[Laboratorio]e dopo il cervello...
Free
con Hikoboshi
Una serie di tentativi di sperimentazione con varie porzioni di cervello di questo malcapitato che si è ritrovato sul tavolo da laboratorio senza neppure sapere come ci sia finito ma poco male, non gli interessa in realtà <vediamo un po cos'ha da dire il tuo occhiolino a questo punto, magari riesco a fare qualcosa per renderlo ancora vitale e posso venderlo al mercato nero> certo dovrebbe prima riuscire a trovare qualche contatto sicuro ma questo non lo preoccupa al momento ed infatti andrebbe a controllare aprendo le palpebre quello che è lo stato di decomposizione del bulbo che è una delle parti più sensibili e che si deteriora con più facilità <magari mi sbaglio ma non mi sembra più utilizzabile> la prossima volta, prende questo appunto mentale, deve partire dagli occhi e metterli subito in una soluzione che possa mantenerli vitali. Decide di crearne un modello da esposizione, una sorta di ricordo di questa sua prima esperienza in sostanza e quindi i processi per conservarlo sono completamente differenti <mi serve dell'alcol e la formaldeide> forse è da pazzi parlare da soli ma... vi sembra normale lui? Preleverebbe un barattolo abbastanza piccolo, adatto a contenere appunto solmente un occhio e lo riempirebbe con una soluzione di 75% acqua fisiologica ed il restante 25% di alcol <non vogliamo mica che il tuo occhio diventi un poltiglia informe vero caro? Bisogna disidratare i tessuti gradualmente altrimenti le cellule si raggrinziscono tutte quante, lo sai anche tu no?> ed ora che il contenitore è pronto bisogna fare l'espianto dell'organo appunto e servono gli strumenti adatti ovvero una sorta di cucchiaio per il gelato che ha fatto un incidente con un calzascarpe e si sono fusi, è più o meno simile la forma dell'oggetto che gli interessa ma anche qualora non lo avesse non è poi tanto difficile adattarci qualcosa di diverso. Ad ogni modo proverebbe ad infilare lo strumento in questione al di sotto delle palpebre e ruotandolo con attenzione tenterebbe di farlo scivolare al di sotto del bulbo quindi tenterebbe di utilizzare le ossa zigomatiche come fulcro e l'oggetto come leva e tenterebbe di lussare il bulbo ovvero di farlo fuoriuscire dalla cavità orbitale all'esterno delle palpebre A questo punto l'operazione dovrebbe essere relativamente semplice ovvero basterebbe afferrare il bulbo direttamente con le mani che chiaramente hanno i guanti e recidere il nervo ottico con un bisturi o con le forbici <anche se...> decide di provare a tagliar un pezzettino di nervo per capirene meglio la struttura cellulare e poter risalire a qualche concetto fisiologico in vista chiaramente del "progetto" di trovare un Uchiha cui privare del suo sharingan e riuscire quindi ad impossessarsene sempre ammesso che trovi un medico di cui fidarsi e che sia capace di fare queste cose... <magari posso chiedere a Zetsubo ma come c***o lo contatto?> la prima ed unica volta che si sono visti è perchè il Generale si è fatto trovare e quando hanno comunicato tramite corvi è perchè è sempre stato lui ad inviarli per primo. Si sta rendendo conto solamente adesso che per certi versi non si è mai aperto nessun canale di comunicazione tra di loro ma è sempre stata solamente una comunicazione a senso unico. Per quanto l'Aburame abbia tentato di fare la parte del "grande" in realtà è rimasto solamente un insettino... e questo lo mette di cattivo umore
Metterebbe quindi mano al bisturi cominciando ad eseguire il più classico taglio ad Y quindi partendo dalla scapola sinistra arriverebbe incidendo la cute fino al plesso solare e la medesima cosa farebbe partendo incece dalla scapola destra andando ad incrociare il primo taglio. Proseguirebbe poi verticalmente passando accanto all'ombellico ed arrivando fino al pube. Prenderebbe a questo punto i divaricatori e li posizionerebbe nei tagli cominciando a staccare quei lembi di pelle dai tessuti sottostanti e tenendoli appunto più larghi grazie ai divaricatori. Aprirebbe in sostanza un bello squarcio in quell'uomo esponendo, se tutto fosse andato come previsto, l'intera porzione toracica del cadavere al di sotto della cute. Il prossimo passo è togliere le costole e quindi prenderebbe letteralmente delle pinze apposite con le quali comincerebbe a tagliare le costole a livello dei fianchi sostanzialmente con un "crack" dopo l'altro che risuona in quella stanza vuota fino a quando il corvino potrà scoperchiare letteralmente i polmoni rimuovendo lo sterno e quella porzione di costole <bene bene bene adesso bisogna vedere cos'hai qua dentro, come stanno mese le cose e come potrebbero essermi ancora utili> E dopo aver aperto tutto quanto il ragazzo comincerebbe a prendere organo per organo ed a recidere i contatti con le altre parti per poterli mettere nelle bacinelle partendo dal cuore chiaramente alle quali taglierebbe i grossi vasi che portano il sangue al cuore e ne permettono il deflusso. Passerebbe poi allo stomaco tagliando al di sopra della valvola cardio ed al di sotto del piloro per non riversare ovunque i succhi gastrici ed il passo successivo è l'intestino quindi tutti quei metri verrebbero tirati via ed arrotolatati nel suo catino specifico. Rimangono il fegato, il pancreas ed i reni sostanzialmente oltre i polmoni chiaramente. Passo dopo passo continuerebbe a portare avanti la propria dissezione di quel corpo inerme ed ormai sempre più vicino alla decomposizione quindi dovrà sbrigarsi a portare avanti propri esperimenti prima che ogni organo vada a farsi benedire perdendo completamente ogni possibile reattività alle proprie sperimentazioni <il tempo è un tiranno crudele, molto più crudele di me che già son crudele no?> a chi lo chiede? Al cadavere chiaramente [End]
Continua la sua autopsia numero uno