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[Entrata Clan Oboro] Nesumo

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con Kouki, Taimusu

E’ decisamente una fredda mattina quella che quest’oggi accompagna il risveglio di Kusa. Le strade iniziano a popolarsi di coloro che intende fare i primi acquisti, la prima colazione, la spesa per la giornata o le commissioni. Ma quest’oggi il destino ha deciso di muoversi, tirare le fila che guidano le azioni e i pensieri di un gruppo di persone, tutto all’insaputa del giovane Nesumo, il quale, gli facciamo i complimenti, è fresco fresco di diploma. Kusa può vantare la bravura di un nuovo Genin, che si è distinto per strategia ed abilità… ma saprà essere degno del titolo che gli è stato conferito? Ma soprattutto sarà degno del cognome che non sa di portare? Ed è questo che il destino vuole scoprire, attraverso le azioni di qualcuno che è riuscito a trovarlo. Passeggia, mio giovane amico, lascia che per quest’oggi questo fato ti guidi lungo il tuo percorso. I sentieri del Bosco dei Ciliegi sono poco battuti ancora, non vi è in giro nessuno, forse ancora troppo presto affinchè tale luogo si riempi di vita. I ciliegi presentano quei loro rami spogli per lo più, allungando le loro appendici come dita scheletriche verso il cielo, in una tacita richiesta di aiuto. [Ambient per Nesumo][Tempo: massimo 20 minuti][Ora: 9:33]

09:52 Taimusu:
  [Bosco di Ciliegi] Finalmente una giornata solo per lui, in quel di di Sole. Un sole mesto, che brilla su di un mondo ancora infangato dalla pioggia della giornata precedente. La rugiada permea ancora sull'erba e sui petali delle varie piante presenti. Lo sguardo rubino è fisso di fronte a se ed ogni passo è accompagnato da un rumore legnoso, che batte contro il ciottolato del viale: il suo bastone da passeggio decorato dalla presenza di linee colorate tra il bianco e il nero. Un paio di scarpe da ginnastica chiuse nere, nascondono ancora una volta i piedi del giovane, che non si confà ai suoi simili. Il resto del corpo invece e coperto da un vestiario rossastro, composto da pantaloni larghi ma comunque permissivi ai movimenti ninja e una maglia a maniche lunghe, che copre le braccia fino al polso, mostrando solo le mani bendate. Blandamente la Shirayasi, camuffata da bastone viene tenuta dalla manca, che si è appollaiata sul manico di essa, poggiandolo ritmicamente ogni volta che il suo incedere incontra il piede destro. La destrosa invece permane blandamente nella tasca dei pantaloni. Il volto pulito del ragazzino presenta solo qualche ciuffo nero che sfugge al controllo della lunga treccia che arriva quasi fino al terreno. Il coprifronte permea al collo, raffigurante il suo simbolo d'orgoglio, il simbolo dell'erba.

09:57 Taimusu:
  [Edit] [Shirasaya]

Ed ecco il giovane neo Genin intento in quel suo passeggiare solitario, tranquillo nel suo incedere con l’aiuto di un bastone finemente lavorato, non che alla sua giovane età abbia bisogno di un sostegno, ma scandisce il ritmo dei suoi passi. Vestiti rossi, lunga treccia e qualche ciuffo nero ad incorniciargli il viso. Insomma, pare nulla possa interrompere quella sua camminata, forse alla ricerca di un posto per allenarsi, o per potersi semplicemente godere il paesaggio. Ma il tempo è infine giunto, i fili iniziano a muoversi, così come la leggera nebbia che come un velo inizia a calare, lenta e inesorabile, allungando i propri artigli su tutto l’ambiente che circonda il giovane, arrivando a ghermire egli stesso. Una nebbia fredda, umida, che pare entrare fin nelle ossa per donare brividi di inquietudine. Una strana nebbia in effetti, che pian piano diventa persino fastidiosa agli occhi, iniziando ad impedirgli una corretta visuale. Eppure sembra esserci qualcosa di fronte a lui, qualcosa di grande, scuro, qualcosa che prima non c’era e ora invece c’è. Sembrerebbe una sagoma quadrata, che lo supera in altezza e pare anche abbastanza lunga orizzontalmente. Che cosa sarà mai? Una cosa è certa, blocca il suo passaggio, ma è difficile per il momento riuscire a vedere oltre. [Ambient per Nesumo][Tempo: massimo 20 minuti][Ora: 10.08]

10:16 Taimusu:
 Non che gli dia fastidio il freddo, ma sicuramente la nebbia che inizia a ghermire gli alberi spogli viene notata velocemente dal giovane, come una innaturalità. Inarca un sopracciglio quando questa lo inghiotte costringendolo a chiudersi un po con le spalle. < ... > Non proferisce nulla ma la condensa più scandita del suo fiato lo porta quasi immediatamente a piccoli brividi di freddo, che si impone di controllare. Con forza quindi, prendendo larghi respiri si impone la calma dovuta all'occasione; solo allora, dopo aver recuperato una postura degna di questo nome si accorge dell'ombra. < ... > Ancora una volta un pensiero lo attraverso mentre china il capo di lato confuso. Circospetto quindi, il suo moto inizia a porsi sempre di più verso l'ombra, che con passo cauto, verrebbe avvicinato dal genin. Istintivo la manca si alza, andando ad afferrare la fine del bastone mentre l'altro capo viene presa dalla destra, tenendo quindi il bastone quasi parallelo al terreno. Le gambe si flettono leggermente nella sua camminata d'avvicinamento e le rubine si stanziano a cercare di dare almeno una sagoma fissa alla figura che gli blocca il passaggio. [Shirasaya]

Fa bene il giovane ad agire con cautela, cercando di imporsi il sangue freddo che ogni ninja dovrebbe avere. L’umidità è fastidiosa, quella nebbia è fastidiosa e lo costringe a non distinguere bene le figure intorno a sé, soprattutto quella davanti. Cauto mentre afferra saldamente il suo bastone e si avvicina per indagare. Quella nebbia sembra possedere vita propria, pare muoversi, accarezzargli la pelle, i capelli, come mani gelide per rubargli la scintilla vitale. Avanza, giovane amico, ma quello che troverai davanti a te non è altro che un muro di terra. Si, sembra proprio un muro. Alla sua destra e alla sua sinistra sembrano essersi dei movimenti, l’aria si muove e la nebbia con essa. Percepisce lievi rumori, terra che si smuove e un silenzio innaturale aleggia intorno a lui subito dopo. Ma per gran fortuna, per così dire, del giovane, la nebbia ecco che si dirada, come se avesse assolto al suo importante compito, e quello che il ragazzo potrà notare, saranno quattro mura che lo circondano e lo intrappolano. Le mura sono lunghe quattro metri ed altrettanto alte, lasciando al giovane un’area di circa sedici metri quadrati in cui muoversi. Una gabbia è stata creata intorno a lui, ma da chi? E perché? È presto detto. Sulla cima di ogni muro, in piedi, stanziano quattro figure ammantate, una per muro. Indossano un lungo mantello nero e il cappuccio è calato sulle loro teste, nascondendo il viso. Sono tutte rivolte verso di lui e lo fissano, anche se il ragazzo non riuscirà a vedere i loro volti, come inghiottiti da un’oscurità profonda ed eterna. Immobili, lo osservano senza dare alcun cenno di voler fare qualcosa. Ma dopo un lungo e snervante silenzio, ecco che la figura posta sul muro alle sue spalle inizia a parlare. La voce è maschile, adulta, profonda e roca, sembra tuonare e rimbombare in quel luogo. <Nesumo Hijiro.> lo chiama, nome e cognome, pare che lo conosca, ma come mai? <Immagino che non vorrai restare intrappolato fra queste quattro mura, giusto? Ti sfido dunque ad uscire.> oh, una sfida? Tutto qui, o forse no. Gli altri non dicono nemmeno una parola, ma la situazione sembra molto più seria di quanto voglia apparire. Questo è quanto per il momento, come reagirà il giovane Genin? [I quattro loschi figuri: https://i.pinimg.com/originals/25/16/36/2516360ae57e596f690a5e56c57c4a8b.jpg][Ambient per Nesumo][Tempo: massimo 20 minuti][Ora: 10.33]

10:49 Taimusu:
 < ... > Un muro. Un muro di terra. Lo sguardo delle rubine si assottiglia e anche se dei movimenti vengono colti poco fa. Ormai tutto è già stato fatto. Quando la nebbia finalmente si dirada di quel singolo muro altre tre coppie si sono formate attorno a lui, costringendolo in un luogo più che piccolo. Non proferisce ancora nulla e il respiro permane regolare sebbene sobbalzi udendo le parole dei quattro sfidanti. Silenzioso alza il capo di scatto, lasciando intravedere l'irritazione di quella situazione. < ... > Fa per aprire bocca ma stavolta si autoimpone il silenzio. Il lungo crine, racchiuso nella treccia nera, finalmente si ferma lungo tutta la schiena, mentre tiene il capo alto verso la figura incappucciata, che permea in silenzio per diversi istanti per poi riprendere il proprio dire. Alla richiesta di questi, nuovamente prende una posizione di guarda col bastone ma si tranquillizza. Ora ambo le mani si congiungono, mantenendo tra i due palmi il bastone da passeggio lasciando fuori indice e medio, tenuti a stecca, così da formare il sigillo della capra. Sebbene da Denshi fosse sempre ad occhi chiusi, stavolta tiene il capo alto, rivolto ai quattro sensei si può dire. Ritorna silenzioso, equilibrando il respiro, mentre tenendo lo sguardo fisso verso l'alto in maniera guardinga dividerebbe come suo solito il corpo in due: Forza mentale, di un verde acceso e Forza Fisica, di rosso fuoco. Queste due forze infine, immaginate come due sfere, reciprocamente la prima alla testa e la seconda allo stomaco, verrebbero fatte congiungere all'altezza del plesso solare, così dove stanzia anche più o meno il sigillo della capra e come un piccolo fiume li farebbe convergere in un'unica sfera che ruota in senso Antiorario, acquisendo una connotazione di blu acceso. Se tutto fosse andato per il verso giusto avrebbe infine inviato il chakra lungo tutto il proprio corpo, attivando così tutti gli tsubo e solo alla fine sciogliere il sigillo e riprendere la posizione di guardia col bastone, tenendo il manico con la destra, e la guardia bassa con la manca. < Son stato imprudente > Proferisce appena, non specificando esattamente a quale momento preciso [ Tentativo: Richiamo del Chakra 20/20][Shirasaya]

Vi è solo uno stoico silenzio da parte del giovane, davvero ammirevole mantenere il sangue freddo in una situazione del genere, intrappolato come un topo. Sicuramente qualcuno ne terrà il giusto conto. Tuttavia il ragazzo tenta di richiamare il chakra, peccato che con il bastone tenuto tra i palmi il sigillo della Capra risulta meno preciso, goffo, insomma, un bastone è un impedimento un po’ troppo grosso per tentare di fare qualcosa per il quale servirebbero le mani libere. Per questo motivo il chakra non si attiverebbe nella maniera corretta, un tentativo a vuoto insomma. La figura dall’alto fa le sue considerazioni, peccato che non si veda in volto, tuttavia non rimane certo in silenzio. <Ti consiglio di mettere giù quel bastone, ragazzo. Anche perché non ti sarà utile se vorrai tagliare uno di questi muri per uscire.> un piccolo consiglio, il tono che non tradisce nessuna emozione se non freddezza e rigidità. Severo ed implacabile, muove ora un braccio per andare ad indicare qualcosa all’interno di quella gabbia di terra, qualcosa che è stato posato sul terreno, in un angolo venutosi a creare tra due di quei quattro muri. <Ti do un’ultima possibilità.> tuona quella minaccia nemmeno troppo velata. <Impasta il tuo chakra e prendi quell’arma.> ecco cosa c’è in quell’angolo, un’arma, più precisamente si tratta di un Dadao, una specie di sciabola, con una lama lunga circa 60 centimetri la quale termina in maniera molto simile ad una scimitarra. La pazienza non sembra essere il punto di forza di quel losco figuro, che ora attende che il ragazzo faccia quanto detto. [Dadao: https://www.dragonsports.eu/111762-verylarge_default/sabre-dadao.jpg][Ambient per Nesumo][Tempo: massimo 20 minuti][Ora: 11.14]

11:27 Taimusu:
 <Strano> Esordisce il giovane osservandosi le mani: il sigillo è corretto. Vero i palmi non sono a contatto ma non ha mai avuto problemi prima. Durante le lezioni coi Kunai per esempio ma fa spallucce, cercando di sdrammatizzare la situazione in cui si ritrova. Rialza il capo verso la figura al di sopra del muro e schioccando la lingua proferisce. <Fortunati che sono ancora inesperto> Asserisce mostrando un ringhio feroce alla volta del losco figuro. Schiocca nuovamente la lingua mentre ripete NUOVAMENTE le azioni precedentemente fatte, stavolta abbandonando alla cintola la Shirasaya. Di nuovo riporterebbe i palmi ad incrociarsi con evidente fastidio, tenendo nuovamente fuori indice e medio, a stecca. Di nuovo dividerebbe il proprio corpo in forza mentale, radunata alla capa e forza fisica, radunata nello stomaco. Create queste due forze immaginarie le farebbe convergere al plesso solare, all'altezza del sigillo stesso e qui immaginandosi il solito fiumiciattolo, farebbe convergere ambo le forze così da formare una piccola sfera di chakra azzurro che ruota in senso antiorario come la minestra della nonna. Se tutto fosse andato per il meglio infine, avrebbe inviato tale forza, chiamata Chakra al resto del fisico attivando i suoi Tsubo e solo allora avrebbe sciolto il sigillo della capra. SE TUTTO fosse andato per il meglio avrebbe voltato il capo verso di Dadao e l'avrebbe afferrato con la destrosa per poi sollevarlo distrattamente osservando l'arma. < E' ovvio che non volete uccidermi o ottenere informazioni > Asserisce mentre riporterebbe il capo verso l'alto. < Cosa devo fare? > Non chiede nemmeno cosa vogliono perché ormai è chiaro che è sotto test per qualcosa. Qualcosa che il giovane Nesumo non può nemmeno immaginare. [ Shirasaya ] [Tentativo: Richiamo del Chakra 20/20]

I quattro tizi incappucciati osservano il ragazzo con molta attenzione. Il chakra questa volta viene impastato correttamente, e il ragazzo potrà sentire la sua potenza scorrergli in corpo, dandogli maggior vigore e forza. Ignorano quel ringhio, quella minaccia verso di loro, andando ad annuire col capo. <Bene.> pronuncia sempre lo stesso uomo, osservando con attenzione il ragazzo che va ad afferrare l’arma. <Bravo, sei perspicace.> un freddo complimento in sua direzione, che potrebbe sembrare ironico, ma per queste figure non c’è niente di divertente. <Prendila e cerca di saggiare il suo peso e la sua consistenza. Concentra il tuo chakra affinchè passi dal centro del tuo corpo, lungo il tuo braccio dominante fino alla mano e cerca di infondere alla spada, alla lama, il tuo stesso chakra. Dopo di che… avrai un solo tentativo. Il fallimento ti porterà alla morte, per mano nostra.> non è contemplata una seconda possibilità, non per loro almeno. Se non saprà uscire, risulterà pressochè inutile come vita, e far sparire un corpo non deve essere certo difficile o complicato per quegli individui. E adesso che gli è stato spiegato cosa deve fare, l’individuo allarga le braccia distaccandole dai fianchi. <Taglia un muro.> tutto qui, sono state scelte parole davvero singolari, come potrebbe una spada tagliare un muro di terra come quello? Ma dopo quelle parole rimangono in silenzio, in attesa, gli occhi nascosti dal cappuccio puntati sul ragazzo con estrema attenzione. Si aspettano qualcosa, si aspettano molto da lui. [Tentativo risveglio Innata][Ambient per Nesumo][Tempo: massimo 20 minuti][Ora: 11.42]

11:57 Taimusu:
 Lo sguardo delle rubine incontrano il buio del cappuccio tenuto sul capo del losco figuro che sta parlando. La destrosa si serra saggiando la lama mentre soppesandola ascolta le parole di questi. L'ordine che gli arriva lo un attimo a riportare lo sguardo rubino sulla figura di fronte a lui ma poco importa ora. Annuisce appena mentre si avvicina al muro dell'individuo che sta parlando. Lo sguardo rubino ritorna a concentrarsi mentre la manca si poggia sulla lama, sul piatto di essa per l'esattezza, mentre la destrosa, più in basso tiene l'elsa di questa. Con calma quindi, respirando regolarmente, farebbe quando ordinatogli, perché di un ordine si tratta. Il chakra verrebbe inviato al braccio destro, alla mano che detiene la lama e come detto prima anche alla lama. Il passaggio verrebbe immaginato come un serpente sinuoso, che accarezzando la pelle del giovane, sfiorerebbe braccia, mani elsa e infine la lama fino a ricoprire con il proprio corpo per intero le parti dapprima citate con il proprio corpo. Se tutto fosse andato liscio e se avesse udito le parole finale andrebbe ad inarcare un sopracciglio, ma poche domande si fa. Se ciò gli è stato chiesto, un motivo ci sarà. Non si tratta di fiducia ma più di istinti. Come se quell'azione la sapesse già fare. Lo sguardo smeraldino si farebbe più rigido ora mentre il braccio destro andrebbe ad elevare la lama, lasciando la manca appena appoggiata all'elsa, quasi ad accarezzare la presa della mano destra attorno a questa. Il caricamento del colpo non avviene propriamente verso l'alto, ma tenendo il braccio in obliquo rispetto il terreno ed ecco che avendolo leggermente piegato andrebbe a farlo calare. La spalla andrebbe a far scattare un meccanismo di frusta del braccio, ove il braccio seguirebbe calando quindi in obliquo dall'alto a destra verso il basso a sinistra, ove il braccio non si stenderebbe quasi mai, per evitare danni collaterali nel caso incontri resistenza eccessiva, ma rimarrebbe comunque attivo, con i muscoli tirati e facenti forza, sommandosi al moto della spalla e del braccio. Il petto andrebbe appena a torcersi, portando la spalla destra avanti, così da dare ancora forza maggiore al colpo e un ringraziamento silenzioso sale dalle labbra del genin, nel vedere finalmente le sue lezioni di Kendo messe in atto. Speriamo quindi di non rimanerci secco per non aver tagliato uno stupido muro di terra, già abbastanza impossibile come impresa. [ Chakra 19/20 ][Tentativo: Attivazione Innata 1/2 + Colpo di traverso con arma 1/2 ] [Kendo - 1pt Chakra] [Shirasaya]

Prego, tira un dado da 50 per favore

tira un D50 e fa 35

Si impegna il giovane, afferma l’arma, la osserva, con i suoi dubbi e le sue domande, ma tiene tutto per sé. Esatto, si tratta di ordini, e questi non vanno discussi, i quattro non lo permetterebbero e saprebbero come farsi rispettare. Non vola una mosca, nel silenzio assoluto il neo Genin potrà far sfoggio della propria concentrazione. Il chakra si muove, lo sente dentro di sé, e lo avverte mentre trasferisce la sua essenza alla lama della spada. Il chakra riveste così la lama, con un colore giallo paglierino, andando addirittura ad allungarla di qualche centimetro con il proprio chakra. Silenzio. Le quattro figure osservano, potrebbero persino trattenere il fiato, ma non si espongono. Non una sola emozione o movimento. Invece il ragazzino si mette di impegno, compie di buoni movimenti, frutto di un allenamento mirato probabilmente, e la lama va a cozzare contro il muro preso di mira. E… non succede nulla. Il muro non si rompe e non si taglia, mentre la lama della spada si scheggia, diviene inutilizzabile. Tutto sembra essere andato in frantumi, forse persino il futuro del ragazzo stesso. Nessuno dei quattro incappucciati si esprime, la tensione si taglia con il coltello. <E’ abbastanza.> pronuncia infine un secondo uomo, un uomo che non ha mai parlato fino ad adesso e che solo ora fa sentire la sua voce. Fredda e tagliente, come una lama. <Si direbbe che sei proprio figlio di tua madre.> commenta in maniera sottile e nel mentre la nebbia sembra scendere nuovamente. Fitta, soffocante, umida, ancora una volta la vista viene offuscata ed impedita. Può sentire solo le voci ora. <Vai al Dojo degli Oboro, se vuoi saperne di più. Tu non sei chi credi di essere.> parole enigmatiche che gli vengono lasciate. E quando la nebbia si dirada ancora una volta, di quei quattro non rimane nemmeno una traccia, come di quei muri, che sembrano svaniti nel nulla. C’è solo lui sulla via nel Bosco dei Ciliegi, mentre ormai Kusa si riempie di vita, e il destino ha iniziato a muoversi per lui. [END – fare l’end]

12:30 Taimusu:
 Solo mentre cala la lama, nota il colore che suo chakra e soprattutto di come questo abbia allungato leggermente la lama. Non si scompone sicuramente, ma ci rimane abbastanza male, quando la lama non taglia il muro. Lo sguardo della rubina va a guardare la propria lama, notando come sia stata resa inutilizzabile . Lo sguardo permane ancora qualche secondo sulla lama, sebbene la concentrazione svanita, porti anche quello strano chakra a scomparire. Alza il capo verso i loschi figuri quando proferisce parola una persona inaspettata. Si volta verso di essi. Lascia cadere la lama a terra inarcando un sopracciglio. < ... > Il volto è confuso e contratto e la sua incapacità di non tagliare quel muro lo ha messo in una posizione di rabbia interiore elevata. Lo sguardo delle rubine fisso sui figuri e le orecchie solo per loro. Alla seconda frase questi trasale. < Che significa?! > Asserisce. Si volta completamente ora verso la figura, con le mani bendate strette in due pugni privi di forza, ma comunque pieni di rabbia. Il volto calmo e pacato del genin si trasforma in una maschera di confusione e rabbia. < Dojo.... Oboro? > Domanda più a se stesso che a loro e non sa il perché quel nome, Oboro, lo porta a rilassarsi leggermente. I pugni si sciolgono lentamente, alla stessa velocità con cui la nebbia ritorna per poi dipanarsi nuovamente. I muri son scomparsi e così anche tutto ciò che prima l'aveva messo alla prova. Quasi non se ne accorge, rimanendo lì impalato, lasciando la coda a dondolarsi dietro la schiena coccolata dalla leggera brezza di quella fredda giornata. Un brivido lo percorre lungo tutto la schiena, riportando il capo a guardare ad altezza d'uomo e ridonando una piccola scintilla alle rubine del ragazzo. Volto ancora contratto per la confusione, mentre si guarda in giro quasi non essendosi accorto della loro scomparsa, tanto preso da quel cognome com'era. Un ultimo basso ringhio prima di riprendere a respirare regolarmente. Recupera la compostezza dapprima mantenuta per poi semplicemente portare lentamente la manca bendata alla Shirasaya. < Dojo Oboro eh? > Asserisce appena mentre estraendo dalla cintola il suo bastone da passeggio, fa per poggiarlo contro il terreno, iniziando così a riprendere il proprio incedere, sebbene ora nella parte opposta in cui stava andando < Cambio di programma > Asserisce pian piano tra sè e sè, in qualche modo soddisfatto, seppur, ancora con il volto contratto dai dubbi. Tante domande e poche risposte... Classico modo di fare dei ninja in fondo. [Chakra 19/20][Shirasaya]

12:30 Taimusu:
  [Edit] // END

Entrata nel Clan Oboro per Nesumo, che viene intrappolato fra quattro muri di roccia da quattro loschi figuri incappucciati. Lo mettono alla prova ed essa viene superata, con il consiglio futuro di andare al Dojo del Clan Oboro se vuole scoprire qualcosa di più, e la verità, su se stesso.

Ci sono state delle incomprensioni che sono state risolte, spero che comunque ciò non abbia intaccato la godibilità dell’ambient.

Tiro dado: 35/50

No exp, l’entrata nel Clan è il premio!