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Di ricercati e cacciatori

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con Rasetsu, Kirito

16:07 Rasetsu:
  [Quarto Cerchio] Solitamente, non si spinge mai così all'interno. Già. Il Quarto Cerchio, da quando il Centro di Kusagakure è stato suddiviso in ben cinque Cerchi, è fin troppo verso l'interno. Rasetsu preferisce starsene alla larga, solitamente. Anzi.. Spesso e volentieri, esce fuori dalle mura del Villaggio, pur di non respirare la stessa aria degli altri cittadini, comune plebaglia nei confronti della stirpe demoniaca dei Kokketsu. Passa la stragrande maggioranza del suo tempo tra il Locale Kukoku, di proprietà di Zashiki, laddove detiene la proprietà di un magazzino dove lavora alla propria Sbrilluccica; ulteriore tempo, viene speso al Tempio dei Kokketsu per ovvie ragioni, avendo ritrovato sua sorella Kurona. Spesso e volentieri, più per dovere che per altro, bazzica lungo il Tanzaku, poiché Jinto gli ha espressamente ordinato di non oltrepassare quella linea per quanto riguarda lo spaccio della Sbrilluccica e della 2.0. Inoltre, gran parte del profitto, se lo intasca esattamente quest'ultimo, neppure il Kokketsu che n'è creatore e proprietario. E, in più, quel che ne guadagna, deve ripartirlo tra tre persone, dove ovviamente egli detiene parte della percentuale più alta. L'unica nota positiva è essere avanzato nella gerarchia della Yakuza e poter continuare a fare quello che desidera. In questo momento, senza precisa meta, ma probabilmente alla ricerca di cibo (anche i Demoni hanno bisogno di nutrirsi), sta bazzicando lungo una delle vie principali del Quarto Cerchio. Sventola, dietro la propria schiena, ondeggiando tra le di lui gambe man mano che avanza, il proprio spolverino bordeaux, più scuro dei capelli ch'egli porta, lunghi sino al fondo schiena, i quali gli son valse, più di una volta, insulti a suo carico per il di lui apparire poco uomo, ma molto donna. E' lasciato aperto sul davanti, pur la temperatura esterna sia non esattamente idonea a portarlo in quella maniera. Al di sotto, compare un maglione nero, aderente con il collo a V. Il bavero del giaccone è, ovviamente sollevato, sfiorandogli le guance e tenendole, al contempo, al caldo. Le lunghe e sottili gambe son coperte da un paio di pantalone, anch'esso nero come la pace, con due tasche laterali, esattamente come il giaccone. Nel primo, infatti, specificamente nella tasca destra, vi ha un paio di bustine, contenenti delle pillole con una S stampata al di sopra. Altre, invece, son prive della stessa lettera, ma comunque dalla identica forma e colore. Nelle tasche dello spolverino, ben più ampie, ha qualche tonico di recupero del chakra e coagulante, assieme ad un paio di shuriken che, spesso e volentieri, non utilizza affatto, affidandosi alle arti magiche. Sul naso, sbucano un paio di occhiali dalla montatura rossa, e specialmente quel sorriso da squalo che mai si toglie. Inspira lento, pacato. Non ride nemmeno come al suo solito, un segno che, molto probabilmente, è immerso nei propri pensieri. [Chk On]

16:23 Kirito:
 Passo svelto ed incalzante caratterizzano l'andatura del genin. E' appena uscito dal quartiere uchiha e si sta dirigendo verso la sua magione per riflettere e ragionare su quello che ha scoperto. Un nuovo mondo, una nuova realtà e forse una nuova prospettiva del mondo gli si sono parate davanti. Deve dare un senso alla sua vita ora che ha scoperto il significato delle ultime parole di suo nonno. E' adesso nel quarto cerchio, una zona che potrebbe considerarsi quasi periferia, vista la struttura che il centro di Kusagakure ha. Il tempo è parzialmente sereno, ed il freddo invernale inizia a farsi sentire. Indossa un kimono nero che gli arriva alle ginocchia, con una spacattura sul ginocchio. Da essa è possibile intravedere un portakunai, pieno fino al suo limite uguale a quello che porta sulla gamba gemella. Una cintura di tela bianca stringe in vita il kimono. Al di sotto delle larghe maniche dei vambracci e su di essi, legati con delle bende due coltelli di 30 cm, comunemente noti col nome di tanto, posizionati su entrambe le braccia. Dietro la schiena nascosto dal kimono un porta oggetti con un tonico coagulante ed uno del chakra, del filo di nylon, e dei fuuda vuoti. Dei pantaloni neri chiudono il vestiario accompagnati da scarpe in tela bianche. Al di sotto delle gambe degli schinieri. La città ha iniziato i suoi preparativi per le festività natalizie. Le varie attività commerciali iniziano ad addobbare vetrine con le classiche luci di questo particolare momento dell'anno. Il chakra scorre nelle sue vene, attraverso gli tsubo, come un flusso lento e continuo. Lo ha richiamato prima di entrare nel quartiere uchiha e non lo ha ancora rilasciato. Dopo l'esperienza che ha avuto, ogni volta che uscirà al di fuori della sua abitazione cercherà di averlo sempre attivo. Cammina a passo svelto tra la folla, ma nell'osservare le varie bancharelle, qualcosa in particolare la sua attenzione. Su un palo della luce un manifesto, con la scritta wanted a caratteri cubitali, la fa da padrone. Il sigillo di kusagakure, rilasciato probabilmente dal capovillaggio, ne testimonia l'autenticità. Rallenta il passo e si avvicina ad esso per leggerne il contenuto.[chk on][equip: 2 schinieri 2 vanbracci | 2 porta-kunai: 3 shuriken, 3 kunai per ognuno | 2 tanto, uno per braccio | porta oggetti: fuuda vuoti, tonico coag. e chkra ]

16:38 Rasetsu:
  [Quarto Cerchio] C'è da precisare che Rasetsu non si fa troppi complessi quando vede qualcuno che possa, in qualche modo, risultare interessante per egli. Anzi, è solito prendere lui per primo la parola, nonostante di fronte possa avere uno sconosciuto o, peggio, un qualcuno che non vuol essere disturbato, che potrebbe prenderlo a pugni senza troppi problemi. D'altronde, ha la forza di un pesciolino rosso e la pelle delicata come quella di una dolce fanciulla che non ha mai preso tra le mani una spugna o una mazza per lavare a terra. Lui, le mani le usa soltanto per creare droga o per ammazzare. Anche curare, all'epoca, ma ormai se ne sbatte altamente ed usufruisce delle proprie doti mediche soltanto per se stesso o per la creazione della Sbrilluccica. Sta di fatto che, nel continuare il di lui peregrinare, viene attratto anch'egli dal manifesto che sta guardando lo stesso Uchiha. E quel tizio ivi raffigurato, beh, lo conosce. Ci ha lavorato assieme, durante una missione, ed erano sembrati anche piuttosto affiatati. Insomma, è quel genere di uomo per il quale Rasetsu farebbe follie, pur preferendo il genere femminile. Si ferma alle spalle dell'Uchiha, incurante che possa disturbarlo, infastidirlo o chicché sia. L'abbiamo già detto che, d'altro canto, non si fa nessunissimo problema in contesti simili, giusto? < Ehi, ma io quel tizio lo conosco. > Asserisce, per l'appunto, osservando sia il volto, sia la taglia che gli penzola sulla testa. Emette un fischio, uno di quelli che potrebbero indicare interesse. < Mi farebbero quasi comodo. > Ammette, stringendosi nelle spalle. Per il momento, quantomeno, sta ignorando l'uchiha, seppur sembri stia parlando indirettamente con questi. [Chk On]

16:52 Kirito:
 Kirito è davanti al manifesto lo legge. E' una comunicazione del governo nel quale si esorta ai cittadini la massima sicurezza. Dalla prigione sono evasi dei criminali e ora sono a piede libero. Un brivido lungo la schiena fa rizzare i pochi peli dell'uchiha. Il solo pensiero che gentaglia del genere si riversi per le strade lo fa rabbrividire. Scrolla la testa in segno di disapprovazione per poi continuare a leggere. Tra i nomi uno di essi spicca su tutti. Vista la portata della sua taglia non può passare inosservato rispetto ad altri delinquenti lì segnati. Si tratta di Raion, il quale è ricercato dall'alleanza per l'assassinio di sua figlia. <Che schifo> sussurra il genin. <Come si può anche solo pensare di uccidere la propria figlia. Gente del genere dovrebbe essere annientata.> il sangue gli ribolle nelle vene. Vorrebbe occuparsi lui stesso della sua cattura, ma probabilmente non ne è ancora all'altezza. Anche se ha ottenuto lo sharingan non sa ancora padroneggiarlo alla perfezione, in più è ancora un genin. Kirito è dinnanzi a quel palo della luce, il cui lampione lo illumina nella sua interezza, quando avverte una presenza alle sue spalle. "Non un'altra volta ti prego" pensa, sperando che sia solo frutto della sua immaginazione. Tuttavia l'uomo inizia a parlare ad alta voce, come se non fosse in grado di trattenere i pensieri nella scatola cranica. Kirito posa le mani all'interno delle maniche. Del kimono. Afferraa con la destra il tanto presente sull'avambraccio sinistro. Viceversa con la sinistra afferra il tanto presente sull'avambraccio destro che è posto nella parte inferiore del braccio. La diversa allocazione dei due permetterebbe una presa simultanea più comoda delle due armi. E' ancora rivolto verso il manifesto ma ha smesso di leggerlo. A quel punto sussurrerebbe con quel tanto di voce che basta a raggiungere la persona alle sue spalle, e con tono serissimo <non è buona educazione arrivare alle spalle della gente>. Le mani sarebbero ancora posizionate sui due tanto, e nascoste dalle larghe maniche del kimono.[chk off][equip come sopra]

17:02 Rasetsu:
  [Quarto Cerchio] A voler ben vedere, l'altezza tra i due non è neppure chissà quanto diversa. Rasetsu lo sovrasta sì e no di un paio di centimetri appena, se vogliam contare le scarpe che lo fan sembrare poco più alto. Sente Kirito commentare qualcosa, probabilmente in merito al motivo per il quale Raion sia ricercato. Scrolla le spalle, per lui è qualcosa di.. < Normale amministrazione. > Certo, per lui che ha ucciso i propri genitori perché non gli han concesso il lusso di sembrare più uomo e meno donna, capirete da voi che di scrupoli se ne fa pochi. Le motivazioni per cui uccide sono solitamente scarse, di poco gusto, magari anche perché qualcuno gli ha fatto un torto o non ha ascoltato bene quello che aveva da dire. Scrolla le spalle con nonchalance, poiché dal proprio conto si ritiene particolarmente tranquillo. Lui, quantomeno, non è mai stato beccato in flagrante e nessuno gli ha ancora appioppato una taglia sul cranio. Si scosta da Kirito giusto un passo esatto, niente di più e niente di meno. E non perché quest'ultimo par esser infastidito dal gesto compiuto dal Rosso. Si sfila gli occhiali, infatti, recuperando anche un piccolo panno grigio che porta con sé, preoccupandosi esclusivamente di ripulire le lenti con movimenti semplice, regolari, circolari. Prima in senso orario, poi in opposto. < Come, scusa? > No, evidentemente non se ne sta preoccupando minimamente. E' talmente preso dalla pulizia degli occhiali, che le parole dell'Uchiha gli sembrano quasi uno scherzo. O spera vivamente lo siano per l'incolumità di entrambi. < Senti.. > Ribatte, lento come mai in vita sua, quasi volesse fargli la paternale. < ..la strada è di tutti. Tu eri frontale al manifesto, io volevo vederlo. Non c'è nessun divieto che me lo imponga. Avrei dovuto dirti di toglierti dal cazzo? Dovresti essere felice del fatto che non l'abbia fatto. Voi umani siete così suscettibili. > Da che pulpito viene la predica, sentitelo un po'. Si inforca di nuovo le lenti, con calma, sistemando anche la catenina dietro il collo e lasciando penzolare i due piccoli teschietti neri accanto alle due stecche laterali. Precisiamo, comunque, che si crede al di sopra della massa, perché Kokketsu. Perché immortali, a loro dire. [Chk On]

17:18 Kirito:
 Kirito è pronto ad attaccare qualora le prossime parole dell'uomo alle sue spalle avessero fatto scattare qualcosa dentro di lui. Tuttavia, quest'ultimo, con nonchalance, sembra quasi ignorare le parole del ragazzo. Continuerebbe poi in un suo discorso fatto di parolacce e cose senza senso, almeno dal punto di vista di kirito. "Voi umani?" pensa indispettito. "Perché tu cosa sei? Un cane?" sorride alla sua stessa battuta fatta nella sua mente, per poi ritornare subito serio. Allenterebbe la presa sui tanto, tirando fuori le mani dalle maniche del kimono, e si girerebbe verso l'uomo alle sue spalle. E' leggermente più alto di lui, un abbigliamento non molto invernale lo caratterizza. Quasi come se quest'individuo che si ritrova difronte abbia più a cuore lo stile e la moda che la propria carne congelata dal freddo. Dei capelli rossi lunghi, che lo fanno sembrare molto femminile sono la cosa che più di tutte nota nella parte alta del viso. <Forse ho esagerato prima, è che non mi piacciono le persone che mi arrivano alle spalle, tutto qui.> dice. Nel frattempo nella sua mente un flashback dell'orribile genjutsu in cui solo qualche giorno fa è stato catapultato, dopo che, per l'appunto, qualcuno arrivò di soppiatto alle sue spalle. Cercherebbe di rimediare al cattivo modo in cui si è posto un attimo prima allungando la mano in direzione dell'individuo. <Io mi chiamo Kirito, e tu?> direbbe con tono pacato. Poi dopo aver aspettato qualche secondo le eventuali presentazioni dell'uomo dai capelli rossi, farebbe cenno con la testa in direzione del manifesto. <Lo stavi leggendo anche tu, eh? Sono veramente degli animali, in particolare quello che ha ucciso la propria figlia. Che schifo> insisterebbe ancora una volta su tale concetto. Proprio non riesce ad immaginare quali possano essere le ragioni che spingano un padre ad uccidere la propria figlia. Sangue del proprio sangue. Aspetta qualche secondo e concluderebbe infine <ci sono un mucchio di yen in palio. Speriamo che quel bel gruzzolo attiri l'attenzione di qualche cacciatore di taglie o di qualcuno in grado di far fuori quel bastardo>. Eh sì, sarebbe il lavoro ideale per i cacciatori di taglie. Nella mente di kirito al suono della parola "cacciatori di taglie" pronunciata con una certa disinvoltura inizia a crearsi una sorta di idea. Come un film mentale inizierebbe a vedere lui stesso catapultato nel mondo dei cacciatori di taglie. E quest'idea non gli dispiace affatto. Anche il suo nuovo potere lo avrebbe aiutato nel svolgere il compito. Ed oltre a guadagnare qualche soldo avrebbe potuto avere l'opportunità di far fuori qualche pezzo di merda come Raion dalla faccia della terra.[chk off][equip come sopra]

17:29 Rasetsu:
 Sistemati gli occhiali, passa a tirarsi su il bavero dello spolverino indossato. Non ha freddo sul collo o sul davanti in generale, quanto più al volto, alle guance e alla punta del naso. Per il resto, sembra stare particolarmente tranquillo anche di fronte a quanto viene esternato dal giovane Uchiha. < Non m'interessa. > Asserisce, quando quest'ultimo ammette di avere probabilmente esagerato nel comportarsi in quel modo. Rasetsu a malapena se n'è reso conto, quindi lascio immaginare quanta attenzione gli abbia donato in questi ultimi minuti. Gran parte di questi, li ha passati a lucidare le lenti degli occhiali che, nel giro di pochi minuti, saranno nuovamente appannati o, quasi sicuramente, sporchi di nuovo. < E perché non ti piacciono? Hai paura che ti violino? Nyahahahah! > E lascia intendere cosa possano violare. Solitamente, è anche più sboccato, ma quest'oggi non sembra esserne incline. Probabilmente, ha sfogato tutta la di lui frustrazione sessuale al Locale Kukoku, prima d'uscire a prendere aria. Le prostitute son le uniche che non gli dicono di no, chissà per quale ragione, ipotizza. < Rasetsu. > Si presenta a sua volta, nonostante quello non sia il suo vero nome. E' più un soprannome, dato il significato, ma ormai ha deciso che resterà quest'ultimo il vero nome con il quale farsi chiamare. Il vecchio sé è ormai defunto da molti anni, per quel che gli riguarda. < Ripeto.. > Pensava d'essere stato chiaro anche prima, ma tant'è. < ..normale amministrazione. C'è chi non si fa scrupoli, come me. > Si stringe nelle spalle, perché, come già accennato due volte, per il Rosso è qualcosa di assurdamente normale quello che ha fatto Raion. Ciò non toglie che la taglia potrebbe essere un ottimo incentivo a cercarlo di nuovo. Ha qualche idea in mente, ma non sa ancora se possa fruttargli qualcosa. Le rotelle, come al solito, non smettono di muoversi, nel di lui cerebro da scienziato e mafioso provetto. < A te interesserebbero quegli yen? Saresti capace d'affrontarlo? > Chiede, con fare curioso, mordicchiandosi il labbro inferiore coi denti da squalo che possiede. < Nyahahah! > Scoppiando a ridere di sana pianta, probabilmente divertito dalle proprie parole rivolte al Genin. Non si sa mai cosa passi nella testa del Rosso, la gran parte delle volte. [Chk On]

17:43 Kirito:
 I due ora sono faccia a faccia a dialogare. Rasetsu, è questo il nome che l'uomo dà al giovane uchiha. Dopo qualche battuta e qualche affermazione capisce subito che l'uomo che ha davanti non condivide le sue idee. E' più uno squilibrato, malsano, e degenero capace forse di fare qualsiasi cosa. Un uomo che utilizza l'espressione "normale amministrazione" difronte ad un padre che uccide la propria bambina ha sicuramente qualche rotella fuori posto. Kirito da ora in poi proverà a dosare le sue parole non sapendo le reali intenzioni di questo individuo. <Interesserebbero a tutti quegli yen> risponde scrollando le spalle. <Ma ora come ora non credo che sarei in grado di affrontarlo> risponde con tono sommesso. Poi dopo una breve pausa continuerebbe <è considerato un mukenin di classe A. Quindi a rigor di logica dovrei avere le capacità di sostenere una missione di tale portata. Mentre al momento l'apice raggiunto dalla mia carriera ninja è la pulizia di quei cessi laggiù> indicherebbe con l'indice le scalinate che portano ai bagni ricolmi di putridume, che qualche giorno addietro ha pulito assieme a Kai. <Tuttavia non mi dispiacerebbe farmi le ossa ed acciuffare qualche criminale. Anche perché...> a quel punto si interromperebbe. E' sul punto di rivelare la sua appartenenza al clan uchiha. Ma preferisce non farlo, non conosce la persona che ha davanti e rivelare questi segreti potrebbe essere rischioso.<niente lascia stare> chiuderebbe così quella frase aperta pochi secondi prima. Infine aggiungerebbe < tu sai qualcosa dei cacciatori di taglie? di come si possono contattare?>. Kirito ha intenzione di trovare questi cacciatori e di provare ad entrare nei loro ranghi. Si è messo in testa che il loro sia uno scopo nobile e che catturare animali come quelli che sono fuggiti di prigione, possa rendere il mondo un posto migliore e più sicuro. Dopo aver scoperto il segreto celato nelle ultime parole di suo nonno, ha deciso che questo sarà il suo prossimo obiettivo. [chk off][equip come sopra]

17:53 Rasetsu:
 Non può negare che, effettivamente, a tutti interesserebbero gli Yen messi in palio per la cattura di Raion. D'altronde, farebbero comodo a lui stesso, con l'unica pecca che ha in mente qualcos'altro. Potrebbe giovarne più di una persona. Scrolla le spalle con tranquillità, visto e considerato il dialogo ch'entrambi stan portando avanti. Non ha, in effetti, niente da aggiungere al contesto Yen, poiché s'è già fatto un certo pensiero ed è proprio lì che s'è perso per un istante. Continua ad ascoltare spiegazioni inutili che gli vengono concesse però dall'Uchiha, quindi il di lui volto, i di lui occhi giallo-verdi restano rivolti in quelli scuri altrui. < Cosa saresti tu? Un Genin? > Ne ricerca il coprifronte, giusto per conferma, cosa che invece il Rosso non ha mai portato con sé. Gli hanno fatto recapitare sia un giubbotto da Chunin che un coprifronte, tanto tempo prima, ma non li ha mai indossati e chissà dove li avrà mai lasciati. E' solito cambiare abitazione spesso, soprattutto se non vuole essere trovato e infastidito. Or che può vivere nel locale Kukoku di Zashiki, sotto accordo, non ha più questo gran problema del dove stare, del dove alloggiare. Le poche cose che possiede, tra cui tomi voluminosi di Medicina letti e riletti, assieme a qualche abito malconcio, bastano e avanzano per rendere la propria vita quella ch'è. Un vero spasso! < Anche perché? Suvvia, qui ci siamo soltanto io e te. > Come no, al centro, nel Quarto Cerchio, con le persone che ti passano di fianco. Ci sono SICURAMENTE soltanto loro due. Un velo d'ironia può, però, captarsi dalla voce del Demone, senza nessun problema. Allarga le superiori leve con fare teatrale verso l'esterno, ghignando e mettendo in mostra i denti simil squalo in suo possesso. < Oh, non lascio stare quando qualcosa stuzzica il mio udito e la mia curiosità. NYAHAHAH! > Ride poco più forte, ma con il suo solito modo fastidioso. < Esiste veramente una sorta di organizzazione? > Fischia di nuovo, come quando ha visualizzato il costo di Raion sul manifesto. < M'occupo d'altro, io. Cosa vuoi ne sappia? > Si stringe nelle spalle, perché è ignorante in materia. Passa gran parte del tempo fuori dal Villaggio, come per altro già detto, e conosce soltanto alcuni dei membri della Yakuza o dei Medici di Kusa. Per quanto riguarda il resto, è totalmente all'oscuro. [Chk On]

18:08 Kirito:
 La conversazione sembra prendere una piega non desiderata da Kirito. Un filo di tensione incomincia a serpeggiare nel ragazzo che di tanto in tanto deglutisce nervosamente cercando di calmarla. L'uomo che ha di fronte ha un qualcosa di sinistro, un qualcosa di malvagio che lo turba, e non poco. Persino le domande riguardo ai cacciatori di taglie non hanno l'esito desiderato. Quella continua risata, così fastidiosa, sembra infilarsi a poco a poco nella mente del genin. L'uchiha chiude gli occhi per qualche secondo cercando di ritrovare la calma. Li riapre subito dopo accennando ad un sorriso. Come se quella situazione non lo stia turbando affatto. Kirito ha commesso l'errore di iniziare una frase, suscitando la curiosità di quell'uomo. Deve rimediare all'errore ed alla svelta. Non conosce le reali capacità di quell'individuo e non sa se in uno scontro riuscirebbe a cavarsela. La strategia più intelligente, al momento, è sfruttare l'arte della retorica, per uscire da quel casino. <Ma niente> vocifera, ma nel frattempo la sua mente lavora al doppio del normale per riuscire a trovare una scusa che regga e che giustifichi la frase interrotta di qualche attimo prima. All'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, nella sua mente appare un flashback dell'ultimo allenamento fatto sul tetto dell'accademia. L'allenamento che gli ha permesso di conoscere quale sia il suo elemento naturale, ossia il katon. Prova quindi a spacciare questa informazione in modo da tappare il buco lasciato poco prima. <Stavo per dire che so usare l'arte del fuoco, ma poi mi è sembrata una cosa inutile e ho lasciato perdere> sorriderebbe dopo aver pronunciato quelle parole. Nel frattempo gli occhi nero pece fisserebbero quelli del suo interlocutore. Seguirebbe un'attenta analisi dei muscoli facciali e delle eventuali espressioni e movimenti degli angoli della bocca, per capire se la "bugia" abbia avuto effetto. Nel frattempo avvicinerebbe la mano destra al portakunai posto sulla stessa gamba. La avvicinerebbe quanto basta sia a non allarmare rasetsu, ma anche a dimezzare la distanza in caso di necessita. Il palmo aperto, ma al contempo rilassato, sarebbe posizionato in direzione del primo kunai disponibile, visibile attraverso la spaccatura del suo kimono. Tutto sta nelle prossime parole di quell'uomo misterioso.[chk off][equip come sopra]

18:17 Rasetsu:
 Aspetta di sentire una risposta giungere da Kirito, il quale esprime soltanto la di lui capacità dell'utilizzo del Katon. Scrolla le spalle. E' uno dei due elementi che il Rosso non sa usare, per altro. Però, possiede quello adatto a contrastarlo. < Bah.. > E ci casca con tutte le scarpe, credendo alla bugia che l'Uchiha gli ha detto. < Pensavo chissà cosa.. > E' deluso in parte, tant'è che schiocca la lingua contro il palato, stizzito. < Io mi son scocciato. > Commenta, dando un'ultima occhiata al manifesto raffigurante Raion. < Vado a bermi qualcosa. > Qualcosa che possa riscaldargli l'animo meglio dei propri vestiti. < Tu.. Bah, che me ne frega di quel che farai tu. > Si volta repentinamente, dando lui le spalle ed iniziando ad alternare le inferiori leve per allontanarsi dalla zona. Quantomeno, ha scoperto qualcosa di nuovo che potrebbe fare al caso proprio. Deve soltanto capire come agire. < Cià! > Lo saluta in modo del tutto sgarbato, ma penso si sia capito quanto valga per il Demone l'educazione. Salutato Kirito, s'allontana dalla zona con fare tranquillo. Sol il movimento della mandritta, di spalle, sarà visibile dal ragazzino, qualora lo stia guardando. Ciò che, invece, resta sconosciuto è cosa stia portando alle labbra: una pasticca di Sbrilluccica 2.0. Che s'aprano le danze! (?) [END]

18:26 Kirito:
 Lo sguardo di Kirito è ancora fisso verso quello altrui. Quando quest'ultimo apre bocca, sembra che tutto si sia risolto per il meglio. Una serie di affermazioni di disinteresse fanno capire all'uchiha di essere riuscito nel suo intento. Quella "bugia" atta a coprire la verità ha funzionato. L'uomo quindi si dilegua quasi immediatamente dopo un saluto, tutto fuorché formale, si allontana a passi svelti dando le spalle al ragazzo. Kirito si limita a sorridere in maniera impacciata, ma quello che vorrebbe fare in realtà è tirargli un pugno in faccia. Ma quello non è il momento né il luogo per una cosa del genere. "Che psicopatico" pensa tra se e se. Solo quando l'uomo è abbastanza lontano, Kirito smette di guardare nella sua direzione, tirando un forte sospiro di sollievo che allenta la tensione accumulata in quei brevi frangenti. I muscoli sono tutto un fascio e lentamente tornano anche loro alla normalità. Nonostante l'uomo se ne sia andato, una cosa rimane fissa nella mente dell'uchiha. Un pensiero, un'idea, che si è originata dopo la lettura di quel manifesto. I cacciatori di taglie. Decide quindi di andare in giro in cerca di informazioni, per scoprire qualcosa sul loro conto. [End]

Semplice passeggiata per il Quarto Cerchio. Kirito nota un manifesto recante la taglia di Raion, Ryuuma vi si sofferma perché volto conosciuto. I due ne parlottano un po', notando come i due modi di pensare siano profondamente diversi.