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con Kioku, Fumiko

22:51 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] La luna alta nel cielo illumina questa notte, bella e sorella del sole, i quali come se fosse gioco, si scambierebbero il posto da che ormai se ne ha memoria di tale avvento. Ma questa sera, questa sera c’è lei, nella sua fase incompleta, un po’ come si sente il Rikudo Sennin, più bella di ogni altra stella in cielo, il palco è il cielo e lei la protagonista. Ma della luna in fin dei conti il Rikudo Sennin se ne interessa poco, per quanto possa essere bella contemplarla, lo farebbe, ma non è il caso, il vento gli sfiora il viso, la sua folta chioma nera rimarrebbe scompigliata, come un onda, fluttuerebbe e rimarrebbe in balia del moto, ondeggiando all’unisono. Ormai è da un po’ di tempo che sta facendo avanti e indietro tra Konoha e Kusa, gli esperimenti ormai stanno avanzando, arrivando a svolgimenti mai visti negli ultimi 5 anni, che ci si stia avvicinando alla sua fase finale? Lo spera Akendo, o sarebbe tutto tempo e pazienza buttata al vento, un progetto ordito proprio sotto gli occhi di questa stessa luna e di Kusagakure. Su di un masso la sua figura si staglierebbe in quel che parrebbe quasi esser uno spiazzo di questo bellissimo bosco, solare e colorato in estate, freddo, affascinante e pungente in inverno. Par quasi che ogni suo petalo si sia cristallizzato dal freddo come da preservarne il colore in attesa dell’arrivo della gemella stagione, senza nemmeno dover rifiorire, così come il Rikudo Sennin immobile nella sua posizione, come fosse una statua anch’essa di cristallo, il ginocchio leggermente piegato, posando così la propria pianta dei piedi sulla stessa roccia ove si è seduto, forma delle pieghe nell’ormai famoso tessuto nero dalle nuvole cremisi appariscenti, sotto di essa non la solita armatura che ormai sempre meno ha l’uso di portare con se, bensì una semplice maglia a retina sui si poggerebbe un copri spalle, ovviamente il tutto nascosto dal lungo manto sopracitato, così come per le sue due katane, Izanami e Izanagi, la cui sola elsa sporgerebbe in fuori e come le sue gambe il cui una semplice stoffa ne separerebbe le carni con il freddo inverno. Abbigliamento piuttosto leggero se non fosse proprio per il manto e per la resistenza dell’ex Seiun al freddo stesso, lo sguardo, segue la direzione del capo, perso nel cielo tra le stelle e la luna, assorto nei propri pensieri sul da farsi sia per gli abomini a Kusa sia per tutto quello che ne conseguirà e come dovrà muoversi, ma soprattutto la sgradevole situazione di non aver mai il 100% dei suoi poteri recuperati, da quell’evento ormai sono passati mesi e mesi, quasi un anno, eppure il segno è indelebile e non solo sul suo fisico. L’aver portato la bestia e Raido a Kusa con il jutsu del teletrasporto lo ha trovato sorprendentemente sfiancato, cosa che normalmente non sarebbe successo, come se il suo Rinnegan continuasse a chiedere un tributo sempre più grande, è il primo a predicare contro l’abuso dei poteri che uno ha ma molte volte è il primo a farlo. Un sospiro mentre lo sguardo rimbalzerebbe tra gli alberi ed i loro incantevoli fiori, poi su di nuovo nel cielo, l’aria condensata che abbandonerebbe le labbra di Akendo per librarsi nel cielo, come fumo di un caldo focolare e lui ne è il nucleo. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

23:05 Fumiko:
 La notte è giunta portando con se soltanto un senso di malinconia che attanaglia il cuore della donna. La sua casa non è molto lontana, una casa che condivide solo con la propria bambina , al momento tra le braccia della tata probabilmente, senza nemmeno la presenza di un padre. Avrebbe ucciso Raido per quello, per aver lasciato per tanto altro tempo la propria bambina da sola. Il capo si muove, destra e sinistra, palpebre calate e pressate tra loro , respiro mal controllato e un mal di testa che lentamente si fa sempre più presente. Se solo non fosse tornata nuovamente Kaori tutto sarebbe stato molto più semplice, una Hyuga in meno, e la senjuu avrebbe aggiunto una tacca a quella sua felicità nel sapere che quel clan lentamente si sia estinguendo dei suoi membri ninja. La notte allunga le sue mani sulla figura della donna, sottile si, ma non minuta. Non per una di un metro e settanta , con un davanzale visibile da parecchi metri, ma questa sua figura rimarrebbe celata per lo più grazie ad un lungo mantello blu notte che la avvolge delicatamente e la tiene bene al caldo. Questo mantello giunge fino alle caviglie, legato in vita da una grossa cintura che accentua le sue forme femminili e prorompenti. Ai piedi un paio di sandali ninjeschi chiusi, adatti a quel periodo gelido e freddo, un poco come il suo cuore al momento e nemmeno Raido sembra accorgersene. Avanzerebbe , passo lento e cadenzato, senza farsi alcun problema nel far rumore dentro quella foresta tetra e cupa, la foresta che in primavera sarebbe diventata un paradiso, adesso somiglia solo ad un cimitero. Poco illuminata dalla luna alta in cielo e con quella lieve nebbia che non guasta mai. Un perfetto film horror insomma. Il cappuccio è calato sulle spalle , il visino sottile si mostra in un bel contrasto tra il blu dei capelli, il blu del mantello, e il bianco della sua pelle diafana . Iridi viola contornati da un blu notte più scuro rispetto al colore dei capelli, piercing sotto il labbro.inferiore, e una rosa di stoffa bianca a tenere su parte dei suoi capelli sulla parte destra del capo. Un perfetto fantasma di Konan che si aggira silente in quella lugubre foresta. I piedi la portano per caso o per colpa del fato, in direzione dell'uomo dai lunghi capelli neri che tanto ha cercato, ma che adesso non è il suo primo pensiero. Ne lui ne Kurako. Una chiazza rossa subito giunge al suo fianco, trotterella sulle zampette morbide e pelose e si ferma ad odorare l'aria e il terreno < Kirara > un sussurro dolce e melodioso che interrompe il silenzio . Vorrebbe solo gridare e non tenersi tutto dentro, ma non può farlo, non deve farlo. Deve mostrare qualcosa a quel Yukio che ancora poco si fida di lei, e come dargli torto? Lei stessa ha spinto Raido verso la masayoshi , lei stessa desidera la morte di tutti loro e la creazione di un nuovo mondo. La brama che ogni.giorno cresce, infiamma l'animo selvaggio e quasi privo di sentimenti che si porta sotto la maschera di un visetto che in molti hanno osato definirlo quasi angelico. Suo padre compreso, ma non è il momento di indugiare mentalmente in qualcosa che ancora non comprende. I passi rumorosi, ma prima della propria figura farebbe il suo ingresso agli occhi del sannin , una piccola volpe, occhi dell'animale che saettano intorno e poi vanno a fermarsi sulla figura maschile. Lo fissa e poi ringhia piano. < cosa c'è Kirara? > la voce abbastanza tranquilla . La segue entrando finalmente nella visuale di Akendo. Iridi viola che seguono la direzione della volpe ,e finalmente anche lei lo vede. Ci mette qualche secondo prima di esserne sicura , la luce della luna però aiuta abbastanza a delineare almeno i tratti principali di quella figura . Iridi che si aprono, respiro corto e corpo teso < Mada..> un flebile sussurro che si espande nell'aria. No. Non è Madara. Quel volto non appartiene solo al grande Uchiha vissuto tanto tempo prima di lei, non appartiene a quella figura che stima e teme contemporaneamente. Appartiene a qualcuno abbastanza famoso < Akendo..? > una specie di domanda. Inutile dire che quel volto è conosciuto praticamente da tutti, lei compresa. E poi quel mantello non lascia spazio i dubbi. Akatsuki. Stringe leggermente gli occhi < non pensavo che un giorno sarei riuscita ad incontrarti. > voce melodiosa con una punta di nervosismo, non sa bene come iniziare. < torna qui Kirara > la volpina dopo una rapida occhiata alla padrona farebbe dietro front per nascondersi dietro di lei, dietro le gambe leccandosi le zampine. La senjuu deglutisce, chissa che personaggio sarà questo Akendo? [Chakra on]

23:35 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] La mente contorta del Rikudo Sennin rimarrebbe presa dal suo districarsi tra una infinità di domande che si pone e si risponde da solo e di dubbi esistenziali alle quali nemmeno i suoi predecessori hanno saputo dare risposta, ma lui deve fare meglio dei suoi predecessori deve e lo farà, perché dove loro hanno sbagliato lui imparerà, dove hanno titubato lui agirà, questo è il motivo per cui i Kami lo hanno scelto, dandogli in dono un fardello grande quanto lo stesso mondo e con se tutti i suoi peccati. Ma l’ingresso di un animale, lo riporterebbe sul mondo terreno, catturandone l’attenzione, cosa che normalmente non accade quando medita o si ferma a riflettere, lasciando che la fauna lo circondi ma senza mai badarci più di tanto, questa volta è diverso, la piccole volpe, a quanto pare, sembra puntarlo, ringhiando una volta d’innanzi al possessore del Rinnegan. Le palpebre solo a quel punto seguirebbero le movenze del capo, posando i proprio occhi dai motivi concentrici viola sulla volpe, in particolare gli occhi della volpe, percependo più un istinto di protezione che paura o aggressività, solo a quel punto, sfrutterebbe la sua conoscenza con gli animali e la natura, potendo percepire e a sua volta rispondere anche solo con uno sguardo o poche semplici parole, pacate ma autoritarie, così da calmare l’animale in evidente postura di difesa più che minacciato <cosa ti turba?> andrebbe a sussurrare alla bestia proprio con quel tono, conscio delle proprie capacità. Qualora l’animale risponda alla natura di Akendo, in ogni caso egli lo vedrebbe allontanarsi, portandosi ora vicino ad una figura, gli occhi lentamente si poserebbero su di ella, un bagliore violaceo nella notte, lentamente posarsi sul viso della ragazza dalle fattezze più che simili ad un altro famoso ninja, a seguire, lo sguardo del Rikudo Sennin squadrare l’intera figura, dal suo delicato viso alle sue forme sinuose, fino al vestiario, riportandosi ora verso la volpe, come a comprendere l’atteggiamento protettivo precedente. L’esclamazione della ragazza lo raggiungerebbero, dando così modo al ninja di ascoltare la voce della ragazza, mai sentita né mai vista, lo sguardo si assottiglierebbe, sentendo qualcosa di familiare in lei, come se percepisse qualcosa di già visto, ma le parole che si susseguirebbero lo allontanerebbero da queste sensazioni, andando solo a quel punto a prender parola, rispondendole con il suo solito tono che ben si abbina a questa foresta e questo gelo invernale. Le labbra schiudersi lentamente, l’aria condensarsi, le parole scivolare come infidi serpenti, acqua di un ruscello, scivolare sul terreno e lentamente arrampicarsi lungo il corpo d’ella, raggiungendo la sua mente <non sentivo pronunciare il mio nome da troppo tempo ormai> normalmente solo i pochi conoscenti che gli sono rimasti sono soliti chiamarlo per nome, ormai per il resto del mondo ninja a volte è un Kami, a volte un mito, altre volte portatore di morte, altre ancora adorato come un uomo scelto dai Kami, non che ci badi poi molto ma è sempre interessante uscire dalla monotonia <ebbene i Kami ti hanno ricompensato a quanto pare> riferendosi all’esclamazione sul loro incontro e le speranze d’incontrarlo <da adesso in poi però starà a te e non ai Kami decidere come si svolgerà e quale evoluzione prenderà questo incontro> criptico come sempre ma non è nuovo ormai si sa che di chiaro in lui non c’è proprio nulla. Un sospiro, lasciando che una nuova nuvoletta si libri nel cielo <Per tua fortuna, il tuo volermi incontrare desta la mia curiosità…per tanto, come mai speravi d’incontrarmi?> lo sguardo infine rimarrebbe per alcuni istanti sul viso della ragazza, come volerle penetrare lo sguardo d’ella ed il suo animo. [chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

23:54 Fumiko:
 Due sguardi animaleschi che si incrociano, uno felino, l'altro simile ad un mostro , qualcosa che fa drizzare il pelo sulla nuca della bestiolina. Ma anche lei finalmente ha la possibilità di vederne le fattezze, cercare la sua figura bramandola . Un desiderio che finalmente sta divenendo realtà, magari avrà le capacità di farsi prendere in simpatia? Una cosa sola è sicura, desidera il potere del sannin e desidera sfruttarlo, ma ben sa che un uomo della sua elevatura non sarà mai alla sua portata. Non nell'immediato futuro certamente. Si nutre di quella figura, gli occhi quasi spiritati , e lentamente sulle labbra della donna appare l'ombra di un lontanissimo sorriso. Il capo che si sposta leggermente verso destra, lei parla, lui parla, può sentire quella voce che tante volte ha immaginato. Ha anche pensato a vari modi di farsi avanti e uno fra tutti è spiccato nella sua mente balzando in alto alla lista delle sue possibilità, destare la sua curiosità. Solo allora avrebbe veramente potuto avanzare qualcosa, come se ne avesse il diritto, ma è determinata, coraggiosa, un poco stupida nel farlo sapendo che rischia la morte con molta probabilità, e ha anche una gran bella faccia tosta. Con gli occhi fissi su di lui muoverebbe il corpo, quasi stia fissando un leone di montagna, nero come la notte con occhi assetati di carne. I piedi la porterebbero se possibile proprio di fronte a lui, braccia lungo i fianchi senza alcuna posa difensiva, piuttosto un espressione pensierosa a quelle parole fredde e distaccate < vorresti essere chiamato in qualche altro modo? > seria e impeccabile come gli Ishiba le hanno insegnato. Eleganza, rispetto, e consapevolezza delle proprie discendenze < non sono stati i Kami > un mezzo sorriso sardonico < chiamiamola una grande fortuna, non ho dovuto girare poi chissà dove per trovarti > non lo ha cercato di certo andando in giro per il mondo ninja. Invece era stato lui ad apparire così vicino alla propria abitazione. Non risponde più, non ne ha bisogno, non ne sente il bisogno di ribattere , invece pensa a mettere insieme una frase che possa destare la sua ulteriore curiosità. Non distoglie lo sguardo, quasi lo sfida nel guardarlo intensamente. Sembra guardare proprio il grande Madara. < quelle nuvole rosse ti donano molto > non prova alcuna simpatia o antipatia per il gruppo che l'uomo guida, ma deve iniziare da una connessione tra lui e Kurako < donano molto a Mekura Hyuga. Donavano molto anche a Kurako Senjuu > la voce dolce, melodiosa, di qualcosa che nasconde del veleno. Espressione pacata e sempre l'ombra di quel sorriso < conosco una donna che mi ha parlato di te e di Kurako > tace adesso. Deve capire se ha attirato la sua attenzione e non deve giocarsi tutte le sue carte immediatamente. Deve aspettare, soppesare e forse farsi ammazzare < il mio nome è Fumiko, oppure puoi chiamarmi Konan. Come la mia antenata > qualcosa che magari possa confonderlo all'inizio oppure solo per destare la sua curiosità ancor di più? Adesso deve solo aspettare e fretta non ne ha. [Chakra on]

00:26 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Osserva le movenze della ragazza, il suo sguardo ondeggia al ritmo dei passi d’ella, segue tutto il percorso, come un leone che osserva, immobile finché la di lei figura non gli si para d’innanzi, mantiene lo sguardo fisso in quello della ninja, lasciando ch’ella possa proseguire la sua sfida si sguardi e questo lo diverte e non poco ad esser sinceri. D’altronde egli non è più di un simbolo ormai, più che una persona in carne e ossa, un punto d’inizio come anche, d’altro canto, un punto di non ritorno magari, un sospiro prima di rispondere di rimando alle parole d’ella <non ti preoccupare è solo un nome che non sento pronunciare da così tanto tempo che non par nemmeno più il mio> lo sguardo rimane fisso prima di chiudere nuovamente le labbra < ti posso assicurare che non è così semplice incontrarmi> e non lo dice per vanto quasi più per una sua mancanza di attenzioni che altro. Si zittirebbe ora, lasciando che i rumori della sera facciano da contorno al susseguirsi delle parole d’ella come in un perfetto atto teatrale giapponese, a quel punto, tra i complimenti della tunica ed i nomi dalla ragazza pronunciati che l’attenzione del Rikudo Sennin comincerebbe a farsi sempre più presente e la curiosità fanciullesca sempre più incalzante, desideroso ora di comprendere meglio la figura femminile che ora si trova d’innanzi a lui, soprattutto il perché o come mai conosca tutti questi nomi, uno in particolare e soprattutto, le sue origini. Rimanere ancora seduto sarebbe comodo certo, ma non permetterebbe al possessore del Rinnegan di esercitare tutta la sua presenza, soprattutto in quel momento, il ginocchio lentamente distendersi, trovando terreno con ambedue i piedi, si ergerebbe in piedi, i foderi delle due Katane scontrarsi, prima di sistemarsi sotto la cinta di Akendo, nella loro solita posizione, la folta chioma cadere completamente lungo tutta la schiena del ninja, un sospiro, prima di posare nuovamente lo sguardo in quello della ragazza <ho conosciuto un diretto discendente di Konan e da come ti sei presentata non credo tu possegga la leggendaria quanto antica arte Ishibaku dico bene?> La sua domanda sembra più una affermazione, sicuro della sua deduzione continuerebbe prima di essere additato nella maniera sbagliata <d’altronde sono un clan che affonda nel rispetto e negli usi quasi regali e delicati, ma d’altro canto sono anche un gruppo elitario e non perderebbero mai occasione di fare una loro entrata senza sfoggiare la loro innata> accorcerebbe maggiormente le distanze con la ninja la quale si è presentata con il nome di Fumiko <però posso tranquillamente intravedere nelle tue movenze ed usi il riflesso del clan Ishiba, senza contare l’incredibile somiglianza, non deve essere facile> esclamerebbe riferendosi a vivere con sembianze simili, indubbiamente un onore ma che porta con se altre difficoltà, porterebbe per qualche istante il capo ed il suo sguardo di conseguenza, verso la luna, proferendo un ultima volta parola <questo posto è molto suggestivo, soprattutto in inverno e vi è il rischio di fare spiacevoli incontri> parlerebbe quasi in maniera del tutto generale, salvo poi, di scatto, volgere il proprio sguardo nuovamente verso la ragazza <mai mi sarei sognato d’incontrare una ragazza con così tanti nomi da pronunziare> lo sguardo è fisso il tono è gelido, tagliente <Fumiko> andrebbe a sussurrare <chi ti ha parlato di Kurako, cosa ne sai?> nonostante il suo sguardo ed il suo tono non vi è aggressività nelle sue parole né le sue intenzioni portano a creder qualcosa di simile, forse solo la sua presenza ma quella è una semplice conseguenza, l’attenzione ora l’ha ottenuta, adesso la palla è passata nuovamente alla ragazza. [Chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

00:53 Fumiko:
 < continuerei a chiamarti Akendo. Darci del tu sembra il minimo in queste circostanze , non credi? > lei stessa ha utilizzato solo il proprio nome per consentirsi di poterlo anche solo definire col suo reale nome. Tocca alla propria parte, bisogna cadenzare le parole, lasciare che ogni parola , espressione, abbia il suo adeguato spazio per avere il maggiore degli effetti. Qualche studio di retorica insegnatole tempo prima, più per raggirare le persone e derubarle , ma adesso potrebbe tornarle utile. Occhi che seguono la sua figura in tutta la sua bellezza e fierezza , in ogni espressione minima del corpo e dello sguardo, non si lascerebbe sfuggire nulla . Una lieve tensione si crea, almeno da parte di ella, una tensione piacevole di chi sta giocando o quasi, e sente come se l'altro si stia divertendo a suo modo. Una piacevole scarica che la invoglia a continuare,a incalzare il discorso al meglio delle proprie capacità. Lo osserva ergersi in tutta la sua altezza, e ogni movimento non fa che confrontarlo con le poche cose che sa di Madara. La sua è un ossessione quasi, verso Madara e Hashirama, avere la "reincarnazione" del peggior ninja la fa sorridere timidamente. Sprazzi della mente distorta e malata della giovane che si riversano inconsapevoli su alcune espressioni, ma quando ha un obiettivo non lascia che siano quel tipo di atteggiamenti a prender il sopravvento. Deve usare la testa e la sfacciataggine. Lo vede avvicinarsi, e come una calamita anche la donna farebbe qualche passo verso di lui, non troppi, ma almeno non indietreggia. Non ha motivo di spaventarsi di lui, no? No? Alla sua affermazione un sorriso affettato si forma sulle sue labbra < un occhio critico, intelligente . Nessuno se ne era mai accorto prima con così tanta facilità > complimenti velati, seguiti da un cenno affabbile del capo in sua direzione. Non può usare la sua appartenenza a Konan fino a quel punto e non lo desidera < ho un potere infinitamente migliore e più antico > criptica anche lei, ma qui si parla di un potere genetico che ha sovrastato il suo gene Ishiba. Il mokuton ha superato di gran lunga il controllo della carta. < facile? Non lo è mai. Dico bene? Mi trovo davanti colui che porta le sembianze del grande Madara, qualcuno forse peggiore della stessa Konan.... > prende un attimo di tempo <.. almeno a quanto dicono loro. > un sorrisetto più cattivo si forma sul viso, un ombra oscura che sparisce così come è arrivata. La sua instabilità si mostra fin da subito, toccherà a l'uomo scoprire se si tratta di una recita o meno. Ne segue il profilo, la voglia di avvicinarsi è tanta, quasi a capire se non sia solo un riflesso della sua mente, che lui sia realmente li, e se ne lascia incantare senza alcun problema. Nemmeno quando si volta di scatto verso di lei lespressione non muta < sono onorata di queste parole > non si scompone, continua ancora a sorridergli amabilmente questa volta. < Kurako...Kurako..Kurako > pronunzia il nome del fratello con amore , lo carezza con le labbra e i movimenti della donna si farebbero rivedere mentre il corpo tenta di muoversi verso destra, non sta scappando, si sta preparando semplicemente. Lascia che lo sguardo si alzi verso l'alto , che la luna si faccia rivedere. Unica testimone di quell'incontro che tanto ha voluto. < Kurako Senjuu.. avrebbero dovuto trattarlo come un traditore di Konoha > la voce che si mantiene calma, non accusa ne Kurako ma un vago disprezzo si fa sentire quando pronuncia il nome del paese che l'ha ospitata per un tempo limitatissimo < a Konoha ho avuto il piacere di entrare in contatto con una donna, una bella donna. Una certa Shura Senjuu. È stata lei a parlarmi di Kurako..e della sua venuta nell'akatsuki. Abbandonando tutti e tutto > gli occhi che si volgono verso il moro, il corpo che si gira lentamente verso di lui < so che eravate molto intimi, prima che lui morisse > proverebbe a fare qualche passo verso di lui < vorrei sapere qualcosa di voi due.. dove si trova il suo corpo? > lei sa bene dove si trovi, deve solo tastare il terreno per capire se sia una informazione che può utilizzare < e che legame vi univa > un ultimo sussurro. Si sente solo la volpe che si allontana tra gli alberi della foresta lasciandoli definitivamente soli. Sta rischiando molto in quel modo, ma non ha molta scelta. [Chakra on]

01:32 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Un cenno con il capo d’assenso alle prime parole della ragazza, senza però proferir parola, continuando quel gioco di sguardi e movenze che ha fin da subito marchiato il loro incontro, un gioco più mentale che fisico o verbale, dove la reale forza è insita nell’astuzia e nell’intelligenza più che nella becera forza. I violacei occhi concentrici risaltano in quella cornice scura e glaciale, nonostante siano dormienti ed il loro colare è più un pallido violaceo che uno brillante, iridi puntate in quelle d’ella, come a volerla penetrare, mentre le parole di Fumiko lo raggiungerebbero, prendendo parola solo per qualche istante, incuriosito dall’affermazione della ragazza <l’aver passato molto tempo con gli Ishiba mi ha aiutato> andando anche a fare il modesto in questo frangente concludendo infine con poche parole <indubbiamente un potere tale da schiacciare il tuo gene e la tua eredità Ishiba> nulla più, lasciando che la ragazza possa continuare, continuare ed arrivare alla parte che più gli interessa d’altronde. Lo sguardo rimane fisso sulla ragazza, carpendone ogni singolo spasmo muscolare in ogni sua movenza, verbo o semplice respiro, al culmine della sua concentrazione le parole della ragazza, riguardanti Kurako, comincerebbero a scorrere, mentre lo sguardo del Rikudo Sennin si assottiglierebbe sempre più, in particolare, al sentir nominare il nome della madre di Kurako, così come la seguente domanda, che subito comincerebbe a mettere in moto l’intelletto più che conosciuto del possessore del Rinnegan, cominciando ad ipotizzare miriadi di scenari e possibili perché su tal domanda posta, ma tempo al tempo ogni cosa avrà risposta. Un sospiro, lasciando che il freddo raggiunga i suoi polmoni, l’aria condensata abbandonare le calde labbra, mentre la voce lentamente scivolare via, librarsi nel cielo <nonostante avesse compiuto diversi errori, Kurako è stato un protettore di Konoha più che un traditore e questo sua madre lo sapeva bene> le sue parole sembrano più quelle di un padre nei riguardi di un figlio, non certo per volerlo giustificare quanto più per proteggerlo, anche ora, nella sua morte, d’altronde è una ferita che mai si rimarginerà, finché avrà vita, l’unico motivo per cui Kurako è morto è colpa sua, poiché egli è stato l’inizio e al tempo stesso la fine per Kurako Senjuu, una cosa che mai probabilmente si potrà perdonare <per aver avuto la benevolenza della madre di Kurako deve se non altro fidarsi di te, cosa che di certo non mi è concessa ma anche solo volendo risponderti> riguardo ovviamente alla domanda più preoccupante quanto curiosa sulla locazione del corpo, ignaro ovviamente che lei già lo sappia <non ho idea di dove possa essere, ovviamente ho i miei sospetti ma è un bene che non sappia dove si trovi il corpo> d’altronde i termini dell’accordo sono stati questi con Yukio, o nulla gli avrebbe vietato di resuscitarlo con il Gedo Rinne Tensei, ovviamente la ragazza non può sapere poiché vi sono solo miti e leggende riguardo al potere del Rinnegan, ma Akendo ha avuto modo di appurare queste leggende di propria mano, strappando dall’oltretomba proprio Katsumi Uchiha e con esso un nuovo potere per il ragazzo. Lo sguardo sembra perdersi per attimi in quelle parole, la ragazza lo potrà notare, probabilmente senza capire realmente il motivo di quelle parole, ma potrà farci caso senza problemi, non finirebbe però in tal modo, un ennesimo sospiro, lasciando che degli attimi di pausa riempiano il loco di tensione, il suo sguardo è indubbiamente cambiato a seguito della domanda d’ella, indubbiamente sempre più incuriosito ma ora qualcosa vi è qualcosa di strano e distorto nel suo sguardo <era il mio braccio destro nell’Akatsuki> senza ovviamente andare a citare la figura di Yukio essendo anche il Kage di Kusa <ma nulla di più, indubbiamente un elemento dotato di grande intelletto e di una incredibile determinazione> la stessa che lo ha portato a farsi troppe domande, domande a cui ha voluto con insistenza una risposta da parte di Akendo, le stesse risposte che lo hanno portato lentamente nel baratro della follia, poiché non sempre la conoscenza è qualcosa di positivo. Si zittirebbe dunque, non andando a proferire oltre riguardo al suo reale rapporto con Kurako Senju, un qualcosa di più simile ad un padre-figlio che abbia mai avuto o conosciuto, così come l’averlo preso sotto la propria ala, cresciuto ed insegnato quante più cose possibili, salvo poi vederlo morire in quel modo, conscio di essere stato la causa di tutto e la sua fine. Si porterebbe sul fianco della donna, portando per qualche attimi lo braccia dietro la schiena, unendo le proprie mani in una stretta, zampettando sul fianco d’ella si avvicinerebbe, inclinando il capo, all’orecchio d’ella vociando solo a quel punto <ora però mi incuriosisce sapere come mai vuoi informazioni di questo genere su un traditore come Kurako> andando ovviamente ad ironizzarci sopra concludendo infine, una volta portatosi alle spalle d’ella <chissà…> andrebbe quasi a sussurrare. Ora a lei, non vi è voluto imporre con la forza, ne sfruttare le proprie abilità, dando alla ragazza libero arbitrio su come far procedere questa conversazione, su come far evolvere questo scenario, uno dei tanti, che potrebbe evolversi in un altro ancora tra le miliardi di possibili sfaccettature e possibilità di svolgimento, saprà soddisfare la richiesta del Rikudo Sennin? In questo momento la penna è in mano alla Senjuu, a lei decidere come saranno le prossime pagine di questo atto. [Chakra on] [Rinnegan: off] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

01:57 Fumiko:
 < esattamente > riporta di nuovo gli occhi su di lui, più curiosa di prima. Che quegli occhi che riesce a malapena intravedere a causa della poca luce e della distanza tra i loro corpi, siano veramente in grado di leggerle dentro? Di riuscire a carpire i pensieri della donna? Una possibilità che non vede possibile. È dentro un genjutsu? Non le sembra così, ma non si sa mai cosa possa combinarle un sannin. Kurako, tutto verte intorno a quello strano e malato ragazzo verso la quale prova un grande senso di rispetto . Colui che ha protetto la loro madre in ogni momento, o quasi, un motivo più che valido per la donna di essere così tanto ossessionata dal riportare quel corpo indietro, di riportarlo alla propria madre , e finalmente dargli una degna sepoltura. Ascolta le parole di Akendo, le sente strane, come se sentisse la propria madre parlare di suo figlio. Stringe gli occhi, quanto era profondo quel loro rapporto? Fin dove ha affondato quelle radici? < solo Shura ha pensato così di lui. Diverse persone la pensano diversamente.. e anch'io ho qualche dubbio . > peccato che al momento si stia rifiutando di avere ricordi del padre, non li vuole ma con quelli ha perso un ricordo fondamentale di Kurako, quello che gli fa dire queste cose. < per abbandonare il suo villaggio avrà avuto i suoi motivi, non che mi interessi di konoha > lascia che quel discorso muoia velocemente così come è nato, hanno chissà quanto poco tempo per parlare ancora e deve arrivare al punto prima o poi. < Shura mi vuole molto bene > non potrebbe nasconderlo, le vuole bene come.una madre vuole bene alla figlia. Un legame che man mano si sta stringendo, diverso ma altrettanto simile a quello dei due uomini. Rimane quasi di sasso nel sapere che nemmeno Akendo sappia con certezza dove si trovi il corpo di Kurako, cosa che le fa storcere il nasino qualche momento, prima di ritornare pensierosa. Deve riflettere bene. Quell'informazione l'ha data Raido, può fidarsi no? No. Non si fida dell'Oboro, non più ormai, non come prima e ogni sua parola e affermazione ormai verrà sempre messa in dubbio dalla donna. Ma allo stesso tempo non potrà metterlo nei guai, sia mai che vengano a conoscenza della Masayoshi, così avrebbe distrutto i propri sogni da sola < capisco > rimurgina ancora, riflette velocemente, gli occhi puntati su di lui ma quasi spenti, perché la mente è altrove, molto lontana da li. < una posizione così...elevata > nota con un pizzico di curiosità in più, data anche dal fatto che l'uomo stia parlando realmente. < che distacco e freddezza..prima mi sembravi quasi stessi coccolando Kurako con le tue parole. O mi sbaglio? > tira ad indovinare con sempre quel dannato sorrisetto che spunta ogni qual volta capisce di aver fatto centro o quasi. Lo fissa, un brivido scende lungo la schiena e si ferma al ventre, un brivido di piacere fisico si, ma soprattutto.intellettuale. L'uomo possiede una mente affascinante, la sua intelligenza e il suo essere così acuto la sta portando a dare il meglio di se durante quella piccola battaglia di menti. Occhi dentro i suoi, non smuove un muscolo, un passo, se non il collo per seguirne i movimenti. Lo lascia avvicinare con un sorriso di desiderio sulle labbra socchiuse . La voce e il.calore che la colpiscono in pieno, carezzano quella parte che è tanto delicata per lei, quella che la fa fremere dentro e che causa un respiro più pesante , affannato, che cerca di nascondere. Ma è pur sempre una donna. < queste informazioni le ho cercate > volterebbe il.collo per guardarlo di sbieco, la voce ridotta ad un sussurro < desidero avere il suo corpo > sussurra ancora lasciva. Il corpo che lentamente , sensuale, andrebbe a voltarsi verso di lui, così da essere faccia a faccia finalmente < dopotutto... essendo sua sorella ne ho il pieno diritto > soffia dolcemente verso di lui, ma alla fine confessa. Lascia che l'uomo digerisca quella notizia a lui sconosciuta, e sconosciuta anche a lei fino ad un anno prima. < voglio riportare il corpo di mio fratello a mia madre > sussurra le sue intenzioni adesso, la verità che le.si legge negli occhi < e dargli la giusta sepoltura.. e potrei anche sapere dove si trovi il suo corpo > adesso tocca all'uomo dare una risposta e lei sarebbe rimasta li in silenzio religioso attendendo una risposta positiva. Vuole quel corpo e avverare il desiderio della madre, essere finalmente lei quella che la protegge . Inclina leggermente il capo verso destra, il sopracciglio sinistro che lentamente si inarca, così come l'angolo sinistro della bocca. [Chakra on]

02:41 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Indubbiamente le parole precedenti dello stesso Rikudo Sennin si scontrano con quelle riguardo l’operato di Kurako e come dovesse essere visto dal mondo ninja, un contrasto facilmente notabile, le parole continuano, il gioco continua…come un tira e molle per vedere fino a dove ci si può spingere con l’intelletto altrui, quanto oltre si può giocare e trovare intesa con l’altrui mente. All’ultima affermazione della ninja di Kusa, Akendo prenderebbe parola in modo anche da delucidare alcuni aspetti che forse la stessa ragazza ignorava <l’abbandono del villaggio è ordine assoluto da parte della stessa Akatsuki> quindi in parole povere da parte sua <ed il tutto è sotto la consapevolezza del Kage stesso> i patti d’alleanza stessi non solo costringono il Kage a non poter obbiettare ma soprattutto non poter rigettare la proposta di qualunque grado sia il ninja in questione, un potere non di poco conto. Un sospiro prima di continuare, labbra schiudersi nuovamente, mentre le parole scorrerebbero fluide, lo sguardo ricercar il di lei <conosco abbastanza bene Shura, quanto basta da aver dato la notizia della morte di Kurako, quanto basta per vederla ridursi in cenere a quelle parole> non che voglia certo rivivere ora quegli attimi, non di certo. Ecco ora che la voce della ragazza, acuta ed intelligente, catturerebbe quella discrepanza nelle parole proferite su Kurako, volente o nolente, forse in futuro potrà veramente scoprire cosa e quale rapporto legava Akendo ed il Senjuu, andando avanti con la storia del capo e del braccio destro, nulla più, si sente quasi che è falsa, come se stesse omettendo qualcosa, non lo nasconde, ne vuole farlo, poiché al tempo stesso gli dà un che di piacevole far apparire questa cosa, stuzzicando così la ragazza <indubbiamente, essendo stato il mio braccio destro era come una mia estensione in alcuni casi, senza contare il lungo tempo speso assieme per determinate missioni che non si potevano affidare ad altri> un qualcosa di molto gerarchico insomma ma ovviamente sa di amaro, parole amare che mal potrebbero soddisfare la curiosità di Fumiko, ora l’uno d’innanzi all’altra, nuovamente, il calore dei loro fiati mischiarsi, condensarsi e volare via nel freddo cielo di questa notte, ora che sono più vicini i loro sguardi sono ben visibili. Infine la scoperta, rivelazione che certo non si aspettava di avere né mai si sarebbe sognato di udire in questa giornata, la cosa lo prende in contro tempo, elaborando questa affermazione e a seguire la volontà della ragazza stessa nei riguardi del corpo del fratello. Una sorella, la cosa non solo lo incuriosisce ma lo sconcerta, più che per la scoperta per il fatto che Kurako stesso non ne abbia mai fatto menzione, il che lo stranisce andando dunque a vociare di rimando <come posso sapere che non sei una semplice spia, desiderosa d’impossessarsi del corpo di Kurako Senjuu? Come posso essere certo che tu sia effettivamente sua sorella?> un sorriso malevolo si formerebbe sul suo viso, smorzando quell’espressione gelida, deformando il suo viso. La sua è una domanda fine a se stessa, ha già molti elementi per determinare se sia o meno sua sorella, anche solo volendo indagare ulteriormente, così come si è già fatto diverse ipotesi ora su quale possa mai essere il gene dominante che ha schiacciato quello Ishiba eppure, vuole qualcosa, vuole una dimostrazione, o chissà cosa si possa inventare la ragazza, una domanda volta non solo ad irritare un po’ la giovane Kunoichi ma soprattutto a mostrarsi in più di uno dei tanti aspetti con il quale si è presentata al Rikudo Sennin, lo sguardo rimane fisso, così come il calore percepibile dei loro sussurri mancati, dei loro respiri, del freddo che fa da cornice a tutta questa situazione. In base a come risponderà chissà cosa potrebbe fare Akendo, d’altronde il più delle volte la sua mente è così imprevedibile che nemmeno lui sa come agirà in determinate situazioni, godendosi dunque questo atto messo in scena i cui autori sono loro stessi e tutto il resto è solo scena.

03:04 Fumiko:
 Ulteriori informazioni vengono elargite quella notte dallo stesso sannin, informazioni che accendono di nuovo la sua curiosità verso quel gruppo . Un akatsuki decisamente diversa da quella che è stata fondata da Konan , un gruppo di mercenari. < oh, questo non mi era noto > ammette data la propria espressione ben più che stupita < grazie della spiegazione > sempre educata quando serve non si tira indietro dal ringraziarlo. < sei stato tu stesso a dirle della sua morte allora > può solo immaginare quanto dolore abbia passato la madre nel sapere che suo figlio sia morto. Cosa proverebbe se le portassero via la vita della sua bambina? Morirebbe di dolore, impazzirebbe, ma nonostante tutto Shura si era dimostrata molto più forte di lei. Comprende quel legame intimo, un legame confessato dalla madre, confermato dal moro. Un legame molto più profondo che un semplice braccio destro, qualcuno che sta sotto i tuoi ordini. Affila lo sguardo , no che non ci sta credendo < un mio sottoposto? Starebbe sotto i miei ordini e verrebbe sfruttato solo per le sue capacità > ammette provando a mettersi nei suoi panni di capo , lei stessa sarebbe stata imparziale con tutti, avrebbe fatto in modo di non avvicinarsi a nessuno . < se vuoi continuare così fa pure, non voglio insistere ne costringerti > come se potesse farlo, ma almeno è sincera . Non vuole indagare troppo a fondo ma una cosa l'ha capita, qualcosa sotto c'è, e chissà che il ragazzo non glielo confessi quella stessa notte? Ma lei confessa per prima, ormai è tempo di farlo, di dire chi è realmente. Vede la sorpresa nello sguardo vicino del giovane uomo, vede come Akendo ne resti ben più che stupito. A differenza di lei che si aspetta sempre quel genere di domande, domande atte a cercare la menzogna nelle proprie parole e rivelazioni . < come puoi saperlo? > sorride . Lo fissa intensamente, i centimetri che li separano sono davvero pochi, abbastanza per provare a sfiorare il petto altrui coi propri seni, i piedini che si alzerebbero sulle punte , il volto che cerca di raggiungere il suo orecchio destro. Prova anche a far andare la mano destra con estrema delicatezza sul lato sinistro del suo volto, un tocco delicato , sempre che tutto ciò venisse concesso < sono sicura che potresti andare da mia madre a chiederle di presenza > sussurra sfiorandogli l'orecchio con le labbra morbide e carnose. Un sussurro languido, roco, e divertito pure < quindi, cosa vorrebbe vedere il grande Akendo da me? > ribatte prontamente a quella provocazione, ma seriamente interessata a cosa stia puntando l'uomo, a cosa desideri da lei, quale prova vorrebbe vedere per capire che sia o meno la sorella di Kurako. Allo stesso modo in cui ella è salita verso di lui per provare a sussurrargli quelle parole, le punte dei piedi calerebbero nuovamente per portare i talloni al suolo. La mano che invece resterebbe se possibile solo qualche secondo in più prima di scivolare via accanto al proprio fianco, in modo quindi da poterne incontrare gli occhi. Un espressione di divertimento e sfida brilla nelle proprie iridi, una sfida che la fa fremere come poche altre volte nella sua vita, una sfida che ha il gusto di qualcosa di nuovo, di una persona nuova con una mente complessa e difficile da comprendere come quella del sannin. Una mente che riesce ad affascinarla ancora e che la porta a dar sempre di più in quel gioco che par infinito. [Chakra on]

03:38 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Le parole della ragazza ribattono subito le sue, creando questo botta e risposta che par simili a due bambini ma che affonda le radici in un qualcosa di ben più complicato ed intricato di un incontro che tutto è fuorché una semplice chiacchierata, un’pericoloso quanto leggiadro scambio di affilate stoccate, volte a penetrare la mente altrui quasi più per gioco ormai che per altro. Un principio che ormai forse nemmeno i due ricordano più ma che continuano per puro e semplice piacere egoista < pur vero però che quando si ha a che fare con ninja di grado elitario sfruttarli unicamente vorrebbe dire imporsi ogni qual volta con la forza> un sospiro prima di concludere <quanto più è conveniente guadagnarsi il loro rispetto, conci della tua forza, immolarsi e sacrificarsi anche per te…non sarebbe meglio?> non si aspetta di certo che la ragazza sappia già tutte queste determinate meccaniche o deduzioni, d’altronde par essere molto più giovane in confronto ad Akendo, ma ciò non toglie che anche in questo frangente sta apprendendo, imparando qualcosa di nuovo, anche questo è il Rikudo Sennin sotto certi versi. Annuirebbe solamente alle ultime parole di Fumiko riguardo il rapporto con Kurako, se vi sarà occasione in futuro chissà, forse gliene parlerà, concentrandosi invece in maniera più vigorosa sulle movenze della ragazza, seguendo con lo sguardo ogni semplice muscolo muoversi verso il proprio corpo, percepire quel leggero contatto dei di lei seni, mentre la vedrebbe avvicinarsi, brividi percorrerebbero la sua pelle, il di lei caldo respiro, avvolgere le sue membra, lasciandosi ovviamente toccare, non che si possa mai rifiutare ovviamente, ascoltando il sussurro della Kunoichi. Un movimento al quale Akendo risponderebbe senza perdersi di certo in chiacchiere, mantenendo l’ormai inesistente distanza tra i due, lentamente muoverebbe il proprio capo verso quello di Fumiko, movenze così lente che paiono passar secoli, attimi infiniti, lo sguardo avvicinarsi, così come la sua folta chioma, le sue labbra, il suo viso…sempre più vicino. Andando oltre la zona limite della ragazza, le loro labbra paion quasi toccarsi, sfiorarsi per un millesimo di secondo, prima che il volto scivoli verso l’orecchio sinistro della ragazza, proprio come lei ha fatto con lui poc’anzi, un sospiro, lasciando che il caldo respiro avvolga le membra della ragazza, sfiorandole per qualche istante con la propria gote e labbra successivamente, andando a sussurrare solo a quel punto, un sibilo, un eco passato <cosa voglio vedere?> c’è della malizia nelle sue parole o per lo meno potrebbe tranquillamente esserci e non si preoccupa nemmeno più di tanto di lasciarla trasparire o meno, mentre sfilerebbe nuovamente verso il volto d’ella, il braccio destro si leverebbe, parallelo al terreno, staccatosi dal fianco, la mano rispettiva si porterebbe prima a scivolare sulla gote sinistra della ragazza infine, si poserebbe sul mento, con l’indice ed il medio uniti, come a sostenere il viso d’ella proprio sullo stesso piano del proprio. Le labbra paion sempre quasi per toccarsi, si potrebbe percepire il calore delle rispettive sulle proprie, proprio come se fossero a contatto, lentamente proprio queste, schiudersi, lasciare che il torpore del caldo avvolga la giovine prima di vociare nuovamente, un ultima volta < cosa desideri nel profondo del tuo essere?> ecco cosa voleva, gli basta solo avere questa risposta, mentre il chakra con violenza verrebbe portato fino alle cavità oculari, dirigendolo verso gli Tsubo presenti nel condotto oculare, li, inonderebbe di chakra stesso ogni punto di fuga presente, irrorando i bulbi oculari del proprio chakra…il risveglio è imminente. La ragazza stessa potrà notare come il violaceo lentamente prenda vigore divenendo poco a poco un gemma viola nella buia notte, una scena che pochi posso dire di avervi assistito per poterlo raccontare, un violaceo bagliore nella notte, fissi nelle iridi di lei, il loro calore mescolarsi, così vicini da potersi quasi unire nel senso vero e proprio della frase, divenendo un'unica cosa, la domanda è stata posta…questo era quello che voleva Akendo. [se Rinnegan on] [Chakra on] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

04:08 Fumiko:
 Ascolta quell'ulteriore insegnamento, e ciò la lascia leggermente perplessa < questo significa sfruttare un rapporto che si fonda su menzogna e sfruttamento.. crudele > non un giudizio verso di lui, ma verso quel pensiero in generale. Passa qualche secondo prima che un sorriso quasi malato si formi sul volto angelico della ragazza < mi piace > sfruttare la gente , farsi amare e poi gettarla via come spazzatura < hai usato Kurako quindi > velenosa vuole andare a pungerlo in quel punto, con le stesse parole che lui ha utilizzato. Vuole carpire altri segreti, di come quell'uomo sia veramente affezionato o meno al proprio fratello. Riesce ad avvicinarsi, a toccarlo, a sfiorarlo, conscia di quello che desidera in quel momento da lui, di come quelle parole stiano scatenando sensazioni forti, e un assillante desiderio che vuol essere appagato assolutamente. Lo sfiora, ne prende il calore, purtroppo dura pochi secondi, così da poter accendere una possibile fiamma dentro di lui. Ha solo qualche secondo di tempo per comprendere come l'uomo si stia avvicinando, conscia che però quel gioco lo stanno facendo in due, che entrambi sono partecipanti attivi di come quelle piccole attenzioni ,come il semplice sfiorarsi, possa rendere quell'esperienza ancor più intrigante. Le labbra morbide si schiudono, il volto alzato verso il suo , ma gli occhi leggermente socchiusi a osservarne movenze ed espressioni. Il petto batte veloce ad ogni secondo, ma non sarà lei ad azzerare completamente quelle distanze. Le labbra si sfiorano, sente il suo respiro caldo, così come lui potrà sentire il suo, leggermente sforzato ma ancora nella norma, per fortuna. Si costringe a chiudere la bocca, a calmare il respiro e a trattenersi li, immobile . Quel respiro che avvolge il suo punto debole la fa tremare leggermente, il respiro che sfugge pesante dalle labbra , le iridi che si celano parzialmente al mondo esterno. Ancora una volta deglutisce, cerca la concentrazione necessaria a non cedere, non ancora. Peccato che l'uomo continui quel gioco al meglio, quelle parole scelte con accuratezza le fanno stringere il.corpo, la mano che sfiora la propria gote sembra infiammarsi sotto il suo tocco . Si lascia sostenere il volto, le gote rosee , gli occhi lucidi, la sta mettendo alla prova in quel modo. Una lenta e dolcissima tortura che non sembra voler terminare. Quella domanda che scatena dentro di se emozioni potenti..ma deve rispondere < per questa notte sappiamo entrambi cosa desidero > solleva la mano destra cercando di tracciare una linea immaginaria sul.volto del moro, una linea delicata che passa dalla tempia fino alla mascella. Lo seguirebbe toccandolo ancora per giungere al mento, da li salirebbe per sfiorargli le labbra con l'indice. Gli occhi che sollevati non si perdono quella trasformazione . Ne rimangono incantati, come una farfalla davanti ad un serpente, una trasformazione che accende un desiderio diverso dentro di se, un desiderio di avere quel potere, di avere un.potere tale da poter piegare chiunque. Affonda dentro quelle iridi strane per molti secondi, si lascia trasportare da quel momento di intensità < io desidero.. > sussurra provando adesso lei ad accorciare le distanze, ad avvicinarsi lenta, suadente, col corpo che si adatterebbe a quello di lui, a sfiorargli le labbra con le proprie <..divenire un kami > un dio sceso in terra, qualcuno di così potente e che metta così tanto timore da venire venerata. Ecco il suo desiderio più profondo. Le labbra sempre li ancora e ancora, senza mai toccarsi veramente, solo sfiorarsi in una danza erotica che si infiamma ancor di più. [Chakra on]

17:37 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Quel gioco che ormai sembra essersi portato su di un altro livello, completamente diverso, ora vede le menti distaccarsi ed osservare come oltre agli sguardi ora entrino in gioco anche gli istinti primordiali, quelli carnali e non, le membra altrui toccarsi con le proprie, incontrarsi, sfiorarsi per qualche istante, per poi riprendere quella danza selvaggia che solo i Kami sanno dove potrà finire questo pericoloso gioco, per ambedue le parti. Gli sguardi, le dita si muovono, delineano contorni attorno alla loro pelle, la domanda è stata posta e quell’assordante silenzio, riempito solamente da forti respiri e sussulti al tocco altrui, un'unica fonte di calore che all’unisono batte mentre tutto attorno la foresta è dormiente, congelata, in attesa che un sole più forte ne ridesti dal sonno, volendo, si potrebbe dire lo stesso per Fumiko, forse è proprio come questa foresta, in attesa di un sole ben più potente, che la ridesti e la illumini. Di allegoria e filosofie ne potremmo trovare in quantità se solo volesse il Rikudo Sennin, ma ora come ora, la cosa che più gli preme è la risposta, andandole a rispondere nel mentre, senza mai staccarsi da quella danza, così vicini da poter sentire lo schiudere delle labbra del possessore del rinnegan, il caldo respiro investirla, le parole mano a mano arrivare <in un certo senso, tutte le persone sfruttano per i propri scopi le altre no?> a quella domanda retorica le labbra sfiorerebbero quelle altrui, lasciando così che il duo piombi nuovamente nel silenzio tombale della foresta, in attesa della fatidica risposta. Parole scelte non a caso, del resto come la giovane Fumiko voglia sfruttare Akendo, dal canto suo nulla vieta in un futuro non possa fare lo stesso Akendo, forse lo sta già facendo, ma questa è tutt’altra storia poiché finalmente, tra sguardi e respiri affannati la risposta infine arriva, dal cuore, un urlo dell’anima, un sussurro che proviene dal luogo più insito ed inviolabile della ragazza…la sua anima, non vi è nulla di più puro e sincero. Si gode il momento come un torturatore con la sua vittima, come un masochista con la sua padrona, gioisce in quell’atto, godendosi ogni singolo spasmo muscolare d’ella, ogni sguardo, l’iride che si muove, quel caldo sussurro che arriva, la cui propria mente s’impregna, le labbra si schiudono per un ultima volta, il calore celato al loro interno, condensarsi e volare via, le labbra sfiorarsi nuovamente, così vicini che le loro iridi potrebbero entrare l’una nelle altre, mentre il violaceo bagliore cattura qualsiasi cosa e non lascia sfuggire nulla <allora…> andrebbe a sussurrare lentamente come solo un amante nella notte più focosa saprebbe fare <fallo> un affermazione che potrebbe benissimo essere scambiata per follia, o un qualunquismo da quattro soldi, se non fosse che a pronunciarla è proprio colui che molti identificano come un Kami sceso in terra, altri come un semidio, alcuni come un eletto, scelto dai Kami, tutto può essere vero come falso…a deciderlo siamo noi stessi <brilla più di tutti, sii egoista dei tuoi desideri e diventa ciò che vuoi essere> come una farfalla si schiude dal bozzolo e vola alta nel cielo, il suo momento di gloria, in quel momento la più bella e luminosa di tutte, padrona del monda, unica nel suo genere. Si zittirebbe infine, lasciando che le sue parole, per quanto criptiche e complicate vengano assorbite, lasciando che il suo sguardo continui a parlare per lui. [Rinnegan on] [Chakra on] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

18:00 Fumiko:
 Ormai non esiste più alcuna distanza, nessuna foresta a fare da spettatrice a quell'incontro voluto dal destino, o dai kami che siano, niente ha più importanza se non star vicina a quell'uomo. Una notte strana, diversa, dove la donna riesce a percepire diverse sensazioni. Amore, eccitazione, tenerezza... nessuna di queste espressioni è quella giusta. Si tratta piuttosto di invidia mista a gelosia di nervosismo e desiderio. Qualcosa che infiamma e brucia, ma nessuna fiamma passionale che scemerà così come è nata, una fiamma mentale che l'altro incoraggia standole così vicino. < mi sembra di averti già conosciuto > sussurra con una curiosità che non stona con la situazione, una curiosità che vuole soddisfare < in un altra vita, in un altra epoca > qualcosa di lontano, un eco perso nella sua memoria e nel suo essere. Un incontro che prima di allora non vi è mai stato. < no.. tu non sfruttavi Kurako > sottolinea con calma, i fiati che si mischiano, il calore dei loro corpi che come ondate si infrange come uno schiaffo sul corpo altrui. Sente il volto caldo, di un piacere mal nascosto < o non saresti andato di persona da nostra madre > affila lo sguardo, osserva e annega di nuovo nel viola dei suoi occhi, tanto antichi e potenti da non poter immaginare cosa potrebbe non fare. Una semplice domanda che punge il suo.essere, affonda le sue unghie e strappa il suo desiderio dalle labbra..e sa che non potrebbe mai mentire in quelle condizioni, non potrebbe riuscirci e non lo desidera. Vuole vedere la reazione dell'uomo, e non si aspetta qualcuno che cerchi di farla ragionare, riportarla con i piedi per terra, dirle che ha diverse persone alla quale pensare, a dirle di crearsi una vita mite e insignificante. Una vita che un giorno si sarebbe amalgamata con l'ambiente circostante fino a sparire..non lo vuole..vuole brillare oltre ogni cosa. Vicini, tanto vicini ma non troppo, non come desidera lei. La mano che segue le sue linee, scoprono il volto di un uomo mai visto realmente. Ne tasta le labbra, morbide, con tanta delicatezza porterebbe la mano sulla guancia sinistra per carezzarla mentre attende quel giudizio divino che sta per colpirla. Una spada di Damocle sul capo che potrebbe spezzarla in un modo o in un altro.. < che occhi magnifici > non potrebbe dire altro quando ormai sembrano volersi unire in un solo essere tanto sono vicini. Attende con il fiato spezzato e quando alla fine parla il.petto si incendia, un calore più violento divampa, le iridi si allargano, il respiro si ferma e la mano si irrigidisce sul suo volto. Fallo. Una parola che aspettava. Una spinta decisa e forte senza se e senza ma, la risposta definitiva . Prendersi quello che desidera. Lentamente , col silenzio di nuovo tra loro, la donna comincia a rilassarsi ma mai abbastanza. Come potrebbe farlo in quel momento? Gli occhi non si staccano dai suoi < lo farò > sussurra con convinzione, i suoi stessi occhi parlano, divampano di un fuoco che potrebbe distruggerla completamente ma allo stesso tempo infiamma la propria anima per farla sentire viva, consapevole di tutto. Millimetri che li separano, labbra che si sfiorano ad ogni parola. Calano lentamente le palpebre ma non completamente, e senza pensare cercherebbe di annullare quel linea invisibile che li ha tenuti separati. Prova ad appoggiare le labbra contro le sue, lentamente in modo che queste possano modellarsi sulle sue. Un bacio che durerebbe qualche secondo che sa di infinito per lei, per il cuore che galoppa sempre più veloce . Tornerebbe indietro solo per continuare a sfiorare le sue labbra e per tornare a guardarlo dentro le iridi < prenderò quello che desidero > [chakra on]

18:33 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi] Lascia che le parole della ragazza scorrano, abbozzando un sorriso quasi sadico, ma senza proferir parola, lasciando che quelle affermazioni lascino il tempo che trovino, così da non allentare la tensione creatasi ormai, a parlare saranno i loro sguardi, i loro respiri, le loro labbra fremere allo sfiorarsi. La mano d’ella lentamente scorre sul proprio volto, lasciando alla giovane Kunoichi libero movimento, permettendole di toccare ogni sua membra, potrà così notare, nonostante tutto il potere che i suoi occhi sprigionano, i segni di un uomo adulto, le cui diverse guerre hanno impresso ricordi e dolori, un volto vissuto e non da una vita monotona questo è certo poi le parole di Fumiko, lo sguardo del Rikudo Sennin assottigliarsi a quel complimento, così da accentuarlo , infine l’affermazione della Senjuu, altro non si aspettava da una ragazza del genere, certo avrebbe potuto rispondere in modo diverso ma allora questo loro incontro non avrebbe avuto senso, per tanto anelava quanto lei una risposta del genere, come se non stesse aspettando altro, paradossalmente, ironia dei Kami probabilmente, questo discorso è quanto c’è di più simile a quello che fece al fu Kurako Senjuu quando lo prese con se nell’Akatsuki, cosa che ovviamente eviterà di menzionare anche perché par non esser così simile tale incontro. Quel che da prima era solo un gioco, diviene danza e da danza infine unione, le labbra si uniscono, le palpebre calano quel tanto che basta per non perdere quel contatto instaurato da cui trapelano desideri ed emozioni, secondi che paion diventare anni…secoli, attimi che s’imprimono nelle menti, poi lentamente allontanarsi come a voler riprendere la danza, solo a quel punto…sussurrerebbe alla giovane <ma come ogni cosa, ricorda, vi è sempre un prezzo> avvicinandosi a sua volta a lei, così da afferrare avidamente con le proprie labbra, le corrispettive, le sue parole paion come analogia, afferra e sii egoista dei tuoi desideri ma sii anche pronta a pagarne il prezzo, un po’ come adesso si potrebbe dire. Le parole che spende non sono mai inutili né a vuoto, c’è solo chi le può capire e chi non le può capire, non ha dubbi che il loro incontro rimarrà impresso nella mente della ragazza, così come le parole che si sono scambiate e non solo, continuando egoisticamente in quella “unione” tra le loro labbra, lasciando sempre la libertà alla ragazza di staccarsene, salvo successivamente ritirarsi lentamente, prendendo di nuovo quella distanza millimetrica tra loro due. [Rinnegan on] [Chakra on] [Akatsuki equip] [Izanagi & Izanami equip]

18:51 Fumiko:
 È finita ad un punto di non ritorno, non può tirarsi indietro adesso che ha dato il tutto per tutto, non adesso che ha fatto tanto ed è arrivata a tanto. Segue il suo desiderio egoistico, il volto che si avvicina , le labbra che finalmente toccano le sue , ne assaporano la consistenza, il lieve sapore percepibile, l'odore stesso dell'uomo che le entra con forza dentro le narici. Un altro brivido di piacere avviene quando comprende che quell'egoistico desiderio viene ricambiato, influenzato al peggio.. si scostano, i volti sempre vicini, un solo contatto permane con la mano di ella poggiata sul volto < qualsiasi prezzo ne varrà la pena > sa bene che niente è per niente, che dovrà perdere chissà cosa e quanto per arrivarci. Chissà chi avrebbe dovuto sacrificare, quante persone avrebbe dovuto tradire, mentire, ingannare, un prezzo che la spaventa da una parte.. egoista. Devi essere egoista, pensare solo a te stessa. Parole del ninja leggendario che si trova davanti. Ninja così dannatamente vicino a suo fratello..le hanno detto che sono veramente simili.. < per il puro egoismo .. e io non morirò > un piccolo accenno alla fine poco gloriosa di Kurako, e così la sua ossessione che si risveglia nuovamente, celatasi al mondo esterno grazie alla presenza di Raido, e adesso riaffiora come veleno dentro di se. Ritornano le labbra ad incontrarsi, com più forza e decisione, il bacio di un uomo. Il corpo che in automatico si stringe contro il suo, labbra che si muovono all'unisono con quelle altrui, il fiato accellerato di chi vuole continuare, andare oltre a quel semplice contatto . Gode di quegli attimi infiniti ma anche quelli sono tristemente destinati a terminare . Si aspetta un allontanamento improvviso che non avviene, lasciandola leggermente confusa ma con qualcosa in mente, vuole prendersi l'oggetto del suo desiderio, e questo al momento lo ha tra le mani < cosa desideri da questa notte..Akendo? > soffia verso di lui, le labbra che sfiorano prima, qualche secondo per fissarne le iridi, il volto segnato, e riaffondare nuovamente tra le sue labbra alla ricerca di qualcosa di più che è pronta a prendersi. < e questo sarà uno scambio equo.. > ovvio a cosa si riferisca in questo frangente. A come il corpo spinge contro il suo senza un freno, come la mano destra scenda dal suo viso e vada alla sua spalla . A come lo guarda dalla sua altezza, e mai avrebbe creduto di avere una tale reazione nei confronti di quello che può definire uno sconosciuto. Ma lo desidera, corpo e mente per quella notte che mai avrebbe dimenticato, e adesso tocca solo all'uomo decidere se quel loro incontro sia ancora all'inizio o sia già terminato. Lei resta in attesa, pronta a qualcosa che probabilmente la stupirà nuovamente. [Chakra on]

20:34 Kioku:
  [Bosco dei Ciliegi----> Magione Kage Kusagakure] Le di lei parole raggiungono il possessore del Rinnegan, compiaciuto dalle affermazioni della ragazza, pronta a tutto, sacrificarsi e dedicarsi a ciò che più anela nella vita, ciò che la sua anima desidera ardentemente, non è forse la cosa più giusta che una persona dovrebbe fare nella propria vita? Ama distorcere le parole, così come ama dare ad ogni situazione diverse prospettive, diverse scelte, un libero arbitrio che quasi soffoca per suo controsenso. Ma non vi è più tempo per parlare, le labbra s’incontrano una seconda volta, più avide di prima, assaporare per qualche istante il frutto non basta, vuole cibarsi con egoismo e così sia, alle labbra si aggiunge la lingua alla ricerca della gemella, per un fugace e veloce contatto, prima di staccarsi nuovamente, continuare ad osservarla, come solo la luna potrebbe fare nei confronti del sole sua gemella, la osserva e ne carpisce ogni spasmo, ogni respiro, ogni membra, che frema…calda al solo desiderar qualcosa in più, quel qualcosa in più da quel semplice incontro che tutto poteva vedere tranne forse questa scena, tra i tanti bivi, ramificazioni che i Kami hanno creato, questa via è stata imboccata, le parole lo raggiungono, come ode di dea, culla la sua mente, investito dal colore del suo respiro, s’inebria le narici e la mente, lasciando che i loro corpi si stringano, percependo il proprio ed il di lei calore provenire, accendersi e divampare come fuoco immortale, esattamente ciò che ora sta vedendo negli occhi della ragazza. Spogliata da lui di ogni pensiero, convinzione, nuda nel suo essere, riaffiora il suo desiderio più recondito e probabilmente è proprio questo, quello a cui puntava il Rikudo Sennin, per proprio piacere e curiosità ovviamente, dando però così anche alla ragazza di apprendere qualcosa in più di sentirsi più vicini al suo essere primordiale, di provare l’egoismo puro di non pensare a nessuno se non a se stessa, un piacere che va oltre quello carnale andando a toccare quello mentale, ma la mente ha bisogno anche della carne, complici dall’alba dei tempi, lo sguardo si assottiglia a quelle parole, mentre, andando a sfiorare nuovamente le sue labbra, la destrosa calerebbe verso il di lei fianco, stringendola a se e con forza <spero non sia poi così equo> entrambi sanno bene a cosa si stia riferendo e la sua frase ha diversi significati, dovrà essere pronta a quanto pare…<chiudi gli occhi> andrebbe a sussurrarle, lentamente, così che il propri calore la investa, la pelle fremi al passaggio di quel sussurro come polvere con vento, mare in tempesta, la sinistra, mentre al destra rimarrebbe ben salda, si porterebbe con il dorso sulla gote destra della ragazza. Il suo tono è deciso, ovviamente è solo un invito, se la ragazza dunque decidesse di chiudere infine le palpebre, Akendo richiamerebbe a se il chakra, potente, come un onda d’urto che ridesta l’ambiente circostante, animale sopito che si sveglia in preda alla sua massima furia, il chakra dilaga, come mare tumultuoso, iracondo si sparge, sbatte, è tutto pronto…il capo sollevarsi, andando ad osservare la luna e le sue stelle, il caldo del suo respiro condensato lasciare le sue labbra, sollevarsi nel cielo ed unirsi a quel cielo, nella sua mente immagini ben definite, scolpire nella sua mente, un luogo si palesa, lo immagina, lo afferra, cala lentamente le proprie palpebre. Un attimo, un leggero spostamento, come se fosse stato appena compiuto un salto, questo è ciò che potrebbe percepire la ragazza, oltre ad un leggero sentore di disagio, come se fosse mancata la terra sotto i propri piedi per qualche istante, il tutto agevolato nel non aver avuto gli occhi chiusi, se così fosse, allo schiudersi delle di lei palpebre, il loco intorno a lei cambierebbe, il freddo lascerebbe spazio ora ad un leggero caldo, un torpore avviluppa le sue membra, come quelle del Sannin del resto, il legno ghiacciato della foresta diverrebbe ora legno di pregio di un colore chiaro e vigoroso, un pavimento su cui stendono dei tappetti, finestre a circondare le mura, il cui cielo e luna ora diverrebbero visibili solo da quel punto…una stanza di un certo pregio in cui sul finire un letto, la cui stoffa traspira morbidezza solo alla vista. Questi sono gli alloggi riservati al Sannin, all’interno proprio della magione del Kage, un posto non propriamente a caso che si potrebbe ricollegare ai discorsi che hanno dato inizio al loro dialogo riguardanti un certo corpo, Akendo può voler ignorare ma non è stupido, no di certo, alla ragazza ora, metabolizzare il viaggio fatto grazie al jutsu del teletrasporto ed il loco dove ora risiede, sempre se ne avrà il tempo, tempo che il Rikudo Sennin non concederà probabilmente, non ora, forse più tardi avrà modo di capire ove si trova e chissà anche di indagare a suo piacere, adesso vi è ben altro a cui pensare, non una parola, non un sospiro, solo due grandi iridi violacee che parlano al suo posto, ricolme di potere ed ora di avido desiderio. [END]

21:27 Fumiko:
 Il tutto si sta mostrando strano e bizzarro agli occhi della donna, un incontro casuale che sta terminando in un modo che non avrebbe potuto immaginare. Ma l'attrazione vi è, fisica sicuro, mentale ancor più certa, e allora perché tirarsi indietro? Perché negarsi quel piacere che desidera ogni secondo di più? Egoista, ecco cosa le sta infilando nella mente il moro, un pensiero serpentino che striscia nella psiche della donna, pronto a mordere gli ultimi fili che la tengono ancora a quella pseudo normalità. Si baciano, con prepotenza quasi, le lingue che si incontrano per qualche momento, momenti brevi che lasciano solo l'insoddisfazione di non poter continuare, di non poter realmente andare oltre proprio in quel gelido e tetro posto. Il moro fa terminare tutto quanto, quel bacio resta incompleto , ritrovandosi osservata dai suoi occhi magnetici..la spoglia solo con lo sguardo, resta inerme e nuda la propria anima, che freme e trema ad ogni singolo sospiro, sussurro, tocco che sia, il tutto molto delicatamente così da non farle male, anzi. Rimane senza il suo guscio a sostenere quello sguardo nella notte . La mano grande e calda che afferra il proprio fianco, un piccolo gemito sfugge dalle labbra semi aperte, ormai sembrano sempre di più un unica cosa. Chiude gli occhi proprio come le dice di fare, lente le palpebre calano chiudendola fuori dal mondo, consapevole dell'unica cosa reale adesso, l'essere tra le braccia del Sannin. La mano che la fa arrossire violentemente, non si aspetta un contatto del genere. Potrebbe ucciderla in qualsiasi momento e lei non avrebbe opposto resistenza, ormai ben più che lasciatasi andare tra le sue braccia.. le mani che afferrano piano le spalle dell'uomo, e un movimento che le porta uno.scossone interno. Cosa sta accadendo? Si stringe di più a lui, le mani che affonderebbero nelle sue vesti, freddo e poi all'improvviso un calore , i piedi per terra. Le palpebre che si aprono lente, iniziando a visualizzare prima Akendo e poi il resto < ma come..? > sorpresa più che sconcertata a dire il vero. Scorre gli occhi dentro la stanza prima di ritornare da lui. Dove si trovano? Una domanda che avrebbe aspettato un intera notte probabilmente, una domanda che non ha spazio di essere posta . Quello sguardo su di se , un tempo l'avrebbe fatta rimanere al suo posto, adesso invece la porta impetuoso verso di lui, verso il suo.corpo, le sue labbra. Avanza nuovamente verso di lui, i movimenti lenti mentre toglie la cinta delle vesti senza scostare lo sguardo. Il mantello che viene lasciato cadere a terra prima di provare a baciarlo nuovamente. Uno dei tanti che sarebbero seguiti durante quella notte. [End]

Fumiko e Akendo si incontrano durante la notte. Un incontro che vede Kurako un primo protagonista della conversazione, seguito da due menti che si affascinano, per finire a concludere la notte nel modo meno previsto.