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La mamma è sempre la mamma

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con Raido, Fumiko

11:52 Raido:
 Un nuovo giorno in quel di Kusagakure e come al solito il Jonin fa avanti e indietro dalla stanza di Kouki e Fumiko. La prima è sveglia, bella pimpante anche se ingessata ma sta comunque, il problema è la seconda che non si sveglia da giorni e giorni. Non apre gli occhi, non si è svegliata e teme per lei, teme per la sua vita. Il tempo all'esterno non è dei migliori, le nuvole coprono il cielo e l'acqua è in procinto di cadere anche se il sole ogni tanto mostra la sua orrende faccia, giusto poco. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Ha lasciato le sue armi all'ingresso dell'ospedale mentre si ritrova nella stanza di Fumiko, seduto su una sedia al di lei fianco a tenerle la mano. La testa è chinata verso il basso, gli occhi chiusi, ha dormito così tutta la notte, in quella posizione scomoda, molto scomoda e ancora dorme per la fatica. Ha passato giorni a correre dalla sua donna e da sua figlia, è rimasto sveglio tutta la notte per badare a Kouki e parte del giorno lo passa con Fumiko nella speranza che si svegli. Al fianco del Jonin vi è un passeggino con all'interno la piccola Miho, dorme anche lei dopo aver mangiato a sazietà. Tutti dormono in quella stanza ma la speranza di rivederla nuovamente sveglia non muore mai, anzi, è sempre viva dentro il cuore dell'Oboro. [Chk on][Armatura pesante equip]

11:57 Fumiko:
 La donna sta nel letto d'ospedale, ormai quasi completamente ripresa e adesso sta dormendo . Ma il fatto che dorma da tanti giorni non è un buon segno, la mente fragile è stata rotta troppe volte, e il recupero della memoria non è andato veramente bene. E' stato un colpo secco e forte alla sua psiche già in bilico, ci mettiamo dentro il pentolone pure due veleni che l'hanno fatta stare male, abbiamo un corpo vuoto che dorme. Ma sogna, quello può farlo ancora, sprazzi di immagini confuse che si mettono l'una sopra l'altra e la confusione, i ricordi sono così tanti e pesanti che adesso non sa nemmeno quale siano i veri e quelli falsi, non sa quali siano i suoi reali ricordi. Toccherà a qualcun altro dirglielo magari Raido, lui che sa tutto di lei, vita morte e miracolo. Il respiro calmo e lento , i medici che ripetono a chi la va a trovare che lei deve solo dormire, riposarsi e che si sarebbe svegliata. Il quando è il problema , quella li è la parte che nessuno potrà dire . Le parole dei medici sono sempre le stesse "si risveglierà quando la sua mente sarà ripristinata almeno in parte, è stata toccata in modo troppo invasivo" spiegazione semplice la loro. Ma si aggiungono altre preoccupazioni, che possa aver riportato danni ingenti generali alla sua mente e che qualcosa non funzioni più, e devono farle dei controlli, probabilmente qualche psicologo di mezzo ci sarà. e lei invece? Lei si trova dentro una nebbia, una nera nebbia densa , e tutto intorno a lei è oscurità più totale, opprimente e che la spinge indietro mentre lei ceca di avanzare a fatica attraverso di essa, per arrivare finalmente a quella luce in lontananza che è l'uscita, la salvezza per lei e per tutti. Per Miho, per Raido, per Kouki. Deve uscire, deve continuare a camminare e sa che se lei rimanesse ferma li dentro morirebbe. Una morte dolce quella li, una morte dolcissima priva di dolore, deve solo camminare verso il fondo e poi tutto sarebbe scomparso. Non avrebbe vissuto più dolore, morte, tristezza, ma non avrebbe più potuto vivere la bambina. Solo quello è il pensiero che continua a farla lottare e finalmente la luce è vicina, la vede la sente e prova a toccarla. Nello stesso momento la faccia della donna si contrae ma gli occhi non si aprono, deve prima capire come fare, ma sente il proprio corpo, ha una percezione abbastanza chiara di esso. La mano che viene stretta da Raido che si stringe delicatamente, sta per svegliarsi.

12:12 Raido:
 Il capo chinato verso il basso, gli occhi chiusi, dorme ma non profondamente, è una posizione troppo scomoda e si trova in un luogo in cui dormire per troppo tempo non è concesso, questo è il vero problema alla fine. Stringe delicatamente la mano di Fumiko, la tiene vicino a se, non vuole lasciarla andare per paura che non ritorni più, ha bisogno di lei in questo momento. Sente una piccola pressione sulla propria mano, una leggera pressione che basta a fargli aprire gli occhi e a riportarlo alla realtà. Li apre lentamente per non avere giramenti di testa, tutto quanto è sfocato e se li strofina con la mano sinistra in quanto la destra è occupato ma quella pressione viene avvertita nuovamente dall'uomo il quale si volta verso la Senjuu. Porta il capo a guardarla, la scruta per poi alzarsi dalla sedia andando ad avvicinarsi al letto. Il viso di lei si muove leggermente e questo fa ben sperare ma forse sta solo sognando e si sta esaltando per niente <Fumiko> la chiama cercando di capire se sia sveglia o in procinto di svegliarsi <Amore> continua a chiamarla, vuole far sentire la propria voce alla donna, farle vedere che è li con lei e che non è rimasta sola dopo tutto quello che è successo tra loro in questo periodo. La mano sinistra si muove andando a poggiarsi sul di lei viso delicatamente, le tocca la guancia, la carezza e gliela sfiora mentre porta gli occhi nei suoi ancora chiusi <Sono qui> non sa come comportarsi e lo sguardo è più indagatore che mai, indaga su di lei mentre avvicina il viso al suo, si porta verso le di lei labbra per lasciarle un piccolo bacio a stampo, fa appena toccare le proprie labbra con le sue prima di staccarsi tornando a guardarla. Ha quasi pianto con Kouki, non vuole mostrarsi debole, anzi, deve rimanere forte per lei, deve essere forte per lei. Adesso tocca a lui affrontare tutto questo, deve badare a Fumiko, a Miho e a Kouki, deve portare avanti la sua famiglia in questo periodo buio, ci deve riuscire, deve riuscirci a far andare tutto quanto bene senza fare altri errori, ne ha già commessi troppi in questi giorni e l'ennesimo sarebbe troppo <Torna da me> un'ultima frase prima di zittirsi completamente e sperare in un suo risveglio. [Chk on][Armatura pesante equip]

12:21 Fumiko:
 I primi suoni non arrivano, sente un ronzio fastidioso alla testa e alle orecchie che non permettono di sentire in un primo momento la voce di Raido. Ma lentamente anche quella bolla scompare del tutto lasciandola spaesata, il corpo è pesante, molto di più di quanto credesse, pesante e disteso e fa male da qualche parte . < mh > un mugolio, la gola è secca, arsa, le fa male ma si costringe alla fine ad aprire gli occhi, lentamente perchè impastati dal sonno infinito che si è concessa. ma lentamente anche le cose sfocate iniziano a delinearsi su di lei, un tetto bianco e anche qualche rumore anche se ovattati. Non ha sentito la lieve pressione del bacio di Raido, ma adesso lentamente riesce a spostare lo sguardo verso di lui. in un primo momento si agita alla visione di quei capelli bianchi , lunghi filamenti uguali a quelli di Noboru, ma il volto non è il suo, gli occhi del suo amato sono oro colato sul volto di lei, e la voce più delicata del cinguettio degli usignoli. Lo fissa e poi si ricorda che deve parlare, deve trovare la connessione mente- bocca che le serve in quel momento per poterlo fare. Ci mette un poco, la voce che si scalda < ciao> un suono quasi gracchiante e forzato, ma c'è, sta parlando e in quel momento non ha ancora realizzato molte cose < d-dove sono? > un suono flebile e soffocato. Dove è? Non ricorda nulla di quella corsa in ospedale per salvarle la vita, deve avere ancora il tempo di rivedere tutto nella sua mente < ho..sete > parlare fa male adesso, la gola troppo secca per forzarsi di più. alla fine di tutto però c'è, è li, sveglia ma strizza tante volte gli occhi, qualcosa da fastidio ad un suo occhio, il sinistro dove una lieve macchia nera le impedisca di vedere verso sinistra con la coda dell'occhio < sposta la macchia > una richiesta strana per Raido ma non per lei, le sembra che abbiano messo qualcosa di nero che la disturba e vuole soltanto toglierla.

12:32 Raido:
 Fa tanto, parla, cerca un modo per riportarla alla realtà, per tenerla nuovamente con se e alla fine ci riesce. I suoi occhi lentamente si aprono portandosi alla luce, la osserva mentre torna piano piano con lui, anche quello spavento improvviso <Ehi ehi, va tutto bene> quello che ha passato l'ha traumatizzata ma ora è tutto quanto finito, tutto quanto passato, non ha più niente da temere perchè ogni pericolo corso è sventurato e lei non è mai stata tanto al sicuro come in questo momento. Non corre rischi, nessuno può farle del male e nessuno si sarebbe avvicinato a lei. Le carezza lentamente il viso, un piccolo sorriso si forma sul volto del Jonin mentre, finalmente, la sente parlare, sente le sue parole e quel saluto gracchiante vale tutto il dolore che ha patito <Ciao bimba> la sinistra le carezza ancora la guancia con delicatezza, una delicatezza estrema mentre ode quella domanda <Sei in ospedale> la guarda stranita, indagatore <Non ricordi come ci sei arrivata o per quale motivo sei qui?> probabilmente il sonno le ha annebbiato i sensei, il cervello sta ancora dormendo e ci vuole del tempo per riprendersi ma non le dice niente su questo, anzi, oggi è molto accondiscendente <Si> si volta andando a prendere la bottiglia con il bicchiere d'acqua, versa un po' di acqua al suo interno per poi portarlo verso la ragazza. La mano destra si porta sotto il di lei capo sollevandolo leggermente <Bevi piano> avvicina il bicchiere alla sua bocca in modo che l'acqua possa giungerle in bocca e in gola dissetandola come un bravo fidanzatino. Attende che la Senjuu finisca di bere tutto quanto prima di togliere il bicchiere e riporlo sul comodino. E' sveglia, finalmente si è svegliata ma quella richiesta giunge all'improvviso e le va a pulire l'occhio non avendo idea di cosa voglia dire con la parola "macchia" <Ti sei appena svegliata, dai tempo al corpo di riprendersi> probabilmente, anche qui, sono solo gli effetti del sonno, si deve riprendere per tornare ad essere in piena forma ma non vede l'ora che la ragazza possa nuovamente alzarsi per abbracciarla, stringerla a se e farle vedere sua figlia di nuovo. [Chk on][Armatura pesante equip]

12:41 Fumiko:
 < o-ospedale? > gracchia ancora confusa. Fa segno di diniego, non ricorda come e perchè la dentro, non ancora < mi fa male la testa > non sa perchè ma con lui si trova totalmente a suo agio, completamente libera di non pensare a nulla ma deve sapere, perchè la sua sete di conoscenza non si è ancora esaurita < cosa è successo? > lascia che l'aiuti in quando muoversi è diventato più difficile, non ci riesce molto, gli arti troppo pesanti per poter essere sollevati ma l'uomo la aiuta con dolcezza a rialzarsi e prendere qualche sorso di acqua. Una manna dal cielo quella, l'acqua ripulisce la bocca,e la disseta lasciandola piacevolmente sorridente, un sorriso strano e ambiguo di chi non comprende ancora . La macchia però nemmeno si azzarda ad andarsene, piccola e fastidiosa la tormenta < non se ne va > la voce quasi infantile e gli occhi sgranati < tu..io ricordo di te > ancora non ha realizzato che quello è proprio il suo uomo, non lo ha realizzato perchè in fondo non vuole farlo perchè significherebbe rivivere ricordi e immagini orrende, e la mente tenta di difendersi in quel modo, confondendola < c'era verde..tanto verde, uomini verdi che mi dissezionavano > sussurra come se quello fosse solo un segreto che confida al ragazzo, le mani automaticamente si portano alla pancia < mi hanno fatto male > ricorda uno sprazzo del dolore allucinante che è stata costretta a subire, ma i medici per lei son diventati mostri verdi . < tu li hai visti vero?> chiede curiosa e fuori di testa , di un entusiasmo che non c'entra nulla in quella situazione < io ho fame > annuncia ancora, è come se non fosse successo nulla e che lei non sia veramente li, che abbia creato tutto un mondo suo dove potersi sentire al sicuro . Scuote il capo in qualche tic particolare , gli occhi che si aprono e si chiudono velocemente più volte prima che ritorni nuovamente "normale" < ho fame > continua con lo stomaco che brontola in tutta risposta. Povero Raido.

12:58 Raido:
 E' normale che non ricordi molto, la brutta esperienza l'ha colpita e Kouki non c'è andata piano con lei, anzi, l'ha ridotta a uno straccio ma non solo, anche la memoria, la sua cancellazione ha contribuito a tutto questo <Si, in ospedale> risponde con un sorriso letteralmente stampato in viso, felice, estremamente felice di vedere Fumiko sveglia <Hai dormito per giorni, credo sia normale> il mal di testa potrebbe essere una conseguenza di quel sonno prolungato. Non si ricorda davvero niente di quello che è successo e questo un po' lo spaventa <Siamo venuti a salvarti, siamo venuti a prenderti. Hai combattuto contro Kouki> una spiegazione breve, abbastanza da farle ricordare almeno qualcosina, nella speranza di non dover essere lui a riportare a galla ogni singolo ricordo. La osserva ancora, la guarda mentre lotta con quella macchia esordendo con una frase da bambina portandolo a ridere. Quei momento gli sono mancati in modo terribile, stare con lei gli è mancato e non sa cosa darebbe per recuperare il tempo perso <Se ne andrà con il tempo, non temere> povero sciocco che non sa, pensa di sapere e invece no. Se fosse medico avrebbe già analizzato i suoi occhi ma non lo è e si limita alle proprie conoscenze <Ti ricordi di me?> non lo ha riconosciuto. Si sente sprofondare, non è possibile, la memoria l'è state restituita, dovrebbe sapere con chi sta parlando adesso <Sono Raido, il tuo ragazzo. Fumiko sono io> non può aver subito gravi danni alla memoria, non può essere arrivata fino a questo punto, è impossibile. Continua ad ascoltarla in silenzio, la guarda, la fissa, la osserva per capire cosa le stia succedendo, preoccupato come non mai per le di lei condizioni. Non capisce cosa vuole dire, almeno all'inizio ma, alla fine, realizza <Si, era i dottori che ti curavano, ti stavano aiutando a riprenderti> ma poi arriva una nuova stangata. Oltre alla sete arriva anche la fame, ha fame e cosa può fare lui? Si porta verso il comodino, il giorno prima ha portato una scatola di cioccolatini e, aprendo il cassetto ne prende un paio per poi porgerli alla ragazza, sono pure senza carta <In attesa del pranzo mangia questi, aiutano la ripresa> non dice che aiutano anche la pancia a crescere. [Chk on][Armatura pesante equip]

10:02 Fumiko:
 La ragazza lo fissa con gli occhi di Alice nel paese della meraviglie, insomma, una fattona. < e qui ci sono le cose verdi? > chiede sussurrante andando a guardare la porta e poi lui a intermittenza < per giorni.. da quanto sono qui? > non lo ma adesso non le piace stare li dentro perciò trova tutta la forza che ha e si prova a rialzare, e alla fine riesce a rimettersi per lo meno seduta . Traffica con cuscino per averlo nella posizione perfetta < non se ne vuole andare > con la mano prova a scacciare la macchia nella parte che la acceca ma quella ovviamente rimane li ferma < Kouki? Io non..non ricordo bene, è tutto così confuso! E salvarmi da cosa? > la mente ha deciso spontaneamente di eliminare quella parte dei ricordi, quella che avrebbero potuto distruggerla definitivamente . < mh? si che ricordo te > di certo lo ricorda, in entrambe le memorie lui è stato presente e ciò aiuta molto la mente della donna ma il problema sta nel resto < il..il mio ragazzo > sussurra leggera e cerca dentro la sua memoria, nella sua mente dei ricordi di lei e Raido. Si concentra e qualche sprazzo arriva, a fatica, nebuloso e sfocato ma arriva < tu..tu mi ami giusto? > ha bisogno della conferma che quei ricordi siano veri , che l'uomo sia reale per lei < e io .. ti amo giusto? > deve essere sicura di tutto adesso che mette in dubbio qualsiasi cosa < i dottori verdi !> sorride divertita dalla cosa . ma l'uomo riesce alla fine a riconquistarla con quei semplici cioccolatini che le da e gli occhi le si illuminano, il viso pure di pura gioia < GRAZIE > gli grida prendendoli dalla sua mano e iniziando a mangiarli come un animale affamato che non vede cibo da una settimana. Li mastica velocemente e con goduria mandandoli giù velocemente e gli occhi le vanno sulla piccola culla < Miho > ripete senza capire il significato di quello che dice, ma sente che è giusto dirlo li e adesso < mia..mia figlia? > richiede preoccupata al ragazzo.

10:21 Raido:
 Continua a parlare dei dottori e comincia a capire che cosa vuol dire, i camici verdi di quando operano <No, puoi stare tranquilla, qui ci siamo solo noi due> un sorriso per consolarla, per renderla sicura di se e della sua condizione <Una settimana circa, ti hanno operata e sei rimasta in questo specie di coma per tutto questo tempo> non sta spiegando proprio benissimo ma non sa cosa dire a una ragazza che non ricorda quello che è successo e quello che ha fatto, il modo in cui è finita in quel posto e il modo in cui si sia ridotta così. Quella macchia continua a darle fastidio ma non sa come muoversi o come agire, probabilmente ha la vista ancora appannata dal sonno, questo influisce su certe macchie, almeno per quello che ne sa lui <Non toccare più, se ne andrà con il tempo e con il passare dei giorni> speriamo lo ascolti, non lo fa mai ma questa volta deve, dopo tutto quello che ha fatto per lei glielo deve. Non ricorda niente, non ricorda nulla, quella cancellazione della memoria ha fatto più danni che altro e ora la ragazza si ritrova a un bivio, non sa a quale delle due dare retta <Kouki, mia figlia, la bambina, non la ricordi? Viso bianco, delicato, capelli lunghi e neri, occhi color ocra come i miei, minuta e con tanto tanto desiderio di affetto> lui la vede così Kouki, una bambina che ha bisogno di affetto e che lo cerca continuamente <Da cosa?> sente il proprio cuore sprofondare, gli viene messo addosso un compito immenso e difficile <Da Noboru, salvarti da lui> dice solo questo non volendo entrare nei dettagli, non vuole dire di più sperando che riesca a collegare tutto quanto ma una nuova mazzata giunge. Non si ricorda nemmeno di lui o meglio, si ricorda ma non come vorrebbe lui e questo fa male, fa tremendamente male. La sente sussurrare, non parla, non dice niente, lascia che metabolizzi tutto quanto <Più della mia stessa vita> l'ama talmente tanto che sarebbe morto per lei, avrebbe dato la sua vita per lei. Un sorriso amaro e malinconico si crea sul volto del Jonin a quella domanda <Si, almeno lo spero ancora> dopo quello che è successo non sa se prova ancora dell'amore per lui, spera di si ma non può esserne sicuro. La lascia entusiasmare per quei dolcetti che le da a dal cassetto tira fuori la scatola dei cioccolatini per porgergliela mettendola sulle gambe <Non esagerare> come al suo solito non può evitare di fare la mammina anche in questo momento. Qualcosa di bello accade, si ricorda di Miho, della loro bambina e subito si muove andando verso il passeggino per prendere il fagottino. La toglie da li, ancora dormiente mentre si dirige da Fumiko con essa <Si, nostra figlia> si abbassa per fargliela prendere in braccio, lascia che sia Miho a fare quel miracolo. [Chk on][Armatura pesante equip]

10:33 Fumiko:
 < sssh parla piano o verranno di nuovo > parla piano anche lei ovviamente con l'indice destro davanti le labbra per mimare il silenzio. ascolta le spiegazioni ancora convinta che gli uomini verdi le abbiano tolto qualcosa , qualcosa di interiore s'intende. La faccia rimane insoddisfatta e per nulla tranquilla < potrebbero tornare da un momento all'altro > confida lei fissandosi sulla porta per un pò dimenticando completamente Raido e la sua voce, adesso vi è solo lei e la sua mente , ma ritorna in tempo per sentire parlare di Kouki < si so chi è >gonfia le guance < non sono scema! > è pazza infatti < non ricordo che abbiamo combattuto > fa le spallucce col volto sereno e disteso < come sta lei? > chiede di rimando ma l'uomo sbaglia pronunciando quel nome e la donna si zittisce senza guardarlo più e un dolore la prende dentro. Si guarda le gambe ma le mani salgono al viso toccandolo e lo trovano bagnato, le lacrime sono iniziate ad uscire e lei le fissa sui polpastrelli < perchè piango? > chiede più a se stessa che a Raido, adesso ha dimenticato la sua presenza dentro la stanza finchè ai primi cioccolatini non le lascia tutta la scatola e lei smette di piangere per sorridere alla vista di quei piccoli contenitori di bontà. ne mangia alcuni, quelli che le fanno gola al solo guardarli . alza gli occhi solo per vederlo alzarsi e andare a prendere un piccolo fagotto rosa. Lascia a se la scatola di cioccolatini allungando vivacemente le mani verso la bimba che ha tenuto in braccio una sola volta. La prende da sotto le ascelle, le mani che automaticamente stringono piano il busto della piccola e la portano al petto facendola stare li , distesa sulle proprie braccia e la piccola che dopo essersi mossa pian piano va ad aprire gli occhi e la bocca forma una "O" grande e bellissima < buongiorno amore > le sorride mentre la bimba la fissa con le manine che hanno poco controllo e che si poggiano sulla guancia della senjuu < la mamma è qui > continua a sussurrarle con dolcezza carezzandole il viso e tenendole le manine.

10:48 Raido:
 Gli viene da ridere nel vederla porsi in quel modo, sorride per la sua paura verso i dottori, non ne ha mai avuta e questo lo porta a sorridere comunque. Si volta a guardare la porta per poi allontanarsi da lei andando a dirigersi verso di essa con passo lento ma deciso. Cammina per la stanza prendendo la maniglia della suddetta per poi chiuderla impedendo a chiunque di vedere cosa vi è dentro ed entrare anche <Adesso non verrà più nessuno a disturbarti, siamo completamente soli> un'altra sicurezza che cerca di darle per impedirle di avere paura di un qualcosa di cui non bisogna avere affatto paura. La osserva imbronciarsi quando pronuncia quelle parole su Kouki, le guance si gonfiano e questo lo fa impazzire, lo manda in visibilio <Dio se ti amo> si avvicina di scatto a lei, il viso si porta sul suo per cercare di poggiare le labbra su quelle della Senjuu, strapparle un piccolo bacio. Non ha resistito, ha dovuto farlo, lo fa impazzire ogni volta <Avete combattuto e vi siete ridotte così a vicenda ma siete vive e state bene, questo è l'importante> commenta con un mezzo sorriso <Sta bene diciamo, ha il gesso ed è combattuta, si dispiace per quello che ti ha fatto e...> un mezzo sorriso si crea sul volto del Jonin a quel pensiero, un sorriso felice <...ha detto che ti considera la sua mamma e non voleva fare del male alla sua mamma> tante cose che possono fare emozionare una donna in modo incredibile ed è quello che vuole, farle ricordare ogni cosa tramite delle emozioni come queste. Vuole nuovamente vederla sorridere di felicità, magari piangere di felicità ma ora commette un'errore. Pronuncia il nome del padre e le lacrime scendono dal di lei corpo, lacrime di dolore per quello che quel porco le ha fatto. Si avvicina alla ragazza provando a sedersi sul letto al suo fianco, la destra si muove cercando di carezzarne il viso <Perchè quell'uomo è stato..una piaga per te e per questo mondo per molto, molto tempo ma ora non devi più preoccuparti di lui, non ti farà più del male e non si avvicinerà mai più a te, l'ho sistemato, l'ho battuto> le da quella notizia, triste e felice allo stesso tempo ma non ha idea di come la ragazza avrebbe reagito a una cosa simile. Le porge la bambina dopo essersi alzato, osserva la sua famiglia riunita, finalmente tutto sta andando per il verso giusto o quasi. Miho si sveglia, apre gli occhietti andando a toccare la sua mamma, una scena bella, commovente che lo porta effettivamente a commuoversi <Le ho promesso che avrei riportato la mamma a casa ed eccoci qui> non proprio a casa ma insieme. [Chk on][Armatura pesante equip]

11:01 Fumiko:
 Arrossisce completamente a quel bacio improvviso che la coglie di sorpresa, le labbra che si incontrano e lei che entra in iperventilazione per quel tocco < oh > si limita a fare guardandolo . < devo chiederle scusa..mi dispiace < sa che ha fatto male a Kouki, lo ha appena confermato l'uomo e si maledice per questo, come aveva potuto farle male? Ma il fatto che la consideri comunque sua madre è una notizia che la sconvolge, nel senso positivo del termine ovviamente < davvero? > ne è felice evidentemente < anch'io la considero come mia figlia > non solo Miho che è la sua figlia biologica, c'è anche Kouki e un tempo c'era stata Shade, ma con la Hyuga tutto era andato in malora per colpa di Hiashi. < battuto > ripete senza comprendere fino in fondo cosa significa quella frase. Noboru era stato battuto da Raido , lo aveva tolto di mezzo per lasciarla finalmente libera di vivere la propria vita senza quella costante di morte e torture < amore mio > sorride alla bimba che la fissa, gli occhioni dorati e i ciuffi di capelli turchesi < ha i tuoi occhi > sono identici in effetti ma non si ingelosisce di quel particolare, le avrebbe sempre ricordato l'uomo che ama. < adesso mangiamo allora > va a togliersi la maglia e il reggiseno solo in parte così da permettere a Miho di fare colazione, lei avrebbe avuto la compagnia dell'Oboro per il resto della giornata probabilmente, dove avrebbe fatto molte domande per avere una sistemazione degli eventi nella sua mente. [end]

11:11 Raido:
 Entrambe si dispiacciono per ciò che hanno fatto l'una all'altra, un qualcosa di normale quando c'è del sincero affetto reciproco. La bacia di sfuggita, un bacio veloce ma che riesce ad emozionarla e quello è l'importante, darle emozioni <Tutto a suo tempo, avrete modo di parlare quando uscirete di qua> e questo è vero, quando escono da quel posto avrebbero potuto parlare per tutto il tempo desiderato. Le da una nuova notizia, una ancora più bella <Si, ha cominciato a considerarti tale qualche settimana fa solo che non voleva dirtelo ancora e..non dirle che te l'ho detto io, penso voglia farlo di persona> non vuole subire le ire della figlia, non adesso che si stanno riavvicinando. Le carezza il visino dolcemente, un sorriso si forma sul volto del Jonin mentre l'ascolta parlare <Si, sono riuscito a batterlo, è caduto, adesso è solo un brutto ricordo> lui e tutto ciò che le ha fatto, ogni singola cosa fatta da quell'uomo è solo un bruttissimo ricordo. Ora tocca alla bambina prendersi le coccole e così avviene, la sua mamma è con lei e se ne prende cura, grande cura <E la tua bellezza> hanno fatto una bambina bellissima, se ne compiace e tanto anche. Il seno viene scoperto e la bambina inizia il suo pasto giornaliero <Finalmente è tutto finito> una gioia per tutti quanti mentre va a sedersi sulla sedia posta al fianco del letto ad osservare la sua famiglia riunita. [END]

Fumiko si sveglia nel suo letto d'ospedale e ad aspettarla vi sono Raido e Miho. La donna si ritrova confusa per colpa delle due memorie che si accavallano tra loro, ma una cosa è certa, Miho e Kouki sono le sue bambine.