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con Mekura, Shade

22:08 Mekura:
 Ormai sono passati dei mesi e i bambini stanno crescendo: erano dei rospetti bellissimi e ora stanno ingrassando, forse un po' troppo, diventando delle creaturine agitate e gorgoglianti pieni di cacca e di tanto amore. Hanno anche iniziato a mostrare delle personalità evidenti: Tetsuo è tendente a chiedere più coccole e mangiare abbondantemente, è anche quello che ha imparato a gattonare e sta esplorando la casa ed i suoi pericoli. Kaori tuttavia sembra più propensa a parlare, comunica molto, e forse è solo l'imprinting ma riesce a capire ormai cosa c'è che non va e cosa vuole dirle, poi ride sempre e questo è estremamente confortante...peccato che rida anche nel cuore della notte senza un vero motivo. Dal canto suo, Mekura, non dorme, è affaticata e anche se ha degli aiuti che paga, come la sua baby sitter. Ma al momento non ha nessuno che la aiuta negli altri problemi e ne ha tanti al momento. Ai e Ken sono delle rocce, stanno venendo su bene e questo è un'altra fonte di sostegno, ma ormai è arrivata l'ora che lei parli con Furaya della natura di Ken e del fatto che è un Nara, un Nara al 100% La Hyuga ormai recupera il sonno perso di sera, saltando qualche volta la cena dopo averla preparata con i figli più grandi, mentre Ai si occupa di sparecchiare e di giocare con i neonati insieme a Ken, il quale, tra i due figli maggiori, mal sopporta la loro presenza. Si ritrova al momento distesa sul divano, persa nei suoi incubi di varia natura che spaziano dai suoi traumi, dai suoi innumerevoli traumi che si mischiano alle cose che deve fare, anche le più ridicole come fare la spesa. In questo momento sta pensando che deve andare in ospedale con Ai per fare un controllo della vista con quel medico della caccia. Indossa solo una maglia nera ed un paio di pantaloni aderenti color crema mentre una coperta rossa è stata adagiata sopra il suo corpo che si rigira nel divano costantemente. Sottofondo nella casa, il circo che si è costruita a causa della sua incapacità di abbandonare qualcuno: Ai che gioca con la bambina facendola dondolare, Ken che al contrario sembra voler istruire il corvo a fare qualche trucchetto, il cane che se ne sta accoccolato sopra il tappeto e Tetsuo che dorme con un dado di gomma in mano e mezzo sbavato. Sono tutti in tenuta da pigiama, [ch off]

22:19 Shade:
 Una bella serata, luna piena alta nel cielo, la cui luce è talmente intensa che sovrasta anche le più grandi e belle stelle notturne, uno spettacolo ce sarebbe magnifico da guardare, se solo la serata non fosse ambientata in quel di Silent Hill. Altro che Konoha! Le fa quasi paura doversi muovere con quella nebbia, anche se la strada la conosce e non è nemmeno poi molto lontana la sua menta, ma non si sa mai, potrebbe sbucare un mostro da dietro il primo angolo…e lei non ha nemmeno imparato ad usare bene la sua abilità oculare per controllare il percorso che si ritrova a compiere da quella che un tempo era la casa di Hiashi a quella che tutt’ora è la casa di Mekura. Armi? HA! Quando ha mai portato delle armi con se questa ragazza? Non le aveva quando ha affrontato il Genjutser, non ne ha ora con se e probabilmente non ne porterà mai molte con se, sicuramente non dentro il villaggio. In realtà non se le porta nemmeno fuori dal villaggio…è un caso perso. Indossa un pigiama. Perché tanto con la nebbia, e l’impermeabile addosso, nessuno la vede e quindi può andare a imbucarsi ad un pigiama party improvvisato in camera di Ai! No in realtà va da Mekura solo per essere sicura che stia bene e lo fa in pigiama per farle capire quanto effettivamente è pigra…al punto da non cambiarsi nemmeno per uscire. Non si cambia, ma si è fatta una doccia e messo un pigiama pulito PRIMA di uscire di casa. Se la gente non è strana poi…lei sicuramente lo è. Il pigiamino è un due pezzi grigio, molto morbido al tatto e incredibilmente caldo. Ai piedi ha due ciabatte chiuse, da casa, con interno in lana e calzettoni spessi antiscivolo, mentre invece i capelli sono sciolti lisci e lunghi fino a sotto il sedere, a volte un po’ scomodi per via della lunghezza ma incredibilmente belli. Al collo indossa una sciarpina bianca e il giubbotto lungo invece è nero come la pece. Si fermerebbe nei pressi della casa della Hyuga, bussando con le nocche in maniera molto tranquilla, ferma ad aspettare che l’altra la apra e non la faccia morire di freddo fuori da quella porta [ch off]

22:40 Mekura:
 Mugugna qualcosa sentendo bussare alla sua porta. <...hummmm....no mi hai torturato fin adesso con questa storia, lasciami 5 minuti... devo portarli a casa... devo trovare la loro casa> Si sta per addormentare di nuovo ma è Ken a svegliarla agitandola nel sonno. <hum?> ha i capelli scompigliati mentre alza il mento incontrando lo sguardo di suo figlio che la saluta. <alla porta?> la guarda sospirando e rimettendosi a sedere, sistemandosi i capelli per poi rubare un bacio alla fronte di Ken. <sei un angelo, grazie> allunga il passo verso la porta e guardando dallo spioncino controllerebbe chi la viene a visitare a quest'ora...impossibile che sia Akendo: lui passa dalla finestra come un ladro di solito. In quel momento vedrebbe la figura di Shade e sbatte gli occhi perplessa e preoccupata. Rimane li a pensare solo per qualche attimo i motivi che spingerebbero Shade a raggiungerla, uno più preoccupante dell'altro e nel giro di soli pochi secondi di indecisione alla fine aprirebbe la porta, in uno stato non propriamente lucido come cercherebbe di dare a vedere. <Shade? vieni dentro, cosa ci fai qui?> si guarda intorno andando poi a spalancare la porta e richiuderla alle spalle della ragazzina qual'ora avesse accettato di entrare nella sua casa. La porta si affaccia direttamente, come da tradizione, ad una anticamera dove potersi togliere le scarpe e infilare delle ciabatte. Tuttavia, superata l'anticamera, il salotto ampio è la seconda cosa che si presenta in tutto il suo splendore della nursery che è diventata in questi tre mesi: giochi per i bambini piccoli sono un po' ovunque, delle particolari sedie a dondolo per neonato servono a cullare i due principini/principesse della casa attualmente, biberon e ciucci appoggiati sul tavolino del salotto. Shade sa come è la casa della Hyuga e seppure con un cane, un corvo e con un gufo e due figli adolescenti è riuscita a mantenere un certo lustro, una certa dignità, pulizia, rigore e formalità seppure fosse accogliente. Ora, ora come allora rappresenta lo stato fisico e mentale della donna: provato, stanco e vagamente con uno strano odore di latte addosso. [ch off]

23:04 Shade:
 Ci sono tanti motivi che l’hanno spunta ad uscire di casa, da sola, la sera, invece che rimanere al calduccio con Uta. No, non ha litigato con il ragazzo, ma ha qualche sasso da togliersi dalla coscienza prima di poter effettivamente ricominciare a vivere tranquilla e libera anche nella sua stessa casa. Come per esempio il fatto che ha parlato di nuovo con Kaori, o che ha incontrato il fantasma di Hiashi o che nell’ultima missione è rimasta delusa dal fatto che non ha potuto uccidere il suo ricercato. Insomma ne ha di cose da raccontare alla Hyuga in questo momento. Solo che non si aspetta lo stato di totale abbandono in cui si trova la casa per colpa dell’arrivo di due pargoletti che…beh…sono praticamente usciti fuori dal cilindro. Trucchi di magia di livello professionale, cose che prima o poi ci faremo insegnare. Sta di fatto che è lì, sulla porta ed eccola, la Hyuga da lei ricercata, quella che dovrebbe essere lo sfogo per tutti quei problemi che Uta potrebbe non comprendere appieno, o di cui ha vergogna di parlare con lui…che si è appena svegliata. <Mekura? Disturbo?> Nooo, ti sei solo presentata a casa di una persona alle undici di sera senza un motivo plausibile per andare a quest’ora tarda a casa sua, IN PIGIAMA, quasi come se ti volessi far ospitare da loro per una seduta di consolazione estrema su vari fattori….Non disturbi mai tranquilla. E invece, mi sa che ti tocca fare da Babysitter per una nottata…brava Shade! Complimenti. Dopo aver varcato la soglia di casa a seguito dell’invito, essersi tolta le scarpe, avrebbe provato ad avanzare all’interno dell’appartamento con i suoi calzini antiscivolo ai piedi <Niente…non riuscivo a riposare bene> si è svegliata dal suo pisolino pomeridiano un paio di ore fa, ci credo che non riesce a dormire <Sono successe un po’ di cose…non tutte brutte eh…solo che ne volevo parlare con qualunc….> e qui si bloccherebbe, perché? Perché, qualora fosse riuscita a muoversi verso il salone, senza esser bloccata dalla Hyuga, si ritroverebbe a vivere l’infernale campo di battaglia della “neo mamma per la quarta volta ma non per figli suoi”. Perplessa, completamente, dallo stato della casa e dei suoi abitanti, soprattutto di quelli nuovi, che, qualora fosse riuscita a vedere il tutto, la porterebbero ad esclamare. <Mekura cos’è successo?> bella domanda. [ch off]

23:21 Mekura:
 <no no, scherzi?> una persona adulta con la quale può parlare? PREGO! sei stata appena rapita dentro la casa. Il suo tono è vagamente stressato, vagamente, in particolare perché si aspetta di fare fronte ad un'altro problema incombente, Shade anche lei si trova nelle cose da tenere d'occhio. <lo vedo> in effetti ad un certo punto la Hyuga più grande riuscirebbe a notare il pigiama finalmente. Sorride tra se e se presa nei suoi pensieri, scuotendo il capo e facendo strada verso il salotto <vuoi qualcosa da bere mentre ne parliamo?> domanda la Hyuga prendendo un lunghissimo respiro osservando la disfatta della sua casa. Lentamente inizierebbe ad ammassare per riordinare il salotto, rimettendo i giochi all'interno della cassa dei giochi, in un disperato tentativo di rendere la casa presentabile, nel mentre risponde a Shade. <missione di livello s, una bambina era stata rapita da un criminale, tale criminale ha rapito loro due per farci indovinare chi dovevamo scegliere. Siamo riusciti a salvare tutti e tre, tuttavia voglio ritrovare la famiglia di questi bambini e quindi mi sono presa cura di loro personalmente> si è presa una responsabilità <speravo fosse solo un paio di settimane e invece sono già tre mesi...> sospira osservando le creature stanca, con mille preoccupazioni e ansie sul volto per poi sciogliersi in un sorriso confortato guardandoli sereni ed al sicuro. Ai, in quel momento si girerebbe mostrando i suoi occhi bicromatici a Shade avvicinandosi per salutarla con un sorriso stampato sulla faccia, felice di vederla...si, vederla è il termine appropriato. <mi dispiace non esserti venuta a trovare, ma...sono dietro a molteplici impegni che occupano tutte le mie forze e sta diventando difficile gestire la cosa> una vera prova di ercole. <ma tu stai meglio? dimmi tutto> [ch off]

23:38 Shade:
 Ah si giusto il cappotto, quello e la sciarpa verrebbero tolti solo dopo essere arrivata in salotto, cosa che la porta a tornare indietro verso la porta d’ingresso, incredibilmente tentata dall’idea di darsela velocemente a gambe ed evitare la tortura con i neonati cicciosi e coccolosi che gattonano dicendo “Guh guh” in giro per casa. Soprattutto quando ad uno piace ridere di notte, nel mezzo della notte, senza motivo. Si, vorrebbe proprio scappare ma non se la sente a lasciarla da sola, ormai l’ha svegliata le tocca restare…principalmente perché ha paura della reazione della Hyuga. Tornerebbe al salotto, ormai sala gioco per i neonati. <Ti direi qualcosa di Alcolico per affrontare la serata al meglio…ma non ho l’età per bere, non l’ho mai fatto e non inizierò stasera…anche se…> sembra quasi pensarci su, ma ha di nuovo paura della Hyuga e, abbassando il capo, si corregge <Acqua va bene> la tristezza. La ragazza le spiega la storia dei bambini e tira un sospiro di sollievo. <Meno male….credevo di essermi persa un parto gemellare…> di parti ne ha già perso uno, se perdeva anche questo avrebbe dovuto iniziare a temere per la sua vita? <Wow….tre mesi….> sembra particolarmente sorpresa…ma no, non perché Mekura si sta prendendo cura di due bambini da tre mesi, ma perché lei non fa altro che fare casa, tomba di Hiashi da tre mesi. Non ha per nulla superato il lutto, si sta solo nascondendo dietro una proverbiale allegria. Ogni tanto si è mossa per qualche missione, una volta è andata a trovare Kouki e poi? Ha paura di cercare Raido o Fumiko, paura di rimanere scottata quando li rivedrà e paura di continuare ad amare due persone che, forse, a questo punto la odiano. Si sta abituando a stare senza di loro, si sta abituando a non provare più la loro mancanza, ma Kouki…lei è pur sempre sua sorella e non vederla quasi mai la sta facendo soffrire molto. <Vado a Kusa> in pigiama, così, di punto in bianco! <No…a Kusa non posso andarci ora, ormai è tardi, non so nemmeno se ci sono dei treni e Kouki probabilmente sta dormendo…> e sta parlando da sola a casa di Mekura. Tornerebbe alla realtà dopo la domanda sulle sue condizioni. <No> molto sincera e diretta questa sera, lo ammette con estrema tranquillità. <Kaori è venuta a cercare Hiashi a casa…non sapeva che era morto…invece di consolarla mi sono fatta consolare da lei…> inutile come non mai.[ch off]

23:58 Mekura:
 Alcolico eh? <...> la guarda sentendo anche lei il bisogno di bere qualcosa di alcolico, ma capisce che non è saggio e che Shade non deve di certo iniziare ora, sopratutto se beve per dei problemi. Non deve usare l'alcol come appagamento, fa schifo. <posso farti del thé oltre all'acqua se vuoi> intanto si incammina in cucina andando a prendere quel bicchiere d'acqua per Shade. Poi di punto in bianco va a dire che andrà a Kusa <hum?> a Kusa? per quale motivo? Per Raido? per Fumiko? o forse per Kouki, la sua sorella amata, probabilmente lei. <dovresti prenderti un bel vestito e farti una bella treccia domani prima di andare a Kusa, Kouki vorrà vederti al meglio immagino> afferma la Hyuga sorridendo a Shade...almeno prima che la ragazzina la colpisse violentemente con una informazione: Kaori è tornata, è viva. <...> sbianca di colpo rimanendo ferma con il bicchiere in mano, fossilizzata nei suoi pensieri e nelle sue paure, nella sua consolazione che Kaori sia viva e che sia tornata e nella sua paura che potrebbe andarsene di nuovo e che voglia vendicarsi per Hiashi, andando da lei come fece Sakura al tempo per chiedere delle risposte e una sua reazione, o semplicemente per sputarle in faccia, lei può dato che è una Hyuga mentre lei è il disonore del clan. <...> la guarda rimanendo in silenzio, lasciando che prenda il suo bicchiere e alla fine da una sua risposta <...questi momenti di difficoltà li passerai, ti rimarranno nel corpo e nella mente, però sta a te decidere se sono quelli che ti definiscono o meno. IO e Kaori abbiamo vissuto i nostri periodi bui facendoci violenza a noi stessi per superare le difficoltà e Kaori sa bene cosa significa essere impotenti, quindi non ti devi sentire in colpa per non essere riuscita a consolarla, nessuno può, ma il semplice fatto che le hai permesso di aiutarti a consolarti è stata la cosa più giusta che tu potessi fare> afferma la Hyuga cercando non di tirarla su di morale ma di spiegare la situazione. <ma...sono d'accordo che devi andare a Kusa da tua sorella > Kouki <ed affrontare le tue paure, come Kaori ha fatto insieme a te. Shade, non limitarti a guardare dall'esterno le persone, comprendile, osserva e impara da loro. > [ch off]

20:12 Shade:
 Non le dispiace la proposta del thè, ma ogni volta che si presenta in quella casa scrocca qualcosa di caldo da bere, se non anche qualcosa da mangiare e no, non è andata per scroccare questa sera, anche se è in pigiama. <Del thè va bene> certo, miss coerenza abbiamo davanti a noi. Prima pensa che non deve scroccare qualcosa di caldo da bere e subito dopo accetta qualcosa di caldo. Una vergogna. Non sa cosa pensare e come comportarsi, ma quella serie di pensieri la portano a sorridere tranquilla, facendola finalmente voltare verso Ai che, poverina, ha cercato di salutarla in tutti i modi possibili e immaginabili. <Oh ciao Ai non ti avevo vista…> lo dice ad una ragazza che era cieca fino a poco tempo prima, ed ecco che proprio in quel momento, si rende conto che qualcosa è cambiato nella figlia di Mekura. La osserva, attonita, chiedendosi in un primo momento cosa vede di diverso in lei, e poi lo capisce. Lei vede. Ha due occhi, aperti, su due tonalità di colori differenti ed entrambi incredibilmente magnifici. <Mio Kami…> non è una bestemmia. Cercherebbe di avvicinarsi alla coetanea, senza scrollarle gli occhi di dosso, provando ad allungare poi le mani verso il volto di lei per tenerlo fermo e poterla osservare ancora meglio, con più attenzione e provare a capire che, quel paio di occhi, non sono di vetro, ma sono veri. <MIO KAMI! AI!!> Grida letteralmente, e se sveglia qualche bambino di troppo non le cambia nulla, provando ora a abbracciarla con foga, una allegria energica per l’orario attuale, ma che non può essere espressa in alcun modo. <Come è possibile…da…dove sono usciti questi? Sono…quante sono queste? Ma chi se ne frega quante sono!!> Niente, l’entusiasmo non si contiene e quelle domande sono letteralmente sparate a raffica, senza darle la possibilità di reagire. Mekura la distrae però, parlandole di vestiti e di Kouki, l’aria le si fa più pesante, come se diventasse difficile da respirare. <E se vi ci trovassi Raido o Fumiko a Kusa? Forse dovrei mandarle una lettera e chiederle di venirmi a trovare…> ha paura, molta, molta paura. Una paura ingiustificata per le azioni, ma spiegata dal tempo che ha lasciato passare senza più cercare di contattare la coppia. Ne ascolta le parole ma non riesce ad accettarle, non a pieno. <Imparare?> il suo tono diventa quasi cattivo, acido in un attimo. Distoglie lo sguardo da Mekura, ancora prima lascerebbe andare Ai, per iniziare a fissare una delle pareti di casa sospirando. <Non mi voglio di nuovo legare a qualcuno…quanto mi sono legata a Hiashi, e a Uta. Tu, Kouki, Ai…siete importantissime per la mia vita, e siete le uniche eccezioni. Ma comprendere gli altri, imparare da loro, richiede un legame e io non so se ne voglio altri…> per il motivo opposto rispetto a quelli di Hiashi, perché soffrirebbe per la loro dipartita [ch off]

20:31 Mekura:
 Mekura sorride alla ragazzina andando verso la cucina per prendere due, anzi, tre tazze di thè che poggia sulla mensola della cucina, andando poi a prendere un bollitore vi versa l'acqua dentro e li ai fornelli. Sorride, lasciando del tempo a Shade ed a Ai la quale esclama "oddio! i tuoi capelli sono così lunghi! li avevo sentiti, ma, wow...sono così belli" anche lei è esaltata andando ad abbracciarla e saltellando sul posto. "ah..gli occhi" guarda sua madre, Mekura da ancora le spalle stando dietro al thè, ma allo stesso tempo cercando di non darlo a vedere starebbe in ascolto "mamma è riuscita a trovare gli occhi, dopo diverso tempo, sono stata assente dal villaggio per un po' per andare nella clinica dove mi hanno curato vicino a. Sono stati tutti molto gentili e bravi e poi sono specializzati con i bambini AH! e c'erano anche un cane! e fanno dei dolci buoni, niente in confronto al cibo dell'ospedale di Konoha" Intanto, mentre parlano, la Hyuga si avvicina andando ad abbracciare da dietro la figlia, chiudendo gli occhi ed appoggiando la guancia sinistra sul suo capo "il prossimo è Ken vero?" afferma entusiasta mentre Ken appare alla destra della Hyuga con un sorriso largo sul volto. "sarà difficile, ma farò di tutto per voi" non mente, anche perché chiedere un'altro occhio a Zetsubo significa che lui aumenterà il costo di quello che dovrà affrontare..e per quanto le sia grata, ancora, non vuole azzardare nulla. Da un bacio sul capo della figlia e scioglie l'abbraccio dedicandosi a Shade. <capisco...allora manda una lettera, trovatevi in un luogo solo vostro, dove loro due non possono venirvi a disturbare, avete bisogno l'una dell'altra> sorride <anche se sembro un disco rotto, ne so qualcosa> ormai ci sono poche cose che può dire di non sapere per quanto concerne la sofferenza. Cerca di parlare in modo calmo, come se parlasse ai suoi figli per cercare di tranquillizzarli. <capisco, forse è ancora troppo presto> ma prima o poi dovrà fare i conti. Lascia morire li il discorso: è tardi e probabilmente Shade non è pronta ad una delle sue lezioni, non prima del thè almeno <ho diversi infusi, thè, tisane, quale preferisci?> chiede mentre Kai si unirebbe <hu! anche tu signorino? e volete i biscotti immagino> sospira falsamente sconsolata andando a preparare la tavola <viziati> si lamenta, in modo amorevole con loro. Nel mentre butta un occhio anche agli altri due bambini che sono nella culla: Kaori in particolare che sembra soffrire del fatto che per qualche secondo nessuno la stia badando. [ch off]

20:52 Shade:
 La osserva, non può non esser sorpresa ed eccitata dalla situazione, soprattutto perché Ai è una ragazza magnifica e ora potranno riuscire a comunicare con maggiore tranquillità, senza avere paura per lei, senza preoccuparsi per ogni minima affermazione o comportamento…ora è tutto più facile e immagina lo sia anche per Mekura. <Credimi…è una cosa magnifica. Sono bellissimi> si volterebbe verso la madre della ragazza, per dire, in tono tranquillo <Grazie Mekura, per tutto quello che fai, per questo villaggio e per chi ami> non potrebbe non ringraziarla, soprattutto se sommiamo tutte quelle piccole cose che ha fatto per lei da quando si sono conosciute. Certamente ha fatto molto di più per il villaggio che per Shade, così come ha fatto decisamente molto più per i suoi figli che per chiunque altro, ma un ringraziamento in più non fa mai male. Dopo quel secondo di serietà però torna ai gridolini con la coetanea, insieme ai saltelli sul posto, ai complimenti e a tutto quello che riguarda il miracolo che ha colpito la giovane. <Vorrei potervi aiutare anche io…> ammette con un sorriso, ma sembra abbastanza insicura delle sue possibilità al momento. Non sa come dire quello che segue, si mangiucchia una pellicina sul labbro inferiore mentre sembrerebbe intenzionata a muoversi verso la Hyuga, alzando un dito alla bocca, iniziando a mordicchiarne l’unghia, senza staccarla, semplicemente stringendola fra i denti. <Ho…una confessione da farti. Due a dirne la verità> ammette con un mezzo sorriso. <La prima forse potrebbe interessare Ken…> anche qui, si volterebbe verso il giovane ninja, figlio della Hyuga, come a volerlo tirare nel discorso anche se non capirà nulla di quello che dice perché non è capace di parlare la lingua dei segni. <Ho perso…anzi forse non ho mai avuto, una vera e propria sensibilità nel fare del male…fisico…al prossimo…> cosa che la fa riflettere sul futuro che potrebbe affrontare come ninja del villaggio. <Durante l’ultima missione mi sono ritrovata a lamentarmi per non aver potuto…finire…il mio avversario> e qui si volterebbe verso Ai. <Persona il pessimo discorso Ai…mi serve davvero un parere da tua madre…> e poi sospirando, si soffermerebbe a pensare alla seconda confessione. <Ho sognato…credo…di aver sognato…Hiashi. Mi ha detto di non odiare questo villaggio, di non odiare in generale e di portargli del sakè sulla tomba insieme ai fiori che gli porto ogni giorno> la seconda magari è qualcosa che più potrebbe esser preso come un messaggio ironico, ma nel momento in cui parla di lui, non riesce a non farsi colpire dal dolore della sua perdita. Gli occhi diventano lucidi, il sorriso diventa difficile da tenere e la ragazza finisce con l’allontanarsi da loro, per evitare di mostrare qualche eventuale lacrima. Decisamente è ancora troppo presto. <Mi piacciono i frutti rossi, ma qualunque cosa va bene> insomma se li hai bene, sennò si accontenta. Cercherebbe di portarsi verso i due bambini nella culla, per osservarli e chiedere con evidente indecisione. <Posso…prenderli in braccio?> magari uno alla volta. [ch off]

21:10 Mekura:
 Appena sente quelle parole. la Hyuga ha un sorriso imbarazzato sul volto <non mi ringraziare> ha fatto un patto con il diavolo, letteralmente per avere quegli occhi. Non ce la fa, in effetti questo è principalmente merito di Zetsubo, per quanto odi ammetterlo, è estremamente grata a quel uomo. Forse i suoi metodi sono sbagliati, ma ha aiutato la sua famiglia, questo è un dato di fatto. Poi si parla di una confessione e del modo in cui Shade la affronta. <...> Hiashi, di nuovo. Non se ne andrà mai e in particolare la preoccupa l'insensibilità alla ragazza all'omicidio. Da una parte è un bene, meno problemi morali, ma dall'altra sa che Shade se si lamenta della cosa è perché ne soffre e continuerà a soffrirne fino ad imbruttirsi. Rimane in silenzio a pensare alle due cose prima di sentire la richiesta di Shade. <oh si> è quasi un si disperato per quanto velocemente viene detto. <si certo che puoi prenderli in braccio, anzi, aiutami a metterli nelle seggiole della cucina così stanno un po' con noi, uno alla volta, tre mesi con me li hanno resi grandi ma pesanti> Insomma, almeno ha qualcosa da farle fare mentre ci pensa su. Inizia intanto a versare il thè lasciando ad ognuno delle bustine differenti: per Shade thè ai frutti rossi, Ken e lei thè nero, Ai camomilla. <partiamo da un problema alla volta, non che uno sia meno complicato dell'altro> prende un lunghissimo respiro e inizia dal primo problema <prima voglio capire bene che cosa senti sulla questione, tu soffri per questa condizione? che emozioni senti adesso pensando a questa mancanza di sensibilità?> chiede la donna cercando di analizzarla, non vuole parlare senza sapere i dettagli, ha bisogno che Shade le parli. <Hum...> sorride <quindi il suo spirito ti è venuto in sogno> ridacchia bassa tra se e se <ah...a quanto pare capita con tutti gli Hyuga che hanno sofferto traumi atroci> sospira <tempo fa, io e Kaori abbiamo vissuto una situazione molto, molto simile, un sogno ad occhi aperti a dire il vero, le facce dei nostri morti che ci inviavano a rimanere in vita, a combattere ed andare avanti> Porta le tazze verso il tavolo, lasciando che gli altri si sedessero prima di lei scomparendo un secondo in salotto per andare a prendere un gatto di pezza e dare una coccola al cane. Il corvo intanto svolazzerebbe verso il tavolo "cibo" Ed a quel punto Ken apparirebbe con un sacchetto di pezzetti di carne, facendogli dei cenni "cibo per favore" e solo allora gli lancerebbe un pezzetto di carne. [ch off]

21:30 Shade:
 E invece lo fa, lo fa con piacere e con completa incoscienza perché non sa nulla del suo patto con il diavolo e, probabilmente, preferirebbe non saperne nulla per il resto del tempo in cui continuerà a vivere in questo momento. Sospira appena, andando a prendere la bambina, Kaori, accarezzandole dolcemente il viso mentre si sente dire di portarla in cucina in modo che, sia lei che il fratello, possano godere della compagnia dei più grandi, senza capirne i discorsi fortunatamente. <Dove la metto?> chiederebbe osservando la donna, come indecisa su qualche delle seggiole messe a loro disposizione sia quella della bambina, per poi tentare di posizionarla dolcemente al suo posto e andare a recuperare anche il secondo. Avere a che fare con i bambini sembra quasi una cosa naturale per lei, considerando soprattutto che non ha alcun problema a prenderli in braccio. Ed è proprio portando il secondo verso la cucina che, senza pensarci, andrebbe ad esclamare. <Chissà se ad Uta piacciono i bambini…magari lo possiamo usare come Babysitter> ah ecco, tranquilla Mekura lei non vuole figli, ma sa benissimo che il ragazzo ha un ottima abilità di cura nei confronti di qualunque altro essere vivente. Proprio per questo potrebbe essere un ottimo guardino per quelle due piccole pesti. Ma si rende conto di essere a rischi di danno e cambia velocemente argomento, anche perché non vuole esser costretta a passare meno tempo con lui per colpa dei figli adottivi della donna. <Strana> ammette con un tono dubbioso, mantenendo fra le sue braccia il bambino. <Mi sento strana perché so che non è una cosa normale. So che non è così che funzionano le cose e che, quando sono in una situazione di pericolo, inizio a ragionare in modo diverso. Non è solo una questione di vita o di morte…ma se mi sono spazientita perché non potevo uccidere un uomo…non è che magari trovo divertente la cosa?> non lo sa nemmeno lei, non riesce a capirsi. <Dovrei parlarne di nuovo con Uta…> vorrebbe farlo, ma non le sembra il caso <…ma non voglio farlo preoccupare. Sta facendo molto per me, compreso fingere di stare ancora male fisicamente, quando in realtà ormai è completamente guarito> perché sennò rischia di perderci qualche altro dito per colpa sua, giusto per esser sicura di non vederselo scappare sotto gli occhi. Cercherebbe a questo punto di posare anche il secondo bambino, se le fosse concesso, concentrandosi di più sui due inquietanti discorsi. <Io non so se era un sogno o meno…ero al cimitero come ogni giorno, per portargli i fiori e lui era lì, al mio fianco…ma ricordo di essermi ripresa da una sorta di semi incoscienza quando ha iniziato a piovere> un sogno, l’unica idea che le è venuta in mente. <Bello il corvo Ken!> fiera e pigra addestratrice. [Ch off]

22:23 Mekura:
 <va bene uno qualunque non ti preoccupare, afferma la donna guardando la bambina facendo un sorrisone a Kaori facendole vedere il gatto di pezza che solleva le mani verso il gatto, smaniosa. Tetsuo intanto continua a dormire come un sasso stringendo con forza il dado di gomma, il che è eccezionale nel suo piccolo. Si metterebbe a sedere vicino alla bambina in un lato libero iniziando a giocare con la bambina <pa pa pa> facendola squittire mentre cerca di prendere il gatto di stoffa. "baaa" una bolla di saliva uscirebbe fuori dalla bocca, scoppiando. La ragazza è confusa lei stessa su cosa stesse provando sulla questione, non è facile. <ti spaventa?> domanda alla fine continuando ad analizzare la situazione <non hai avuto un bel periodo, la tua stessa storia non è facile, stai cercando passo dopo passo di risolvere i tuoi problemi, se li consideri tali e questo del non provare nulla in un ambiente ostile, un ambiente che inconsciamente ti porta a dover eliminare tutto e tutti per difesa non solo psichica ma mentale, hai bisogno di pazienza e di gentilezza e tempo per capire cosa stai provando> afferma la Hyuga ritornando in silenzio mentre pensa qualcosa <senti, di essere al sicuro quando uccidi un tuo nemico? ti senti soddisfatta perché sai che in questo modo non potrà mai più ferirti? che non avrà più nessun occasione di farlo?> chiede alla fine guardandola negli occhi, paziente e comprensiva. SI ritorna alla questione di Hiashi e lei da un colpo di tosse, lasciando il gatto di pezza alla bambina che se lo porta alla bocca. <voglio rivelarti un piccolo sogno nel cassetto che ho, irrealizzabile perché non ho abbastanza conoscenze, ma che avvalora certi miei pensieri> afferma la donna sospirando mentre ci pensa <io...credo con forza nell'aldilà, credo nella dannazione per le nostre colpe e credo nella presenza dei Kami, bhe, si, sembro estremamente religiosa a parole ma è vero che dovrei pregare di più> sorride <quando...quando è accaduto che il clan Hyuga fosse in pericolo, ho studiato il nemico e quello in cui credeva e sono arrivata alla conclusione che effettivamente, gli Hyuga hanno non solo un dono divino, ma che in essi vi è un barlume di divinità, qualcosa di antico che continua a bruciare nella nostra linea vitale...e vi è bellezza in ciò> sospira <il che rende ancora più deprecabile il fatto che tutti ci vogliano assalire per degli occhi, ma discorso a parte, se tu mi stai dicendo che hai parlato con Hiashi , sono quasi sicura che il nostro chakra permetta una connessione tra la vita e la morte, qualcosa che ci permetta di lasciare in eredità, insegnamenti, volontà, di poter parlare con i nostri cari...avere una guida, sempre, anche di fronte alla estinzione> si solleva in piedi, quasi presa da una foga <e per un po' di tempo ho provato a creare un sigillo, un rituale che ci permettesse di entrare attivamente in contatto con i morti del nostro clan, di avere almeno un'ultima occasione per potergli dire...per anche solo conoscergli> c'è molto rammarico nelle sue parole e un pesante sospiro viene lasciato prima di girarsi verso Shade e risponderle alla fine <io credo che tu abbia visto realmente Hiashi, e credo che quel sakè lo devi portare insieme ai fiori, sai i morti hanno bisogno di bere molto> [ch off]

23:04 Shade:
 La bambina verrebbe posata nella sua sediolina, mentre si sente arrivare addosso una serie di domande abbastanza giuste, abbastanza normali da un certo punto di vista. <No, lo trovo solo…strano> ammette con dolcezza, con insicurezza. <Trovo trano il non provare nulla, e quella è la cosa che mi spaventa, non l’uccidere ma il non averne il rimorso> Hiashi pregava per coloro che aveva ucciso, espiava le sue colpe e rifletteva sulle sue decisione in battaglia. Lei invece è come se non fosse nemmeno uscita di casa ad uccidere quel giorno. <Quando ho ucciso il medico in ospedale, l’ho fatto per paura che potesse scappare e fare del male ad altri, ma in realtà era anche un modo per farlo smettere di parlare velocemente. In missione ho avuto paura di esser colpita e mi sono difesa di conseguenza, uccidendo, non ferendo. Non so come mi sento…davvero. Sembra quasi che quelle azioni non lascino traccia nella mia mente se non un vago e vuoto ricordo. Anche se ripenso a quello che ho fatto a mia madre…non provo nulla. Continuo a credere che, ascoltare la sua supplica, sia stata la decisione migliore e, di conseguenza, lo rifarei> ma ucciderebbe anche il medico questa volta, non solo la donna. Poi ne sente le parole riguardo la loro connessione al mondo degli spiriti, quella idea che grazie a quello che sono, possono effettivamente rimettersi in contatto con i morti. Ma lei ha già avuto il suo incontro con Hiashi e non ha trovato un gran sollievo, se non arrivando a pronunciare una serie di frasi che avrebbe dovuto dire quando il povero Hyuga era ancora vivo. <Anche io credo nell’aldilà e nei Kami…per questo non mi credo pazza ma fortunata e…sarebbe un sogno riuscire a comunicare con lui più spesso> [Ch off]

23:26 Mekura:
 <lo so....e se ti ha detto quelle cose, è ora che tu mediti su quello che ti ha detto> afferma la donna tornando a sedersi vicino alla bambina, prendendo un lungo sorso <forse, non smetterai mai di odiare il villaggio, forse non smetterai mai di odiare il tuo retaggio, ma è quello che sei Shade, prima o poi bisogna accettarlo, altrimenti non si va da nessuna parte> afferma la donna rammaricata ma sincera nel suo tono di voce. <tu sei ostinata a continuare una strada che non ti porterà a nulla se non a rivivere lo stesso dolore, per questo sono felice che tu vada a Kusa da tua sorella, ti aiuterà a staccarti da questo ambiente ed a reagire, sta solo a te Shade, io posso consigliarti ma sei tu quella che decide di seguire il consiglio> insomma, alla fine buona parte di quello che siamo è dovuto anche alle nostre scelte. <hum...quindi, inevitabilmente la tua mente si sta proteggendo in questo modo> non c'è molto da fare in questo senso, non è Shade che sta facendo questo, ma qualcun'altro al suo posto. <Shade, purtroppo su questo, non posso essere d'aiuto, so che per concezione il fatto di essere confusi e di essere sordi al rimorso è preoccupante...tuttavia, non posso biasimarti con quello che ti è successo e anche io alla fine non sono da meno. Ogni nemico che uccido è un nemico in meno che devo temere e questo significa che sono attimi in più di vita, più tempo con i miei figli e con chi amo> se solo fossero più presenti. <Shade, posso solo dirti che tutto andrà bene, anche solo il fatto che hai dei dubbi significa che ancora devi scegliere la tua strada e so per certo che riuscirai a trovare la tua strada, quella migliore per te, è questo quello che conta al momento> [ch off]

23:42 Shade:
 <Non sono ostinata a continuare su una strada che non mi porterà a nessuna parte, è che non vedo alcun altra strada da intraprendere in questo momento, Mekura. Le altre sono più buie, più fredde o più spaventose del bozzolo in cui mi sono rinchiusa al momento> lo ammette, con espressione abbastanza triste, mentre andrebbe ad alzarsi rendendosi conto che si sta facendo davvero troppo tardi per continuare quella piacevole serata in casa Hyuga senza causare loro troppi problemi. <Non volevo farti preoccupare troppo, non crucciarti su questo problema Mekura. Quello che mi ritrovo a vivere potrebbe essere momentaneo. Prima o poi le cose cambieranno, devo solo trovare il coraggio di uscire da qui> se lo sta dicendo da sola, e si, ha davvero bisogno di vedere sua sorella, ha davvero bisogno di passare del tempo con qualunque che potrebbe non solo distrarla da tutti i suoi pensieri e i suoi dubbi, ma riuscire a tirarla fuori con la forza di un ciclone e la dolcezza di una brezza da quella che effettivamente è la sua condizione di blocco da cui, già da sola, sta uscendo, a poco a poco. <Lo spero davvero Mekura, lo spero davvero. Sono molto stanca al momento, ti dispiace se torno a trovarti un altro giorno portandomi dietro Uta a conoscere i tuoi bambini?> così si ritrova con qualche bimbo in meno di cui prendersi cura, visto che probabilmente il ragazzo se li porterà via con estrema cautela. Attenderebbe le ultime risposte e gli ultimi commenti della donna alle sue parole, per poi iniziare a muoversi verso la porta, riprendendo tutte le cose che ha lasciato sparse in giro per casa e ripercorrendo i suoi passi fra le strade illuminate di Konoha. [END]

Mekura si ritrova a casa Shade, in pigiama che le viene a fare delle domande molto complesse per una donna sull'orlo di una crisi con i bambini piccoli che stava dormendo nel divano fino a quel momento.