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Lettere, Decisioni e Follia

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con Kouki, Fumiko

22:02 Fumiko:
 Una giornata a guardare quella lettera, non ha nemmeno mangiato, niente di niente se non stare con Miho. Non sa dove possa essere Kouki al momento , non che se ne.sia fatta domanda alla fin fine perché la mente è completamente rivolta ad altro. Una lettera, parole scritte lungo un foglio e che sono pregne di dolore e disperazione, la stessa della notte precedente. La stessa identica. La notte lei ha dormito nella camera da letto insieme alla piccola Miho, col cuore completamente in frantumi, una delusione cosi grande nel proprio cuore che non sembra potersi colmare . Mai avrebbe creduto che quella donnaccia, quella Hyuga da quattro soldi potesse rovinare in qualche secondo una serenità che si stava creando. Ma la colpa non appartiene soltanto a quella donna ma principalmente all'Oboro, che le ha detto di amarla ancora, di aspettarlo per dargli una seconda chance. Pensieri aspri e amari che si mischiano a quel dolore. Sosta sul divano, al buio con solo il focolare acceso davanti a se, la piccola miho nella culla vicino la donna. Rilegge la lettera stringendola poi nella mano destra con rabbia. Dopotutto Raido si era dimostrato più debole di quanto avrebbe creduto, più delle cazzate fatte , più di tutto quanto. Aveva detto che avrebbe lottato, ma senza un reale nemico davanti in carne ed ossa si era dimostrato tremendamente debole e ormai alcuna sua parola potrà essere definita reale dalla donna dai capelli blu. Ha perso le ultime briciole di un amore vecchio e rotto , amarsi andava bene, ma non bastava da solo per poter andare avanti e creare qualcosa di più. Vorrebbe poter gridare, dire di essersi pentita di quel giorno in cui prese tra le sue mani quel vaso, ma come potrebbe? Dopo che l'ha aiutata, dopo che da quel loro amarsi era nata una bambina, la sua bambina, il suo gioiello della corona. Senza forze con gli occhi pesti non accenna a muoversi da quella posizione seduta, i gomiti sulle ginocchia e la testa calata verso il basso. Indossa semplicemente un pantaloncino vecchio e una maglia intima, nient'altro. [Chakra on]

22:12 Kouki:
 Ha passato tutto il giorno ad allenarsi la piccola Yakushi. La mattina rimanendo nelle vicinanze della magione, quindi sulle colline, per poi andare al proprio turno in ospedale e poi, una volta finito, ricominciare ad allenarsi. Una giornata all’insegna dello sfogo e le ci voleva dopo la lettera da parte di suo padre che ha trovato appena sveglia. Non ha parlato con nessuno, non ha voluto nemmeno vedere Fumiko. Non sa con chi essere arrabbiata, non sa più cosa pensare, sa solo che ha dovuto trovare mille modi per non pensarci in maniera troppo approfondita. È stanca, esausta e non solo fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Indossa un paio di semplici pantaloni neri, stretti ed attillati che si infilano all’interno delle calzature ninja. Abbastanza pesanti da proteggerla dal freddo, mentre al di sopra indossa una maglia a maniche lunghe e larghe che le cade morbida sui fianchi e non le da minimamente fastidio. Di colore blu e con disegni floreali che vanno dal bianco all’azzurro e al nero. Il copri fronte di Kusa è tenuto come una cintura alla propria vita, sopra la maglia, mentre alla coscia destra tiene il porta kunai e shuriken e sulla schiena, dietro di essa, il porta oggetti. Il chakra già attivo dovrebbe scorrerle veloce e potente in corpo, in un completo tumulto, mentre nel porta oggetti tiene riposta la lettera del padre. Al collo, come sempre, il ciondolo del Clan Oboro. I lunghi capelli neri, lisci come seta, le ricadono lungo la schiena fin oltre il sedere, mentre alcune ciocche cadono morbidamente in avanti sulle spalle. La frangia incornicia il viso pallido, le cicatrici e le bruciature nascoste dai vestiti, tranne che sul collo, ben visibili, la marchiano. La testa completamente vittima della confusione e della rabbia, una rabbia che aspetta solo di capire verso chi essere rivolta. Senza dire una parola, senza bussare, entrerebbe in casa dalla porta principale, ovviamente, del resto è casa sua, non ha bisogno che qualcuno le apra e ha vissuto da sola lì per un bel po’ in quel mese in cui suo padre era in missione. Entra dunque nel buio di quel salotto illuminato solo dal camino, notando la figura di Fumiko e della bambina nella culla accanto a lei. Che dire? Come affrontare tutto quello? Nella mano una lettera, forse la stessa che suo padre ha detto di aver lasciato anche a lei. Rimane immobile, in piedi nel soggiorno ad osservare la donna, senza una particolare espressione in viso se non la stanchezza più totale. Così giovane, così piccola, eppure così stanca come se avesse vissuto chissà quanti anni. <Cosa ti ha scritto? Posso leggere?> da per scontato che sia sua, da per scontato che tutto sia collegato a suo padre, e per quanto quelle siano domande, in realtà la piccola pretende e basta. Non accetterà un ‘no’ come risposta, il tono basso e atono, il viso tagliente e scuro. Al momento per lei sono irrilevanti le solite paroline di circostanza, il ‘come stai’ e il ‘cosa è successo’. Sa già, quindi va dritta al punto. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

22:26 Fumiko:
 I pensieri che seguono una linea sconnessa tra di loro, filoni di scene, attimi di vita passati e alcuni dimenticati e che adesso vengono fatti saltare fuori. Due grandi delusioni le rimangono alla fine, cose che hanno distrutto quello che provava, anche se non del tutto. Quando l'aveva messa alla prova con wonderland, aveva messo a rischio la piccola creatura dentro di se, aveva causato così tanto dolore nel credere di stare uccidendo due persone importanti della propria vita. Una meno dell'altra al momento, ma comunque importanti in quel momento. E questa poi. Questo non lo avrebbe mai dimenticato, il dolore di non sentirsi abbastanza e come una sostituta a chi c'era prima di lei. A chi forse sarebbe realmente spettato quel posto di madre e moglie, non lei, non ne ha ne diritto, non ne sente di averlo con chiunque. Sarebbe rimasta un po così, con un desiderio sconfinato di poter avere un matrimonio e una famiglia nella più completa serenità, e con l'impedimento di poterlo essere realmente. Un rumore la fa destare leggermente, Kouki ? O Raido? Si volta a guardare la piccola figura e un nodo si forma allo stomaco, tocca a lei dirle tutto quanto? Tocca a lei dirle che suo padre è scappato via verso Kiri lasciandola la? Le si stringe il cuore ma la bambina le chiede della lettera. La mano si allenta da quel foglio ormai stropicciato < allora lo sai > sussurra ma la mano si allunga verso di lei lasciandole prendere quella lettera , dandole tutto il tempo di leggerla senza dire alcunché, come riempire quel silenzio adesso? Di colpa ne ha? Forse, ma non se ne sente addosso, se non per kouki e miho. [Chakra on]

22:53 Kouki:
 Poche parole, a nessuno tocca dire o spiegare nulla spiacevole perché tutti sono già al corrente. Tutti gli attori di questa tragedia sono informati e ora non resta che discutere, parlare, sperando di non arrivare al punto più alto, e allo stesso tempo più basso, che contraddistingue quel genere di racconti. Non dice nulla, silenzio e gelo da parte della piccola, la quale si limita solamente ad allungare una mano per poter afferrare la lettera stropicciata. Movimenti lenti, meccanici, si sta sforzando di non correre a nascondersi dentro la sua mente, in quel suo mondo tanto personale e perfetto. Cerca di leggere con estrema attenzione la lettera che suo padre ha scritto per Fumiko. Ogni parola, ogni riga alla ricerca di qualsiasi cosa che potrebbe assomigliare anche lontanamente a quanto le ha fatto sapere suo padre. Ma non riesce, è troppo stanca ed arrabbiata per analizzare quel testo con occhi distanti ed oggettivi, per analizzarlo ed arrivare a conclusioni. Cosa fare, cosa dire. Rimane immobile per lunghi minuti, il viso immutato, la figura all’apparenza calma e tranquilla, mentre internamente vorrebbe scoppiare. Le dita si stringono appena a quella lettera prima di ridarla alla proprietaria. <Non buttarla. C’è scritto qualcosa di importante lì dentro.> fra le varie e varie parole per le quali avrebbe solo pensieri poco gentili, si intende. Il tono fin troppo adulto al momento, fin troppo distante e lo sguardo che si punta su quella bambina. <Volevo solo una famiglia, non mi sembrava di chiedere molto.> commenta aridamente, puntando il suo sguardo velenoso su Fumiko, i pugni si stringono e finalmente qualcosa dei suoi sentimenti viene a galla. <Ma no. Prima la mamma che se ne va. Poi torna, poi tu fra i piedi, poi Kaori che sparisce di nuovo, tu e papà che giocate a lasciarvi e riprendervi manco foste due adolescenti al primo amore.> il tono sempre basso, sottile, ma è palese la rabbia che c’è di fondo. Chiude gli occhi, inspira lentamente, cerca la calma, la vuole e la brama, ma allo stesso tempo quella maledetta infezione bussa al suo cervello, le fa del male e corrompe ogni sua capacità di giudizio. <Volete, almeno per una volta mettere chiarezza tra voi? Comportarvi da adulti, capire cosa volete ed ottenerlo. È snervante, sai? Questa situazione è svernante, sembrate lasciati alla rinfusa senza sapere nulla di quello che volete dalla vostra vita.> è inutile, lei l’amore non lo comprenderà mai. Tutto quel fare attenzione a cosa si dice e a chi lo si dice, tutti quegli intrighi, i tradimenti. <A te ha dato e sta dando mille opportunità. Quando siamo venuti da te, a strapparti da tuo padre, tu hai essenzialmente lasciato papà. Diciamo le cose come stanno. Avrai avuto le tue ragioni, poi con Wonderland e tutto il resto, ma lui ha continuato a darti opportunità.> sibila contro di lei o verso di lei, a dir la verità è difficile dire pure se sia effettivamente arrabbiata con lei. <Vi siete fatti male a vicenda.> come lui stesso ha scritto. <Eppure continua a darti possibilità.> corruga la fronte, ancora adesso le sta dando ancora l’opportunità, con quella lettera, con quel presunto messaggio nascosto. <A mia madre Kaori non ha dato nulla. Al primo errore, via, eliminata. A te invece sta dando tutto. E a nessuno di voi due importa della sofferenza di Kaori. Tutti avete sbagliato, tutti, ma solo a lei è stata negata una seconda occasione.> e vomita quelle parole senza potersi fermare, mentre la testa pulsa e fa male, la vista si offusca, la mente gira e lei stessa barcolla. Verso chi sfogare quella rabbia se non verso la prima persona alla quale può parlarne? <Eppure sai cosa non capisci? Che ti sta dando opportunità. A Kaori non ne ha date, e solo i Kami sanno quanta rabbia ho per questo, ma a te ne sta dando. E per quanto io lo trovi ingiusto, persino io capisco che lo fa perché ama te.> sbotta alla fine quell’unica risposta che si è data. Il perché a lei si e a Kaori no. Allarga un poco le braccia, osserva la donna come se si aspettasse di sentirsi dire chissà cosa, forse che l’altra apra gli occhi, forse che qualcuno in quella casa faccia girare le rotelle. <Ha lasciato qualcosa nella tua lettera, qualcosa per raggiungerlo, forse per capire dov’è. Quindi adesso la analizziamo.> sembra ritrovare ora la propria calma, inspira ed espira. <Perché a questo punto o sono talmente stanca della situazione da andarmene da Otsuki e farla finita. O vado io stessa a Kiri, trovo papà e lo malmeno fino a fargli perdere conoscenza.> no, lei non è una che lascia perdere, che scappa e va chissà dove. Se papà se n’è andato, lei lo troverà e lo ritrascinerà a Kusa tirandolo per quei bei e lunghi capelli che si ritrova. <Se papà non vuole stare con me, lo obbligherò a farlo.> ecco tutto, non accenna ‘no’ anche stavolta. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

23:21 Fumiko:
 Vuole alzarsi e andarsene da li senza ascoltare la bambina, senza stare li a parlare di tutto quanto, ma significherebbe lasciarla sola e anche se vuole essere egoista, desidera esserlo dannatamente, non riesce a farlo. Una forza più grande le dice di rimanere li seduta a sorbirsi tutto quanto. La lettera viene ripresa lentamente senza dire nulla. Qualcosa nascosto? Di importante? Riesce solo a vedere una parola scritta a lettere cubitali. Delusione. Rabbia. Disgusto pure. Lo sfogo della Yakushi inizia con lentezza ma concisa in quelle parole e in quei pensieri. A quel suo primo dire, volere una famiglia, un sorriso amaro si forma sulle labbra della senjuu. Anche lei voleva solo una famiglia e invece < ho distrutto la tua > un sorriso amaro che non accenna a svanire e il petto che brucia di dolore. Lei tra i piedi. Sospira cercando la calma di non mettersi a gridare e lasciare che parli la piccola con tranquillità < abbiamo messo in chiaro tutto ieri notte Kouki. Tuo padre si è dimostrato nel suo lato peggiore , quello che volevi conoscere no? > la stuzzica adesso su quel lato che non ha avuto modo di vedere < non potrò perdonarlo, non più, non questa volta. > sarebbe andata contro i suoi stessi principi piuttosto < lui mi ha dato mille opportunità? Forse non ti è chiaro che qui, quella che si è dovuta sorbire tutto oltre a te sono io. > il capo si alza e la fulmina letteralmente con lo sguardo, quella sua parte nascosta che viene a galla finalmente < non potrò mai ringraziarvi abbastanza per avermi liberata, non metterlo mai in dubbio. > fredda come il ghiaccio fissa la bambina con occhi spalancati e volto contrito < ho chiesto a tuo padre di darmi tempo. Non avevo preso memoria di quello che era successo realmente. Avevo solo bisogno di tempo e invece non me lo ha dato. Wonderland? Io gli ho dato la possibilità più grande che avrei mai potuto dargli, perdonarlo per quello che ci ha fatto. > si riferisce a lei e alla piccola Miho < allora nemmeno a te hanno detto nulla vero? > sorride amaramente alzandosi in piedi , la lettera che cade a terra, dandole le spalle solo per potersi dirigere verso la finestra < tuo padre e tua madre sono quasi andati a letto un mese fa. Lo sapevi Kouki? Sapevi che tuo padre ha dichiarato a tua madre che la ama e che volesse dargli un altra possibilità? > si volta a guardarla, uno sguardo che avrebbe dovuto destinare ad altri ma adesso è per la piccola che ben poco potrà vedere del volto della giovane, adesso contorto da rabbia e odio. < credi che se non.fosse stato così non avrei perdonato un tradimento? Come credi che stia io, quando ho chiesto del tempo, quando per interi mesi è sparito fregandosi letteralmente di una neonata che dovrebbe essere sua figlia! Quando dice ti amo alla sua ex, che le chiede di aspettarlo per darle una possibilità! Dimmelo Kouki ! > la voce che si alza ma non grida , non ancora, ma la rabbia sporca la voce e la rende roca e graffia la gola adesso. < non so cosa abbia potuto lasciare in quella lettera > non che gliene freghi molto adesso, non quando quella rabbia vibra dentro le vene e le brucia le interiora < riportalo qui. Darà quella possibilità a tua madre come gli aveva promesso. E avrai di nuovo la tua famiglia . > si volta di nuovo andandosi a postare davanti la finestra. Il volto adesso una tavola di durezza e soltanto rabbia. [Chakra on]

23:42 Kouki:
 C’è qualcosa che non riesce a tollerare e quel qualcosa è la testardaggine cieca. Quella che ora sta dimostrando la donna, che non capisce e non comprende che se suo padre ha continuato a volere Fumiko al posto di Kaori, significa che ama più Fumiko. È qualcosa di così elementare e semplice che ora la piccola non riesce a comprendere come non sia palese anche alla donna. <In principio tu l’hai distrutta, come l’ha distrutta Kaori. Ma poi si è riformata e ora amo anche te come mia madre, e in tutto questo tu e papà eravate in questo continuo tira e molla.> cerca di prendere la calma, la tranquillità, le servirebbe molta meditazione in effetti, ma quel dolore alla testa non può ignorarlo, quell’infezione è drastica e le corrode fisicamente il cervello. <La colpa è tua? La colpa è sua? Quello che importa è che papà ha sempre continuato a volere te. A stare male per te. A farti ritornare, e tu anche, okay. Vi siete perdonati a vicenda per riavvicinarvi e poi ferirvi e poi ancora riavvicinarvi. Ma se lui continua è perché ama te.> non sa più come farglielo capire, non sa come e l’unico modo che ha è raccontarle cosa è accaduto tra suo padre e Kaori. Silenzio mentre l’ascolta, silenzio mentre le dice quello che ha provato, quello che è successo, quello che crede che la piccola non sappia. Qualcosa che lei sapeva già anche prima di riceverlo per scritto da suo padre quella mattina. <Lo sapevo.> la informa, anche se ormai in ritardo, ma non era necessario che lei dicesse qualcosa, che lei, una bambina, si mettesse in mezzo a degli adulti a fare da spia. No signore, risparmiateglielo. <Papà ha fatto un errore. Ha detto a Kaori che l’amava, le ha fatto capire che c’era ancora qualcosa, le ha chiesto di aspettarlo. Ma poi?> fissa la donna, mantiene lo sguardo, non lo abbassa freddo e gelido anche più della donna stessa. Una maschera per chi, come lei, è stata abituata fin da piccola a nascondere sentimenti e agire come una macchina. <Poi papà si è accorto dell’errore, ha colto il suo momento debole e ha comunque capito che amava te. Sai come è finita? E’ finita che papà ha illuso Kaori, pensaci a come si sente una donna illusa, una donna ancora ferita, quando qualcuno finge di darle una seconda possibilità. Tu soffri, lei soffre. Soffrite entrambe, ma dannazione in tutta questa sofferenza lui ha scelto te. Da sempre.> ferma nelle sue parole, le scandisce una per una affinchè entrino bene nella testa della donna. <E’ finita che i loro rapporti si sono disintegrati per sempre. Non contano più nulla l’uno per l’altra, è finita così fra loro dopo che lui le ha detto quelle belle cose. È finita.> le si stringe il cuore, le si spacca, le si dilania ad ogni frase, ad ogni parola, ad ogni respiro. Eppure il volto è una maschera di Nulla assoluto, un freddo infinito. <Si è umani e si sbaglia. Sei stata tu ad insegnarmelo, mamma!> sbagli, errori, tutti meritano di essere perdonati, soprattutto se sono scuse sincere, soprattutto se si è davvero pentiti. Soprattutto se si promette di non rifarli. <Ma vuole te. E solo te. E la vostra bambina.> il tono torna basso dopo quella piccola escalation, lo sguardo ancora fisso su di lei e poi si muove, muove i propri passi fino a cercare di arrivare accanto alla culla dove risiede la neonata. La fissa, la osserva, la analizza. <Vado da sola a Kiri allora? Perché lui non tornerà mai più da Kaori. Mai più ormai, perché lui ha già deciso.> per quanto questo le costi un terribile dolore, ma deve accettarlo, deve e può farlo. <Personalmente io lo perdonerei per una cosa simile, semmai non lo avrei perdonato per Wonderland. Ma se tu lo hai perdonato per quel fatto, allora può perdonarlo anche per questa sua debolezza.> se dovrà andarci da sola, ci andrà, tanto ormai sta perdendo il contro delle persone che la lasciano a se stessa, fra tutte quelle che la circondando, ci sta facendo il callo. <Pensaci bene, comunque, ora no. Siamo entrambe arrabbiate e io personalmente non so nemmeno con chi esserlo. Quindi cerchiamo di calmarci, rifletterci per bene e poi decidere a mente lucida e fresca, che dici?> parlarne ora sarebbe solo peggio. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

00:13 Fumiko:
 La bambina che parla ancora e ancora , ma quel dolore non fa che aumentare e non a favore dell'oboro < un errore > ride e ride in preda a una qualche crisi di emozioni che si affollano dentro di se. Se da una parte vorrebbe crederle, vorrebbe seriamente pensare che l'uomo avesse solo pensato a lei. A quel bene e a quella famiglia che volevano costruire < amare non basta... se poi non si sa come vivere > sussurra davanti a quella finestra per girarsi a guardarla < vorrei dirti che ti credo, che credo a quelle sue parole, a quel suo sentirsi debole ed essere caduto tra le braccia di un altra donna > sussurra adesso con dolore < ma non è così. Posso raccontarti l'altra parte? Non pensare che non abbia colpe io, che non abbia fatto cazzate . > resta ferma nella semi oscurità a fissarla < quando tuo padre è...partito per quella missione ormai non stavamo più insieme. Mi aveva promesso che sarebbe stato un buon padre per Miho, una figura buona e presente . Tutto il contrario di Noboru. Non è stato così, nemmeno prima che partisse per quella missione così lunga. È stato giorni, settimane senza farsi alcun problema di arrivare a casa per vederla. > adesso sta parlando il dolore di una madre e di donna, un dolore che non potrà dimenticare. < ha lasciato perfino adesso le sue figlie. Che figura è la sua? Quella di un padre che scappa? Che se ne va a kiri lasciando le sue figlie qui? > nemmeno quello avrebbe mai potuto perdonare. < dopo quei momenti in cui non c'era.. ho..sono stata con un uomo. Una notte dove mi sono lasciata andare, dove non contava più chi ero, non contava nulla se non dimenticare e ..provare ad andare avanti.> sposta lo sguardo verso la cullo della bambina per qualche secondo, consapevole che la bambina inizierà ad odiarla nel profondo < tuo padre è tornato qualche sera dopo..dicendomi che era stato un mese in missione. Mi sono sentita crollare. Avevo sbagliato tutto quanto... quella notte non la potrò scordarr mai. Ne il suo sguardo dove mi accusava, ne quel lieve piacere nel vedermi stare in quel modo. Mi ha buttata a terra come non mai, mi ha fatto sentire un verme..e probabile che lo abbia meritato. Ma quella crudeltà , quel suo volersi sfogare in tutti i modi perché gli avevo chiesto tempo .. quella notte ho implorato in ginocchio tuo padre,letteralmente.. non mi ha perdonato.. non so se lo abbia mai fatto> sospira prendendo fiato ancora < lui non mi disse mai che lo stesso aveva fatto lui, che aveva confessato un vecchio amore, dato altre possibilità...preferiva che io non sapessi, si era sfogato in quel modo su di me. E lui mesi prima aveva fatto di peggio. Non ha avuto il coraggio di dirmelo subito ne poco dopo..solo mesi dopo . > torna adesso a guardarla < questo non potrò mai perdonarlo. Un giorno forse avrei perdonato quel suo ti amo. Quel suo dare una seconda possibilità. Ma questo.. perdonami Kouki, non ci riesco > chiude gli occhi piazzandosi una mano sul volto stropicciandolo energicamente < non lascerò che tu vada da sola. Ti ho promesso che ti sarei stata sempre vicina. Ho promesso che mai me ne sarei andata e solo i kami sanno come vorrei uscire da questa casa e correre via, andarmene e non tornare più. Iniziare una vita da sola e forse come sarebbe dovuta andare > lo vuole dannatamente tanto che perfino lo stomaco le fa male al pensiero che quello rimarrà solo un sogno < e anche i kami sanno quanto bene ti voglia. Non ti lascio andare sola fin la..Però dovrai pensarci tu a portarlo indietro. Io non ne sarò in grado > un modo gentile per dire che non lo avrebbe fatto lei stessa . [Chakra on]

00:32 Kouki:
 In silenzio, lei che ride. Ride di gusto non credendo ad una sola parola della ragazzina, non credendo a quel ragionamento più che logico. E’ stanca la Yakushi, ogni secondo che passa è sempre più stanca. <E’ logico, razionale. Devi solo credere a queste parole.> non ha altro modo per dirlo o farlo capire, non può essere lei quella che tiene unita la famiglia, non può essere lei quella che rimette a posto, lei è una bambina. Lei è la figlia. Lei dovrebbe solo sentirsi sicura e stabile, non dovrebbe cercare di far comprendere ciò che non vuole essere compreso. E poi ascolta in quel silenzio anche la colpa di Fumiko. Lei ha tradito anche in modo peggiore, è stata una notte con un uomo, mentre Raido si è fermato alle sole parole. C’è un’altra cosa che non sopporta… l’ipocrisia. È stanca, chiude gli occhi. Al culmine poi ride. Si lascia andare ad una risata, una risata che vuole coprire tutto, vuole soffocare tutto con quelle risate che sembrano quasi essere sincere e divertite, ma sono isteriche. Quante volte deve ancora sopportare e resistere ennesimi crolli della propria mente. La risata si calma, la mano va a tenersi la testa che scoppia, ad occhi chiusi vede un mostro, poi due, le fogne, gli artigli, le zanne, flash veloci fino a quando non riapre gli occhi e fissa la donna. Non ride più. È fredda, immobile, gelida. <Fammi capire. Hai passato la notte con un uomo, hai tradito fisicamente. Mentre papà si è solo fermato alle parole. E tu non riesci a perdonare lui? Mentre lui continua ad amarti e a volerti?> pausa… e la fissa, incredula, mostrando tutta la sua perplessità. <A me non importa un cavolo, okay? Se sei pentita, se sei sincera in questo, a me sta bene, non ti do colpe. Ma vorrei che tu ragionassi su questa… cosa. Ti rendi conto che è assurdo?> spera almeno che se ne renda conto, spera che ci rifletta e che capisca. Si passa le mani sul viso, si strofina gli occhi e le tempie. <Io sono malata… lo sai che mi servirebbe la calma per stare bene? Per evitare di trasformarmi in un mostro mi servirebbe la tranquillità assoluta, niente picchi emotivi, e invece.> osserva ancora la piccola nella culla, ancora una volta. <Invece sembra che facciate di tutto per farmi stare male.> prende un profondo respiro, percepisce quello che la donna le dice, percepisce quello che intende. <Fallo.> perché costringere le persone? Perché farsi del male? E’ stanca. Tanto stanca. <Non voglio tenerti legata a qualcosa che non vuoi. Se vuoi andartene vattene, fai la tua vita, io non ti trattengo se non vuoi.> non lo sapeva, non sapeva nulla fino a quel momento, non lo sapeva fino a quando lei non glie lo ha detto. Vuole andare via, correre. <Fallo. Continueresti solo a stare male, e io non voglio. Ognuno deve essere libero di fare quello che vuole e pensare a se stesso anche. Papà è voluto andare via, non si è fatto problemi. Se tu vuoi andare, fallo, dico sul serio.> non vuole trattenere nessuno, non vuole finire col raccogliere anche i suoi cocci oltre a quelli di Kaori. È sincera, la rabbia sembra svanita, c’è solo dolore, stanchezza. Lei non è nessuno per lei, e nemmeno per Raido. Nessun legame di sangue, niente che possa trattenerli. Fumiko potrà andare via e prendere sua figlia, l’unica che sente sua, l’unica che abbia mai voluto prendere e portare via. <Davvero, non farti problemi. L’ultima cosa che voglio in effetti è incatenare qualcuno a me.> forse non dovrebbe farlo nemmeno con Raido. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

00:55 Fumiko:
 Osserva la figura della Yakushi abbastanza sconcertata da quella risata e poi quella freddezza < ho pagato, avrei pagato per i miei errori, ma l'unica cosa che non ni si può recriminare è l'essere stata sempre sincera, in tutto quello che ho detto ,fatto, non mi sono mai fermata dietro una menzogna . Tuo padre mi ha mentito.. ha fatto dell'ipocrisia la sua condanna. Non ho mai detto a quest'uomo di amarlo, di volergli dare una possibilità con me . Non ho nascosto nulla di tutto quanto. Appena è tornato..sono morta. Quello che avevo fatto era stato credere che fosse andato via . Avrei continuato a penare tutta quella vicenda ma non avrei sopportato di vivere con questo pesi. Tuo padre lo ha fatto per molto tempo..come potrei fidarmi di nuovo? Quante cose non mi avrà detto.. > scuote il capo ormai stanca e sfinita < non mi hai mai parlato di questa tua..malattia , non completamente > si morde il labbro < non farei mai questo per farti stare male > si intristisce a quel solo pensiero < la delusione è troppa e anche il dolore > e a quelle sue esortazioni si irrigidisce immediatamente sul posto, torna quasi a non respirare . Ha ragione. Starebbe male li dentro quella casa e andando alla ricerca dell'Oboro. Non sarebbe quello che desidera, non si sentirebbe in grado di poterlo guardare in faccia di nuovo. I piedi che si muoverebbero veloci verso la bambina, cerca di raggiungerla in fretta, cerca di porsi davanti a lei con una mano che si allunga verso la sua figura < vieni con me Kouki > la guarda seria , occhi che penetrano in quelli dorati della piccola < vieni con me, possiamo andare dove vogliamo, dove desideriamo. Possiamo cominciare qualcosa di nuovo, senza pensieri e senza dolore. Vieni con me > la mano ancora allungata e spera, spera che la bambina accetti, che vadano via < non posso andarmene via lasciandoti qui. Non voglio farlo. Non lascio mia figlia da sola. > ne lei ne Miho. Loro due, due piccole bambine che mai avrebbe lasciato sole, così come lei non avrebbe voluto essere lasciata sola dalla propria madre. [Chakra on]

01:15 Kouki:
 Sta iniziando a capire quello che la donna le sta dicendo. Si tratta del tempo, si tratta del fatto che lei ha confessato subito, mentre suo padre ha atteso del tempo. Anche se sbagliato comunque questo non vuol dire che non sia pentito, che non gli dispiaccia. Si è lasciata andare per troppo tempo alla scia degli eventi che accadevano intorno a sé, e chiude gli occhi. Dolore, stanchezza, rabbia, pensieri. Tutto si accavalla insieme alle Voci nella sua testa. <Quindi se lui avesse confessato subito questo errore, lo avresti perdonato? Se per esempio lo avesse confessato nello stesso momento in cui hai confessato tu. Lo avresti perdonato?> capisce però quel tempo che suo padre ha lasciato passare, lo capisce, e prova a dare una risposta anche alla donna, tornando a guardarla negli occhi. <Non te lo avrà detto subito perché non lo avrà ritenuto decisivo, dato che ha scelto comunque te. Non ci ha fatto nulla, era solo debolezza.> una cosa blanda per lei, non ne vede la gravità, forse perché non capisce nulla di amore, ecco. Scuote appena la testa che continua a pulsare dolorosamente, come spilli nel cervello che rilasciano scosse elettriche. <Mi serve Otsuki per curarmi.> borbotta solo quello, troppe cose da fare, troppe cose da risolvere. Non riesce a credere che tutto sia finito fino a quel punto e ripensa alle parole di Fumiko. Un padre che se ne va, che non lotta, che la lascia… certo, ha avvisato, ma non vorrebbe che quindi possa pensare che basta lasciare un biglietto. La lascia andare, lascia che viva la sua vita e lei permane in quella sua posizione, in piedi, immobile. Lo sguardo lontano e lei che scivola lentamente nella sua apatia, si vede già… da sola in quella casa, mentre Fumiko prende la neonata e se ne va. La vede correre, le vede la schiena e si sente già sprofondare nella solitudine più profonda. Fredda, nera, vuota. Trema, ma non vuole far pesare quella vita a Fumiko, non vuole incatenarla, soprattutto ora che ha scoperto che non vuole davvero rimanere. La donna si avvicina, ma lei non la vede del tutto, la vista è offuscata dal dolore sempre più opprimente che la soffoca, ma vede quella mano tesa, e poi… quelle parole. Andare via con lei, non lasciare sua figlia da sola. La guarda carica di stupore, non ci crede di aver sentito quelle esatte parole. <Via… e dove andremo? Io…> come può? Osserva quella mano, vorrebbe prenderla, ma allo stesso tempo non vuole. Vuole trovare suo padre, vuole cercarlo, vuole stare con lui. Eppure allo stesso tempo non può fare a meno di pensare che lui se n’è andato… lui non vuole tornare, lui non sa quando tornare. Lui ancora una volta ha deciso per lei senza dirle nulla. Ed è in questo momento che la piccola crolla e si lascia andare in un pianto isterico e disperato, urla tutto il suo dolore mentre le lacrime rigano le sue guance e il corpo cede. Le gambe si piegano e lei stessa crolla al suolo stringendosi le spalle, abbracciandosi e chiudendo gli occhi. Un pianto disperato e stanco, un pianto di chi voleva solo la tranquillità di una famiglia, di chi vuole il suo papà che però se n’è andato. <Se n’è andato perché dice che non è un buon padre, perché dice che mi fa soffrire! E non si rende conto che è così che mi uccide! Cos’altro ho sbagliato? Gli ho detto che gli avrei sempre voluto bene, qualsiasi cosa sarebbe accaduta!> non riesce a concepire il perché le persone la lascino nonostante lei voglia stare con loro, è qualcosa che va al di là della sua comprensione. <Non posso…!> singhiozza con forza, mentre la testa esplode. Può andare via con lei, ma non può non andare a cercare suo padre, e non può costringere lei a farlo, a seguirla o averne a che fare se non vuole. Quindi non afferra quella mano, la lascia libera di fare quello che vuole. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

17:22 Fumiko:
 La fissa da quella distanza che sembra divenire sempre più profonda, un piccolo burrone che rischia di incrinare uno dei pochissimi rapporti che abbia veramente a cuore, quello con la.propria bambina. Avrebbe potuto essere qualsiasi cosa, ma mai avrebbe lasciato le sue piccole < probabilmente si. Non vuol dire che non sia decisivo, il mio rapporto non era decisivo, ma comunque ho provato rispetto e ho confessato un errore. Ero pronta ad affrontare tutte le sue conseguenze e le avrei affrontate senza scappare, a testa alta, senza nascondere..ma lui ha nascosto. Ha deciso che la colpa, sempre che ne abbia, doveva riversarla su di me senza passarsi una mano sulla coscienza. > si sta stancando di spiegare perché non può perdonare l'uomo, non può perdonare , non riesce a farlo. < non potrei mai dimenticarlo, e si sbaglia..ma io ammetto le mie colpe, non mi nascondo .. quanto potrei stare con lui Kouki? Quante volte inizierò a pensare che mi.menta ancora? Che mi ometta le cose importanti? Che debba stare col dubbio e con l'ansia , di non potermi più realmente fidare di lui.. questo non mi renderebbe felice > lo ammette chiarament cercando di farsi comprendere da quel piccolo giunco che è la Yakushi . < lo prenderemo, prenderemo Otsuki e gli faremo creare la tua cura. Dovessi supplicare i senjuu in ginocchio, dovessi fare l'impossibile , lo prenderemo > la guarda negli occhi, la fissa intensamente per quelle parole così vere, sentite < tu sei mia figlia dannazione. Io non lascio la mia bambina sola > adesso che anche Raido era fuggito per l'ennesima volta non può far altro che provare astio per lui in qualità di padre < non sarai sola. Lo prenderemo > le gambe che veloci si muovono per raggiungerla , allungare una mano verso di lei e darle quell'offerta. < una nuova vita Kouki, una vita dove saremo noi e conteremo noi, non gli altri . Dove potremmo contare sull'altra e non ci lasceremo mai. Possiamo andare ovunque tu desideri, abbiamo il mondo a nostra disposizione, usiamolo . Possiamo continuare ad essere delle ninja di kusa senza dover rimanere per forza su queste dannate colline > la incoraggia come può < una vita dove nessuno scappa via e ci volta le spalle. Io non ti ho mai lasciata sola, non vi lascerò mai sole, non scappo da te > sussurra con la dolcezza di una madre che ama le sue bambine più di se stessa, più di qualsiasi altra cosa. La vede ondeggiare e prima che ella possa toccare il suolo la andrebbe a recuperare velocemente calandosi insieme a lei, le braccia che cingerebbero la sua vita sottile . Proverebbe a stringerla a se con dolcezza , la mano destra che si metterebbe dietro il suo capo e proverebbe a cullarla con amore < lo so > sussurra a quel suo pianto disperato < è stato egoista. Non hai sbagliato nulla, lo.ha fatto lui lasciandovi sole, specialmente te > stringe gli occhi per evitare di continuare a dare un giudizio orribile su un uomo.che sembra lasciare e prendere la piccola come se fosse un oggetto, un pacchetto da mollare quando non va bene quello che desideri. < perdonami amore mio ma puoi veramente fare quello che desideri. Tutti lo fanno, inizia a farlo, fa quello che desideri di più dentro di te e per questa volta sii egoista > la stringerebbe prima di provare a passare il braccio destro sotto le sue gambine e la sinistra sotto la schiena e con un colpo di reni andrebbe ad alzarsi con la bambina in braccio < non ti lascio sola > sussurra ancora. [Stessi tag]

17:50 Kouki:
 Ascolta con attenzione quelle parole che le vengono dette riguardo a quanto è successo. L’errore fatto da lei e l’errore fatto da lui, ma cosa potrebbe veramente capirne una bambina come lei? Che nulla sa dell’amore e di quei rapporti umani particolari? Non dice nulla, sa solo che tutto quello stona nella sua testa. Lo trova sbagliato, ingiusto, come la maggior parte dei momenti che circondano la sua vita. <Non importa quando. Importa che però lo abbia fatto. Non te lo ha detto subito, ma comunque prima o poi ha preso in mano la situazione e te lo ha detto.> pronuncia con freddezza verso la donna, cercando di calcare su quel concetto così semplice agli occhi della piccola. Non sa dare una risposta precisa e particolare, ma quanto tempo potranno rimanere insieme? <Non lo so. Pensavo che lui e la mamma sarebbero stati insieme per sempre. Ma così non è stato. Sei arrivata tu, lui si è evidentemente innamorato di te o non si comporterebbe in questo modo.> prende un profondo respiro, rimanendo immobile di fianco alla culla dove riposa la neonata. La guarda con cura, ne osserva i lineamenti, per poi tornare con lo sguardo sulla donna. <Non posso rispondere a questa tua domanda perché non ho certezza di nulla al momento.> ritrovarsi senza certezze è decisamente brutto. Frustrante, indescrivibile, come ritrovarsi soli in mezzo ad una tempesta, dove chiunque potrebbe essere tuo amico o tuo nemico. La testa viene tenuta ora, il dolore è troppo forte e le parole di Fumiko le scivolano addosso come acqua. Prendere Otsuki, fargliela pagare… certo, si. Oppure no? Tornare da lui, prendere da lui ciò che vuole e poi fargliela pagare pugnalandolo alle spalle. In questo momento le sembra allettante anche tornare dal suo creatore. Chiude gli occhi, il dolore aumenta, le dita si stringono sulla testa, andando a stringere ciocche dei suoi capelli corvini. Fumiko, Kaori, Shade. Tutto è così confuso nella sua testa, tutti girano intorno a lei e tutti sussurrano parole alle sue orecchie, parole che si accavallano tra di loro e fra esse… Mirako. Bella, bellissima Mirako. Con quella voce suadente, invitante, velenosa. Lei che ha sempre desiderato allontanare la Yakushi da tutto e da tutti, tenerla solo per sé. <Tutti ti tradiscono e ti tradiranno.> sussurra a bassa voce, sibila serrando le labbra che si piegano in un sorriso appena accennato. La voce che ne fuori esce non è di Kouki e nemmeno di Heiko. <Tutti tradiscono. Tutti tradiranno.> in quel preciso istante in cui Kouki crolla a terra, tra le lacrime, Mirako si innalza sopra di lei, schiacciandola e soffocandola in un gioco di parti oscure. La debolezza di Kouki è la forza di Mirako. Per questo non si lascerebbe avvicinare dalla Senjuu, si rialzerebbe da sola, come ha sempre fatto, scaccerebbe con un gesto della mano la donna per ergersi sulle proprie gambe. <Sarò egoista, Fumiko.> Mirako ghigna, ridacchia sfogando tutto il proprio divertimento, non intenzionata a lasciarsi sfuggire quell’occasione d’oro. <Non ci sarà più nessuno. Né tu, né Raido, né Kaori. Nessuno. Solo io come è sempre stato.> Lei e solo Lei al fianco di Kouki. Lei e solo Lei a consolarla e a dare la forza alla ragazzina. <Ora basta.> assottiglia gli occhi osservando la donna, il viso trasfigurato dal ghigno sottile e divertito, il corpo che sussulta lievemente al ritmo di quella piccola risata che nasce spontanea dalla propria gola. Finalmente è sola, finalmente avrà modo di far capire a Kouki quanto quelle persone siano inutili. <Potete farvi tutti gli amanti che volete, e rotolarvi sudati e nudi tra le braccia di chi vi pare, a me non interessa un fico secco.> prende un profondo respiro, riempie i propri polmoni di quella nuova boccata d’aria. Adora quando Raido spinge Kouki a crollare, è lì che lei può prendere il sopravvento. <Cosa vuoi fare ora…> inclina la testolina di lato, gli occhi assottigliati che si spalancano e il ghigno che si amplia sempre di più. <… mamma?> divertimento, follia… ora non c’è più nessuno a trattenerla. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro]

18:12 Fumiko:
 Sospira nuovamente sentendo quelle parole infantili , di una bambina che cerca di convincersi della cosa < non è così ..non basta solo l'amore > ci vuole altro, troppo per loro due che alla fine dei conti nemmeno sono fatti per stare insieme, e lo sta capendo solo adesso. < non sarei felice.. so che questo non riesci ad accettarlo, ma con tuo padre non riesco più ad essere felice nonostante continui ad amarlo a modo mio > scuote il capo cercando di scacciare quei pensieri . La sente parlare in uno strano modo, troppo strano < non è così, non ti ho mai tradita tesoro > sussurra leggermente spaventata dalla sua espressione. Vorrebbe prenderla in braccio ma qualcun altro prende posto nel corpo della ragazzina, qualcuno che conosce bene < ciao Mirako > si risolleva pure lei a guardarla < Kouki tua madre ci sarà sempre per te > un sussurro atto a entrare nel cuore della piccola, a farle comprendere che non è sola. La ragazzina parla e una smorfia si forma sul volto della donna. Cosa vuole fare? < portarti via con me. Via da qui. Tutte quante. > ultime parole prima che il silenzio inizi a far parte della senjuu. [End]

18:29 Kouki:
 È vero lei non sa nulla di quelle faccende, sa solo che la fanno stare male e basta. Tra la donna, Raido e chiunque altro prenda decisioni tanto assurde per la ragazzina. Non dice altro dato che l’altra parla di felicità, di un amore ormai morto, di una relazione irrecuperabile. E va bene, la piccola comprende, ormai non può più sperare in qualcosa di altro, non può più sprecare fiato. Le due sono su due lunghezze d’onda differenti, eppure la ragazzina non può smettere di volere bene a Fumiko, come non può smettere di volere bene a Kaori o a Raido. La fanno soffrire? Forse, al momento non è in grado di definire chi la stia facendo soffrire di più anche se è certo che sia Raido. Non dice più nulla, è tutto ormai andato, tutto scivolato dalle sue dita. <No, non tengo unito nessuno.> sussurra tra se e se, tra la stanchezza, il dolore e l’arrendevolezza. Le parole di suo padre sono inutili, lui che le aveva detto che poteva tenere unita la famiglia… e invece, è andato tutto in mille pezzi. Se davvero poteva farlo, dove ha sbagliato? E quel crollo non tarda ad arrivare, Mirako non guarda in faccia nessuno e con prepotenza prende il sopravvento, esce allo scoperto, viene alla luce approfittando delle lacrime della Yakushi. Ora basta, è il momento di reagire. <Ciao.> un ghigno, Lei è forte, e mai lascerà che quelle parole raggiungano la mente della piccola, ma può modellarle, cancellare quanto sta avvenendo per poi rigirare tutto a suo favore. <Via?> ridacchia, quasi isterica, è una risata sguaiata, indelicata. Le spalle si muovono, tremano dall’emozione e dall’eccitazione che sta provando. La donna la diverte, quella sua ingenuità la diverte. La ragazzina quindi andrebbe ad infilare una mano nel porta kunai e shuriken, la mano destra, e le dita si stringerebbero attorno all’impugnatura di un kunai. Velocemente quindi lo estrarrebbe per poi andare a mirare una persona ben precisa. Miho. Nella culla accanto a lei. Il braccio si distenderebbe verso il basso e andrebbe a puntare la punta dell’arma direttamente verso il corpicino della neonata addormentata. Lo sguardo è folle, lo sguardo è di chi finalmente, a briglie sciolte, può fare quello che le pare. <Te lo ripeto. Cosa vuoi fare? Andare via con la tua bambina. O rimanere e guardarla morire?> e di colpo si fa seria. Vuole cacciarla, non vuole avere più nessuno tra i piedi, Mirako vuole avere Kouki tutta per sé. Non sta scherzando e non si sta divertendo. Se mai non dovesse andarsene, però, si limiterebbe solo a ferire la bambina per puro gusto di sentirla urlare e piangere, beandosi di quel momento e ridendo di gusto. Ma se mai la donna fosse abbastanza coscienziosa da andarsene con la neonata via da lì… be, non ferirebbe la bimba, ma Mirako finirebbe comunque per ridere soddisfatta, avrà modo, in ogni caso, di isolare Kouki e tenersela per sé. [Chakra On][Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 kunai – 3 shuriken – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 4 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C – Sigilli: un sigillo potenziante Taijutsu speciale sul petto – un sigillo potenziante Fisico speciale sul braccio destro][END]

Free ambientata la mattina stessa della partenza di Raido per Kiri.

Fumiko e Kouki si ritrovano a confrontarsi sulle lettere che Raido ha lasciato loro prima di partire per Kiri. C'è uno scambio di opinioni e pian piano si prendono decisioni importanti, mentre finalmente Mirako è libera di agire e farsi sopraffare dalla propria follia.