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Riunione di condominio

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con Kouki

01:05 Kouki:
  [Stanza] È ancora silenzio attorno a lei, dopo gli ultimi avvenimenti, dopo il ritorno di Kaori. Ha sofferto come non mai i suoi sensi di colpa per averla odiata e per aver infranto la sua promessa, eppure pare che possa considerare entrambe come una madre. Sia Kaori che Fumiko. Si è decisamente calmata ora, ha superato quella sua crisi grazie alla vicinanza sia di suo padre che di Kaori, grazie alle loro parole e considerazioni. Può farlo, può amarle entrambe, e questa consapevolezza è l’unica cosa che la tiene in piedi, l’unico fatto che le solleva il cuore da quell’enorme macigno che sono i sensi di colpa. Persino Hebi ha avuto una parte importante per lei, c’è stato e lei sa guardare ben oltre a quel suo comportamento serpentino. Si trova ancora una volta nella sua stanza, seduta a terra con la schiena contro il proprio letto. Le ginocchia strette al petto e il mento appoggiato su di esse, mentre i lunghi capelli neri ricadono intorno a lei avvolgendole in un nero abbraccio, fino al pavimento. Indossa i suoi vestiti da casa, composti da un paio di pantaloni neri e lunghi fino a poco sotto al ginocchio, sono di un tessuto attillato ma elasticizzato, mentre al di sopra indossa una maglietta azzurra dalle lunghe e morbide maniche. La maglia le cade morbidamente sui fianchi e sembra almeno di una taglia più grande, il che la rende ancor più piccola e gracile di quanto non sia già. A livello del cuore della maglia e fra le scapole, vi è disegnato il simbolo del suo clan Yakushi, mentre al collo indossa il ciondolo del clan Oboro che suo padre. Il chakra dovrebbe essere in circolo ormai dalla mattina, forte e in grado di donarle il giusto vigore. Nel buio della sua stanza lei è un minuscolo puntino, con la compagnia del suo riflesso nello specchio davanti a sé. Tutto potrebbe prendere un certo equilibrio, ma perché deve sempre succedere qualcosa? Perché quell’odio, perché non riesce ad avere dei genitori che stiano insieme? <”Siamo tutti esseri umani, capita di sbagliare e anche di provare tali emozioni.”> la voce di Heiko arriva candida e delicata alle sue orecchie, come un balsamo rigenerante per la propria testa, mentre sposta lo sguardo accanto a sé, lì dove la vede la sua Gemella, uguale in lei in tutto e per tutto, anche nei vestiti, ma ha un’espressione più dolce, rilassata ed amorevole. <*Non dire assurdità.*> la voce di Mirako, secca ed infida come al solito, costringe la ragazzina a tornare a fissare lo specchio davanti a lei, il suo riflesso, per quanto identico a lei, è mutato nella posizione e nell’espressione del viso, rivelando Mirako. <*Nel mondo ci sono milioni di persone che sanno stare assieme senza tutti questi drammi. E’ ovvio che ci sia qualcosa che non va in quei tre.*> commenta acida sollevando lo sguardo per un attimo, insieme alle spalle. Qualcosa che non vada in quel triangolo maledetto tra Raido, Kaori e Fumiko. <*Smettila di illuderla con quelle parole, è una scusa che non regge più. Perché dovremmo subire tutto questo?*> il viso della Yakushi si alterna sulle due figure, da Mirako ora torna a fissare Heiko, la quale scuote appena la testa. <”Non c’è niente di strano in quello che sta succedendo, succede anche ad altre persone.”> La ragazzina sospira, chiude gli occhi e nasconde il viso sulle proprie ginocchia… che stress, però non può fare a meno di sentirle o vederle. [Chakra On]

01:15 Kouki:
  [Stanza] Lei dopo tutto non voleva che essere normale, restare equilibrata per qualche giorno in più, e invece si è appena ripresa e subito deve sorbirsi la riunione condominiale. Torna ad osservarle entrambe nel silenzio più totale, dovrebbe dire qualcosa, ma cosa? È troppo stanca per litigare con loro o con Mirako. <Lasciamo che le cose vadano come devono andare, senza farci troppe paranoie o senza fare alcun chè. Vediamo come va.> la via passiva ecco cosa sceglie la Yakushi, eppure Mirako non sembra voler chiudere lì la conversazione. Riprende parole, si mette più vicina alla superficie dello specchio, poggiandoci sopra una manina. <*Riprenditi per l’amor del cielo. Persino Hebi ti ha ripresa per quell’atteggiamento. Basta crisi psicotiche, basta piangere, basta essere così deboli. Prendi la mia forza e l’equilibrio di Heiko.*> come se quella non fosse una crisi psicotica per la giovane Chunin, ma non ribatte, osserva Mirako e la lascia parlare, dopo tutto quelle due Gemelle sono la sua unica compagnia del momento. Persino Heiko annuisce a quella proposta. <*Intendi farti trattare in questo modo ancora a lungo? Siamo Yakushi, siamo figlie del grande Orochimaru e tu te ne stai qui raggomitolata a piangerti addosso.*> non vi è cattiveria nella voce di Mirako, per la prima volta sembra che voglia fare qualcosa di vero per Kouki. Seria, decisa, vi è della rabbia in lei, di chi non accetta quella condizione. <*Pensaci dai. Persino Raido ha rischiato di abbandonarti. Fumiko lo ha lasciato, per quanto dica di esserci, e non ho ben capito nemmeno il motivo. Tempo? Noi e Raido abbiamo combattuto in grande stile per lei, e lei che fa? Lo lascia. Gran bel ringraziamento.*> veleno che si insinua nelle orecchie della piccola, corrode la sua mente e la porta ad osservare Mirako con più attenzione. Forse non è vero che sta facendo qualcosa di vero per lei dopo tutto. <*E come conseguenza? Raido non ci ha pensato due volte a crollare, non ha pensato a non abbandonarti. Non conti poi così tanto se non servi nemmeno come motore per lui. Ricordi Mekura? Il motore che fa andare avanti le persone. Non lo sei stata per Kaori, non lo sei nemmeno per Raido a quanto pare.*> decisamente parla un bel po’ la nostra Mirako oggi, mentre Heiko silente osserva ed ascolta, ma questa volta interviene. <”Lo è per entrambi, Kaori non è sparita perché si è lasciata andare al dolore, è stato per causa di forze maggiori, per colpa di Otsuki. E Raido è un essere umano, capita di sbagliare, ma si sono fatti una promessa ora. Ogni essere umano, per quanto forte, può crollare. Non è una colpa.”> le piace quello che dice Heiko con la sua stoica calma, le piace e sorride appena preferendo le sue parole a quelle di Mirako… eppure quelle della serpe sono potenti, per quanto semplici. Mirako ride, si lascia andare a una profonda risata che man mano si alza, si porta le mani alla pancia e si piega in due dalle risate. [Chakra On]

01:24 Kouki:
  [Stanza] Non è una reazione che entrambe si aspettavano da parte di Mirako, anche perché ella continua a ridere e sembra non essere intenzionata a fermarsi. La Yakushi osserva Heiko, dubbiosa, e anche la Gemella solleva appena le spalle con espressione seria e leggermente preoccupata. <”Vuoi renderci partecipi, Mirako?”> domanda infine con quella sua voce calma e pacata, tanto che Mirako annuisce finendo di ridere ed asciugandosi le lacrime che le sono venute dal tanto sforzo. <*Otsuki. Davvero credete che non sarebbe venuto da noi per renderci partecipe di aver ucciso Kaori. Mesi fa quella Hyuga era ancora nettamente più importante di Fumiko per Kouki. Non si sarebbe accontentato di crederla morta… le avrebbe tagliato la testa e ce l’avrebbe portata come trofeo!*> sbatte un pugno contro il vetro dello specchio, forte, incredibilmente carico di rabbia eppure lei sorride. Un sorriso largo, da orecchio a orecchio, gli occhi sgranati e spiritati di chi sa di aver ragione, di chi sa di aver fatto centro. Heiko rimane in silenzio, cerca di elaborare una risposta che possa dare una spiegazione logica, e nel mentre Kouki osserva Mirako. I pugni si stringono, gli occhi gialli fissi in quelli di Mirako. <Si, Otsuki avrebbe fatto così.> il seme del dubbio. Piccolo e innocente che man mano cresce nella mente della Yakushi… Kaori potrebbe aver mentito? Scuote la testa. <No. Kaori non sapeva nulla di Otsuki, e quella lettera è stata proprio scritta da lui.> riprende il controllo di sé, e persino Heiko annuisce. Hebi ha dato conferma. Non può esserselo inventata, non può aver scritto di suo pugno quella lettera, è semplice, lineare, logico. Sorride appena sollevata da quel suo stesso pensiero, ma Mirako parla ancora. <*Non dico che non sia stata vera quella parte della storia. Penso che Kaori sia stata ingannata, portata a una trappola ed attaccata. Penso che sia stata ferita, ma che abbia avuto la meglio costringendo Otsuki a ritirarsi. Penso che poi stanca ed affranta se ne sia semplicemente andata. Penso che la storia del veleno e del villaggio senza conoscenze ninja sia una balla.*> questo porta nuovamente la ragazzina a pensare a quel seme, che riprende a crescere, ma ancora una volta ha una soluzione, che sia la vicinanza di Heiko ad ispirarla o la sua semplice volontà, non si sa… ma alla fine si tratta sempre della sua mente, anche se divisa in tre. <Potrebbe, ma ci sarebbe una sola cosa da fare allora. Ovvero cercare le prove che quanto dice è vero. Andare in quel villaggio e chiedere, nulla di più semplice e se ne vanno tutti questi inutili dubbi, che dici?> domanda verso Mirako, più decisa nella voce, come se volesse solo fare un piacere a quella Gemella. Almeno non avrebbe avuto più nulla da ridire con le prove alla mano. <*Sono d’accordo. Ma se risulterà che Kaori ha mentito, finirà accanto a Fumiko nella mia lista da persone da uccidere.*> ha persino una lista, che carina. Eppure ha fatto di tutto per screditare entrambe le donne e non solo loro, ma anche Raido. Sa che sotto sotto ha ragione, sa che non dovrebbe farsi andare bene tutto quanto. Dovrebbe reagire in maniera diversa. Kaori ha lasciato tutto e tutti la prima volta, Fumiko ha lasciato Raido dopo tutto quello che hanno fatto per lei e Raido stesso non ha pensato nemmeno per un attimo a lei prima di lasciarsi andare. [Chakra On]

01:46 Kouki:
  [Stanza] Quel risentimento che Mirako avverte per quelle due donne non può trovare ragione se non per il solo fatto che hanno fatto soffrire Kouki. Chi direttamente e chi indirettamente, è la sola ragione che potrebbe muovere l’odio di quella Gemella in quella determinata direzione. Heiko lo sa, lo riconosce, Kouki ci arriva, non è sciocca. Alla fine di tutto lo fanno per sopravvivere, stare unite, andare avanti. Il motivo per il quale non riesce ad avere un po’ di stabilità emotiva è sconosciuto però, anche se al momento non può certo far soffrire suo padre, non può e non vuole. <*Kouki.*> Mirako la chiama, un tono grave, serio, un tono che non ammette repliche e che spinge la ragazzina a portare nuovamente lo sguardo verso di lei, verso quel riflesso. Sembra che le voglia dire qualcosa di importante. <*Alzati, vieni qui davanti a me. Richiama l’innata e ti mostrerò chi, per davvero, non ti abbandonerà mai. Oltre a me ed Heiko.*> rimane perplessa a quella richiesta, eppure nemmeno Heiko dice qualcosa in merito, rimane silente, in ascolto, osservando e metabolizzando, così poi da poter dire qualcosa di utile. La ragazzina si alza, lentamente, e così fa anche Mirako nel riflesso dello specchio, ne segue i movimenti proprio come se effettivamente si stesse solo specchiando. Si avvicina a piccoli passi, i piedi nudi sul pavimento e quindi andrebbe a fare quanto detto da Mirako. Spinta da chissà cosa, forse curiosità di sapere dove l’Altra voglia andare a parare. Andrebbe a concentrarsi sul chakra che scorre veloce all’interno del proprio corpo. Cercherebbe di sentire quel flusso frenetico e potente lungo l’apparato circolatorio del chakra, lungo quei canali. Cercherebbe quindi di smuovere il chakra affinchè esso raggiunga ogni tessuto del proprio corpo e si avvolga come una leggera coperta su di essi. Tessuti, organi, cercherebbe di imbevere ogni parte di sè con il chakra, e se ci fosse riuscita cercherebbe di spingerlo sempre più all’interno. Tessuti, cellule, cercherebbe di farlo insinuare come una serpe sempre più all’interno del proprio corpo, sempre più in profondità, fino a cercare di insinuarsi all’interno delle cellule ed allungare le proprie appendici energetiche verso il luogo, la sede, in cui riposa il proprio DNA. Cercherebbe quindi di sfruttare la forza energetica del proprio chakra per poter andare a risvegliare il Gene della propria Innata, il quale risiede dormiente nelle informazioni genetiche dalle quali è formata. Se fosse riuscita ad attivare l’Innata, l’energia di quel Gene si svilupperebbe dal DNA andando a mischiarsi insieme al chakra. Come se lo stesse corrompendo, veloce ed inesorabile, andrebbe a dare una marcia in più al proprio chakra, risvegliando infine la propria Innata. Tale risveglio porterebbe dei cambiamenti non solo strutturali ed interni al proprio corpo, ma anche visibile nei tratti somatici. La pelle infatti si farebbe decisamente ancor più pallida, più bianca del bianco stesso. Scaglie bianche da rettile andrebbero a formarsi sul collo, schiena, retro delle ginocchia e sopra i tendini dei polsi. Gli odori arriverebbero al proprio naso ben più nitidi e forti, mentre farebbe scioccare la lingua, umettandosi le labbra, e grazie ad essa riuscirebbe ora a rilevare fonti di calore. Infine gli occhi subirebbero la più bella trasformazione, perché diventerebbero ancora più dorati e con una pupilla stretta e verticale, proprio come quella di una serpe. [Tentativo Scaglie del Serpente II – Consumo 2 pc a turno] [Chakra: 73/75]

01:57 Kouki:
  [Stanza] Guarda il proprio riflesso, guarda Mirako con quegli stessi occhi serpentini, una trasformazione che per forza di cose ha colpito anche Heiko, la quale però rimane indietro, sebbene si sia alzata. <Dunque, Mirako?> sussurra in un sibilo verso di lei, sollevando un sopracciglio nell’osservarla. Cosa dovrebbe comprendere, cosa dovrebbe mostrarle? Osserva la propria immagine, osserva Mirako che la rispecchia in tutto e per tutto se non fosse per l’espressione diversa. Sorride, soddisfatta ed affabile, ricambiando lo sguardo della Yakushi, e dopo un attimo di silenzio Mirako tornerebbe a parlare. <*Chiudi gli occhi, Kouki. Cerca di concentrarti su quello che senti dentro di te, sul potere che ti scorre nelle vene, su questo Gene che ci contraddistingue. Medita.*> sospira la ragazzina, andando a chiudere gli occhi e tenterebbe di concentrarsi facendo quanto detto da Mirako. La sta assecondando più che altro, non crede di avere chissà quale rivelazione. Ad occhi chiusi continua a sentire la voce Mirako che le si insinua nella testa. <*Senti il Gene, ascoltalo. Lui è lì, presente dentro di te e non ti lascia mai, devi solo ascoltarlo, percepirlo, farlo tuo. L’avverti vero? Ora più facilmente con l’innata attiva. E’ lì, in un angolo della tua mente, dentro il tuo corpo. Lui vive in te, è solo una piccola macchia, è ancora troppo piccolo, ma lo percepisci.*> percepire cosa? Il Gene, o forse si sta riferendo a qualcun altro. Ma si, è vero, la ragazzina lo percepisce, è un qualcosa di piccolo ma sa che è lì dentro di lei. Una volontà e una coscienza che è estranea a lei e alle sue Gemelle. Lo sente presente, lo sente e una volta ne ha anche parlato con Raido. Chi non l’abbonderà mai qualsiasi cosa succeda, una presenza forte ma piccola ancora. Gli occhi della ragazzina vengono riaperti, lentamente, puntati contro lo specchio, consapevole di aver compreso cosa Mirako volesse dire. Il riflesso che vedrebbe, però, è quello di Orochimaru. Vive in lei, è presente e sta crescendo. Un padre tanto vero quanto unico, si staglia nel riflesso di fronte a lei in tutta la sua altezza, sovrastandola. Lei lo osserva, sa che fa parte della sua mente, sa che è solo una sua proiezione, eppure sa che c’è per davvero. Orochimaru dischiuderebbe le labbra per parlare, ma ne uscirebbe la voce di Mirako, ovviamente. <*E’ lui che non ti lascerà mai. Non è Otsuki, non è Raido, noi e lui. E’ il tuo Clan. Capisci, Kouki? Questo stesso Clan che sembra stia dormendo per la grande vergogna di Orochimaru. Otsuki non è degno. Persino Kunimitsu non è degna. Tu puoi essere più forte di Otsuki, raggiungere Orochimaru, farlo rivivere. E Kunimitsu? Ha gettato disonore sul Clan facendosi incarcerare. Che figura il nostro capo clan dietro le sbarre.*> le parole di Mirako sono… vere, convincenti. Man mano che le sente e che si insinuano in lei, la ragazzina si rende conto di quanto abbia ragione. [Tentativo Scaglie del Serpente II – Consumo 2 pc a turno] [Chakra: 71/75]

02:13 Kouki:
  [Stanza] È come se le si stesse aprendo un mondo, non ha fatto nulla fino ad adesso se non cercare di diventare più forte, è vero, ma basta. E’ vergognoso, è qualcosa al quale deve rimediare, ma non sa come. Heiko è ridotta in silenzio, specchio della mente di Kouki, consapevole che lei è lì solo per sbaglio, addirittura potrebbe essere solo passeggera se solo la ragazzina lo volesse. Heiko sa che tutto quello è la verità. La Yakushi rimane ancora senza parole ad osservare l’immagine di Orochimaru che parla con la voce di Mirako, quella sola proiezione immaginaria. <*Bisogna riportare in alto il nostro Clan, Kouki. E non lo sta facendo Otsuki, e non lo ha fatto Kunimitsu, anzi, ci ha portato ancora più vergogna. Tocca a noi, noi dobbiamo fare in modo che il nostro Clan e che il nome di Orochimaru riprendano i loro antichi splendori.*> annuisce lentamente, completamente assorta da quel discorso che sente suo, sente vero. <Ma come? Io non so come fare. Io non ho molti legami col Clan, non vivo nemmeno con loro. Non conosco nessun altro membro.> corruga la fronte, confusa, senza nessuna idea in mente, e se non ce l’ha lei, dubita che ce l’abbia anche Mirako. <*Pensi di stare facendo abbastanza? Che non puoi fare di più? Non basta portare un simbolo, non basta fare missioni, non basta quello che facciamo. Il Clan deve risultare indispensabile per il villaggio, Kouki. Bisogna fare in modo che sia importante, necessario, bisogna che la gente ne parli, bisogna fare tutto questo… ma con discrezione.*> sembra decisamente complicato, ma alla fine sono buoni consigli, ma nessun piano. <*Bisogna che la gente parli di noi, ma nel modo giusto. Rimane nell’ombra, non esporsi troppo o si rischia di finire come Kunimitsu, certo, ma non per questo essere invisibili.*> un sottile equilibrio quello che si dovrebbe creare, un sottile quanto pericoloso equilibrio. Loro sole a pensare a tutto il Clan? È decisamente qualcosa di grosso. <Ma non hai nessun piano. Come facciamo per fare in modo che sia importante e necessario per il villaggio?> Mirako nelle vesti di Orochimaru sorride, affabile, si inginocchia in modo da essere alla stessa altezza della ragazzina. <*Dobbiamo essere più abili e forti là dove riusciamo meglio. Muoverci nell’ombra, raccogliere informazioni, infiltrarci, attaccare col veleno, infidi come serpi. Dobbiamo risultare i migliori per questo genere di missioni, così che il Kage si accorga di noi, che poi sia lui a richiedere il nostro intervento, o che addirittura altri Clan o altre persone chiedano a noi per le nostre abilità.*> decisamente ambizioso come piano, non c’è che dire, ma ha un esempio, ha qualcosa che fa al caso loro. <Come i Doku. Quella donna che mi aveva chiesto aiuto per cercare una persona.> già, poi non se n’è fatto più nulla, non sa nemmeno se avrebbe il permesso per andare all’interno del loro Clan per fare ricerche, ma immagina che a quest’ora sarebbe inutile ormai. Mirako annuisce, sorride, non ha più nulla da dire a riguardo. Scioglierebbe la propria innata, farebbe in modo da portare a riposo il proprio Gene, come se venisse risucchiato all’interno del proprio corpo e riportato all’interno delle cellule, la dove dovrebbe riposare. Perderebbe tutte le sue caratteristiche serpentine, Orochimaru svanirebbe lasciando posto alla sola Mirako ora. <*Dobbiamo pensare al nostro Clan, dobbiamo pensare ad andare avanti. Hebi potrebbe aiutarci, che dici?*> domanda melliflua verso di lei, e la ragazzina non può che annuire. Si volterebbe ad osservare Heiko, la quale si è riseduta contro il letto, senza voce in capitolo, perché Kouki non è più confusa sul da farsi, non è più confusa sul suo posto e sembra che stia gestendo la situazione molto bene. La ragazzina rimane sola nella stanza, lei e il suo riflesso muto ed uguale in tutto e per tutto a lei. Come risvegliarsi da un sonno molto più consapevole di prima. Kaori, Fumiko, Raido… situazioni che può e deve gestire. Ha bisogno di più sicurezza e forza, e le prenderà da Mirako. Ha bisogno di più equilibrio e accortezza, e le prenderà da Heiko. Deve riuscire a riunire tutto nella persona che è lei, per poter andare avanti e concentrarsi su ciò che è davvero importante al momento. [END]

Chiacchierata un po' particolare tra Kouki e le sue personalità. Nulla di che ho solo cercato di portare avanti il suo sviluppo interiore e psicologico, sperando un giorno di portarlo anche sul piano pratico.