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Solite cose e il potere

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con Raido, Koetsu

10:52 Koetsu:
 E' seduto sotto un albero con la schiena appoggiato ad un ampio tronco che osserva la pioggia cadere incessante, indossa un paio di pantaloni neri che aderiscono alle gambe dove spiccano due tasche laterali contenenti rispettivamente 4 kunai e 2 rotoli per la sostituzione. Il busto è coperto da un maglioncino a collo alto dello stesso colore dei pantaloni che aderisce al busto mostrando un fisico longilineo e ben definito, lo sguardo che resta dinanzi a se mentre i capelli sono raccolti dal coprifronte raffigurante l'effige di Kusa. Se ne sta in silenzio, come in meditazione ad osservar la pioggia che cade inesorabile quasi fosse una cantilena rilassante [Equipaggiamento 4 Kunai - 2 rotoli per sostituzione]

11:03 Raido:
 Un'altra giornata piovosa in quel di Kusagakure, il cielo non vuole liberarsi delle nuvole, continua ad ospitarle e l'acqua cade inesorabilmente verso la terra bagnando ogni singola cosa. Indosso, come suo solito, porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario mentre alla vita ha legato la sua katana, compagna di mille avventure che non lascia indietro. Non ha l'equipaggiamento completo, non ne ha bisogno. Sta passando il suo tempo in ospedale con Fumiko e Kouki, non le lascia mai sole ed esce solamente per prendere qualcosa da mangiare o sistemare delle faccende ma non ci mette più di un paio d'ore perchè vuole e ha bisogno di stare con loro in ogni singolo momento dopo quello che hanno vissuto. E' uscito da esso, oggi, per comprare alcune cose da mettere a casa, alcuni vestitini per Miho e rendere il ritorno a casa di Kouki e Fumiko il migliore possibile, non vede l'ora di riaverle con se. Sta camminando per il bosco dei ciliegi, passeggia con una busta in mano mentre avanza in silenzio se non per fermarsi nel notare Koetsu sotto un'albero. Non gli interessa della pioggia ma il ragazzo? <Cosa ci fai la sotto?> non tutti stanno in giro con la pioggia ed è strano. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:08 Koetsu:
 Quella che par una meditazione vien interrotta dall'arrivo di Raido, lo sguardo si distoglie dalla pioggia per alzarsi sulla figura del Jounin <Uh?> Mugugna, aggrottando la fronte ed alzando le spalle per avvicinarle al volto <Nulla di che> Commenta, socchiudendo le palpebre e lasciando che un piccolo sospiro affiori dalle proprie labbra <Attendo che il mio sensei mantenga la parola data> Commenta, è chiaro quel misto tra serietà ed ironia che rivolge a Raido lasciando che le labbra si tendano in un piccolo sorriso <Da quando abbiamo fatto quel patto sei sparito> Lo sguardo resta su Raido, le sopracciglia che s'arcuano entrambe, scuotendo lievemente il capo <Credevo ci avessi ripensato> Aggiunge poi, rimanendo seduto sotto quell'albero a ripararsi dalla pioggia mentre la schiena resta appoggiata al grande tronco [Equipaggiamento come sopra]

11:26 Raido:
 Non vede Koetsu da un bel po' di tempo, da quando hanno sancito quel patto ed è d'allora che non lo vede. Non lo ha cercato, non lo ha contattato, non gli ha detto niente ma ogni cosa ha un suo motivo alla fine e non può pretendere che il ragazzo capisca o che venga informato della sua vita privata, questo proprio no, non gli va a genio. La frecciatina giunge alle orecchie del Jonin, una frecciatina che non passa inosservata. Volta lo sguardo su di lui, lo fissa e vorrebbe quasi prenderlo a schiaffi per quello che ha detto ma poi giungono le osservazioni, osservazioni giuste che non vanno lasciate in sospeso <Ho avuto da fare, problemi da risolvere, gente da sistemare> e sottolinea quel gente come se fosse una cosa di estrema importanza, cosa che effettivamente è <Non ci ho ripensato, anzi, le cose non possono che andare meglio e tra qualche giorno succederà qualcosa e tu dovrai rispondere alla chiamata> commenta il Jonin infine. Dopo gli eventi con Noboru è più determinato che mai a portare avanti il suo piano, la sua organizzazione e rendere la sua giustizia vera. Avrebbe ucciso chiunque, avrebbe ucciso tutti coloro che avrebbero potuto minacciare questo mondo. Non ci sarebbe stata pietà per nessuno, nessuno sarebbe dovuto uscire vivo da un loro attacco. Loro sono giuria, giudice e boia e ogni loro sentenze è definitiva <Tu, piuttosto, non sei mai venuto a cercarmi, hai avuto paura? O hai trovato di meglio?> domande atte a capire come mai anche lui non si sia più fatto vedere e non abbia cercato nessuno, nemmeno lui. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

11:40 Koetsu:
 Lo sguardo resta su Raido, quello sguardo nero come la pece che resta alto vista la differenza di posizione ad osservarlo in volto, socchiude le palpebre alle parole d'Ei lasciando che sulle labbra si tenda un piccolo sorriso <E cosa ti dice che non ti abbia cercato?> Domanda, inarcando entrambe le sopracciglia <Potrei semplicemente non averti trovato> Commenta, alzando le spalle per avvicinarle al volto <In fondo, eri impegnato, sia mai che disturbassi> ed alza le braccia a mostrarle i palmi ad accompagnar le proprie parole prima di riabbassar le mani per appoggiarle alle ginocchia ed inarcar entrambe le sopracciglia <Paura?> Domanda ora, quasi incredulo, schiudendo le labbra in evidente sorpresa <Di cosa? Di diventare più forte?> ed alza le spalle per avvicinarle al volto <No di certo anzi, sono impaziente di acquisire più potere> Commenta infine, mantenendo lo sguardo alto su Raido <Sono pronto a diventar più forte, anche ora> Conclude, serio ora, sicuro di quelle parole che gli offre così com'è sicura l'espressione del volto che rivolge al Jounin [Equipaggiamento come sopra]

11:49 Raido:
 In questi giorni i suoi uomini hanno pattugliato Kusa come non mai e anche in altre occasioni i suoi occhi e le sue orecchie sono sempre all'erta, pronte per recepire messaggi da parte di chiunque e su chiunque. Anche se impegnato con Fumiko e con tutta la sua storia, ha sempre mantenuto un contatto vigile con il villaggio in moda da non farsi mai prendere di sorpresa e non avere mai delle sorprese in merito a quello che succede a Kusa <Non sapevi che ero impegno fino a qualche secondo fa e sono sicuro che non mi hai cercato, non mi sono arrivate notizie all'orecchio, nessuno mi è venuto ad avvertire che un certo Uchiha chiedeva di me in giro> semplici supposizioni le sue, molto semplici e poco veritiere alla fine. Sta parlando e basta, sta dicendo un qualcosa che pensa, poi sia vero o falso, non gli compete, anzi, non gli interessa nemmeno molto visti tutti i pensieri che la sua mente ha dovuto sopportare in questo periodo e in queste settimane. Lo ascolta in silenzio dopo aver lanciato quella velata provocazione e la paura è un argomento difficile da trattare ma che scatena facilmente la rabbia di tutti quanti. Il potere è sempre sulla bocca di tutti, ogni persona su questa terra lo desidera e lo cerca, lo ricerca addirittura. E' un bene? Non sempre <Il potere, vuoi diventare forte, ancora questa cantilena> si volta completamente verso il ragazzo per guardarlo negli occhi <C'è una cosa che il mio sensei mi ha sempre ripetuto ed è che il vero potere lo si ottiene solo con l'allenamento e con la fatica del corpo e se vuoi ottenerlo devi sottostare a questo tipo di allenamento, credi di esserne in grado?> domanda nuovamente a sua volta. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:04 Koetsu:
 Lo sguardo resta alto su Raido, inarcando entrambe le sopracciglia <Perchè io non chiedo, agisco> Commenta alle sue prime parole, tendendo le labbra in un piccolo sorriso prima di tornar a tacere nell'ascoltar il resto del discorso, prende pausa, annuendo lievemente con il capo <Probabilmente perchè il tuo Sensei non aveva doti particolari oltre al proprio fisico da poter sfruttare in battaglia> Commenta, mostrando quell'innata sicurezza dell'essere un privilegiato, quella superiorità che par essere nei propri geni che, seppur non sfacciata, ogni tanto esce fuori nella consapevolezza di avere uno tra i poteri più chiacchierati nei libri <Ma ho deciso di seguire i tuoi insegnamenti per cui....> E ferma il dire, interrompe quella frase poggiando le mani a terra e poggiando le piante dei piedi al terreno prima di far forza sulle gambe per alzarsi e portasi in una posizione eretta, davanti a Raido <Sono pronto a seguirti> Serio ancora, annuendo con il capo per rafforzar le proprie parole <Sono pronto a faticare ed a dimostrarti che sono in grado di sostenere ogni sforzo se il risultato è quello di migliorarsi> E torna a tender le labbra in un nuovo sorriso, allargando leggermente le braccia per accompagnar le proprie parole nel restar in piedi davanti a lui [Equipaggiamento come sopra]

12:13 Raido:
 Agire è la cosa migliore, si smette di pensare e di fare chissà cosa e si agisce, si porta avanti il proprio fato con le azioni e non con le chiacchiere, una cosa non da tutti e che non gli può portare altro che benefici in questo mondo <Non tutti agiscono, è una cosa da non sottovalutare> e questo vuol dire che continuare su questo tipo di strada è la cosa giusta da fare, poco ma sicuro. Tutti commettono errori, chi più, chi meno e dalle svariate intensità ma Koetsu commette un'errore che non avrebbe dovuto commettere. Il suo sensei non ha altre doti particolari, un chiaro rimando al suo sharingan, l'arte dei privilegiati. Avanza verso il genin con passo tranquillo, si avvicina ancor di più verso di lui per poi chinare il busto, lo piega in avanti andando a guardarlo negli occhi <Il mio sensei era ed è il Mizukage di Kirigakure, Hotsuma Oboro, uno shinobi che se volesse potrebbe distruggere un villaggio intero con le sue mani e non c'è Uchiha che tenga contro di lui> conosce molto bene la forza di Hotsuma e per quanto lui stesso sia riuscito a superarlo, non può non ammettere quanto effettivamente sia potente il Kage, specialmente se si pensa alla sua innata riserva di chakra, una cosa che Houjutser normali non hanno e che persino il Jonin pecca. Ha messo in guardia Koetsu su chi effettivamente lo ha istruito e lo ha fatto diventare quello che è oggi. Si scosta mettendo nuovamente della distanza tra loro, pochi passi per permettergli di alzarsi e pronunciare quelle parole molto convinte, più che convinte <Molto bene allora> tiene stretta la busta con le compere nel braccio sinistro <Trova un modo per uscire dal villaggio e dirigiti al monte Kakuri tra una settimana circa, vedremo se sarai all'altezza> ma per cosa? Diamo tempo al tempo. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:25 Koetsu:
 Lascia che Raido si avvicini, lo osserva negl'occhi, sostiene lo sguardo d'ei quando gli parla del suo Sensei <Non ancora> semplice replica quando gli comunica che non c'è Uchiha che tenga, le labbra si tendono in un piccolo sorriso mentre le sopracciglia s'arcuano entrambe. Torna a tacere nell'ascoltar il seguito delle parole di Raido, storce le labbra d'un lato ma annuisce a quella richiesta <Monte Kakuri, tra una settimana> Ripete, come ad imprimersi quelle indicazioni bene in mente prima di annuire con il capo <Ci sarò> Sentenzia infine, annuendo una singola volta con il capo prima di riportar lo sguardo nel suo a sostener lo sguardo del jounin [Equipaggiamento come sopra]

12:38 Raido:
 Non ancora, questa è la risposta ma è vera? Per niente. Non lo sta difendendo solo perchè è il suo sensei ma perchè lo ha visto in azione molte volte e sa di cosa è capace attualmente <Fidati, se te lo ritrovi contro, anche quando avrai sbloccato tutto il tuo potere, prega che non attacchi, non è qualcuno con cui bisogna scherzare> Hotsuma è un grande ninja, ha portato Kiri sulla via della grandezza anche se non sempre ha condiviso i suoi ideali <Diciamo che è un po' tipo me, solo meno forte> e questo lo dice ad alta voce. Ha capito di aver superato Hotsuma nel momento in cui ha affrontato Furaya al torneo. Prima di quello scontro si è allenato con il suo sensei ed ha migliorato ulteriormente le sue abilità, le ha migliorate come non mai riuscendo ad abbattere i suoi limiti senza riserva e ad andare avanti. Il discorso prosegue, si parla di allenamenti e dell'incontro al monte Kakuri ma per fare cosa? Presto detto <Ci sarai? Ci vuole tempo per arrivare su quel monte e devi trovare una scusa plausibile con il Kage perchè se dovesse verificare e scoprisse che hai mentito, le conseguenze potrebbero essere poco piacevoli, non tanto per quello che ti farà lui ma per quello che ti farò io> se si fosse fatto scoprire sarebbe intervenuto lui personalmente e avrebbe messo fino alla sua vita senza troppi problemi, anzi, si sarebbe anche divertito nel farlo in quanto avrebbe messo a rischio l'intera organizzazione. <Una volta giunto li, finalmente, conoscerai gli altri membri dell'organizzazione e vedremo chi di voi sarà il più forte> ha intenzione di fare un ultimo testa, farli combattere tra loro ma questo nessuno di loro lo sa nemmeno Koetsu in quanto è rimasto molto vago. [Chk on][Armatura pesante equip][Samehada equip][Katana equip]

12:57 Koetsu:
 Mantiene lo sguardo su Raido nel sentire le sue raccomandazioni sul suo sensei <Mhm, quindi devo pregare che tu non attacchi?> Domanda, lasciando che le labbra si tendano in un piccolo sorriso e lasciando inarcar entrambe le sopracciglia <Aiutami a sbloccare il mio potere nella totalità poi ne riparleremo> Sicuro della propria elezione elargisce quelle parole a Raido, inarcando entrambe le sopracciglia e sorridendo per poi sentirne il seguito <Uh?> Mugugna, storcendo le labbra d'un lato <A dir il vero pensavo di non dir nulla> Commenta, inarcando entrambe le sopracciglia <potrebbe essere più semplice passare inosservato e nessuno se ne accorgerebbe> Aggiunge, socchiudendo le palpebre <E' uno dei vantaggi nel non aver legami alcuni> Replica, ma poi sgrana le palpebre quando lui parla dell'eventualità di scoprire chi è il più forte <Davvero?> domanda, e le labbra si tendono in un ampio sorriso <Non vedo l'ora> Aggiunge infine, annuendo con il capo per rafforzar quel dire e lasciando ch eil sorriso rimanga impresso sul volto nel desiderio palese di voler dimostrare le proprie abilità e di voler testare quanto può essere forte o meno davanti ad un altro avversario [equipaggiamento come sopra]

13:07 Raido:
 <Io non attacco a prescindere nessuno. Ammazzare qualcuno adesso, in queste condizioni, mi procurerebbe soltanto problemi e nient'altro> anche perchè è sempre un Jonin di Kusa e attaccare qualcuno vuol dire minare la sua rispettabilità <Certo che ti aiuto e sarà li che, forse, ti attaccherò> e non vede l'ora che arrivi quel giorno effettivamente, affrontare un Uchiha nel pieno delle sue forze è un'esperienza unica e irripetibile. Ascolta le sue parole, ascolta attentamente ciò che dice il ragazzo ma senza trovarsi d'accordo, per niente <Si certo e se il Kage ti richiama per una missione e non ti trova? Lo sai che una cosa del genere ti fare diventare mukenin all'istante e se diventi mukenin, la tua utilità diverrebbe zero> giusto per metterlo al corrente di ciò che potrebbe succedere <Inventa una scusa fattibile e che non ammette domande> è la cosa migliore per non avere guai o fare casini inutili. Il discorso è finito, letteralmente e ora deve solo fare la prima riunione della Masayoshi e capire i vari poteri dei ragazzi <Anche io e ora vai, preparati per partire> un cenno del capo viene fatto in direzione di Koetsu prima di cominciare nuovamente a camminare verso l'ospedale per andare a trovare le sue donne. [END]

13:14 Koetsu:
 Ascolta le parole di Raido, sorride a quelle ed annuisce <Non vedo l'ora che sia quel giorno< Commenta pregustando già una sfida con Raido al massimo del suo potere. Resta silente poi ad ascoltarne il seguito, storce le labbra d'un lato prima di annuire più volte <Va bene, mi inventerò una scusa> Commenta, lasciando che un sospiro sfugga dalle labbra <Perfetto, ci vedremo li, vado a prepararmi> Conclude, chinando il capo a mo di congedo prima di prendere a camminare per allontanarsi dal luogo e lasciarsi il bosco alle spalle [End]

I due parlano di potere e della Masayoshi e del primo raduno che avrà questa