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con Raido, Fumiko

17:32 Raido:
 Sono passati un paio di giorni da quando Fumiko se ne è andata da casa, un paio di giorni di estremo dolore. Si è rinchiuso in casa senza nemmeno uscire, ha passato tutto quanto il tempo sul letto ad osservare il soffitto della stanza senza mai muoversi da li. Non ha mangiato, non ha bevuto, non ha fatto niente se non andare in bagno di tanto in tanto. La casa è vuota, estremamente vuota, vi sono solo lui, Kouki e il gatto ma anche con Kouki le cose non vanno molto bene, anzi, anche con lei sta andando tutto quanto a ramengo per colpa della menzogna su Wonderland. Sta cercando di sistemare le cose con lei, di aggiustare tutto quello che è andato distrutto, il loro rapporto, il loro legame e forse è proprio per causa sua che si è andata a creare quella terza personalità. Sente la mancanza della sua famiglia, sente un vuoto dentro di se. Non può stare vicino a Fumiko o lei avrebbe sofferto ma non può evitare sua figlia, è sempre sangue del suo sangue, è la bambina che lui stesso ha concepito insieme alla donna che ama. Deve andare a trovarla, deve vederla, ha bisogno di vederla. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Si è diretto a Konoha il più velocemente possibile, ha preso il treno nel primo pomeriggio ed è giunto sul suolo del fuoco da pochi minuti. Cammina per le strade della foglie e la direzione è il Dojo Senjuu, cammina verso di esso e una volta giunto vi entrerebbe <Sto cercando Fumiko> direbbe a uno del clan il quale andrebbe a indicare una casetta poco più avanti ed è li che andrebbe fermandosi sulla soglia. Il braccio destro si alza, la mano chiusa a pugno va a battere contro la porta per tre volte. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

17:48 Fumiko:
 E' a casa, quella che può considerare come la propria casa almeno. Una delle tante che appartengono al dojo senjuu e come le altre la costruzione ovviamente è in legno e la natura fa da padrone. Questa si mostra abbastanza grande, con una passerella in legno che circonda la casa in legno scuro. all'interno è molto accogliate, tutta il legno con un parquet in legno di ciliegio . Al centro della casa sta un giardino abbastanza grande circondato dalle stanze della casa, e con la solita passerella in legno. Vi sta anche un piccolo stagno, ideale per un Kei iper felice di avere sempre il suo habitat, e per la volpe che può rifarsi denti e unghie non sui mobili ma sugli alberi presenti. La donna sta invece in salotto e come compagnia ha soltanto la piccola Miho dentro una culla . Il caminetto è acceso e tutta la casa presenta colorazioni di beige chiari, e mobili in legno, con dettagli bordeaux come i divani e vari puff. Molto accogliente, molto casa propria. Ha lasciato Raido è per quanto se ne senta dispiaciuta in un certo senso si sente anche libera di non avere sguardi addosso , di non avere lo sguardo di Raido addosso ne la sua presenza vicina che tanto la fa star male. Non è ancora riuscita a dare un valido motivo a quelle sensazioni spiacevoli , lo sente e si confonde soltanto. La testa va decisamente meglio, non pulsa più da quel giorno che è andata via, scappata via a dir la verità, e adesso gode della solitudine che tanto ha desiderato dal primo giorno in cui si è svegliata in ospedale. Bussano alla porta, cosa che la fa sbuffare ma si alza lo stesso, un poco rincretinita e distratta dalla perenne macchia nera che vede con l'occhio sinistro e che si sta aggravando sempre di più. ha parlato col medico quella mattina stessa e le notizie non erano state molto..belle, anzi. Cammina a piedi scaldi, vestita da perfetta casalinga con tuta blu con giacca in lana abbinata. Avanza verso l'ingresso passando prima per un corridoio , i piedi scalzi che battono sul pavimento caldo e riscaldato . La porta viene spalancata con garbo e si ritrova davanti la figura bianca. Una figura che la mette in allerta, agitazione e tensione insieme, quel volto che non ha lineamenti ma i capelli lunghi e bianchi con quella frangia che le causano brividi. Svariati secondi si susseguono prima che il volto venga messo a fuoco . Si morde il labbro < ciao > saluta così spostandosi per far passare l'uomo < togli le scarpe > una scarpiera sta sulla destra e presenta tante ciabatte di diverse misure e colori, all'uomo la scelta di quale indossare < Miho è di la > detto ciò senza aspettarlo zampetta verso il salone, verso la bimba che gioca , almeno ci prova, con dei pupazzi che preferisce masticare. [chakra on]

18:11 Raido:
 Attende davanti alla porta, aspetta che qualche anima pia venga ad aprirlo, che Fumiko venga ad aprirlo. Sa già che non sarebbe andata bene, avrebbero litigato, avrebbero discusso oppure sarebbero piombati nel silenzio imbarazzante tipico di questi momenti, un silenzio che nessuno vorrebbe. Si guarda intorno, il tempo passa, passa molto lentamente e l'agitazione prende il sopravvento almeno fino a quando la porta non viene aperta dalla ragazza ritrovandosela davanti. La guarda, la fissa, abbracciarla è il suo più grande desiderio adesso, saltarle addosso e stare con lei, passare dei momenti con lei ma non può farlo, è finita oramai e sono semplicemente due persone che condividono una bambina. Una cosa bruttissima da pensare, Miho è il loro unico legame e se non ci fosse stata lei, probabilmente non si sarebbero più rivisti. Nota l'agitazione della ragazza, percepisce la sua tensione anche dal corpo il quale si irrigidisce <Ciao> risponde a quel saluto con un piccolo sorriso, niente di che ma basta e avanza. L'imbarazzo arriva, non sa come comportarsi <Eh? Giusto, le scarpe> non lo ha mai fatto in casa di altri. Oltrepassa la soglia dell'abitazione fermandosi davanti alla scarpiera per osservare quella moltitudine di ciabatte di diverso numero e colore. Le guarda tutte dalla prima all'ultima per poi prenderne un paio di colore nero di misura 45 tendente al 46. Ha dei piedi grossi, tutta colpa della sua altezza. Le prende poggiandole a terra per poi indossarle, sono comode, molto comode. Posa le scarpe nella scarpiera voltandosi in direzione di Fumiko che parla e fugge da lui. La segue con passo lento, tranquillo, un passo delicato per giungere nel salottino della casa, tutto quanto in legno, il camino acceso, si sente un'aria più casalinga che alla magione. Gli piace quel posto, gli piace come l'ha arredato, è brava, molto brava <Ehi, ciao amore mio> si porta verso la culla con un sorriso <Papà è qui> carezza il visetto di Miho delicatamente per poi cercare di prenderla dalla culla e sollevarla verso l'alto. La tiene in alto, Miho ride, ride felice per la presenza della sua famiglia <Ma come siamo diventate grandi> abbassa il fagottino per tenera, finalmente, in braccio vicina al suo petto. La coccola, dondola con lei, quell'aria famigliare gli piace e non vorrebbe andarsene <Non mi tratterrò molto, non preoccuparti> si rivolge a Fumiko questa volta. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

18:28 Fumiko:
 Imbarazzo, imbarazzo ovunque li dentro quella casetta. Viene seguita a ruota da Raido e dalla volpina che sembra essersi assunta il ruolo di protettrice, forse gelosa del comportamento del cane da difesa che l'ha seguita dentro la magione. avanzano, le luci sono soffuse, molto intimo, caldo pure, sa molto di inverno ma manca solo la neve. Lo porta alla stanza senza entrarci veramente, lascia che sia lui ad entrare dentro per prendere la piccola Miho dalla culla mentre lei osserva, forse con una punta di gelosia che scaccia con uno scuotimento di capo e capelli < mh, preparo il the > ecco come si defila dalla stanza lasciando che i due passino il loro tempo insieme. Con la piccola Miho che è ancora troppo piccola per capire il casino che sta accedendo. Si volta verso il corridoio, lo segue entrando dentro un altra stanza , la cucina, molto accogliente anche quella. Accende la luce per prendere teiere , tazze e tutto quello che serve. Perde tempo mentre l'acqua bolle nel mettere le tazzine perfettamente posizionate sul vassoio abbinato, un set di teiere tazzine e cucchiaini neri con disegni di petali di sakura, molto bello . Ossessiva compulsiva, ecco la mania che le è venuta fuori adesso, deve fare stare le tazze perfettamente al loro posto, calcola i millimetri, così come teiera zucchero latte e panna. Li fissa truce quasi volesse dare ordini ad oggetti inanimati di disporsi come i kami comandano, ma invece deve vedersela sola con lei. Prepara tutto , l'acqua ormai calda che viene versata dentro la teiera e infine armata di vassoio, e pasticcini, torna in salotto poggiando il tutto sul tavolo basso davanti il grande divano bordeaux dove prende posto e si accuccia sotto una coperta < resta quanto vuoi, è tuo figlia > non lo guarda ma si avvicina al tavolo per farsi il suo di thè < puoi sederti.. > cerca di comportarsi nella maniera più normale che conosce , che non è quella ovviamente. [chakra on]

18:46 Raido:
 Fumiko si defila per preparare il tè, un modo scontato per evitare qualcuno ma è un modo che comunque funziona perchè la ragazza sparisce per un bel po' e l'attenzione è tutta concentrata sulla bambina. Gli occhi sono tutti per lui, l'amore che prova per quella bambina è immenso e smisurato <Diventerai davvero bellissima un giorno ma che dico, sei già bellissima> è la bambina più bella che abbia mai visto e non lo dice soltanto perchè è sua figlia ma perchè ha due genitori che sono la fine del mondo e su questo nessuno può ribattere, lui è bello e Fumiko pure. Purtroppo vedere la bambina gli porta anche un po' di tristezza, lei è ciò che li unisce ed è il risultato di quello che provano l'uno per l'altro <Ehi, è vero che mi aiuterai? Farai stare bene la mamma come un tempo, vero amore mio?> le parla guardandola negli occhi, sorride, un sorriso amaro, malinconico <Si sistemerà tutto quanto un giorno e torneremo tutti quanti a casa, tu tornerai a casa da me un giorno> ci spera, ci spera con tutto il cuore ma quelle parole portano con se anche altro. Gli si forma un groppo in gola consapevole che quel futuro è lontano, molto lontano. Non vede più un futuro concreto per loro, non vede niente se non il vuoto e l'oscurità e fa male, si sente male al solo pensiero. Si muove per il salottino ancora con la bimba in braccio, la coccola più che può cercando di godersi ogni singolo momento come se fosse l'ultimo, ha rischiato di perderla con Noboru e ora rischia di perderla per via di Fumiko. La ragazza ha il potere di distruggere tutto, di mandarlo via e di impedirgli di vedere la bambina. Ne sarebbe capace, in lei c'è ancora Konan e sa che lo farebbe. La osserva tornare con il servizio da tè con tanto di pasticcini, la guarda posare tutto quanto in silenzio e, sempre in silenzio, mettersi sotto la coperta sul divano. Può restare quanto vuole, vorrebbe farlo ma non può, 5 minuti sono anche troppi e poi quell'invito. Si muove andando a sedersi nel posto indicato dalla ragazza, si siede delicatamente per non fare mala alla bambina <Grazie> nemmeno sa perchè ringrazia ma lo fa come se si stesse rivolgendo a un'estranea. L''imbarazzo scende nuovamente tra loro, sapersi comportare è molto difficile ora ma in qualche modo deve rompere il ghiaccio <Posso farti una domanda?> si rivolge direttamente a Fumiko cercando di guardarla in viso in attesa di una risposta. Se essa si rivela positiva andrebbe a parlare nuovamente <Cosa ricordi? Cosa vede la tua mente e...cosa vedi quando mi guardi?> vuole un'ulteriore conferma, o meglio, vuole capire. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

18:58 Fumiko:
 Lo invita a sedersi e si volta soltanto quando la ringrazia, il corpo della senjuu molto vicino a quello di Raido, i piedini lo toccano per via della posizione presa dal corpo, e quel contatto porta un lieve calore e rossore < perchè ringrazi? Ti aspettavi che ti dicessi di startene in piedi? > tagliente come poche volte non si limita a dire quello che pensa. Il silenzio cala di nuovo, imbarazzante e pressante allo stesso tempo, beve il suo thè e lui si dilunga in una domanda < AIA > si è scottata la lingua , brucia e le fa lacrimare gli occhi. Porta la tazza di nuovo sul tavolino davanti a se < che dolore > vorrebbe spegnere quel fuoco e lo fa con un pasticcino, lo mangia in un solo boccone e lo deglutisce < ricordi.. io .. > sospira prende tempo per trovare le parole giuste da dire < tutto, ricordo ogni cosa, ricordo anche la.. > lo guarderebbe per non dire quella parola, la masayoshi la ricorda bene < ricordo di mia madre > ricorda insomma tutto quello che c'è da ricordare il problema e la domanda che segue < io mi sento confusa se guardo te o penso a Kouki > ammette col volto basso, la voce bassa anch'essa e leggermente roca mentre gioca con le sue stesse dita < non riesco a vedere il tuo volto se non in alcune..circostanze > le parole che finalmente iniziano ad uscire < quando eravamo in albergo > quello è un ricordo recente, fresco e mai toccato < altre volte ricordo qualcosa che potrebbe somigliarti ma più ci penso più il tuo volto scompare e .. non ti vedo più > non sa bene come esprimere quelle visioni che ha < noi ci siamo conosciuti in una fioreria? > si volta a guardarlo con espressione parecchio triste e afflitta. < quella macchia nera non credo che se ne andrà mai > confessa anche altro solo per parlare, continuare a parlare per non lasciare che il silenzio piombi su di lei . [chakra on]

19:25 Raido:
 Si siede vicino a lei, in quel momento i loro corpi si toccano, tocca i suoi piedini gelati come quelli di tutte le ragazze. Quel contatto gli fa un certo effetto, non volgare, solo, un effetto strano <Sono gelati> in un'altra occasione la avrebbe fatto un massaggio, glieli avrebbe riscaldati lui ma non può, non può osare tanto, non può fare questo. E' combattuto, combatte contro se stesso e con se stesso sul da farsi <Posso farti un massaggio per riscaldarli> una richiesta la sua, una piccola richiesta come un tempo. Un tempo lo avrebbe fatto senza pensarci, senza nemmeno chiedere, l'avrebbe presa e se la sarebbe coccolata tutta per tenerla al caldo. Si alza dal divano andando a rimettere Miho nella culla, la poggia sul lettino, il capo poggiato sul cuscino mentre porta le coperte sopra di lei senza dimenticarsi di darle un giocattolino con cui tenersi impegnata. Torna sul divano andando a sedersi vicino a Fumiko nuovamente <Da, poggiali qui> indicando le gambe, avrebbe cominciato il suo piccolo massaggino <Non lo so, non so cosa aspettarmi> oramai stare con lei è tutta un incognita, non sa le risposte e non sa più come comportarsi. La bambina si brucia con il tè da piccola sbrodolona qual è, è tenera anche così, gli fa tenerezza quella visione <Attenta, bevi piano e lentamente> fa la mammina anche in quel momento, si preoccupa per lei e della sua salute, di come sta e sta attento a non farle fare male. Pone quelle domande, una dopo l'altra e forse è proprio questo che ha portato la ragazza a bruciarsi con il tè, a farsi male ma ora attende le sue risposte e non sono proprio quelle che si è aspettato. Ricorda tutto quanto praticamente, anche la Masayoshi <Quella la ricordi> afferma chinando il capo verso il basso <Domani vieni al monte Kakuri, ci sarà un incontro> glielo dice così come se niente fosse ma deve dirglielo, deve informarla di questo ma non dice altro perchè vuole ascoltare le sue parole. Ricorda la madre, e chi se la dimentica Shura, persino lui se la ricorda dopo il cazziatone che ha subito ma la confusione è solo per lui e per Kouki, giustamente è confusa sulla sua famiglia perchè la felicità è una cosa rara. Continua ad ascoltarla, ricorda dell'albergo <Si, me lo ricordo anche io, siamo stati bene quella sera> molto bene, hanno passato una notte fantastica <Hai mai provato a concentrarti solo su di me?> magari è un buon modo per ricordare di lui e di tutto quanto. Sorride, un lieve sorriso si forma sul di lui volto <Si, tu stavi portando dei vasi dentro, io ti ho vista e sono venuto ad aiutarti. Vendevi i fiori più belli di tutta Konoha> ripensa a quel momento come un giorno lontano, un giorno vecchio di decenni <Ci siamo conosciuti e abbiamo parlato per tutta la sera e..ed è li che è scattata la scintilla> parla e ricorda sorridendo. Porta il viso sulla ragazza, la guarda e la curiosità arriva, curiosità mista a preoccupazione <Hai fatto un controllo?>. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

19:41 Fumiko:
 Sente la richiesta strana e particolare dell'uomo , mettere i suoi bellissimi piedi sulle sue gambe. Lo fissa alzarsi e lo guarda sospettosa si ma anche desiderosa di un massaggino perciò dopo qualche momento si premura di mettere le sue gambine sul quelle di lui per farsi massaggiare < va bene > le gote che arrossiscono di più di quanto non lo fossero già . le poggia delicatamente, con i piedi che spuntano da sotto la coperta. Una situazione ambigua a cui si sta velocemente abituando, stranamente. < al monte Ka..che? > chiede iper interrogativa, ovviamente di geografia può solo fare schifo, come giusto che sia d'altronde < verrò > ovviamente sarebbe andata < era..è tutto per lei..giusto? > ricorda , ci prova, e indica Miho ovviamente , deve avere delle conferme sulla questione, lei ha desiderato tanto quella corporazione per la sua bimba , loro la hanno desiderata e alcuni ricordi, pochi iniziano lentamente a riprendere il loro posto < siamo stati bene.. > sospira sentendo quelle parole ma non riesce a provare sentimenti molto profondi < su di te? Si > lo ammette velocemente rendendosi conto che quella frase può sembrare ambigua, molto ambigua in quella situazione < si, io , cioè > riprende la tazza di thè bevendo il liquido dorato per nascondersi dietro di essa < io..non li aveva un'altra ragazza in mano? > riposa la tazza al tavolo guardandolo stranita < uhm o no? > prova a concentrarsi ma la testa le inizia a fare male perciò smette presto di farlo < uhm si.. mi ha detto che probabilmente perderò l'occhio sinistro.. qualcosa ha intaccato i nervi e qualcosa ha tolto .. insomma la vista non tornerà dal sinistro e non so quando andrà completamente via > sbuffa a quella possibilità di rimanere cieca da un occhio < ma almeno è solo uno, non accadrà nulla all'altro , credo > i dottori non si sono voluti sbilanciare ma una cosa è certa , la vista all'occhio sinistro non tornerà < mi hanno proposto di mettere una benda..NERA!> esasperata da quella storia della benda volta gli occhi al cielo < così posso fare la pirata > momenti di deliri vari e confusi , così come la sua mente. Ma il gioco di Noboru e i vari traumi hanno veramente messo a dura prova la salute della donna che adesso ne paga le conseguenze . [chakra on]

21:38 Raido:
 Stranamente la ragazza acconsente, questa è una cosa inaspettata e imprevista. Si sarebbe aspettato un no secco o un qualsiasi altro modo per allontanarlo ma non è così e questo non può che farlo felice. Lascia che distenda le gambe sulle sue, che scopra i piedini gelati come quelli di tutte le ragazze. Stranamente prova una certa attrazione verso i piedi, in particolare verso i suoi, dev'essere qualche perversione nascosta che torna a galla per farsi vedere e notare come non mai. Li osserva per qualche momento senza preoccuparsi di imbarazzo o altri sentimenti, non bada a niente se non a quella parte del di lei corpo. Pochi secondi prima di muovere le braccia portando le mani sui piedi della giovane, mani calde, grosse e confortevoli anche se segnate dal lungo lavoro in officina come fabbro. Inizia a toccarle la pianta dei piedi per poi passare sul dorso massaggiando lentamente la zona con il pollice, striscia piano la mano su quella parte del corpo, quasi in modo sensuale anche se il tutto è fatto per farla rilassare, per farla scaldare e per farla stare bene. Continua senza sosta ma sempre con la solita lentezza ma continuando ad ascoltarla <Monte Kakuri, è una montagna che si trova a sud del paese del fuoco in una zona neutrale e fuori dall'alleanza ninja, un posto sicuro e inaccessibile a meno che io non decida il contrario> spiega brevemente dove si trova il posto, non è molto difficile da trovare, anzi, è piuttosto facile. Una sola parola riesce a scatenare in lui la malizia ma trattiene le parole, trattiene gli istinti, oramai non ne ha più diritto, non è più sua quella donna e non forse non lo sarebbe più stata <Per lei, per te, per noi> in sintesi, per la sua famiglia, per la loro famiglia sta facendo tutto questo ed è giusto così, deve farlo altrimenti questo mondo li avrebbe distrutti e schiacciati come non mai. Sono stati bene, queste le parole della ragazza e un sospiro pesante giunge, un sospiro che non viene fatto emergere, trattiene anche quello cercando di far vedere il meno possibile <Già, tu mi hai risollevato in un momento in cui ero totalmente a terra, mi hai dato la forza> non può far altro che ricordare, sono le uniche cose che lo rendono felice al momento, ricordare cosa sono e cosa sono stati. In pochi secondi ripercorre tutta la loro storia, dall'inizio fino ad ora, una storia fatta di alti e bassi ma con un forte amore. La vede in difficoltà per quella risposta e si, è ambigua, abbastanza ambigua <Sono curioso di sapere su cosa> e anche lui rincara la dose, perchè l'imbarazzo non è mai abbastanza ma se quello è l'unico modo per tornare alla normalità, allora ben venga <No, stavi portando i tuoi vasi dentro, io mi sono trovato a camminare da quelle parti e ti ho vista. Mi sono sentito attirato in qualche modo, ti ho vista in difficoltà e sono venuto ad aiutarti e da li è cominciato tutto> ancora una volta le spiega la loro storia ma ora si ritrova a fare i conti con qualcosa di più grave. Le massaggia ancora i piedi, sempre nello stesso e identico modo di prima, non smette, non cessa, continua. Sente quella notizia, il cuore si ferma improvvisamente, perde battiti, perde colpi. La sua Fumiko sta diventando cieca da un occhio, la sua bambina sta perdendo la vista. Va bene sdrammatizzare ma ora gli risulta difficile, quasi impossibile e non sa come reagire <Non c'è niente che possano fare?> la guarda con un certo allarmismo, ha paura per lei. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

21:53 Fumiko:
 Lascia che l'uomo le tocchi i piedi, che li massaggi come gli pare e questo è senz'altro il miglior modo per farla rilassare completamente su di lui, tutto il corpo della donna si rilassa, sembra quasi sciogliersi in una pozzanghera di burro sul divano con la faccio di un ebete. < oh si > si ritrova a mugugnare con gli occhi che si chiudono, il calore che le piace, e il massaggio che rende la situazione più erotica, con quell'atmosfera, il camino acceso, le luci spente e il buio ormai fuori.. < sud sia allora > se è a sud avrebbe seguito quella via verso la montagna < non è infuocata vero? > odia le montagne di fuoco, perchè? Perchè ricorda di essersi bruciata il piede entrandoci < noi > si corica ancora un poco, i piedi tra le mani di Raido e la testa poggiata sui cuscini , e guarda inevitabilmente lui in quella posizione < io..ti ho dato la forza? > sbatacchia le lunghe ciglia nere, pi volte perchè non crede a quelle parole che sente. Lei che non riesce a salvare nemmeno se stessa, capace di risollevare qualcun altro < non mi stai imbrogliando vero? > sospettosa nuovamente, deve trovare l'equilibrio prima, e poi la forza di ricordare < io > prende la coperta portandola sul volto per nascondere quell'imbarazzo crescente, ma è evidente che si stia sciogliendo, sarà anche la casa che sente sua, calda e accogliente, il rumore del fuoco che scoppietta dentro il camino ( chiuso da un vetro perchè non sia mai che fumo e cenere entrino in casa ) e quei massaggi ai piedi. Si scopre solo per mostrare gli occhi e basta < n-non fare così! So cosa stai cercando di fare! Vuoi mettermi in imbarazzo adesso > sbotta con le guance che si gonfiano e gli occhi che sembrano due fiamme < i miei vasi.. > chiude gli occhi, li stringe cercando di ricordare < io.. io ti ho baciato? > cerca di ricordare quegli eventi lontani e nebulosi, tenta di dargli un filo logico ma da sola ancora non riesce < possono toglierlo e mettermi una..protesi, così si chiama no? Ma hanno anche detto che è una cosa difficile, molto difficile ricreare un occhio umano veramente funzionante..non voglio che mi mettano una cosa in plastica..preferisco tenermi quello che mi resta > la voce che si fa più triste, ha solo cercato di non pensare, di vedere la parte positiva del situazione, continuerà a vedere..ma mai allo stesso modo di qualche settimana prima. < non fare quella faccia, è già abbastanza dura senza che qualcuno provi pena per me, senza qualcuno che mi veda come un martire > non sa perchè di quelle parole ma deve dirle e vuole, le dice con rabbia guardandolo prima e poi no, sposta lo sguardo verso il camino, ormai completamente coricata sul divano e su di lui. [chakra on]

22:17 Raido:
 Quel massaggio rende il tutto più erotico, più sensuale e porta la ragazza a stare a suo agio, vuole che sia tutto quanto così, lo desidera ardentemente, rendere la situazione erotica, averla nuovamente con se ma fa piano, non va oltre quel piede. Lo massaggia continuamente e con lo stesso tipo di processo e di modo. Ode quelle piccole parole venire fuori dalla bocca della Senjuu, parole di puro piacere che non sfuggono alle orecchie dell'Oni. I sensi sono sempre vigili, niente gli sfugge, nemmeno quando è rilassato <Come ti senti?> quella è la domanda più giusta al momento. Come si sente adesso? Come si sente con lui e in quel momento, vuole saperlo, ha bisogno di saperlo per capire ogni cosa, capire tutto quanto e, soprattutto, capire se c'è ancora speranza per loro e per la loro famiglia <No, non è infuocata, è una vecchia montagna> un mezzo sorriso si forma sul di lui volto, ricorda quel giorno, il giorno in cui le ha raccontato tutto. I monti ardenti sono infidi e questo fa parte dei suoi ricordi, è un buon segno, certe cose le sono rimaste impresse e non deve fare niente per fargliele ricordare. La sente pronunciare quella parole, quel noi mentre le mani continuano a massaggiarle i piedini, a coccolarli come se fossero tutto il di lei corpo ed è felice di vedere come piano piano si corichi su quel divano <Si, mi hai dato la forza di tirarmi su, di andare avanti> si ricorda ogni singola sensazione provata in sua compagnia, tutto quanto senza problema alcuno. Le sue parole sono vuote, rimangono vuote, lei non si fida, non si fida di ciò che dice ed è quella mancanza di fiducia che lo spinge a stare lontano da lei, è quello che lo ha combattuto sull'andare o non andare li <Non ti sto imbrogliando> lo dice guardandola negli occhi per farle capire che sta dicendo la verità e non sta mentendo, non avrebbe motivo per mentirle e non vuole nemmeno farlo. L'imbarazzo in lei cresce sempre di più, quel momento sta diventando più strani, più bello e particolare in un certo senso, un momento bello e la reazione di lei lo porta a sorridere, un sorriso felice, sereno per la prima volta da quando è finita tutta questa storia <Non è vero> sorride ancora ancora <Volevo solo sapere> continua con quel massaggio sempre più lento, sempre più sensuale ed erotico. Massaggia la pianta dei piedi, il dorso, carezza i suoi piedini con delicatezza e dolcezza <Si, il primo bacio me lo hai dato tu> il bacio migliore che si sono dati, il primo, un bacio sincero e voluto da entrambi, un bacio che ha sancito il loro legame per sempre. L'occhio si rivela essere un ennesimo problema, la perdita della vista è qualcosa di orribile ma l'idea di mettere una protesi è anche peggio ma è proprio quella parola che lo porta a pensare e a capire cosa può fare. La ragazza vuole gli occhi di Noboru e sono proprio quelli la soluzione a tutto, sono quelli la sua protesi <Io mi preoccupo per te> non prova pena e non la vede come un martire, solo preoccupazione. [Chk on][Katana equip][Samehada equip][Armatura pesante equip]

22:30 Fumiko:
 Come un animale selvatico si fida e non si fida, lascia che i piedi rimangano tra le sue mani ma rimane vigile per il momento, pronta a captare qualche movimento strano e insolito ma quuesto non avviene e invece si ritrova a rilassarsi fin troppo < mi sento..rilassata..> strana sentirselo dire proprio da lei che qualche giorno prima sentiva solo disagio nei confronti del bianco. Ma ancora quei capelli, adesso resi scuri dalla penombra li detesta, la mettono in agitazione e ansia tale da entrare nel panico più totale. Ma non è il caso di questa sera, dove le mani dell'uomo scivolano sulla carne provocandole solo piacere . E' rilassata come poche altre volte, completamente abbandonata a quel divano rosso e a quella coperta, un poco eccitata probabilmente dalla questione ma non sono cose che può andare a dire < una vecchia montagnia > meglio per lei, anche se pensa che ci sarà troppa umidità per i suoi capelli e per le sue ossa < sono..felice? beh, che ti sia riuscito a riprendere grazie ..al mio aiuto > le sembra quasi una buffonata ma il ragazzo sembra molto sincero peciò evita di continuare a chiederne conferma < secondo me si e ti stai divertendo sotto sotto > ancora imbarazzata dalala questione non molla la coperta che le copre il viso < oddio, che cosa..sgraziata! Se lo sapessero gli Ishiba credo che mi farebbero una bella lavata di capo > pensa ancora a quel clan che l'ha cresciuta nei primi anni della sua vita, insegnandole come si sarebbe dovuta comportare una vera donna < non.. non sarebbe giusto che tu ti preoccupassi per me.. > si limita a dire con più tristezza ma non ribatte , anzi scivola lateralmente, gambe su di lui e faccia sul cuscino a guardare il fuoco che danza. Si lascia ipnotizzare da quelle fiamme prima di scivolare, lentamente, in un sonno tranquillo, calmo, dove le facce si susseguono e alcune continuano a rimanere sfocate. [end]

Dopo essersi lasciati Raido va alla casa che Fumiko ha nel dojo Senjuu per vedere sua figlia. Li finalmente iniziano a parlare come persone normali e non come galline impazzite, avviando una conversazione che porta a diverse informazioni da parte di entrambi. La più importante è la prima riunione della Masayoshi .