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[ Missione D ] Pollice Verde

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Missione di Livello D

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con Rasetsu, Naoko

15:15 Naoko:
  [Strada] Ha avuto un risveglio imprevisto, stamattina, un piccolo ricordo che è balenato nella sua testa durante la notte, facendolo sembrare un incubo. Ma non deve pensarci, non adesso. Capelli bianchi a contornare il volto giovane e delicato, rilegati in un’alta coda di cavallo e iridi blu che visionano tutto intorno, in una giornata anonima, senza sole e con mille nuvole che costellano il cielo. E’ stata assegnata a una missione D, una missione di quelle tranquille, che non dovrebbero per nulla al mondo dare problemi a una kunoichi come lei. Niente affatto. Tuttavia, le precauzioni sono sempre di casa e quindi un portaoggetti è presente con lei, contenente un coltello e altri elementi necessari per una giusta sopravvivenza. Poi, tenterebbe di alzare le braccia e di portare le mani ad avvicinarsi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Una volta creato, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo presente, alla sua attuale famiglia, a quella famiglia che l’ha accolta, che si prende cura di lei, che la fa diventare forte, che la fa sentire unica. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quell’azzurro venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Cercherebbe di inviare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Proverebbe, così, a spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Si sta recando presso la casa della donnina assieme allo “Zio”, assieme al Beta del Clan. <Direi di sbrigarci a fare questa commissione, non dovrebbe essere un compito difficile> tranquilla, sebbene sembri apatica sul volto, un’assenza di emozioni che quasi stona con l’abisso che porta nello sguardo. [Tentativo Impasto Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

15:19 Rasetsu:
 La giornata non è sicuramente delle migliori. Un Mostro che cammina. Rasetsu non può essere definito altrimenti. Schiena diritta, coperta dal giaccone color bordeaux. E' lasciato aperto sul davanti, mostrando un paio di pantaloni grigio scuro con linee verticali più chiare. Il busto è invece coperto da una camicia bianca e un gilet dello stesso tessuto e colore dei pantaloni. Ai piedi, un paio di scarpe nere. Nascosti dagli abiti, vi sono i vambraci metallici attorno agli avambracci e gli schinieri attorno ai polpacci. I capelli rossi come il sangue scivolano lungo la schiena del giovane, sin quasi a raggiungere la vita. Sulla punta del naso, son presenti degli occhiali dalla montatura rossa, con dei teschi ai lati, sotto le asticelle, con una sottile catenina appesa che sparisce oltre i capelli. Nelle tasche interne ed esterne del giaccone, son presenti Kunai, Shuriken, Tonici Coagulanti e Recupero Chakra, il Bisturi. Il Chakra è di già attivo nel proprio apparato circolatorio, affinché possa usarlo nel migliore dei modi, qualora ve ne sia veramente la necessità. Capelli scarlatti come il Sangue - non come il suo, sicché nero - che scivolano lungo la schiena del giovane, rendendolo palesemente un androgino fatto e finito. Non un accenno di barba su quel volto liscio come il culetto di un bimbo. Non è mai cresciuta, ipoteticamente non succederà mai. Non ha mai sentito il bisogno di trovare un sistema sostitutivo ad essa. Spalleggia la ragazzina - sua nipote, col Chakra già in circolo nel proprio apparato. Tenta di tenere sotto controllo la zona circostante, assicurandosi un saldo equilibrio. Muove le inferiori leve con estrema calma, spostando prima la gamba manca e successivamente la destrorsa. Volge il capo in sua direzione, sovrastandola in altezza. <Dovrebbe essere nei dintorni.> Espira lentamente dalle labbra, di per sé chiare e troppo sottili. Le mani son inserite nelle tasche rispettive dei pantaloni indossati. Segue Naoko, senz'altro proferire. [Chk ON]

15:28 Naoko:
  [Strada] Passo dopo passo, il corpo della Genin viene portato in avanti, per poter raggiungere il prima possibile la casa della nonnina, di quella figura che ha richiesto l’intervento di due ninja del villaggio, per sistemare il prato e annessi e connessi. I passi continuerebbero, senza sosta, rispondendo ancora una volta allo Zio <Sì, ci siamo quasi. Eccola lì> e dovrebbero vedere una piccola donnina che li attende all’esterno di un piccolo cancelletto di legno, al di fuori di quello che dovrebbe essere il giardino davanti alla casettina. Una donnina non molto alta, dai capelli grigi, rilegati in uno chignon dietro la nuca, un bastone trattenuto nelle dita della mano destra e un kimono semplice a coprire il corpicino minuto, dal colore bianco e beige. Un sorriso leggero verrebbe tirato a ridosso delle labbra, poco abituata a risultare amichevole, spontanea, soprattutto quando dovrebbe esternare sensazioni positive. Ma qui è diverso, devono portare a termine un compito e deve mostrarsi ben disposta, disponibile, tranquilla ed educata fino in fondo. Sguardo che si poserebbe ancora una volta su Ryuuma, per lievissimi istanti, prima di arrivare davanti alla nonnina ed esordire così, almeno da parte della Genin <Buongiorno, signora. Siamo i ninja assegnati per sistemare il suo giardino. Se per lei non è un problema, inizieremmo subito per far risplendere quest’erba e piantare qualche bella pianta per renderlo più bello, più accogliente> educata, gentile, il galateo che le è sempre stato insegnato dona i suoi frutti in questo genere di occasioni. Un viso dolce, delicato, di chi mostrerebbe sempre una maschera al mondo per nascondere gli orrori che si celano all’interno. [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

15:51 Rasetsu:
 Al fianco della Kokketsu, s'avvicina alla casa di questa vecchina. Il giardino par curato, ma non totalmente. Vi ha lasciato un angolo d'un paio di metri vuoto, con soltanto del terriccio. Senza dubbio, han nuovamente scelto la persona sbagliata per prender parte ad una missione simile. <Quantomeno..> Pronuncia alla di lei volta. <..non mi han messo in squadra con quei due Chunin senza cervello.> Alza gli occhi verso il cielo nuvoloso, scuotendo mestamente il capo al sol ricordo. L'ultima volta, ha rischiato seriamente di rimetterci le penne, soltanto perché quei due insieme non riuscivano a completare un neurone. Prima o poi, dovrà far un reclamo all'Hasukage e far cacciare quei due dal Villaggio per tentato omicidio ad un onesto Ninja come Rasetsu (?). <Buongiorno, Obaasan.> Con quale educazione e confidenza si rivolge in tal modo ad una signora anziana mai vista in vita sua? Permette, ovviamente, alla Kokketsu di andar per prima, poiché sicuramente è quella maggiormente incline ad aver un rapporto naturale in una missione come questa. Il Rosso volge di qua e di là lo sguardo, poiché vuol assicurarsi che non vi sia sotto qualcosa. Mettete caso che escano di nuovo quei due tipi dell'ultima volta? Stan diventando pian piano il suo incubo peggiore. Una parola attira inverosimilmente l'attenzione del Kokketsu, il quale gira repentinamente il capo in direzione della ragazza. Sbatte freneticamente le palpebre da dietro gli occhiali dalla montatura rossa. <Obaasan!> Si finge sorpreso. <Non pensavo tu fossi incline - data la tua età - a piantar qualcosa del genere!> Non ha evidentemente capito a cosa la nonnina vada riferendosi quando ha parlato di piantare delle piantine, dell'erba, qualche fiore. La nonna lo fissa con fare incredulo, rivolgendosi poi alla giovane ragazza che affianca il Demone. "Ma sta bene?", che sarebbe poi una domanda normalissima. "Vorrei piantare soltanto qualche fiore, sai..", ormai parla soltanto con la Deruta. "..delle rose, dei fiori colorati". Ma quivi interviene nuovamente Rasetsu, bloccando il tutto sul nascere. <Sicura tu non voglia piantare qualcosa di illegale, Obaasan?> Vi prego, fatelo smettere. [CHk ON]

16:05 Naoko:
  [Strada] Riderebbe sotto i baffi alla prima rivelazione da parte del Beta, della squadra che gli avevano assegnato per una missione delicata a quanto pare. Non sapeva nulla di quel rischio che ha corso, di due ninja che non andavano a genio e che, a quanto pare, non era il massimo dell’intelligenza. Evince tutto questo dalle parole dell’altro, ovviamente. <Purtroppo non tutti presentano doti intellettive utili a qualsiasi scopo> una constatazione come un’altra, giusto per mantenere quel minimo di conversazione prima di rivolgersi totalmente alla donnina presente davanti a loro, ora. Ascolterebbe le parole dello Zio, soppesando ogni singola lettera e negando un attimo con la testa, incredula. L’anziana si rivolgerebbe così alla Deruta trovandola, forse, più sana di mente rispetto al compagno di avventure odierno. Come iniziare bene il loro compito. <Sì, è fatto così Obaasan. Non si preoccupi, è tutto sotto controllo. Pianteremo i fiori che lei ci ha consigliato e questo giardino risplenderà ancora di più> vuole rincuorare la donnina, dato che lo Zio parlerebbe a sproposito, soprattutto se si parla di erba. Come fuorviare ogni cosa. <Smettila di dire questo genere di cose davanti a lei, Rasetsu. Non mi sembra una persona incline a quel genere di attività. Quindi vedi di comportarti come si deve. So che ne sei capace, quando vuoi> conosce anche il lato più “delicato” di Ryuuma, di quella piccola “dolcezza” che dimostra nei confronti dei membri della famiglia, di tutti i Kokketsu. Solo loro, ha capito che degli altri non gli importa molto, nemmeno da utilizzare come possibili alleati. Terra bruciata, insomma. “Grazie mille, signorina. Io andrò un attimo in casa mentre voi lavorate, così non vi sarò d’intralcio” e dovrebbe rientrare nelle mura domestiche con l’aiuto del suo fidato bastone, che le permette di muoversi un po’ più in libertà, senza accompagnatori. Non appena l’anziana signora li lascia da soli, si rivolgerebbe ancora una volta in direzione del Beta <Allora, io inizio a piantare le rose nella zona più esterna del giardino, mentre tu potresti piantare quei piccoli tulipani nella zona più centrale o vicino ai ciottoli che conducono verso la casa. Che ne pensi?> dovrebbe aver visto un paio di pale poco distanti, di modo che i due possano occuparsi dell’abbellimento e della cura del prato. [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

16:40 Rasetsu:
 In piedi, al fianco della Kokketsu, il Rosso sbatte repentinamente e ritmicamente il pié manco al suolo, come se fosse infastidito dalla questione. <Ovviamente. Nessuno ha le mie stesse doti intellettive. E' per questa ragione che non posso accomunarmi a nessuno. Sono unico nel mio genere!> Se si parla di pazzia, lo si può affermare a mani basse, senza nessun problema di sorta. Come se non bastasse, la Deruta - ultimo gradino della gerarchia nella Famiglia Kokketsu - osa rivolgersi al Beta - penultimo, invece, gradino prima del massimo vertice - con una sgridata. Le schiocca un'occhiataccia, senza nessun'ombra di sorriso sul diafano quanto pallido viso dell'uomo - o presunto tale. <Tu osi fare una ramanzina a me? Io uso le terminologie che maggiormente mi aggradano, Naoko-chan.> Asserisce con tono un poco più baritonale, per quanto sia possibile dal punto di vista del Rosso. <Chi ti dice che non lo sia, invece?> E quivi si rivolta nuovamente in direzione della nonnina. <Obaasan, io non mi scuso per quel che ho fatto. Tuttavia, non ti sembra azzardato quello che ci hai chiesto? E poi, a prescindere dal fatto che io debba mettermi a piantar fiori con le mie mani da chirurgo..> La vecchina solleva il bastone, puntandolo sotto il naso del Demone Mangia Uomini. "Senti, ragazzina..", e te pareva. "Non m'interessa quello che pensi o che dici. Ti hanno mandata qui per aiutarmi, e quindi farai esattamente quello che ho chiesto". E' una nonnina che par sapere estremamente il fatto suo e, così come s'era avviata verso l'interno, or riprendere il proprio passo. "I semi e le piantine, assieme agli attrezzi sono nel giardino. Fatene buon uso!". Si dilegua, mentre Rasetsu è ancor lì a contemplar quel ch'è successo, col bastone che poc'anzi era sotto il di lui naso. Sbatte le palpebre, torna a fissar dunque la nipote e sbuffa sonoramente dalle labbra. <Io lo faccio soltanto perché Yukio sborsa dei quattrini. Io lo faccio soltanto perché Yukio sborsa dei quattrini.> Ripete ad alta voce, ignorando dunque la Kokketsu e avviandosi dov'ella gli ha detto di andare. [CHk ON]

16:59 Naoko:
  [Strada] Non direbbe nulla riguardo la prima affermazione fornita dal Beta, in quanto non è lei che deve mettere becco nelle capacità intellettive di Rasetsu. Ognuno è libero di pensare ciò che vuole, di essere ciò che vuole, basta evitare di mettere i bastoni tra le ruote dall’albina. Le parole successive, tuttavia, la lascerebbero un attimo perplessa, confusa, con il sopracciglio destro che si alzerebbe verso l’alto per qualche istante <Ramanzina? Non lo era. Volevo solo farti capire che non è il caso di usare certe parole, qui. Puoi fare quello che ti pare, non sono di certo io che devo darti ordini> in quanto non ne ha il potere e vuole fargli capire che ha compreso il concetto, dato il tono utilizzato poco prima per rimbeccarla. Alla domanda successiva non risponde, lascerebbe cadere tutto nel vuoto, prima di rimanere un attimo di stucco quando la nonnina alza il bastone contro di lui, chiamandolo ragazzina. Le verrebbe da ridere, ma riuscirebbe a contenersi senza problemi, tenendosi per lei quella risata, dentro al proprio cuore. Le servono questo genere di missioni, le alleggeriscono per un attimo la mente, scacciando via i primi ricordi che tornano, quell’infanzia che fa male, quell’infanzia che ha molto da mostrare nuovamente alla Deruta. Preleverebbe una delle due pale dalla zona in cui erano poste, accanto a una piccola carriola, e porgendo poi la seconda in mano al Beta, in modo che possano lavorare e finire il tutto nel più breve tempo possibile. <Giusto> alle parole dell’altro, prima di iniziare a scavare piccoli buchi nella zona più vicina alla staccionata di legno. Mano sinistra che andrebbe a impugnare la pala nella parte più bassa e la mano destra poco più sopra; la punta della stessa verrebbe insinuata nel terreno in obliquo, di modo che il piede sinistro vada a fare una leggera pressione nella parte alta della zona ferrosa. Dovrebbe riuscire così a insinuare una parte della pala nel terreno, circa cinque centimetri, e alzare una porzione dello stesso. Subito dopo, sposterebbe la pala con la terra al suo lato destro, di modo che quel piccolo rivolo di terriccio possa appoggiarsi sull’erba e avere così un primo buco in cui piantare le rose ancora invasate. Si sposterebbe, poi, di circa mezzo metro alla propria sinistra e andrebbe nuovamente a ricreare il movimento precedente e, così facendo, andrebbe a formare altre tre buchi equidistanti, in modo da avere quattro buchi presenti nel terreno, grandi e profondi abbastanza da poter piantare le bellissime rose offerte dalla nonnina con il bastone. Un lavoro manuale, un lavoro faticoso ma che serve affinché si possa guadagnare qualcosa e si possa collaborare senza litigare. Direbbe solo ora, nel momento in cui il quarto buco dovrebbe essere ricreato <Tutto apposto, Rasetsu?> tono tranquillo e pacifico, senza schernire la figura del Beta, dello zio acquisito. [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

16:44 Rasetsu:
 Ebbene, par proprio che il Rosso debba iniziare a darsi da fare se vuol portare a termine la missione odierna. Non fa per lui prender parte a qualcosa di simile, per di più quando si tratta di piantare qualcosa che, come ha già fatto, può fraintendere in modo molto facile. <Ci mancherebbe che tu debba dare ordini a me, Naoko-chan.> Asserisce, mentre cerca di recuperare gli attrezzi appositi, vicino ai tulipani che l'altra le ha indicato di prendere e piantare. Quantomeno, dovrebbe essere un lavoro facile, al tempo stesso utile e di non troppo dispendio d'energie. Recuperata la pala, s'avvia nella direzione precedentemente indicata dalla Deruta: i ciottoli vicino l'ingresso o, comunque, quel corridoio che conduce l'ingresso dell'abitazione alla strada in sé. S'avvia, quindi, con una pala nella dritta e un vasetto di tulipani rossi nella mancina. Lo poggia al suolo, delicatamente inverosimilmente, affinché non si riversi tutto all'esterno. Pianta la pala nel terreno, aiutandosi col pié manco. <Queste sono le mie scarpe buone. Se si rovinano, me le faccio comprare da Obaasan.> Infilzato il terreno con la parte anteriore, la solleverebbe successivamente per poter spinger il terreno verso l'alto e, così facendo, creare una piccola fossa, una piccola buca, dove poter inserire il primo vasetto di tulipani. Privo, ovviamente, del contenitore nel quale era contenuto, cerca di sistemare come meglio può le radici, affinché sia sistemato diritto e non piegato in malo modo. Ha un minimo di buonsenso. Nel farlo, è costretto a star piegato sulle ginocchia, data l'altezza che differenzia lui dalla giovane che, invece, potrebbe aver meno difficoltà di lui in un lavoro come quello odierno. Scocciato, lo si può ben evidenziare dalla faccia e dai lineamenti contriti. [Chk ON]

16:54 Naoko:
  [Prato] Ha terminato con le rose, poste lungo la recinzione, con un minimo di riguardo nei confronti di quei bellissimi fiori dai gambi acuminati e taglienti. Le rose sono un poco come lei, un poco come la sua essenza: delicata, bellissima ma letale se tenuta nel modo sbagliato. Una rosa, una bellissima rosa bianca. <E infatti non ti do ordini perché non c’è bisogno di dare ordini oggi e perché potrei solo immaginarmi un’eventuale conseguenza> conosce un poco il soggetto e non è del tutto sicura di un trattamento di riguardo nei suoi confronti. Meglio tenerselo buono, tutto qui. Sistemerebbe in modo accurato la terra attorno alle piantine appena poste, di modo che non ci siano buchi, rientranze o qualsiasi elemento vuoto attorno a esse. Vuole fare il tutto come si deve, in modo che la vecchietta rimanga contenta del loro operato. Poi, passerebbe a recuperare un altro paio di piantine semplici, simile all’ortensia, di modo da portarsi nella zona adiacente al cancelletto e porre questi due fiori in quella zona, proprio accanto all’ingresso. La pala verrebbe mantenuta ancora una volta con la mano sinistra nella parte più bassa e la destra poco sopra. Ovviamente, andrebbe prima ad appoggiare le piantine poco lontane, per non rovinarle. Con il piede sinistro farebbe perno sulla parte ferrosa della pala in modo da alzare altro terriccio, due buchi distanti circa dieci centimetri e una profondità di cinque centimetri. Un lavoro poco faticoso, un lavoro piuttosto rilassante oseremmo dire. Si prodiga come può, per poter poi passare a prelevare le due piccole ortensie e porle così all’interno dei buchi effettuati. Una volta adagiate, rimetterebbe la terra attorno ad esse ed evitare che anche qui rimangano buchi inutili. Alzerebbe, di tanto in tanto, lo sguardo in direzione del Beta, per poter constatare l’avanzamento dei suoi lavori. [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

17:19 Rasetsu:
 Inspira dalle narici ed espira dalle labbra con far appesantito, come se la situazione gli stesse dando un tremendo fastidio e non volesse continuare, privo di forze e spina dorsale. Acquattatosi, cerca di sistemare con l'ausilio d'ambo le mani il terriccio sopra la piantina. In questa maniera, dovrebbe esser ben piantato, sicuramente con qualcosa da rivedere, visto e considerato come non faccia poi molto simili lavori. Lui non ha un giardino, per non parlar del fatto che non ha proprio fissa dimora. <Tu non t'immagini nemmeno quali conseguenze possa prendere io.> Questo senza dubbio, poiché la follia ha una sconsiderata dose di fantasia che può tirar fuori. Sistemata la prima piantina, può procedere alla seconda che, rapidamente, con un gesto della dritta va a recuperar da terra, prima d'ergersi in piedi, con la colonna vertebrale ben dritta. Si sposta di appena dieci centimetri dal luogo precedentemente occupato, pala in mano. Infilza nuovamente la punta nel terreno, lanciando ogni tanto qualche occhiata in direzione della Kokketsu, giusto per tenerla d'occhio. <Comunque..> Tornando giusto un po' serio. <..hai avuto altri dolori? E sta attenta a come usi quegli attrezzi.> Denota un certo attaccamento alla nipote, chissà per quale motivo, seppur possiamo capir facilmente quali siano: è una Kokketsu neonata, appena entrata nella Famiglia. Infilzato il terreno, vi preme tramite la suola del piè mancino, così da sollevare nuovamente il terriccio, spingendolo verso l'alto e garantendo una piccola fossicina all'interno della quale inserire la piantina precedentemente citata, anch'essa dalle tonalità rossicce. [Chk ON]

17:27 Naoko:
  [Prato] Gli ultimi rivoli di terra dovrebbero essere sistemati all’interno dei buchi ricreati per poter porre all’interno le piccole ortensie e completare così, perlomeno, la sua parte. Si chinerebbe con il ginocchio destro per potersi avvicinare al terreno sottostante e andare così un poco a picchiettare con le nocche della mano destra. Vuole che il terriccio sia compatto, fermo, lineare quanto basta affinché la nonnina non debba farsi male nel rimirarle. Le prime parole del Beta verrebbero ascoltate, senza tuttavia donare una risposta. Proseguirebbe con il suo agire, tornando in direzione delle rose e tenendo saldamente la pala tra le dita della mano sinistra. Non si vuole far male <No, non ho avuti più dolori da quella volta che mi hai vista alla magione. E’ passata ogni cosa e mi sento decisamente meglio. Non preoccuparti, non ho intenzione di procurarmi altre ferite per il momento> sebbene il ritorno di alcuni ricordi non la facciano dormire bene la notte. Non è un dettaglio di poco conto ma non vuole allarmare troppo la famiglia, zio compreso. Anzi, soprattutto lui. La mano destra andrebbe a picchiettare anche attorno alla terra messa per le rose, di modo che rimanga compatto e liscio, senza avvallamenti che possano pregiudicare la salute di qualcuno. Non dovrebbe essere nei suoi pensieri, ma non vuole essere etichettata come una ragazza che non svolge le sue mansioni a dovere. Ha una reputazione da mantenere e intende tenerla ferma a quella che la gente già si è fatta. <A che punto sei, Zio?> domanderebbe verso l’uomo, di modo che possa essere messa a conoscenza. [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

17:57 Rasetsu:
 Il respiro permane regolare assieme ai battiti del cuore, i quali lui sceglie - sempre - di non ascoltare, ignorandone l'esistenza. Dal canto proprio, recita sempre di non aver un cuore funzionante nel petto. Sbuffa ancor dalle labbra, quelle che son appena rosee, neppur visibile per quanto sottili e pallida è la pelle. <Beh, meglio così.> Un lieve sforzo vien fatto notare nella di lui voce, dal momento che, spostatosi, ha rimesso nuovamente in moto le proprie superiori ed inferiori leve. Flesse le ginocchia, va nuovamente ad infilar la parte anteriore della pala nel terreno, affinché possa smuoverlo nuovamente. Questa volta, anziché fermarsi una singola volta, sceglie di proseguire nell'infilar la vanga nella terra, in modo tale che possa sollevarne di più. Tuttavia, resterebbe sempre nello stesso punto, quindi seguendo man mano una via precisa all'interno della quale piantare i tulipani precedentemente citati. Messi due di colore rosso, passa ad altra tonalità, una rosea, ben più chiara della prima. Prosegue nuovamente per qualche altro centimetro, giusto qualche altro paio di passi, proseguendo nel sollevare la terra con la pala, il tanto che basta per far spazio a nuove colture. Nel farlo, fermatosi dopo aver compiuto queste ultime fosse, lascia la pala al suolo, flettendosi sulle inferiori leve e recuperando man mano le piantine che, conseguentemente, andrà a piantar man mano lungo quanto ha creato con la pala. Con delicatezza, nonostante non sia nella sua natura, cerca di far il tutto come si deve, sistemandovi poi il terriccio precedentemente tolto al di sopra, affinché le radici scompaiano di sotto. <Dici che dovremmo passarci dell'acqua prima di andarcene?> Le chiede, terminando di sistemare l'ultima delle piantine che gli era stato chiesto dalla stessa Naoko di piantare in quella precisa zona. [Chk ON]

18:12 Naoko:
  [Prato] La sua parte, ormai, dovrebbe essere terminata e si avvicinerebbe alla figura del Beta per constatare la realizzazione di quel piccolo scorcio di meraviglia, di modo che si possa concludere ogni cosa. Le sue parole giungerebbero all’orecchio, prima di replicare semplicemente <Un’innaffiata veloce, poi possiamo andare> ed ecco che dovrebbe giungere la nonnina all’esterno, dalla porta della propria abitazione. Naoko andrebbe a prelevare l’innaffiatoio poco distante, di modo che possa passare l’acqua a ridosso dei tulipani e passare poi alle piante poste da lei: ortensie e rose. Andrebbe a innaffiare la base di ogni fiore, di modo che abbiamo acqua a sufficienza per la giornata odierna, in modo accurato, preciso e delicatamente. <Ok, ho quasi finito. Poi direi che abbiamo finito> e l’anziana signora dovrebbe poi rivolgersi ai due Kokketsu. “Oh, ma che belli questi fiori. Siete stati bravi” una vocina educata, gentile, di chi è abituata ad avere a che fare con eventuali nipoti. L’innaffiatoio verrebbe poi lasciato accanto alla porta d’ingresso, prima di rivolgersi totalmente alla donna <Se per lei va tutto bene, noi possiamo anche lasciare la sua proprietà> e, se venissero congedati, se ne andrebbe con il Beta verso casa, per ristorarsi e pulirsi. [End] [Chakra 30/30] [Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Tossico C x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

18:22 Rasetsu:
 Sistema come meglio può ulterior terriccio sulle piantine precedentemente piantate. Conseguentemente a quanto fatto, si può dire che il lavoro non sia stato un vero e proprio fallimento. Piantato il piantabile (?), sbatte le mani le une contro le altre, per far cadere il terriccio in eccesso, la polvere, dai palmi e dalle dita, le quali urgono comunque sia d'una lavata. Medesima cosa per scarpe ed abiti indossati quest'oggi, poiché non erano esattamente adatti allo svolgere queste specifiche mansioni. All'innaffiar delle piante, ci pensa Naoko, fortunatamente. Lui non ne sarebbe capace per quanto facile sia il meccanismo. <Obaasan, qui abbiamo finito. La prossima volta, specifica che non devi piantare qualcosa di QUEL genere.> Soltanto lui potrebbe capirsi, poiché il modo di fare attuale non si addice affatto ad una vecchina come lo è la signora, per non parlar del fatto che è il discorso in sé quello totalmente sbagliato. <Bah, io me ne vado lo stesso.> Senza attendere alcuna risposta dalla vecchia, che sia un ringraziamento od una preghiera poiché il Rosso se n'è andato. Se verrà raggiunto o meno dalla Deruta, non è affar suo. Deve togliersi di dosso lo sporco in men che non si dica, prima che impazzisca totalmente. [END]

Naoko e Ryuuma si recano da una vecchina che vuol sistemare il suo giardino.
Ovvio come il Forowa fraintenda ciò che Obaasan voglia piantare, ma fortunatamente Naoko mette le cose in ordine.

Alla gentilissima visione di Kaori v.v