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Il fiore dell'illusione

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con Naoko, Kirito

16:08 Kirito:
 E' la prima volta che Kirito rimette piede nel bosco dei ciliegi dall'ultima volta. Da quell'incontro per molti versi rivelatosi nocivo. Lo sguardo dell'uchiha si riverserebbe su uno dei tanti ciliegi presenti in quel bosco. Ma, come è ovvio che sia, non incontrerebbe uno dei tanti alberi, spogli delle loro foglie a causa della stagione. Quel bosco è per lui maledetto. E' il posto in cui ha perso la vista. E' seduto su una delle panchine di quel parco, la schiena a ridosso dello schienale e la gamba destra poggia il polpaccio sulla sinistra. Quel luogo riporta alla mente alcuni dei ricordi più traumatici della sua esistenza. L'apparizione di quell'uomo, probabilmente lo stesso uomo che gli ha permesso di risvegliare lo sharingan, lo tormenta e lo turba, ma al contempo lo spinge a cercare la verità. I suoi modi potrebbero semplicemente essere, in maniera molto perversa e sadica, un modo per far migliorare il ragazzo. Tralasciando questi ultimi dai suoi incontri non ha fatto altro che migliorare ed ottenere nuove abilità. Kirito tuttavia, con lo sguardo perso nel vuoto, cerca di non pensare troppo al passato ma cerca di guardare al futuro. Il primo passo da fare è scoprire come riacquistare la vista. Deve diventare più forte, a detta dell'uomo, ma come? Come diventare più forte se uno dei sensi principali è stato offuscato? Domande su domande a cui l'Uchiha deve riuscire a dare una risposta. Mentre pensa a come poter raggiungere il suo obiettivo una folata di vento lo investe. D'altronde sono nel mezzo dell'inverno ed il freddo ormai è diventato di casa. Kirito non può vederlo, ma sopra di lui il cielo è sgombro da nubi e lascia spazio ad un sole che con i suoi raggi illumina tutta l'area. Indossa una sorta di capotto che lo ricopre nella sua interezza. Dei pantaloni invernali anch'essi neri tengono al caldo le gambe e terminano con delle scarpe di tela bianche. L'Uchiha è solo su quella panchina ma intorno a lui sente voci di turisti e di bambini che sembrano gioire e godersi la vita. Con lo sguardo fisso dinnanzi a se tiene stretto tra le mani il coprifronte di Kusa. I polpastrelli sfiorano il freddo metallo di cui è composto seguendo le linee incise su di esso. E' lo stemma di Kusa, il simbolo che adorna tale copri-fronte conferendogli una certa autorità.[chk off]

16:17 Naoko:
  [Bosco] Il sole è svanito dalla vista del villaggio, da tutti gli abitanti di questo luogo, da ogni sorta di essere vivente che calpesta il terreno sotto di sé. La pioggia scende e non darebbe tregua, renderebbe la terra un pantano e le foglie degli alberi si piegano appena sotto le gocce incessanti, sotto quell’acqua che non trova fine dal cielo. Indossa una maglietta lunga fino al ginocchio, un poco larga, dal colore blu scuro e dalle maniche lunghe; un paio di leggins blu fascerebbero le gambe snelle e agili, un paio di anfibi neri sono portati ai piedi, con doppio nodo all’altezza delle stringhe. Allacciato alla gamba sinistra troviamo un porta kunai e shuriken, contenente le rispettive armi; attaccato al braccio sinistro, invece, il portaoggetti con altre armi e il necessario per poter avere una chance di sopravvivenza in caso di imprevisti o necessità. Iridi blu incastonate su di un viso bianco e candido, capelli rossi rilegati in una lunga treccia che si appoggia sulla spalla sinistra e un velo di rossetto rosso a ridosso delle labbra. Una bambolina di porcellana nell’aspetto, una ragazza semplice quanto imprevedibile. La maschera è ben nascosta sulla schiena, nella zona lombare destra, grazie anche alla stoffa della maglia più larga e comoda. Prima di aprire l’ombrello, tuttavia, prenderebbe un’ulteriore precauzione. Proverebbe ad alzare le braccia e portare le mani a unirsi tra loro, in modo che le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Una volta creato, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di muovere i neuroni nel cervello, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo passato, al suo presente, ai sogni e alle prospettive per il futuro. Energie mentali, di quella poca esperienza insita in lei, giovane. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quel viola venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Si sente meglio, si sente più sicuro e si dirigerebbe verso il bosco con in mano il proprio ombrello, rosso, una zona poco distante dal punto in cui si trovava fino a poco tempo prima. Una passeggiata come un’altra, senza uno scopo preciso, con tutta la voglia di stare all’aperto e prendersi una bella boccata d’aria. Non noterebbe ancora la presenza dell’Uchiha, cieco, sebbene sia proprio in quella direzione che porta i passi. [Tentativo Richiamo Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

16:30 Kirito:
 Lievi gocce di pioggia iniziano a calcare il viso del genin, seduto su quella gelida panchina, tutto solo, nel bosco dei ciliegi. Come lacrime cadute dal cielo inizierebbero a farsi strada, sempre più insistenti, bagnando sempre di più i capelli ed i lineamenti della faccia. Alzerebbe la testa verso il cielo per godersi quella pioggerellina che come delle dita invisibili massaggia il corpo dell'uchiha. Aspetterebbe qualche secondo prima di tirare su il cappuccio di cui il suo cappotto è dotato. Vorrebbe restare lì a godersi quel momento di pace assoluta ma finirebbe per prendersi un raffreddore o qualcosa di simile. Allungando la mano destra cercherebbe di raggiungere quel bastone da passeggio, ormai diventato suo fedele compagno di viaggio, e proverebbe ad alzarsi in piedi. La strada per il ritorno si dirama attraverso il bosco. Dalla sua posizione deve andare a sinistra, seguendo il sentiero di sampietrini attraversa tutto il bosco. Picchietta col bastone davanti a se cercando di non uscire fuori da esso, limitandosi a seguirlo pedissequamente. La pioggia inizia a diventare più insistente e di rimando Kirito abbassa leggermente la testa verso il basso, proteggendosi come può, grazie al suo cappuccio.[chk off]

16:39 Naoko:
  [Bosco] Dovrebbe essere riuscita a richiamare il Chakra e, quindi, avere quella sorta di protezione che tanto sperava. Esso circola pacifico all’interno del proprio corpo, per poter essere utilizzato in caso di necessità, per poter essere utilizzato in caso di una possibile difesa contro nemici imprevisti. I passi continuerebbero a essere portati in avanti, con l’ombrello che viene mantenuto tra le dita in modo leggiadro, e lo sguardo che si poserebbe a ridosso del malcapitato sotto la pioggia. Si ricorda vagamente di lui, ha avuto modo di mangiarci assieme e parlare di sensazioni, il suo argomento preferito. Porrebbe l’ombrello a ridosso della testa altrui, mantenendosi comunque anche lei all’asciutto e prenderebbe parola <Non dovresti uscire con questo tempo, in questo stato. Potrebbero approfittarsi di te e portarti via tutto, senza che tu ne accorga> un dato di fatto, qualcosa di estremamente possibile, qualcosa che l’altro potrebbe non calcolare al momento. <La mia voce ti è familiare?> direbbe, per capire se l’altro abbia compreso la sua presenza, un volto conosciuto sebbene l’altro non possa vederla in questo momento. <Stai sotto l’ombrello, prima che ti prendi un malanno> non accetta risposte negative, perché la salute per un ninja viene prima di tutto. Guarderebbe il coprifronte nella mano altrui <Perché non lo metti in fronte? In fondo sei ancora uno shinobi>. Cercherebbe di tirare su il morale altrui: lei non è una buona samaritana, semplicemente non vuole vincere facile con le persone. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

16:55 Kirito:
 L'andatura dell'uchiha è tranquilla, rilassata, come se la pioggia circostante non ci fosse. Ed infatti, per lui, è così. Se non fosse per il rumore nonché per la sensazione di essere colpiti da queste infinite gocce che cadono dal cielo, non si accorgerebbe nemmeno di essa. Quel silenzio, fino ad all'ora totale, in cui il ticchettio della pioggia che impatta le varie superfici ad egli circostanti la fa da padrone, viene improvvisamente interrotto. Una voce femminile, dolce, arriva alle sue orecchie. Che sia un'allucinazione? Un'altra di quelle innumerevoli illusioni in cui egli si è ritrovato negli ultimi tempi? Fatto sta che il movimento del genin si interrompe in un punto imprecisato di quel sentiero. La voce tuttavia sembrerebbe famigliare. Il rumore della pioggia in un primo momento non aiuterebbe a riconoscerla ma ulteriori parole proferite dalla persona dinnanzi a lui gli permettono di ricordare. E' naoko, una ragazza con cui ha cenato una sera al villaggio. Una delle poche che non lo ha giudicato e che lo ha trattato come un suo pari. Nella sua mente riappare la descrizione fatta da lei stessa della sua persona. Una bella ragazza, dai modi dolci e gentili. O almeno è così che lui se la immagina. <Sì, sei Naoko?> chiederebbe, mentre cercherebbe di rievocare i ricordi di quella sera. Non passa molto tempo, però, che la ragazza lo accoglie sotto il suo ombrello. All'improvviso la pioggia non lo tocca più, ma scivola ai lati della cupola protettiva dello stesso. <Grazie, sei gentile> dice quasi sussurrando, vista la distanza irrisoria che li separa. Alla domanda sul coprifronte ancora saldo nella mano destra Kirito quasi istintivamente decide di metterlo in tasca. <Hai ragione, ma per ora non me la sento> aggiungerebbe con un tono di voce in cui è possibile notare delle note di tristezza. Dovrebbero essere ancora lì fermi, quasi attaccati l'uno all'altra, sotto l'ombrello, quando Kirito decide di prendere l'iniziativa. <Ti va se ci mettiamo al riparo sotto qualche albero invece di ritornare subito al villaggio?> chiede gentilmente. La strada non è brevissima e forse aspettare che spiova è l'idea migliore. E quella, magari, sarebbe anche l'occasione per conoscersi meglio. <Se sei d'accordo, scegli un albero abbastanza grande ed andiamoci> sorride verso il vuoto. Infine da vero gentiluomo aggiungerebbe <Se vuoi l'ombrello lo reggo io> anche perché al momento, vista la differenza di altezza tra i due, Kirito è costretto a piegarsi leggermente verso il basso per non sbattere la testa.[chk off]

17:08 Naoko:
  [Albero] La pioggia continuerebbe a scendere senza sosta verso il terreno sottostante, dando modo alla terra di assorbire ogni singola goccia d’acqua e impantanare sempre di più le scarpe della Genin. Fango che si attaccherebbe alla suola e sui lati degli anfibi, un dettaglio che verrebbe poi pulito, non appena ha occasione di tornare alla magione. Un leggero sorriso rimane a ridosso delle labbra della giovane, sebbene non sia di allegria o di felicità, ma di nervosismo che intacca la mente della ragazza nella maggior parte delle ore diurne e notturne. L’altro dovrebbe accorgersi della presenza della Kakuzu, sebbene non la veda e quella prima domanda relativa è la prova del disagio nel corpo dell’Uchiha. Non sa cosa gli è accaduto e non potrebbe scoprirlo al momento. <Sì, sono io> conferma con una risposta chiara e scandita lentamente, in maniera tale da essere udita senza troppi intoppi offerti dalla pioggia. Si troverebbero entrambi al di sotto dell’ombrello <Nessun problema. Aiutare possibili compagni di missione può solo essere di buon auspicio> nel vero senso della parola, in quanto non potrebbe riuscire da sola in determinate imprese. <Non metterlo via, non devi. Sii fiero di essere uno shinobi, non smettere mai di esserlo davanti alle difficoltà. Se ti arrendi così, non riuscirai mai a riprenderti quello che avevi> vuole incitare, vuole provocare una reazione. La richiesta che le viene posta con due domande simili verrebbe accolta dall’orecchio della Genin <Va bene, forse è meglio. Almeno non devi faticare a reggere l’ombrello> glielo pone tra le dita e prenderebbe a muoversi in direzione di un albero abbastanza grande e con fronde imponenti, per avere un riparo giusto per quell’acqua che continuerebbe a scendere. Rispetto alla loro posizione, dovrebbero dirigersi verso sinistra. <Andiamo> direbbe semplice, per poter essere seguita e offrire un braccio come sostegno, come se fosse lei quel bastone che darebbe la possibilità della “vista” allo shinobi. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

17:24 Kirito:
 Entrambe le mani dell'uchiha al momento sono impegnate. La richiesta del ragazzo, o meglio entrambe le richieste sono state accolte. Sia quella riguardante un riparo provvisorio sotto ad un albero che quella di poter reggere l'ombrello. Infatti, quest'ultimo, è adesso ben saldo nella sinistra mentre nella destra vi è il bastone. La ragazza al suo fianco, inoltre, afferra il braccio con l'ombrello diventando lei stessa una sorta di bastone guida per il ragazzo. Un gesto molto carino da parte sua, a cui Kirito risponde con un timido sorriso. Da un lato è stanco di essere trascinato a destra e a sinistra e di avere sempre bisogno di qualcuno su cui fare affidamento, dall'altro è contento di trovare persone di buon cuore come Naoko. L'impressione che da quella sera si è fatto della ragazza, non sembra essersi smentita. Nel camminare Kirito ripensa alle parole della Kakuzu. Per lei, lui, non si deve arrendere. Ormai glielo stanno ripetendo tutti e anche Kirito si sta iniziando a convincere della cosa. Tuttavia è sempre meglio volare basso e tenere i piedi per terra. Un gradino alla volta, forse, riuscirà a ritornare quello di una volta. Camminano mentre la pioggia continua a scrosciare ininterrotta facendo diventare il terreno su cui adesso si trovano i due abbastanza fangoso. <Senti, scusa se te lo chiedo, ma perché mi stai aiutando?> chiede rompendo il silenzio. <Se è per compassione puoi dirlo tranquillamente> mette ancora una volta alla prova la ragazza. Vuole capire le sue intenzioni. Nel suo cuore Kirito spera che lei sia diversa dagli altri ma nonostante ciò è in cerca di certezze. Dopo aver atteso la risposta aggiungerebbe <quando siamo arrivati> riferendosi al posto scelto dalla ragazza <Siediti davanti a me, non troppo lontana, voglio provare una cosa> un alone di mistero avvolge quest'ultima frase. <Non ti preoccupare, niente di strano > sorride cercando di scacciare eventuali pensieri maligni della sua collega genin.[chk off]

17:49 Naoko:
  [Albero] Lei non si vedrebbe come una buona samaritana, in quanto non accoglie in casa le persone per prendersi cura di loro e non offre un riparo fino in fondo. Lei vuole tenersi buone le persone, per giocare a suo vantaggio in caso di necessità, per avere un alleato in caso di necessità, una possibilità di fuga, di scorciatoia. Lei non è buona, è normale, il grigio tra il nero e il bianco. Un equilibrio perenne che spesso viene spazzato via dalla rabbia, dal nervosismo, da un passato che non la lascerebbe andare. Mai. Continuerebbero a camminare verso l’albero, per poter trovare un riparo dall’acqua, per potersi sentire al sicuro e all’asciutto, soprattutto. Avvertirebbe senza alcun problema la domanda che le viene posta dal ragazzo, diretta e chiara. Una richiesta precisa, una richiesta che deve avere una risposta precisa, qualcosa che non si sarebbe aspettata di avvertire dal proprio udito. <No. La compassione è per i deboli. Io voglio solo essere d’esempio per i ragazzi come te, perché possano riprendersi la propria vita. Nessuno deve provare pietà per te. E’ vero, avrei potuto cambiare strada e lasciarti da parte. Ti aiuto perché è giusto che sia così, perché voglio che ti riprenda> emozioni che vorticano nel suo cuore in modo impazzito, nemmeno lei capisce la natura delle proprie parole. Ha baciato Koetsu, ha baciato Saisashi… non ci sta capendo più nulla. <Certo che mi metto davanti a te. Non ho paura> e quando l’altro prenderebbe posto, lei chiuderebbe l’ombrello e si porrebbe all’esatto opposto del ragazzo. E’ curiosa di vedere quel gesto, quello che lo shinobi vuole provare nei suoi confronti. Non è innamorata, no, ma qualcosa in quel bisogno altrui ha fatto scattare la molla nelle sensazioni della ragazza. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

18:09 Kirito:
 Finalmente quel breve tratto di strada, o meglio di fango, giunge al termine. La destinazione sembrerebbe essere stata raggiunta, o per lo meno è in quel punto che la ragazza si è fermata. L'ombrello viene chiuso e la pioggia sembra non riuscire a penetrare quel riparo naturale. Un albero, che sia una quercia, una sequoia o un albero di ciliegio, Kirito non lo sa. Semplicemente la pioggia non lo sta più bagnando e questo è un bene. Nell'ultimo tratto che li separava dalla destinazione, la Kakuzu ha risposto alla domanda dell'uchiha. E questo ha rincuorato il ragazzo. Non sa se siano parole di circostanza, dettate dalla situazione in cui si trovano ma decide di fidarsi. Anche in quella cena avvenuta tempo addietro le parole ed il modo di pensare sono stati identici. La coerenza rende il tutto più sincero. Naoko sembra una ragazza forte, decisa e determinata. E Kirito decide di fidarsi. Ritornando all'albero i due adesso dovrebbero essere faccia a faccia, seduti uno difronte all'altro. <Sei davanti a me?> chiede alla ragazza. La sua voce dovrebbe arrivarle cristallina alle orecchie. Alza delicatamente il cappuccio del suo cappotto lasciando liberi i capelli. Dall'ultima volta sono cresciuti tanto da averli legati dietro formando un piccolo codino. Chissà se questo dettaglio verrà notato dalla ragazza. In ogni caso aspetterebbe la risposta della ragazza per poi allungare la mano sinistra verso di lei. Il movimento non dovrebbe essere abbastanza lungo da toccarla. Non vuole, o meglio vorrebbe, ma senza la vista si rischia di toccare punti che non andrebbero toccati. Arrivato alla distanza sperata quasi sussurrerebbe <Dammi la mano>. Il palmo di kirito è aperto, verso l'alto in attesa di ricevere, qualora la ragazza acconsenta, la mano altrui. Vista la posizione dei due la mano che la Kakuzu dovrebbe porgere sarebbe la destra. Qualora la mano fosse arrivata la prenderebbe delicatamente, non vede, e perciò cercherebbe di sentirla. Con il polpastrello del pollice ne sfiorerebbe la superficie, per capirne il verso. Il suo obbiettivo è avere la mano di Naoko aperta verso l'alto, come la sua. In caso fosse rivolta verso il basso la girerebbe delicatamente facendole compiere una rotazione. <Resta così> aggiungerebbe. Il braccio della ragazza dovrebbe essere ancora teso verso di lui e la mano ora dovrebbe trovarsi a palmo aperto verso l'alto. <Tu mi hai detto di non arrendermi. E' quello che voglio fare. Ma voglio capire cosa riesco a fare. Ora provo a richiamare il chakra, tu resta così>. Solo in questo momento lascerebbe la mano della ragazza. Proverebbe a mettere le mani al petto all'altezza del plesso solare per poi provare a comporre il sigillo della pecora. Dopo aver abbassato le palpebre, immagina il suo corpo immerso nel buio, cosa molto facile visto l'ultimo periodo. Le uniche due luci provengono dal suo stomaco e dalla sua fronte. Lentamente, aumentando la stretta delle mani, cerca di sentire queste due luci dentro di lui, di farle proprie. Adesso le percepisce più chiaramente riesce quasi a vedere due colori distinti. Cerca ora di muoverle l'una dall'alto verso il basso e l'altra dal basso verso l'alto. Il punto di incontro sarà all'altezza della bocca dello stomaco, proprio dove si trova il sigillo. La discesa delle due luci che adesso sono assimilabili alla forma di una sfera non è regolare. Il movimento è ellittico, lento e vorticoso. Le due sfere cercano di quindi di unirsi brillando sempre di più ed aumentando la loro velocità con il proseguire del loro moto. Qualora la loro fusione fosse andata a buon fine una nuova energia completamente diversa dalle precedenti, avrebbe irradiato il corpo del genin. Una energia così pura e calma da far sembrare il resto puro caos, il chakra. Alzerebbe nuovamente le palpebre lasciando scorgere quel colore opaco di cui nell'ultimo periodo si sono tinte le sue pupille. <Sei pronta?> aggiungerebbe infine.[tentativo impasto chakra]

18:10 Kirito:
 [edit]//Al posto di aggiungerebbe infine-->//fa una breve pausa <qual è il tuo colore preferito?>

18:29 Naoko:
  [Albero] La situazione in cui si troverebbe l’altro ragazzo è un qualcosa che destabilizzerebbe chiunque, anche il più forte shinobi sulla faccia della terra. Eppure si muove con un bastone come farebbe qualsiasi persona normale, senza perdersi d’animo, senza arrendersi davanti a un destino avverso. Lascerebbe che l’altro si ponga di fronte a lei, facendolo appoggiare contro il tronco, se avesse accettato la posizione ovviamente. <Sì, sono davanti a te. Non ti faccio uno scherzo, anche se potrei. Ma piove e rischierei di prendermi un malanno. Sono qui, esattamente di fronte> scherza in qualche modo, alleggerendo il momento e provando così a bloccare quelle emozioni che scombussolano la sua testa da qualche tempo. Non sa nemmeno lei cosa provare, non sa nemmeno lei perché sente certe cose, per diverse persone per di più. Lei non è una ragazza facile, una di quelle facili eppure sembrerebbe così da una prima occhiata. Un pensiero che balena, ma che si spegnerebbe poco dopo. L’altro andrebbe ad allungare la mano sinistra nella sua direzione e lei, di rimando, andrebbe ad alzare la propria destra verso di lui, nella stessa e identica posizione. Palmo rivolto verso l’alto, estremità che viene accolta da quella dell’Uchiha e non sa cosa pensare, non sa come comportarsi. Seguirebbe l’andamento, non fiaterebbe e manterrebbe quel palmo verso l’alto mentre il ragazzo richiama il Chakra. Una domanda giungerebbe verso di lei, al termine <Io adoro il blu> è la verità, in quanto nel suo guardaroba ha quasi tutti i capi di quel colore. <Che cosa vuoi fare?> vuole comprendere, vuole studiarlo, vuole entrare nella testa altrui e saggiare quello che l’aspetta. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

18:44 Kirito:
 Le arti illusorie, come dice la parola stessa, creano illusioni. Sono utili in vari ambiti della vita di un ninja. Solitamente sono usate per confondere, stordire, o immobilizzare un avversario. Ma in questo caso, Kirito, ha ben altro in mente. Quella che ha difronte è una ragazza dolce, che si è dimostrata premurosa nei suoi confronti. E quello che le vuole far vedere è un qualcosa di bello. Vuole inoltre sfruttare questa occasione per capire se la sua capacità nei genjutsu sia ancora valida. Una abilità per cui ha perso la vista. Da bambino Kirito, in un prato di Oto vide un fiore. Stava passeggiando con sua madre e si fermò a guardarlo per molto tempo. Il ricordo è ancora nitido, anche se ormai è passato molto tempo. Non ricorda molto della sua permanenza nel villaggio del suono, ma quel momento e quel fiore non li ha mai dimenticati. Proverebbe quindi ad incanalare del chakra, lanciando una sorta di onda verso il celebro di Naoko, posta dinnanzi a lei. Il chakra dovrebbe destabilizzare, nel senso più positivo possibile del termine, la visione e le sensazioni della ragazza. Cercherebbe quindi di immaginare quel fiore. Proverebbe a manipolare quel flusso di chakra alterando due sensi della ragazza: la vista e l'olfatto. Cercherebbe di creare quel fiore dal nulla, facendolo crescere e levitare leggermente sul palmo della sua mano. La creazione è ancora agli inizi quando si rivolgerebbe alla ragazza, senza perdere la concentrazione <guarda nella mano e dimmi cosa vedi>. L'illusione quindi dovrebbe iniziare ad avere effetto. Modellerebbe il chakra inviato verso la corteccia celebrale della ragazza creando la visione di quel fiore che spunta dalla sua mano. Il ricordo nitido di esso lo aiuterebbe nella creazione. Il fiore roteando inizierebbe a salire come se spuntasse dal centro della mano altrui fermandosi in aria e continuando a volteggiare a pochi centimetri da essa. Proverebbe a modellare i petali. Cinque, per l'esattezza, come il fiore di quella volta. Questi petali si aprono a spirale, con semplicità quasi come se stessero sbocciando andando a posizionarsi nelle loro naturali posizioni. Inizierebbe quindi a colorarli. La caratteristica di questo fiore sono proprio i petali. Colorerebbe il centro di bianco e sfumerebbe i bordi di blu, del colore preferito della ragazza. Lo visualizza chiaro e nitido nel palmo della mano della ragazza. Il fiore continuerebbe a volteggiare, leggiadro, su di essa. E' il turno dell'olfatto. Da questo fiore inizierebbe ad uscire un profumo delicato, dolce. Un profumo di primavera. L'odore della pioggia verrebbe subissato da quello del fiore che andrebbe a ricoprire i due metri circostanti. E' un odore simile a quello della lavanda ma con sfumature quasi di arancia. E' questo quello che ricorda Kirito ed è questo che proverebbe a far vedere alla Kakuzu. Solo allora, lasciando quel fiore lì a roteare sul palmo della mano che accennerebbe qualche parola in direzione di Naoko. <Non so se ci sono riuscito. Ma se ce l'ho fatta spero che ti piaccia> fa una breve pausa. Vorrebbe vedere il viso della ragazza, vorrebbe vedere le sue espressioni e vorrebbe vedere i suoi occhi. <Se vedi quello che avrei voluto farti vedere, quello lì è il fiore più bello che abbia mai visto. Viene da Oto, il mio villaggio natio. Spero che ti piaccia.> Dopo una breve pausa volta a ricevere eventuali pareri dalla genin continuerebbe < Avevo dieci anni quando lo vidi, e da allora non l'ho mai dimenticato. Consideralo un regalo da parte mia per l'aiuto che mi hai dato. Un regalo per avermi trattato come tutti gli altri, come se non fossi costretto a camminare con un bastone.> aggiungerebbe in fine.[illusione due sensi: vista-olfatto][chk 13/20]

18:59 Naoko:
  [Albero] Ed ecco che qualcosa comincerebbe a prendere forma, comincerebbe a prendere colore. Lascerebbe che l’altro richiami il Chakra senza smuovere un muscolo, sebbene sia sempre in allerta quando non si trova tra le mura sicura della magione. E’ una kunoichi, combattere è nel suo dna e nel suo futuro più prossimo. Non ci si deve fidare troppo degli altri perché si rischia di cadere, di farsi male e di morire, nei casi più estremi. Eppure lo lascerebbe fare, lo lascerebbe entrare nella sua testa, gli farebbe modellare un disegno davanti ai suoi occhi. Apparirebbe dal nulla, in un battito di ciglia, un fiore particolare, di pregiata fattura, che non ha mai visto nella sua breve esistenza. Un fiore candido, bianco, cinque petali a comporlo e questo vorticherebbe appena sul proprio palmo e proverebbe a chiudere le dita ma non riuscirebbe a toccarlo. E’ frutto di un’illusione, sebbene non lo percepisca all’attimo. Il fiore si colorerebbe poco dopo, sfumando dall’interno verso l’esterno con le tonalità del blu e rimarrebbe sbalordita di quella visione. Le iridi si spalancano, la bocca si schiuderebbe appena e il profumo di arancia mista a lavanda arriverebbe al proprio olfatto. Sensazioni belle, sensazioni uniche, qualcosa che non si sarebbe aspettata. Un gesto naturale, spassionato, senza alcun obiettivo da parte dello shinobi. Al termine, quando tutto dovrebbe spegnersi, direbbe <Ho visto un bellissimo fiore, dal colore della notte. Girava davanti a me e profumava con un aroma delicato, unico, fresco> spiega ciò che ha visto. <Sì, sei riuscito nel tuo intento. E non dovevi dimostrare nulla per farmi capire che ci provi, nonostante tutto. Ma ti ringrazio, ho apprezzato molto quello che mi hai fatto vedere e sono contenta di averti permesso di sentirti uguale a tutti e non diverso. Tu non sei diverso e usi quello che hai per poter ricominciare> è nel lato buono Naoko, oggi, il bianco aleggia nella mente della Kakuzu. Si sente bene, il nervosismo non c’è e un sorriso dolce apparirebbe sulle proprie labbra. <Sto sorridendo> all’attenzione dell’altro, per renderlo partecipe di quel piccolo dettaglio. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

19:01 Kirito:
 [edit]fiore:https://ae01.alicdn.com/kf/HTB1dUt8QXXXXXbdXVXXq6xXFXXXC/Donna-Ragazze-Plumeria-del-Fiore-Della-Gomma-Piuma-Dei-Capelli-Della-Clip-Blu.jpg

19:12 Kirito:
 L'illusione viene rilasciata e quello spettacolo di colori e profumi con successo creati da Kirito viene a spegnersi lasciando nuovamente l'odore della pioggia e del suolo bagnato prevalere su tutti gli altri. La ragazza sembra essere contenta di quel gesto che seppur innocuo l'ha fatta sorridere. Kirito è contento e sorride vistosamente. Non riesce a trattenere l'emozione. Ci è riuscito. E' riuscito ad utilizzare un'arte ninja senza l'utilizzo della vista. Un risultato, un traguardo, che lascia aperte molte porte e fa entrare da quella finestra buia che è il suo mondo un raggio di luce carico di speranza. <Sono contento di averti conosciuto e vorrei poterti vedere con i miei occhi.> dice timido ma rilassato. Le gambe sono incrociate, nella classica postura con cui un bambino si siederebbe sul terreno. E' spensierato ed è felice. Ha trovato una ragazza speciale che lo fa sentire bene, nonostante la situazione in cui si trovi. Forse c'è davvero una soluzione, forse c'è davvero un modo per cavarsela e per andare avanti. Si deve allenare e deve riuscire a superare quel brutto momento e guardare avanti. Deve trovare quella luce alla fine di quel tunnel buio che in cui è adesso immerso. La pioggia nel frattempo inizia a cessare segno che, purtroppo, il loro tempo lì inizia a scadere. Kirito vorrebbe passare altro tempo con quella ragazza, vorrebbe conoscerla meglio. Vorrebbe ringraziarla per quello che ha fatto e per la spinta che gli ha dato. Nel suo cuore un sentimento nei suoi confronti è iniziato a sbocciare, come il fiore nella mano della ragazza. Vuole continuare a conversare, cercando di distogliere l'attenzione dal fatto che la pioggia stia per cessare, cercando di rubare degli attimi preziosi. <Se tu potessi esaudire qualsiai desiderio. Cosa vorresti?> una domanda generica, ma al contempo precisa. [chk 13/20]

19:31 Naoko:
  [Albero] Non sa nemmeno lei come comportarsi, nel cuore e nella mente ha mille sensazioni che continuano a susseguirsi senza sosta, senza darle tregua, senza darle modo di ragionare in modo chiaro e lucido. Il fiore svanisce dalla propria vista, la mano verrebbe riportata al suo fianco assieme al braccio e lo sguardo blu rimarrebbe a ridosso del ragazzo, di quegli occhi bianchi segnati da una cecità acquisita per malattia o per qualche scherzo del destino. Non sa il motivo, ma non indagherebbe ancora. <Toccami il viso. Allunga le mani davanti a te, dritte e toccami il viso> gli chiede, un ordine delicato, che non vuole obbligare gli altrui gesti. Si trova davanti a qualcuno che davvero non ci vede e non come il gioco intrapreso con Koetsu, qualche tempo prima. Non lo vede da molto, non sa dove sia finito, non sa cosa pensare a riguardo. E’ confusa, ma adesso non ci penserebbe totalmente. Lo lascerebbe fare se l’altro accetta la proposta, mentre andrebbe a rispondere a quella domanda posta, con la pioggia che cessa il suo incedere sul villaggio dell’Erba. <Vorrei far sparire i miei genitori dalla faccia della terra e vorrei non sentire più dolore dentro di me> si espone particolarmente con quelle parole, ma purtroppo è il suo desiderio più grande attualmente. <Non avrei dovuto dirti questo> è un segreto che si teneva per sé, ma è venuto fuori in un modo del tutto naturale. <Cosa senti?> chiederebbe, infine, se l’altro andrebbe ad appoggiare i palmi sulla superficie delle proprie guance. [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

19:58 Kirito:
 La pioggia ormai ha cessato il suo corso. Il rumore che si sente è quello delle goccioline rimaste incastonate, come pietre preziose, su foglie, rami o altre superfici e che, per forza di gravità, ora impattano al suolo. L'aria è ancora leggermente umida ma non fa eccessivamente freddo. I due sono ancora faccia a faccia, uno difronte all'altro a chiacchierare. La domanda dell'uchiha posta nei riguardi di Naoko non trova subito risposta. Anzi, inaspettatamente, quest'ultima, chiede a Kirito di toccarle il volto. Un tumulto interiore scuote l'animo dell'uchiha. Una richiesta particolare, che viene espressa con dolcezza e tranquillità. Kirito ha un attimo di esitazione, ma le parole della ragazza racchiudono sicurezza e fermezza. L'uchiha, quindi, decide di assecondare con piacere la richiesta. Le braccia inizierebbero a levarsi dalla loro posizione precedente per avvicinarsi al volto della ragazza. La distanza tra i due dovrebbe permettere tale azione senza alcun problema. <Quando sono vicino guidami afferrando i miei polsi, non vorrei infilarti le dita negli occhi> sorride timidamente. Una frase che forse rompe l'atmosfera che si è creata ma che per necessità di cose bisogna dire. Le braccia dovrebbero ormai essere a mezz'aria quasi distese nella loro interezza quando le labbra di Naoko si schiudono per permetterle di parlare. In quel preciso momento risponde alla domanda precedente posta dall'uchiha nei suoi riguardi. Una risposta secca, che racchiude una certa fragilità e rabbia. Una frase che fa riflettere l'uchiha tanto da farlo fermare all'istante. "Deve aver sofferto molto in passato per dire cose del genere" pensa. Si blocca per un attimo, impietrito da quelle affermazioni. Non sa come rispondere, non si è mai trovato in una situazione del genere. E non può di certo rispondere "ti capisco" perché no, lui non la può capire affatto. Decide quindi di rimandare la risposta ad un secondo momento. Per ora vuole godersi quegli attimi. Le braccia ricominciano il loro moto terminando delicatamente sulle guance della ragazza di fronte a lui. E' la prima volta che fa una cosa del genere, e una certa timidezza lo pervade. Tuttavia, la cecità, ha i suoi lati positivi. Quando tutto attorno a te è buio è come se le cose che ti spaventano o ti rendono incerto scomparissero. Come se anch'esse venissero inglobate in quell'oscurità. Le mani di Kirito adesso sono aperte sul viso della Kakuzu. Quattro dita toccano il punto del viso in cui inizia il collo mentre il pollice è sulla guancia. La sfiora, delicatamente, la accarezza. La sua pelle è liscia, morbida senza alcuna impurità. Proverebbe quindi ad osare di più, ad andare oltre. Delicatamente con il pollice proverebbe ad andare a sinistra raggiungendo il naso. Ne seguirebbe la linea raggiungendo le labbra. Le accarezzerebbe, cercherebbe di sentire più cose possibili. Come se attraverso il tatto riuscisse a creare un'immagine mentale del viso della ragazza. <Sei molto bella, come ti avevo immaginato.> Completerebbe infine il movimento spostando le dita in prossimità dell'orecchio. Formando una sorta di arco sposterebbe i capelli attorno alle orecchie utilizzando la punta delle dita e sfiorando punti ancora inesplorati.[chk on]

20:10 Naoko:
  [Albero] Ha esposto quella richiesta perché vuole che il ragazzo la veda, in un certo senso. Vuole che senta la freschezza della sua pelle, la delicatezza di quella pelle, la morbidezza che essa traspare all’interno dei polpastrelli, di quello che avvertirebbero. <Tu allunga le braccia e le mani, ti guido io> e prima che questo impatti contro il suo viso, andrebbe a prendergli i polsi e porgerebbe quegli arti sul proprio volto, senza che avverte una sensazione di fastidio, di invasione degli spazi. Ha deciso lei tutto questo e glielo concede fino in fondo. Noterebbe quel freno nelle movenze dell’Uchiha, dopo le sue parole, segno che quella crudezza è giunta fin troppo all’orecchio dello shinobi. Purtroppo è più forte di lei, purtroppo non riesce a trattenere in corpo certe emozioni, purtroppo quando trattiene molto è una reazione che viene fuori in modo improvviso. <Non preoccuparti, scusami. Non dovevi sentire queste cose. Concentrati su di me e non su quello che dico o faccio. Senti e basta. Con le mani e con la mente> lei adora poter esprimere le sensazioni in quel modo, permettere a un cieco di vedere senza l’ausilio della vista. Una buona samaritana solo nei confronti di questo shinobi, in quanto non ha messo in dubbio quello che lei è e, senza vederla, ha visto altro oltre l’aspetto fisico. Diventerebbe paonazza a quel complimento, non se lo sarebbe aspettato e questo la renderebbe felice. Molto. <Non mi puoi vedere, eppure mi reputi una bella ragazza. Sei cieco solo negli occhi, non dentro di te. Se mai dovessi vedere di nuovo, ricorda le mie parole> sprona, incita, vuole che custodisca quel dire. Sente quei palmi sulle guance, sul naso, sulle proprie labbra. Sul collo. Chiuderebbe un attimo le palpebre, prima di riaprirle e proporre <Che ne dici se andiamo a mangiare qualcosa, adesso? La pioggia è cessata e possiamo muoverci liberamente> tranquilla, con assoluta pace dei sensi. Se l’altro accetta, si alzerebbe da quella posa, lo aiuterebbe a rimettersi in postura eretta e prenderebbero insieme il cammino verso il cuore di Kusagakure. [End] [Chakra 30/30] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Shuriken x2 – Kunai x3 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x3 – Veleno Inibente x1 – Tonico Coagulante x1 – Tonico per Chakra x1]

20:20 Kirito:
 Come tutti i momenti, belli o brutti che siano, anche quello finì. Ma Kirito non scorderà mai quel pomeriggio passato in compagnia di Naoko. Di quello che ha sentito e provato toccandola per la prima volta. E' stato un momento quasi magico in una atmosfera quasi fiabesca. Kirito sorride alle parole di Naoko. Si limita a fare un cenno di con la testa socchiudendo leggermente gli occhi. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Allontanerebbe le mani dal viso della ragazza portandole verso l'esterno. <Mangiare? In effetti sì, ho un certo languorino> sorride di gusto entusiasta della proposta che gli è stata appena fatta. Si alzerebbe in piedi, aiutato anche dalla ragazza, e inizierebbe ad incamminarsi verso il villaggio. <Lo so che di solito succede il contrario, ma vista la situazione sceglilo tu il posto dove andare a mangiare> e così entrambi si incamminano verso il centro di Kusa.[end]

Naoko rivede Kirito, in una situazione piuttosto critica data la cecità. Qui un'illusione dona pace al cuore della ragazza e lei, in cambio, gli mostra il suo volto con il semplice tocco delle mani.