Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Non so trovare un titolo

Free

0
0
con Kimi, Gekko, Ryuichi

11:31 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] La nebbia è calata su tutta Kusa, dando una tregua da quella pioggia che qualche giorno fa l’aveva accolta al suo arrivo nel villaggio, il principale di quell’alleanza ninja che ormai si perde nei tempi. Cammina per il secondo cerchio, godendosi il traffico del centro, il via vai generale che pare non volersi mai arrestare nonostante l’ora di pranzo sia ormai prossima. Il volto candido è privo di alcun segno distintivo, nessuna espressione sul suo viso, una maschera teatrale lei, imperscrutabile in quella sua calma appartenete, cammina muovendosi agile puntando gli occhi sui passanti, assetata di conoscenza, delle loro anime. Occhio destro azzurro e sinistro invece rosso con la sclera nera, una particolarità probabilmente ereditata dal padre, probabilmente causa di esperimenti sul suo capro quando ancora era una semplice infante, per quanto nella vita si sia interrogata sulla colorazione del suo occhi sinistro non ha mai scoperto nulla, finendo per rassegnarsi. Capelli neri i suoi, lunghi che arrivano fino ai reni lisci, lei incorniciano quel viso di porcellana mentre la frangetta squadrata copre appena la sua fronte. Indossa una maglia aderente nera e probabilmente anche già pre formata a giudicare da quei due ferretti che rigidi si mostrano cuciti all’altezza del suo busto, così da segnare il fisico. Quel maglione a maniche lunghe ha poi uno scollo squadrato sul petto, così da mostrare la pelle candida e soprattutto il simbolo dei cacciatori di taglie che pende dal suo collo, argentea la testa di lupo. A coprile le gambe u paio di elastici pantaloni in pelle, fasciano quel suo fisico snello e allenato andando a sottolinearne le forme e i muscoli, mentre i piedi sono protetti da un paio di stivali dalla suola piatta sempre in pelle nera che le arrivano morbidamente fino al ginocchio. Insomma ciò che si muove potrebbe davvero sembrare un fantasma. Un mare nero pece da cui spuntano due occhi, un azzurro potente in grado di far invidia al cielo estivo e uno invece rosso cremisi, ecco le uniche note di colore che la contraddistinguono. [chakra on]

11:47 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Il bello di quando nevica, non è il momento stesso della nevicata, ma bensì quando ciò smette, lasciando più visuale libera e dando vita a dei paesaggi meravigliosi. Ed è cosi in questi giorni nel villaggio dell'erba, tutte le abitazioni e le strade ricoperte da uno strato di neve bianca, dai livelli piu bassi a quelli piu alti. Tra le vie del paese si vede la chioma bicolore di Ryuichi, che in tranquilla solitudine, affronta la sua mattinata attendendo che l'ora X, quella della prima lezione da ninja, arrivi. L'unica pecca meteorologica di oggi è questa nebbia fitta, che rattrista e inquieta un pò l'atmosfera, rendendo difficile la visione anche a soli pochi metri. Nessuna espressione particolare sul viso del ragazzo, come sempre la sua faccia non trasmette mai quello che realmente sta provando, ma anzi rimane sempre impassibile come quella di un morto. Egli indossa una maglietta bianca semplice a maniche corte, e sopra di essa ha un maglione di lana dal colore dei suoi stessi capelli. Per le gambe porta dei normali pantaloni lunghi neri sintetici, e infine ai piedi le solite scarpe da ginnastica nere, senza nessun segno particolare. La sua cmminata è lenta e disinvolta, gli occhi che vanno a scrutare i dintorni, osservando costruzioni abitazioni e persone, sebbene la nebbia ostacoli questa azione. Mentre è intento a guardare alla sua destra, una determinata persona in mezzo alle altre li presenti si avvicina verso il ragazzo, o meglio, le loro strade si incontrano casualmente. Fatto sta che questa persona non è una persona normale, ha un non so che di inquietante. Il viso pallido, capelli lunghi e neri che quasi quasi coprono la faccia, uno strano tatuaggio sul petto, quello sguardo perso nel nulla, insomma un vero fantasma. Infatti mentre Ryuichi riporta lo sguardo verso il fronte, noterebbe questa figura, ma notandola all'ultimo non riesce a trattenere la sua reazione: < Oh! > esclamerebbe facendo un piccolo balzo indietro. Il suo viso per un attimo prenderebbe una forma diversa, che rappresenta uno spavento, da quelli che ti fanno passare il singhiozzo. Ma ciò dura pochi attimi, infatti pochi secondi dopo riprende a esser serio, osservando però questa ragazza strana: < Che elemento.. > bisbiglierebbe tra se e se osservandola, cercando di non farsi sentire ovviamente.

11:57 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] Le strade dei due si stanno per incrociare, i suoi occhi vagano andando sicuramente ad individuare quella strana chioma bicolore, i capelli che quasi a metà si dividono catturando la sua felina curiosità, lato del suo carattere che con freddezza comunque sa controllare alla perfezione. Nota lo stupore, o lo spavento non le è chiaro questo, attraversare il volto dell’altro quando lei è ormai in prossimità eppure ignora, superandolo di un paio di passi per poi sentire un bisbigliare dietro di lei, non è sicuramente in rado di comprendere ciò che è stato detto ma si accorge che qualcuno ha parlato. Per questo motivo si blocca, arrestando così il suo incedere. I piedi che vano a pareggiarsi prima di alzarsi sulla punta del destro, la gamba sinistra le dà la spinta per effettuare quella semplice ed elegante giravolta mentre anche il busto ruota per potersi rivolgere allo sconosciuto, la testa si muove insieme al corpo mentre i capelli sembrano seguirla appena qualche istante in ritardo, disegnando introno a lei un semicerchio dell’aria. Fatto ciò gli occhi su punterebbero sul ragazzo, con forza, sicura e penetrante come a voler scavare nella sua anima <sì?> una voce fredda eppure sicura e potente esce da quelle labbra che vanno a socchiudersi appena. Il tono è abbastanza alto per farsi udire con chiarezza dal ragazzo. Rimane quindi, a questo punto, in silenzio ad osservarlo, in attesa degli avvenimenti futuri, quasi alla spasmodica ricerca di un evento che cambi i corso semplice e alienare della sua vita o che almeno crede essere così[chakra on]

12:10 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Il primo scatto del ragazzo non coinvolge minimamente la fanciulla, che tira dritto senza dare importanza a quella reazione. Ma purtroppo o per fortuna, il commento fatto poco dopo viene captato dalle sue orecchie, e di seguito la ragazza si ferma di colpo. "Mi ha sentito!" pensa tra se e se. Ryuichi non può fare a meno di notare l'eleganza che colei ha nel voltarsi e portare l'attenzione a lui, rimanendo forse un pò imbarazzato dalla presenza di una bella ragazza di fronte a lui. Ma tutto questo svanisce in un mezzo secondo, proprio quando i suoi occhi incotrano quelli della ragazza: degli occhi penetranti e forse anche un poco spaventosi quelli della ragazza, che molto educatamente, chiede spiegazioni al bianco-rosso. Questi occhi hanno la stessa peculiarità di quelli di Ryuichi, un occhio di un colore e uno di un altro. Azzurro il destro, e rosso il sinistro. Ma Ryuichi ha comunque una differenza, lui ha l'occhio sinistro azzurro, e il destro marrone. Strana coincidenza di beccare una persona dalle stesse particolarità, sarà destino? Fatto sta che Ryuichi riesce a mantenere il controllo, cercando di non sentirsi troppo a disagio per essersi fatto beccare a fare un commento su di un passante a caso, e quindi si salverebbe in corner, o almeno ci proverebbe: < Begli occhi > solo due parole, con lo sguardo fisso su di lei, accennando solo un piccolo sorriso, ma che dura pochissimo, quasi impercettibile, per poi attendere la risposta della ragazza. Non sapeva che dire, e quindi ha usato la prima cosa che gli ha catturato l'attenzione. Chissà se riuscirà a salvarsi da questa figuraccia.

12:21 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] Continua a fissarlo senza mostrare alcun giudizio sul volto, che sia esso positivo o meno, semplicemente cerca di catturare più dettagli possibili di quella figura mentre attende una risposta da parte sua <sì> replica a quel complimenti, fin troppo spesso dimentica la differenza in sclera e iridi <anche i tuoi capelli> sembra un complimento sentito e in cui crede? No. Pare più che atro una semplice formalità, uno scambio di complimenti per pura gentilezza e non trovando altro da dire ha puntato sulla cosa più ovvia, dopo gli occhi del ragazzo, anch’esso con il suo stesso “problema”. Attende silenziosa ancora qualche istante fissandolo, il corpo non si muove id molto, giusto un alzarsi e abbassarsi del petto per via della respirazione e il chiudersi delle palpebre quasi ritmato quando gli occhi rischiano di seccarsi troppo, unici segni forse a darle dell’umanità, identica a sua madre in questo o almeno così le han detto troppe volte <tu saresti?> aggiunge solo quando il silenzio tra loro si è fatto abbastanza pesante, solo quando la presenza di quel macigno chiamato imbarazzo può effettivamente contagiare la loro conversazione, imbarazzo che non è certo provato da lei ma che in qualche modo le pare di percepire da parte dell’altro e che soprattutto si diverte ad alimentare con quello sguardo così pressante nei suoi occhi, scruta e cerca di cogliere più dettagli possibili, tenta, quantomeno, di scoprire la personalità di colui che le sta davanti con lo studio delle sue espressioni, dei suoi movimenti e della sua voce[chakra on]

12:35 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Ryuichi non si è mai chiesto la provenienza dei suoi occhi o dei suoi capelli, ha sempre pensato che fosse un cosa normale. Suo padre aveva i capelli bianchi, e sua madre rossi, quindi ha sempre dedotto che in lui ci sia la perfetta mescolazione dei due genitori. Per quanto riguarda gli occhi, non si è mai posto nessuna domanda. Ma ora si trova davanti ad un suo simile, con l'unica differenza però che uno dei due occhi della ragazza, quello rosso precisamente, ha tutta la sclera nera, cosa che la rende ancora più inquietante di quanto gia lo sia ora. Con una risposta secca ella conferma l'affermazione di Ryuichi passando poi ad un chiarissimo falso complimento, come se fosse costretta a farlo, riguardante i capelli del giovane. Ma d'altronde pure lui è stato falso poco fa con lei, quindi diciamo che il karma ha provveduto per tutti e due. Ovviamente il lato emotivo del ragazzo non viene coinvolto, egli rimane del tutto immobile, con le mani che ora lentamente vanno a mettersi in tasca. < Mi chiamo Ryuichi.. > direbbe contemporaneamente al movimento delle mani, mantenendo il contatto visivo per tutto il tempo, se non quando sbatte le palpebre, poi continuerebbe < E comunque potevi anche fermarti al SI.. Non c'era bisogno di un falso complimento.. > il tutto verrebbe detto con tono placato ed educato, egli vorrebbe farle capire che ciò non le ha dato assolutamente fastidio, ma che comunque non ne aveva bisogno. < Ma grazie lo stesso.. Il tuo nome invece? > concluderebbe infine, tirando fuori allo stesso tempo la mano destra, che sollevandosi un pochino andrebbe ad indicare la fanciullia, con l'indice piu sollevato in confronto alle altre dita. Che strano incontro questo.

12:55 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] Osserva quel blocco di ghiaccio che ha davanti, lo ascolta e continua ad analizzarlo, quasi fosse il suo unico intrattenimento ora, non che effettivamente abbia tanto da fare in questo momento della sua vita eh. Sorride appena in maniera fredda, sinistra a quell’affermazione, un sorriso che si alza prima sul lato destro, un tirare la pelle molto sottile, inquietante forse, non suggerisce né bontà né tantomeno simpatia eppure non sta cercando di minacciarlo, pare comunque muoversi su quella linea poco chiara di ambiguità, quasi volesse nascondere le sue vere intenzioni, quasi avesse poi delle reali intenzioni, un piano che comprenda il ragazzo dai capelli di due colori differenti <Yume> replica a questo punto alla sua domanda, senza degnare il resto di una risposta <Yume Doku> sì conosce il suo clan, forse loro ancora non conoscono lei ma lei sa di chi è figlia, sa quale innata scorre nelle sue vene e sa anche utilizzarla, quasi l’avesse sempre saputo. Ad ogni modo eccola ergersi orgogliosa delle sue origini, del suo sangue velenoso <cacciatrice di taglie> puntualizza mostrando ancora il sorriso di poco prima, si sta divertendo? Sta solo giocando con lui o semplicemente vuole spaventarlo? Non è chiaro a nessuno questo, forse nemmeno lei lo sa davvero, una mente spezzata la sua, confusa pur quando crede di avere il controllo, quando credere di conoscere[chakra on]

12:57 Gekko:
  [[Centro-2° Cerchio]] Cammina con passo tranquillo per le strade del Villaggio dell'Erba, un giovane in abiti civili. Il ragazzo dai capelli neri, spettinati come se si fosse appena svegliato, o se li avesse asciugati di fretta prima di uscire di casa, oppure dall'Accademia Ninja che si trova al margine con il primo cerchio, considerando la direzione da cui giunge. Una coltre di nebbia vela il cielo in questa giornata e l'aria pregna di umidità odora di acqua. Una mano passa tra i capelli, forse cercando senza sucesso di metterli in ordine, oppure semplicemente per saggiare se si siano effettivamente asciugati. Non è così, leggere goccioline simili alla rugiada del mattino sostano tra i ciuffi neri e l'umidità di questa giornata farà in modo che non si asciughino, non senza un deciso intervento in tal senso. Il volto del giovane è pulito e senza barba, le sopracciglia sottili, ma non particolarmente curate... semplicemente ha il dono di non avere un monociglio oppure delle sopracciglia cespugliose. Osserva la gente che affolla le vie, intenta ai bei negozi di questa zona del centro. I suoi occhi verdi hanno una tonalità scura, in questa umida giornata, ed il loro colore ricorda l'erba nei campi, bagnata dopo un acquazzone. I suoi abiti sono molto comuni, forse anche troppo comuni per questo quartiere. Ai piedi dei semplici calzari di cuoio, un paio di brache di stoffa nera coprono invece le gambe, fino quasi alla caviglia, mentre una casacca, che presenta una leggera imbottitura a trapunto copre il torace e le braccia. Le mani sono infilate in tasca ed il passo del giovane è molto tranquillo, quasi stesse ancora studiando la zona in cerca di punti di riferimento atti a non smarrirsi. Non indossa oggetti identificativi o alcuno strumento che possa qualificare il suo ruolo o il suo mestiere. Si muove per la propria strada e con in mente, forse e solo forse, la sua destinazione, ammesso appunto che il suo non sia un vano peregrinare alla moda dei turisti o dei perdigiorno, quand'ecco giungere nei pressi di due individui decisamente peculiari, anche se egli si trova ancora troppo lontano per poter notare le loro particolarità somatiche... beh a parte la doppia colorazione dei capelli di Ryuichi: un bianco misto a rosso che attira sicuramente l'occhio in mezzo alla folla. Pare che i due stiano parlando tra loro, scambiandosi frasi, che non raggiungono l'orecchio di Gekko. E' forse iprudente, avvicinare una coppia di sconosciuti, in una città per la quale è ancora uno straniero, ma è quella mano tesa del ragazzo, che lo induce a credere che i due non siano ancora conoscenti ad indurlo a spingere i suoi passi verso di loro. In tempo per scorgere il sorriso della ragazza, ma ancora non in grado di udire le parole scambiate tra i due, a causa del brusio della strada.

13:21 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Le due persone hanno un temperamento simile, tutti e due freddi e impassibili, nello sguardo e nei movimenti. L'unica differenza è che la ragazza ha questo lato oscuro che non lo fa vedere, ma comunque si sente tranquillamente anche solo a starle accanto. Stando suk discorso, ella è talmente impassibile che le frecciatine del ragazzo non le sfiorano l'umore neanche di un poco, saltando tutto e passando subito alla presentazione. Prima il nome, poi nome e cognome, diversamente da Ryuichi, come se avesse importanza il cognome. Ma Ryuichi non ha molto interesse in certe cose, o per lo meno per adesso non ha avuto la possibilità di scoprirle e di interessarsi. Infatti il cognome non gli dice nulla, ma poco dopo ci pensa la Yume a schiarirgli bene le idee: gli rivela di essere una cacciatrice di taglie. Nel dire queste cose alterna un paio di sorrisi, questi ultimi un po sinistri, un pò macabri. < Mh? Ah si? Interessante > le sue parole cercano di nascondere questa sensazione strana che la ragazza gli sta provocando, con i suoi sguardi e le sue parole. La faccia sicuramente non fa trasparire nulla, la sue voce pure tenta di non far capire niente di quello che pensa, ovvero che colei sicuramente è una persona con la quale bisogna solo avere rapporti positivi, e di certo non negativi. < Non so perchè ma ho l'idea che tu non sia una principiante > e dopo un pochino di pausa, proverebbe a estirpare qualche informazione dalla fanciulla, cosi giusto per curiosità. I suoi movimenti sono lenti e alternati, solo per cambiare il peso ogni tanto per far riposare le gambe, nient'altro. Nel frattempo, in lontananza una figura si avvicina, ma di sicuro non è notata da Ryuichi, troppo preso nel discorso con Yume.

13:32 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] Finalmente la conversazione pare fare un passo avanti, con una presentazione sembra che entrambi finiscano per scoprirsi un po’ di più per mostrare appena le loro carte. Lei continua a tenere il controllo su ciò che rivela, ogni sua espressione e gesto è controllata con attenzione, non c’è alcun segno rivelatore che possa tradirla, così brava a nascondersi agli altri, anche perché Yume non è che la creazione di una mente ferita, un essere ormai morto che è diventato la personalità dominante in un altro corpo <ah sì?> domanda a quell’ultima affermazione del ragazzo <e che differenza comporterebbe? Stiamo forse combattendo?> si limita ad incalzarlo, lei ha scoperto parte della sua personalità che sia giunto il momento che anche lui lo faccia? Nel frattempo nota anche un terzo figuro avvicinarsi a loro, troppo vicino e troppo interessato a loro per poter essere solo casuale, insomma per quanto con questa personalità lei possa apparire più stabile rimane fondamentalmente una paranoica, non solo Kimi ma altre questo alter ego, consapevole dei suoi natali e del pericolo che corre per il semplice fatto d’essere il frutto di un’unione proibita, per essere un neonato strappato dal ventre materno, insomma non solo ha imparato bene a difendersi ma soprattutto sa cosa significhi prevenire, fare attenzione ai dettagli, cogliere i cambiamenti seppure minimi. La testa quindi si muove, si volta lentamente per andare a fissare la nuova aggiunta, silenziosa e come sempre sicura, non lascia trapelare alcuna informazione sui suo stato d’animo dal volto, una vera mercenaria spietata, fredda, non ha bisogno di mostrare sentimenti, anzi non dovrebbe proprio avere sentimenti[chakra on]

13:51 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] I passi del giovane lo portano sempre più vicino alla coppia composta dal ragazzo coi capelli bicolori e dalla ragazza, ammantata in quell'espressione che pare non voler far trasparire emozioni, molto controllata, molto misurata in ogni gesto, or che è abbastanza vicino può comprendere come questo tono compassato sia presente anche nella voce. Le ultime parole di entrambi giungono chiare alle orecchie di Gekko "ho l'idea che tu non sia una principiante" e la domanda di risposta "e che differenza farebbe? stiamo forse combattendo?"... ecco forse è stata effettivamente un'imprudenza avvicinarsi così tanto. Tanto da vedere gli occhi della ragazza, anche lei dai capelli neri, come Gekko, ma con le iridi di diverso colore, una azzurra e l'altra rossa e con la sclera di quest'ultimo occhio completamente nera e decisamente poco rassicurante... soprattutto perché lei lo ha visto, lo ha notato... anzi pare che lo stia scrutando, e non solo nell'aspetto. Un fremito percorre rapido la spina dorsale del giovane, l'istinto della preda che riconosce il cacciatore. Non cieco terrore, ma cauto timore, l'utile paura che ti dice di non esporti, che ti consiglia di evitare la figa, perché non puoi evitare un attacco che non vedi. Non può riuscire a nasonderlo, non può riuscire a non consegnare questo vantaggio alla ragazza "so che tu sei il predatore ed io la succulenta mosca e per questo non ti levo gli occhi di dosso, altrimenti tu farai scattare la lingua e per me sarà finita"... non edificante come messaggio, però un messaggio dotato di una certa saggezza... la saggezza della preda che vuole sopravvivere. Non si ferma ancora, non prima di giungere di fianco ai due, laddove entrambi lo possano vedere e dove lui possa vedere entrambi. Ed è in questo momento che si rende conto della dicromia delle iridi, anche del ragazzo, ma quegli occhi sono solo un po' strani, non inquietanti come quelli della ragazza, la quale è ancora la fonte del gelo che sente nelle ossa. "D-Disturbo?" chiede con un certo imbarazzo, quasi si stesse intromettendo in affari che non lo riguardano, deglutisce e si produce in un lieve chino di capo in egno di saluto, non tanto profonda da togliergli la visuale sui due <Il mio nome è Gekko.> mormora presentandosi <Shoton Gekko. Piacere di conoscervi.>

14:05 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] La discussione inizia a diventare un minimo piu complessa, con Ryuichi che dalla sua parte tenta di scoprire qualcosa da Yume, e quest'ultima che invece, al posto di accontentare il ragazzo, lo stronca li sue due piedi con una risposta secca, manifestando la sua superiorità. < Oh > un piccolo versetto di stupore, reazione alla risposta veloce della ragazza, ed è qui che anche Ryuichi involontariamente si sbilancia un pò con la sua freddezza, facendo anche una piccola espressione facciale che rappresenta tuttio ciò. Ma dura sempre pochi attimi, poi tornerebbe a parlare < Mi scusi la confidenza, signorina > e queste parole le direbbe con un minimo di ironia nella voce, finendo il tutto con un sorrisino che dovrebbe far intendere che Ryuichi si sta permettendo di prendersi ancora un pochino di confidenza, ma solo per tentare di far capire alla ragazza che non ha intenzione di metterla in situazioni difficili, o di disagio, o di crearle qualsiasi fastidio. Successivamente sempre lei, per la prima volta, distoglie lo sguardo dal futuro ninja, portandolo ad osservare una figura in avvicinamento, proprio quella che Ryuichi non ha notato fino ad ora. Egli imiterebbe le sue gesta per focalizzarsi un attimo sulla persona in arrivo. Neanche pochi secondi e il nuovo arrivato se ne esce con una frase metaforica, cosa che a Ryuichi fa subito pensare che i due si conoscano. Ma questa idea svanisce in men che non si dica, perchè poco dopo il ragazzo si presenta, dicendo di chiamarsi Shoton Gekko. Ryuichi per tutto il tempo non proferirebbe parola, lasciando che sia la ragazza a rispondere. Poi dopo avrebbe fatto la sua mossa, una volta che lei abbia parlato.

14:22 Kimi:
  [Centro-2° cerchio] L’atteggiamento, lo sguardo, quel modo di fare davvero da predatore però non sempre rispecchiano ciò che invece la cacciatrice di taglie ha imparato sulla propria pelle nel tempo. Essere braccata, un solo errore e sa che quella situazione in cui quasi pare di tenere in pugno i due, o quantomeno avere il controllo di ciò che accade, si potrebbe tramutare in una caccia a lei, braccata, chiusa sui due lati. Ad ogni modo non pare così difficile leggere lo stato d’animo del nuovo giunto, il suo atteggiamento la spinge a restare su di lui con lo sguardo ancora un po’, sia per aumentare quell’effetto che già sembra gli stia facendo ma soprattutto portata a non fidarsi di lui proprio per quel motivo, non le piace chi pare essere troppo remissivo, sarebbe superbo distogliere ora lo sguardo <shoton> quasi saggia quella parola, ne sente i gusto e ci riflette <non credevo foste sopravvissuti anche voi alla guerra ad Oto> informazioni di una vita non sua, studiate sui libri di storie, informazioni che ignora invece essere profondamente parte di lei, una guerra alla quale, ancora ragazzina, ha preso parte <e non so dire quanto mi faccia piacere> aggiunge poco dopo, continuando ad osservarlo, un solo passo indietro poi così da poter comprendere nel proprio campo visivo tutti e due <non hai risposto alla domanda> ed eccola quasi severamente voltarsi verso Ryuichi queste volta. I capelli ondeggiano a quel suo movimento, la mano destra sale così da scostare appena qualche ciuffo che aveva preso possesso delle sue spalle, i due occhi freddi analizzano la situazione, vagano velocemente tra la nebbia, naturalmente portata ad analizzare eventuali vie di fuga, modi per sfruttare un ambiente a lei ancora non abbastanza conosciuto, a quella personalità quanto meno. Sarebbe andata decisamente diversamente se i due ragazzi avessero incontrato Kimi e non sua “Figlia” [chakra on]

14:42 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] <Otogakure no Sato> mormora <A dire il vero io non ci sono mai stato> ammette. In questo momento il ragazzo osserva la predatrice, quasi a volerla studiare. A quanto pare, chiunque sa di lui più di quanto lui stesso non conosca. Lui che ha vissuto tra un villaggio e l'altro, seguendo i mercanti con cui è cresciuto. <Non molto a lungo almeno.> precisa poi con un'alzata di spalle. Si passa una mano tra i capelli facendone saltar via alcune gocce d'acqua <Le persone che mi hanno cresciuto non mi hanno raccontato molto del Villaggio del Suono e dei suoi eventi. Mi hanno solo detto che mia madre veniva da lì. A quanto pare la mia esistenza è allora frutto di un caso fortuito, che ha posto mia madre sulla strada dei Nakajima.> un sorriso amaro si forma sul volto del ragazzo <Direi buon per me.> l'espressione torna a farsi più serena, ma rimane decisamente guardinga nei confronti di colei che gli sta parlando <Dunque anche tu sei originaria di quei luoghi, sama?> usa il suffisso, quale evidente tentativo di recepire un nome da associarvi, forse il timore, l'educazione o vera gentilezza gli fanno evidenziare in questo modo il fatto che la ragazza non abbia rivelato a lui il suo nome. Alla fine rivolge uno sguardo anche al ragazzo, come ad estendere a lui questa medesima suggestione, ma la sua attenzione si mantiene più vigile verso la ragazza.

15:01 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] La conversazione ha per un attimo deragliato, a causa del nuovo arrivato. I due parlano di qualcosa che Ryuichi non riesce minimamente a comprendere, se non che il cognome di Gekko ha una certa importanza forse, e che Yume non prova simpatia per quella famiglia. Storie di guerre, cose che a causa della scarsa istruzione Ryuichi non sa. Sente il nome Nakajima, ma pure qui rimane muto, inconsapevole dell'argomento attuale. Osserva i due parlare e scambiarsi un paio di risposte, cercando di prendere piu informazioni possibili, ma ecco che viene tirato al centro dell'attenzione dalla ragazza. Rimane un pò colpito da questo atteggiamento scontroso che lei pare usare, pensando che comunque non c'è il bisogno di comportarsi in questo modo, o piu che altro se fa così vuol dire che deve stare sempre attenta alle persone con cui parla, come se non si fidasse di nessuno. Avrà le sue ragioni per comportarsi cosi, pensa tra se e se, ma comunque non intende permettere a una persona che neanche lo conosce di trattarlo in questo modo. < Il mio nome è Ryuichi > si presenta prima alla persona appena arrivata, accennandogli un piccolo sorriso veloce, per poi voltarsi di nuovo verso la ragazza, e riprendere: < Assolutamente no, puoi continuare la tua giornata in pace, se vuoi >risponde alla domanda iniziale, e dicendo ciò attenderebbe che la ragazza reagisse in qualche modo, cacciandolo via, o scusandosi per il suo atteggiamento. Un pò stranito da questo modo di fare, non gli piacciono le ragazze che non hanno un tocco di gentilezza.

15:14 Kimi:
 Due conversazioni che per ora paiono svolgersi su due binari paralleli la vedono coinvolta ora, Oto e tutto ciò che riguarda sua madre vs il tentativo di giocare con un ragazzino. Annuisce quindi alla risposta che le arriva prima in ordine cronologico, quindi verso il ragazzo dai capelli neri. Fa comprendere che ha recepito quelle parole e si chiude in un veloce silenzio in cui riflette analizza le informazioni ricevute e saggia semplicemente le sue parole prima ancora di pronunciarle, puntando quello sguardo che a causa della sua freddezza ed intensità sembra sempre volerti analizzare, leggere dentro, spingerti a confessare qualsiasi cosa <ne possiedo il coprifronte> lei, sua madre, suo padre chissà poi da dove le sia arrivato e perché l’abbia miracolosamente ritrovato una volta essere tornata tra i Doku, essere entrata nella stanza che apparteneva proprio alla genitrice, effettivamente possiede anche l’anello dell’indice destro dell’Akatsuki per il momento, sempre per lo stesso motivo <sono una Doku> anche a lui si presenta, senza aspettarsi davvero d’essere capita, il clan è ancora lontano dal raggiungere il suo reale scopo <un ibrido in realtà figlia di un Uchiha e una Doku> continua quindi svelando quelli che parrebbero essere dettagli preziosi ma che in realtà lei considera in possesso a molti <non so quanto questo faccia davvero di me una ninja originaria di Otogakure no Sato> imita i suoi modi, si fa più formale recitando il nome del villaggio per esteso, una trasformista in grado di captare e imitare molti modi di fare, sempre alla ricerca della perfezione in questo, in perenne allenamento. Si volta infine verso Ryuichi che ora va finalmente a donarle una risposta <saggia risposta> un altro sorriso sinistro in sua direzione, come quelli mostrati fino a poco prima, una predatore che gioca con la preda in un certo senso, per quanto non sia una persona che combatte senza compenso [chakra on]

15:35 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] <Ryuichi> ripete quel nome a bassa voce, come volesse memorizzarlo in qualche parte della sua memoria. Poi non sfugge a alla sua attenzione, che la conversazione che aveva involontariamente interrotto col proprio arrivo, ha una ripresa, forse non del tutto pacifica, come gli era sembrata inizialmente. Certo, sul momento gli avevano dato l'impressione d'essere stato avventato ad avvicinarsi, poco prudente e di essersi infilato in qualcosa di pericoloso, soprattutto gli occhi della ragazza glielo avevano fatto pensare. Ma ora che il diversivo della sua presentazione era stato superato. Il cacciatore si rivolgeva nuovamente alla sua prima preda, esigendo una risposta alla domanda se il suo essere una principiante o meno fosse rilevante e se i due avessero ingaggiato un combattimento... o dovessero ritenersi prossimi ad ingaggiarlo.
Una cosa che desta un certo stupore in Gekko, uno stupore che non maschera, è la risposta data dal ragazzo bicolore che ora sa chiamarsi Ryuichi. Una risposta decisamente brusca, o almeno così pare a lui. Decisamente poco prudente, o almeno a lui così pare dal basso della sua inesperienza... del resto lui è cresciuto tra i mercanti, dove una risposta così lapidaria significa da entrambi i lati la chiusura a qualsiasi possibilità do commercio.
La replica della ragazza fa però intendere altro. Secca o meno, la risposta di Ryuichi pare esserle piaciuta e forse questa è un'apertura che dovrebbe indurre a riconsiderare l'iniziale timore verso di lei. Ma quegli occhi, anzi, quell'occhio in particolare dicono che non è il momento di rilassarsi.
Doku ed Uchiha sono nomi famosi.
Anche un mercante che non è cresciuto ad Oto conosce la leggenda di Sasuke Uchiha.
Non conosce realmente molto dei Clan di cui si sta parlando, nemmeno del suo in fondo, e delle vicende politiche di Oto.
Ora si pronuncia in un inchino più pronunciato verso la ragazza <Doku dono. Mi piacerebbe che mi parlassi del nostro villaggio d'origine, quando ci sarà il tempo e l'occasione per farlo..> Guarda un istante Ryuichi <Comprendo che a te la cosa possa non interessare.> spiega, quasi scusandosi nel tono, di fare un'altra richiesta che potrebbe sviare l'originale discorso nel qule i due erano forse intenti.

15:44 Ryuichi:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Da una parte si parla di provenienze, di radici, mentre dall'altra uno scambio di botta e risposta senza un fulcro determinato del discorso. Osserva e ascolta cos'hanno da dirsi i due, con le mani in tasca, con l'animo un pò disturbato da questo modo di comportarsi da parte della ragazza. < Allora ti accontento subito. > con una affermazione secca andrebbe a fissare la ragazza negli occhi, con fare un pò arrabbiato stavolta, alla fine sta per andarsene, quindi ora pensa di poter far notare quando abbia disprezzato questa reazione. Si volterebbe verso Gekko successivamente, alzando la mano in segno di saluto < Buona giornata anche a te > e detto cio si girerebbe dalla parte opposta e si incamminerebbe tra la nebbia, sparendo nel nulla pian piano.

15:57 Kimi:
 Non sta donando più attenzione all’uno o all’altro, continua a studiarli allo stesso modo, continua a tenerli a distanza allo stesso modo. Ecco quindi che Ryuichi però offeso decide di manifestare il suo sdegno ed andarsene, ascolta la risposta e non avendo ricevuto un diretto saluto si limita a sollevare le spalle lei <come se ti avessi detto di sparire> puntualizza mentre si allontana, non ha ben capito come abbia fatto ad innervosirlo ma non se ne fa un problema, insomma capita di non stare simpatici e a lei capita anche spesso. Infine torno dall’altro originario di Oto, dallo Shoton <non credo tu abbia trovato la persona giusta> replica a quella semplice domanda <come ti ho detto in qualche modo posso considerarmi una ninja di Oto ma non ho mai conosciuto i miei genitori e ho vissuta ben lontana da questi luoghi fino ad ora> ammette lei, esponendo semplici fatti, una creazione della mente malata della vera ninja di Oto che ancora dorme in quel corpo, la vera anima, l’originale <credo faresti meglio a rivolgerti al tuo clan> sospira appena senza nascondere una specie di astio, che lei attribuisce erroneamente solo ad una competizione tra i clan per arrivare alla ribalta, quando le motivazioni sono più profonde e risiedono in un lontano passato che ignora <temo tu non sia l’unico ad essersi salvato, anche loro dovrebbero aver trasferito una sede qui a Kusa, cercali> un consiglio spassionato, detto con il massimo del menefreghismo e del disinteressamento in realtà, un modo come un altro per togliersi una patata bollente[chakra on]

16:18 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Per un attimo è sbigottito dalla reazione, questa volta incontestabilmente brusca di Ryuichi e quando quello lo saluta, lui alza la mano di rimando, mantenendo però il grosso dell'attenzione sulla Doku, di cui ancora sconosce il nome proprio.
Quasi si aspetta che ci sia una reazione uguale e contraria da parte della ragazza... che il predatore colpisca la preda quando questa trascende il suo ruolo e rizza il pelo mostrando aggressività.
Nulla accade e questo potrebbe tranquillizzare Gekko, ma non è così, forse non si tratta di un predatore a caccia, ma più di un predatore che gioca con la sua preda, come il gatto con il topo.
Dallo stupore alla disillusione, quando la ragazza rivela a chiare lettere di conoscere il suo paese d'origine solo per rimando, di non avere conosciuto i suoi genitori, come non li ha conosciuti Gekko, di avere solo delle radici nel Villaggio del Suono, ma di non avere vissuto e di non conoscere direttamente Otogakure no Sato...
proprio come Gekko.
Evidentemente il destino dei figli della guerra.
Non gli sfugge, non gli è mai sfuggito il tono della ragazza, che in realtà non indica una simpatia nei confronti delle sue origini, nonostante entrambi abbiano una storia tanto simile.
Non sa darsene una ragione, ma forse questa ragione è troppo più vecchia di loro perché loro non ne siano contaminati, troppo vecchia perché lora sappiano esattamente di cosa si tratti.
Un peccato originale che però, forse, i membri del suo Clan potrebbero svelare.
Un peccato originale che lui ora desidera conoscere, perché è un altro importante tassello che ha dato origine alla sua esistenza.
<Certo Doku dono. Seguirò il tuo consiglio.> mormora <Evidentemente chi è più vecchio di noi e ha visto la guerra di cui noi siamo solo i figli, potrà illuminarmi.> fa una leggera pausa, come se stesse meditando bene sulle proprie stesse parole e sulla sua interlocutrice <Ti chiedo di perdonarmi, se ho risvegliato memorie spiacevoli e spero che questo non comprometta sul nascere la nostra conoscenza.> conclude guardando l'altra, sempre rimanendo guardingo, sempre con la sensazione di essere una preda, ma ora a ciò si unisce ance un senso di empatia per chi come lui, ha avuto le proprie radici spezzate e trapiantate altrove, da quel maldestro agricoltore che è la guerra.

16:32 Kimi:
 Cioè che è lei, il suo modo di agire, di muoversi e rapportare non sono altro che il frutto di una mente stanca e incapace di sopravvivere al mondo eppure agli appare davvero come una persona completa, formata tanto da avere le sue zone d’ombra da non essere così facilmente inseribile in una categoria avendo effettivamente passato gli ultimi anni in solitudine ad inseguire chiunque le fosse indicato per lavoro, ad uccidere o consegnare in manette a seconda del compenso, a braccare i ricercati come prede, sì forse il paragone con il predatore le calza a pennello, abituata ad appostamenti, a seguire le tracce e studiare il luogo per assicurarsi un attacco semplice e funzionale, veloce e privo di rischi. La nebbia inghiotte quindi la figura del rosso/bianco lasciando solo i due originari di Oto immobili nel viavai delle persone <la guerra> mormora lei che va ad assottigliare lo sguardo mentre lo sposta al lato destro e verso l’alto, chiaro segno che sta cercando di ricordare. Apre appena la bocca quasi volesse dire qualcosa per poi richiuderla ancora qualche attimo <non è poi così antica che io ricordi, non credo siano passati più di dieci anni> ammette sollevando le spalle <nessuna ferita riaperta o simili. Sono figlia di due temuti Shinobi ma questo per me non è ne un trauma ne un vanto, solo un dato di fatto> già figlia di due membri dell’Akatsuki, di due in grado di distruggere un clan, in grado di radere al suo una parte di Kusa per una presa di posizione, due abituati a non fare prigionieri sulla loro strada, due che così facendo hanno reso pericolosa la sua di vita ora, costellata di gente che la vorrebbe morta solo per un passato di cui non faceva parte, o almeno così sarebbe se fosse davvero Yume ovvio.[chakra on]

16:59 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Ora che il ragazzo bicolore si è allontanato nella nebbia, rimangono effettivamente solo Gekko e Kimi/Yume, alias Doko dono (dato che Gekko non ne conosce ancora il nome proprio)... solo loro e un fiume di persone che gli passa accanto senza considerarli, ognuno troppo preso dai propri affari o forse semplicemente li evitano di proposito... due stranieri in un paese straniero. Un paese che forse non è ospitale quanto sostiene e che non vorrebbe questi stranieri camminare per le strade di Kusagakure no Sato.
La nebbia continua a velare tutto, attutisce i rumori distanti e crea un paesaggio ed un'atmosfera propria, forse, di un mondo onirico... un frammento di sogno intrappolato nella veglia, che oggi ha deciso di permeare tutto e di avvolgere tutti nel suo abbraccio umido.
Ovunque odore di acqua. Rugiada tra i capelli bagnati di Gekko.
<Tu almeno sai chi fossero i tuoi genitori> mormora <Forse il loro nome può segnare il tuo presente. Un dato di fatto è, comunque, un fatto. Esiste e lo conosci.> sorride amaramente il ragazzo <Mi pare già qualcosa di cui essere contenta, rispetto a chi non possiede nemmeno questo.> scrolla leggermente le spalle <Dici che la guerra non risale a più di dieci anni fa?> continua poi andando a grattarsi i capelli, dietro la nuca <Beh. Di sicuro dovrò informarmi bene sulle mie origini. Questo è certo. Però sai... Stavo pensando una cosa... Io conosco il nome del tuo Clan, Doku dono. Però mi sembra così formale continuare a chiamarti usando solo quello.> l'amarezza scompare dal sorriso, mentre parla ed alla fine Gekko pare di nuovo più sereno.

17:32 Kimi:
 Da dove partire per spiegare tutto? Quanto esporsi e quando dire a quello che resta a conti fatti uno sconosciuto? Sono domande che ora si palesano nella sua mente divisa, che cercano una risposta e la induco al silenzio per qualche istante, attimi in cui riflette sulle parole e soppesa le informazioni, può davvero fidarsi? E se finisse con l’avere un nemico in più solo per le sue origini? Inizia quindi a ritroso, per prendere tempo e magari giungere ad una logica e sensata decisione in merito <Yume> si limita a dichiarare <sono Yume Doku> il suo nome infondo non dovrebbe evocare praticamente nulla, certo a parte per chi ha perso un parente Uchiha in suo nome, ma fortunatamente questo lei non lo sa <sapere di chi sono figlia in questo caso non è un vantaggio, perché so il rischio che corro anche solo a stare qui> che poi sia tutto nella sua testa? Possibile <quest’unione a quanto pare non era benvista, io stessa non lo ero. Non conosco altri dettagli ma se a questo aggiungi che sono la figlia di due membri dell’Akatsuki che si sono distinti nelle ultime guerre della nostra epoca> sospira <capisci da solo quanto non possa essere un vantaggio per me> si è esposta, forse anche più del solito senza però esagerare, il suo atteggiamento l’ha reso quasi innocuo ai suoi occhi non è questione di fiducia è che semplicemente non lo teme. Con queste parole comunque si limita a girare su sé stessa per poi riprendere la direzione abbandonata <qualcosa mi dice che ci rivedremo> e con queste parole si limiterebbe a camminare nella nebbia per poi svanire semplicemente, tra la folla e nel denso dell’acqua che non si arrende alla gravità e leggera fluttua nell’aria impregnandola e rendendo tutto più tetro e umido[chakra on][end]

17:53 Gekko:
  [Centro di Kusa - 2° Cerchio] Ascolta le parole della sua interlocutrice, il suo nome, che va a ripetere a bassa voce, quasi come un mantra <Doku Yume> e intanto ascolta il suo racconto. Certo le unioni tra Clan diversi tendono a non essere benviste. Già in passato il solo fatto di appartenere ad un Clan dotato di un potere particolare era fonte di sguardi diffidenti... questo lo sanno tutti "ha un'abilità innata quindi è pericoloso, stagli lontano"... figuriamoci i pensieri della gente a sapere della possibile fusione in un solo individuo di ben due temuti poteri, ammesso ciò sia effettivamente possibile tramite il mero atto del concepimento, ammesso che uno dei due poteri non prevalga sull'altro a livello genetico. Però ciò che guida la gente è molto spesso la paura e la paura porta all'odio e l'odio porta alla guerra. Un pensiero facile da raggiungere per chi è figlio di una guerra. A rendere più altisonante l'origine di Yume, c'è il fatto che i suoi genitori appartenessero all'Akatsuki... ancora una volta un nome che non può essere sconosciuto... anche se chiaramente dei mercanti non possono conoscere effettivamente quali fossero le idee alla sua base, gli obiettivi di questa organizzazione e i fatti che ad essa sono legati... per lo meno non tutti.
<Capisco> mormora, ma cosa realmente questo significhi è indecifrabile... forse è solo una frase di circostanza o forse capisce davvero... o forse non capisce nemmeno ciò che dovrebbe capire.
Il fatto è che ora sorride alla ragazza. Queste parole hanno creato un'apertura... hanno modificato un'equilibrio.
Certo lei non lo teme, questo sarebbe chiaro a qualsiasi "testa quadra", però queste non sono cose che un predatore dice ad una preda... non che si possa pensare di mettere Yume e Gekko sullo stesso piano, ma non pare che lei sia ostile, che desideri essere sua nemica in questa terra straniera ad entrambi e questo per lui basta. Ancora non sa, non può sapere, cosa il fato abbia in mente per lui, per lei, per loro e francamente non gli interessa poi molto.
Lei non appare più come un predatore ai suoi occhi. Lei è Yume e lui è Gekko e non sono nemici in questa strada. Non oggi. Non qui.
Il ragazzo tende una mano fino alla spalla e saluta la ragazza quando questa si allontana <Anche io ho la stessa sensazione, Yume sama. A presto.> la saluta e la guarda allontanarsi fino a scomparire tra quel misto di folla e nebbia ed infine anche lui riprende la propria strada e torna nei cerchi più esterni. [end]

Uhm allora il riassunto è che ci si incontra e si parla, tra pg che si provocano e altri che discutono quasi amabilmente.

Detto ciò non so, ma a Gekko viene data una "piccola" spinta per recarsi dal clan shoton e parlare, magari è importante quindi io lo dico