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L'errore che vorrebbe vivere

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con Junpei

21:51 Junpei:
 Freddo. Un freddo pungente e tagliente che va ad annidarsi in quella buia e scura stanza dove oramai, la paura, il dolore, la rabbia ma sopratutto il dubbio, regnano sovrani come se tutte le cose felici accadute fino a quel momento fossero scomparse dalla vita di Kaine. Trema come una foglia e rimane rannicchiata in posizione fetale, come una bambina che è stata appena punita, in questo caso, in maniera molto severa. Gli occhi di giada oramai sfossati e quasi asciutti a causa delle numerose lacrime versate osservano attoniti, quelle rosse tende dello stesso colore del sangue di cui è zuppa la genin. I suoi piccoli torturatori pelosi hanno fatto il loro lavoro e dopo un periodo molto indeterminato sono stati portati via lasciando segni indelebili sulla ragazza. Una piccola parte della punta dell'orecchio sinistro è stata staccata via con forza, mentre altri parti del corpo come i piedi, sono in parte state spellate e rosicchiate lentamente e poco a poco. L'uniche cose che indossa in questo momento sono dei pantaloni lerci e puzzolenti a causa del sangue rinsecchito, insieme ad una maglietta bianca oramai quasi rossa, e uno strano collare al collo di natura ancora sconosciuta. Il letto su cui è seduta ora è anche peggio a momenti. Come quel poco di vestiti che ha è zuppo e puzzolente del suo sangue, umido e schifoso. Ma è l'ultima delle cose di cui la ragazza si potrebbe preoccupare ora, persino il freddo che tanto odia, sembra piacevola adesso. Lo sguardo gelido e quasi senza vita osserva come detto le rosse tende, mentre cerca di prendere un po' di sonno per quanto sembri qualcosa di impossibile. La fame la sete e il dolore postumo alle ferite la attanaglia ancora, ma sopratutto non riesce a togliersi dalla testa una domanda che come una campana riecheggia nella sua mente. "Perché?". Perché tutto questo? Perché deve subiro tutto ciò? Perché il destino è così crudele con lei? Ha fatto qualcosa di sbagliato? Se si quanto, o è solo uno scherzo malsano e malato del fato. Non può sopportare il fatto di subire tutto questo senza che vi sia una ragione, anche la più stupida.Ci ha pensato e pensato e pensato anche durante la sua tortura, e solo una cosa, una frase nella sua testa ha potuto dare una flevile e vaga risposta a questa domanda, che potrebbe darle un po' di pace su almeno questo quesito. "Se fossi io lo sbaglio?". Però come detto è una risposta piuttosto vaga e incerta, e ancora deve capire se possa veramente considerarla come corretta. [Chakra off]

21:51 Junpei:
 La testa inizia a girare, troppe domande troppe poche risposte, per quanto qualche idea venga. Il freddo inizia quasi ad affievolirsi mentre però la ragazza continua a tremare per la paura che da un momento all'altro la sua aguzzina possa tornare. Chara, che sia veramente sua sorella? Che possa sua sorella, la persona che avrebbe voluto in un certo senso reincontrare, essere la persona che ora odia più al mondo? Purtroppo è fin troppo palese che possa essere lei, per quanto sotto sotto, Kaine ancora speri che non sia così. In tutto ciò però il sonno non riesce proprio a prendere la meglio di lei, vorrebbe addormentarsi e avere riposo, un po' di riposo da questo incubo malato. Ma niente, l'unica cosa che ora riesce a fare è osservare e osservare e osservare quelle soffici tende cremisi pensando al sempre a quel Perché e alle possibili rispote. Se fosse veramente lei lo sbaglio allora per capirlo dovrebbe scavare più a fondo nel passato e capire se può essere davvero così. Quanto bene le è successo quanto male le è accaduto, ma sopratutto qual'è il parametro per determinare ciò? Uno sbaglio, un qualcosa che questo mondo è considerato un errore non potrebbe mai avere una vita felice e corretta. Un' errore è pur sempre qualcosa che viene ripudiato e che non ha veramente posto in questo mondo. Come in un teatro le tende davanti a lei si aprono lentamente andando a farle vedere strane immagini, che presto vengono riconosciute come parte delle sue esperienze passate. Sta sognando? Si è finalmente addormentata? O la tortura le ha dato così tanto alla testa? Non lo sa neanche lei, l'unica cosa sicura è che si stia svolgendo nella sua mente, e le scene si muovono al ricordare di lei, quindi ciò in cui può veramente concentrarsi ora, è ricordare e osservare per capire veramente quel Perché. Potrà essere una risposta autosuggestionata, una risposta molto probabilmente insensata e stupida, ma come detto non le importa, ha bisogno come ogni essere umano, una ragione a cui aggrapparsi anche disperatamente, per fare pace con la propria mente e forse addirittura accettare questo atroce destino. [Chakra off]

21:51 Junpei:
 Il preludio di tutto questa messinscena della sua testa, sono i suoi momenti con i suoi genitori adottivi, i Kada. Dal primo momento in cui è entrata di prepotenza nelle loro vite fino alla sua dipartita verso l'Anteiku. Momenti felici e di giubilo tra lei e i suoi genitori si susseguono, dal loro salvataggio di lei da quelle terribili ferite, dai momenti passati a essere sgridata e gioco con loro, fino alla sua decisione di entrare in accademia. Quei momenti, sono preziosi dentro il suo cuore, e sicuramente non sono brutti ma come ha fatto a ritrovarsi davanti alla loro porta di casa, chi o cosa l'ha portata li? Per quanto siano stati momenti felici quella felicità, sarà inesorabilmente il percorso che l'ha portata dove è adesso. Ma basta parlare dei suoi genitori, può farle ancora solo che male pensarci in questa situazione, perché non passare alle sue giornate in accademia? Alla fine ha trovato dei buoni sensei e le ha passate piuttosto tranquillamente apprezzando a poco a poco gli argomenti proposti e conoscendo maestri sempre più bizzarri, fino ad arrivare a ripetere goffamente l'esame. Ma perché è andata in accademia in primo luogo? Quella lettera, quella maledetta lettera che trovò quella notte, quella che l'ha portata dove è adesso. Firmata da Emi. Se.... se fosse veramente sua sorella allora vuol dire che tutto ciò è stato arhchitettato da lei? Teoria folle, ma non tutto è da escludere, dopotutto stiamo parlando di una pazza psicopatica. Oltretutto quella lettera è apparsa solo dopo quello strano e particolare sogno che ha avuto. Quei fiori visti, delle così dette Dahlie, i vestiti che vanno a ricordare il vestiario dell'Anteiku, ma sopratutto lei, la ragazza dai capelli blu, quasi sicuramente sua sorella, che la chiamava. Le domande sono tante come le coincidenze, ma ora la ragazza tenta di passare ad altro per evitare di rivedere un'altra volta la faccia di colei che l'ha portata in questo posto. [Chakra off]

21:52 Junpei:
 Dopo le giornate in accademia immagini di giornate passate a fare poco e nulla, si susseguono come in un palcoscenico quando si passa da uno scenario all'altro. Giornate noiose ma contornate da una certa serenità, fino a quando i suoi genitori non le consigliarono di farsi una passeggiata per rilassarsi dopo l'esame. Una passeggiata notturna che la portò verso quel delizioso quanto inquietante locale, l'Anteiku. Entrata nella porta del locale fece conoscenza di quel ragazzo, dai capelli azzurri come il cielo, Kankri. Per quanto al tempo Kaine era piuttosto associale riuscì a intrattenere una discussione con il ragazzo fino a quando, per ragioni ormai risapute alla genin, lei, Nimura fa la sua comparsa in scena come uno degli attori principali. Ricorda bene l'ansia e tutto ciò che provava durante quel momento, comprese quelle terribili ferite che sembravano riaprirsi. Dolore, paura, ansia e anche disperazione, emozioni che ancora ora sta provando, ma una emozione in particolare la ricorda con chiarezza, la felicità, o almeno ciò che credeva esssere felicità, quando si alzò in quella sua nuova forma dal pavimento del locale. Felicità poiché riuscì a trovare parte di quei ricordi perduti che tanto cercava, per quanto non furono qualcosa di felice. Il ricordo di sua madre oramai folle e sadica, che abusava di lei e sua sorella non può far altro che farle male, ma sicuramente non la buttò giù per continuare nel suo obbiettivo di cercare il resto delle memorie perdute. La genin inizia a ricordare anche la difficile scelta di dover abbandonare la casa dei propri genitori per stanziarsi all'Anteiku, così da avere più possibilità di recuparere i ricordi ancora nascosti nel suo subconscio. I giorni passarono, e immagini di varie missioni e persone conosciute passano veloci nelal mente di Kaine. La pulitura dei tombini con quello strano ragazzo,Kirito, la conoscenza di Nesumo e Itsuki e la loro escursione in foresta per indagare sugli strani attacchi alle carovane. Ricordi ne felici ne brutti in realtà, difatti la ragazza non ci fa molto caso a loro, fino ad arrivare, come un cambio di atto in teatro, alla parte più importante per lei e quella che fa più male di tutto. L'infiltrazione nel locale. [chakra off]

21:53 Junpei:
 I ricordi si fanno vividi nella testa di Kaine, ma la testa inizia a girare e a quasi fare male, al solo ricordo di quella missione anche se successa da realtivamente poco. Le tende che si sono aperte iniziano a lacerarsi al girare della testa della ragazza, come se qualcosa le stesse strappando. Il ricordo dell'incontro con Chara le fa male, le da fastidio, la impaurisce perché sa, SA che è ancora qui da qualche parte, pronta a punirla ancora e ancora e ancora, fino a quando non appassirà, come un fiore, come quelle Dahlie che ha visto nel proprio sogno. La visione delle ragazze che iniziavano ad uccidersi a vicenda la ferita sul braccio sinistro, i tesserini di quell'uomo e di Chara. Kaine inizia a sudare freddo, al solo ricordo di quella notte essendo il diretto catalizzatore della sua situazione attuale. Il sipario oramai lacerato si chiude e la testa di Kaine inizia a fare meno male adesso che ha smesso di pensare a quelle memorie. Dopo un po' decide di togliersi da quella posizione fetale e di coricarsi a testa in su sul letto, andando a ruoatare piano piano il propio corpo fino ad osservare il soffito con i propri occhi, estendendo la gamba destra in avanti e tenendo piegata la sinistra, mentre il braccio destro è piegato, per far si che il dorso della mano tocchi la fronte della genin. Il respiro si fa affannato ed è decisamente udibile mentre lo sguardo della giovane rimane sempre attonito e impaurita come prima, anzi forse anche di più. Poiché ormai ha trovato una risposta al suo quesito, una risposta che uno potrebbe trovare stupida, o autosuggestiva, ma in una situazione del genere subire tutto questo senza una ragione rende il tutto più frustante e triste, e la ricerca disperata di una risposta non è altro che un caproespiatorio per riuscire a stare meglio con se stessi, anche se è dubbievole che la risposta che la ragazza si è data, o per meglio dire confermata sia positiva in qualunque senso. Difatti Kaine ha concluso che è lei lo sbaglio dopotutto, non sa perché lo sia, ma sa che lo è. [chakra off]

21:53 Junpei:
 Depressione, sarebbe la parola giusta per descrivere cosa prova Kaine in questo momento. Il trovare una ragione alle sue torture le ha portato calma nella propria mente, ma per le ragioni sbagliate. Nessuna parola oltre quelle urla è stata spiccicata fuori dalla bocca di Kaine, neanche mezza, solo strani pensieri e visioni che solo nella sua testa sono visibili. Le palpebre sbattono lente e malinconicamente. Ma perché dovrebbe aver confermato il fatto che propro lei sia lo sbaglio? La ragazza ancora ora ci sta rimuginando sopra con la mente e i suoi pensieri sono un miscuglio di opinioni che vanno a riverarsi sulla stessa nefasta risposta. Alla fin fine dalla sua entrata nella vita dei Kada, è stato tutto un percorso in decrescente fino a dove è adesso. Sembra la macchinazzione perversa di qualche assurda divinità o qualcosa di simile. Tutto e nulla era per caso, quel sogno, la lettera ritrovata poco dopo, i genitori che gli hanno consigliato di uscire e il suo successivo apporccio all'Anteiku, la proposta di rimanere li e la missione di infiltramento, dove infine ha incontrato Chara. Tante coincidenze, troppe per Kaine per non pensare che se c'è qualcosa di sbagliato qui, non è il mondo intorno a lei, non sono le persone che ha conosciuto, beh almeno non tutte, ma se stessa. Il mondo ha creato qualcosa di buono alla fine, la stessa esistenza dei suoi genitori adottivi tanto gentili e cari verso un errore come lei, è la dimostrazione che non tutto ciò che c'è in questo mondo è sbagliato. Sin da subito, dalla sua nascita, dall'essere nata come Goryo, un clan tanto intrigante e interessante quanto sfortunato e destinato a brutti avvenimenti, sin dalla sua nascita fino ad oggi. Il solo modo in cui è nato il clan di per se è un errore, esperimenti di un folle che voleva superare a tutti i costi i limiti umani andando a sfruttare decine di persone e amici per i propri scopi. Esattamente come ora Chara sta sfruttando Kaine per i suoi qualunque essi siano. Kaine era stata veramente messa davanti a una scelta? In tutti i casi, qualunque avrebbe scelto sarebbe stato una tortura per lei, una tortura che si addice bene ad un errore. [chakra off]

21:53 Junpei:
 Il tempo passa, e il sonno ancora non arriva, ma spera con tutta se stessa che presto arrivi, arrivi e la abbracci per la notte, o giorno, oramai non ne è sicura neanche lei. Ma più di tutto adesso vorrebe svanire scomparire, neanche scappare. A che serve un fallimento come lei alla fine? Tutto quello che ha fatto fino ad adesso per quella missione non ha dato aiuto a nessuno anzi solo problemi probabilmente, e non riesce ad accettarselo. Non pensa sia solo uno sbaglio, ma anche un problema per gli altri oramai. Un pensiero certamente egoista, c'è ancora chi vuole Kaine con se chi la vorrebe vedere e stare con lei dopotutto, i suoi genitori e forse chi lo sa anche qualche ninja che ha conosciuto, ma non le importa, perché lei sa o per meglio dire, pensa di sapere che la soluzione migliore è sparire dalle loro vite, per evitare di sentirsi importante come errore, poiché alla fine non lo è e la vita, il mondo, glielo ripeterà ancora, e ancora, e ancora fino a quando non lo capirà. Oramai la depressione e l'autocommiseramento sta prendendo il sopravvento di lei, le fa stare male ma allo stesso tempo in pace con se stessa in un certo senso. Chara e la sua follia, le sta accettando, non perché sia giusto,anzi come se stessa la genin pensa che lei sia un errore da debellare tanto quanto lei. Però lo accetta perché sarà probabilmente ciò che cancellerà la ragazza come sbaglio. Non sopporta il dolore e mai lo sopporterà, ma sicuramente lo acceterà d'ora in poi. Chiederà pietà sempre di più ma dentro sa che non ne vorrebbe ricevere oramai. E' un erroe inutile che deve essere cancellato, e che probabilmente verrà fatto, per mano della stessa Chara o di chi altro. Ma dentro di lei ancora una parte di lei, come una piccola luce in una immensa oscurità chiede aiuto, chiede perdono per il suo status, chiede una possibilità, chiede che tutto questo venga fermato e che possa tornare a casa, possa rivedere ancora una volta i propri genitori adottivi, che possa vedere ancora una volta l'Anteiku, che possa vedere ancora una volta le persone conosciute e con cui stava stringendo amicizia. Kankri, Itsuki, Nesumo, Ruby, perfino Azumi, la ragazza che aveva conosciuto da poco ma che comunque faceva parte della propria famiglia. Una flebile luce, attanagliata e influenzata da quella oscurità che la circonda, ma che è li e che desidera con tutta se stessa che questo finisca e possa uscire per avere un'altra possibilità e redimersi. La ragazza osserva il soffitto, lo stomaco brontola e una leggera brezza aleggia nella stanza, gli occhi scrutano il materiale di cui è fatto e la sua mente vacilla ma è calma per ora, il sonno forse sta sopraggiungendo ma non ne è certa, la ragazza cerca di chiudere gli occhi e vedere se riesce a dormire. Ma quella flebile luce ancora chiede aiuto, non vuole spegnersi non vuole mandare tutto a frantumi, vuole vivere, vuole vivere vuole soltanto vivere nulla più, ciò che verrà dopo non le importa. Le basta esistere. [End]

(Free in solitaria richiesta da Kankri) Kaine è stata rapita da una misteriosa ragazza di nome Chara che assomiglia enormemente a sua sorella, e dopo torture atroci, tra morsi di ratti e sangue le bestie vengono portate via e la ragazza impaurita e affamata cerca una ragione per capire perché tutto ciò le stia accadendo. Scava nel suo passato per capire se potrà confermare o meno una sua ipotesi. Una parte di lei però vuole ancora vivere.