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con Raido, Fumiko

22:30 Fumiko:
 Tutto è finito, Noboru è finito, e dovrebbe finalmente esserci pace nell'animo della donna ma non è così, per niente. Sembra non esserci completamente e durante quei due giorni a casa è stata più un fantasma, non una presenza corporea vera e propria. La testa non c'è, lei non c'è, la mente la ragione sono andate a prendersi una piccola vacanza lasciando lei li da sola. Non capisce cosa stia accadendo realmente , che è tornata a casa, e per lei è come se nulla sia mai accaduto, ha voluto seppellire tutti i ricordi legati a Noboru in fondo alla sua coscienza e questa sta agendo come un muro, altrimenti si romperebbe definitivamente. Passeggia per casa, piedi scalzi indossando solo un pigiama estivo con in braccio la piccola Miho vestita a dovere, un coniglietto rosa peloso in pratica < amore mio > sussurra lei con lo sguardo felice e stralunato. I piedi sono rossi e freddi. Gelati, cosi come le mani, non ha cognizione che debba coprirsi, quanto più preferisce camminare con una Miho sveglia e pimpante che la guarda ma non piange, anzi sorride di tanto in tanto < fai le puzzette amore > se la ride la senjuu camminando velocemente verso il salotto < Raido! > richiama il bianco, seguita a ruota da un cane da difesa, da una volpe e una ranocchia "Kaeru!" Sorride la piccola rana, tutti contenti che ella sia tornata, ma è veramente tornata? < andiamo a cercare papà! > e con questo spirito giocoso e felice andrebbe alla ricerca del bianco.

22:43 Raido:
 Sono tornati a casa oramai da un paio di giorni eppure qualcosa manca in tutto quello. Fumiko non ha ancora metabolizzato il tutto, non sta pensando e non sta affrontando quello che è successo in questo periodo. Da una parte è tornata ma dall'altra è come se la sua Fumiko non avesse mai oltrepassato quella porta ma fosse rimasta lontana da lui. Strani pensieri aleggiano nella mente dell'albino che al momento si ritrova in bagno, sotto la doccia. L'acqua è aperta, scorre copiosa, calda e veloce mentre il Jonin si lava ed è proprio quel posto che lo pensare così tanto. I capelli bianchi ricadono lungo tutta la schiena, scendono giù fino a coprire quasi i glutei talmente sono lunghi ma gli piace, gli piace averli in quel modo, sono il suo tratto distintivo. Le mani passano sul capo, butta l'acqua e lo shampoo all'indietro e sciacqua il corpo pieno di bagnoschiuma, completamente pieno. Se fosse intervenuto prima in quella storia, probabilmente Fumiko ora starebbe bene e invece no, ha fatto passare troppo tempo, è passato decisamente troppo tempo e, probabilmente, ha rovinato tutto quanto senza fare niente. Chiude l'acqua, gira la manopola per poi uscire dalla doccia prendendo un asciugamano. Il corpo viene asciugato, i capelli anche e quel suddetto asciugamano viene legato intorno alla vita per coprire le parti intime. Oramai non è più solo in casa, vi è Fumiko, Kouki, Miho e una quantità di animali da far paura e li odia, odia ognuno di quelle bestie che la ragazza ha portato con se. Preferisce di gran lunga l'intimità alla confusione ma, purtroppo, non riesce ad averla. Cammina fuori dal bagno sbucando nella camera da letto e li va a sedersi sul letto, la schiena incurvata in avanti, le mani unite tra loro davanti alle gambe e sguardo pensieroso. Non riesce a smettere di pensare agli ultimi avvenimenti, non riesce a concepire tutto quello che è successo in questo periodo. Ode la voce di Fumiko chiamarlo e si ritrova a sospirare, sospira al solo pensiero di dover affrontare quella vita e dover affrontare la ragazza <Sono qui> risponde a quel richiamo andando a prendere una foto di loro due posta sul comodino. [Chk on]

22:56 Fumiko:
 Lei , Miho, e gli animali corrono come i pazzi tra le stanze combinando un mezzo macello ma si stanno divertendo, e anche la bimba si diverte. La fa trattare con le gambe che si muovono quasi sia un cavallo da corsa e le risate rimbombano per i corridoi, guaiti, abbai, insomma un circo in piena regola e a lei tutto quello piace a differenza di Raido, le piace tutto quello, odia la magione a differenza dell'uomo che se l'è fatta fare, ama di più la natura, vivere all'aperto o almeno come nel dojo, tutto in legno, un unico cuore con la natura circostante ma li dentro sente solo il freddo di una casa che non è sua, che non la sente sua. In effetti i due si ritrovano ad essere anche abbastanza diversi, con due bisogni diversi, e adesso che la ragazza sta in quello stato come sarebbe andata? Ma queste non sono certo domande che lei si fa, si vuole solo divertire con sua figlia, con quella piccola creatura dai capelli turchini < dov'è papà? > le chiede ad alta voce retoricamente dato che ha già percepito la voce di Raido provenire dalla loro camera da letto < andiamo!> invoglia tutta quanta la squadra a correre verso la stanza e vi entrerebbero come delle furie dentro, tra le risa di Fumiko e qualche sorriso da parte di Miho < guarda! C'è papà! Salutalo > le prende la manina destra e la smuoverebbe con dolcezza verso Raido. Ma noterebbe qualcosa nel suo viso < stai bene? > lo sguardo grande e quasi innocente, non si è nemmeno lasciata sfiorare da lui, da nessuno se non dalla sua bimba e dagli animali, ma di altre persone ne fa volentieri a meno. Specialmente con lui che ha i capelli bianchi che non le piacciono < non hai mai pensato di..tagliarli? > indica i capelli evidentemente a disagio, troppo simili, uguali a quelli di Noboru. Ma son solo sensazioni dentro di se a cui non riesce a dare un origine, sensazioni che le fanno venire la nausea e la fanno stare male, difatti farebbe qualche passo verso la porta senza uscire effettivamente, solo perché Miho inizia a trovare interessante una delle tende della casa < ti piace quella amore? > si avvicinerebbe alla finestra con la bambina che osserva con gli occhioni dorati il tessuto chiaro e candido della tenda.

23:13 Raido:
 Un bordello, in casa vige il caos in questo momento e tutto ciò gli da fastidio, non esiste più tranquillità. Tutto gli sta sfuggendo di mano, la sua vita sta andando a ramengo praticamente, se ne accorge soltanto adesso. Troppi, troppi guai, problemi su problemi e dopo quello che ha fatto con Noboru, ora nemmeno la vita con Fumiko risulta più la stessa. Non sono uguali, questo lo sa e sa anche che sono diversi, molto diversi, a cominciare da quella magione che lui tanto ama e che lei tanto detesta ma non è intenzionato a cambiarla, non vuole andarsene dopo tutto quello che ha speso per costruirla e renderla perfetta. Il silenzio di quella stanza è l'unica cosa che gli da sollievo, un sollievo che dura molto poco perchè il caos avanza e avanza sempre di più sentendo gli animali salire le scale, sente la voce di Fumiko che gioca con la bambina fino a quando la marmaglia non entra all'interno della stanza. Osserva Fumiko, la guarda negli occhi mentre viene salutato dalla bambina, quella manina piccola, dolce, quella bambina che ha quasi rischiato di perdere per colpa di un pazzo <Ciao bellissima> rivolgendosi a Miho con un piccolo sorriso. Stringe la foto tra le mani e solo la Senjuu sembra accorgersi che qualcosa non va, l'unica che presta attenzione <Si..è solo che...mi sei mancata> la voce esce stanca, ancora affaticato, ancora distrutto per ogni cosa che ha dovuto sopportare e sa che non è nemmeno finita, non del tutto almeno. I suoi capelli arrivano al centro dell'attenzione, perchè tutti ce l'hanno sempre con loro? Cosa hanno mai fatto? Non lo sa, non ne ha idea ma quella domanda lo lascia a bocca aperta, troppo <Non li taglio da quando è morta mia madre e in qualche modo mi ricordano lei> ecco la risposta, non ci ha mai pensato perchè sono un ricordo, anche se molto astratto ma un ricordo rimane. Osserva la ragazza muoversi, non la disturba, lascia che si goda finalmente sua figlia per poi rivolgersi agli animali <Voi tre andate fuori, state in salotto> non li vuole intorno, ha bisogno di passare del tempo con la sua famiglia in santa pace, essere sicuro che nessuno li interrompa <Come ti senti?> è ancora preoccupato per lei, molto preoccupato e sta cercando da giorni un modo per aiutarla ma senza alcun successo. [Chk on]

23:23 Fumiko:
 < oh > si limita ad arrossire a quella dichiarazione ma non riesce a dirlo a sua volta , si volta concentrandosi sulla tenda chiara < guarda che bella! > parla con la piccola Miho ma è tesa, il corpo dritto e freddo, distante da quell'uomo . Si passa ai capelli , si volta verso di lui provando solo un senso di ...disgusto? Paura? Quale sensazione è quella che prova < oh > la cosa la fa vergognare, dirgli di tagliare dei capelli che ricordano sua madre < capisco > ma ciò non vuol dire che lo accetti, deve metabolizzare, e vivere praticamente ricordando ogni singolo secondo della sua vita il padre per quei capelli lunghi. Preferisce che quelle distanze vengano mantenute fra loro due, distanze che sono troppo poche. Preferisce anche dormire sul divano o nella stanza di Miho, quelle sono le sue scelte. Trattiene malamente una smorfia voltandosi di nuovo verso la finestra < n-no rimanete qui! > non può mandare via gli animali che la fanno sentire tranquilla e serena, quasi normale, e il suo animo si riesce a placare , ma adesso l'agitazione fa da padrone < bene > mente spudoratamente, non si sente bene in quel momento e vorrebbe scappare dalla stanza ma qualcosa le impone di rimanere dentro, lui è il suo ragazzo no? E padre di sua figlia no? Tante domande che non vengono fatte e rimangono solo per lei. Stringe di più al petto la piccola Miho, la guancia poggiata sul piccolo capo di lei e poi le concede un bacio sulla fronte < mi..sento a disagio con te > lo ha ammesso con lo sguardo basso verso la piccola, ma alla fine lo ammette. < qualcosa di te mi fa sentire a disagio > le guance rosse dal disagio e dalla vergogna di quelle parole, non riesce nemmeno a guardarlo in faccia mentre lo dice, e si aspetta solo che lui alzi la voce, che si arrabbi, aspetta che arrivi quel rimprovero.

23:42 Raido:
 La fa arrossire e sorride nel vederla in quel modo, un lieve sorriso che non dura molto. Si sente evitato e questo è chiaro, il suo concentrarsi in questa maniera con la bambina è fin troppo chiaro ma non ne capisce il perchè, non capisce perchè non lo voglia vicino a se e gli piacerebbe soltanto sapere, capire e magari rimediare. Le parla dei capelli, per la prima volta svela il motivo per cui non li ha mai tagliati, non sa perchè non lo ha mai detto a nessuno, non ne ha idea ma sa che Fumiko è la prima a venire a sapere di questo suo piccolo segreto. Quei capelli li conserva e li tratta con il massimo della cura per evitare che si rovinino, lo fa proprio per il ricordo di sua madre e per il non essere riuscito a prendersi cura di lei. Essi sono la sua rappresentazione in un certo senso o, almeno a lui piace considerarli così. La distanza aumenta, aumenta sempre di più tanto che la Senjuu non si avvicina, non è solo una distanza fisica ma anche mentale ed è ciò che gli fa più male, qualcosa si è rotto e spezzato tra loro e ogni minuto che passa riesce a sentirlo di più. Gli animali restano sotto richiesta della donna la quale balbetta nel dirlo, un balbettio che non si sarebbe aspettato ed è la conferma di tutti i suoi sospetti <Non è vero> non sta bene e non può mentire a lui, hanno condiviso troppo e per troppo tempo sono stati insieme. Si è fatto infinocchiare da quella copia già una volta, non vuole ripetere l'esperienza anche con l'originale. Continua a guardare Fumiko ed è proprio in quel momento che riceve una risposta. Si sente a disagio con lui, qualcosa di lui la fa sentire a disagio. Mille immagini si susseguono nella sua mente ma una su tutte prende il sopravvento ovvero quel giorno in ospedale quando lei non lo ha riconosciuto ed è convinto che nemmeno adesso lo abbia riconosciuto. E' in quella casa si ma non sa di essere veramente con qualcuno che l'ama davvero e che non le farebbe mai del male <Cosa?> chiede a bassa voce, cosa di lui lo fa sentire a disagio <Perchè?> perchè si sente a disagio con lui quando dovrebbe sentirsi più tranquilla e libera, libera di essere se stessa. Sospira ma comincia a capire, capisce benissimo <Tu non ti ricordi di me, vero? Non ricordi niente di ciò che provi per me e di quello che siamo stati?> adesso, a quanto pare, sono solo un ricordo <Non ti fidi nemmeno di me> e ciò che si è rotto diventa una voragine nell'animo dell'albino. [Chk on]

23:59 Fumiko:
 Sono molto distanti, lei distaccata, si mantiene più lontana che può col respiro che inspiegabilmente inizia a galoppare come il suo cuore, ma nulla di romantico, solo agitazione dentro di lei nel sentirsi quasi in trappola < fa caldo > inizia anche a sudare freddo , le braccia strette alla piccola in una posizione di protezione verso di lei, quello le viene naturale . Il cane da difesa sente la sua agitazione, la sua paura e in men che non si dica corre verso di lei e Miho per difenderle da Raido, alla quale inizia a ringhiare con rabbia. < sta buono > sussurra verso il cucciolo che smette si di ringhiare ma non si sposta dalla sua posizione di difesa e di protezione. < non lo so perché > la voce resa acuta dalla mancanza di aria , non lo guarda e il volto è triste, il petto si alza e si abbassa veloce < sei..tu > non sa come spiegare quelle sensazioni < la tua presenza > i ricordi dell'uomo e di Noboru che si accavallano tra loro, le facce dei due che si sovrappongono in tutti i momenti belli e brutti, vede i due volti dei due uomini. Noboru era stato furbo, era riuscito a sostituire le cose belle con Raido con lui, invece di Raido c'era stato Noboru nei suoi ricordi, e quando la vecchia memoria è tornata è andata ad accavallarsi a quella nuova. Caos. Ecco cosa regna dentro di lei. Stringe gli occhi nascondendo il volto su Miho < io > la voce soffocata dallo sforzo e dall'angoscia < non lo so > può solo ripetere quelle parole all'infinito, a Raido, Kouki, a sua madre, a chiunque la conosca o crede di conoscerla. Adesso nemmeno lei sa vedere bene il suo riflesso, tutto è distorto ormai. Tutti ibsuoi ricordi sono stati presi, rimescolati, cancellati e poi reinseriti, e altri si sono accavallati. Un mix distruttivo per una mente già in bilico sull'orlo della follia.

00:20 Raido:
 Tra tutte le possibili sensazioni, il caldo è l'ultima di queste, non lo sente e non lo prova ma vede l'agitazione della ragazza, la sente come se fosse sua e fa male, fa dannatamente male provare tutto questo. Si preoccupa per la Senjuu, per a bambina, mille preoccupazioni si accavallano nella sua mente e non sa quale delle tante dare retta. Il cane corre in sua difesa, ringhia cercando di proteggerla <Non sono un pericolo> si rivolge stancamente al cane, parla con lui come se potesse rispondergli ma dopo aver visto serpenti parlanti, non si sorprenderebbe minimamente. Le domande sono più delle risposte e le risposte date non sono niente di positivo e non risolvono niente. Non sa niente, non lo sa, sa solo che lui la mette a disagio, la sua presenza e a quelle parole una strana consapevolezza giunge in lui. La sua presenza la mette a disagio, la fa stare male, lui fa stare male la ragazza che ama <Capisco> cosa mai potrebbe dire di più? Ha capito, ha capito che oramai tutto è confuso, tutto è andato e non sa quanto ci sia da recuperare in tutto questo, stanno andando verso il declino più totale. Noboru l'ha ridotta a uno straccio e adesso lei non riesce a stare in sua compagnia, non riesce a tornare alla normalità e non sa come fare per aiutarla. Non può starle vicino e glielo ha praticamente detto chiaro, non si fida di lui, non prova niente per lui, la confusione regna sovrana nella mente della ragazza. Si alza dal letto dirigendosi verso il bagno, entra in esso cominciando a trafficare, passano pochi attimi prima che esca con indosso un paio di pantaloni neri, pantaloni per uscire e non per stare in casa. Sta pensando e man mano che lo fa quella consapevolezza aumenta sempre di più <Ho fatto passare troppo tempo ma ho continuato a lottare, ho combattuto con le mie forze per averti qui, per privarti delle sofferenze ma il mio lavoro non è ancora completo> pensa ad alta voce anche se si rivolge a lei, esprime a voce i suoi pensieri così da renderla partecipe di tutto quanto. Sospira ancora una volta, butta fuori l'aria <Con me non stai più bene, ti metto a disagio, stai male quando stai con me ed è l'ultima cosa che voglio, darti altre sofferenze> quelle parole sono pesanti, hanno un peso notevole, molto notevole ma è facile capire quale sia il suo intento al momento, il difficile è dirlo ad alta voce. [Chk on]

00:50 Fumiko:
 Trema e scuote il capo con gli occhi chiusi, un fascio di nervi, ricordi su ricordi che la spingono sull'orlo della disperazione totale. Le lacrime scendono , la testa che fa tremendamente male . Barcolla ma il cane la aiuta poggiandosi accanto a lei, dandole un bastone sulla quale poggiarsi , un muso alla quale poggiarsi insomma < grazie > eternamente grata a quel cucciolone che la sta aiutando adesso . Non sa cosa dire, aggiungere che si sente confusa, sballottata qua e la come dentro una lavatrice. Che le immagini nella sua mente sono nebulose e che la macchia nera sembra espandersi un altro poco in quel momento. La testa che gira, pulsa e fa male e lei cerca di concentrarsi su qualcosa che le sfugge, dei ricordi nebulosi e poco definiti quelli che ha adesso. Forse ha solo bisogno di tempo, lasciare che il suo subconscio lavori da solo e che le faccia capire tutto , che stia da sola e che tutto torni alla normalità delle cose,, che i ricordi diventino ben definiti e che quel suo sentirsi bloccata e trattenuta scompaia. Lo guarda andare via dalla stanza e anche lei si precipita nella stanza della bambina, la borsa fatta per l'ospedale ancora bella che fatta. La prende ma prima deve cambiarsi, cosa che farebbe nel giro.di pochi secondi prima che la voce dell'uomo giunga alle sue orecchie e una strana consapevolezza le arriva addosso, lui se ne vuole andare, se ne sta andando. < no > prontamente riesce a rispondere, mezza vestita e mezza no. Si affretta a farlo, indossa tutto, equipaggiamento compreso. < questa è..casa tua..giusto? > ha bisogno di continue conferme su quelle informazioni che dovrebbero essere veramente semplici per lei . Non sta bene in questo momento, con nessuno, nemmeno con se stessa < io..detesto stare qui > lo confessa, un sentimento che si porta dentro da tanto tempo ormai < e qui vivi tu.. andrò via io > quello l'avrebbe liberata di tante cose, l'avrebbe aiutata a riprendersi la sua vita. Gli animali che la fissano con una certa consapevolezza e tutti son pronti a seguirla . E li in un momento viene in aiuto qualcuno verso cui ha un grosso debito < Kouki > si ritrova a dire frastornata < lei..io.. dille che sono tornata a casa mia e che le voglio bene..le voglio bene vero? > konoha, sarebbe tornata al clan, verso la quale ha obblighi urgenti da portate a termine , per di più non sa nemmeno quale sentimento provare verso la Yakushi, ma sa che non è ne odio ne rabbia < odio stare qui > ripete con più fermezza ma non sta più a guardare l'uomo, le cose ormai son pronte e lei è pronta per tornare a casa sua e si sente rincuorata di quello. Il legame al clan è rimasto immutato.come i ricordi verso di esso < e.. Miho > quello è un dilemma, ma dallo sguardo della donna si evince una cosa, non avrebbe lasciato li sua figlia, non quando l'uomo stava per andarsene lasciando lei e sua figlia, e Kouki, li da sole < lei viene con me > non avrebbe permesso che gliela tengano lontana. < sarai il ..benvenuto ogni giorno che vorrai vederla > non avrebbe nemmeno fermato lui dal vedere sua figlia, le cose adesso son ben più che complicate. Adesso vuole uscire da quella casa e andare lontano, tanto lontano.

10:52 Raido:
 Ringrazia il cane per averla protetta, gli viene da ridere. ride al solo pensiero che lei ha bisogno di una protezione verso di lui. Non ha mai rimpianti, non gli è mai successo di averne ma oggi, per la prima volta, si, ne e ne ha tanti. Rimpiange di non aver agito prima, rimpiange di non aver fatto di testa sua, rimpiange di non aver dato la caccia a Noboru il giorno stesso dell'attacco in ospedale, rimpiange di non averla protetta meglio. Sa di avere le capacità e le conoscenze necessarie per scongiurare tutto quanto, se solo avesse voluto avrebbe potuto trovare Noboru in pochissimo tempo, pochi giorni ma non ha fatto niente, non ha voluto fare niente per aiutarla all'inizio. Non sarebbe più successo, non avrebbe mai più permesso a nessuno di dirgli cosa deve fare. Lo hanno sempre rimproverato perchè agisce d'impulso e agisce senza dire niente, lo fa e basta e ogni volta che lo ha fatto le cose sono sempre andate bene ma questa volta ha voluto ascoltare le parole della Senjuu e adesso tutto è rovinato. Ha imparato? Si ma non la lezione che tutti avrebbero voluto imparasse, non quel tipo di lezione. Ha imparato che i suoi comportamenti sono giusti se vuole tenere al sicuro la sua famiglia e le persone che ama, ha imparato che deve agire di testa sua senza rendere conto a nessuno ed è proprio Fumiko ad averglielo fatto capire con le sue azioni, con tutto questo. Se ne va in bagno, si mette un paio di pantaloni restando a busto scoperto per poi uscire e nel farlo nota la ragazza mezza vestita, in procinto di andarsene. Parla, dice ciò che pensa, esprime i suoi pensieri, la sua volontà di andarsene via per impedire a Fumiko di soffrire ma quella risposta giunge veloce, quasi a raggelargli il sangue. Un no secco proviene dalla bocca di Fumiko. La scruta, la guarda negli occhi, la osserva guardandola in viso mentre ode quella domanda e li si ritrova a pensare nuovamente. Casa sua? Si, in un certo senso è casa sua ma una casa senza un significato non può essere chiamata tale <Non senza la mia famiglia> e poi nuovamente quelle parole. Sa quanto la chunin odi stare in quel posto, glielo ha sempre detto ma perchè? Perchè è la casa che ha costruito per lui e Kaori? Oramai è il passato, tutto quello ha perso di significato, non conta più niente ma per Fumiko non è così a quanto pare. Lo ha capito, lo ha capito perfettamente il suo intento e a quell'affermazione non replica niente, non dice niente se non continuare ad ascoltarla in silenzio <Devi capirlo da sola, io non posso darti risposte se non ti fidi di me> non può dirle se lei vuole bene a Kouki, non può farlo in quanto non gli crederebbe, non sarebbe giusto ed è giunto il tempo che sia lei a trovare le risposte a tutte quelle domande che si sta ponendo <Odi stare qui o odi stare con me?> quello deve chiederglielo, non può tenersi questo peso dentro, è troppo difficile da sopportare ma non si oppone alle sue decisioni. Vuole portare Miho con se, non si oppone perchè Miho è l'unica che può portarle la verità, che può restituirle i ricordi perduti <Non è vero, non sarò il benvenuto> sta mentendo a lui e a lei stessa. Vuole stare con sua figlia ma andare da lei vuol dire far sentire a disagio entrambi <Ricorda solo che lei è nata da noi> dal loro amore, da quello che entrambi provano l'uno per l'altro. [Chk on]

11:12 Fumiko:
 Prende le sue cose, vestiti soprattutto, scarpe, e anche quelli della bambina, riesce a prendere molte cose della piccola per sigillarle dentro dei fuuda, non può portarsi tutto in spalla. E nel frattempo si premura anche di scrivere un piccolo bigliettino per Kouki < aspetta qui amore, la mamma arriva subito > il tutto detto ad una Miho impaziente dentro la propria culla. Corre dentro la casa e sa dove trovare la stanza vuota della Yakushi, vi entra lasciando il foglio sul suo cuscino. Esce ritornando nella stanza della bimba per prendere lei e fuuda compresi. Corre nella stanza di Raido per cambiarsi e lo fa velocemente chiudendo il tuttto con un mantello pesante che la copre < ecco amore > la piccola Miho che viene avvolta in una coperta molto pesante, non deve prendere freddo < Kirara, Kei preparatevi a partire > ordini su ordini e sente un muso umido che si sfrega contro di lei, il cagnolone < ei cucciolo > lo accarezza < resta con Kouki, proteggila > un altra carezza che vede il cane molto triste ma obbediente . Le parole di Raido che infine iniziano ad avere importanza nella stanza < lo capirò da me allora > ormai è pronta e vuole andarsene sentendo solo un grande sollievo dentro di se, tira su il cappuccio e infila una fascia grande e larga tra la spalla sinistra e il fianco destro , li va a posizionare una Miho imbacuccata < odio stare qui.. > la frase sospesa mentre si volta verso di lui, gli occhi lucidi < ma non riesco a stare con te > una lacrima scende solitaria sul volto pallido e segnato < non lo sarai..ma è tua figlia > avrebbe mal sopportato lui ma si sarebbe sforzata solo per Miho . Si volta uscendo dalla stanza, alle calcagna i suoi animali, kei su Kirara. Ormai a ridosso della porta andrebbe infine a dire le ultime parole dentro quella casa < addio..Noboru > e li uscirebbe nella notte buia diretta a Konoha. Chissà se il ragazzo abbia avuto uno scorcio di quello che sta nella mente della giovane donna. [End]

11:25 Raido:
 I preparativi vengono fatti da parte della ragazza, si veste, prende le sue cose a grande velocità, prende tutto quanto senza farsi problemi. Non lo ascolta, non sente le sue parole a quanto pare e non può obbligarla a farlo, non può obbligare la Senjuu a sentire ciò che ha da dire. Sta perdendo la sua donna, sta perdendo sua figlia e ha praticamente perso Kouki, per quanto elle parli le cose sono cambiate, tutto è cambiato e la sua vita sta andando a rotoli. Il cucciolo rimane in casa, quell'animale che si sono portate dietro le due ragazze. Tutto quello che sta accadendo non ha senso, niente ha un senso ma comincia a capire tutto quanto, comincia a pensare, a riflettere. Ha rischiato la sua vita, ha rischiato la vita di tante persone per liberarla ed è tutto quanto inutile. Ha fatto tutto quanto inutilmente, tra loro è finita, non lo ha accettato prima ma lo accetta adesso, adesso lo sta capendo. China il capo nel sentire quelle parole, gli occhi divengono lucidi, odia stare li e non riesce a stare con lui. Una pugnalata al cuore, un vero colpo che regge a fatica. Trattiene le lacrime, non vuole piangere, non può piangere, si deve fare forza <Mia figlia> è sua figlia..non più oramai. Ha rovinato la vita di Fumiko, per colpa sua è diventata così, per colpa di ciò che non ha fatto la ragazza si è trasformata non riuscendo più a riconoscerlo. Non può stare con Miho, non può far soffrire anche lei come ha fatto soffrire la madre. Alza lo sguardo, gli occhi vengono spalancati e quella parola lo riempie di rabbia e tristezza allo stesso tempo, lo distrugge. Noboru..lo vede come Noboru. Forse è questo il motivo ma non può fare niente, non ha potere, deve capirlo da sola, deve capirlo lei stessa e deve ritrovare la memoria, un qualcosa a cui oramai non crede più. La osserva andare via, corre via verso la porta ed esce, esce da quella casa per sempre e solo quando è oramai lontana <Addio Konan...addio Miho> non è più Fumiko, è Konan, non riesce a scorgere più la sua donna e non può stare vicino a sua figlia. E' finita, forse per davvero, forse per sempre. [END]

Stare a casa non è mai stato tanto difficile per Fumiko che non riconosce più la sua famiglia. La ragazza se ne va portandosi con se anche Miho e Raido, conscio di tutto quanto, la lascia andare.