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Kokketsu

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Giocata di Clan

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con Raido, Naoko

A te la prima

09:53 Naoko:
  [Salotto] Una giornata tranquilla, una giornata come le altre, una giornata senza la memoria del passato, senza più dolore, senza genitori naturali ossessivi e possessivi. Indossa un maglioncino verde scuro a coprire il busto, una tuta all’altezza delle gambe del medesimo colore e un paio di anfibi ai piedi, con il doppio nodo all’altezza delle stringhe. Si trova all’interno della magione, tranquilla, nel salotto principale, al pian terreno. Kurona e Yukio non sono presenti attualmente, così come i gemelli, quindi è completamente da sola, assieme a qualche serva intenta a svolgere le mansioni quotidiane. Non si sente al sicuro totalmente, decide comunque di prendere una piccola precauzione. Proverebbe ad alzare le braccia e di portare le mani a congiungersi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Subito dopo, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo passato, al suo presente, alla sua attuale famiglia, alle sue prospettive per il futuro. Energie mentali, energie psichiche, energie che smuovono i neuroni della mente. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quel viola venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Si sente meglio, si sente più a suo agio, nessun pensiero e nessuna emozione particolare a trasparire sul volto, segno di quei ricordi ormai dissolti nel nulla. Un coltello è sempre con sé, nel suo fodero e due tonici sono tenuti nelle tasche della tuta, in quanto gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. [Tentativo Impasto Chakra 30/30] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

La mattina è arrivata in quel di Kusagakure, una mattina che porta con se il sole, un cielo senza nuvole e il bel tempo nonostante il freddo dell'inverno continui imperterrito ad essere presente. Il vento freddo c'è così come la stessa aria, fredda e insopportabile come non mai. Per fortuna Naoko si ritrova nel salotto della magione di Yukio, al calduccio e con il chakra impastato per di più. Sta passando dei momenti sereni in quella casa, momenti tranquilli ma tutto è destinato a degenerare terribilmente. La sua quiete scompare, una folata di vento entra nella stanza andando a chiudere le finestre, abbassando le persiane, chiudendo le ante che permettono alla luce di entrare e tutto diviene buio al suo interno. Non vede più niente, non vede a un palmo dal naso ma può solo sentire dei movimenti e piccoli gridolini della servitù, pochi attimi e anch'essi cessano. Cosa starà succedendo in quella casa maledetta? Ancora la ragazza non lo sa me le porte del salotto si spalancano improvvisamente, la luce di una candela volteggia in aria senza cero ad illuminare una figura incappucciata con mantella nera. Non si vede il volto, non si vede il viso nel la conformazione del corpo. Resta immobile sulla soglia del salotto con il corpo rivolto in direzione di Naoko, rimane li, fermo, non muove un singolo muscolo, non fa alcun cenno verso di lei ma ora Naoko può vedere come a terra ci sia del sangue e la servitù è sdraiata sul pavimento priva di vita. [CLAN]

10:39 Naoko:
  [Salotto] Nella mente non vorticano più pensieri strani, non vorticano più i ricordi del dolore, di quel marchio che stanzia sulla schiena ma di cui lei non ricorda la presenza o l’origine. Tutto rimosso, completamente, grazie all’aiuto offerto da Despair, un aiuto che reclamerà un favore, un patto stabilito di cui lei ancora non conosce natura. Un sorriso leggero andrebbe a macchiare le labbra della giovane, una testa sgombra da ogni cosa, da qualsiasi emozione, da qualsiasi sensazione. Una bambolina vuota, una bambolina di porcellana fredda, spenta, quasi fosse mossa come una sorta di marionetta. Si gode alcuni istanti di pace all'interno di queste mura, senza nessuno che schiamazza, senza nessuno che disturba ma, purtroppo, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, sono sempre pronti ad apparire nella vita di ognuno. Una folata di vento giunge improvvisa in quelle mura e andrebbe a serrare ogni sorta di apertura della magione: porte, finestre, finestrelle… tutto. La Genin si alzerebbe dal divanetto con i lineamenti del viso che andrebbero a tendersi, in una posa di terrore, in una mimica che sa di terrore, una mimica che scatenerebbe l’adrenalina all’interno del corpo, pronta a sferrare attacchi o a difendersi. Non sa fare molto, ma quanto basta per salvarsi la pelle. Almeno spera. Pochi istanti, brevissimi, prima di vedere arrivare una figura incappucciata, una mantella nera a coprire ogni cosa, una mantella nera a celare il sesso, l’età, la provenienza, qualsiasi dettaglio che possa tornare utile a un riconoscimento. Non c’è nessuno dei suoi familiari in casa, guarderebbe quella candela a mezz’aria, priva della base, unico barlume che le permette di vedere quella figura. Sangue che lambisce il terreno sottostante, attorno a quella figura misteriosa, con la servitù priva di vita stesa sul pavimento. Rimane incantata per qualche secondo, il terrore negli occhi blu scuro, così simili all’abisso dell’oceano. Solo quando riuscirebbe a prendere parola, e coraggio, uscirebbero suoni dalle corde vocali e dalle labbra. <Chi sei? Che cosa vuoi da noi? Come osi entrare qui dentro?> rabbiosa, famelica, determinata. L’adrenalina andrebbe a scorrere senza sosta nel corpo, muscoli tesi e pronti a un’eventuale offensiva. [Chakra 30/30] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Il terrore di Naoko è l'essenza vitale per figure come quella dell'incappucciato o incappucciata, quel terrore che permette di andare avanti e le sue parole escono determinate. Naoko parla come se avesse ripreso coraggio, come se volesse combattere e fare qualcosa. Pone delle domande ma non ottiene risposta ma anzi, può vedere come attorno a quella figura si alzi un qualcosa a lei familiare, qualcosa che, probabilmente, ha già visto da parte di Kurona o di Yukio. Il sangue nero si erge oltre quella figura, un'aura fatta interamente di sangue si staglia sopra quest'individuo con fare minaccioso e Naoko non ha nemmeno il tempo di vedere o sentire niente che quel sangue parte, parte più velocemente di quanto i suoi sensi siano in grado di percepire, si muove così velocemente che i suoi occhi non riescono a seguirne i movimenti e il suo corpo non è in grado di resistere a quello che sta per arrivare dopo. Una lancia di sangue nero trafigge da parte a parte la ragazza al centro perfetto del ventre, il suo copro viene trapassato completamente, il di lei sangue sgorga interamente al di fuori, esce dalla bocca, dal quel buco stesso andando a sporcare ogni singola cosa. In quel momento preciso la sua vista si offusca, le forze svaniscono completamente, la debolezza sopraggiunge e il corpo diviene freddo come ghiaccio, si irrigidisce totalmente facendola accasciare a terra. L'oscurità la sta prendendo, il cervello ancora reagisce ma le restano pochi minuti da vivere, minuti lunghi e interminabili in cui quella figura potrebbe attaccarla nuovamente. [CLAN]

11:08 Naoko:
  [Salotto] Parole che uscirebbero fuori con forza, con determinazione, con quella cattiveria che Kurona le insegna giornalmente, quando la presenza della donna è effettiva in queste mura. Non la vede da parecchio tempo, ma le sue parole risuonano sempre nella testa, una delle poche persone di cui Naoko si fida cecamente. L’adrenalina scorre forte nel corpo, l’adrenalina pompa il sangue dal cuore al resto del corpo, un moto continuo, un moto senza sosta. Ma è ciò che si muoverebbe attorno a quella figura che la lascerebbe di stucco, qualcosa che conosce benissimo, qualcosa che ha visto dalle mani della Beta, in modo chiaro e preciso, limpido. Guarderebbe quell’aria, guarderebbe quel sangue nero con una precisione millimetrica ma non farebbe in tempo a reagire, non farebbe in tempo a muovere qualsiasi muscolo per evitare l’attacco, per evitare quella lancia che la trafigge da parte a parte all’altezza del ventre. Rimarrebbe spiazzata, le iridi blu si spalancherebbero, il sangue verrebbe sputato fuori dalle labbra, altro sangue scorrerebbe dallo stomaco, inondando tutti i vestiti, con una chiazza scura che andrebbe ad allargarsi sul maglione davanti e dietro, così come altro che andrebbe a scendere verso i pantaloni. A terra il suo sangue andrebbe a sporcare il pavimento, un vermiglio scuro che la lascerebbe inorridita e le forze comincerebbero a scemare. La mano destra, tuttavia, tenterebbe di prendere il coltello dal fodero e di svolgere un semplice movimento da dietro in avanti, il gomito che si piegherebbe in un angolo acuto, per poter essere scagliato in avanti come una frusta e tentare così di lanciare quella lama in direzione dell’uomo, a voler tentare un’azione abbastanza suicida, un’azione che non trattiene in sé niente di lucido, un tentativo praticamente vano ma che la sua testa comunque prova. Ha bisogno di aver tentato, di averci provato per stare in pace con sé stessa, prima di spirare completamente nelle braccia della morte. [Chakra 30/30] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Un gesto istintivo quello portato avanti da Naoko, un gesto ultimo di chi sa di star per morire, un gesto che la porta a cercare di colpire quella figura [Naoko non ho specificato il sesso della figura]. Vano, tutto quanto vano, il suo braccio non ha la forza di fare niente, non riesce a portare avanti l'attacco e così, come viene preso, quel coltello cade a terra per la mancata forza nelle mani. Il senso del tatto viene mano e questo influisce sulla presa, sullo di lei stare in piedi, influisce su ogni cosa e ora quel dolore lancinante che sta provando diviene quasi sopportabile. Si sa, quando il dolore è troppo, alla fine, non si sente più niente e questo porta in Naoko un radicale cambiamento. I capelli iniziano a divenire bianchi, si schiariscono, le ciocche da rosse si sbiadiscono divenendo di un bianco sporco, un bianco contaminato proprio da quel rosso che la ragazza ha perso, ultimi residui di un colorito che oramai non le appartiene più. Un solo attacco è riuscito a rovinare così tanto in lei, il suo corpo, i sui capelli, tutto quanto, dalla prima cosa all'ultima. Ora è a terra e la figura si muove verso di lei, passi lenti, precisi, decisi fino a fermarsi a pochi metri, giusto un paio e li il sangue nero comincia a muoversi nuovamente, si muove sotto i di lei occhi andando a formare una scritta "Vuoi vivere?" la riesce a leggere bene, la legge meglio di qualsiasi altra cosa stranamente. La scritta continua a ripetersi "Vuoi sopravvivere?" una risposta, è questo quello che cerca, una semplice risposta da parte della ragazza. [CLAN]

11:28 Naoko:
  [Salotto] L’attacco non riuscirebbe a essere portato in direzione della figura incappucciata, le forze mancano totalmente, era un tentativo vano, inutile, privo di qualsiasi senso. La vista andrebbe ad annebbiarsi, il coltello cascherebbe per terra in un tonfo sordo, il corpo andrebbe a piegarsi in avanti: le ginocchia dovrebbero impattare contro il pavimento, le mani sarebbero mantenute all’altezza dello stomaco, all’altezza di quella ferita, sebbene non vi sia più nulla da fare, troppo poco tempo per riparare un danno di quell’entità. Il corpo andrebbe lentamente ad accasciarsi sul lato destro, con la testa che si appoggerebbe sul pavimento freddo e le braccia che verrebbero posate in avanti, completamente assenti. E’ finita, è davvero finita così, in un batter d’occhio, in un battito di ciglia. Non vi sarebbe più alcuna reazione all’altezza del corpo, delle sue funzioni vitali, nulla. Il nero più assoluto nella mente della Genin, i capelli che andrebbero a schiarirsi completamente, così come la pelle che da rosea diviene bianca, spenta, fredda, glaciale. Finisce così, senza nulla, senza aver compiuto nulla, senza aver provocato qualcosa nella propria esistenza. Ma qualcosa succede, qualcosa che nessuno si aspetterebbe, qualcosa che riuscirebbe a leggere senza problemi, nonostante la vista ormai annebbiata, vuota. Una domanda prima, un’altra poco dopo. Brevissimi istanti, lievi, una decisione da prendere prima di spirare completamente nelle braccia della morte. Un gesto lieve con il capo appoggiato a terra, un assenso, prima che la figura possa avvertire un lieve sussurro, l’ultimo spiraglio di voce da quelle corde vocali <Sì>. Non vuole morire, non vuole lasciare questo mondo prematuramente, non vuole abbandonare la sua famiglia adottiva. Quella magione, quelle mura, quelle persone sono tutto per lei e non vuole andarsene così. Accetterebbe la proposta, dunque, senza opporre alcuna resistenza. E, in quello stato, non potrebbe effettuare nulla. Nulla. [Chakra 30/30] [Coltello x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

Tira un D50

Naoko tira un D50 e fa 2

Tutto svanisce a quel "Si" da parte della ragazza. I morti tornano vivi, tutto torna alla normalità, le finestre aperte, la porta aperta, la tranquillità di come se non fosse successo niente tranne per lei. Difatti lei si trova a terra con una ferita sullo stomaco, una minuscola ferita e cosa comporta questo? Il sangue nero è in circolo nel suo corpo e può capirlo dai dolori lancinanti che le trapassano ogni cosa, ogni singolo arto, la testa persino. I capelli sono bianchi oramai con sbavature rosse, di quel rosso di prima non è rimasto niente, il suo corpo è ancora coperto da cuciture me le fibre sono come scomparse, non può più utilizzarle. Una nuova vita per la ragazza? Forse o forse una nuova maledizione. [END]

Naoko attiva l'innata Kokketsu sopprimendo quella Kakuzo per via del contagio

Note: Fino a quando l'innata non sarà al 100% avrà continuamente la febbre, spasmi muscolari, dolori muscolari tanto forti da voler desiderare la morte. I capelli sono diventati bianchi con sbavature rosse per il dolore, in modo permanente ovviamente. Ad ogni up di innata il dolore diminuisce lievemente.

Se il dolore e le condizioni fisiche non vengono giocati come si deve, l'up d'innata sarà minore di quanto si merita

Tiro dado 2/50
Master 35/50
Totale 37/100