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Meeting with Sage - {Cacciatori}

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con Furaya, Kirito

15:56 Kirito:
 La mattinata di Kirito è stata diversa dalle altre. Un susseguirsi di paesaggi, di atmosfere e di sensazioni lo hanno accompagnato in uno dei suoi viaggi più importanti fino ad ora. Un lungo cammino che si è protratto fino al primo pomeriggio. L'obiettivo? Raggiungere un lembo di terra confinante con il paese dell'erba ma anche con quello del fuoco e del suono. Kirito non sa cosa aspettarsi una volta lì e non sa neanche se l'informazione che lo sta conducendo in questo luogo sconosciuto sia veritiera. Ottenuta in uno dei luoghi più malavitosi del paese dell'Erba è, in ogni caso, l'unico indizio che ha per trovare i cacciatori di taglie. Un'organizzazione di persone nate con lo scopo, secondo Kirito, di arricchirsi eliminando la feccia e gli uomini che non meritano di vivere. Per Kirito le cose sono molto cambiate negli ultimi tempi. La sua visione del mondo è stata completamente stravolta dalla morte di suo padre e dalle serie condizioni in cui verte la madre. Tutto a causa di un uomo la cui figura si palesa di tanto in tanto nel subconscio del ragazzo. Riesce ancora a vedere quegli occhi colmi di sangue e di pura violenza ergersi dinnanzi a lui. Kirito vuole diventare più forte e se i cacciatori possono aiutarlo allora sono la strada giusta da seguire. Indossa un kimono nero che scende fino alle ginocchia. Accompagnato da una sorta di giubbotto, anch'esso molto lungo. Una spaccatura sul kimono lascia intravedere un portakunai pieno fino al suo limite ed identico a quello sulla gamba gemella. Dietro la schiena un porta oggetti legato alla cintura di tela che stringe il kimono in vita. All'interno del portaoggetti altri 3 shuriken e 3 kunai. Inoltre negli altri compartimenti si possono trovare un set di makibishi, 3 kunai con carta bomba, 2 tonici coagulanti e 2 tonici di recupero chakra, del filo di nylon, un set da 5 fumogeni. Sulle braccia e sulle gamba vi sono, per arto, 2 fuuda per la sostituzione. Sulle braccia vi sono legati con delle bende due Tanto, e al disotto dei vanmbracci. Degli schienieri coprono le gambe. Infine uno zaino sulla schiena per portare il necessario per il viaggio tra cui cibo ed acqua. Il paesaggio fino ad ora è stato quasi sempre disabitato a parte qualche villaggio nelle lontananze. Tra le mani inoltre ha una rudimentale mappa usata per orientarsi. Dovrebbe essere quasi arrivato inizierebbe quindi a guardarsi attorno più attentamente. Cercando di scorgere una qualche struttura, taverna, grotta o qualsiasi cosa possa indicargli tracce umane. Proverebbe quindi a richiamare il chakra. . Proverebbe a mettere le mani al petto all'altezza del plesso solare per poi provare a comporre il sigillo della pecora. Dopo aver abbassato le palpebre, immagina il suo corpo immerso nel buio. Le uniche due luci provengono dal suo stomaco e dalla sua fronte. Lentamente, aumentando la stretta delle mani, cerca di sentire queste due luci dentro di lui, di farle proprie. Adesso le percepisce più chiaramente riesce quasi a vedere due colori distinti. Cerca ora di muoverle l'una dall'alto verso il basso e l'altra dal basso verso l'alto. Il punto di incontro sarà all'altezza della bocca dello stomaco, proprio dove si trova il sigillo. La discesa delle due luci che adesso sono assimilabili alla forma di una sfera non è regolare. Il movimento è ellittico, lento e vorticoso. Le due sfere cercano di quindi di unirsi brillando sempre di più ed aumentando la loro velocità con il proseguire del loro moto. Qualora la loro fusione fosse andata a buon fine una nuova energia completamente diversa dalle precedenti, avrebbe irradiato il corpo del genin. Una energia così pura e calma da far sembrare il resto puro caos, il chakra.[tentativo impasto chakra][equip prossimo]

Un Uchiha. Quanti di essi son ancora vivi e alla ricerca del vero io interiore, poiché solo mere copie identiche di un Ninja ormai morto? Kirito attiva il proprio Chakra in modo eccellente, venendo investito da quell'ondata di potere che gli permette di muoversi più agilmente, di utilizzare tecniche altrimenti inutilizzabili dai comuni civili. Sta recandosi in un luogo nascosto, nel quale -molto probabilmente- non sarà neppure poi tanto accettato. Si trova precisamente al Confine tra Konohagakure e Otogakure; a voler essere maggiormente precisi, il ragazzo può dirsi d'essere di già dalla parte di Oto, superati i Monti Ardenti a quanto pare senza difficoltà alcuna. Gli han dato un modo per raggiungere quel luogo, ma non ha ancora trovato nulla che possa interessargli, niente che possa condurlo a dire: "Ho finalmente trovato quel che stavo cercando". Sta attraverso un boschetto, il quale, dato il periodo invernale, è ovviamente spoglio perlopiù. Alcuni abeti, sempreverdi, coprono la visuale del cielo plumbeo, poiché il meteo par portare pioggia, seppur dall'alto non ne scenda neppure una goccia. Altri alberi son soltanto un groviglio intricato di rami, di foglie secche che svolazzano nell'etere, scendendo dabbasso. Una di queste scivola davanti al volto del giovane Uchiha, senza fargli alcun male, se non scandendo l'avanzare dell'inverno, mese dopo mese e giorno dopo giorno. Tuttavia, il di lui piede incontra un ostacolo invisibile ad occhi normali. Sente un filo premere contro la caviglia, il che non gli causerà alcun male.. da sé. Al contrario, potrà avvertire il rumore di rami smossi, mentre qualcosa proviene in sua direzione dal fianco destro. Ad altezza polmoni, noterà l'arrivo di una freccia abbastanza appuntita che deve cercare di evitare se vuol aver salva la vita. Ha il tempo necessario per farlo, questo è sicuro, ma restare fermo non è una buona idea. Il sentiero che sta percorrendo è largo cinque metri, e prosegue ancora davanti a sé, intricandosi tra alberi e altri arbusti di vario genere. [ 2/4 per la Difesa - Ambient ]

16:40 Kirito:
 Il chakra dell'uchiha è stato richiamato correttamente. Una nuova e potente energia scorre dentro di lui. E' ormai abituato a quella sensazione ma allo stesso tempo è ogni volta diverso. Zaino in spalla sgambetta rapidamente tra vari sentieri con attorno a lui un paesaggio che varia e muta di zona in zona. Un boschetto è la vegetazione che lo sta circondando al momento. Su di esso un sentiero battuto. Un luogo abbastanza sperduto quello ma quel sentiero gli fa pensare che quella strada lo possa condurre da qualche parte. Kirito è solo e in caso di pericolo deve cavarsela da se. Pericolo che non tarda ad arrivare. Facendo poca attenzione a dove mette i piedi schiaccia una sorta di filo. Quest'ultimo innesca un meccanismo, un sorta di trappola che se non evitata potrebbe causare seri danni al ragazzo. Un sibilo ed un fruscio di foglie e rami alla sua destra attirano la sua attenzione. Una freccia è stata scoccata da chissà dove ed è diretta sul suo fianco destro. E' veloce e Kirito non conoscendo il terreno e avendo pochissimo tempo decide di ricorrere alla sostituzione. Proverebbe ad imprimere del chakra nella sua mano destra. A questo punto la poserebbe su uno dei due fuuda presenti sul braccio sinistro. Al contempo il chakra verrebbe accumulato nelle gambe. Per effettuare in tutto e per tutto al sostituzione. Una nuvoletta dovrebbe crearsi dinnanzi a lui rilasciando un tronco che dovrebbe impattare con la freccia mentre lui dovrebbe essersi spostato verso sinistra trovandosi, in primo luogo, faccia a faccia con la freccia. Infatti prima del movimento in se effettuerebbe una rotazione di 90 gradi verso destra per osservare rapidamente il pericolo incombente. Utilizzerebbe il piede destro come perno mentre il sinistro dopo essersi sollevato durante la rotazione per qualche attimo si poserebbe sul terreno parallelo al gemello. Infine il movimento dopo aver richiamato il tronchetto sarebbe un semplice spostamento in cui dopo aver abbassato il baricentro del corpo e aver concentrato del chakra sui piedi e sui muscolo delle gambe le avrebbe alzate una dopo l'altra, la sinistra prima della destra, per compiere il movimento di circa un metro verso sinistra. Dopo aver fatto ciò, qualora la schivata avesse avuto successo rimarrebbe fermo, in rigoroso silenzio. E' difficile non far rumore in un bosco come quello perciò proverebbe ad aprire le orecchie e ad amplificare tutti i sensi per sentire se qualcuno stia arrivando sul posto. Qualora non avvertisse nessuna presenza proverebbe a proseguire lungo quel sentiero. Questa volta i passi verrebbero scanditi uno dopo l'altro con lo sguardo attento ad ogni minimo dettaglio del terreno e degli alberi che costellano il sentiero. Non vuole cadere in un'altra trappola e spera che quella precedente sia stata una sorta di trappola per animali. Tuttavia vista l'altezza della freccia ci possono essere due alternative, secondo l'uchiha, o si tratta di una trappola per orsi, noti per la loro stazza, o qualcuno ha voluto tenere alla larga visitatori inaspettati da quel luogo. Incuriosito oltre ogni limite proverebbe a proseguire lungo quella strada fermandosi di tanto in tanto per analizzare i rumori del bosco.[tentativo sostituzione 1 tipo 3 chk 2/4][chk 17/20][equip: zaino, 2 schinieri, 2 vambracci. 2 tanto, uno per braccio. 2 fuuda per ogni arto con tronchetto sostituzione, 2 portakunai: 3x suriken e 3x kunai ognuno. Portaoggetti: tonico chakra x2, tonico coagulante x2, makibishi, fumogeni x1(set), 3 kunai con carta bomba, filo di nylon (5m)]

Kirito si muove velocemente. La prima a partire è la testa, la quale deve comprendere quel che sta accadendo e trovare un metodo giusto, magari anche alternativo alla primordiale idea di scatto, per non far ferire il corpo del giovane Ninja. Tramite l'utilizzo della Sostituzione e di un tronchetto che si posizioni al suo posto, riesce ad evitare egregiamente la freccia che minacciava il di lui fianco. L'arma si conficca nel tronchetto, cadendo entrambi al suolo. Tuttavia, Kirito può continuare ad avanzare, ma non per molto. Se ha attivato una trappola, è perché lì evidentemente qualcuno non vuole che vada. A qualcuno non interessa ch'egli muoia o che si faccia del male. E quel qualcuno ben presto si fa vivo. Kirito, superando la trappola, non sapendo se ve ne possano essere altre oppure no, può avanzare, ma sino ad una certa. Sbuca dall'oscurità della Foresta, una figura incappucciata di nero, il cui volto non sarà visibile affatto dal giovane Uchiha. La mantella completamente nera discende sino alle caviglie, chiusa sul davanti. Nella dritta, ha una Katana che, febbrilmente e a velocità elevata, viene sollevata e puntata alle spalle del giovane, precisamente al centro, tra le scapole. Il giovane potrà accorgersi dello spostamento d'aria, ma il Cacciatore è più veloce ed abile di lui, poiché, evidentemente, è allenato da parecchio in un lavoro simile, che gli permetta di muoversi in segreto, in silenzio, senza farsi scoprire. <Tu.> Sibila con baritonale tono. <Per quale motivo stai attraverso questo sentiero e dove pensi di dirigerti? Non muoverti, non fare nessuna mossa falsa. Sono poco incline alle buone maniere.> Ultima verso la figura dell'Uchiha, il quale lo avverte alle proprie spalle. A lui decidere se girarsi, se attuare qualche movimento consono o meno alla situazione. Tutto viene lasciato alle mani del Genin, ovviamente, ma allo stesso modo anche in quelle del Cacciatore, la cui mano destra è prolungata dalla Katana che, saldamente, rivolge in un gesto palese di sfida alla volta altrui. [ Ambient ]

17:26 Kirito:
 Fortunatamente l'istinto, di abilità e una piccosa dose di fortuna si sono intrecciate permettendo al genin di Kusa di schivare quella trappola e di poter proseguire il suo cammino. I suoi passi adesso sono più lenti scanditi e ritmici e gli occhi sono sgranati, insomma tutto nel suo corpo è in allerta. La prossima trappola potrebbe celarsi dietro ogni metro di quel sentiero. Alcune domande imperversano la mente del uchiha il quale ripensa ai concitati attimi appena vissuti con l'avanzare dello spazio percorso l'idea che quella non fosse una trappola per orsi si fa sempre più nitida nella sua mente. All'improvviso però, come se il fato stia ascoltando i suoi pensieri un sibilo d'aria alle sue spalle lo fa rabbrividire. Proverebbe a girarsi ma quel movimento si arresterebbe all'istante quando la voce di un uomo tuonerebbe alle sue spalle. E come se non bastasse la punta di una katana gli accarezzerebbe le scapole chiudendo Kirito in una morsa. Chi è quest'uomo? E come ha fatto ad arrivare alle spalle del genin in così poco tempo e soprattutto senza fare il minimo rumore? Queste sono alcune delle domande che appaiono nella mente del genin, che dal canto suo, ascolta in religioso silenzio l'uomo parlare. Segue le sue indicazioni, non si muove. Il respiro è veloce ed il cuore inizierebbe a battere all'impazzata come se volesse uscire dalla cavità toracica. Poi Kirito chiuderebbe gli occhi cercando di ritrovare la calma e con un filo di voce proferirebbe parola. Nel mentre entrambe le braccia si leverebbero dai fianchi alzandosi parallelamente in maniera lenta. In simbolo di resa i palmi sarebbero aperti davanti a lui. <Non volevo disturbarla> gli da del lei. Vuole essere quanto più formale possibile. <Sono un genin di Kusa, non ho cattive intenzioni. Ero qui alla ricerca di qualcosa. O meglio stavo cercando qualcuno> non svela ancora tutte le sue carte. <Mi chiamo Kirito, posso sapere il suo nome?> proverebbe a farselo amico sperando con tutte le sue forza che quella katana non lo trafigga da parte a parte.[chk 17/20][equip come sopa]

La figura in nero incappucciata si ostina a restare dietro le spalle del Genin, con la punta della Katana poggiata tra le scapole altrui, senza muoversi né avanti né indietro. Non lo trafigge né lo lascia libero. Non si fida, il motivo è quanto mai ovvio. <Sei in un luogo dove non hai libero accesso. Ed io voglio capirne le ragioni, comprendi?> Permane immobile, statuario, permettendo soltanto ai muscoli facciali di muoversi e alle corde vocali di vibrar verbo e suono all'esterno. <Non hai cattive intenzioni, eppure stai cercando qualcuno, qui. Al confine. Devo davvero fidarmi di te o devo lasciar strisciare la lama della Katana attraverso il tuo cuore?> Può avvertire lo smuoversi della veste, spinta dal vento crepuscolare, poiché il sole ben presto volgerà al tramonto. <Una domanda sciocca posta da un essere sciocco. Facciamo un gioco..> Chiosa alle di lui spalle, con la bocca che s'avvicina al di lui orecchio sinistro, sempre da dietro, non smuovendo affatto la Katana, ma ponendosi in un modo tale che possa arrivare sia a parlargli che a minacciarlo tramite l'utilizzo della propria spada. <..tu mi spieghi per quale motivo sei entrato da queste parti, ed io ti risparmio la vita. Mh? Ammesso tu dica la verità, ovvio. Devi comprendermi.> Un misto di ilarità s'espande nella di lui voce ancor baritonale e bassa, aspettando soltanto che l'Uchiha dica la propria. Una volta ancora gli concede il beneficio di parlare e di esternare le motivazioni che lo hanno spinto a raggiungere quel luogo, tra i boschi, non ancor vicinissimo, ma neppure troppo distante da esso. Altrimenti, non avrebbe allertato quell'uomo né vi sarebbe stata trappola alcuna. Questi ragionamenti son di facile dominio anche per il Genin. Ma Kirito cosa farà? Verità? Menzogna? Preferisce farsi attraversare il cuore dal freddo della lama e finir così i propri giorni, privo di risposte ai suoi perché? [ Ambient ]

18:00 Kirito:
 E' già stato in situazioni del genere Kirito. Situazioni in cui un uomo misterioso gli appare alle spalle lasciandolo apparentemente in una situazione senza via di fuga. Il genin deve ragionare velocemente, senza esitazione e senza giri di parole. Verità o menzogna. La scelta deve essere compiuta, altrimenti ne va di mezzo la sua vita. Nulla nelle parole dell'uomo gli fa pensare che stia scherzando. La lama è ancora lì mentre l'uomo si avvicina all'orecchio del ragazzo. Una folata di vento, come una virgola invisibile, separa le frasi dell'uomo con la katana. Quest'ultimo vuole sapere la verità e Kirito non ha molta scelta. In questo caso lui ha letteralmente il coltello dalla parte del manico. <Se ti dicessi la verità tu potresti non credermi e di conseguenza io morirei> inizia a parlare il ragazzo muovendo al minimo ogni altro muscolo al di fuori della bocca. <Se ti dicessi una bugia potresti non credermi ed io morirei, il risultato non cambierebbe> si ferma qualche secondo per ascoltare un'eventuale replica dell'uomo il cui fiato è ormai palpabile sulla sua pelle. <Ti dirò la verità. Ma se non vuoi credermi allora non farmi sprecare fiato ed uccidimi direttamente> aggiungerebbe. Se dopo quelle parole Kirito avesse ancora il cuore al suo posto inizierebbe a raccontare la sua storia. Racconterebbe del suo viaggio, delle sue esperienze passate e di ciò che ha subito. La perdita dei suoi genitori ed il desiderio di un mondo migliore. Concluderebbe infine col perché della sua presenza in quel luogo ossia della ricerca dei cacciatori di taglie. Tutta la verità insomma. Spetterebbe adesso all'uomo decidere se credere o meno all'uchiha. Finito il discorso le mani si abbasserebbero lungo i fianchi. Nel mentre Kirito cercherebbe di acuire al massimo i suoi sensi. Potrebbe provare una sostituzione del primo tipo, uno scatto fulmineo in avanti qualora l'uomo dica qualcosa che gli faccia capire che le sue parole non sono state accettate come veritiere. Ma questa è soltanto una idea nella testa di Kirito. Una possibilità su moltissime altre che lo farebbero finire con quella katana conficcata nel petto. Ma le sue motivazioni lo hanno spinto ad arrivare fin lì. E' ormai pronto a morire per i suoi ideali. E se questa dovesse essere la sua tomba lo accetta di buon grado. Gli è sempre piaciuta la natura.[chk 17/20]

Il Cacciatore deve ammettere una cosa: Kirito non sembra temerlo, anzi, lo affronta e non si piega innanzi alla minaccia. La morte è dietro l'angolo, lo aspetta tra gli alberi. Un minimo passo falso ed essa giungerà con la sua Falce, con la Katana a far da tramite per essa. Pur terminato il discorso, l'uomo non si muove. Immobile, accanto al di lui orecchio, non fa uscir neanche un fiato dalle proprie labbra. Solo la parte inferiore del viso è quella visibile, ossia un mento squadrato con qualche accenno di barba. Il resto è oscurato e nascosto dalla cappa, dal mantello nero lungo sino alle caviglie. Kirito si renderà conto di come passino decisivi secondi, il tutto nel silenzio tombale interrotto dal frinire dei rami, delle fronde, smuovendo lemme la foresta che li attornia. <Allora, puoi morire.> Sibila, d'un tratto, come un serpente che si lancia e morde, azzannando i denti velenosi nella carne della preda. Dovrebbe accadere lo stesso, eppure egli si ferma. Kirito potrà finalmente sentire il peso che gravava tra le scapole cedere, or libero, ma tenuto sotto occhio. <Non girarti.> Unico avviso. <Ti permetto di parlare, giovane. Mi incuriosisci. Nessuno verrebbe qui se non per un motivo particolare. Sai a cosa non crederei? Se tu mi dicessi che ti sei perso. Ma stai cercando qualcuno, no?> Lo ha detto lo stesso Uchiha, precedentemente. <Ed io voglio ascoltare: cosa cerchi? Cosa vuoi?> Il tono, che finora era baritonale, cupo e abbastanza scontroso, è adesso cheto. Scandisce bene ogni parola proferita, aspettando che l'Uchiha smetta di girare attorno alla questione e dica finalmente la sua Verità. [ Ambient ]

18:41 Kirito:
 Forse qualcosa nelle parole del genin ha smosso l'animo di quell'uomo misterioso. Forse il fatto che sia pronto a morire e che non tremi come una foglia dinnanzi ad un uomo la cui katana è a pochi centimetri dal proprio cuore. O forse è stato qualcos'altro, chi lo sa. Fatto sta che l'uomo allenterebbe la presa sulla katana lasciandola scivolare e liberando Kirito dalla pressione della stessa. Gli occhi sarebbero fissi dinnanzi a se, seguendo gli ordini dell'uomo, per poi iniziare a parlare. Nel mentre Kirito con la coda dell'occhio si guarderebbe in giro cercando una via di fuga ma la distanza rispetto all'uomo non gli permetterebbe molte alternative. Vuole provare a valutare ogni opzione nel caso le sue parole non lo convincano. Tuttavia deve pur parlare, non può restare in silenzio in eterno. E quelle che uscirebbero dalla sua bocca sarebbero parole cariche di verità. Non ha senso mentire in una situazione del genere, pensa Kirito. <Sto cercando i cacciatori di taglie. Voglio entrare nelle loro fila. Lo ammetto, lo faccio soprattutto per tornaconto personale. Ma seguo un ideale. Voglio eliminare dal mondo gente che non merita di vivere> fa una breve pausa <uomini in grado di uccidere la propria figlia.> si riferisce a Raion < e altri in grado di uccidere a sangue freddo persone innocenti> si riferisce agli assassini dei suoi genitori. <Questa è la verità. Mi hanno detto di venire da queste parti, ma non mi hanno dato un indirizzo preciso.> secco, conciso e determinato. In ogni singola parola del genin dovrebbe essere percepibile a pelle la sua convinzione e determinazione. [chk 17/20][equip come sopra]

Kirito sceglie di parlare, di rivolgersi al Cacciatore e raccontare le motivazioni per le quali si trova al Confine tra Konoha e Oto. <Stai cercando i Cacciatori.> Ribatte, utilizzando parte delle sue stesse parole. <Noi..> Adesso l'Uchiha potrebbe iniziare a capire chi si trova davanti. Non un comune proprietario terriero, bensì un vero e proprio Cacciatore di Taglie. <..Cacciatori non possiamo agire ovunque, non all'interno del Villaggio, per esempio. Per questo, ti hanno mandato fuori da esso. Noi ci occupiamo di fare pulizia. Puliamo il mondo dalla sporcizia del genere umano, affinché non vi sia più alcun essere in grado di sporcare la nostra terra. Diamo la Caccia, letteralmente.> Sospira, rinfoderando la propria Katana nell'apposito fodero. <E, una volta venuto qui, una volta trovato qualcuno con cui parlare e spiegare le tue ragioni..> Il volto resta ancora opportunamente coperto dal cappuccio. Si allontana di appena un metro dalla figura dell'Uchiha, potendo tenerlo sott'occhio allo stesso modo di poc'anzi, ma evitando di minacciarlo ulteriormente con la propria presenza. <..cosa pensavi di fare? Io ti ho ascoltato, ho compreso le tue motivazioni. Pensi che dirmi tutto ciò e parlarmi delle tue emozioni neppure fossi un diario segreto, farà di te un Cacciatore? Credi che basti questo per renderti uno di noi?> Agita la mano nell'etere, la destra, lasciandogli un ultimo tentativo per convincerlo a far qualcosa di lui. Nessuna minaccia, nient'altro viene proferito dall'uomo, poiché or tocca di nuovo al Genin. D'altronde, è lui che sta cercando i Cacciatori e la loro benedizione, non il contrario. [ Ambient ]

19:27 Kirito:
 La fortuna ha fatto sì che in quel luogo Kirito incontrasse proprio l'uomo giusto. E' lui. E' uno dei cacciatori. Uno degli uomini che ha cercato così disperatamente. Ma l'uomo non sembra convinto, non sembra ancora persuaso dalle parole del genin. Cos'altro dire? Quali parole possono convincerlo a far entrare l'uchiha tra le fila di quei cacciatori? Kirito ascolta in religioso in silenzio e ogni singola parola dell'uomo viene condivisa a pieno. Un sorriso spontaneo si fa strada sul suo viso, come il sole che fa capolino tra le nubi dopo un temporale. Condividono gli stessi ideali, gli stessi principi. Eliminare gli uomini che hanno fatto vituperio del genere umano trasformandosi in bestie. <Posso girarmi> chiederebbe gentilmente. Vorrebbe guardare finalmente in volto quell'uomo. Parlargli faccia a faccia, da uomo a uomo. Perché Kirito ormai è un uomo. Nei suoi 22 anni ne ha vissute tante ed il suo carattere si e temprato. Non è più il ragazzo spensierato che litiga con i suoi genitori per ogni minima cosa. <Sai... I miei genitori sono stati uccisi da quella feccia che voi> metterebbe molta enfasi nel "voi" <eliminate.> fa una pausa per riflettere. <Sinceramente non so cosa dirti per convincerti. Col tempo potrò dimostrarti quanto valgo. Ma devi darmi un'occasione. Un'occasione per farti vedere e sentire la mia determinazione> aggiungerebbe in tono serio. <Da quando sono morti i miei genitori io sono cambiato. Non sono più quello di prima. Sono disposto a tagliare tutte le teste che sono necessarie. Sono disposto a far sgorgare fiumi di sangue. Non ho scrupoli. Coloro che non meritano di vivere, coloro che si sono macchiati di crimini indicibili devono scomparire.> i pugni sono serrati così come i denti. Le sue parole sono colme di rabbia. <Dammi una possibilità> concluderebbe infine.[chk 17/20]

Le parole di Kirito giungono ai padiglioni auricolari del Cacciatore, il quale si limita ad annuire. Lo lascia parlare senza dire nulla, anzi si limita a prestare lui attenzione. Anche quando avrà terminato il dire, fa passare qualche minuto prima di poter dire altro, prima di dare una qualsiasi risposta all'Uchiha. <Ti addestrerò personalmente a diventare un Cacciatore di Taglie.> Esplica, alla fine, sicuro di sé, scrollando le spalle. <Cerca di Sage e mi troverai. E attento. Oltre quella freccia, non dovrai avventurarti. Non troverai gente cordiale come me la prossima volta. Se tornerai, potrei avere maggiore fiducia nei tuoi riguardi.> Infine, così com'è apparso, si intrufola tra gli arbusti nei dintorni, così da non far capire all'Uchiha dove debba dirigersi, lasciando lì da solo, sapendo dove cercare. <Arrivederci, Cacciatore.> Un sibilo spinto dal vento e poi il silenzio torna ad accerchiare il Genin, che potrà decidere cosa fare, se tornarsene indietro o accamparsi lì per aspettare il giorno successivo. [ END ]

Kirito si reca al Confine tra Konoha ed Oto per cercare i Cacciatori. Qui si imbatte in Sage che, alla fine, lo accoglie tra di loro, convintosi grazie alle spiegazioni dell'Uchiha.

No exp.