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Pioggia di Sensazioni

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con Naoko, Koetsu

15:25 Koetsu:
  [Bosco] Si è trovato sorpreso dalla pioggia incessante per cui sta correndo alla ricerca di un riparo qualsiasi che possa fargli smettere di piovere in testa. Indossa i soliti pantaloni scuri che aderiscono alle gambe finendo in sandali ninja ed una maglia a collo alto dello stesso colore che fradicia aderisce al busto mostrando quel fisico longilineo e ben definito, i capelli, bagnati anch'essi sono raccolti dal coprifronte ben saldo in testa dove alcune ciocche nere sfuggono e s'attaccano al volto pallido dove spiccano due occhi neri come la pece che nascondono la potenza della propria innata tanto chiacchierata. Alle gambe son legate due porta kunai, una con quattro kunai all'interno e l'altra con due rotoli con sigillati i rispettivi tronchetti per la sostituzione ed infine, nella tasca desta porta con se due tonici per il recupero chakra <Dannata pioggia> Borbotta quando ormai ha raggiunto un albero, mettendosi sotto quello per ripararsi dalla pioggia con le fronte dell'albero mentre la schiena vien poggiata al tronco ed il busto flesso leggermente in avanti con le labbra schiuse a cercar di riprendere fiato dopo la corsa prolungata per trovar quel riparo [equipaggiamento: 4 kunai; 2 rotoli per sostituzione; 2 tonici recupero chakra]

15:31 Naoko:
  [Bosco] E’ uscita nonostante la pioggia, nonostante le nuvole che imperversano sul villaggio, con quell’intemperia che non lascia scampo, a nessuno. Capelli rossi rilegati in una treccia, appoggiata sulla spalla sinistra, iridi blu incastonate sul volto candido e delicato, impiantate con un’operazione qualche tempo prima. Indossa una maglietta aderente a manica lunga, blu scuro, con un leggero pizzo azzurro nella parte inferiore; leggins blu scuro a fasciare le gambe snelle e agili, appena più muscolose grazie agli allenamenti e anfibi neri, con doppio alle stringhe, indossati ai piedi. Solito coprifronte indossato, portaoggetti rilegato al braccio sinistro e porta kunai rilegato alla gamba destra. Ma non si sentirebbe del tutto sicura. Proverebbe ad alzare le braccia e di portare le mani a congiungersi tra loro, affinché le dita possano incrociarsi e tentare di dare vita al sigillo della Capra. Subito dopo, cercherebbe di richiamare l’energia fisica, quella forza che muove i muscoli, quella forza insita in ogni fibra del suo corpo, in ogni cellula, dal capello alla punta dei piedi. La forza che le permette di camminare, di stare in piedi, di poter muovere le dita e il resto del corpo. Assieme a essa, proverebbe a ritrovare la forza psichica, quella che smuove i pensieri, quella che smuove le immagini all’interno della propria testa, inerenti al suo passato, al suo presente, alla sua attuale famiglia, alle sue prospettive per il futuro. Energie mentali, energie psichiche, energie che smuovono i neuroni della mente. Proverebbe a mescolarle tra loro, a fonderle insieme, a renderle un’unica realtà, a renderle un’unica entità, a rendere un unico colore, come se quel viola venisse effettivamente ricreato nel suo corpo. Proverebbe a mandare il tutto al centro del suo corpo, alla bocca dello stomaco e lì mescolarlo, in senso antiorario, affinché possa essere smosso nelle diverse parti del corpo, nei diversi angoli. Tenterebbe, quindi, di spostarlo appena verso le gambe, spingendolo verso il basso e verso le braccia, spingendolo in laterale e verso la testa, spingendolo in alto, in modo tale che possa riempire ogni anfratto e cercare così di avere un quantitativo equo dappertutto. Solo ora si sentirebbe a suo agio, con i passi che continuerebbero ad avanzare e l’ombrello verrebbe mantenuto dalle dita della mano destra. Ed è solo ora che noterebbe la presenza dell’Uchiha, al riparo di un albero, nel tentativo di evitare di ritrovarsi pieno d’acqua, ovunque. <Attento a non ammalarti> direbbe, ironica, prendendolo beatamente in giro. [Tentativo Impasto Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

15:38 Koetsu:
  [Bosco] Lo sguardo vien attratto dalla figura di Naoko quando ne sente le parole, il capo che vien ruotato e lo sguardo che vien puntato su di lei, le sopracciglia s'arcuano mentre l'attenzione passa sulla figura della ragazza lasciando che le labbra si tendano in un piccolo sorriso <Naoko la timida> Così l'appella nel ricambiar la presa in giro lasciando rialzar lo sguardo sul volto della ragazza e tendendo le labbra in un piccolo sorriso <Anche tu devi star attenta, ti vedo vestita leggera oggi> Aggiunge, nuova ironia nel tono che le offre, rimanendo con la schiena appoggiata a quel tronco prescelto mentre inspira ed espira nel riprendere aria mentre le spalle si alzano per avvicinarsi al volto <Non credevo venisse a piovere oggi> Ed infine confessa, storcendo le labbra d'un lato in una palese smorfia mentre lo sguardo vien alzato al cielo ad osservar le varie gocce che scendono incessanti e non accennano a diminuire [Equipaggiamento come sopra]

15:45 Naoko:
  [Bosco] Dovrebbe essere riuscita a richiamare il Chakra, sentendosi completamente tranquilla, rilassata. Un sorriso che si aprirebbe leggero a ridosso delle labbra, senza risultare troppo espansivo, prima di replicare in direzione dell’altro <Koetsu il cieco> loro si scambiano sempre note sarcastiche, ormai è risaputo. Si avvicinerebbe a lui lentamente, ponendogli l’ombrello al di sopra del capo, in modo che possa ripararsi e occludergli così la vista delle gocce d’acqua e delle nuvole in cielo. <Così va meglio> sì, sono molto vicini, ma questo è un dettaglio che non la mettere in agitazione. <Io sono sempre vestita così, non sono leggera. Semplicemente ho una temperatura corporea che mi permette di indossare vestiti meno pesanti> spiega, semplicemente, con tono delicato ed educato. Niente ironia, niente sarcasmo. <Io non sono uscita da tanto da casa, quindi mi sono premunita dell’ombrello quando ho visto quelle nuvole scure> indicando il soggetto della frase con la mano libera, verso l’alto. Lo guarderebbe dritto in faccia, con le iridi blu che si fissano sul suo volto, senza battere ciglio, come a volergli guardare cambiare colore degli occhi o chiuderli completamente. <Come mai sei in giro? Stai facendo la ronda?> una domanda come un’altra per intrattenere un discorso, per cambiare argomento circa il tempo atmosferico. E’ palese che piova e rimane così, con la mano destra che reggerebbe l’ombrello senza alcuna fatica. [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

15:54 Koetsu:
  [Bosco] La vista vien oscurata dall'ombrello di lei anche se ora è ben più riparato visto che lei gli offre di star sotto quella copertura, lo sguardo torna ad abbassarsi, tornando sul volto della ragazza e sorridendo alle sue parole <Il cieco?> Ripete in domanda, inarcando entrambe le sopracciglia prima di scuotere il capo <Oggi no, oggi preferisco vedere> Commenta, staccando la schiena dall'albero ed avanzando di mezzo passo verso di lei come a chiudere le distante con la ragazza, maggiormente, quasi a sfioarla con il proprio corpo in quella nuova vicinanza <Oh....> Mormora, le labbra che si tendono in un piccolo sorriso alla sua affermazione sulla temperatura <Sei....calda?> Domanda, un misto tra malizia ed ironia che le dona mentre le sopracciglia s'arcuano entrambe, la mano destra che si alza con il palmo che cerca di poggiarsi sulla guancia di lei, in una piccola carezza o semplicemente solamente a voler testare la temperatura corporea della ragazza <Sentiamo...> Aggiunge, nel lasciar che le labbra si tendano in un nuovo sorriso, lasciandosi guardar negl'occhi e sostenendo lo sguardo di lei mentre la mano resterebbe sulla sua guancia se fosse riuscito a posarla li nell'ascoltarne l'ulteriore domanda <Niente di che, facevo un giro, non avevo voglia di star a casa> Ammette, scrollando le spalle <Tu invece?> Riporta a lei la stessa domanda restando li, sotto quell'ombrello, terribilmente vicino a lei con la mano che scivola lentamente sulla guancia in una tenera carezza [Equipaggiamento come sopra]

16:08 Naoko:
  [Bosco] Ovviamente gli aveva elargito altra ironia con quelle parole sulla cecità, approfittando del loro ultimo incontro. Un ricordo che è rimasto vivo nella sua testa, un esperimento che hanno voluto fare insieme, per farla sentire a suo agio. <Beh, direi che più bello guardare il mondo che sentire attraverso il tatto, le sensazioni o il semplice odore> direbbe, un semplice punto di vista, risultando seria e lasciando da parte la vena ironica. L’altro si avvicinerebbe a lei, in modo quasi pericoloso, ma non si scosta, lo lascia fare, in modo tale da rimanere più coperti al di sotto dell’ombrello. E’ uno e loro sono due, quindi lo spazio è veramente minimo. La domanda che segue la farebbe arrossire parecchio in viso, passando dal candore del bianco al rosso di un peperone maturo. Le iridi blu si spalancherebbero appena, cercherebbe di rispondere senza timidezza <Sì, sono calda. Ho difficoltà a sentire freddo> spiega brevemente, educata e senza malizia nel tono. Quando poi il ragazzo avvicinerebbe la mano alla guancia non si sposta, permettendogli questo, con la mano fredda dell’altro che incontra il calore del viso. Un sorriso leggero, appena accennato <Io volevo fare una semplice passeggiata, lontana dal centro di Kusa. C’è troppa gente e troppo pantano per colpa della pioggia e rischio che mi sporchino i vestiti> la maschera dietro la schiena è coperta, ma è chiaro che ci sia qualcosa, visto che risulterebbe una piccola protuberanza nella zona lombare destra. Le iridi rimangono verso l’altro, con la mano che scende in una carezza dolce, assaporando ogni singolo centimetro di quelle dita, fredde e calde allo stesso tempo. [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

16:17 Koetsu:
  [Bosco] Sorride nel vederla arrossire, sorride nel sentir la risposta per poi inarcar entrambe le sopracciglia <Dici che sia meglio guardare che sentire?> Domanda, inarcando entrambe le sopracciglia, la mano scende sulla guancia di lei, verso il collo, le falangi bagnate che passano delicate sulla calda pelle di lei per poi fermarsi sul collo, poco prima di arrivare alla spalla delle ragazza <Proviamo ancora allora> mormora, socchiudendo le palpebre, perdendo ora il contatto visivo con lei e lasciando che sia lei a guidar quel gioco instaurato sin da subito, le labbra si tendono in un piccolo sorriso <Fammi sentire...> Mormora ora vista la vicinanza, le labbra tese in quel sorriso che le offre <Guidami> E gioca, lascia a lei il controllo di quella situazione o semplicemente gioca con quella timidezza che lei ha mostrato solo in alcuni istanti <Se non potessi vedere, come farei a sapere come sei?> Domanda ora con un fil di voce, le palpebre restano socchiuse mentre le sopracciglia s'arcuano entrambe nel mantener quella vicinanza con lei che fa in odo che il proprio corpo sia riparato dall'ombrello che lei tiene e che offre riparo ad entrambi in quella giornata uggiosa in cui si son ritrovati [Equipaggiamento come sopra]

16:32 Naoko:
  [Bosco] Lei non arrossisce facilmente, solitamente è più schietta con i ragazzi e meno timida, è più diretta e meno silenziosa. Ma si sente tranquilla in presenza dell’altro, che proverebbe a metterla a suo agio, a farla sentire tranquilla. <Guardare ti offre la possibilità di saggiare i dettagli: colore, taglio, forme. Il sentire, invece, dipende dal senso che utilizzi: odori piuttosto che tocchi, suoni piuttosto che carezze. Tutti i sensi hanno la loro importanza e, privati di uno di essi ti permette di acutizzare qualcosa d’altro> tecnica in quelle parole, illustrando la preziosità della vita e delle sue sfumature. La mano dell’altro seguirebbe la linea della guancia, per poi scendere verso il collo sul lato sinistro e toccare così la spalla. Un tocco leggero, effimero ma presente e concentrato. La richiesta verrebbe accolta da parte sua, con la mano sinistra, quella libera dall’ombrello, che preleverebbe la sua e la farebbe scendere ulteriormente, a fargli sentire dapprima il petto, all’altezza del cuore, per poi fargli appoggiare l’arto contro il fianco sinistro. La lascerebbe lì, per permettergli di avere una piccola presa <Non è finita> semplice, concisa. La riprenderebbe poco dopo e la avvicinerebbe alle proprie labbra, per baciargli prima il palmo e poi il dorso. Contatti più decisi rispetto al bacio a stampo della volta prima, un gioco di sensazioni che sta proponendo all’Uchiha. <Se tu venissi privato della vista, avresti comunque gli altri sensi su cui contare. Gli odori aiutano a sentire qualcosa di bello o un pericolo, così come l’udito e il tatto di permette di capire se hai un oggetto inanimato o una persona davanti a te. L’importante è saper usare i nostri sensi, nella loro totalità> e andrebbe avanti a guidargli la mano, facendogli posare il palmo sulla sua guancia ancora una volta, per fargli sentire calore, per fargli sentire quella timidezza che svanisce. [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

16:45 Koetsu:
  [Bosco] Mantiene le palpebre socchiuse lasciando che sia lei a guidar la propria mano, sente la sua che prende la propria che ligia si lascia guidare, le falangi che seguono la linea del corpo della ragazza che si lascia sfiorare i contorni, il petto, li all'altezza del cuore, ne sente le forme che lei gli lascia toccare e le guance arrossiscono leggermente, primo segno di timidezza che offre allo sguardo altrui come se in quel singolo momento i ruoli si fossero invertiti mentre le falangi premono leggermente contro quella curva del corpo come a voler sentir sotto la propria pelle il battito del cuore della ragazza. E' un istante che lei continua a guidar la propria mano, che scende ancora, una piccola smorfia giocosa che si forma sulle labbra quando la mano, guidata dalla sua ne abbandona il petto a favore del fianco dove il palmo s'appoggia e lei lo lascia, le falangi che si stringono contro il fianco di lei, come ad afferrarlo per poi piegar il gomito come a voler attirar maggiormente il corpo di lei a se, un istante prima che la mano di lei torni a guidar la propria, a farla rialzar verso le sue labbra che trovano la pelle della propria mano, prima sul dorso e poi sul palmo <Direi decisamente che ho una persona davanti a me> mormora, tendendo le labbra in un nuovo sorriso <Ma non so ancora se è qualcosa di bello o un pericolo> Ammette, mantenendo le palpebre socchiuse nel sentir le labbra di lei che impattano contro la pelle della propria mano che poi vien lasciata nuovamente sulla guancia della ragazza <Il problema è che la pazienza non è il io forte> Aggiunge, cercando di far scivolare la mano dalla guancia di lei verso la nuca in una nuova carezza, leggera <Quindi direi di scoprirlo...> Aggiunge infine, premendo con la mano contro la nuca di lei come ad invitarla ad avvicinarsi mentre, mantenendo sempre le palpebre socchiuse cercherebbe di avvicinare il volto al suo e ne cercherebbe le labbra con le proprie come a voler ricambiar quel bacio rubato l'altro giorno, ma questa volta non è sfuggente, non è leggero ma ne cerca le labbra come se volesse assaporarle, come a voler affinar anche quel senso come suggerito dalla ragazza [Equipaggiamento come sopra]

16:59 Naoko:
  [Bosco] I tocchi che gli offre sono un esperimento anche per lei, sono un dettaglio che sta lasciando andare in quanto ha bisogno di sentire qualcosa di diverso, qualcosa che possa essere collegato a un ricordo, a una sensazione, a un’emozione diversa dalla rabbia, dal rancore, dalla malinconia, dall’abbandono. La timidezza esiste, è ancora presente, così come sul volto dell’altro quando la mano tocca appena il petto, sul cuore. Un punto piuttosto inadeguato a prima occhiata, ma un contatto richiesto e ricercato per far sentire il battito, per far sentire quella vita che pompa dentro la scatola toracica. Quando pone la sua mano sul fianco, l’altro attirerebbe verso di sé la figura della Kakuzu, facendola aderire contro il proprio corpo, sentendo così il leggero calore emanato dall’Uchiha. Rimane un attimo spiazzata, il rossore che aumenterebbe sul viso e le parole che non riuscirebbero a uscire dalle corde vocali in un primo momento <…>. Ascolterebbe il suo dire, seguendo l’andamento delle proprie parole, seguendo un discorso sui sensi ormai principiato. <Questo sta a te deciderlo, Koetsu. Io posso solo guidare la tua mano, ma sei tu che devi capire le emozioni che senti. Non posso entrare nella tua mente, non posso leggerti dentro. Ma posso aiutarti ad amplificare i sensi> semplice, concisa, un dettaglio che potrebbe tornare utile nell’animo del ragazzo. Il gesto che segue, poi, è qualcosa di totalmente inaspettato, qualcosa che non avrebbe provato di sua iniziativa, troppo timida in troppi gesti, in troppe casualità. Non farebbe in tempo a rispondere, a cercare un’eventuale discorso che si ritroverebbe con la mano dell’Uchiha contro la propria nuca, in un tocco leggero prima e in uno più deciso subito dopo. Lo lascia fare, sentirebbe quelle labbra premere contro le proprie, in un contatto forte, un contatto deciso, un contatto diretto che sa di assaggio e che sa di emozione, un contatto che le farebbe socchiudere gli occhi e che lascerebbe spazio alla pace dei sensi all’interno della propria testa e del proprio cuore. Le sensazioni negative sono svanite, con la mano sinistra, quella libera, che toccherebbe la guancia destra altrui, a sentirne il calore leggero. Si sente bene, per una volta nella sua vita e quella giornata uggiosa farebbe da cornice a questo gesto. I sensi si amplificano, con il solo suono della pioggia che viene avvertito, l’odore della terra sotto i loro piedi, il tocco sulla guancia e il gusto delle labbra di un ragazzo timido quanto lei. [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

17:08 Koetsu:
  [Bosco] Le labbra restano sulle sue, sente il corpo di lei aderire al proprio in quel calore che s'amplia nella giornata uggiosa e fredda, le labbra che restano sulle sue, assaporando il sapore di lei mentre ne sente la mano sulla guancia. resta lunghi istanti così, lunghi istanti che si prende per assaporare ogni sensazione che lei gli dona in quel contatto prima di arretrare leggermente con il capo e lasciar che le proprie labbra si scostino da quelle di lei. Solo ora riapre le palpebre lasciando che lo sguardo, nero come la pece ritrovi nuova luce e ritrovi nuovamente il suo volto dinanzi al proprio. Resta in silenzio, sorride mentre china il capo verso la spalla sinistra in quel silenzio protratto per lunghi istanti. La lingua sfugge dalle labbra, passa su quelle ad umettarsele, a raccogliere ancora il sapore di lei sulle proprie labbra <mhm...> Mugugna, deglutendo ed inarcando entrambe le sopracciglia <Direi che è qualcosa di pericolosamente bello> Mormora ora a riprendere il discorso lasciato in precedenza dopo quel lungo istante dove solo lo scrosciar della pioggia ha fatto da contorno ai due ancora coperti da quell'ombrello che lei tiene in mano e che ripara i due dalla pioggia offrendogli quel piccolo spazio dove sono riparati in mezzo al diluvio, come se quello spazio e quel tempo fosse soltanto loro riportando lo sguardo nel suo, cercando lo sguardo di lei con il proprio come a cercar di distruggere ogni muro per guardarle direttamente dentro l'animo [Equipaggiamento come sopra]

17:18 Naoko:
  [Bosco] Le labbra continuerebbero a rimanere attaccate ancora per lunghissimi attimi, assaporando la dolcezza di quel contatto, assaporando ogni singolo dettaglio, ogni singola sensazione che possa trasparire da un gesto delicato quanto difficile, un gesto luminoso quanto complicato. Il contatto svanirebbe, poi, con l’altro che scosta il capo e assapora le labbra, a voler sentire il sapore lasciato dalla Kakuzu, di quel candore che la caratterizza, di quella forza che la caratterizza nonostante il velo di timidezza che, di tanto in tanto, dimostra. Le parole che le vengono rivolte, poi, la farebbero sorridere in un modo diverso, un modo più diretto, qualcosa che sa di felicità e di pace. La calma all’interno del proprio animo farebbe rallentare il battito cardiaco, lo sguardo che scenderebbe un attimo e che occluderebbe le iridi blu a quelle nere dell’Uchiha. Il rossore permane forte, dopo quel complimento insolito, accogliendolo come suo, accogliendolo come un segreto appena rivelato. <I sensi sono ciò che ci rendono unici, sono ciò che ci rendono noi stessi. Ed è meraviglioso> espone, riportando solo ora le iridi blu verso l’altro, a fargli leggere dentro di sé, come a volergli far vedere quella coltre di malinconia che la lega al passato, a quei genitori che l’hanno abbandonata e che l’hanno resa un animale in cattività. Ma, oltre a questo, potrebbe sentire come lei è rilassata, una timidezza che pian piano si sta diradando, come il sole che giunge quando la pioggia smette di cadere. Una pioggia che fa da contorno, una pioggia che li tiene stretti sotto a quell’ombrello, del colore del fuoco. [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

17:27 Koetsu:
  [Bosco] Ne osserva le espressioni, le labbra restano tese in un sorriso che non accenna a scemare dopo quel bacio preso e donato, ne ascolta le parole ed annuisce con il capo <E tu sai come amplificare i miei> Commenta, arretrando d'un passo ora, così da scostarsi maggiormente da lei, da allontanar anche il corpo dal suo come se quello fosse una tentazione a cui ancora si obbliga di non cedere. Lo sguardo resta nel suo, la mano che dalla nuca di lei scivola sulla guancia in una nuova carezza prima di abbandonarne il volto e riportar il braccio adiacente il rispettivo fianco <E non vedo l'ora che mi aiuti di nuovo ad amplificarli> Commenta, lasciando che le labbra si tendano in un nuovo sorriso, portando il labbro inferiore tra i denti nel lasciar che lo sguardo passi nuovamente su tutta la sua figura come a prenderne i contorni con lo sguardo, l'unico senso che si era negato in principio <Spero tu possa ancora sorprendermi> Solo quello in ultimo, come se fosse un ulteriore sfida che le lancia in quel misto di malizia e ironia che le offre, in quel gioco che par divertirlo ed a cui non mette fine prima di arretrar ancora e ruotar sui tacchi, dandole le spalle prima di iniziar a correre per allontanarsi da lei, iniziar a correre verso la città di Kusa per lasciarle il ricordo di ciò che è stato ed il desiderio d'un proseguio che non c'è stato [END]

17:37 Naoko:
  [Bosco] Osserverebbe quel sorriso che permane, quel sorriso che l’altro lascia impresso nella sua mente, rendendolo vivo e presente. Un sorriso sincero, diverso da quelli ironici scambiati, con una bellezza e una delicatezza unica. Lei sorride di rimando, quando elargisce quelle parole, quando sente che lei è riuscita a fargli sentire qualcosa di diverso, qualcosa di unico, qualcosa che nessuno dei due si sarebbe aspettato. <E’ una sensazione reciproca> l’esser riuscita ad amplificare i sensi perché se l’altro ha scoperto qualcosa di sé, lei ha ritrovato quella pace che non aveva più, quel distacco da rabbia e rancore che le mancava, che le pesava come un macigno. I corpi si distanziano, un’ultima carezza le verrebbe donata, altre sensazioni che si avvertono ma a cui non darebbe voce questa volta. Lo lascerebbe fare, una distanza che forzano, una distanza che è necessaria per ricordare ogni singolo istante, per metterlo a fuoco nella memoria. <Ci proverò> lei tenta, deve imparare a osare, deve imparare essere più decisa. E qui il tocco svanirebbe, con la figura del ragazzo che si allontanerebbe da lei per dirigersi altrove, per lasciarla in questo luogo romantico, in quello scorcio di mondo che amplifica realmente i sensi. E solo dopo lunghissimi ed interminabili istanti riprenderebbe la strada verso la magione, verso quella casa che l’ha accolta, verso quella famiglia che sente sua e che non vuole lasciar andare. [End] [Chakra 25/25] [Coprifronte x1 – Porta Kunai/Shuriken x1 – Kunai x3 – Shuriken x2 – Portaoggetti x1 – Coltello x1 – Spiedi x2]

I due ragazzi si rivedono ancora una volta, in una giornata uggiosa. Qui riprende il loro gioco dei sensi, con un bacio che arriva e la timidezza che inizia a diradarsi.