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[Missione liv. D] Bagni pubblici pt. 1

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Missione di Livello D

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con Kai, Kirito

12:18 Kirito:
 Giornata non proprio soleggiata quella di oggi a Kusagakure. Kirito è stato convocato dal Kage il quale ha assegnato al giovane un'altra missione di liv D. Indossa da poco il copri-fronte di Kusa e nonostante sia diventato un genin ha ancora molta gavetta da fare. Questa missione però, è una delle più schifose che gli siano capitate fino ad allora. "Pulizie, su pulizie, su altre pulizie" pensa mentre prende a calci delle pietre sul viale. "Ma è questo che fanno i ninja? Sono diventato un genin, un minimo di riconoscimento me lo meriterei", borbotta tra se e se, andando ad urtare un signore con le buste della spesa. <Mi scusi> accenna dispiaciuto. "I bagni pubblici. Ed io ho anche accettato. Solo perché mi servono i soldi, non ho potuto dire di no. Ma questa è l'ultima volta che faccio qualcosa di così degradante". Nel frattempo cammina sempre più nervoso per ciò che sta per fare. Indossa un kimono nero che gli arriva fino alle ginocchia. Una cintura di tela bianca stringe quest'ultimo all'altezza della vita. Il kimono ha uno spacco che va dalla vita alla ginocchio della gamba destra. Quest'ultimo lascia intravedere uno dei due porta-kunai, riempiti fino alla loro massima capienza. L'altro è situato sulla gamba gemella. Un porta oggetti, nascosto dal kimono, è legato alla parte posteriore del pantalone. Contiene un tonico di chakra ed uno coagulante. I pantaloni, dei semplici pantaloni invernali anch'essi neri ( kirito adora il nero ), terminano in pratiche scarpe da ginnastica. Non vuole certo sporcare il suo paio di scarpe migliori nel putridume in cui si sta per immergere.[chk off][equip: porta-kunai x2 con ognuno 3 shuriken e 3 kunai | portaoggetti: tonico coagulante, tonico chakra]

12:44 Kai:
 [ arriva di gran carriera il nanetto, per l’ennesima missione di livello d. anche questa volta non gli è andata troppo bene, dopo le strade, dopo la casa di riposo ora gli toccano i bagni. pare che lo stiano facendo specializzare nella rimozione e stoccaggio di escrementi umani e non. ad ogni modo, non si lamenta, uno shinobi è anche questo. e anche questo è utile alla collettività, le missioni di questo livello servono proprio per rendere il villaggio un posto più vivibile e il suo compito per oggi è quello di far luccicare i bagni pubblici di kusa. non sa chi sarà il suo compagno di sventure per oggi, conosce diversi genin, quasi tutti probabilmente ma non può certo esser sicuro che uno dei suoi vecchi amici sarà lì ad aspettarlo. indossa una maglia nera, consunta, ed un paio di pantaloni marroni anch’essi vecchiotti. ai piedi dei sandali di qualche anno prima. si è vestito di tutto punto insomma, per l’occasione. la roba peggiore che aveva. non si è portato dietro la giara, non dovrebbe servirgli e dovendo far pulizie poteva essergli solo d’intralcio. intelligentemente però ha portato con se due paia di guanti, quelli spessi e gialli, uno per se ed uno per il suo compare, nel caso non ne avesse uno. fare quel genere di servizio, a mani nude non è sicuramente piacevole. attraversati i diversi cerchi che lo separano dal luogo della missione, sarebbe finalmente giunto a destinazione. avrebbe scorto una figura, coprifronte e capo chino, imbronciato. < deve essere lui … > avrebbe sussurrato il piccoletto, riconoscendo in quell’atteggiamento il sentimento che si riserva a chi dovrà spalare merda a momenti. < EHI! > alzando una mano guantata di giallo in direzione di Kirito, avvicinandosi per eliminare la distanza che li divide. < sei il ninja assegnato alla missione di pulizia dei bagni pubblici? > gli fa, abbassando repentinamente la voce per evitare che tutti i passanti sentano che dovran fare i netturbini o peggio. se kirito avesse risposto positivamente kai avrebbe dunque continuato < io sono kai, e sono il tuo compagno per oggi > sorridente lo gnomo gli avrebbe porto la mano plasticosa porgendogli con l’altra una coppia di guanti < ti serviranno > ]

12:59 Kirito:
 Kirito si trova davanti alla porta d'ingresso dei bagni pubblici. Un luogo sporco, molto sporco vista la necessità di pulizia. E' situato più o meno nella parte centrale della città in un leggero dislivello rispetto alla strada. Bisogna infatti scendere una scalinata di pietra per accedere alla porta sulla quale è affisso il noto simbolo che rappresenta la presenza di un bagno. Ai lati delle scale di pietra, sopra le due ringhiere poste ad entrambi i lati una freccia molto grande in direzione della porta con scritto "bagni pubblici". Kirito al posto di quella scritta legge soltanto "benvenuto all'inferno". Aspetta ancora qualche momento prima di entrare. Deve trovare il coraggio dentro di se per fare il primo passo verso quell'abisso. In realtà c'è anche la possibilità, molto remota a dirla tutta, che i bagni siano in ottimo stato e che la pulizia da fare sia veramente marginale. Aggrappandosi a questa idea, kirito sta per fare il primo passo quando una voce alle sue spalle lo fa girare. E' un ragazzino, più basso di lui, che chiede informazioni riguardo alla sua persenza lì. E' kai, l'altro genin affidato a quella squallida missione, se così la si può definire. Si presenta tendendo la mano. Kirito la stringe e nota solo in secondo momento che il ragazzo difronte a lui indossa dei guanti di plastica gialli. <Sei venuto già equipaggiato, vedo.> direbbe subito dopo aver afferrato l'altro paio di guanti preparati per il ragazzo. <Sei stato gentile a portarli. Io sono Kirito.> poi scherzando aggiunge <tu cosa hai fatto di male per finire qui?> per poi ridere alla sua stessa battuta. Infine mentre indossa i guanti aggiunge <beh, mettiamoci al lavoro, prima finiamo meglio è>. Solo dopo si avvicinerebbe alla porta, girandosi di tanto in tanto, per vedere se il suo compagno lo stia seguendo.[chk off][equip come sopra]

13:11 Kai:
 [ mollati i preziosi guanti a kirito, kai continua a sorridere. < cosa ho fatto di male? > chiede retorico, strofinandosi la fronte con una mano < davvero non lo so … > si stringe nelle spalle, non riuscendo a trovare una risposta sensata. sono semplicemente due pippe ar sugo, per ora, lui e kirito come tanti altri genin e i capi non vedono l’ora di vederli sgobbare e letteralmente affogare nella melma fino al collo, e si poteva essere meno eleganti. fatto sta che senza esitare si piazza dietro all’altro iniziando a scendere le scale che portano all’interno dei bagni pubblici. singolare la scelta di piazzarli alla fine di quella scalinata, proprio come se dovessero portare in un luogo buio e oscuro dal quale i due genin probabilmente non usciranno mai più. varcata la soglia dei servizi pubblici, un tanfo tipico e classico dei magni da autogrill, anche se a kusa di autogrill non ce ne sono, colpirebbe in pieno i ragazzi. kai immediatamente storce il naso, iniziando a dare un’occhiata in giro. i pavimenti sono umidicci, ricoperti da liquidi vari, urina mista ad acqua e ogni passo è accompagnato da uno splash sordo. passa in rassegna i bagni, aprendo le porte ad una ad una per verificare anche che siano vuoti. < bene, non c’è nessuno > si rivolge a kirito, passandogli l’informazione. questo può voler dire solo una cosa, si comincia. in un angolo del bagno, sono stati lasciati per loro due secchi e due mocho, oltre a varie pezze e prodotti per le pulizie. almeno quello. ma prima di buttarsi a capofitto in quella missione “fondamentale” per il villaggio, kai recupera dall’insieme della cianfrusaglie un nastro giallo. si avvia verso la porta piazzando appunto il nastro da un’estremità all’altra. un chiaro segnale a chiunque volesse fare una capatina ai cessi che in quel momento non si può. < bene, ti concedo il privilegio di scegliere. > sa che potrebbe ritorcerglisi contro, ma preferisce evitare di dare ordini, è solo un marmocchio benché sia già uno shinobi < preferisci pulire i pavimenti … o … i bagni? > un cenno del capo alle porte aperte ed ai freddi marmi imbrattati che aspettano di essere lucidati a puntino. una chiara dichiarazione di pace la sua, tanto che lascia scegliere all’altro la propria condanna. ]

13:30 Kirito:
 Sono finalmente entrati. Ad accoglierli una brezza marina al profumo di lavanda. Non è vero, ma è quello che la mente di kirito cerca di immaginare al posto del vero odore di quel posto. Senza girarci intorno, puzzano di cacca. L'odore è a dir poco nauseabondo. Ma kirito deve resistere è pur sempre una missione. Nel frattempo, il suo compagno ha già trovato un ripostiglio da cui tira fuori un nastro giallo. Lo va a porre sulla porta d'ingresso, per indicare i lavori in corso. Farebbe ciò solo dopo aver controllato se i bagni siano effettivamente vuoti, per poi riferirlo al genin. Kirito poi verrebbe messo difronte ad una scelta gabinetti o pavimenti. Il necessario per le pulizie si dovrebbe trovare nello stesso luogo in cui Kai ha preso il nastro. Kirito dopo averci pensato elargisce la sua scelga: <pavimenti>, sono queste le parole che fuoriescono dalla sua bocca. Poi però aggiungerebbe < faccio anche i lavandini> in maniera da compensare allo schifo che il povero kai avrebbe dovuto subire. Non che i pavimenti siano altrettanto puliti. I bagni in cui Kai e Kirito sono entrati sono prettamente maschili. Un corridoio con due schiere di porte indica la presenza di un gabinetto dietro ognuna di esse. In fondo a questo corridoio uno spazio più ampio con lavandini, attrezzati di sapone e rispettiva carta per asciugarsi le mani, e degli specchi.[chk off][equip come sopra]

13:43 Kai:
 [ era prevedibile, ma d’altronde è stato lui stesso a dare la possibilità a kirito di levarsi dall’impiccio di dover pulire i bagni. alla fine nemmeno a lui è andata troppo bene, ma il sacrificio varrà il prezzo del biglietto. < … ok > il piccoletto si reca dov’erano riposte scope e secchi recuperando uno di quest’ultimi. si sarebbe avvicinato ad uno dei lavandini che presto kirito si appresterà a pulire, per riempire d’acqua il contenitore. fino all’orlo. se lo sarebbe caricato una volta pieno posandolo a terra e buttandoci dentro tutto quello che trova. detersivi, disinfettanti, candeggina, profumi, qualsiasi cosa insomma a rischio di scatenare una qualche reazione chimica in grado di far esplodere gli interi bagni pubblici. recuperata anche una pezza si sarebbe avviato verso il primo bagno della fila portandosi dietro i ferri del mestiere. < fortuna che ho portato i guanti > almeno quelli, sussurra, ma kirito potrebbe sentirlo tranquillamente < io vado, se non mi vedi uscire tra cinque minuti, chiama aiuto > una risata, per la sua stessa battuta. vuole solo spezzare la tensione, dopo tutto. è un lavoraccio, qualcuno deve pur farlo, ma non significa che non devono farsela prendere a bene per quanto possibile. lasciato kirito ai suoi compiti avrebbe dunque varcato la soglia, tenendo spalancata la porta per ogni necessità e si sarebbe lentamente, molto lentamente piegato sul wc all’interno. armato di straccio, lo avrebbe immerso nel secchio, tirato fuori e strizzato iniziando a strofinare i bordi e i lati della latrina. una scena raccapricciante, così come l’odore o meglio la puzza. kai non respira, fa ampie boccate dalla bocca per evitare di vomitare nello stesso bagno che sta pulendo con cura. tira la testa indietro per evitare contatti, continuando a far su e giu con quella pezza cercando di rendere presentabile il bagno. poi, si ricorda di qualcosa, lì nel ripostiglio ha visto delle capsule, di quelle che finiscono nello scarico e che disinfettano anche l’acqua colorandola. quindi si alza di colpo < ah, ecco! > e quindi si muove veloce per andare a recuperarle. kirito lo vedrebbe sfrecciare per andare a recuperarle e poi di nuovo verso il bagno. tiene in mano una confezione di quelle cose. la apre e ne tira fuori una lasciandola cadere nell’acqua. < ah, una goduria per i nasi di tutti > conclude, non appena quell’affare inizia a fare il suo lavoro rilasciando una brezza in tutto il locale colorando l’acqua di blu. via al prossimo bagno, secchio e straccio in spalla. ]

14:02 Kirito:
 Dall'espressione che il viso di Kai assume quando kirito gli rivela la sua scelta, si può capire che questa cosa a lui non vada proprio a genio. Tuttavia è stato lui stesso a volerlo e di conseguenza il dado è stato tratto. Mentre il suo compagno di prepara all'inglorioso compito, Kirito si prepara al suo. Prende un secchio ed un mocio ed inizia a pulire. Parte dallo spazio più grande, quello con i lavandini. Dopo aver lasciato al ragazzo la possibilità di riempire il suo secchio parte al lavoro. Poi però si accorge che pulire prima il pavimento e solo dopo i lavandini, non sarebbe stata una mossa furba. Appoggiando al muro il mocio, torna nel ripostiglio dove afferra una pezza ed una spugna. E' ora del lavoro di gomito. Mentre il ragazzo si inoltra in quei luridi bagni fa una battuta a cui Kirito ride di gusto. Risponde ad essa mentre, con spugna e pezza nelle mani, si dirige verso i lavandini. <Mi dispiace, ma non avresti dovuto farmi scegliere.> accenna un sorriso con le labbra. Arrivato ai lavandini proverebbe ad alzare la voce per fare in modo che essa possa raggiungere kai nei bagni. Cerca di fare amicizia con il suo nuovo compagno, sperando che in questo modo il tempo passi più velocemente. Nel mentre le mani sono poste sui lavandini e gli avanbracci formano con la parte alta un angolo di circa 90°. Insomma quello che si dice "usare olio di gomito". <Ehi kai> direbbe, con tono alto.<Da te come va?> aspetterebbe l'ipotetica risposta o non risposta del giovane, sperando che queste parole non vengano prese come una sorta di presa in giro. <Qui i lavandini fanno schifo. Forse dovrebbero metterci una scritta in cui specificano che servono solo per lavarsi le mani.> nel mentre solleva una mutanda. Si proprio una mutanda e dal lavandino, dopo averla presa con la punta delle dita la butta nel cestino, situato in un angolo di quell'area più grande. <Poi rivolgendosi di nuovo a kai. Come mai hai scelto di diventare uno shinobi? Spero non per pulire i cessi ahah> ancora una risata, vuole far divertire un po' il suo compagno, o almeno spera. Nel frattempo le mani non si fermerebbero nell'azione di pulizia in cui ogni insaponata viene seguita da una una sciacquata. [chk off][equip come sopra]

14:29 Kai:
 [ sfrecciando tra un bagno all’altro, vede kirito intento a pulire i lavandini. neppure a lui va troppo bene in fondo, un lavoraccio. < hai ragione guarda … ma io credo nel karma, quindi > si stringe nelle spalle, rivolgendo uno sguardo significativo all’altro. una volta a me e una volta a te insomma, quello è il senso. < qui tutto regolare, più o meno > risponde all’uchiha poi, strofinando l’ennesimo bagno e infilandoci dentro una di quelle pastiglie profumate. < non ti dico cosa dovrebbero dire a questi qui allora … > ancora ironico, perché in quei bagni pare essere passata una mandria di bufali piuttosto che dei semplici esseri umani. ma si sa che nei bagni pubblici ognuno fa il cavolo che gli pare, purtroppo. trascinando il secchio nel prossimo cubicolo, kai sente kirito continuare a parlare, anche per distrarsi, giustamente. < sai … i miei > una pausa < erano, ehm, sono shinobi > si corregge < era destino immagino > non rivela nessuna appartenenza a clan o altro per ora, anche se in futuro probabilmente i due si incroceranno per missioni che riveleranno anche le loro capacità < e ti dirò, per adesso mi sto facendo una cultura nelle pulizie … > teatralmente sconsolato, spunterebbe da dentro il bagno per rivolgere un occhiolino all’altro. un sorriso e di nuovo a capofitto nelle pulizie. alzando anche lui il tono per farsi sentire da lì < ad ogni modo, lo faccio perché non saprei cos’altro potrei essere ora come ora … te invece? vendetta, potere … le solite cose? > una risata, sarcastico, viste le motivazioni che i più danno ai motivi per i quali i genin solitamente danno al loro percorso. ]

14:47 Kirito:
 Tra una pulizia e l'altra i due compagni di missione ne approfittano per scambiare due chiacchiere e per conoscersi meglio. Le domande di Kirito sembrano essere arrivate forte e chiaro alla porta del bagno dietro la quale kai sta facendo il suo sporco lavoro. Il genin ha infatti risposto praticamente a tutti i quesiti tra cui quello sul motivo per il quale ha deciso di diventare un ninja. <Sai io invece ho dei genitori normalissimi, che fanno i commercianti. Un negozio di antiquariato nei pressi dell'accademia. Mio nonno invece era un ninja...> poi fa una pausa <è per lui che sono diventato un ninja> le parole sono ben scandite e pronunciate ad alta voce in modo che possano raggiungere il bagno dove ora si trova kai. Poi dopo aver atteso un'eventuale risposta continuerebbe <fin'ora credo di essere l'unico a non avere i genitori ninja. Tutti quelli che ho conosciuto li hanno.> Le pulizie continuano e kirito dopo aver finito i lavandini decide di passare al pavimento. <Senti kai, io i lavandini li avrei finiti, ora inizio il pavimento. Poi vorrei passare anche nel corridoio tra le due fila di bagni. Dimmi quando hai finito con i bagni che passo anche da lì in modo da non calpestare il pavimento bagnato>. Prende quindi il secchio con acqua all'interno del quale ha precedentemente versato del detersivo, ed immerge il mocio iniziando a pulire.[chk off][equip come sopra]

14:56 Kai:
 [ il piccoletto strofina, piegato sulla latrina, con lo straccio umido e per quanto possibile profumato dai vari detersivi, deodoranti e disinfettanti che ha buttato nel secchio. < e un altro è fatto … > si limite a dire non appena ritiene di aver pulito a sufficienza l’ennesimo bagno, lasciandoci cadere una delle ultime capsule che ha con se < taaac > aggiunge, accompagnando la caduta ed il tonfo sordo dell’affarino che finisce nell’acqua dello scarico. tira su il secchio e si avvia verso il prossimo cubicolo. < ah, dei commercianti … non male dai, credo di aver capito qual è il negozio > alza gli occhi, per ricordarne l’esatta posizione. essendo vicino l’accademia gli pare di averlo notato, con tutta quella roba antica. è uno dei pochi del villaggio, quindi anche sbagliarsi sarebbe difficile < … ma non sapevo avessero un figlio, ne che frequentasse l’accademia … già > conclude, non avendo visto kirito prima di allora o semplicemente non avendolo notato. non erano in classe insieme probabilmente, l’accademia è grande per cui è plausibile. < beh, diciamo che il percorso per diventar shinobi è sicuramente più facile per chi ha genitori che già lo sono … non credi? ci nasci già con quella strada segnata, è più strano che il figlio di due ninja non lo sia a sua volta, piuttosto che lo sia tu. > non fa una piega, in fondo, anche se ci sono tanti ragazzi iscritti all’accademia che come kirito non hanno genitori avvezzi alle arti shinobistiche. < io ho quasi finito, mi mancano quei due … > indica con una mano guantata di giallo gli ultimi due bagni rimasti accingendosi ad entrare nel penultimo. < poi direi che puoi passare anche qui, si > annuisce infilandosi all’interno e riprendendo l’opera di pulizia anche per questo. < sai, spero ci piazzino presto su missioni meno … ehm … degradanti > fa a kirito, sapendo di trovare in lui conferma a quelle parole < ci vorrebbe un po’ d’azione … ecco si > balbetta poi, tra una strofinata e l’altra. ]

15:13 Kirito:
 Kirito è con il mocio tra le mani. Mocio che ormai gli è familiare visto che non poco tempo prima lo ha usato per pulire la casa di riposo assieme a fumiko. Ha appena finito di dare una passata di acqua saponata al pavimento e già l'odore di quel luogo è completamente diverso da quello percepito all'entrata. Ora si trova al limite del corridoio contenente i bagni e anche da lì un profumo di pulito si aggira nell'aria, segno che kai sta facendo un ottimo lavoro. Le parole del suo compagno gli arrivano più dirette visto che adesso è notevolmente più vicino. Non ha quindi più bisogno di urlare per controbattere <è un po' complicato dice... magari te lo spiego un'altra volta> parla in modo un po' enigmatico. Poi continua <perfetto se ti mancano solo quei due inizio a sciacquare così da cercare di finire all'unisono>. Detto ciò inizierebbe a rimuovere l'acqua saponata dal pavimento con quella seconda passata. Arrivato più o meno a metà stanza apre la bocca per continuare a parlare <quello che volevo dire prima è che al momento nemmeno io so perché sono diventato shinobi. Diciamo che mi è stato consigliato da qualcuno> nel frattempo ricorda le ultime parole di suo nonno. <ma sono sicuro che presto lo scoprirò. Probabilmente queste parole non hanno molto senso per te ma più avanti, magari in un'altra circostanza te lo spiegherò meglio.> Finisce di pulire quel pavimento piastrellato di ceramica per passare al corridoio. Sembra abbastanza pulito quindi non ci vorrà molto a pulirlo. Dopo aver chiesto conferma al suo compagno inizierebbe e la pulizia terminerebbe vicino alla porta dopo aver riposto gli "attrezzi del mestiere" al loro posto. A quel punto stringerebbe la mano al suo compagno in segno di amicizia. <come hai detto tu spero di incontrarti in qualche missione con un po' più di "azione">, e nel momento in cui dice la parola "azione" fa il segno di virgolette con le mani. Poi aggiungerebbe <è stato comunque un piacere lavorare con te, sicuramente ci incontreremo nuovamente in giro.> Detto questo si congederebbe dal genin, per andare a fare un giro in centro dove ha sentito parlare di un locale dove fanno dei té strepitosi. Prima però vuole passare da casa, ha bisogno di una doccia. [chk off][equip come sopra]

15:17 Kirito:
 edit: [end]

15:25 Kai:
 [ sente arrivare kirito, sta avanzando col mocio e questo significa che sono quasi al termine della missione. chiamiamola così. si stringe nelle spalle quando l’altro gli annuncia che è un po’ più complicato di quel che sembrerebbe, spigargli la sua condizione, ma d’altronde è complicata per tutti e kai non vuole decisamente metterlo in difficoltà chiedendo maggiori delucidazioni. < certo, posso immaginare > anche la sua storia non è delle più semplici, quindi sa cosa intende kirito pur non essendo a conoscenza della sua storia < … magari la prossima volta, davanti ad un te > sorride, uscendo dal penultimo bagno e infilandosi nell’ultimo della fila opposta. per l’ultima volta dunque si sarebbe inginocchiato e avrebbe preso a bagnare lo straccio strizzandolo. di nuovo avrebbe preso a strofinare i bordi del wc pulendolo. kirito è arrivato praticamente alla sua altezza e lo osserva dall’esterno, si gira e gli rivolge un cenno < ho finito, dai … > ultima passata e poi svuota il secchio lurido adesso nel bagno stesso, scaricando. ci butta dentro l’ultima di quelle pastiglie, in grado di profumare l’ambiente e disinfettare il tutto e soddisfatto si leva i guanti. < ce l’abbiamo fatta kirito, finalmente … > si passa una mano sulla testa a ravvivarsi i capelli rossi come il sangue, avvicinandosi all’altro col secchio vuoto. ricambia la stretta di mano, stringendo forte e guardando il collega dal basso verso l’alto data la statura che lo costringe ad alzare di poco la testa per poter cercare il suo sguardo. < è stato un vero piacere … > piega leggermente la testa di lato, è sincero. hanno lavorato bene e rapidamente e il bagno ora è quanto meno presentabile. congedatisi l’un l’altro kai vedrebbe kirito andar via e lui pazientemente riporrebbe anche i suoi ferri del mestiere insieme a quelli del compagno, avviandosi verso la porta. stacca il nastro giallo da lavori in corso, per permettere ai passanti di usufruire di nuovo dei bagni e fa qualche passo, notando subito un tizio che fa per entrare nei bagni. < zio > gli rivolge un cenno < se la fai fuori … ti stronco > minaccioso, per essere un marmocchio all’insegna dell’uomo apparentemente terrorizzato. ] [ END ]

Kirito e Kai finiscono nei bagni pubblici di Kusa per dargli una pulita. Non è piacevole ma qualcuno deve farlo.