Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

{ Sincerità }

Free

1
0
con Mekura, Kaori

10:24 Kaori:
 Il cuore le martella forte in petto. La bocca è arida, secca e la mente confusa. Galleggia in un perpetuo stato di sospensione e confusione mentre mille pensieri le si accavallano per la mente. Ha mandato una missiva a Mekura chiedendole di incontrarsi nella sala riunioni della Magione un po' prima dell'orario prefissato per la riunione del giorno. Sono giorni che combatte col bisogno di dirle quanto sta accadendo fra lei ed Azrael ma gli impegni della sua vita da kunoichi le hanno impedito di trovare il momento più giusto per andare da lei. E quei rari momenti in cui aveva un po' di respiro venivano occupati dalla presenza del Nara la quale le stava dando un certo qual senso di assuefazione. Il pensiero le ribalta lo stomaco ed il cuore mentre sospirando va poggiando la fronte contro la superficie del grande tavolo rotondo che occupa gran parte della stanza. Seduta al lato estremo dello stesso -opposto alla porta d'ingresso nella stanza-, è piegata col busto poggiato sulla superficie di legno e il capo pressato contro di essa. I capelli lisci, viola, scivolano ai lati delle spalle, sulla schiena, come un manto e le braccia son tenute morte lungo i fianchi mentre i sospiri si ripetono dalle sue labbra nella straziante attesa dell'arrivo della Hyuga. Kaori indossa uno yukata corto, viola, che le arriva alle cosce, stretto in vita da un obi nero piuttosto alto e rigido. Le gambe son coperte da collant trasparenti mentre ai piedi porta sandali in legno dal tacco poco pronunciato. Un haori bianco recante sulla schiena il simbolo del clan è posto al di sopra dello yukata, lasciato aperto sul davanti, mentre il coprifronte della Foglia è onnipresente attorno al collo con la placca metallica posta davanti alla gola. Il laccio dietro la nuca copre il sigillo dell'hiraishin che Azrael ha posto sulla sua pelle mentre quello dell'empatia subito sottostante è parzialmente coperto dal bordo superiore delle vesti. Ha bisogno di parlare con la sua amica, ha bisogno di essere sincera con lei: per quanto i due non stiano più insieme sente di non poter continuare oltre quella-- beh, qualunque cosa stia accadendo con lui, senza che Mekura ne sia al corrente. E così, inspirando, deglutendo, rialza il viso dal tavolo e si mette in piedi, prendendo a misurare la stanza in larghezza ad ampie falcate nella silente attesa dell'arrivo della sua amica e collega. [chakra: on]

10:42 Mekura:
 Tempo variabile, ne troppo bello, ne troppo brutto, non sa neppure lui che cosa vuole fare. Una pessima giornata a vedersi, per lo meno permette di concentrarsi sul lavoro. Proprio di lavoro si parla: Mekura continua da ore a lavorare all'interno del suo ufficio alla magione, portando avanti il suo compito come consigliere: si è svegliata presto per allenarsi, occuparsi dei figli e quindi andare alla magione, praticamente era già alla sua terza tazza di thè verde ed uno sguardo provato. Non è un lavoro più duro di quanto non lo facesse già come conciatrice, ma è stressante: ci sono le missioni da controllare, vedere il risultato, annotare cosa non va nel villaggio, cosa funziona, di cosa ha bisogno e fare una liste delle cose con la quale parlare con gli altri consiglieri. Alla fine era come l'atto burocratico di quando doveva compilare le denunce i primi tempi alla polizia, molta burocrazia e nessuna vera azione, ma questo, le dava anche tempo per avere più informazioni riguardo a chi doveva ammazzare brutalmente. I criminali che hanno ucciso Hiashi sono ancora nella foresta della morte. Indosso la donna porta una corta giacca bianca, le maniche ampie come quelle di un kimono, ed una semplice chiusura sul lato destro con un laccio rosso. Tale giacca ha uno scollo leggero che mette in mostra lo sterno, ma la lunghezza totale del capo si conclude sotto il seno. Il resto dell'abbigliamento è composto da un paio di pantaloni neri di pelle a vita alta, molto alta (esattamente dove si trova la conclusione della giacca) con la trama a squama di serpente lungo i lati che sfuma sul bianco e procede per tutta la lunghezza degli arti fino al ginocchio dove si trova uno stivale ninja, nero anche questo. Non porta armi con se, ma del resto a lei per essere un'arma ora come ora, basta se stessa. Sospira sollevandosi in piedi per poi andare verso la finestre e darsi un secondo di pausa. Ma in quel momento arriverebbe la lettera di Kaori. <hum?> la legge con un sopracciglio sollevato e annuisce. <bhe, almeno così posso portare le carte prima del tempo> Afferra quindi quello che le serve per la riunione odierna e si incammina verso la sala riunioni a passo marziale, il suo solito passo, Una volta arrivata davanti alla porta la apre entrandovi all'interno <permesso..> afferma con una voce stanca spingendo la porta con una spallata, dato che porta tutto un insieme di rotoli, carte varie e moduli da leggere per la giornata <spero di non aver fatto tardi, ho pensato di prendere tutto quello che dovevo portare per la riunione dato che c'ero> afferma senza nemmeno guardare Kaori presa com'è dall'appoggiare le carte sulla sua postazione e tirare un lungo sospiro affaticato. <scusami Kaori, non ti ho detto neanche il buongiorno: è dalle sei di mattina che vado avanti ed indietro, sto letteralmente procedendo a carponi: Comunque, ho portato tutte le normative nel caso le volessi controllare prima di parlarne oggi con gli altri, dobbiamo pensare anche a stilare le nuove missioni e affidare delle squadre specifiche consigliando ad Hitomu chi potrebbe avere successo nella missione e chi no..> quindi, finalmente, si gira a cercare Kaori portando una mano ai capelli per rimetterseli a posto <mi sento un disastro completo> [ch on]

11:00 Kaori:
 Non ci vuole poi molto prima che la porta della sala si apra mostrando la figura di una Mekura piuttosto stanca. Porta con sé fogli e documenti che deposita sbrigativamente sul tavolo prendendo a parlare a ruota libera nel tipico tono di chi ha semplicemente bisogno di un attimo di pausa, di uno sfogo, solamente per poter finalmente scaricare parte dei pesi che ha sulle spalle su quelle di qualcun altro. Non per egoismo, solo per bisogno di respirare. Kaori arresta il suo passo fermandosi dietro una delle sedie del tavolo, vicino a dove aveva primariamente poggiato i propri documenti e fascicoli quando era giunta nella sala pochi minuti prima. Deglutisce osservando l'altra, ascoltando le sue parole, sentendosi sempre più tesa e a disagio man mano che i secondi passano e sotto gli occhi le si palesa l'immagine di una Mekura esausta ed a pezzi. Lavora, lavora tanto, troppo, instancabilmente e la Hyuga si ritrova a sentire il respiro mozzarsi in gola al termine di quel breve monologo, quando quell'ultima frase giunge come un pugno in pieno stomaco. Probabilmente un montante da parte di Sanosuke avrebbe fatto meno male in quel momento. < A-ah. Buongiorno > la saluta riscuotendosi, cercando di scacciare via l'opprimente sensazione di starle per dare una notizia orribile nonostante, a conti fatti, non sia accaduto nulla di male. Non aveva mai pensato ad Azrael mentre stava con lei e non aveva mai lontanamente pensato che qualcosa sarebbe potuta succedere fra loro in un milione di anni. Quel che è successo è scaturito in un momento inaspettato per entrambi, in un momento in cui erano soli e in cui non avevano responsabilità verso nessuno. Ma allora perchè teme ugualmente che la notizia potrebbe sconvolgere la Hyuga così profondamente? Perchè le sembra di star comunque facendo qualcosa di sbagliato nei suoi riguardi? Deglutisce cercando di non pensarci, di darsi un tono, distogliendo lo sguardo da Mekura per portarlo sulla pila di documenti accanto a sé, la destrorsa a poggiarsi su di essa con delicatezza. < Oh sì, sì, hai fatto bene. Anche io ho portato i fascicoli che avevo in ufficio. Insomma, tanto valeva.. no? > si stringe nelle spalle passandosi la lingua fra le labbra, distrattamente, schiarendosi la voce. < Oh beh. Se può confortarti io al tuo posto non avrei un aspetto simile dopo una giornata come questa. > cerca di chiacchierare, Kaori, sorridendo alla volta di Mekura con dolcezza, sincera però nel suo dire; nonostante la già lunga giornata della jonin, Mekura si presenta bellissima come sempre, con un completo che le dà una qual certa eleganza ed enorme fascino. < Comunque, ecco, volevo parlarti di alcune cose, per questo ti ho chiesto di venire qui un po' prima della riunione. > principia Kaori deglutendo, cercando di temporeggiare e avvicinarsi al punto al tempo stesso, sentendo il cuore martellarle nel petto e al tempo stesso la nausea bloccarle la gola. < Non ho avuto modo di raggiungerti prima in questi giorni fra la Magione, l'Accademia e l'ospedale, quindi ho approfittato di questo momento per- sai, vederti. > si schiarisce la voce annuendo piano, tamburellando nervosamente con la mancina contro lo schienale della sedia posta dinnanzi a sé attorno al tavolo. < Uhm. Allora, ehm. Sediamoci. > dice con un tono lievemente più acuto di quanto forse non avrebbe voluto, indicandole con un cenno della destrorsa le numerose sedie libere attorno al tavolo, scostando quella dinnanzi a sé per sedersi un po' rigidamente. < Come stai? Mattinata folle a parte, s'intende. > sorride, nervosamente, sentendo di starsi avvicinando sempre più al momento cruciale. [Chakra: on]

11:26 Mekura:
 Sbatte le palpebre ascoltando Kaori mentre si mette a sedere cercando a tastoni una sedia qualsiasi. Non trovandola si appoggerebbe con i fianchi direttamente contro la tavola della sala riunioni andando ad incrociare le braccia tra loro. Poi la guarda collegando le parole al cervello trovando...strano il modo in cui ha detto quel buongiorno, quel "tanto valeva" ma non riesce a cogliere subito, solo una sensazione. <huuuum si> sorride incrociando le gambe sciogliendo però quello sulle braccia che le appoggia sul bordo. <dovevo prendere anche qualcosa da bere, però è un'ottima idea: appena becchiamo un buon samaritano gli chiediamo se ci può portare dell'acqua bollente con del thé o altro...dovevo prendermi un specchietto> borbotta a bassa voce l'ultima frase mentre cerca di rimettersi a posto i capelli. <ah? si certo tutto quello che vuoi> afferma la donna mentre butta lo sguardo inevitabilmente sull'Haori di Kaori per poi distoglierlo subito tornando sul volto della amica. <si...> scuote il capo per poi sorridere affranta <è anche colpa mia, l'ultima volta che ci siamo viste è stata durante la serata alcolica> quella scatenata dal comportamento nefasto di Raido. <ho avuto anche io un po' di cose da fare anche io...è tornato Azrael e insomma, è stato un po'> scuote il capo e si mette a ridere a denti stretti in modo nervoso <ohh è stato...> abbassa lo sguardo con amarezza <è stato....> non dice più null'altro rimanendo in quello stato chiudendo gli occhi e tornando a sorridere, sbattendo poi gli occhi verso Kaori. <ma, ci siamo divisi bene, insomma, non posso dire che non è stato difficile> sospira <ma quanto meno sono felice che sia vivo> e preoccupata per come reagirà Akendo: è stato chiaro su chi abbandona l'akatsuki <hum come sto?> domanda la donna mettendosi a sedere <hum...normale credo> afferma la donna scostando una sedia per mettersi a sedere <diciamo che non me lo sono molto domandata: sono stata dietro qui come consigliere, stare dietro la famiglia e allenare Ken, ad allenare me stessa, ah si! le famiglie di Tetsuo e Kaori mi hanno mandato delle foto per far sapere come stanno> i suoi occhi le si illuminano <sono bellissimi,...mi fa venire voglia di farne uno anche io, almeno uno> il suo sguardo si incupisce subito dopo pensandoci <...> e diventa un sorriso amaro. <già....> sospira scuotendo le spalle portandosi indietro una ciocca di capelli prima di guardare il vuoto mentre appoggiando il gomito al tavolo va a mordersi le nocche, vagando nelle sue fantasie e nelle sue disillusioni. [ch on]

11:51 Kaori:
 La situazione è sempre più strana. Le due hanno avuto in passato un rapporto burrascoso. Momenti di quiete e pace alternati ad altri di astio e rancore. Protagoniste di vicende ai limiti dell'inverosimile hanno dovuto affrontare e superare prove sempre più dure ed assurde fino a raggiungere un momento di pace e quiete che le ha viste divenire più amiche che mai. Kaori non ha dubbi nel definire Mekura la sua migliore amica. Se qualcosa capita nella sua vita, la prima persona che le viene in mente a cui potrebbe parlarne è proprio lei. Se ha bisogno di un consiglio, di sfogarsi, di passare una giornata diversa, è il viso di Mekura che affiora fra i suoi pensieri. Ed è proprio per questo che l'idea di provare qualcosa per Azrael le logora così profondamente l'anima. Non riesce ad essere interamente felice per colpa di quel pensiero che la consuma dall'interno: non può continuare a vederlo senza che Mekura sappia la verità. Non chiede il suo permesso, non ha bisogno di essere 'autorizzata', dopotutto non è neppure giusto che la jonin abbia il controllo delle loro vite perchè un tempo era stata la donna di Azrael. Ma vuole solamente essere onesta con lei perchè non merita di non sapere. Kaori ascolta il dire dell'altra ritrovandosi a ravviarsi i capelli con una mano guardando l'orologio appeso ad una delle pareti nella stanza. < Fra poco dovrebbero portare del tè caldo per tutti. Insomma, per la riunione, sai. > Ci sarebbe voluto un po' ma se hanno potuto attendere fino ad ora, sarebbero riuscite ad aspettare ancora un po'. Le due si siedono quindi attorno al tavolo e al ricordo di quell'ultima serata passata assieme Kaori non può fare a meno di sorridere con tenerezza. Ricorda perfettamente come sono andate le cose quel giorno. < Dio, quella sera... Credo di non aver mai bevuto tanto in tutta la mia vita. > ride quasi con nostalgia nel ricordare quel momento condiviso con la Hyuga, quell'attimo di reale unione fra loro. < Sono dovuta stare a letto per un giorno intero dopo tutto il saké che avevo buttato giù. Decisamente da non ripetere > Ancora ricorda i cerchi alla testa e il dolore atroce ai lati interni degli occhi, verso il naso. Si sta quasi rilassando nel ricordare quel momento con l'amica, quando il successivo dire di Mekura la fa irrigidire sul posto. Azrael. Il suo nome cala fra loro come una falce e immediatamente l'aria viene risucchiata dai polmoni della special jonin mentre il gelo le penetra in corpo. Si sente scomoda su quella sedia, la colpa brucia sottopelle e la bocca si fa secca. Mekura è visibilmente provata da quel ricordo, da quella situazione e il vedere come la presenza del Nara sia ancora così importante nella sua vita la porta a sentirsi ancora più misera. Non si pente di quello che prova, non è qualcosa che ha deciso razionalmente, ma-- di tutte le persone al mondo per cui avrebbe potuto nutrire qualcosa, proprio l'ex ragazzo della sua migliore amica? Quanto è infame la vita? < Sì. So-- > Annuisce rigidamente, meccanicamente, buttando giù un groppo amarissimo. < So che è tornato. > dice quasi atona, a denti stretti, passandosi la lingua fra i denti -dietro le labbra- nervosamente. Mekura continua a parlare, le parla della sua vita, dei suoi numerosi impegni e obblighi, della famiglia, dei due bambini ai quali ha trovato una casa, incontrando l'attenzione di Kaori solo per metà. In parte è ancora ferma al pensiero di Mekura ed Azrael e della loro separazione. Del dolore che ha avvertito in lui grazie al sigillo dell'empatia, il dolore che vede negli occhi di lei per quella situazione che ha scombinato probabilmente i disegni di una vita che un tempo doveva aver progettato assieme a lui. E lei? Lei ci è finita in mezzo, non ha un ruolo preciso in quel quadro. Lei è di troppo, è un impiccio in una situazione che non aveva spazio per nessun altro in principio. Deglutisce ancora una volta, lo sguardo perso nella stanza mentre il silenzio è calato fra loro già da un po'. Si riscuote dopo un poco posando lo sguardo su Mekura, espirando stancamente. < Lo ami ancora? > la domanda esce così, di getto, senza che possa realmente pensarci. Non riflette, lascia che le parole escano da sole, sentendo improvvisamente l'impellente bisogno di capire cosa stia realmente accadendo attorno a lei senza subire l'influenza delle iridi d'onice di Azrael su di lei. Senza farsi offuscare dalla sua vicinanza, dalla inebriante sensazione della sua presenza al proprio fianco. < E'- evidente che il pensiero ti fa ancora male. E francamente non avrei mai pensato che se fosse tornato non saresti tornata da lui. Ricordo come sei stata quando è sparito... > rivela la Hyuga tenendo lo sguardo fisso su di lei, coinvolta, preoccupata. < ...Non credevo gli avresti detto che sei andata avanti. Certo, è giusto, per carità. Mentre lui non c'era hai dovuto farlo, ci sei riuscita dopo molte difficoltà. E lui ti è stato accanto mentre Azrael non c'era quindi è anche comprensibile che non basti il suo ritorno per lasciarlo. Ma... sai... è-- Azrael. > E per quanto le riguarda il solo pensiero che possa essere possibile lasciarlo andare le risulta semplicemente insostenibile. Al nominare il suo nome la voce si scalda appena, si affievolisce e mentalmente si ritrova a fare un quasi ridicolo paragone fra il bizzarro e chiassoso Saisashi e l'avvenente, elegante e passionale Nara. Perchè, insomma, per quel che ne sa il nuovo amore della Hyuga è il sublime vincitore della categoria genin dell'ultimo Torneo dei Villaggi stando a quanto detto dallo stesso taijutser. [Chakra: on]

12:28 Mekura:
 <oh si si bene bene> si riprende un secondo guardando di nuovo Kaori, la quale sembra presa a parlare di qualcosa che le pesa molto apparentemente <scherzi vero? va ripetuta almeno una volta l'anno: la chiamiamo la serata della purificazione, ci gettiamo tutto quello che abbiamo passato alle spalle distruggendoci completamente e poi una giornata di riposo assoluto> afferma convinta di quello che sta dicendo, scherzandoci sopra. Sta ancora ridacchiando quando, l'argomento Azrael non mette Kaori a cambiare espressione. La stanza sembra gelare all'improvviso e quel "so che è tornato" inizia a farla pensare. <ah> da una parte non la sorprende più di tanto, del resto i due si conoscevano < è venuto a trovarti, bene> del resto può fare tutto con quella tecnica, l'hirashin. <deve riprendere i suoi contatti è...giusto> ma qualcosa non le torna, il modo successivo in cui le fa quelle domande, il modo in cui parla, c'è qualcosa che non le torna. Rimane in silenzio per un bel po', non capendo perché Kaori le volesse fare una domanda come quella <...amare..hum?> domanda la donna appoggiando le dita sul bordo del tavolo <si..è Azrael> sospira pesantemente andando avanti, rispondendo senza fare domande, del resto, parte della risposta è nel modo in cui Kaori parla di Azrael stesso, nel modo in cui le ha parlato fin ora. <è proprio per questo che non potevo tornare con Azrael: non ero più quella che lui amava e lui non era più quello che amavo più di tutti> sospira <con il tempo, mi sono arresa, o forse mi sono appoggiata alla idea che era scappato lasciandomi sola, provando rabbia per lui solo per non pensare che fosse morto> sospira abbassando il capo. <e poi..poi ho avuto bisogno di trovare un senso di normalità per me, cercando di raggiungere traguardi che si sono dimostrati irraggiungibili: diventare capo del clan Hyuga, dimostrarmi forte, avere una famiglia> il tono è amaro mentre le si stringe la gola. <ho fatto delle scelte al tempo e l'ho lasciato andare ora...per quanto mi possa far soffrire il fatto che sia tornato ed il fatto che io stessa lo abbia fatto soffrire con la mia scelta è come se avessi tradito un "morto" o uno che presumevi tale> piega la testa di lato incrociando le braccia rimettendosi in piedi. <io...> sospira di nuovo <io ho amato Azrael e quello che mi fa scuotere di dolore è solo il destino avverso che con me è come se giocasse a dadi scommettendo sulle mie perdite> stringe le labbra pensando e pensando <ed è proprio perché gli voglio bene, perché sono io, che ho preferito non mentire a nessuno e non provocare altro dolore al di fuori di noi due...> poi scuote la testa e guarda Kaori di nuovo <lui?> ripete <lo...lo hai incontrato?> ed Akendo ha detto apertamente che sono insieme? [ch on]

12:53 Kaori:
 Una risata sfugge cristallina dalle labbra di Kaori andando a cancellare per un attimo la tensione ed il nervosismo accumulati per via di quella rivelazione che ancora non ha avuto modo di fare all'amica. Ride con leggerezza, con spontaneità, snudando i denti candidi e scuotendo piano il capo mentre le spalle si scuotono leggermente in quel fare. < Serata della purificazione. Mi piace. Suona bene. > Lascia sfumare il riso poco per volta fino a quando non si ritrova ad irrigidirsi una volta ancora nel sentir nominare il nome di Azrael. Non si aspettava che fosse Mekura la prima a nominarlo: nella sua ingenua convinzione di dover essere soltanto a lei a parlarle di lui ha dimenticato che, all'effettivo, la Hyuga non aveva ancora avuto modo di dirle che il Nara è tornato. Deglutisce ancora, a vuoto, quando Mekura realizza che i due si sono incontrati e dal modo in cui pronuncia quelle parole avverte il gelo nell'aria densificarsi. Non perchè ci sia rabbia o rancore: solo un vago senso di disagio, la consapevolezza ora da parte della stessa Mekura che c'è qualcosa che non va. Kaori annuisce senza aggiungere altro lasciando tuttavia modo all'amica di rispondere alle sue domande. E Mekura lo fa. Riflette, pensa, si sfoga lasciando modo alla ragazza di ascoltare ogni cosa comprendendo in parte le motivazioni che abbiano spinto la Hyuga ad agire così. Si era ormai arresa al pensiero che Azrael fosse morto. Aveva pianto la sua assenza, si era arresa alla sua sparizione e l'aveva superata. Vederlo ritornare è stato come veder ritornare un morto, una persona per la quale si erano messi da parte i propri sentimenti. Un destino orribile per una storia che era stata grandiosa, che avrebbero pensato sarebbe durata per sempre. Rimangono in silenzio per poco prima che Mekura ponga quella domanda portando Kaori ad annuire rigidamente, scomoda su quella sedia. < Sì. > ammette alla fine inspirando a fondo. < Qualche settimana fa. Ero venuta da te perchè avevo bisogno di parlarti e mi ha aperto la porta in-- > arrossisce distogliendo lo sguardo, imbarazzata. < -in mutande. Insomma, sarebbe bastato quello a capire che avevi trovato un altro. Ma poi abbiamo parlato e mi ha confermato che state insieme da un po'. Ammetto che sono rimasta sorpresa... Insomma, non sapevo avessi un ragazzo. Potevi dirmelo, sarei stata felice per te. > dice Kaori rialzando lo sguardo, sorridendole con un leggero velo di malinconia. < Anche se-- beh, lui era proprio l'ultimo che mi sarei aspettata. > Sapendo che Mekura era stata con Yukio e con Azrael la immaginava più tipa da uomini misteriosi e inarrivabili, non proprio tipi come "Il Sublime". Non che sia contraria, comunque: si è dimostrato essere un ragazzo gentile e premuroso, nonché divertente, magari un cambiamento di quel genere non avrebbe potuto farle altro che bene. Tuttavia il peso le rimane ancora nello stomaco man mano che i secondi passano e il fiato le si mozza in gola portando Kaori a stringere i pugni sulle gambe e prendere coraggio. "Forza Kaori." si dice mentalmente prima di schiudere le labbra e, semplicemente, buttarsi. < Mekura, io devo dirti una cosa. > E fin qui ci erano arrivati tutti. Lo sguardo è fermo in quello di Mekura e la voce stabile seppur non alta. < Io-- provo qualcosa per lui. > Ammette strappando via quel cerotto prima di rendersi conto di quanto poco chiara possa essere quell'affermazione. < P-per Azrael, eh? Non per Saisashi. Non oserei mai, voglio dire, lui è un caro ragazzo ma è tuo, non oserei mai-- voglio dire... > chiarisce subito agitando le mani dinnanzi a sé, nervosamente, prima di espirare e poggiare il gomito destro sul tavolo, la mano a poggiarsi sugli occhi strofinandoli sotto la frangia scura. < Sono giorni che ci penso, giorni che volevo dirtelo, ma-- un po' per gli impegni, un po' per paura... non ce l'ho fatta. > ammette lasciando ricadere la mano dal viso per affrontare l'amica a viso aperto. < So quanto lui è stato-- è importante per te e se avessi potuto scegliere non avrei mai-- > Ma c'è mai stata una scelta? Ha mai potuto decidere cosa provare e cosa no? Sospira abbassando il capo, mordendosi il labbro inferiore con fare tormentato. < Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo Mekura, lo capisco se la cosa ti darà fastidio ma-- è così, è successo e non so cosa fare. Lui... io-- > E si ferma, confusa, non sapendo neppure cos'altro possa dire. Come può descrivere quello che prova per Azrael quando lei stessa non ha la più pallida idea di ciò che i due stanno combinando? [Chakra: on]

13:43 Mekura:
 <in mutande?> Akendo, in mutande, ad aprire che accoglie in casa qualcuno e non si nasconde con un sonoro "nope, non è affare mio?" ma sopratutto: Akendo che rimane a casa sua senza dirle nulla? Non sa quale cosa è quella più strana, ah bhe si, oltre al fatto che Akendo parli della loro relazione. Poi un dubbio l'affligge, in effetti c'è un uomo in casa sua che va in giro in mutande per la maggior parte del tempo se non ci sono Ken e Ai. <...ah> corruga la fronte incrociando le braccia <senti...tendeva ad alzare la voce senza un vero motivo? capelli neri, spettinatissimo e tentava di dire spesso "sublime?"> lo sguardo di Mek si incupisce ulteriormente con un tick nervoso sul sopracciglio destro. ma alla fine è la stressa Kaori a rivelarlo <Saisashi eh?> si concentra su questo solo per ridurre la botta di malessere che la sta cogliendo in questo momento. Azrael e Kaori...se fosse stata la Mekura di prima, quella che ancora provava un senso di gelosia e rabbia verso Azrael le sarebbe scappata una battuta molto triste sul fatto che alla fine aveva ragione ad essere gelosa di Kaori. <è il mio allievo, non il mio compagno> continua a parlare ritardando intanto le sue parole sull'argomento principale andando a coprirsi il volto con la mano destra, massaggiandosi le tempie. Azrael e Kaori...come si doveva sentire? Da una parte si aspettava che Azrael ci avrebbe impiegato più tempo, ma Azrael non è lei che ci ha messo un anno per lasciarlo andare e dato che si sono lasciati è giusto che si sia cercato qualcun'altra o altro. Guarda Kaori, avvicinandosi mentre sente questa scusarsi per il sentimento che è nato tra lei ed il Nara. Vorrebbe andarsene e non vedere nessuno per un po', magari la capirebbero pure, ma a dire il vero, non si sentiva di fare neppure questo. Non è l'unica in questa stanza che ha sofferto, anche la sua amica li davanti che si sta scusando, ha passato da poco una relazione che l'ha corrosa con Raido, meritava una persona migliore e meritava di essere lasciata in pace, di avere la sua pace. Mek, non l'ha avuta e non l'avrà mai forse, ma forse questo è il suo destino per fare in modo che altre persone siano felici al posto suo, vivendo di quella felicità riflessa, osservando a distanza. S'avvicina dando un'ultimo scatto con gli arti inferiori e cerca di afferrare le mani della Hyuga più giovane cercando le dita con dolcezza quasi materna. <non importa, va bene così> abbassa la testa continuando a parlare <non ti devi dispiacere, va tutto bene...per lo meno, hai trovato qualcuno con cui lasciare andare il passato e spero lui con te> rimane ferma ad osservarla prendendo un lungo respiro <c'è stata una storia con Azrael, è finita, lo abbiamo accettato entrambi, non voglio che tu ti strugga in questo modo> sorride, leggermente <tutti meritano la felicità, no?> [ch on]

16:23 Kaori:
 Annuisce imbarazzata Kaori, con lo sguardo basso, senza avere il coraggio di sollevare le iridi su quelle della compagna. Come potrebbe dirle, guardandola negli occhi, di aver visto il suo uomo mezzo nudo per casa? Insomma, sarebbe davvero sconveniente! Tuttavia la ragazza non sembra tanto sconvolta e adirata quanto più perplessa e pensosa, tanto che quando va a porre quelle domande Kaori si ritrova a sollevare lo sguardo e fissarla leggermente disorientata. < Ehm. Sì. Perchè? > domanda aggrottando le sopracciglia, confusa. < Ci sono altri uomini che girano mezzi nudi per casa tua? > domanda con leggera ironia, senza voler -ovviamente- lasciar intendere nulla di offensivo o provocatorio. Solo una battuta leggera atta a smorzar la tensione creatasi. E si ritrova, alla fine, a schiudere le rosee con fare sorpreso quando Mekura le rivela che no: Saisashi non è il suo ragazzo ma solo il suo allievo. < Ah. > boccheggia la Hyuga sorpresa, sbattendo le palpebre in una rapida sequenza di battiti. < Ma lui aveva detto di sì... E Azrael ha detto che c'era un altro quindi ho pensato-- > Ma forse, semplicemente, l'altro di cui è stato fatto cenno non è semplicemente quello che credeva lei. Se da un lato si sente meglio nel sapere di non aver visto il suo ragazzo praticamente nudo, dall'altro la tensione non accenna propriamente a svanire. La reazione di Mekura nel sapere che Kaori prova dei sentimenti per Azrael porta la Hyuga a sentire il cuore cascarle nel petto. E' una sensazione orribile che le fa venir voglia di piangere, come se le avesse fatto il torto peggiore possibile provando per il Nara quel dolce trasporto che l'ha fatta sentire, in quei vari momenti, così felice. Trova detestabile l'idea che un sentimento così ricco ed intenso possa essere sbagliato. Odia il fatto che quel suo affetto possa causare solo dolore alla sua amica più cara. Abbassa il capo, colpevole, incapace di guardare oltre il viso di Mekura, il modo in cui si passa la mano sulle tempie. Il solo silenzio all'interno della stanza si fa assordante ed insopportabile. E' come una lama rovente che le trivella il cervello, è come un ago gelido che le scivola sotto pelle. Fa male. Incessantemente. Ogni secondo trascorso senza parlare è come un triste morire. E vorrebbe scappare, vorrebbe fuggire, ma alla fine avverte il suono dei passi dell'altra. Un suono a stento udibile considerata l'eleganza dei movimenti altrui ma avverte la giovane avvicinarsi. E poi sente le mani di Mekura cercare le proprie, quella dolcezza inaspettata che induce Kaori a sollevar lo sguardo con le iridi ricolme di lacrime trattenute, la colpa dipinta sul suo viso a chiare lettere. Mekura la tranquillizza, la conforta e abbassando il capo cerca di darle il suo appoggio, la sua benedizione. Qualcosa si smuove nel suo petto, il peso che si è portata dentro per giorni si fa leggero e le labbra tremano come quelle di una bambina prossima ad un pianto disperato. < Avevo- avevo così paura di dirtelo.. > ammette Kaori deglutendo, stringendo a sua volta le mani di Mekura con gentilezza, con riconoscenza, guardandola negli occhi con la massima sincerità di cui è capace. < Non... non so se posso renderlo felice. Non abbiamo nemmeno una vera e propria storia non-- so cos'è. Lui-- mi fa solo sentire bene. > rivela la special tirando su col naso, il cuore a battere forte nel petto mentre si lascia andare teneramente a quell'ammissione. < E non voglio chiedergli nulla, non voglio definire niente. Non-- sarebbe giusto. E' tornato ora al mondo dopo anni di oblio e credo che-- stia ancora facendo i conti con la fine della vostra storia. Vorrei solo-- non perderlo. > mormora Kaori con un sospiro frammentato, l'espressione sfumata di tenera malinconia. < Ha senso? Non lo so. E'-- folle. > sospira, alla fine, abbassando il capo, sentendosi semplicemente leggera dopo quella pesante ed importante ammissione. [chakra: on]

16:44 Mekura:
 Mekura guarda altrove con una leggera nota di colore sulle gote <...ah bhe, dipende> uno lo vorrebbe vedere più spesso in casa sua, a prescindere dal girare in mutande o meno. <sai sono ancora richiesta...il che non è male per una esiliata dal clan con tutta la brutta fama che ho addosso> si mette a ridere ribattendo in modo scherzoso al tono di Kaori approvando il fatto che quella conversazione andava alleggerita un po' <hum...è un discorso complesso Kaori..si c'è qualcuno, ma preferisco non parlarne e Saisashi è un bravissimo ragazzo...alla quale però piace scherzare e provocare, o anche solo togliersi dalle situazioni imbarazzanti inventando cose di sana pianta per togliersi dai guai, tipo farsi beccare da una ragazza in mutande> sospira, non parlando del fatto che Azrael abbia già parlato con Kaori del fatto che lei possa avere un'altro, cosa che fa già di per se del danno dato che Kaori sta quasi per mettersi a piangere <oh su su, va tutto bene, te l'ho già detto, adesso è passato, me lo hai detto, non piangere> rimane ad ascoltare Kaori, quello che prova ed il fatto che ancora non si sa cosa sia, se sia seria o meno <vi tenete compagnia, ti fa sentire bene, è già un ottimo inizio, alcune volte basta questo...e se le cose vanno male, dimmelo subito che io ho comprato la sua casa quando era via, posso ancora sbatterlo fuori e punirlo> scherza la donna allargando il sorriso <è comprensibile e non è folle...è solo, affetto, amore, rispetto...è solo il desiderio di riuscire a trovare qualcuno con cui condividere tutto...questo> sospira facendo un cenno con il capo per far intendere che il "tutto questo" è il mondo in se <vedrai che le cose andranno meglio> almeno spera per il bene di entrambi: di Kaori e di Azrael. [ch on]

17:00 Kaori:
 Le labbra della Hyuga si distendono verso l'esterno quando Mekura cerca di scherzare sulla sua situazione, portando Kaori a scuotere il capo nel guardarla in viso. < Sono certa che le richieste per te non finiranno mai, guarda. > dice la special con tono sincero, tenero, per poi inspirare e far schioccare la lingua contro il palato. < E questa storia fra te e il clan è davvero assurda. Non c'è alcun motivo per cui ti abbiano esiliato. Forse dopo gli eventi di Cappuccio Rosso Juusan-sama ha perso la testa. Ha così paura di perdere il rispetto del clan da star adottando il pugno di ferro al minimo segnale di pericolo. Ma decisamente sta sbagliando approccio e, dannazione, persona. > il fastidio e la rabbia sono evidenti nella voce di Kaori che, espirando dalle narici, va stringendo i denti in segno di ribellione. < Dovrei andare a parlargli. Qualcuno deve cercare di farlo ragionare. > assottiglia pensosamente lo sguardo, storcendo le labbra in una espressione assorta. Ed il discorso avanza, prosegue, portando Mekura a parlare del suo ragazzo e di Saisashi alleggerendo appena la tensione e senza dare troppe altre informazioni. Kaori sorride mestamente, annuendo. < Non devi parlarmene per forza. Sappi solo che se mai sentirai il bisogno di sfogarti io ci sono. Possiamo sempre usare un nome in codice se non vuoi dirmi chi è! Così saprò di chi mi starai parlando ma senza sapere davvero di chi si tratta. > prova a offrire all'amica la sua presenza ritrovandosi quindi a sentirsi ancora più a terra al pensiero di aver tradito la sua fiducia infatuandosi del suo ex dopo il suo recentissimo ritorno. Non che l'abbia premeditato o scelto: è semplicemente successo e non c'è nulla che possa fare per cambiare le cose. Mekura per fortuna non sembra vedere quel gesto come un tradimento, comunque: è comprensiva egentile nei riguardi della Hyuga, tanto da andare a offrirle conforto e sostegno impedendole di scoppiare a piangere come una sciocca. La ragazza tira su col naso e annuisce piano, ridacchiando alla proposta di Mekura di sbatterlo fuori di casa al minimo segnale di bisogno. < Non so cosa sia... non voglio azzardare alcuna ipotesi, non voglio pretendere di sapere cosa stiamo facendo. > dice arrossendo, imbarazzata, trovando davvero strana l'idea di confidare un simile pensiero alla giovane considerando la persona in questione. < Ma-- non mi sono mai sentita così. > Neppure Raido l'aveva mai fatta sentire così totalmente e completamente a suo agio, così leggera e tranquilla. L'ha amato, sì, e ha davvero creduto che fosse l'uomo col quale avrebbe voluto passare il resto della sua vita, ma una parte di lei era sempre andata in contrasto con lui e col suo essere così avventato e imprudente. < Grazie... > mormora alla fine, Kaori, con un sospiro leggero, sincero, alzandosi in piedi per mettersi davanti all'amica. La sua espressione è carica di onestà e sollievo, il sorriso a mostrarsi come un gesto di scuse le si apre piccolo sul volto. < Per aver compreso. Per non esserti arrabbiata. Volevo che tu lo sapessi però. Volevo-- essere io a dirtelo. > [chakra: on]

17:34 Mekura:
 La Hyuga scuote il capo <ehh non lo so, grazie però mi sento che sto invecchiando, ma se ho la fortuna di diventare come mia madre...almeno come bellezza, rimarrò così fino ai quarant'anni> scuote il capo <tralasciando il fatto di essere rapita e diventare lo strumento di un pazzo furioso> sospira guardando altrove, sapendo che per Kaori non è un argomento facile, a prescindere da quanto tempo sia passato. <Juusan sta facendo il massimo per tenere il clan unito: io sono la figlia di una criminale che non si è saputa dimostrare alla altezza delle aspettative, ne come fiducia ne come forza, non è una questione di mero rispetto, ma di politica: ci sono molti nemici e il cappuccio rosso lo ha dimostrato, chi vuole la nostra forza, chi vuole possedere i nostri occhi, deve dimostrarsi forte anche contro questi. Per quanto sia...tormentata da questa storia, Juusan lo ha fatto, credo, consapevole che io sia ancora capace di risolvere il problema da sola e di farmi rivalutare, lo avrei dovuto fare comunque. Non ha mandato alla deriva una pecora, ma un lupo...o meglio un serpente> sogghigna ripensandoci. <e devo andare a caccia, devo prendere quelli che hanno ammazzato Hiashi, devo vendicarlo> allontana le mani incrociando le proprie braccia. <mi manca, avrei voglia di rivederlo è....l'unico della famiglia di mio padre che sia rimasto in vita, <se vuoi parlargli tuttavia, nessuno ti impedirà di farlo> sospira la donna <del resto sei un consigliere: il regolamento sul fatto che io non posso parlare con Altri Hyuga, non penso che sia valido con te dato che altrimenti non potremmo lavorare...se lo fai potresti....> sospira prendendo un lunghissimo respiro < mandagli i miei saluti> non riesce a dire altro sulla questione. <e digli che sto risolvendo> La hyuga annuisce anche per quello che riguarda il suo compagno, ma non risponde, fa solo un cenno sincero e grato verso Kaori che si conclude così. <grazie a te> non dice altro, non sapendo cos'altro dire. <per essere stata sincera> a quel punto però porta le mani sui fianchi e scuote il capo <bhe, che mattina ah?> sorride verso l'altra ragazza <e tutto ancora prima di parlare con Hitomu e Furaya sul rapporto della giornata> [ch on]

18:02 Kaori:
 Al dire della ragazza Kaori si ritrova a sorridere con una traccia di disagio sulle labbra. Non desidera più la morte di Akane, ha- superato l'accaduto e accettato l'idea che quella donna si sia trovata costretta a fare il possibile per sopravvivere con quello che aveva. Non può perdonarla, questo no, ma almeno il pensiero di lei on accende più nella Consigliera quella viva vena di rancore che per lungo tempo le ha fatto quasi risalire la bile alla gola dal nervoso. < Oh beh, spero che questa parte tu possa saltarla. > sorride Kaori riferendosi all'essere rapita da un pazzo privo di senno, ascoltando solo in seguito quanto Mekura ha da dire circa la posizione di Juusan a capo del clan. Non condivide molto il suo pensiero: non capisce perchè Mekura non sia stata considerata all'altezza delle aspettative, perchè debbano avere una pessima opinione di lei per colpa di quanto ha fatto sua madre considerando quanto lei stessa ha perduto a causa sua. Inoltre non ha mai pensato che fosse giusto punire qualcuno solo per invogliarlo a fare meglio. Non quando non è mai sussistito un reale motivo per una simile punizione. No, decisamente non concorda ma non si arroga il diritto di poter correggere un provvedimento di qualcuno che, a conti fatti, le è gerarchicamente superiore. < Riferirò senz'altro. > annuisce Kaori con un sorriso mesto sulle labbra, sistemandosi una ciocca corvina dietro l'orecchio e sentendosi improvvisamente svuotata di tutte le sue energie. Affrontare quella discussione si è rivelato essere molto più faticoso di quanto non avrebbe creduto. Mekura, a sua volta, si ritrova a sorriderle smorzando la tensione accumulata durante la mattina portando Kaori a ridacchiare quando si rende conto che in qualsiasi momento le due sarebbero potute essere interrotte dall'arrivo dei loro colleghi. < Dio, non farmici pensare. Voglio mettermi le mani fra i capelli > mormora lei snudando i denti, volgendo il capo verso la finestra dalla quale solo ora nota lo scatenarsi di un violento temporale. < Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovata a ricoprire questa carica, sai? > ammette Kaori espirando piano, stringendo le labbra in un sorriso carico di soddisfazione. < Per quanto possa sentirmi friggere il cervello dietro la scrivania-- la verità è che sono felice. E' una gran prova di fiducia essere qui, al fianco di Hitomu. Non trovi? > [chakra: on]

18:25 Mekura:
 La discussione passa direttamente sul loro lavoro come consigliere. Annuisce incrociando le braccia tra loro prendendo un lungo respiro. <ah si, mai pensato che avrei preso la stessa strada di mio fratello> consigliere anche lui <deve essere una questione ereditaria> afferma la donna seriamente mentre va a controllare i documenti e li mette in ordine. <io mi ricordo che cosa facevo qui alla magione: oltre ad andare a trovare mio fratello la cosa di più alta levatura che ho fatto è stato mostrare le gambe ad un simpatico Anbu per andare a fare una caccia al tesoro cosa che effettivamente mi fa ricordare che ho voglia di mettermi una gonna> in effetti non ha più le gambe ustionate < e guardami ora: dietro una scrivania a parlare con Hitomu sulle questioni del villaggio> già, strana situazione. Prende un lungo respiro e continua <è stato...una manna dal cielo, non mentirò: ero molto preoccupata perché stavano iniziando a dare fastidio ai miei figli, da quando Hitomu mi ha preso nel consiglio, fastidi che sono finiti una volta che ho accettato questo compito, anche se inaspettati, ancora oggi non mi sento alla altezza> afferma la donna seriamente come sempre <spero solo di fare la cosa giusta, non posso pretendere nulla di più e si, di non deluderlo> Intanto, un temporale sta per scatenarsi. <hum....promette bene> si lamenta un secondo guardando verso la finestra. In effetti è una immagine allegorica di quello che deve affrontare a breve <ah Kaori, ti avverto adesso, l'Hokage lo sa già e lo dirò anche al consiglio, ma dovrò andare per qualche giorno a Kumo per completare una questione...e di ad Azrael che ho trovato i serpenti, lui capirà> afferma la Hyuga tenendo le braccia incrociate. [ch on]

18:59 Kaori:
 A quel primo commento Kaori si ritrova a portare le mani ai fianchi e sospirare alzando gli occhi al cielo con scherzosa rassegnazione. < Mekura. Insomma? > sbotta con finta spossatezza, scherzando teneramente con l'amica. < Guarda che se guadagni qualcosa è perchè te lo sei meritato non perchè è dipeso da qualcun altro. Se Hitomu ti ha scelto come membro del Consiglio è perchè te lo sei guadagnato. E condivido pienamente la sua scelta. > le sorride con candore inclinando il capo per poi ascoltare il resto del suo dire e sorridere con tenerezza all'immaginare una giovane Mekura che si aggirava per le stanze della Magione seducendo ANBU a caso per piccoli favori. In altre circostanze la cosa sarebbe sembrata ben più volgare di quanto in questo momento non suoni alle orecchie di Kaori che trova quasi tenera quell'immagine mentale che le si dipinge dinnanzi le palpebre. Ad ogni modo non commenta attendendo solo il suo successivo dire per aggiungere qualcosa, con un sorriso sulle labbra. < Strano eh? > ridacchia a mezza voce, inspirando a pieni polmoni quella rinnovata calma fra loro, lasciando modo alla compagna di proseguire nel suo discorso, sentendosi profondamente a disagio nel sentire ciò che Ai e Ken avevano dovuto sopportare prima che Mekura accettasse quell'incarico. Il pensiero di Ken, soprattutto, adesso colpisce Kaori con forza. Ken. Il bambino così simile ad Azrael con i suoi scompigliati capelli neri e i profondi occhi scuri. Ken che Mekura ha preso con sé durante l'assenza del Nara. Ken che sta crescendo a vista d'occhio divenendo un bellissimo ragazzino. Non vuole sovrapporre l'immagine del piccolo alla possibile figura del figlio del Nara di cui le ha parlato, non vuole neppure avvicinarsi a quella possibilità, troppo presto per preoccuparsi anche di questo. Non vuole pensarci e scaccia quelle considerazioni cercando di godersi la pace appena ritrovata con se stessa e soprattutto con Mekura senza voler tirare fuori considerazioni e ipotesi che non è propriamente in grado di reggere al momento. < Non lo farai. Sono sicura che lui non si pentirà della sua scelta e che sarai un elemento incredibilmente prezioso per il nostro Consiglio. E poi... sei una kunoichi di grande esperienza, di sicuro sarai capace di fornire saggi punti di vista e utili considerazioni. Credo che nessuno potrebbe sostituirti in questo ruolo. > le sorride annuendo, tentando d'andare a porre una mano sulla sua spalla per poi ridacchiare divertita della battuta altrui circa il temporale fuori dalla finestra. <Uh? Kumo?> le domanda sgranando gli occhi, ricordando che l'amica aveva in programma quel viaggio già da molto tempo. < Aspetta: non ci sei ancora andata? Ma è passata una vita! > esclama ricordandosi di quando la ragazza le aveva detto che avrebbe dovuto andare fin lì poco prima della sua partenza e sparizione. < Comunque d'accordo. Riferirò. > annuisce Kaori non sapendo di cosa i due stiano parlando, limitandosi tuttavia ad accettare di riferire quel semplice messaggio. < Porterai Ai e Ken con te a Kumo? Se vuoi posso occuparmi di loro in tua assenza. Kouki è a casa con me al momento, magari potrebbero conoscersi, andare d'accordo... Non so. Non credo abbia conosciuto molti ragazzini vicini alla sua età a Kusa... > [Chakra: on]

19:21 Mekura:
 <Kaori> afferma con lo stesso tono sorridendo verso la ragazza annuendo alla fine e sospirando. <ci proverò a non essere negativa> si ritorna alla questione di Kumo e la Hyuga assume l'espressione non solo più affranta ma anche più stanca di cui è capace <lo so che lo blatero dal cappuccio rosso, ma ci sono andata e tornata: vado a scoprire delle cose e poi devo fare un passo indietro, poi trovo qualcosa e poi ritorno indietro di nuovo, è stato come camminare a gambero: uno avanti due indietro> commenta la donna sollevando le spalle. <non che sia una cosa malvagia stringere rapporti con i Kumesi, ma sai, è un viaggio lungo e faticoso> e riguardo a portare i figli con lei a Kumo, no, meglio di no <è un viaggio...che comporta pesanti condizioni> afferma questa seria e meditativa <ad Ai piacerebbe passare più tempo con Azrael, da quando è tornato sta continuando a chiedermi dove sia e dove non sia...è abbastanza arrabbiata con me su questo aspetto> porta le mani ai fianchi <ma lo considera come una figura paterna e vuole passare del tempo con lui, come biasimarla? quindi si Ai sicuramente sarà felice della cosa..Ken..> per Ken è più problematico: vuole parlare prima con Azrael, non vuole che glielo portino via perché lo ha fatto conoscere al padre: Azrael ha ucciso la loro madre, un momento di follia dopo aver scoperto che era stato violentato, Ken...non lo può capire e in tutta questa storia spera solo che Ken non lo sappia mai. Ma è anche vero che Ken deve iniziare il suo allenamento come Nara ed il ritorno di Azrael potrebbe essere la soluzione senza andare a dire in giro chi è figlio di chi. <a Ken immagino che non dispiacerà stare con due ninja molto forti a meno che non voglia passare del tempo con Tobimaru: vuole imparare molto e ultimamente è sempre preso dall'allenamento e perché no? Kouki è una ragazza molto in gamba ed intelligente, staranno benissimo insieme...è anche un metodo per dare anche a lei un po' di tranquillità> del resto anche lei si è trovata in mezzo a questa storia di Raido. <come sta piuttosto?
ho avuto modo di parlarle solo una volta, speravo di incontrarla un giorno di questi>
[ch on]

19:39 Kaori:
 Kaori le sorride con candore, annuendo, sperando davvero che Mekura riesca ad essere un po' più confidente nelle sue stesse capacità. Dunque lascia che l'amica la informi di quanto nel tempo sia andata più volte a Kumo e di quanto la cosa debba essersi rivelata frustrante visti i numerosi abbagli che pare abbia preso nei suoi viaggi. < Immagino.. spero che tu sia vicina al tuo obiettivo finale quanto meno. I tuoi sforzi verranno ripagati alla fine, ne sono sicura. > le sorride sinceramente convinta delle proprie parole, ben sapendo quanto la sua amica possa essere determinata quando si propone un obiettivo. Quindi attende che ella le dia una risposta in merito alla sua proposta di occuparsi dei suoi figli a seguito del suo prossimo viaggio e le sorride con tenerezza quando sente di Ai e di come le sia mancata la figura di Azrael. Può solo immaginare come debba sentirsi la giovane ora che finalmente lui è tornato. < Immagino che anche lui sarà felice di rivederla. Forse, in effetti, sarebbe più giusto che se ne occupi lui al posto mio ora che ci penso. Dopotutto Ai è sua figlia e ha sentito molto la sua mancanza. > osserva pensando solo ora a quanto quell'ipotesi sia effettivamente la più giusta possibile. Magari avrebbe spinto Azrael a parlare con Mekura o magari gli avrebbe chiesto lei stessa se ha voglia oppure no di occuparsi dei bambini durante l'assenza della jonin. Non parla di Ken, non sa bene cosa dovrebbe dire su di lui, sulla natura che sospetta lui abbia e della quale non sente sarebbe giusto parlare dinnanzi alla persona che a tutti gli effetti è stata per lui una madre. < Penso che Kouki potrebbe essere felice di conoscerli. Sono tutti e tre ragazzini incredibilmente svegli e dotati, sicuramente sarà bello avere qualcuno di nuovo con cui parlare e magari giocare. Per quanto svegli son pur sempre così giovani... > Ancora per poco, ma comunque giovani. < Kouki sta-- meglio. Da quando Raido l'ha lasciata per tornare a Kiri è piuttosto giù, ovviamente, ma-- è forte. Cerco di starle vicino come posso, quando non sono a lavoro. > sospira stancamente, passandosi una mano sulla fronte. < Come sai non è semplice. > [Chakra: on]

20:10 Mekura:
 <hem...ho una idea, non so se è buona e provocherà imbarazzo ma è la cosa migliore> afferma portando le mani ai fianchi <vi invito a cena, tutti e tre, una cena con me e con i ragazzi> i figli e Kouki <in questo modo avremmo la possibilità di parlare più apertamente su cosa fare, di conoscerci tutti meglio e insomma, di far partire bene la cosa...Saisashi non credo che sarà presente, di solito tende a sparire ad un certo orario> di sera, chissà perché. <Bene> Sapere che Kouki sta meglio è una buona cosa: almeno ha sua madre dato quello che ha fatto Raido. <si, tutto sommato Ai non mi preoccupa, Ken d'altro canto lo vedo troppo concentrato sul fatto di diventare simile a me...e tu sai quanto questo possa spaventarmi> uno come lei? non vuole che i suoi figli abbiano la sua stessa sfiga. <anche quando va dai suoi amici è sempre pronto a combattere, sempre con l'idea di diventare un Anbu.> incrocia le braccia guardando verso l'alto <adesso che Hitomu ha permesso a Ken di avvicinarsi a Tobirama ci va appena è possibile non tanto per passare il tempo con il bambino ma per vedere dove sono gli anbu che girano attorno alla famiglia dell'hokage, solo per sapere se riesce a trovarli.> scuote la testa assottigliando le labbra. <insomma, vorrei che si costruisse qualcosa di solido e che distogliesse un po' il cervello dalle solite cose> ma tornando a Kouki <posso solo immaginare cosa possa provare, mi dispiace molto per lei...> però non c'era solo Raido e Kaori alla quale appoggiarsi <se posso chiedere, Fumiko che fine ha fatto?> [ch on]

20:32 Kaori:
 La proposta di Mekura porta Kaori a schiudere le labbra e fissarla con una palese espressione di iniziale stupore. Certo, è davvero strana come idea e non può accettare senza prima averne parlato con Azrael, ma forse è davvero il modo migliore di accettare le cose così come stanno. < Uh. Oddio. Beh, non possiamo dire che non sarebbe strano. Ma magari è davvero la cosa migliore... > prova a pensarci su sentendosi semplicemente stranita da quella prospettiva creduta impossibile fino a solo poco prima. < Beh, ne parlerò con Azrael e ti farò sapere. Per Kouki credo che sarà senz'altro felice di passare una serata diversa, in compagnia. > sorride Kaori pensando che magari per la Yakushi sarebbe stata a tutti gli effetti la cosa migliore. Quindi ascolta ciò che Mekura le racconta dei propri figli e si ritrova a ridacchiare al pensiero di un giovane Ken che gioca con il figlio di Hitomu cercando gli ANBU nascosti in giro a difesa e protezione personale della famiglia del Nono. Lo immagina ad arrampicarsi sugli alberi, acquattarsi nei cespugli, appiattirsi dietro le pareti per spiare ogni angolo e centimetro di strada per scovare gli imbattibili ninja scelti dell'Hokage. < Sicuramente è una gran bella aspirazione la sua. > Diventare ANBU. Come Azrael. < Ma magari forse è un po' presto..? > sorride Kaori a metà strada fra l'intenerito e il preoccupato. Gli ANBU dopotutto sono anche i ninja che corrono più rischi essendo esposti a missioni più delicate e pericolose rispetto le altre e non osa immaginare quanto questo possa impensierire la sua amica. < Sono sicura che imparerà a dare la giusta importanza alle sue priorità. Adesso è ancora nella fase dei primi sogni per il futuro... ci siamo passati tutti immagino > tenta di confortarla lei ripensando a quando, da piccola, sognava di essere la nuova capoclan degli Hyuga al solo scopo di rendere fiero suo padre. Adesso- si rende conto, non ha più un vero sogno, un reale obiettivo. < Fumiko è a Kusa con sua figlia. In seguito alla sparizione di Raido ha avuto dei problemi con Kouki ed è venuta a chiedermi aiuto. Non poteva occuparsi di lei perchè doveva occuparsi da sola di Miho e così mi ha chiesto di prendermi cura di Kouki. Abbiamo parlato, abbiamo chiarito... Ma non l'ho più sentita da allora. > ammette stringendosi nelle spalle, espirando con fare stanco. < Sono contenta di aver potuto risolvere con lei > dice alla fine con un sorriso schiudendo le labbra per aggiungere qualcos'altro. Ma proprio in quel momento le porte si aprirebbero nuovamente rivelando il resto del Consiglio pronto ad iniziare la riunione. Kaori andrebbe quindi a salutare i nuovi venuti volgendosi verso Mekura con un sorriso complice sulle labbra. Un sorriso che ricorda tanto due scolarette interrotte dall'arrivo di un professore, due amiche che si promettono che quella conversazione non sarebbe terminata così e che avrebbero continuato a parlare alla prima occasione utile. [END - scusa se ho chiuso ma sto morendo ;_;]

Prima di una riunione del Consiglio Kaori e Mekura s'incontrano e affrontano la grande verità in sospeso fra loro: l'avvicinamento di Kaori ad Azrael e come questo possa influire nel rapporto con la jonin Hyuga.