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trama senjuu- i nara

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Giocata di Clan

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con Azrael, Fumiko

17:05 Fumiko:
 Troppi giorni son passati ormai da quando Raido ha lasciato loro, lei , Kouki e anche la piccola Miho, troppi giorni in cui la donna ha dovuto cercare delle soluzioni al guaio in cui si è trovata. Vivere da sola a Kusa, lontano dal clan che la aiuta e la protegge, con una Kouki impazzita in balia di una delle sue peggiori personalità , che ha anche tentato di uccidere sua figlia.. con tutto questo aveva messo da parte per qualche momento la ricerca sempre più ardua dei membri della propria squadra per partire alla volta di quella missione per salvare l'onore del proprio clan. Adesso che si ritrova a Konoha e sua figlia è sotto la protezione del proprio clan, deve ritornare alla ricerca di elementi validi per quella missione. Molti l'hanno abbandonata, o almeno, sono scomparsi dopo aver parlato con lei di questa missione, cosa alquanto assurda ma anche divertente se ci pensa, solo che le grane di trovare membri che possano essere interessati a questo problema è sempre più difficile. Motivo per cui la sua figura si muove con lentezza lungo le strade del villaggio, sotto quella incessante pioggia raggiungerebbe in pochissimo tempo il dojo dei Nara. Conosce la capo clan, e nelle mani stringe un rotolo molto particolare e di una certa importanza. Indossa un mantello nero che copre il fisico fino alle ginocchia , un mantello che ha le maniche e che rende ogni movimento facile , e che viene ancora tenuto sul corpo grazie a due rotoli grandi attaccati alla schiena, uno sopra e uno più sotto, poco più larghi di lei che contengono 5 shuriken giganti uno, e 5 fuuma shuriken l'altro, tutti sigillati dentro in precedenza dalla donna. Il vestiario non si vede, ma è possibile intravedere un armatura sotto di questo, un armatura leggera la sua, e inoltre indossa schinieri alle gambe e vambracci per avere una armatura più spessa in quelle zone. Le braccia coperte con il copri fronte di Kusa legato al braccio sinistro. Indossa come sempre l'anello della propria madre che ostenta al medio della mano sinistra, una grossa pietra acqua marina che si staglia sulla mano candida. Le gambe sono fasciate da pantaloni neri come notte molto attillati e a vita bassa e soprattutto in pelle. Sul fianco sinistro un porta oggetti contiene 5 fuda con tronchetti sigillati dentro , 2 bombe luce, un set di 5 fumogeni, 2 tonico recupero chakra, 2 tonico coagulante. Ha aggiunto altri oggetti al proprio armamento oggi, ha portato con se 5 fuda con sopra scritto il kanjii 'fiamma', 5 con scritto il kanjii 'sasso' e altre 3 carte bomba, e infine anche 10 fuda completamente bianchi, non si sa mai che non le servano difatti non si fa mancare nemmeno penna e pergamena nel caso le serva usare qualche tecnica dei sigillatori, di cui fa parte, e anche un sigillo ninjutsu potenziante posizionato sotto i seni, sotto quindi le vesti e anche l'armatura .Il chakra è attivo e in movimento dentro di se. In questo modo si trova ad avvicinarsi se possibile sempre di più alla porta del dojo, la vede sempre più vicina, e con una certa calma e sicurezza la raggiungerebbe, solleverebbe la mano dal fianco e con decisione andrebbe a bussare piiù volte contro di questa. Prima le buone maniere, ma se nessuno venisse ad aprirle tenterebbe di farlo lei stessa, consapevole che con il coprifronte di Kusa potrà apparire come un nemico, o quasi. [ equip: 5 fuda con tronchetti - 2 tonico coagulante - 2 tonico recupero chakra - 2 bombe luce - set di 5 fumogeni- 5 fuda con kanji fiamma , 5 con Kanji sasso- 5 carte bomba- 10 fuda completamente bianchi- penna e pergamena - 2 rotoli grandi : 5 fuuma shuriken sigillati in uno, 5 shuriken giganti nel secondo - armatura leggera- schinieri e vambracci- petto sigillo potenziante ninjutsu speciale ][ chakra on]

17:35 Azrael:
 Il suo Villaggio, la sua Konoha. Quanto tempo è passato dall'ultima volta, quanti anni trascorsi lontani dalla Foglia. Ed il Nara non vuol altro che riviverla, riscoprirla in ogni cosa che gli ricordi il passato ed in ogni cosa che, invece, è cambiata. Per questo si trova lì, nella Magione dwl proprio clan, di quello dei propri genitori e degli allievi che ha con tanta passione cresciuto. E della sua amica, Furaya. Il Demone che lo ha per tutto questo tempo tormentato gliel'ha fatta vedere più volte, felice, nella propria posizione di spicco che si sarebbe goduta ancor meglio se Azrael non fosse mai esistito. Ed in parte è anche per quello che è lì, per sapere che ne è di lei, per sapere se lo- ricorda. Si avvicina a passi lenti verso quella che, una volta, considerava la sua seconda casa, ove vive quella che era ed è ancora la sua famiglia. Indosso porta un lungo mantello nero che lo ricopre interamente, il cappuccio lasciato molle tra le spalle, senza che copra il crine corvino, spettinato all'apparenza, ma curato in modo tale che gli incornici il volto pallido, diafano, a contrastare con quelle gemme nere incastonate, brillanti, su di esso. Le labbra sottili reggono il filtro di una sigaretta già accesa da un po', un evanescente filo di fumo bianco a confondersi con l'aria circostante. Al di sotto del mantello porta indosso una maglia aderente del medesimo colore, le maniche lunghe scendono in una trama a rete dalle maglie abbastanza larghe fino ai polsi, lasciando trasparire le bende che gli stringono la parte superiore dei bicipiti e delle spalle. Retti in vita da una cintura in cuoio, la cui fibbia reca stikizzato il simbolo del clan, vi è un pantalone in cotone grigio fumo che termina alle caviglie, laddove parte l'allaccio dei calzari scuri che battono sul terrwno, scandendo l'incedere della sua camminata. Attaccata con delle robuste cinghie alla schiena vi è l'asta della katana a lama doppia, le cui estremità sono coperte dal fodero onde evitare di ferire involontariamente qualcuno. Procede sino alla porta per incontrare con lo sguardo una figyra che gli pare, decisamente, femminile. Arresterebbe il proprio cammino ad un metro da lei, raccogliendo il filtro tra le dita per prendere un'ennesima boccata di fumo e prenderebbe parola, per attirare l'altrui attenzione < Mi scusi. > La voce è bassa, resa lievemente roca dal vizio che si trascina da tempo immemore, così come l'odore tipico della nicotina misto a quello di mentolo del dopobarba. < È una Nara, avrei bisogno di qualche informazione. > Cortese, come suo solito, attenderebbe risposta, nepla speranza di non venire ignorato e di poter così dar voce alle proprie curiosità ancor prima di mettere piede in quella struttura così caricq di tradizioni ed affetti mai dimenticati. [Chakra ON]

18:00 Fumiko:
 Nessuno andrebbe ad aprirle, nessuno che sia comunque abbastanza veloce da evitare che ella vada a spingere la porta con una certa foga e fastidio pure, merito di quei pensieri che si intersecano nel proprio cranio, e quell'esplosione violenta che ha luogo dentro di se. Qualcosa di troppo forte e doloroso per poter essere lasciato andare, non adesso, non è ancora giunto il momento per lo sfogo. Ha troppo da fare e rimanere ferma non rientra tra i propri piani, deve riprendersi la corporazione e portarla in alto, avere quel posto che tanto desidera, riguadagnare l'onore che lentamente la casata dei Senju sta perdendo . Spinge la mano contro il legno della porta e la aprirebbe se possibile, la gamba destra che quasi automaticamente avanza all'interno del suolo dei Nara, ma il corpo si blocca al sentore di una voce profonda, maschile senz'altro che le porta un brivido lungo la schiena poco piacevole. Riporta il piede di fianco a quello rimasto fermo, e lentamente si volterebbe verso il Nara fulminandolo letteralmente con uno sguardo carico di odio e disprezzo. Non per la sua persona , ma per quello che è, un uomo. Un moto di disgusto parte da dentro il suo stomaco, scalpita nel petto e nello stomaco, le mani che prudono di una violenza che tiene a malapena sotto controllo, specchio di una rabbia soffocata per troppo tempo. Solleva il sopracciglio sinistro , i capelli blu che incorniciato il volto appiantendosi ai lati di esso per via della pioggia che continua a cadere con violenza, ma li davanti l'entrata vi dovrebbe essere un portico che li ripari dall'acqua . Scettica sul rispondere seriamente all'uomo andrebbe ad indicare il proprio braccio sinistro < Kusa > una sola parola sputata a denti stretti prima di riabbassare il sopracciglio, mantenere quella assurda faccia di odio e tornare sui suoi passi, almeno così proverebbe a fare. Non ha bisogno di parlare con uomini, non vuole vederne più e di certo non vuole perdere il proprio tempo con quello sconosciuto che non le porterebbe nessun introito personale.. il corpo che si ferma nuovamente per rivoltarsi verso quella figura da corvo < tu sei..il figlio di Khalux Nara > non pone di certo una domanda, troppo diretta, troppo sgorbutica nei suoi modi di fare. Gli occhi che si illuminano di una scintilla di vigore in più mista ad una sorta di perversione interna, specchio delle proprie emozioni < è un poiacere avere a che fare con te . Non eri morto? > le labbra piene che si distendono in una sorta di sorriso affettato, inquietante forse ma di certo ha catturato il suo interesse in men che non si dica. Lo fissa, lo osserva portando le iridi a scivolare lungo il corpo. Ne fissa i vestiti, il corpo, il volto, lo fissa come se fosse solo un pezzo di carne , utile si, ma comunque una futura carcassa da gettare via. < Questa è casa tua.. > farebbe un passo indietro dalla porta così che l'altro abbia possibilità di inoltrarvisi, una sorta di invito il proprio <.. sono qui per parlare con un Nara, non uno qualsiasi ovviamente, qualcuno di importante come te.. o forse hai perso tutto quel prestigio che ti hanno donato ? > lo adula? Lo sfotte? Entrambe? Il volto che si rilassa leggermente apparendo più angelico, più femminile, mentre tiene a bada quel disgusto mostrato fino a poco tempo prima. Lo fissa negli occhi senza abbassare lo sguardo, ne ricerca espressioni, movimenti, curiosa di quella figura famosa per lei più simile ad un fantasma. [stessi tag][chakra on]

18:42 Azrael:
 Si prende qualche attimo per osservarla, studiarla, squadrarla. Le iridi scure a passarle addosso, senza volgarità o malizia alcuna, né tantomeno invadenza. Arriccia le labbra, tenendo il filtro tra indice e medio della mancina. La destrorsa va cercando in tasca un piccolo contenitore metallico adibito a posqcenere in cui ripone i rimasugli di ciò che teneva tra le rosee. Ne percepisce l'odio, l'acidità, ma la cosa non lo disturba minimamente, anzi. Inarca il sopracciglio destro nell'apprendere la sua provenienza del Villaggio dell'Erba, visitato giorni prima. Le dita passano sull'accwnno di barba che gli decora il mento, in un'espressione pensierosa. < Ti ho per caso disturbata? > Domanderebbe in principio, per poi prendere atto di quel cambio repentino di atteggiamento nei propri confronti, evidentemente causato dalla sua fama. Non risponderebbe subito, se non con un cordiale e piccolo sorriso. Avanzerebbe un paio di passi oltre la sua figura, poggiando il palmo della mqncina alla porta ed addentrandosi nella Magione e tenendole l'entrata, per pura galanteria. < Benvenuta in casa mia, allora. > Le richiuderebbe la porta alle spalle, evitando di far troppo rumore, onde evitare di disturbare la quiete che vige lì. Si volterebbe alla parete che, al solito, reca le insegne dei nomi e dei volti che hanno fatto grande il nome dei Nara. Sosterebbe davanti quelle di Khalux. La destrorsa al petto, sul cuore, ed inclinerebbe il bustro in avqnti in un breve e sifnificativo inchino < Papà. > Pronuncerebbe, solenne, confermando anche i dubbi della giovane dai capelli blu, oltre chw per riguardo di quell'uomo che - seppur non crescendolo direttamente - lo ha reso l'uomo che è adesso. Tornerebbe verso di lei, adesso, per rispondere in breve a quel suo dire che in parte lo lusinga ed in parte lo provoca. < Se pensi che il mio prestigio mi sia stato donato, temo tu abbia sbagliato persona. > Chiarirebbe subito, ponendo l'accento su tutto ciò che ha fatto per arrivare lì dov'è, senza che nessuno gli fqcesse sconti su nulla. Nemmeno i suoi natali lo hanno aiutato, resi noti solo dopo che era già diventato qualcuno < No, come vedi non sono morto. Credo, però, di esserlo stato per un po' troppo tempo. > Le tenderebbe la mano, la destra per la precisione, in un moto di pura educazione ed anche un po' per sfidare quel disprezzo che gli pare d'aver inteso dal di lei volto < Azrael Nara. > Non aggiungerebbe altro, attendendo un gesto dalla propria interlocutrice. [Chakra ON ]

19:11 Fumiko:
 < disturbata? > se la ride in quel momento con gli occhi che si assottigliano di quel momento di divertimento mostrando qualche rughetta ai lati dei grandi occhi viola < disturbata mentre provo ad entrare in un clan di konoha > se la ride, come se lei stessa non fosse di KOnoha, come se non fosse un senju, fredda e distaccata a quel suo dire. Si sposta per permettergli idi attraversare la soglia del proprio dojo,e durante quel passaggio davanti a se lo fissa intensamente notandone il portamento. Lo osserva entrare e lo aspetta compiere vari passi al suo interno prima di seguirlo per mantenere una certa distanza fisica. Sposterebbe quindi i passi di qualche metro lontano da lui andandosi a guardare intorno, guardare quel muro a cui lo stesso Nara si rivolge, una specie di muro del pianto o un cimitero, un poco insomma come il proprio albero senju, niente di cui stupirsi. Adesso ne ha la prova, lo ha riconosciuto, grazie a quegli studi sui villaggi ninja adesso non ha alcun dubbio sulle varie personalità di spicco che si trovano li. < ah no? > inarca di nuovo quel sopracciglio , il volto assume un espressione di puro scetticismo di fronte a quelle parole tanto insensate per lei < sei famoso perchè altri hanno visto e saputo delle tue gesta. Se fossi solo nessuno ti darebbe tanto prestidio, imparalo. Se nessuno vede e sa, tu stesso sei un fantasma agli occhi del mondo > l'occhio destro che si chiude per qualche secondo, ammiccante si, ma solo per quel gioco che ha intrapreso nei confronti del Nara, probabilmente un gioco a senso unico ma che la diverte. Sembra quasi parlare della Masayoshi, se nessuno la conosce nessuno può temerla, il concetto di fondo è proprio quello. < non so quanti anni sei mancato, ho vissuto qui per un solo anno della mia vita, almeno l'anno che ha avuto veramente importanza > la voce che scende di qualche ottava, calda ma piatta, senza alcuna emozione se non un senso di amaro in bocca e un movimento del proprio intestino al solo pensiero di cosa ha passato in un solo anno della sua vita. Guarda quella sua mano che si allunga verso di se che le provoca un altro brivido lungo la schiena , le iridi scivolano di nuovo lungo la figura del nara, dal basso verso l'alto, finendo per cercarne gli occhi con una certa scintilla di non indifferenza. Solleva la propria con una certa di eleganza di movimento. Un movimento breve e sinuoso, il polso che si piega delicato prima di riuscire ad avviccinare la delicata mano all'altrui provando a stringerla con decisione < Fumiko Senju > si presenta a sua volta . Lascerebbe che il calore della mano altrui penetri tra le sue dita fredde e gelide prima di provare a sciogliere quel nodo di mani riportando la propria accanto al fianco , inerme. Un pensiero la coglie, un pensiero che per un momento la porta lontano da quello scopo giornaliero, un pensiero doloroso e una piccola speranza che si accende, arde dentro di lei e dentro i suoi occhi, di un amore e di una dolcezza che per pochissimi secondi ne attraversano il viso, prima di ritornare ad indossare quella maschera di quasi disprezzo < sorella di Kurako Senju > la butta li , non vuole dover chiedere di suo fratello a troppi, ma lui è importante all'interno di Konoha, chissà che non le dia qualche informazione su suo fratello? Chiedere questo prima di inoltrarsi negli affari dei senju, solo qualche secondo e poi avrebbe abbandonato l'idea di continuare ad insistere. [stessi tag][chakra on]

19:49 Azrael:
 La deatra ricade lungo il fianco dopo quella decisa stretta di mano, caldo contro freddo. Quel tentativo stoico di mostrarsi gelida nei suoi riguardi lo fa sorridere divertito. Si volta, dandole le spalle per qualche istante, nell'ascoltare il suo discorso ed inspirare a fondo, come ad assorbire l'aria presente in quel luogo tanto carico di ricordi ed wmozioni contrastanti. < E se... e se... > Verbia distrattamente, portando le mani al petto in un sigillo che, dalla posizione della donna, potrà sembrare semplicemente un incrociare le braccia al petto, considerando soprattutto la copertura del mantello. Sigillo della scimmia posto di fronte a sé, andrebbe a portare il chakra a ricoprirlo interamente, invisibile se non a particolari jutsu che permettono la vista dello scorrere dell'energia. Non usa cosa da Senjuu, insomma. Figurerebbe nella propria mente la posizione alle di lei spalle e chiuderebbe le palpebre su quelle iridi scure < Con i se e con i ma non si giunge da nessuna parte. A questo mondo non c'è spazio che per la realtà, per i fatti- > Lascerebbe la frase sospesa a metà, prima di... sparire. Semplicemente sparire. E ricomparirle alle spalle, senza toccarla in alcun modo, ma solo per terminare il proprio dire < -imparalo. > Sorriderebbe, adesso, senza alcun accenno di voler invadere ulteriormente il suo spazio e darle qualche cenno di risposta, piccoli frammenti che - chissà - potranno magari rispondere alle sue perplessità. < Kurako non mi ha mai parlato di una sorella. Lo conoscevo abbastanza bene, ma forse non aveva particolare voglia di sbottonarsi con me sulla sua vita privata. > Un accenno di malinconia nella sua voce, per quanto rimanga calda e bassa. Non trova particolari somiglianze fisiche tra i due, più caratteriali in verità < Hai la sua stessa verve, lo stesso acido disprezzo verso il mondo, per quello che mi pare di capire. > Non si arroga il diritto di conoscerla ad un livello più profondo, esprime solo un parere superficiale, di primo impatto. < Cosa ti ha portato a Kusa ed ora nuovamente tra le mura di Konoha, mh? > La mancina verrebbe portata a ravviare all'indietro il folto crine scuro, glissando sulla propria assenza e sul proprio passato, sulla propria fama. Insolito per il Nara, che fa dei suoi fasti il suo più grande vanto, almeno è quel che ha sempre fatto in passato. Adesso, magari, è ora di qualcosa di nuovo, così come le sue ultime esperienze lo hanno portato a pensare. [ Dislocazione Istantanea Superiore ] [ Chakra ON ]

20:14 Fumiko:
 < ...se? > cerca di far continuare quella frase bucandogli le spalle col proprio sguardo indagatore. Non comprende cosa stia facendo, non che possa pensare di essere attaccata li dentro, dentro le mura di Konoha, tra le mura di un dojo oltretutto. Le proprie difese sono abbassate, sotto questo punto di vista non potrebbe non sentirsi quasi al sicuro. < non rientrano nella mia persona > risponde prontamente con una certa foga , si protrae persino verso il moro , il corpo che sembra volerlo raggiungere < ma negli altri, nei qualunque che vivono qui > un altra stoccata verso la figura del nara? Forse, starà a lui giudicare . Peccato che il battito le si ferma e le vene si agghiacciano , la figura del nara che scompare completamente dalla propria linea visiva. Sente solo le viscere stringersi e gli occhi spalancarsi e infine comprende la posizione altrui. Il busto che si volta immediatamente , occhi sgranati che andrebbero a fissarsi sul volto dell'altro e la mano destra che andrebbe a sollevarsi scattante verso il volto del Nara, il palmo rivolto verso di lui < non - farlo - più > scandisce quasi rabbiosa quelle parole. Non perde alcun movimento da parte del ragazzo, lo lascia parlare prima di riportare con estrema lentezza quel braccio al proprio posto < Kurako non sapeva di me > una spiegazione che lascia spazio a diversi possibili immaginari , e spiega le motivazioni per cui lo stesso fratello non ha mai parlato di lei. < stessa verve? Forse chi ha esperienze simili tende ad essere come noi... ricordate solo che non sono lui > cosa ne può sapere però lei? Nulla, non lo conosceva, vive solo del ricordo di altri < lo conoscevi bene però.. potresti parlarmene? > un'altra lieve speranza si accende, così come quella di riavere il suo corpo indietro tramite Akendo, ma quella è tutta un altra storia. < cosa? A Kusa per questioni di una vecchia famiglia. Non avrebbe senso mentire quando tutti sanno il motivo. Avrei dovuto sposare Raido Oboro, ma quel vigliacco è stato così debole da scappare chissa dove > sorride di disprezzo a quel pensiero . I piedi andrebbero a muoversi in passi senza una vera linea, solo per non restare ferma li. < sono qui per il mio clan, e c'è una situazione che ha colto la mia attenzione. Ecco perché sono qui, al dojo dei Nara. > rivolge il suo sguardo di nuovo verso Azrael < vedi questo? È un patto che lega i nostri due clan in un voto di reciproco aiuto > allungherebbe la mano che tiene il rotolo < sono qui per chiedere la presenza di un Nara per una questione delicata e particolare che coinvolge noi Senju > la spiegazione si ferma qui, almeno per il momento. [Stessi tag][chakra on]

18:02 Azrael:
 Continuano a scherzare i due, a provocarsi a giocare l'uno con l'altra. Un mutuo duello che non par vedere un vero e proprio vincitore od un vinto. Risponde ad ogni parola della Senjuu nel momento stesso in cui vengono pronunciate < Non vivo più qui da anni, ormai ed è proprio perché mi stqvano stretti i limiti di chi ha da sempre vissuto nella Foglia. > Puntualizza, abbastanza calmo in principio, ma come la donna avvicina la mano al proprio volto gli occhi si sgranano, cambiano da un paio di iridi ricolme di gioia nella sfida ad un paio di pozzi neri carichi di tensione e qualche accenno di rabbia. Il busto si inclinerebbe all'indietro, la gamba sinistra ad indietreggiare per mantenere il baricentro e l'equilibrio e la leva superiore corrispondente scatta verso l'alto come nel tentativo di bloccare un colpo, sebbene il movimento di Fumiko non sembra essere tale. < Non- > Stringe i denti tra loro, sibilando in tono perentorio qualche breve parola scandita dalle arcate dentali serrate tra loro < -sulla faccia. > Tornerebbe dunque deitto, scuotendo lievemente il capo come a scrollare quegli accenni di nervosismo. Il viso del Nara è sempre stata una zona intoccabile, chi ha provato a ferirlo, deturparlo, ha svegliato in lui gli istinti più violenti mal trattenuti nel suo animo. Mai avrebbe permesso che qualcuno rovinasse la propria, preziosa immagine. In generale sul corpo, ma ancor di più sul volto candido e curato. Non la segue nei movimenti, semplicemente ascolta, respirando piano come se gonfiando il petto possa assorbire meglio quel suo verbiare. I ricordi che lo legano a Kurako non sono tutti positivi, ma sa - immagina - come possa sentirsi e quanto spasmodicamente necessiti di conoscenza, per mettere a tacere le pressanti voci dell'ignoranza. Eppure anche nel Dainin sorge una pressante curiosità, nel voler scoprire le ragioni che spingono Fumiko, che riguardano un clan a cui il Nara stesso è legato, che ha visto il suo migliore amico come uno dei suoi massimi esponenti. E poi quel nome, pronunciato con disprezzo e che fa drizzare le orecchie al giovane shinobi. < Raido Oboro? > Ripeterebbe, come ad assaporare quei fonemi, persino quel malcelato disprezzo ed odio. Giustificati, se ciò che dice è vero. < Ha sempre avuto il vizio di sedurre ed abbandonare? > Sorriderebbe amaramente, senza nemmebo tentare di nascondere la proprua conoscenza con la Hyuga, la prima che gli ha parlato di quell'uomo. < Non so se posso essere il Nara che fa per te, ma posso darti informazioni su tuo fratello ed, in cambio, ne vorrei di più su queste faccende che ci hanno portato a questa conversazione. > È una specie di accordo quello che le proporrebbe, un'altra sorta di gioco, per così dire. [ Chakra on ]

18:22 Fumiko:
 < forse non sei così istituzionalizzato come credevo > una figura importante e conosciuta nel villaggio che non sembra sentire un vero legame con esso? Interessante, sempre che le proprie teorie si rivelino esatte e il proprio osservare riesca a darle una linea generale della personalità del moro. Lui si muove, lei si muove, scattante con occhi quasi feroci. Lo osserva indietreggiare col volto che si modifica in un espressione di ..rabbia? Fastidio? Forse entrambe le cose. < non - alle - spalle, Mai > ripete immediatamente, e alla ricerca di quell'accordo silenzioso andrebbe a non muoversi dalla sua posizione, non ancora, non subito di certo. Solo dopo aver avuto una specie di conferma andrà ovviamente a far scivolare il braccio lungo il fianco e a muoversi in quel dojo a lei completamente estraneo. Parla e cammina contemporaneamente, le iridi che non si staccano mai realmente dalla figura longilinea nelle vicinanze, e spiega quello che deve senza lasciarsi andare in fronzoli e in contorni, che alla fine non sarebbero serviti a nulla. Arrivare al punto in breve tempo le preme particolarmente.. < Esattamente lui > un sorriso amaro misto a disprezzo curva le labbra piene verso l'alto, e un bruciore sale al petto, arde lento e fastidioso dentro di lei < mh? Non è un segreto che stesse con Kaori e che volesse sposarla, così che non è mai stato un segreto con me. Il segreto sai qual'era? Che era un debole e un vigliacco. > sputa veleno con quelle parole, sputa pensieri e dolori trattenuti per vario tempo < non sono qui per parlare di quel lerciume. Sono qui per parlare di altro... e > le labbra che si fermano, non si muovono in favore di ascolto più attento alla voce altrui, alla proposta < hai tutta la mia attenzione adesso > se prima l'aveva incuriosita , adesso l'ha quasi ipnotizzata. Avere delle informazioni riguardanti Kurako, suo fratello, la figura che ancora non ha capito e che presenta descrizioni contrastanti tra di loro < parlami di lui allora, non trattenere nessun pensiero personale, nessun pensiero negativo s'intende > disposta a tutto ricerca comunque la verità personale di ognuno per ricostruire una figura ormai lontana e distante da lei e dalla madre che condividono. < vi sono problemi con alcuni membri del clan, alcuni traditori del clan che sono rimasti impuniti per troppo tempo. > il corpo rigido fermo di fronte a quello altrui, a qualche metro di distanza. La voce che cala, bassa e intima, di un discorso che nessun altro deve sentire < il problema è che questi non si trovano, se non che stanno facendo razzie in dei luoghi al confine tra Konoha e Kusa, lasciando il simbolo dei Senju ovunque. > spiega con un certo nervosismo mal celato, le mani che si stringono e si riaprono più volte , stringono il tessuto del lungo mantello, impossibilitate a rimanere ferme , la serietà che fa da padrone a quel volto fino a poco prima deturpato da emozioni < questo è un grave problema, devo fermarli a tutti i costi.> non ha bisogno di specificare l'urgenza della situazione e anche il motivo per cui si trova li, sta cercando alleati e questo è palese.

19:11 Azrael:
 Tiene il filo di quel discorso, la propria attenzione in ogni dire della donna. Attende la fine del discorso in religioso silenzio, eviscerando poi, punto per punto, le risposte alle sue domande e non solo. Lo sguardo non la lascia mai, quasi con insistenza ne ricerca la femminea figura. < Lo sono stato. Schiavo delle istituzioni, intendo. Poi ho scalato le stesse per giungere alla cima ed averne il timone ed il comabdo, ma nemmeno questo è basyato per sentirmi meno prigioniero. > Esplica brevemente, lasciando solo qualche briciola di un passato durato anni e da cui ne sono passati ancor di più. L'entrata negli Anbu e nei Nara, vissuti finché non ha preso il comando di entrambi, nel tentativo di cambiare le cose dall'alto, finché non s' è reso conto di doversene distaccare, per divenire davvero la versione migliore di se stesso, per il Villaggio anche. Sorvola per il momento per quanto riguarda la figura del Senjuu poiché il problema appena espostogli coglie in pieno la sua attenzione ed il suo interesse. < Traditori. > Gli occhi si infiammano di un sentimento che non si può spiegare se non con- sadismo. Un sorriso strano, tetro, gli incurva le labbra, la lingua passa tra i denti, soffermandosi sui canini affilati < E come avresti intenzione di risolvere il problema? Catturandoli e portandoli dal Kage? O- coprendo le loro malefatte tra il loro sangue e le loro interiora? > Interessato a quella prospettiva che egli stesso avrebbe voluto attuare quando gli si presentò l'occasione, invece di essere costretto a risparmiare quel traditore che fu ccostretto a rilasciare, sebbene avrebbe voluto ucciderlo. Tornerebbe neutrale, poi, nel terminare e cambiare discorso, vertendo su argomenti più privati per entrambi. < Non ero di questo mondo quando la notizia si è diffusa, l'ho saputa ora da te e da Kaori qualche tempo fa. > Abbasserebbe lo sguardo, intenerito al solo pronunciare il nome della Hyuga, mostrqndo una frazione del proprio interesse nel benessere di Kaori. Rialzerebbe il cqpo, poi, per darle ciò che Fumiko vuole davvero, giustamente, sapere < Kurako Senju. Siamo stati amici, colleghi, per brevi istanti compagni d'avventure e, per altri tratti, avversari. > Non v'è disprezzo in quelle parole, anzi, pare quasi che gli manchi avere a che fare con lui < Ma penso di lui quel che tu pensi di Raido. Debole e vigliacco. Che avrebbe fatto di tutto pur di uscire dal suo status di sottoposto e non di comandante, di tutto per un po' di potere. Finché non si è- perso. In una fossa che, trovo, si sia scavato da solo. > Nessun filtro, come gli è stato richiesto, sarebbe stupido mentirle e dipingerlo come qualcosa che non è mai stato. < Per certi versi lo trovo somigliante al fuggiasco di cui mi hai appena parlato. > Termina, infine, attendendo un qualunque responso o reazione. [ Chakra ON ]

19:35 Fumiko:
 Solleva un sopracciglio sorpresa di quelle sue parole, sorpresa che provengano dalle labbra di un personaggio così illustre < ti senti ancora schiavo delle istituzioni? > domanda senza alcuna remora, senza alcuna paura, fissandolo intensamente negli occhi come a volergli comunicare qualcosa di intimo, qualcosa che non può spiegare, un fuoco violento che arde dentro di se e che in quel momento lascia intravedere. Lo sguardo che da acceso, lentamente si riporta alla quasi normalità. < hai mai..pensato a qualcosa di nuovo.. a un mondo diverso? > sussurra spostando nuovamente i passi, parlando senza nemmeno guardarlo, col volto che si solleva verso l'alto con estrema malinconia. Un sospiro e ritornerebbe di nuovo con lui, a quella discussione < esattamente, la feccia che vuole macchiare il nome del mio clan deve essere eli- > si rende conto di come non possa esprimere liberamente quei pensieri, di come farà soffrire tutti quelli che osano mettersi contro il proprio clan < puniti. Senz'altro . > non ne è felice e ciò è palese, ma ricorda bene le parole del capo clan, può uccidere solo se necessario..e lei lo avrebbe reso tale. < li prenderò, vivi o morti che siano, anche se preferisco la seconda in realtà > sorride un pò come il ragazzo, quasi come un riflesso incondizionato di follia e di desiderio di fare del male, qualcosa che tenta di smorzare li a Konoha, di essere più 'normale'.. Ne segue gesti e movimenti, parole ed espressioni, nota qualcosa nel suo sguardo quando parla della Hyuga, ma nulla che le possa comunque interessare . Lo lascia parlare liberamente di Kurako, di esprimere parole che sono rivolte ad un amico, collega, qualcuno di così vicino da comprenderne realmente la natura. < debole > ripete sussurrando < capisco. Grazie di avermi parlato di lui, sto raccogliendo tutti i pezzi mancanti in questa storia..> le palpebre che calano lentamente, qualche secondo dove combatte quella pressione dentro il petto di dolore < non ho proprio fortuna con gli uomini > sorride ad occhi chiusi e in seguito riaprirli con la stessa calma. Sguardo fermo e freddo, distaccato da qualsiasi emozione, almeno di fronte ad altri non può mostrare alcuna debolezza < non sono in grado di farlo da sola, prendere quei traditori. Ecco perchè il mio capo clan mi ha chiesto di mettere insieme una squadra, e di sceglierne io stessa i membri. E io cerco solo i migliori adesso.. > allungherebbe nuovamente quel rotolo, che l'uomo è libero di prendere o rifiutare < .. tu sei uno di questi, almeno così si dice. Ti andrebbe una..sfida? Quello che faremo potrebbe rivelarsi pericoloso.. e divertente pure > lo stuzzica schiacciandogli l'occhiolino . La mente che già lavora sulla questione, se lui fosse stato uno di loro, la prossima sarebbe stata Kaori in quanto membro degli Hyuga, in quanto soggetto capace e osservabile nelle sue abilità, perchè il desiderio di avere quegli occhi perlacei non è ancora morto. [stessi tag][chakra on]

11:37 Azrael:
 Permane fermo ad ascoltarla, immobile e pensieroso, quelle domande che tante volte si è posto nella propria vita e che adesso gli sta ponendo lei. Una semi sconosciuta, di cui conosce solo nome, provenienzq e pochi stralci di vita, ma in cui in un certo senso si rivede. Rivede se atesso quando era più giovane, più politicamente impegnato, quando qvrebbe davvero voluto cambiare il mondo. < No, non più. Questa è ancora casa mia, ma non ne sono più abitante né schiavo. > Mormora per rispondere a quel primo quesito, passando poi a quello successivo con naturalezza, un sospiro ad inframezzare il proprio dire < Qualcosa di diverso... > Volge lo sguardo ai propri piedi, sorridendo con amarezza ed un accenno di malinconia < È quello che ho sempre cercato, sì. Ma non nel mondo, non è più quello che voglio cambiare. Ho perso troppo nel farlo, nel tentare di far girare le cose come volevo ho rischiato più volte di perdere me stesso e ritrovarmi non è stato semplice. > Il pensiero torna irrimediabilmente al periodo da Anbu, agli affetti persi in nome dei valori della Foglia, all'accettqzione di quel mqrchio che lo tormenterà in eterno, quando pensava che averlo gli servisse per - appunto - cambiare il mondo, rendendolo un pericolo per se stesso e per gli altri. Errori compiuti in ingenua gioventù con cui solo ora sta scendebso a patti. < Spero sinceramente che a te non capiti lo stesso, non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico. > Rialza lo sguardo cupo ad incontrare quello di Fumiko e riprendere un'espressione più neutra e tranquilla < Quali pezzi hai messo insieme, fino ad ora? > La lissta delle persone con cui parlare di Kurako è lunga e non gli sovviene un'anima che possa aver espresso un concetto diverso da quello del Nara. Allungherebbe poi la mancina a raccogliere quel rotolo per aprirlo con la mano opposta e scorrere le parole lì impresse, sebbene prima di concentrarsi effettivamente, ci tenga a precisare un'ultima cosa < Potrei non essere l'uomo adatto a te. Magari le voci che corrono sul mio conto non sono così precise. Non sono l'eroe della storia, temo di essere il cattivo. > Sorriderebbe, divertito dalla sua stessa affermazione < Se l'obiettivo della tua missione è redimere i traditori io non ne sono capace. Ho finito molto tempo fa di concedere perdono e redenzione agli idioti che non lo meritano. > Si silenzierebbe, poi, nell'atto di porre la propria attenzione sul rotolo e sull'accordo tra clan di cui la Senju gli ha prima parlato. [ Chakra ON ]

11:58 Fumiko:
 Labbra che si increspano involontariamente, non comandate dalla donna, ma esse sono il punto focale di tutto il suo disappunto verso quelle parole < accettazione, quasi per tutti arriva, e si finisce per accontentarsi > le stesse labbra che lentamente si stendono in un sorriso sornione, sarcasmo che traspare nel volto, nella voce , nell'atteggiamento, a mostrare quella parte arrogante di se < Konohani > una descrizione che la dice lunga sugli abitanti di konoha dal punto di vista della Senju stessa. < ti sei arreso quindi > trae le sue conclusioni con una velocità tale che sembra non starlo nemmeno a sentire, e in parte è così. Sta perdendo quella parte di interesse verso il Nara, non sembra essere adatto a qualcosa come la Masayoshi, e lei è sempre alla ricerca di possibili membri, possibili figure analoghe alla propria < queste tue parole non hanno alcun senso e valore per me, ma chi sono io per dirlo? > se la ride malsanamente, lei che è disposta realmente a tutto, a perdere perfino se stessa per giungere al suo obiettivo finale, la distruzione di quel mondo e la rinascita di esso. < io..lo augurerei al mondo invece. Lo auguro a chiunque sia vivo e che abbia le capacità intellettive di riuscire a comprendere tante cose.. ma questo velo che ci offusca gli occhi è troppo pesante da poter essere tagliato via da soli.. > si ritrova a sospirare pesantemente, sconfitta nell'animo da tutti quelli che riescono ad accettare quel mondo in quello stato < non ascoltare i vaneggiamenti di una ragazza. Non servono a nulla > passano i secondi mentre riprende l'espressione di rilassamento totale e disinteresse < tanti , troppi pezzi molto diversi tra loro. Il mio puzzle lentamente sta andando a terminare e l'immagine è sempre più chiara... e sempre di più mi convinco..che io e Kurako eravamo solo due persone legate da nostra madre.. se solo ci fossimo conosciuti chissà come sarebbe andata? > pone quella domanda a se stessa e all'uomo senza aspettarsi una reale risposta, vuole solo porla ad alta voce, a qualcuno che non sia la propria madre . Ritorna a concentrare la propria attenzione sul discorso altrui, un sopracciglio che si inarca istintivamente < poche sono le voci che mi sono arrivate. Quelle che considero interessanti riguardano forza e abilità. E di eroi.. non me ne faccio nulla. > le palpebre che si stringono, iridi fisse nelle sue quasi a volerne carpire l'anima < l'obiettivo è fermare questi traditori. Il come non è importante. Se necessario.... > prende una pausa, la lingua che passa intorno alle labbra per bagnarle , nessun gesto intenzionalmente equivoco <...uccidi. > il rotolo che si stende mostrando chiaramente come i due clan abbiano stipulato un accordo secondo cui questi si impegnano ad aiutarsi vicendevolmente in caso di bisogno. < cosa ne dici... ci stai? >. [Stessi tag][chakra on]

12:36 Azrael:
 Ne nota il palese disinteresse, probabilmente dovuto alla risposta non in linea con le altrui ideologie. Non che la cosa gli interessi particolarmente, in verità. Ed esterna quel disinteresse di rimando in maniera caustica, lapidaria e secca < Non ascoltare le elucubrazioni di un vecchio ninja disilluso da quel mondo che tanto desideri cambiare. > Ed è così che si sente. Vecchio e stanco, sebbene non superi nemmeno la trentina d’anni, anagraficamente parlando. E per quanto riguaarda Kurako non v’è molto altro da aggiungere, dato che la stessa sorellastra non sembra volersi sbottonare molto < Conoscendolo so anche molte delle persone che ha incrociato nella sua vita, se vorrai sapere i loro nomi, dimmi con chi hai parlato e aggiungerò qualche nominativo. > Sorride, divertito all’idea di quel che Mekura potrebbe dire di lui, se la Senjuu non ci ha già avuto a che fare. > Considero u bene che non siate accomunati da altro se non da vostra madre. Lo avessi conosciuto ti avrebbe minacciato, per poi rendersi conto di non avere la forza per dar corpo alle proprie paroe. Almeno così è stato con me. > Reggendo il rotolo nella destra va a ravviarsi una ciocca di crine corvino dietro l’orecchio, per poi andare a richiudere e restituire quella pergamena dopo qualche altra breve occhiata. > Non sono più quel genere di Nara legato a questi patti, potrei dirti di no senza che la cosa pesi sul clan,ma-- > La lingua passa tra i denti, sfiorando la punta dei canini affilati al sol pensiero di ucccidere chi minaccia il benessere di Konoha < -- non potrei mai lasciare che qualcosa o qualcuno minacci ciò che ho giurato di proteggere, no? > Retorico ed ironico in quella domanda che lascia trasparire solo la voglia di far del male. < Voglio aiutarti, ci sto. Hai quaalche idea sul resto della squadra, per quanto penso di bastarti anche da solo. > Le chiede in quel misto tra domanda ed affermazione ed, in silenzio, ne attenderebbe la risposta. [ Chakra ON ]

12:55 Fumiko:
 < vecchio ninja disilluso....come descrizione ti calza a pennello > se la ride sotto i baffi cercando però di non farlo trasparire poi troppo, di rimanere seria e composta tutto il tempo. < ho parlato con varie persone..con Hitomu, con Mekura..con mia madre.. con - > i denti mettono subito a freno la lingua, Akendo, non vuole nominarlo, non quando ancora non ha avuto la conferma del suo possibile aiuto in merito al recupero del corpo di kurako dalle mani di Yukio stesso. Le serve, il Seiun fa al caso suo e si dimostrata abbastanza brava nel riuscire ad ammaliarlo, se si conta anche il rapporto che ha avuto con suo fratello pure.. < con altre persone di poco conto. Non di più. Se non te adesso. E nel tempo, capendo come era veramente mio fratello, per quanto possa amarlo per aver fatto tanto mentre io non ero qui a Konoha..mi convinco che non voglio essere come lui > di certo come il fratello non vuole nemmeno avvicinarsi all'Akatsuki ad esempio < minacciato eh? Questa è una cosa..interessante da sapere > ametiste che brillano di una violenta curiosità , una morbosa curiosità su quello che era riuscito realmente a raggiungere Kurako stesso < non lo sei, e io non ti ho detto che devi accettare no? Non mi importa di imporre qualcosa a te, se mi aiuterai avrai molto rispetto da parte del clan..e mia> ..< No..non sia mai che qualcuno minacci Konoha > l'espressione del candido volto rimane impassibile ma dentro di se quel mostro ride nutrendosi di quell'odio insito sotto la pelle, quella parte di se che tiene nascosta ai più, quella desiderosa di vedere i corpi di quegli idioti stesi a terra , e lei con l'organizzazione che avrebbero governato su tutto riportando la pace. < idea? I traditori sono tanti, troppi , e alcuni di questi devono prima essere interrogati da me. Ho in mente due squadre, di portare con me alcuni Senju molto giovani che ancora poco hanno visto della vita la fuori..so proteggerli, so come fare > si affretta a dire per evitare i soliti discorsi su come sia pericoloso < e una composta da me, te..e anche una Hyuga . Stavo pensando a Kaori Hyuga, in quanto Hyuga stessa ma anche medico. Ne servirà uno probabilmente. E lei..la conosco già > allontanerebbe quindi i passi dal ragazzo e dopo un breve cenno del capo andrebbe a camminare verso l'uscita < è stato un piacere, Azrael Nara. Aspetta presto mie notizie, si comincerà tra poco.. > e con queste ultime parole andrebbe a dileguarsi nella città, andando magari proprio al clan Hyuga, chi lo sa? [End]

13:28 Azrael:
 Per quanto le parole di Fumiko nascondano quasi un intento di scherzo e di provocazione, al Nara semplicemente- non importa. Come se quelle parole gli scivolassero slla pelle senza neanche passare dalle orecchie, come se gli battessero addosso come una pioggerellina lieve, andando ad imperlarlo per qualche istante prima di capitolare al suolo, lasciando di loro solo una umida e temporanea traccia. Espira a fondo nell'ascoltarla, schiudendo le labbra ad ascoltare un nome nello specifico, un nome che muta per un brevissimo istante la propria espressione in amarezza. Mekura. Il fiato gli si blocca per qualche secondo, addensandosi nel petto, quasi ignorando quella titubanza nel pronunciare altri nomi. Gli innominabili sono sempre gli stessi due, alla fin fine. Yukio ed Akendo. Ed il Nara è perfettamente conscio del loro legame con Kurako, sia per via dell'Alba, sia per questioni ben più personali. E compiere il coollegamento sarebbe semplicissimo, se solo la concentrazione del Dainin non fosse interrotta dal fugace, ma pressante, pensiero e rcordo della Hyuga. La voglia di averla nuovamente accanto a sé gli stringe cuore e petto in una maniera così straziante da impedirgli di proferir parola per altri interminabili attimi, rendendo semplicissimo alla Senju glissare il discorso con naturalezza. Si riprenderebbe soloal sentire che uno degli obiettivi di Fumiko sarebbe interrogare i traditori e quel sorriso affilato appartenente alla propria vecchia maschera da Generale gli si palesa tra le labbra, largo ed inquietante < Sono piuttosto bravo negli interrogatori, spero di avere la possibilità di mostrartelo, magari ti allevio il peso del lavoro. > Ed anche il piagere, quasi tangibile nella propria espressione all'idea di interrogare e torturare qualcuno, in onore dei vecchi tempi. Il viso poi si lascia andare in un moto più morbido ed intenerito al sentir parlare di Kaori, sebbene non sia molto contento all'idea di mostrarsi, eventualmente. nella propria veste da sadico, quella che gli ha dato il soprannoome per lungo tempo. < Mon so se accetterà, ma in caso voglio sperare che non sia nulla che vada a ledere i suoi principi e la sua incolumità. Lo spero davvero, per tutti. > Impazzirebbe, nel caso, già sente la propria sanità mentale che vacilla al sol pensiero che possa accaderle qualcosa. E, a discorso finito, semplicemente la lascerebbe andar via, seguendola nell'uscita per accendersi un'altra sigaretta, lasciando ad un altro giorno l'idea di avere un colloqui con Furaya. < A presto, Fumiko Senjuu. > [ END ]

Fumiko giunge al clan Nara per richiedere aiuto a fronte dei problemi sorti tra le file dei Senju. Li viene in contatto con Azrael Nara, membro riconosciuto e con la quale scambia alcune idee ma soprattutto informazioni. Alla fine il Nara sceglie di aiutare la Senju a risolvere i problemi del proprio clan.