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Tra danza e biscotti

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con Kaime, Eiko

11:21 Kaime:
 Nuvole che copron il cielo di Kusagakure no Sato, un oscuro manto che impedisce alla nostra stella di riscaldare al meglio questo villaggio, questo luogo in cui ormai puoi aspirare solo a spacciare la dose più massiccia. Il mattino si rischiara solo attraverso quelle vive ed ambrate iridi della giovane Kaime, la quale andrebbe ad aprir le palpebre e metter a fuoco la sua stanza in pochi attimi. Il freddo la ha obbligata a dormir coperta da un plaid aggiuntivo, così da non raffreddarsi. Toltasi le coperte di dosso, la ballerina andrebbe a camminar in direzione del suo bagno, camminando, scalza, su quel freddo e ligneo parquet. Purtroppo oggi non è uno di quei giorni in cui sta bene con se stessa, ergo, ci metterebbe quei venti minuti per svolger quel dannoso gesto e per riprendersi dallo sforzo e dalle vertigini. Solo dopo questa azione comincerebbe a prepararsi, prima attraverso la sua solita toelettatura, dove andrebbe a pettinar il manto rendendolo il più liscio possibile, ed in seguito, avviatasi verso il suo armadio, andrebbe a recuperar solo un paio di pantaloni neri di corvino cotone, larghi alle caviglie ma aderenti al fondo schiena, una camicia bianca, con un colletto particolare, come se fosse a balze e, sopra di questo, andrebbe a porre un maglionicno con scollatura a 'V', di purpurea cromatura. Infine solo un paio di scarpe con tacco a spillo da cinque centimetri e decolte, con assenza di calze, essendo un tipo di scarpa che non le prevede. Pronta per uscire, prima di indossar il suo lungo cappotto nero, di tessuto spesso e con, al posto di bottoni, degli alimari, la giovane andrebbe a richiamare il chakra, o almeno tenterebbe, così da esser pronta a qualsivoglia evenienza. La giovane Kaime, nel tentativo di richiamare il chakra, energia fondamentale per qualsivoglia tecnica magica, andrebbe a chiudere gli occhi dalle ambrate iridi. Il corpo andrebbe a rilassarsi, tranne per gli arti superiori le cui estremità andrebbero a porsi all'altezza dello sterno nel caprino sigillo. Le gambe sarebbero leggermente divaricate, respiro regolare, testa leggermente abbassata, a causa del completo rilassamento, e la mente sgombra, sgombra da tutte le preoccupazioni, da tutti gli impulsi, da tutte le brame, da tutte le distrazioni che potrebbero distoglierla dall'azione intrapresa. Per pura comodità la giovane andrebbe a rappresentare, mentalmente, una sua copia, come un riflesso in uno specchio, ma parecchio differente dalla sua reale forma, in quanto il riflesso sarebbe spento, inanimato, indefinito, quasi fosse un mero contenitore vitreo completamente vuoto, o quasi. Due forme andrebbero a distinguersi nel vuoto del suo animo, una piccola rappresentazione femminile all'altezza dei suoi seni nasali, dallo smeraldino colore, capelli lunghi e dalla sinuette simile a quella della shinobi, mentre l'altra avrebbe fattezze maschili, dal violaceo colore e dalla corporatura snella e slanciata, capelli di media lunghezza e spettinati in maniera magnifica, situata alla bocca dello stomaco. Con la dovuta concentrazione queste due figure dovrebbero cominciare a muoversi lentamente, l'uno verso l'altra, per poi prender sempre più velocità, ricercando quel contatto con bramosia e lussuria. La femminea figura andrebbe a lasciar dietro di sé una velata sfumatura verdina, sinonimo di una spensierata condizione emotiva, mentre la sua controparte maschile andrebbe a rilasciare alle sue spalle una folta linea di denso fumo, sinonimo della potenza del corpo e dell'aggressività dell'impulso fisico. I due amanti dovrebbero continuare a correre fino a giungere all'altezza del plesso solare, ovvero poco sotto rispetto a dove la giovane tiene saldo il sigillo della capra, prima di riuscire a congiungersi. La loro unione é basata su un semplice trattener le mani del partner con le proprie, dando vita ad una leggera sfumatura tra questi due colori, fino al tanto atteso bacio, al quale consegue una reazione incredibile: le due figure si unirebbero come sfera, come a sancire il proprio amore per l'altra figura, un amore inscindibile e dal quale nascerebbero centinaia, migliaia, milioni o anche miliardi di filamenti della sfera stessa, filamenti i quali andrebbero a scorrere lungo il sistema circolatorio del chakra, attraverso il quale l'energia andrebbe ad irrogare interamente la figura della deshi, rendendo possibile, attraverso la fuoriuscita di tale energia dagli tsubo, vie di fuga presenti sul femmineo corpo della ballerina in trecentosessantun punti diversi, le più disparate tecniche ninja o semplicemente azioni precedentemente impensabili per la shinobi, la quale andrebbe or ad aprire le palpebre, con una lucentezza maggiorata rispetto al solito, il tutto fosse stato svolto nel migliore dei modi. Fatto ciò andrebbe ad incedere verso l'uscio della porta di ingresso, facendo attenzione q far il minimo rumore possibile, non volendo svegliare quel fratello che tanto idolatra.[tentativo richiamo chakra]

11:28 Eiko:
 Ondeggiano i lunghi capelli morbidi e leggermente mossi, di un colore tendente al biondo, anche se mischiato con un castano chiaro. Su e giù, destra e sinistra, seguono i movimenti saltellanti della piccola nanetta che beatamente cammina baldanzosa come se la strada fosse solo sua. Anche le braccia si muovono seguendo i movimenti, creando ampi giri su e giù. In una mano stringe un sacchetto e a tracolla porta una borsa dal contenuto ignoto ad altri ma non a lei. Passa vicino a delle case ma non si sofferma più di tanto, facendo vagare lo sguardo per guardarsi intorno incuriosita. <Picchio picchietto che fa i dispetti.> canticchia qualche parola intanto che svolazza anche il vestitino che indossa, di color verde e rosso con qualche merletto qua e la e un fiocco sulla schiena. Le gambette nude culminano in un paio di stivaletti neri. Pare un piccolo confetto nei suoi 142 cm e la corporatura secca e minuta. <Anche oggi a far buchi.> continua la canzoncina, mentre agita il sacchetto che tiene in mano facendolo roteare senza cura di chi le sta attorno. Gli occhi ambrati e l'espressione sorridente e serena. <Ed il bosco è a pezzi.> canta, canta. <Il Dio del bosco è arrabbiato!> una piccola esclamazione sulle note di quella ninna nanna. <E in veleno il suo becco ha trasformato!> non si può dire che sia intonata, ma nemmeno stonata, una sana via di mezzo che caratterizza la maggior parte delle corde vocali dei bambini. [Chakra non attivo]

11:46 Kaime:
 La giovane, uscita dalla propria dimora, andrebbe a chiuder con attenzione la porta, accompagnando il movimento della stessa impugnando con la mano destra il pomello esterno e la mancina andrebbe, poggiata alla lignea lastra, cosi da fermar la porta se la spinta fosse stata troppo forte. Si volterebbe ora verso la strada, poco abitata, dalle pozzanghere stagnanti ai lati della strada, sulle quali vi sono alcuni sacchi di immondizia, probabilmente non prelevati dai ninja pulitori di strade...o forse useranno i deshi come schiavetti anche questa volta. Questo però non le interessa, oggi non le interessa nulla, vuole solo andare al centro per comprare un qualche genere alimentare per cucinar il solito pranzo con i piatti preferiti di Karitama. Il suo incedere si presenta agli altri anche sonoramente, a causa di quei tacchi che tamburellano sull'asfalto polveroso. Passo ancheggiato, dove la leva knferiore dominante si alterna alla gemella, il che comporta un andar rapido, con gli smeraldini capelli che le ondeggian dietro la schiena, tranne per delle ciocche che incorniciano quell'angelico viso dalla nivea epidermide ed impreziosite da ambrate iridi, rosate labbra, non tinte da alcun trucco, e da alcun altro decoro. Non si avvede della piccola figura della ragazzina, essendo troppo presa dai suoi pensieri, molti riguardanti quel fratello, quella meraviglia della natura che permette alla deshi di vivere e di far battere il suo cuore con un ritmo irregolare, come se questo cantasse in codice Morse l'amore che prova verso l'Ishiba. [Chakra on]

11:56 Eiko:
 Avrà mai una meta o un obiettivo la piccola biondina? Non ci è dato saperlo dato che al momento continua la sua camminata fermandosi di tanto in tanto per guardarsi intorno, o per evitare qualche genere di sporcizia per strada. <Povero picchio.> continua la ninna nanna e intanto a piedi uniti compie un piccolo salto in avanti per oltrepassare qualche sassolino. I capelli si alzano, così come la gonna del vestito, facendo intravedere i pantaloncini che indossa al di sotto. <Veleno è anche il suo Nido!> compie una giravolta su se stessa tenendo le braccia allargate e di conseguenza facendo roteare il sacchetto come un'arma impropria. <Veleno è anche il suo Cibo.> continua con una seconda giravolta, non le importa delle persone che molto probabilmente vanno ad evitarla per evitare di prenderla dentro, o di farsi prendere dentro. Si ferma, la canzone si ferma e non si accorge ancora della presenza di una ragazza dai lunghi capelli verdi. Il piccolo pericolo ambulante si concede quindi un'altra giravolta. <Sfiorando i suoi amici tutti morir li fa!> gira e gira anche il sacchetto, solleva le braccia pericolosamente fino a quando l'oggetto incrimando potrebbe rischiare di colpire in pieno proprio la ragazza dai capelli verdi. Dritta in faccia. <E' triste or..! Ah!> si interrompe bruscamente la canzoncina non appena si rende conto di Kaime sulla traettoria del sacchetto che agita. Non sembra avere i riflessi pronti per fermarsi, l'altra allora eviterà il colpo? [Chakra non attivo]

12:15 Kaime:
 La ragazza andrebbe a continuar il suo incedere sussurrando tra sé e sé...<del riso, il tonno, il bambuu e>...il suo ragionamento andrebbe a stopparsi in quel preciso momento. Gli occhi si sgranan nel vedersi arrivare, all'altezza della faccia, la faccia che è musa ispiratrice dell'artista, la faccia che la Ishiba cura come se fosse il suo tesoro più grande, e che MAI potrà esser macchiato da ematomi. Il peso sarebbe posto sulla gamba destra, ma per l'evento sarebbe ri-spostato sulla mancina, la quale andrebbe a fare leva per svolgere uno spostamento verso le proprie spalle. Nel frattempo, dalla massa centrale di chakra, andrebbero a diramarsi nel sistema circolatorio del chakra, in questo caso quello comprendente gli arti inferiori, una modesta quantità di chakra, attraverso un flusso che scenderebbe dalla bocca dello stomaco verso il bacino, dove andrebbe a dividersi in due flussi minuti, i quali, per leva, andrebbero a sollecitare gli tsubo delle cosce, dei legamenti, dei polpacci, delle caviglie ed, infine, dei piedi. Il chakra, infine, sarebbe alimentato da una sana dose di adrenalina, che permetterebbe, attraverso questo mix, l'energizzazione delle leve, permettendo, se tutto fosse andato secondo i piani, a muoversi al triplo della sua normale velocità. Il movimento si baserebbe in un semplice movimento verso la direzione opposta rispetto alla propria, allontanandosi di cinque metri, per quanto, se la ragazzina non stesse attenta all'accaduto, dovrebbe vedere l'immagine residua della smeraldina ragazza colpita in viso. Nel frattempo la giovane si sarebbe piegata leggermente in avanti, con una mano in metto, mentre il respiro si è fatto più affannato, comportando i polmoni a incamerare il massimo dell'aria che possono contenere, per riprender poi la loro normale funzione.[tentantivo di sostituzione di secondo tipo][chakra on][chakra 6/10]

12:26 Eiko:
 Il sacchetto è sempre più vicino al viso della ragazza ma la piccola non riesce a fermare quello slancio dovuto dalla giravolta e quindi già si figura mentalmente il povero contenuto del sacchetto ridotto in briciole. Già piange dentro. Nel profondo. Attende come una spettatrice passiva il danno che venga compiuto, e non si rende conto di quello che invece va a fare la ragazza dalla smeraldina capigliatura. A conti fatti allora dovrebbe vedere il proprio sacchetto colpire in pieno il viso della ragazza, ma allo stesso tempo attraversarlo con un nulla di fatto, trattandosi di un'immagine residua. La ragazzina rimane allora immobile, gambe divaricate, braccia distaccate dai fianchi e finalmente ferma ad osservare la ragazza che è finita cinque metri più indietro. Occhi sgranati e cervello che lentamente conclude quella ninna nanna, ma senza cantare, come se il vento le estrapolasse le parole. <E' triste ora il picchio... lacrime di veleno brillano e scintillano...> sussurra quel finale del tutto scombussolata, rimasta ad un momento precedente e il cervellino cerca di elaborare quanto successo e finalmente ci riesce. <Come? Quando? Cosa?> si alza il tono sempre più. Destabilizzata nel profondo, come se le fosse mancato un passaggio fondamentale. <Ero convinta di averti presa!> detta così sembra che la sua intenzione fosse proprio quella. Si agita e va ad aprire il sacchetto per sincerarsi delle condizioni del contenuto. <Aaah! Per fortuna! Sono tutti interi!> esclama ad alta voce per niente preoccupata invece di quanto male avrebbe potuto fare alla ragazza. Lo sguardo torna lentamente su di lei e l'espressione inizia ad imbronciarsi ed incattivirsi, ma nulla che possa farla sembrare minacciosa, solo buffa. <Stai attenta, ci sono cose importanti qui dentro! E cosa hai fatto proprio ora? Come hai fatto a fare... quello??> la indica come se fosse una ladra o la colpevole di tutto. [Chakra non attivo]

12:40 Kaime:
 Mano destra che, posta aperta sul petto, andrebbe ad assecondar il movimento del suo respiro, sentendo chiaro quel cuore che batte aritmico, velocemente e che preme contro lo sterno, come se volesse uscir fuori. Il viso si alza andando ad inquadrare la figura che le si è palesata davanti, con quel tono strano, incuriosito ma al tempo stesso adirato. Il chiosare della Ishiba arriva rapido, anche se le parole sono intervallate da respiri affannati...<È una tecnica...che viene spiegata...ai deshi...> Direbbe, traendo la conclusione che la ragazza non è una kunoichi, o che almeno non è ancor arrivata alla spiegazione della suddetta tecnica. La posizione va mettersi dritta, dimostrando l'altezza, maggiore rispetto alla biondina, alla quale verrebbe infine verbiato, con un tono più acido...<e poi, potresti stare più attenta, insomma se ci tieni così tanto a quello che contiene il suo sacchetto potresti non agitarlo>. Quel dire è partorito dalla sola paura di danni al proprio viso. La mano destra andrebbe a porsi sul fianco destro, portando il peso del corpo alla corrispondente leva inferiore, attendendo così il dire della bambina.[chakra on]

12:49 Eiko:
 Segue con gli occhi quell'affanno del quale la ragazza è vittima. Una bella ragazza, ma la nanetta non fa caso a certo particolari al momento dato che è ancora troppo preoccupata per il suo sacchetto. Le sue domande vengono soddisfatte e quindi lascia che lo stupore avvolge il suo viso facendo nascere anche un sorriso. <Oh, chiaro! Che tecnica è? Allora la imparerò anche io.> la testolina fa su e giù annuendo convinta. Ha assistito a solo due lezioni e per il momento non ha imparato nulla di simile, allora accadrà più avanti. Anche lei si riporta a una postura più consona, raddrizzando le gambe e la schiena e prendendo il sacchetto fra le mani per custodirlo con maggior cura ora. <Come ti chiami?> chiede poco prima di sentire il commento acido che viene fatto a riguardo del sacchetto e di come si sarebbe dovuta comportare. Ha ragione, ma mai la biondina darà ragione a qualcun altro, nemmeno se è evidente. Ne consegue però un evidente arrossamento della pelle del viso e le guance che vengono gonfiate. Vorrebbe ribattere ma non riesce a trovare nulla da dire, questo la porta ad emettere grugniti di disappunto, ad agitarsi e riprendere ad additarla con rabbia. Ancora una volta nasconde tutto dietro ad un comportamento rabbioso che di minaccioso non le da nulla. <Stavo cantando una ninna nanna! Non si può non danzare sulle note di una musica o di una canzone!> è una scusa che forse regge poco, ma mette in mostra tutto l'imbarazzo che sta provando in questo momento. Non ha evidenti argomenti per difendersi. [Chakra non attivo]

13:07 Kaime:
 Il dire della bambina viene ascoltato, ed infine un sorriso appare su quel viso, un sorriso sincero, un sorriso che le ricorda anni passati. La giovane andrebbe a mettersi nulla mezzapunta del piede destro, avvitando inizialmente le bue braccia verso sinistra, solo per guadagnarsi una spinta nel momento in cui queste verrebbero spinte verso destra. Ne conseguirebbe suna giravolta che porterebbe ad esser il piede sinistro leva dominante della postura della Ishiba, la quale andrebbe, ora, a sollevare la gamba destra, creando un angolo retto tra questa e la sua gemella, utilizzando il movimento compiuto come forza centrifuga, andando, nella totalità dell'azione, a svolgere una passo di danza base, i giri in seconda posizione. Ne verrebbero fatti sei, prima di fermarsi di botto e, con la man destra posta quasi a riverenza, a chiosar...<piacere, Kaime Ishiba...> Non andando a rispondere alla domanda riguardante il nome della tecnica e non avendo problemi di giramento di capo, avendo, per ogni giro, ritrovato sempre lo stesso punto, metodo che permette di svolger numerosi giri senza mai risentire della mancanza di equilibrio o orientamento.[chakra on]

13:16 Eiko:
 Il broncio permane fino a quando non vede il sorriso sincero da parte della ragazza dai capelli verdi. Un'espressione facciale che sembra rilassare l'animo imbarazzato della ragazzina e il rossore va scomparendo pian piano nel mentre che si stringe il sacchetto al secco petto privo di forme. Tuttavia gli occhi vengono ridotti a due fessure quando la sua interlocutrice inizia a prendere strane posizioni con le bracci e col corpo. Una non comprensione che si scioglie man mano che comprende le intenzioni della ballerina. <Oh.> il viso si rilassa e lo stupore torna ad abirare il faccino della ragazzina che lentamente fa nascere anche un sorriso man mano che l'altra gira e gira. Gira per ben sei volte. A quella riverenza con conseguente presentazione, la piccola va a battere le manine fra loro come segno di apprezzamento. <Brava! Sembravi sottile e delicata come il vento.> esclama entusiasta cessando di battere le mani. <I tuoi capelli creavano una scia verde sfuggente, come una pennellata di colore.> se la terrà bene impressa nella memoria quella visione. Si rende conto tuttavia di essersi lascianda andare un po' troppo, ragion per la quale il broncio torna più veloce della luce, le braccia incrociate al petto e il viso voltato da un lato. <Io comunque mi chiamo Eiko. Ma tutti mi chiamano Chibi-chan.> ma tutti chi? Forse i conoscenti e i vicini di casa, ecco tutto. Convinta lei, contenti tutti. <Dove hai imparato a danzare?> piccola peste che non riesce a trattenersi dal domandare che se vorrebbe apparire disinteressata. [Chakra non attivo]

13:36 Kaime:
 Sorriso, un sorriso che non pensava che a Kusa avrebbe mai rivelato, un sorriso che non usa ormai da anni. <Ballo da quando ho sette anni...ho imparato da sola...> Direbbe la femminea figura dell Ishiba, la quale cercherebbe di accorciar le distanze facendo qualche passo verso la piccola Eiko. Dovrebbe esser più alta di lei, quindi la guarderebbe abbassando un po' lo sguardo man mano che il suo incedere continuerebbe, per poi fermarsi a circa un metro, riprendendo a dire <... magari puoi imparare anche tu se ti ci impegni, signorina chibi-chan>. Lo sguardo viene rivolto poi a quel sacchetto e, ingenuamente andrebbe, andrebbe a chieder...<bhe, cosa c'è di tanto prezioso da tirarlo in faccia alle persone?> Andando a piegarsi in avanti spostando il capo verso destra, socchiudendo gli occhi e snudando una candida dentatura, tanto candida da sembrar ritoccata... ciò che in verità è, ma è un segreto della sola ballerina, per nasconder quella sua ricerca di bellezza eterna. Infine attenderebbe il dire dell'altra, sperando che almeno una vivace bambina possa darle modo di aver qualche ripensamento sul villaggio da lei tanto detestato.[chakra on]

13:45 Eiko:
 E cosa provare se non una grande stima verso qualcuno che da solo impara l'arte del danzare. Perchè è un'arte, tra le più belle a parere della piccola. <Quindi sei decisamente esperta nel ballo. Che brava...> sembra sognante nei riguardi della ragazza e di quello che è riuscita a fare da sola, perdendo il broncio messo poc'anzi per nascondere i suoi reali sentimenti del momento. La osserva avvicinarsi e man mano solleva sempre di più la testa. Kaime non è così alta come la sensei del giorno prima, ma rispetto a lei è comunque troppo alta. Prova un leggero senso di fastidio, ma non può farci niente se gli altri sono troppo alti. E non lei troppo bassia, ovviamente. <Certo che potrei imparare, nulla mi è impossibile!> afferma con estrema determinazione apparendo presuntuosa, come suo solito, eppure lei ci crede veramente. Vorrebbero forse distruggere le sue convinzioni da bambina? Stringe il sacchetto al petto facendo intendere chissà quale contenuto segreto e di gran valore. Lo apre, ci guarda dentro, annusa. <Biscotti!> ecco la sentenza. Semplici. Sottili. Buonissimi biscotti. <Fatti a mano ovviamente!> con le sue splendide manine. <Anche se non so ancora come sono venuti, ma sono sicura che sono buonissimi! Stavo cercando un posto dove mangiarli in pace.> ha rivelato il suo terribile piano di conquista della giornata con un certo orgoglio nel viso, annuendo di tanto in tanto con aria soddisfatta e sorridente. <Tu vivi qui vicino?> altra domanda a lei rivolta. E' piena di energie e si vede. [Chakra non attivo]

14:07 Kaime:
 La ragazza andrebbe a ridacchiare a quella scoperta...biscotti! La mano destra verrebbe posta avanti le rosee per poi replicar a quella ragazza che tanto è libera quanto semplice...<si abito qualche casa indietro...tu invece?>. Andrebbe infine a continuar a dire...<bhe, e quale luogo ti sembra più consono per mangiare i tuoi biscotti?> Andando ad intrecciare le braccia sotto il seno, senza però volerlo mettere in evidenza, anche perché le forme della ballerina non sono molto pronunciate. Andrebbe in più a ricordarsi di una risposta che non aveva mai ancora dato...<ah... comunque prima ho usato una tecnica della sostituzione, o meglio, la seconda variante>. Si era persa nei pensieri e nei ricordi di quando anche lei era una ballerina inesperta e piena di vita, da non esser stata attenta a risponder a quella domanda posta in maniera tanto 'dura', una durezza da aspettarsi vedendo la donna indipendente che avanti a lei ha piani e brame di conquista. Le nubi passano sopra le loro teste e lente quelle nere sagome comincian a muoversi verso il centro del paese...probabilmente per conce trarsi e permetter così, anche oggi, alla pioggia di cadere. [Chakra on]

14:17 Eiko:
 Proprio biscotti. Quel sacchetto che ora muove appena su e giù per far sentire meglio il rumore classico del biscotto che cozza contro un suo simile. <Mi ci sono impegnata tanto.> ha seguito una particolare ricetta e il solo ricordo porta una leggera oscurità sul visino sempre vivace della piccola. Una sfumatura che, passeggera come le nubi nel cielo, svanisce portando di nuovo il sorriso. <Un luogo... non saprei, pensavo di vagare guardandomi intorno! Non so... un parchetto magari, si!> ora che ha bene in mente il posto da sfruttare non le resta che trovarlo. <Comunque io vivo nel Quinto Cerchio.> un luogo per la gente che non vive di certo nel lusso, zone meno abbienti rispetto alle altre. <Vivi con qualcuno?> ancora una domanda solo per conoscere meglio Kaime, scampata all'incontro ravvicinato coi suoi biscotti. La testolina viene alzata questa volta a guardare il cielo che non promette nulla di buono, sperando di poter mangiare i propri biscotti prima che possa venir giù qualche temporale. <Speriamo che il tempo regga. Tu dove stavi andando? Passeggiata?> torna a guardarla nel mentre che le viene spiegato il nome della tecnica utilizzata poco prima. Non è nulla che abbia sentito o imparato. Si fa pensierosa, porta una mano sotto al mento e canticchia quella stessa ninna nanna di poco prima a bocca chiusa. <No, mai sentita. La imparerò però, sembra molto utile! C'è anche una proma variante?> che fortuna, se saprà già qualcosa ora, poi alla lezione potrebbe fare una meravigliosa figura coi sensei! [Chakra non attivo]

14:29 Kaime:
 Le domande della piccolina andrebbero ad aver una sola risposta, una sola melodiosa risposta...<Karitama, vivo con lui...> Andando ad idratare le rosse in un sol attimo mediante un rapido tocco di lingua, prima di continuar il discorso, lasciando quell'attimo per far imprimere nella mente della kusana quel nome <... è mio fratello, mentre i miei genitori vanno e vengono da missioni. E comunque stavo andando alla zona commerciale per poter acquistare qualche genere alimentare per cucinargli il pranzo> terminere il dire. Karitama, nome che solo al pronunciarlo fa mancare un battito nel cuore della ballerina, le fa splender gli occhi in una tonalitá d'ambra da sembrar quasi oro liquido, un nome che le dona serenità all'animo, un nome che da dentro le sana anima e corpo, per quanto questo sia furtivamente deperito e malato. Ma l'attenzione ritorna sulla deshi, la quale le chiede informazioni riguardanti il primo tipo di sostituzione, e così Kaime andrebbe a verbiare...<non ti insegnerò come si fanno, anche perché non ne sarei in grado, ma se vuoi vantarti in classe facendo bella figura dovrai dire...> Schiarendosi la voce per emettere un dire impostato, pomposo...quasi ironico pronunciato da una persona con così poco amor proprio...< La tecnica della sostituzione è una tecnica difensiva, questa presenta due varianti...quella del primo tipo necessita un fuuda in cui è stato sigillato un tronchetto, mentre la seconda necessita solo di una sana dose di adrenalina> tralasciando i particolari tecnici, così da impedire alla piccola di provar nelle suddette tecniche prima che le vengano spiegate, con la possibilità che possa farsi dle male. [Chakra on]

14:39 Eiko:
 Quel nome viene pronunciato come una melodiosa canzone. In un primo momento va a pensare ad un probabile fidanzato. Karitama. Con quegli occhi che si ravvivano e un tono di voce che lascia trasparire un qualche tipo di legame. Corruga appena la fronte quando però le sue fantasie vengono calpestate brutalmente nel sapere che si tratta solo del fratello. <Ah.> non tenta nemmeno di nascondere il suo dispiacere. <E io che pensavo già a qualche storia amorosa.> sospira con gli occhi sconsolati ad osservare il terreno. Muove appena i piedini ondeggiando da un lato all'altro come a volersi cullare. <Cosa gli cucinerai? Qualcosa di buono?> torna a guardarla nuovamente sollevando il capo e fermandosi per qualche secondo nel suo ondeggiare. <Io invece abito da sola!> esclama di colpo giusto per dare un botta e risposta alla ragazza, sorridendo e tornando a stringersi il sacchetto al petto. Non si sofferma su quella informazione e preferisce invece concentrarsi su quello che Kaime va a dirle riguardo la lezione in accademia. <Mi va bene solo la teoria! Voglio solo vantarmi con gli altri.> ammette senza nessuna colpa ed ascoltando in seguito quello che le viene detto. <Bene!> annuisce più volte agguerrita e decisa. <Ricorderò il nome: sostituzione. Serve per difendersi e ci sono due varianti. La prima ci vuole un fuuda con un tronchetto...> e per quello dovrebbe saperne dalla prima lezione. <Per la seconda adrenalina.> le brillano gli occhi e inizia a saltare sul posto pervasa da un'euforia incontenibile. <Farò un figurone! Grazie!> saltella e saltella, senza mai fermarsi, sorridendo e ridendo senza sosta, senza pensare nemmeno per un momento che la ragazza potrebbe averle dato informazioni sbagliate. Non ha motivo di dubitare. [Chakra non attivo]

14:54 Kaime:
 La ragazza riprenderebbe q ridacchiare nel vedere tanta vitalità, andando ad aggiungere unicamente...<ovviamente serve anche il chakra!> Con un tono alto, quasi a dover superare chissà quale barriera sonora. Poi penserebbe al fatto che la piccola abita da sola e...<come mai abiti da sola?> Direbbe, pensando a quanto potrebbe essere orribile la sua vita vissuta da sola, quanto le mancherebbe avere qualcuno nella sua vita, qualcuno che potrebbe sottrarla a quella sua depressione latente. Andrebbe in più a dire, rivedendosi in quella piccola figura, ripetendo le stesse esatte parole che la madre usò con lei anni addietro...<bhe, come va all'accademia? Hai problemi? Ti stai facendo amici?> Andando semplicemente, ora, ad attendere risposta dalla piccola figura dell'altra ragazza, più bassa di lei solo per una mera differenza di età, essendo ella della stessa altezza di una Kaime dodicenne. Le iridi restan ferme sulla figura della biondina, andandone a studiare solo ora il vestiario e l'accostamenti di colori ma...non si metterà a fare anche una lezione di moda...[chakra on]

15:03 Eiko:
 Si ferma di colpo in quel suo saltellare che, se non avesse avuto sotto i pantaloncini, avrebbe messo in mostra le sue grazie. Termina quella sia vivacità nel sentirla parlare del chakra e pare averle ricordato qualcosa di molto importante che lei si era dimenticata. <Giusto, il Chakra. Serve per eseguire le Arti Magiche, senza di quello non si potrebbe fare nulla, nessuna tecnica!> ripete la lezione sollevando il ditino indice come a voler fare da maestrina a qualcuno che però è molto più avanti di lei. In seguito sorride soddisfatta tornando ad ondeggiare. <Mia madre è morta e mio padre è scappato.> risponde con semplicità a quella domanda senza dare segno alcuno di star male per quello. Oppure nasconde quei sentimenti molto bene. <L'importante per me è mangiare!> esclama poi sollevando le braccia verso l'alto dai fianchi fin sopra alla testa, come a creare un cerchio immaginario con le estremità delle dita. Una volta sovrapposte le due mani sopra la testa, tenendo le braccia tese verso l'alto, esclamerebbe: <Tantissimo! Mangiare un sacco!> ride e lascia ricadere le braccia lungo i fianchi in una discesa controllata in maniera blanda, facendo ondeggiare il sacchetto. Fa spallucce. <L'Accademia va bene, imparo e procedo nel mio percorso, ma nessun amico al momento. A meno che tu non voglia essere la mia prima amica!> sono entrambe allieve da quello che ha capito e gli occhi ambrati si illuminano dopo averle fatto quella proposta. <Che ne dici?> rimane ad osservarla per poi aggiungere. <Ma non ti lascerò mangiare il mio cibo, però, quello è mio!> espressione seria ma sorridente. [Chakra non attivo]

15:13 Kaime:
 Un sano sorriso si palesa su quell'angelico viso, un sorriso che si piega solo nell'ascoltar la vita genitoriale della deshi, ma non ha il tempo di stranirsi o incupirsi, ricevendo subito dopo quella visione di genuino infantilismo. La risposta è simile a quella che Kaime diede al tempo, se non fosse per il mangiare e per la piccola postilla 'non mi interessa farmi amici', una frase detta per immaturità, avendo ora un gran bisogno di contatto umano...e poi quella domanda, casta, limpida, come uno specchio d'acqua cristallina nel bel mezzo di una palude velenifera. Il sorriso si allarga e la risposta non attende altro...<certo, e tranquilla, sono una ragazza che mangia poco.> Direbbe, per poi continuare...<e magari ti posso preparare dei biscotti. Ho la mia ricetta segreta ai tre cioccolati che è fenomenale> direbbe, per poi far verso ella un occhiolino chiudendo la destrorsa palpebra. Ma il tempo passa e l'orario di pranzo si avvicina, per questo, e solo per questo, la ballerina andrebbe a dir...<senti io ora devo andare al mercato, magari puoi venire con me per cercare quel parcheggio...> Andando infine, schiudendo le labbra, a dar avvio al suo incedere, aspettando solo di veder se questo fosse solitario o in presenza di una vivace compagnia.[end]

15:20 Eiko:
 Nemmeno lei passa fin troppo tempo sulla questione genitoriale, preferendo di gran lunga pensare ad altro. Sorride, ride, si muove, non ha un attimo di pace fin troppo vivace. Non ha idee tanto strane riguardo all'amicizia, se succede bene, se non succede se ne farà una ragione, ma di certo non sembra una ragazzina alla quale piace la solitudine. No, fosse per lei si circonderebbe di persone senza smettere di parlare. Mangiando. Un po' complicata come visione. Attende che Kaime le dia una risposta riguardo alla sua proposta, occhi sognanti, cuoricino che batte e mente che sogna ad immaginare futuri stralci di vita nei quali può fare tutte quelle cose che le amiche fanno insieme. La risposta della ragazza fa allargare il sorriso della piccola, ma il colpo di grazia lo riceve a quel dire dei biscotti. Inizia a saltare euforica, ancora, emettendo gridolini entusiastici. <Evvai! La mia prima amica che mi fa anche i biscotti!> cosa potrebbe desiderare di più? <Non vedo l'ora di assaggiarli!> si ferma andando a fare una giravolta su se stessa e poi annuisce all'ultima proposta. <Va bene, ti seguo, così passiamo altro tempo insieme.> non smetterà di parlare e si congederà da lei solo quando troverà un parchetto adatto a lei per mangiare biscotti. [end]

Kaime ed Eiko si incontrano nei pressi della dimora della Ishiba e, tra biscotti, soetituzioni e giravolte, nasce un dialogo che porta le due ragazze ad essere affini.