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Chiacchiere e pioggia

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con Reykas, Tayuya

11:17 Reykas:
 Pioggia. Tante piccoline gocce d'acqua scendono dal cielo, accompagnato dal rumore dei lampi e dei tuoni. Una tempesta in pieno stile si sta abbattendo sulle strade e sull'intero Villaggio della Foglia. Nonostante tutto, il Nara ha deciso di uscire da casa per fare un giro al centro di Konoha. Indossa un paio di pantaloni neri, una felpa viola ed un paio di scarpette da ginnastica ai piedi. Sul fianco destro è legato un porta kunai e shuriken con tre shuriken ed un kunay mentre nel fianco sinistro vi è legato un porta oggetti, dove all'interno vi sono un filo di nylon, un set di cinque fumogeni, un tonico recupero chakra, un tonico coagulante, quattro fuuda con all'interno i tronchetto da sostituzione, un paio di fuuda con il kanjii “fiamma “, tre fuuda completamente bianchi, non si sa mai che non servano, difatti non si fa mancare nemmeno pennello e pergamena nel caso gli serve usare le tecniche imparate dei Custodi del Fuuinjutsu ed infine, in una tasca apposita, venticinque makibishi. Come equipaggiamento indossa i guanti ninja, gli vambracci e gli schinieri. Tutto è coperto da un lungo giaccone, impermeabile, di colore nero. I capelli sono di colore blu elettrico con le sfumature azzurre così come il colore degli occhi, i quali si muovono a destra e manca. Le mani sono tenute a riparo nelle rispettive tasche dei pantaloni mentre i piedi si muovono in direzione di un locale a pochi metri di distanza < un caffè non fa mai male > borbotta, entrando nel bar. [ chakra off ] x [ equipaggiamento on ]

11:26 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Nuvole nere costellano il cielo di Konoha questa mattina e non si risparmiano nel versare tutte le loro lacrime sul terreno. Si sfoga il tempo in quello che è un brutto temporale, squarciato dai fulmini e dai tuoni che ne conseguono. Tutto questo però non ferma di certo gli abitanti, del resto le mansioni, i lavori e le varie commissioni non si fermano per un po’ di pioggia, e lo stesso vale per la giovane Genin che al momento sta camminando per le vie del centro di Konoha. Non è molto alta ma nel complesso è ben proporzionata e delicata nel suo avanzare, corporatura esile ma ben lontana da essere un rametto secco. I lunghi capelli albini con qualche sfumatura azzurra sono raccolti in una coda alta, e le punte sfiorano appena il sedere. La frangia contorna il viso roseo dai lineamenti pacati e leggeri, mostrando un tenue sorriso che potrebbe solo far emergere uno stato emotivo rilassato e tranquillo. Occhi celesti, chiari e vispi, tengono sotto controllo l’ambiente che la circonda con molta attenzione. Indosso ha un semplice vestito turchese dalle maniche lunghe che finisce a poco prima delle ginocchia, il quale si stringe alla vita delineando le sue forme, molto semplice e dal tessuto pesante per proteggerla dal freddo. Le gambe sono invece coperte da un paio di collant, e un paio di stivaletti bianchi sono indossati ai piedi. Il tutto è concluso e coperto da un cappottino che richiama il colore degli stivali, quindi bianco, ma con delle rifiniture azzurre. Nella mano destra stringe il manico di un ombrello che è tenuto aperto sopra la sua testa per evitare di bagnarsi, mentre nella sinistra porta una borsa di plastica dal contenuto ignoto. I vestiti sono ben sistemati, niente sembra essere in disordine, quasi con una precisione maniacale presta anche attenzione affinchè non una sola goccia di pioggia la bagni. Il suo lungo cammino ha fine davanti ad un locale, nel quale ha intenzione di entrare per ripararsi meglio dalla pioggia e godersi una qualche bevanda calda. Fa quindi il suo ingresso e una volta dentro chiuderebbe l’ombrello per metterlo da parte. <Buongiorno.> voce che si fa sentire in maniera educata verso chi lavora in quel posto, quindi si guarderebbe intorno in cerca di un tavolo dove sedersi e una volta trovato lo raggiungerebbe con calma, senza fretta. [Chakra Off]

11:35 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Non appena entra nel locale, lascia dietro di se una scia di acqua piovana. < Buon giorno > esclama a sua volta, vedendo alcuni clienti e le persone che lavorano in quel posto. Sembra tranquillo e quindi si dirige verso uno dei tavoli ma si blocca quando vede la Hyuga. La osserva per qualche istante dicendo poco dopo < Ciao > abbozza un sorriso < mi sembra di averti già visto. Abbiamo svolto qualche lezione assieme? > un approccio forse strano ma non gli va di stare da solo e lei sembra essere una persona simpatica con cui passare del tempo < Hai visto che tempaccio? Speriamo che non duri per molto > sospira profondamente. Gli ricorda molto il giorno quando ha svolto la missione di livello D con Kaori e poi la loro cena al Locale, dove la ragazza ha confessato ancora di essere innamorata dell'Oboro. Dovrà cercarla, per sapere come sta e poi hanno un allenamento assieme, visto che ha accettato di prenderlo come suo allievo. Comunque ritorniamo al presente. Il Genin continua a parlare con INORI dicendole ancora < se vuoi, posso offrirti qualcosa di caldo > ecco che adesso cede parola, rimanendo ancora alzato a un metro scarso dalla sua figura. [ Chakra off ]

11:43 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Quello che salta all’occhio sul viso della ragazza è una lunga cicatrice che le attraversa l’occhio sinistro, un marchio che non può lavare via, uno sfregio che le ricorderà per sempre quella fatidica notte. Ma non vuole lasciarsi andare ai ricordi ora, ha intenzione di rilassarsi e bere qualcosa, per questo andrebbe ad attirare l’attenzione di una qualche cameriera, senza usare la voce, ma solo alzando una mano nel momento in cui qualcuno le fosse passata abbastanza vicino. <Mi può portare un thè ai frutti di bosco per favore?> l’ordine viene fatto e non le resta che attendere ora. Si è seduta in maniera composta, appoggiando il sacchetto di plastica accanto a sé ed accavallando la gamba destra sulla sinistra. Placida, dal suo essere si emana solo una sorta di morbida tranquillità, unita ad un pizzico di piccante, dato dal suo sguardo attivo e curioso di quello che la circonda. Lo sguardo non può fare a meno di posarsi sulla figura del Nara dato che egli le rivolge la parola, ed ella risponde al saluto accentuando il sorriso già presente sulle sue labbra. <Ciao anche a te.> pare allegra, almeno dal tono e da come si pone con lui, trovandolo forse simpatico o alla mano per chiacchierare e passare una mattinata un po’ diversa dal solito. A quella sua domanda però sembra farsi pensierosa dato che lei invece non ha alcun ricordo del ragazzo, ma non si fa problemi ad essere sincera. <Uhm… non mi pare, mi spiace. Ma potrebbe anche darsi che la mia memoria faccia cilecca.> il viso luminoso, mentre con un cenno della mano inviterebbe il ragazzo a sedersi al tavolo con lei, con un fare delicato, forse un po’ elegante. <Comunque il mio nome è Inori, piacere.> le dovute presentazioni insomma. <Lo spero anche io.> si volta verso l’esterno per osservare la pioggia che ancora cade. <Non mi dispiace la pioggia o il temporale, ma solo se sono all’asciutto. Se ci devo camminare sotto mi procura solo fastidi e nient’altro.> conclude quella piccola parentesi sul tempo. In quella piccola chiacchierato si può benissimo comprendere che il ragazzo sia un ninja, dato che ha parlato di lezioni, e che lo sia anche la ragazza, dato che non ha detto di non averne mai fatte. Piccoli dettagli. <E’ molto gentile da parte tua, ma non penso sia il caso, perché mai dovresti offrire qualcosa ad una persona che non conosci?> una semplice ed innocua domanda, che non nasconde nessuna critica, non ve ne sono, ma solo una curiosità quasi didattica. [Chakra Off]

11:59 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Rimane ancora alzato, accanto alla ragazza, come se fosse la sua guardia del corpo. Alcuni clienti li fissano per qualche istante prima di riprendere a mangiare o bere ma lui continua ad osservare solo la figura della Genin che ordina una bevanda. Lui ancora non prende nulla. Ascolta le parole che gli vengono rivolte ed abbozza un sorriso < Piacere mio > china il capo, in segno di rispetto. Non si dovrebbero togliere tanti anni ma lui è una persona rispettosa e seria, almeno fino ad ora. Poi chissà in futuro. Comunque il tono è mantenuto basso e tranquillo < Forse ci saremo incrociati in Accademia > scrolla le spalle, facendo cadere altra acqua accumulata nei suoi vestiti. Ecco che la ragazza lo invita a sedersi nel suo tavolo e di conseguenza afferra una sedia con la mano destra per spostarla prima di accomodarsi, proprio di fronte a lei. < Io sono Reykas Nara, Genin del Villaggio della Foglia > si presenta. Lo sguardo si sposta verso sinistra, vedendo ancora la pioggia scendere < potrebbe essere interessante allenarsi sotto la pioggia, per essere pronto a tutto > la getta li < ora che ci penso, non mi è ancora capitato una missione sotto la pioggia > mugugna < forse > scoppia a ridere per tre-quattro secondi per poi ritornare come prima < bhe, mi farebbe piacere e lo senza doppi scopi > gli strizza l'occhio destro. Ecco che passa un cameriere e gli dice < Gentilmente, mi può portare un caffè? > dopo aver preso l'ordinazione, ecco che ritorna a parlare con INORI < scusa la domanda > il tono si fa più basso, quasi intimo < Ho visto la cicatrice sul tuo occhio sinistro. Come te la sei procurata? > ritorna in silenzio subito dopo. [ chakra off ]

12:18 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Osserva il ragazzo zuppo di pioggia davanti a sé, che ancora non accenna a sedersi se non dopo un suo esplicito invito. Osserva gli indumenti, il viso, i gesti e le espressioni, le sembra un ragazzo a posto serio e cordiale. Probabilmente si sono incrociati in accademia, come dargli torto? Eppure lei non ricordo molto i volti delle persone che sono state con lei durante quelle lezioni. Non svanisce il sorriso e nemmeno lo sguardo dolce e gentile che gli riserva, e si limita ad annuire verso quella sua probabilità. <E’ possibile, non posso negarlo. Possiede dei bei ricordi dell’Accademia?> una domanda che sembra essere stata buttata lì a caso, o forse per fare conversazione, chi lo sa. Fatto sta che il ragazzo si siede di fronte a lei, e quella chiacchierata può entrare nel vivo quando anche l’altro si presenta. Ne scopre il nome, il cognome e il grado. <Piacere mio, Reykas.> pronuncia il suo nome in un sussurro, senza togliergli gli occhi di dosso ma allo stesso tempo senza sembrare invadente in alcun modo. <Appartieni al Clan Nara allora, e sai già controllare le ombre quindi?> altra domanda che viene posta con vispa curiosità, mentre le braccia si accomodano sul bordo del tavolo e il busto si sposta leggermente in avanti, come a voler avvicinarsi di più al ragazzo e rendere quella conversazione un po’ più provata. Inclina la testolina leggermente di lato, facendo ondeggiare la lunga coda albina, per poi scuotere la testa a quella considerazione sulla pioggia. Lieve, serena e quasi divertita, ma non c’è ombra di presa in giro, assolutamente no. <Oh, no, io eviterei volentieri di fare alcunchè sotto la pioggia. Ma ovviamente se necessario so adattarmi.> storce appena il naso, mentre i suoi occhi dicono tutto, tranne che avrebbe l’indole ad adattarsi, ma sono dettagli fugaci che durano pochi secondi, difficilmente adocchiabili. Nel frattempo il suo thè arriva e la giovane posizionerebbe la propria tazza davanti a sé, con scrupolo cercherebbe di metterla a una distanza di circa cinque centimetri dal bordo, ovviamente andando ad occhio, ma cercando di posizionarla abbastanza centrale alla larghezza del tavolo. Il tovagliolo verrebbe messo alla sua destra, opportunamente piegato in due con precisione e a una distanza dalla tazza di circa un centimetro. I bordi del tovagliolo ovviamente devono essere paralleli ai bordi del tavolo, non storti, ci metterebbe un po’ a raddrizzarlo in maniera perfetta. La bustina di thè verrebbe lasciata a mollo, il cucchiaio opportunamente appoggiato sul tovagliolo in posizione centrale ad esso, mentre davanti a sé metterebbe il contenitore rettangolare in ceramica contenente diverse bustine di zucchero, e cercherebbe di posizionarlo perfettamente al centro del tavolo, dritto. I suoi movimenti sono delicati, pacati, estremamente precisi. E nel mentre ascolta la domanda intima che le viene fatta ovviamente. <La mia cicatrice?> solleva lo sguardo quasi stupito verso di lui, per poi accennare ad una piccola risata cristallina. <Mi sembra una domanda fin troppo personale per un primo incontro, non credi?> la voce bassa, vellutata. <Diciamo che è stato un incidente.> conclude con un lieve sorriso in sua direzione, mentre attende che l’acqua bollente prenda il sapore della sua bustina di thè immersa. <Tu racconteresti alla prima persona che incontri qualcosa di tuo e solo tuo?> altra domanda che sembra porre proprio per conoscere la mentalità altrui, sempre rimanendo nella sua educazione. [Chakra Off]

12:34 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Il Nara è completamente zuppo ed ecco che si toglie, con movimenti lenti, il giaccone per andarlo a posare sull'appendiabiti accanto al camino acceso e scoppiettante per farlo asciugare, almeno un po'. Poco dopo si risiede nuovamente di fronte alla ragazza < Si, ricordo le lezioni e sono state molto interessanti > annuisce un paio di volte < ricordo anche l'esame > come non ricordarlo, visto che la prima volta, al suo pratico, è stato bocciato e la seconda volta è stato colpito da un'illusione anche se è stato abile a capirlo ed uscirne per poi essere promosso al grado attuale. < Tu? Ricordo bene le lezioni? > abbozza un sorriso. Vede arrivare il thè della Hyuga e poi osserva ogni movimento che svolge sul tavolo. Ne osserva le mani e l'eleganza del tovagliolo ma anche di tutto il resto. < Wow > esclama poco dopo mentre gli portano la sua tazzina con il caffè e lui stesso lo posiziona davanti a sè ma meno elegante rispetto alla ragazza. Risponde alle sue domande, porgendo anche il suo busto in direzione della Genin, per rendere la conversazione più privata. < Appartengo al Clan Nara e so controllare le Ombre > abbozza un sorriso < dai tuoi movimenti e dalla tua eleganza, posso dedurre che appartieni al Clan Hyuga. Ho letto qualcosa su quel clan e so che sono chiamati anche i Nobili della Foglia > si prende qualche secondo di tempo dicendo alla fine < capisco capisco. Potrei dire alla prima persona che incontro qualcosa su di me, se questa persona mi da fiducia e serenità > si lecca le labbra con la punta della lingua prima di allungare la mano destra per prendere la tazzina e bere il suo caffè, caldo ed amaro. [ chakra off ]

12:46 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Quasi si stupisce nel sapere che il ragazzo si ricordi tutto quanto alla perfezione, non perché le dava l’impressione di essere uno smemorato, ma perché lei, dal canto suo, non ha molti ricordi al riguardo. Forse la smemorata è lei, o forse appunto non è stato un periodo così eccitante da esserle rimasto in testa. <Le lezioni è comunque un bene che vengano ricordate, dato che sono le basi per fare quello che dobbiamo fare.> ovvero i ninja. Accenna una piccola risata per l’ovvietà che è andata a dire, per poi porre un’altra domanda dettata dalla curiosità. <Com’è stato il tuo esame?> se lo ricorda così bene deve essere stato quantomeno incredibile. Lei invece scuote appena la testa, come a voler dare poca importanza a quelle cose, muovendo anche la mano con un gesto lento e calcolato. <Ricordo solo ciò che deve essere ricordato. Le lezioni teoriche e pratiche, gli insegnamenti e il mio esame, si.> non soffre ancora di perdita di memoria a breve o lungo termine, quindi si, lo ricorda, ma non in maniera tanto dettagliata. <Anche se mi riferivo al contorno. Se ti ricordassi i compagni, i sensei, i volti.> sono quelli i particolari che lei non ha stampati nel cervello. Sistema la sua postazione, ignorando lo sguardo altrui ed ascoltando solo ciò che viene detto in seguito riguardo al suo Clan. <Complimenti allora.> lei ancora non ha sviluppato nessuna innata, non sa nemmeno se può essere degna del Clan al quale appartiene per via dei suoi genitori. Ma non prova invidia verso il ragazzo, salvo poi alzare un sopracciglio perplessa a quella deduzione… errata, ma che lo porta comunque a dire una cosa giusta. Ah, le bustine di zucchero. L’occhio celeste cade inesorabile su quelle bustine, accorgendosi di quanto siano state messe alla rinfusa, senza un ordine, senza essere sistemate a dovere. Per questo nel mentre che parla col giovane di fronte a lei, andrebbe a muovere le proprie mani e le dita in maniera calma e delicata, sistemando con cura le varie bustine e rigirandole affinchè siano tutte rivolte nella stessa direzione e con un ordine ben preciso. Non svanisce mai il sorriso e l’espressione tranquilla sul suo viso nel mentre compie questi particolari gesti, sistemando ulteriormente le bustine anche secondo una propria personale scala di colore. <Non si tratta di eleganza, Reykas.> risponde nel mentre è impegnata a fare quello che sta facendo, ovvero la maniaca. <E non tutte le persone che mostrando questa particolarità appartengono al Clan Hyuga. La nobiltà di cui si parla penso che faccia riferimento più al cuore e all’animo, che ad una apparenza esteriore.> conclude il suo fare, tutto è perfetto davanti a lei. <Almeno così la penso io.> pensieri personali e nulla più. Scuote la testa infine alle parole del ragazzo. <Non farlo mai Reykas. Non può sapere se una persona è degna della tua fiducia solo da un incontro. Le persone recitano, e alcune lo sanno fare anche bene.> gli da quel consiglio, sussurrando quelle parole verso di lui ed iniziando a bere il proprio thè ormai pronto. [Chakra Off]

13:02 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Finisce di bere il suo caffè in pochi secondi, visto che a lui piace caldo ed amaro. Lo riposa nella tazzina mentre ritorna ad osservarsi intorno, vedendo che qualche cliente si alza per andarsene e nuovi giungono per sedersi e consumare. La pioggia continua a scendere senza problemi, creando anche delle pozzanghere evidenti nelle strade e qualche bambino si diverte giocandoci. Il Nara ritorna ad osservare la Hyuga, quando ne sente nuovamente le parole < Esatto. Le lezioni è bene che vengono ricordate > annuisce < ricordo i sensei e qualche mio compagno. Ne avevo uno che appartiene agli Aburame o almeno così ricordo > ecco che la sua memoria inizia a fare cilecca < il mio esame? > sorride < ricordo che lo scritto l'ho passato ed insieme a me vi era uno Deshi amante della musica rap > fa su e giù con la capoccia < mentre ho svolto due volte l'esame pratico > dice solo quello < ma sono passato ed eccomi qua con il grado Genin > si lecca le labbra con la punta della lingua. Un vizio o un tic? Non è dato saperlo. Ecco che la ragazza inizia a sistemare le varie bustine di zucchero, in base ad un suo ordine ben preciso < Comunque forse hai ragione > riguardante il clan Hyuga. Dice solamente quella frase. Alza il sopracciglio sinistro quando sente le sue ultime parole < Dici? Potrebbe anche essere ed essendo Shinobi, dobbiamo essere sempre in guardia ma dobbiamo anche avere fiducia dei nostri compagni, in quanto durante una missione o un combattimento dobbiamo essere in grado di aiutarci a vicenda e quindi avere fiducia l'un l'altro > chiude con < potrebbe anche essere che un giorno ci mandano in missione assieme > chiude in questo modo, vedendola bere il suo thè oramai pronto. [ Chakra off ]

14:46 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Concordano sulle lezioni, del resto è una cosa ovvia o non ci sarebbe l’Accademia. Se un ninja scorda la lezione sui sigilli, per esempio, potrebbe essere un gran problema. Tuttavia la conversazione va avanti, così come il temporale che non accenna a diminuire… rabbrividisce nel vedere alcuni bambini giocare saltando nelle pozzanghere. Torna ad osservare il ragazzo, ne ascolta attentamente le parole, con cura. Se li ricorda davvero i particolari. I compagni, i sensei, persino chi c’era con lui all’esame teorico. <Oh. Devono essere state persone che hanno lasciato il segno.> commenta semplicemente con un dolce e cordiale sorriso, per poi non commentare la notizia della prima bocciatura, del resto capita, anzi, magari lo ha forgiato meglio. <L’importante è che alla fine ce l’hai fatta.> quello conta e continua a sorridergli mentre il proprio thè prende il giusto sapore e anche il giusto colore ovviamente. Una volta che il thè è pronto inizia a sorseggiarlo con calma, lasciando che il calore della bevanda le riscaldi il corpo donandole una sensazione di incredibile sollievo. <Quindi… non puoi affermare con sicurezza che io appartenga al Clan Hyuga.> la conclusione del discorso è quella, anche se effettivamente il ragazzo ci abbia preso, ma non vuole lasciar correre quel pensiero che alla fin fine poteva portarlo a sbagliare. Le deduzioni devono essere corrette, soprattutto anche in missione, o potrebbero far arrivare a conclusioni sbagliate. Non conferma e non smentisce in ogni caso, come se volesse solo giocare e nascondersi dietro a qualche frase e nel mentre beve. <Hai ragione. Il lavoro di squadra è importante e avere la fiducia in un compagno è solo un bene. Ma io sto parlando di persone, non compagni di squadra.> afferma tranquilla, posando la tazza sul suo piatto. <Anche i compagni di squadra, per avere una buona intesa e fiducia, prima si devono conoscere. In ogni caso questo non ti dovrebbe dare il via libera a raccontare i tuoi fatti personali a chiunque che non sia degno di una reale fiducia per te.> il sorriso si accentua, delicato, e poi la testa viene scossa appena. <E’ solo un personale consiglio, sei comunque libero di agire come più ti aggrada. Se andremo in missione assieme allora spero che almeno saremo in grado di collaborare perfettamente, ma questo non dipende se sappiamo o meno i fatti personali l’uno dell’altra.> commenta infine dando libertà assoluta al ragazzo nel modo più cortese e gentile che conosca, non ha alcun motivo per essere scortese con lui del resto, è una tranquilla chiacchierata. Riprende a bere poi… ormai ha quasi finito. [Chakra Off]

14:59 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Il suo sguardo non si sposta dalla figura della Hyuga. Abbozza un sorriso quando la sente parlare e si prende del tempo per risponderle < Ebbene si. Hanno lasciato il segno ma non so ora che fine abbiano fatto > scuote il capoccione appoggiando poi la schiena nella spalliera della sedia in legno alzando lo sguardo verso il soffitto < forse sono partiti per qualche missione o si sono trasferiti altrove > sospira ricordando che anche Fumiko, la sua prima compagna di missione si è trasferita in un altro Paese. Chissà se un giorno riusciranno ad incontrarsi nuovamente < Non sono sicuro che tu appartieni al Clan Hyuga ma sono sicuro che hai avuto una buona educazione anzi ottima o meglio ancora eccellente > ritorna ad osservarla sorridendole < conosci le buone maniere, almeno è quello che vuoi farmi credere > breve pausa. La osserva ancora con attenzione < Mi piace come la pensi > dice senza peli sulla lingua < ovviamente non dico tutto e subito ma qualcosa alla volta > gli strizza l'occhiolino < come per esempio oggi ti ho detto che sono stato rimandato due volte al mio esame pratico e sono in pochi che lo sanno > mantiene il tono calmo e gentile < non so perché ma tu mi ispiri fiducia e poi non ti ho mica costretto a raccontarmi la storia di come ti sei fatto la cicatrice > chiude con < siccome si nota...> lascia la frase in sospeso, cedendole parola. [ chakra off ]

15:15 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Ascolta col sorriso i discorsi del Nara, trovandolo interessante e tutto sommato piacevole per passare del tempo tranquilla e senza problemi. I compagni che tanto hanno lasciato il segno nella mente del ragazzo però non si sono fatti più vedere, per delle ragioni a lui sconosciute, quindi figuriamoci a lei. <Se vi siete persi così tanto di vista allora non eravate amici.> conclude pacata, senza distogliere lo sguardo da lui, non sta più considerando l’ambiente ora, ma si sta solo concentrando sul suo interlocutore. <Avevo capito che lo fossero, ma avrò inteso male, scusa.> le relazioni fra esseri umani sono così complicate ed effimere che a volte stenta a darci credito. In silenzio poi continua a sentire le sue parole gentile verso di lei, che la fanno sorridere ancor di più, forse imbarazzare, sta di fatto che ella abbasserebbe giusto un attimo lo sguardo sulla propria tazza scuotendo appena la testa. <Ti ringrazio, ma ho semplicemente imparato che la gentilezza è meglio dell’essere sgarbati.> nessuno le ha insegnato niente, se non qualche cosina di tanto in tanto, regole buttate lì a caso, perché ben pochi ricordi ha dei propri genitori e di quello che le hanno insegnato, mentre all’istituto non è che facciano corsi di bon ton. <Però ci sono state persone gentili nella mia vita che magari senza volerlo ho preso come ispirazione, non lo posso negare.> sorride ancora, appoggiando delicatamente la schiena allo schienale della sedia, ma facendo ben attenzione a rimanere in una posizione composta. <Oppure semplicemente questo mio modo di fare è un qualche tipo di riflesso ad una severità troppo rigida, chi lo sa.> non perde quella sua espressione dolce eppure distante al momento, immersa in qualche ricordo. Regole rigide e severe ne ha ricevute e ne riceve ancora. Stare composti, schiena dritta, tutto in ordine e pulito. Difficile e sottile è la linea che separa i metodi di educazione, o meglio i modi per riceverla. Educata e composta perché l’hanno educata facendole comprendere con gentilezza che fosse la cosa giusta, oppure educata e composta perché punita se non si manteneva un certo decoro? Il risultato è lo stesso, ed è visibile in lei, ma i metodi diversi, e quelli sono importanti. Ride appena alle sue successive parole, non perché le trova buffe, ma perché hanno una loro ragione. <E’ vero, ma fin quando si tratta di notizie simili, non credo che tu corra alcun pericolo, a meno che non trovi qualcuno che sia così sadico da rinfacciarti gli insuccessi.> non è il suo caso, non in questo momento, non in questi giorni, non ne avrebbe nemmeno diritto. <Si nota, eh? Be… non l’ho sentita come una costrizione, tranquillo. Ero solo curiosa di sapere in che modo tu ragionassi, tutto qui.> chiosa semplicemente andando a finire il proprio thè ormai e lasciando lì, attendendo che qualcuno lo porti via. <Mi dai l’impressione anche tu di essere un ragazzo a modo, serio e gentile.> afferma anche lei in sua direzione, confidandogli le sue impressioni. [Chakra Off]

15:29 Reykas:
  [Locale - Tavolo] La piccole goccioline d'acqua entrano anche all'interno del Locale, trascinate dai clienti che vanno e vengono in quel posto. Anche lui sembra non curarsi più di quel luogo ma si concentra della Genin che ha di fronte. Ne ascolta le parole gentili e dolci e anche lui cerca di essere garbato nei suoi confronti < Bhe, eravamo solo compagni di classe e di tanto in tanto ci incontravamo in giro > le sorride < non ti preoccupare. Non è successo nulla di così grave, in quanto ci vedevamo solo per le lezioni e per l'esame > sospira profondamente, gettando aria dalle narici come un toro durante una corrida ( ? ). Comunque continua serenamente < oh, benissimo allora > le sorride ancora una volta. Sembra essere contento di averla conosciuta, anche perché si sta trovando bene con lei < sicura che non conosci il bon ton? > le domanda pacatamente < anche la tua postura è perfetta, così come hai bevuto il tuo thè > si lecca le labbra con la punta della lingua. Maledetto vizio o tic o quel che sia. Adesso si parla d'altro e quindi risponde con un tono leggermente più serio rispetto a prima < Lo so, lo so e comunque anche io ero curioso di sapere in che modo ragionassi > non lo stava mica analizzando eh. Non vuole sembrare uno strano. Adesso arrossisce un po' per il complimento e balbetta < Gr-grazie mille > si osserva intorno, vedendo un cameriere con un vassoio. Si avvicina dopo qualche secondo, portandosi via sia la tazza della donna che la sua tazzina di caffè < Grazie mille. Il caffè era molto buono > dice all'uomo poco prima di allontanarsi. Ecco che ritorna a concentrarsi sulla Genin < Hai già svolto qualche missione? > domanda in conclusione del suo discorso. [ chakra off ]

15:40 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Solo di tanto in tanto lo sguardo si sposta per osservare l’esterno del locale, ma solamente per controllare lo stato del tempo che purtroppo non sembra migliorare. Si ritrova a sospirare perdendosi in quelle gocce d’acqua che vengono riversate sul villaggio. <Ho capito.> afferma tornando a guardare il Nara e riprendendo il proprio sorriso pacato. <Ma amici, ne hai?> potrebbe sembrare una domanda un po’ strana in effetti, ma si collega perfettamente al discorso che stanno facendo. Lo ascolta, annuisce e ride ancora una volta, una risata tenue e delicata, portandosi una mano alle labbra come per nascondere la propria risata. <Sono sicura di non aver ricevuto lezioni sul bon ton, anche se può sembrare.> le fa ridere pensare a lei sotto quel punto di vista. <Alcuni direbbero solo che sono puntigliosa, ma non perfetta.> sicuramente quel suo modo maniacale di avere tutto in ordine difficilmente potrebbe essere visto come un pregio, torna alla sua finta capacità di adattamento inoltre. <Ma ti ringrazio per i complimenti.> sussurra appena, volgendo ora lo sguardo al cameriere e ringraziando cortesemente per il ritiro di tazze e tazzine. Insomma si sono ‘studiati’ a vicenda, ognuno ha voluto comprendere l’altro e ognuno è arrivato alle proprie conclusioni, di fatti trovandosi bene insieme almeno per questa giornata. <Secondo te ragiono bene?> domanda poi tutto d’un colpo, tornando ad osservare attentamente l’altro ed incrociando le braccia al petto in maniera elegante. <Un paio di missioni di poco conto, leggere e marginali. E tu? Hai avuto modo di metterti alla prova? Di combattere e far funzionare la squadra?> altre domande dettate dalla curiosità, e ora gli occhi celesti rimangono fissi in quelli del ragazzo, in attesa di ascoltare la sua risposta. [Chakra Off]

16:04 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Appoggia le mani sul tavolo in legno per poi osservare ancora meglio la donna che ha di fronte. Ne osserva la capigliatura, il colore degli occhi, i vestiti che indossa. In questo momento sembra essere un maniaco ma lo fa per ricordarsi, in futuro, di lei. Abbozza un sorriso quando sente la prima domanda che gli viene posto < Forse > annuisce < c'è qualcuno che forse mi vuole bene e mi considera amico come io considero loro miei amici > breve pausa < tu? > domanda di rimando la domanda. Ridacchia divertito alle nuove parole della donna < Oh, allora vuol dire che è dentro di te. Io potrei provarci ma sono molto disordinato > fa su e giù con la testa < nessun problema e poi io voglio essere sincero con le persone. A meno che non sono costretto ad imbrogliare > come per esempio nella missione sotto copertura svolta con Hirashin. Alza il sopracciglio sinistro quando sente l'ultima parte del suo discorso < Certo. Perché non dovresti ragionare bene? > piccola pausa. Il tempo di leccarsi le labbra con la punta della lingua < sei una ragazza simpatica, gentile e ordinata > fa su e giù con la capoccia < forse un po' maniacale ma non è un problema, per me almeno > ecco che adesso parlano di missioni < Oh, sisi. Ho già svolto diverse missioni di livello C e qualcuno di livello D. Ho avuto modo di mettermi alla prova, di combattere e anche fare gioco di squadra, il quale è molto importante > rimarca sempre questo concetto, cedendole parola adesso. [ chakra off ]

16:13 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Forse ha degli amici, ma nemmeno lui ne è molto convinto e lei di certo non può dare un proprio giudizio al riguardo. Lo osserva nelle espressioni facciali e ancora di tanto in tanto controlla il tempo atmosferico, ma nulla, continua a piovere. <Forse.> risponde alla sua domanda allo stesso modo, ma il tono è più distratto ora, lo sguardo perso ad osservare la pioggia assumendo una sbavatura più triste negli occhi. <Ma dei veri e propri amici non ne ho. Solo conoscenti.> il sorriso si spegne un attimo ma non tarda a ricomparire magicamente sulle sue labbra, tornando a fissarlo come se nulla fosse accaduto nella sua mente. Nessun ricordo, nessuna triste sensazione. <Ognuno è come è, si può provare a cambiare, non si sa mai, ma è inutile impuntarsi per essere qualcosa che è al di fuori della nostra natura. A meno che non si è alquanto recettivi e flessibili.> pronuncia calma verso di lui, osservandone ora i vestiti. È alto, sembra più grande di lei, ma non è un problema per quella chiacchierata dopo tutto. Annuisce sul fatto che egli voglia essere sincero, è una buona dote che potrebbe però essere anche un’arma a doppio taglio. <E’ un bene la sincerità, ma soprattutto è un bene però saper fingere quando ce n’è bisogno. Tu riusciresti a distinguere una persona che finge?> altra domanda alla quale gli occhi celesti della giovane vanno a fissarsi in quelli del Genin. Sorride, attende una risposta e nel mentre con la mano destra si scosta appena i capelli albini. <Grazie.> cortese ringraziamento per quei complimenti che le va a fare, stimolando un lieve rossore sulle sue guance. Ascolta con attenzione poi la sua risposta riguardo alle missioni, facendosi più interessata e curiosa. <Complimenti allora. E hai riscontrato qualche difficoltà? Oppure sei un genio?> pare davvero che stia intrattenendo un colloquio, ma semplicemente sta cercando di conoscere chi ha davanti. Ne più, ne meno. [Chakra Off]

16:31 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Nemmeno la ragazza ha degli amici veri e propri ma semplici conoscenze < Bhe, anche io potrei dire di avere diverse conoscenze e non dei veri e propri amici > esclama con voce tranquilla e pacata. Forse Shade si può considerare più di una semplice conoscenza ma a quanto pare sembra ancora fredda nei suoi confronti, nonostante siano passati mesi da quando ha chiesto scusa. Anche lui, come la Genin, smette di sorridere per qualche istante per poi ricomparire nelle sue labbra < hai ragione. Ho provato ad essere più ordinato ma sembra che non ci riesca > ridacchia < sembra che nella mia camera ci sia stata una vera e propria battaglia mentre il resto della casa cerco di lasciarlo il più pulito possibile, visto che abito con mio fratello > Fratellastro per essere più precisi e che dopo anni si sono ritrovati. Parlano adesso della sincerità < Bhe > si gratta il mento con la mano sinistra < sono bravo anche a fingere e non lo posso negare > anche perché nel loro mondo, quello dei ninja, devi essere abbastanza versatile < qualche volta sono riuscito a scoprire che mi stavano imbrogliando > annuisce < e tu? Sai riconoscere le bugie? > conclude con < Bhe, anche se sono Nara non è che sono un genio > getta aria dalle narici < ho avuto qualche difficoltà ma sono sempre riuscito a cavarmela. Quando si è in missione, gli imprevisti ci sono sempre > muove il collo a destra e a sinistra, appoggiando la mano su quella parte del corpo. [ chakra off ]

16:42 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Sorride al ragazzo trovando qualche punto in comune con lui anche per quanto riguarda le amicizie. Non lo conosce, non sa nulla della vita del Nara che ha di fronte a sé, eppure continua a parlarci, forse per intensificare una conoscenza che potrebbe diventare un’amicizia o una collaborazione in loro caso, come ninja. Non dice nulla, ma riesce a stento a mantenere il sorriso quando sente delle condizioni della sua camera. <Il disordine non lo concepisco. La mia parte di stanza la tengo più che ordinata, faccio bene attenzione che la mia coinquilina non invada il mio spazio con le sue cose.> anche se non vive in una casa tutta sua. Vivere in mezzo ad altri ragazzi e ragazze e difficile per una che ci tiene all’ordine e alla pulizia, è molto spesso è un vero e proprio dramma per lei. <Ma gli altri sanno che non devono toccare le mie cose.> almeno quello, li ha educati per bene. In silenzio lo ascolta, lo valuta continuando a sorridere e alle sue parole annuisce. <Qualche volta lo capisco se qualcuno mi prende in giro, cerco di capirlo dalle micro espressioni, dal linguaggio del corpo. Chissà…> non dice altro tornando a guardare l’esterno e finalmente la pioggia è cessata lasciando a qualche raggio di sole la possibilità di illuminare la giornata. Sorride, grata per quel cambio di tempo. <Avrai modo di migliorare sempre di più, come me del resto.> solleva un poco le spalle tornando a guardarlo. Gli imprevisti non le piacciono per niente, quelli no, ma quello che va a dire al ragazzo è tutt’altra cosa. <Ha smesso di piovere finalmente, ed è forse ora per me che vada. Oggi era mio compito fare un po’ di spese, si chiederanno dove sono sparita.> sorride dolce e cortese verso di lui, mentre inizierebbe a raccogliere il sacchetto che aveva appoggiato di fianco a lei e poi contare i propri soldi per pagarsi il thè. [Chakra Off]

16:51 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Ecco che ritorna ad appoggiarsi sullo schienale della sedia in legno, in un locale qualsiasi del Villaggio della Foglia. Sono passate delle ore da quando è entrato e bevuto il caffè e forse il tempo è volato perché è stato piacevole aver chiacchierato con la ragazza. < Bhe, potresti aiutarmi ad essere più ordinato > gli strizza l'occhietto < oh, quindi convivi con altri ragazzi. Ninja come noi? > chiede con tono curioso < bhe, il linguaggio del corpo così come le micro espressioni sono molto importati per capire chi ti trovi davanti e secondo me dovrebbero svolgere una lezione apposita all'Accademia > annuisce < una lezione di psicologia o qualcosa simile > anche lui osserva fuori e nota che la pioggia non ci sia più e che qualche raggio di sole si fa strada nelle nuvole grigie e nere < Certo. Ogni giorno si cresce e si diventa più forti a quello precedente > ecco che la ragazza si alza dal tavolo per andare a pagare e ritornare a casa < è stato un vero piacere averti conosciuta e spero tanto di rivederti presto > ecco che la saluta in quel modo, seguendola con lo sguardo. [ chakra off ]

16:58 Tayuya:
  [Locale - Tavolo] Lo osserva un attimo stupita e perplessa… vorrebbe il suo aiuto per essere ordinato? Una risata tranquilla e serena si lascia sfuggire, oltre che divertita. <Oh, credimi… non lo vorresti il mio aiuto.> sa essere terribile per quanto riguarda pulizia ed ordine, nessuno vorrebbe averci qualcosa a che fare. Per il resto del discorso non può fare a meno di sollevare appena le spalle e scuotere la testa in maniera negativa, calma e leggera. <Non sono ninja. Chi lo diventa e trova la propria strada e una casa se ne va. Ma sono tutti ragazzi e ragazze in cerca di una casa e di una famiglia.> anche lei del resto ci si trova in mezzo. <Anche se ormai alla mia età io ho perso ogni speranza. Chi se la prenderebbe una ragazza di quattordici anni?> le coppie cercano i bambini, non gli adolescenti, ma chiude il discorso dopo avergli fatto quell’importante confidenza, per poi sorridergli ed alzarsi dalla sedia. Non sembra essere turbata, o almeno non lo mostra. Si sistema i vestiti per bene, che si sono sgualciti dopo che si è seduta. <Una lezione di psicologia. Uhm… non so quanto converrebbe.> infine eccola prendere il sacchetto con la mano sinistra e l’ombrello con la destra, tenendolo chiuso però, ormai non le serve più. <Il piacere è stato mio, Reykas. E per quanto riguarda il riconoscere chi mente… e probabile che io ti abbia mentito su qualcosa, e non riguarda la cicatrice o il Clan di appartenenza. Prova a scoprirlo.> gli sorride con fare scherzoso, come se gli avesse appena lanciato una sfida. Quindi lo saluterebbe con la mano, un gesto elegante e dopo aver pagato la propria consumazione, uscirebbe dal locale per andare dritta all’istituto. [Chakra Off][END]

17:12 Reykas:
  [Locale - Tavolo] Lui ancora rimane seduto al tavolo e ridacchia alle sue parole < Mettimi alla prova, Sensei > la chiama in quel modo in maniera scherzosa prima di ritornare tranquillo e pacato come prima o ancora più serio. Blocca il suo dire quando sente la risposta alla sua domanda. La ragazza vive in un istituto o casa famiglia o qualcosa di simile. < non dire così. Potrebbe essere che le cose cambieranno. Mai dire mai > prova ad incoraggiarla in questo modo < secondo me potrebbe essere interessante una lezione sulla mimica facciale e il linguaggio del corpo > scrolla le spalle, vedendola afferrare il sacchettino e l'ombrello. Con lo sguardo osserva la donna allontanarsi dal tavolo per avvicinarsi al bancone e per essere più precisi alla cassa, per poter pagare la sua consumazione. < Potrei aver mentito anche io, ricordatelo anche tu > le sorride < comunque accetto la sfida > ecco che adesso se ne va, lasciandolo solo. Lui si rilassa ancora per qualche altro minuto per poi decidere di lasciare il tavolo ad altri potenziali clienti. Si alza dalla sedia e si dirige alla cassa per pagare il suo caffè. Poi si dirige verso il caminetto, sempre alimentato visto le giornate fredde, per andare ad afferrare il suo giaccone e dopo averlo messo, saluta i proprietari e chi si trova presente in quel loco per poi allontanarsi, dirigendosi verso il Quartiere Nara. [ Chakra off ] x [ END ]

Inori e Reykas si ritrovano nello stesso locale al centro di Konoha. Il Nara approccia la Hyuga e passano delle ore assieme, parlando del più e del meno.