioggia di sangue. Alla fin fine, quel che riesce ad ottenere è una discreta quantità di sangue che ne imperla i vestiti, il volto, i capelli, nonostante abbia una tunica che, di per sé, è già fatta di Sangue Nero. E' come venir investito per la seconda volta, ma non è niente che preoccupi considerevolmente Rasetsu. Con la testa nella mancina, disattiva il controllo che possiede a proposito del Bisturi di Chakra all'altra mano. Permane, però, con l'innata attiva, anche nel tragitto di ritorno, poiché non si possono mai sapere i pericoli che vi saranno. Inoltre, pur avendo ingurgitato qualche goccia di sangue, non sembra interessargli più di tanto. Piuttosto, notata persino l'occhiataccia della Ishiba, alla quale risponde con un'alzata di spalle, opta per dirigersi al Villaggio con le informazioni ottenute e la testa di Cervo nella dritta, come trofeo, sporco e puzzolente di sangue come non mai. [END]

Ryuuma e Kaime vengono mandati a fare una ronda lungo le vie che conducono al villaggio.
Tutto sembra essere tranquillo fino a quando non trovano un carro abbandonato per strada senza alcun motivo apparente.
Non trovano il conducente del mezzo ma dal veicolo seguono delle orme che conducono al folto della boscaglia dove i due trovano alcune tracce bizzarre: delle artigliate su di un albero ed un cervo ferito e morente poco distante.
Mentre Kaime tenta di soccorrere l'animale, Ryuuma preferisce dargli una fine rapida e indolore tagliandogli la testa.


Non ho nulla da dire!
Non c'era niente di difficile né molto da fare: si trattava semplicemente di un ambient dal quale siete liberi di tirar fuori gli spunti che desiderate.

Siete state entrambe piuttosto rapide ho riso troppo nel vedere quanto panico ha potuto scaturire un nitrito improvviso nel mezzo di una ronda xD
MUAHAHAHAAH u.u

Ryuuma verrà informato privatamente su cosa giocarsi a seguito di quell'infausto tiro di dado!