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Kai per il sociale

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con Kai, Kirito

19:58 Kirito:
 Un altro giorno di buio quello di Kirito. Un altro giorno in cui non può vedere il viso delle persone a lui care, o quello che lo circonda. Insomma, un altro giorno da cieco. Cammina ora per le strade del villaggio addobbate a festa. Tutti sembra che si diano un gran da fare. E' ora nel terzo cerchio, poco distante da casa sua. Il freddo invernale colpisce in maniera pungente il volto del ragazzo, che avrebbe potuto sicuramente vestirsi in maniera più consona alle fredde temperature. Cammina a passo lento, aiutato da quello che è diventato il suo migliore amico dopo l'"incidente" del bosco dei ciliegi, il bastone. Un bastone che ormai porta ovunque vada. E' una scelta dettata dalla necessità, visto che al momento ogni suo movimento è assimilabile a camminare ad occhi chiusi di notte. Ticchetta sul terreno cercando di evitare ostacoli, e passo dopo passo, si dirige verso un negozio di alimentari. E' stato incaricato da sua madre e lui da bravo figlio ha deciso di andarci. Data la vicinanza del negozio Kirito non dovrebbe avere grandi problemi a raggiungerlo. Inoltre il personale di quel posto dovrebbe essere già stato avvertito del suo arrivo, avendo preparato in maniera anticipata le cose da consegnarli. Indossa una giacca lunga che gli arriva fino alle ginocchia. Dei pantaloni non proprio invernali e le solite scarpe di tela bianche. Non porta con se alcun tipo di armamento. Pensa, in cuor suo, che anche se venisse attaccato, in quello stato, ci sarebbe ben poco da fare. L'unico oggetto che darebbe al ragazzo le sembianze di un ninja è il coprifronte che è stato legato all'attaccatura del bastone. Quasi come se fosse un lascia passare o una sorta di distintivo.[chk off]

20:08 Kai:
 [ passeggia nel centro del villaggio col naso all’insù, tra le decorazioni che addobbano i dintorni e rendono il tutto molto molto natalizio. le feste si avvicinano e già oggi si vede la gente in giro a fare shopping. regali di qua, provviste di là. insomma c’è un bel tran tran, cosa che a kai tutto sommato non dispiace. gli fa piacere vedere gli abitanti di kusa intenti a prepararsi a qualcosa di felice come il natale. indossa una giacca lunga, di un verde molto scuro. sotto i soliti abiti neri. immancabili poi sciarpa legata al collo e giara dietro la schiena. nella stessa strada che percorre lui, c’è kirito. il sabaku lo ha conosciuto in occasione dell’indegna missione ai bagni pubblici, niente di cui lamentarsi ovviamente. sono ninja e anche quello, evidentmente, di pulire i cessi del villaggio è un loro dovere. piuttosto piega la testa di lato, inarcando un sopracciglio vedendolo camminare alla “cieca” col bastone ben stretto nella mano. < … ma che ? > si avvicina, saltellante all’altro, affiancandoglisi e poggiando una mano sulla sua spalla < kirito … sono kai > rima immediatamente per evitare che l’altro si spaventi o faccia qualche mossa azzardata. < … che diavolo fai? > ignaro dell’accaduto, lo prenderebbe vicino a se cercando di guidarlo. < … ti serve … ehm … una mano? > ]

20:22 Kirito:
 Cammina in quell'oblio guidato solamente dal suo bastone. E' immerso in un marasma di suoni che rendono in parte difficoltoso il cammino. Di tanto in tanto chiederebbe alla gente che lo circonda la direzione e la distanza dal luogo in cui si sta dirigendo. Dovrebbe essere nelle vicinanze di esso quando una mano gli si poggia sulla spalla. Si sta per girare di scatto tirando una gomitata alla cieca quando una voce familiare gli arriva all'orecchio interrompendo quel movimento sul nascere. E' Kai, lo ha conosciuto durante la più squallida missione della sua vita, ossia la pulizia dei bagni pubblici. <Kai non arrivare mai più alle mie spalle in questo modo> direbbe con tono quasi minaccioso. In realtà tale reazione è giustificata viste le esperienze passate dell'uchiha. <Sto andando a fare una commissione per mia madre, devo prendere delle buste della spesa e portarle a casa> aggiungerebbe, con un tono decisamente più tranquillo e rilassato. <Sto bene, tranquillo. > in realtà non sta bene affatto ma preferisce non scaricare addosso agli altri la sua frustrazione e la sua inettitudine. <Piuttosto riusciresti a vedere un negozio di alimentari? Dovrei essere vicino> aggiungerebbe, girando la testa a destra ed a sinistra come se effettivamente potesse osservare l'ambiente circostante. <Se ti va mi potresti accompagnare, al momento non vedo tanto bene> si limiterebbe a dire questo, aspettando una reazione del sabaku.[chk off]

20:40 Kai:
 [ lo sentirebbe scattare, come previsto ma per fortuna kirito si blocca. < ops … scusa, non volevo … > aggiunge subito, sorridendo < si, ti accompagno volentieri > e come l’altro avrebbe iniziato a muovere la testa da destra a sinistra alla ricerca dell’alimentari incriminato. distante pochi passi dovrebbe riuscire a scorgerlo. < eccolo! > asserisce, tenendo ancora la mano sulla spalla dell’altro < siamo vicini, hai ragione > non l’aveva notato prima. così, senza esitare kai prende sotto braccio l’uchiha iniziando a tirarselo dietro < … andiamo, su > se kirito non avesse fatto resistenza dunque, il sabaku avrebbe preso a guidarlo tra la gente verso la drogheria. < … ma che ti è successo? > gli avrebbe allora chiesto, in quel breve tragitto, sperando di non essere troppo importuno e continuando a tenerlo stretto per evitare che finisca altrove. < … una missione? non so … > prova a dargli il là, nel caso in cui volesse effettivamente confidargli come mai si trova in quella situazione. ]

20:50 Kirito:
 Kai inizierebbe a tirare Kirito volendolo accompagnare all'alimentare. Kirito in realtà vorrebbe camminare con le proprie braccia, cercando di non sembrare un completo inetto. Ma alla fine cede e si fa aiutare, nonostante sia visibile sul suo volto una nota di disappunto. I due camminerebbero dirigendosi verso l'alimentare, che, stando alle indicazioni di Kai non dovrebbe distare molto. Kirito con la sinistra continuerebbe a picchiettare sul terreno mentre il suo giovane amico lo terrebbe ben stretto con l'altro braccio. I due inizierebbero a conversare, e come è ovvio che sia, la domanda del genin della sabbia riguarda la sua condizione. <Un genjutsu> risponderebbe in maniera secca e decisa. Non aggiungerebbe altri dettagli per il momento. Solo dopo qualche passo, azzarderebbe una domanda in modo da sviare il discorso in un'altra direzione. <Secondo te...> fa una breve pausa per pensare alle parole <è possibile essere un ninja anche senza l'uso della vista?> chiederebbe tenendo sempre lo sguardo, o meglio, quegli occhi vuoti e patinati di bianco dinnanzi a lui. Sta perdendo gradualmente l'abitudine di girarsi verso le persone quando esse gli rivolgono la parola. D'altronde al momento, ogni direzione è uguale alle altre, visto che dovunque l'uchiha posi i suoi occhi, vedrebbe ugualmente tutto nero.[chk off]

20:59 Kai:
 [ kirito non nasconde nulla, o meglio non accenna a maggiori delucidazioni riguardo l’accaduto ma almeno rivela la causa principale della sua cecità. < … un genjutsu, ah? > umetta le labbra. lui, anche se indirettamente, degli effetti collaterali di quelle arti illusorie ne sa qualcosa. forse anche troppo, ma non si mette lì ad allungare il brodo. < … brutta storia kirito > si limita ad aggiungere, continuando a trascinare l’altro verso il negozietto. < senza vedere niente, dici? > chiede retorico, fermandosi gradualmente < … perché questa condizione è definitiva? > il tono diventa preoccupato. effettivamente non l’ha chiesto, ma dava per scontato che non lo fosse anche se quell’ultima domanda dell’amico lo ha messo in agitazione < … credo che un ninja, abbastanza in gamba può continuare ad esserlo anche senza vedere una cippa … no? > asserisce, massaggiandosi il mento < … alle volte, gli occhi ingannano la mente. non trovi? > cerca di rassicurarlo, ma alla fine non è del tutto falso. < ci sono gli altri sensi … certo, è sicuramente più difficile > conclude, senza voler dire cavolate. perché senza il dono della vista di certo è complicatissimo essere uno shinobi, ma non vuole abbattere l’altro < beh! siamo arrivati! > esclama di fronte al negozietto, portando kirito all’interno < buonasera! ehm … credo ci sia un pacco per il mio amico … kirito … giusto? > si rivolge all’uomo all’interno, stringendo l’uchiha e facendogli fare un passo avanti come a dimostrazione che non sta dicendo bugie. < per lui … si > e lo pone davanti a se per renderlo riconoscibile al commesso. ]

21:23 Kirito:
 Come fare a spiegare la sua situazione al suo accompagnatore? Se gli rivelasse tutta la verità ossia le parole che quell'uomo ha pronunciato durante quella brutale tortura psicologica del bosco dei ciliegi, essa causerebbe altre domande. Domande come: "Chi è quell'uomo? Perché non contatti il Kage?" Domande a cui Kirito, anche se volesse, non saprebbe dare una risposta. Decide quindi di mentire, o per lo meno, di avvicinarsi quanto più possibile alla verità. <I medici hanno detto...> in realtà non ha incontrato nessun medico <che c'è la possibilità che io rimanga così per molto tempo. Loro non possono farci niente purtroppo> è una verità, farcita di bugie che fanno da contorno. Il genin poi direbbe la sua riguardo all'essere ninja anche senza uno dei sensi principali, la vista. Ha affrontato la sera prima lo stesso discorso con una ragazza di nome Naoko, incontrata per caso in un bar. Con Kai sono già due le persone che lo incoraggerebbero a proseguire verso il cammino ninja intrapreso. E come una luce interiore, ancora flebile, sembrerebbe esserci accesa. Segno che la sua volontà di ninja non si sia ancora spenta del tutto. Passano pochi minuti che i due raggiungono il supermercato. Kai introduce l'Uchiha al cassiere, il quale, più che un pacco, porta delle buste ai piedi del Kusiano. Kirito allora dopo aver pagato il commesso, prendendo i soldi da una tasca del pantalone, allungherebbe le mani in direzione delle buste. Dovrebbero essere sul pavimento, ha il sentito il suono delle stesse toccare il suolo. Muoverebbe quindi il braccio destro, lasciando quindi la presa con quello di Kai, cercando di sfiorare le buste. Solo allora, dopo aver trovato l'impugnatura, le avrebbe prese. Con lo sguardo perso nel vuoto, infine, aggiungerebbe <dovrei tornare a casa, non dista molto, se ti va vieni con me> accennerebbe un sorriso, probabilmente, in una direzione completamente diversa da quella del sabaku.[chk off]

21:32 Kai:
 [ l’uomo dell’alimentari porge ai due delle buste. kai vede kirito annaspare alla ricerca di quest’ultime e senza che l’uchiha possa accorgersene sposterebbe i manici di modo che il ragazzo le afferri. < … una la porto io, tranquillo > gli fa, acciuffandone una e alzandola < … ti … ti accompagno volentieri > continua, riprendendolo sotto braccio stringendo nell’altra la spesa da portar via. < grazie mille, buonaserata! > fa in direzione dell’uomo, incerto sul lasciarli andar via così o aiutarli < ce la facciamo da soli > aggiunge, vedendolo titubante < siamo shinobi … > conclude, dando una spintarella a kirito che sentendolo dovrebbe come sentirsi rinfrancato anche da quelle parole. < vamos kirito, in che direzione dobbiamo andare? > chiede, lasciandosi guidare a sua volta dall’altro che pur non vedendo una sega riesce ancora a capire dove si trova e magari a ricordarsi il percorso per tornare indietro dal negozio a casa. < bene … direi che se ti va … finché sei così … ecco > balbetta a stento, non sapendo come risultare meno indelicato < … posso darti una mano nelle faccende … > un attimo di esitazione < … negli allenamenti anche > aggiunge per non farlo sentire un invalido totale < che ne pensi? > sorride agli occhi vuoti dell’altro che probabilmente può accorgersi solo dal tono che kai ride. ]

21:45 Kirito:
 Kai si dimostra essere un buon amico ed una spalla, seppur più piccola e giovane, a cui affidarsi. Kirito è contento, e la sua presenza sembra rallegrargli la giornata. Accetta di buon grado l'aiuto offertogli nel portare una delle due buste della spesa ed inizierebbe ad incamminarsi verso la sua abitazione. <Andiamo verso casa> direbbe fissando la strada, mentre le spalle sarebbero ancora rivolte verso il negozio da cui sono appena usciti. Si renderebbe conto, dopo qualche secondo, che la frase appena detta non abbia molto senso. Kai non dovrebbe sapere dove è situata la sua abitazione, perciò, dopo qualche attimo di esitazione correggerebbe il tiro. <Andiamo a destra, e poi sempre dritto> cercherebbe di ripercorrere mentalmente ed a ritroso la strada fatta all'andata. Durante il cammino Kai si offrirebbe di dare aiuto al giovane che sembra assorto nei suoi pensieri. In realtà sta semplicemente pensando ed analizzando le parole del genin al suo fianco. Un aiuto farebbe comodo, ma non vuole che siano gli altri a prendersi cura di lui. Se dovesse continuare a seguire la via del ninja dovrebbe imparare già da ora a muovere i primi passi verso l'indipendenza, intesa come il riuscire a vivere la propria vita senza essere costantemente aiutato da altri. <Per gli allenamenti, non ci dovrebbero essere problemi, anche se sarà un po' come giocare a mosca cieca> ride alla sua stessa battuta, ma, al contempo, tralascia volutamente la prima domanda. Non vuole che Kai si senta in obbligo di aiutarlo anche nelle faccende di tutti i giorni. Ma un allenamento potrebbe servire ad entrambi.[chk off]

21:51 Kai:
 [ si lascia guidare e guida a sua volta kirito lungo la strada verso casa. < attento … > direbbe poi, scansando un tipo che procede a gambe levate e per poco non li travolge. maledice lo sconosciuto con parole che non si addicono ad un bambino e poi torna a camminare al fianco dell’amico. < … va bene, vada per gli allenamenti allora > conferma, ridendo dell’autoironia dell’altro. almeno quello è un buon segno, non ha perso del tutto la speranza. < diciamo che ti concedo la prima mossa … altrimenti sarebbe troppo … ehm … scorretto, no? > chiede, volendo sembrare ancora gentile come al solito e non capendo magari che tutta quella gentilezza mette a disagio il povero kirito costretto a quella situazione. < sai … potrei … forse, allenarmi anche io come te no? chiudendo gli occhi, mettendoci alla pari entrambi miglioreremmo > non è forse una cattiva idea, per quanto mettersi ad occhi chiusi non rispecchia esattamente la situazione di disagio in cui si trova l’uchiha. ma kai vuole solo proporsi per dargli una mano, e magari facendolo ci ricaverà qualcosa anche lui. ]

22:05 Kirito:
 La porta dell'abitazione di Kirito si avvicina con il levarsi dei passi dei due. Camminano spediti e conversano tranquillamente evitando, di tanto in tanto, gente che sembra non guardare dove mette. <No assolutamente> ribadirebbe l'uchiha alle parole del sabaku. <devi allenarti normalmente> risponderebbe con gentilezza ricambiando quella altrui. Sono quasi arrivati all'abitazione e Kirito continuerebbe nel discorso degli allenamenti. <E non devi restare neanche ad occhi chiusi> sorride, guardando davanti a se. <Se voglio migliorare ed abituarmi a questa condizione devo essere in grado di allenarmi, ed eventualmente combattere, contro un avversario che in linea generale non abbia alcun problema. Non voglio avere vantaggi di alcun tipo. Combatti ed allenati con me come se non mi fosse successo niente. Non fa niente se mi farò male, quel dolore servirà a farmi crescere. Se tu non ci mettessi il 100 % delle tue capacità io non migliorerei affatto.> finirebbe il discorso e davanti apparirebbe la madre. Kirito non la riconoscerebbe fin quando quest'ultima non aprirebbe bocca in sua direzione. Parole che farebbero fermare l'uchiha sul posto. << Stavo per venirti a cercare. Dai entra che tra poco è pronta la cena. Vieni ti aiuto.>> si avvicinerebbe all'uchiha prendendo la busta che tiene nella mano destra. A quel punto tenderebbe la mano verso Kai per afferrare anche l'altra.<<Ti ringrazio per aver accompagnato mio figlio>> aggiungerebbe in direzione del sabaku. Kirito quindi verrebbe accompagnato fino alla porta per poi rivolgersi nuovamente alla madre <Arrivo subito, saluto Kai e ci sono> girandosi verso la madre che in pochissimo tempo si è già precipitata in cucina. Sull'uscio della porta Kirito si rivolgerebbe a Kai, sperando che quest'ultimo sia ancora lì. <Grazie di tutto, ci rivedremo presto> aggiungendo a tali parole una sorta di mezzo inchino. <Sai... Se mi venisse assegnata una missione penso che l'accetterei> breve pausa <Il kage non sa che sono cieco> aggiungerebbe facendo un occhiolino. Parole che dovrebbero far scattare qualcosa in una persona attenta. Come farebbe il Kage a non sapere che uno dei suoi genin è diventato cieco? A quel punto senza attendere oltre varcherebbe la soglia della sua abitazione aspettando qualche secondo per pura educazione prima di chiudere la porta[end]

22:13 Kai:
 [ annuisce alle parole dell’altro, e sa che le sue attenzioni sono troppe per uno shinobi. l’orgoglio di kirito viene fuori, giustamente, quando gli chiede di non riservarsi e anzi di metterci tutto l’impegno in un eventuale allenamento < … lo farò allora > conferma il piccolo kai, senza esitazione e nutrendo un profondo rispetto verso chi pur nella difficoltà non esita lungo la strada per diventare sempre migliori. < mi impegnerò al massimo, e molto probabilmente ti straccerò … > aggiunge, sarcastico, facendo una battuta che spera venga presa bene da kirito e non come un’offesa. infine arrivano di fronte casa dell’uchiha, e ad accoglierli si presenterebbe la madre di quest’ultimo < buona sera signora … > la saluta, porgendo alla donna anche la sua busta < … è stato un piacere, s’immagini > educato, sorride all’altra restando al fianco di kirito. la vedrebbe allontanarsi dopo, e continuerebbe ad ascoltare l’amico < … missione? > sussurra, un po’ preso alla sprovvista. in quello stato? e il kage non sa che è in quelle condizioni? strano, molto strano ma prima ancora che kai possa fare altre domande kirito si sarebbe avviato verso l’interno < … ehm, ciao allora! a presto! > non vuole trattenerlo oltre, è pronto in casa e anche se con qualche dubbio preferisce non allungare per ora. lo avrebbe salutato alzando e scuotendo una mano, accorgendosi solo dopo qualche attimo che il gesto è ben più che inutile < … ehm … > fortuna che non lo vede, a questo punto. girerebbe sui tacchi tornando da dov’è venuto. ] [ end ]

Kai incrocia Kirito in centro e gli da una mano con la spesa. Lo accompagna in drogheria e poi a casa. Durante il percorso chiacchierano e si danno appuntamento per allenarsi.